ITMO20100209A1 - Apparecchiatura per la manipolazione di strati di prodotti pallettizzati - Google Patents

Apparecchiatura per la manipolazione di strati di prodotti pallettizzati Download PDF

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Description

“APPARECCHIATURA PER LA MANIPOLAZIONE DI STRATI DI PRODOTTI PALLETTIZZATI†.
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un’apparecchiatura per la manipolazione di strati di prodotti pallettizzati.
Come noto, i carichi pallettizzati consistono in una o più merci distribuite in maniera più o meno ordinata su un pallet, o bancale, per consentirne la movimentazione ed il trasporto in modo pratico ed agevole.
La maggior parte delle merci à ̈ dunque venduta su bancali di dimensioni prestabilite (preferibilmente: EU pallet di 800 x 1200 mm e US pallet di 1000 x 1200 mm) e collocando i prodotti su più strati sovrapposti.
Tuttavia, à ̈ particolarmente sentita anche la necessità di far circolare in modo altrettanto pratico e agevole quantitativi di merci più contenuti; a tale proposito si sottolinea che, soprattutto per quanto riguarda la distribuzione delle merci verso negozi e magazzini di ridotte dimensioni, sempre più di frequente le spedizioni consistono in pochi strati di prodotti o addirittura in un solo strato sistemato sul bancale.
Con tale finalità sono stati escogitati diversi sistemi di pallettizzazione e de-palletizzazione in grado di prelevare gli strati di prodotti pallettizzati, siano essi sfusi o raggruppati all’interno di scatole, casse o fardelli, e quindi di riordinare tali strati su un nuovo bancale che può essere trasportato in modo analogo ai carichi pallettizzati completi.
Il documento EP 1 187 782, ad esempio, illustra un apparato per la presa di strati di prodotti pallettizzati, che consiste in un piano di aspirazione suddiviso in una pluralità di camere valvolari e supportante una sorgente di vuoto collegata alle camere valvolari.
Il piano di aspirazione à ̈ mobile verticalmente lungo una guida verticale alla base della quale sono collocabili i carichi pallettizzati da pallettizzare/depallettizzare.
Il piano di aspirazione à ̈ quindi destinato ad essere appoggiato sulla sommità dello strato di prodotti pallettizzati e, tramite la forza aspirante generata dalla sorgente di vuoto, fare presa sullo strato per sollevarlo rispetto al resto del carico pallettizzato.
Una volta sollevato lo strato di prodotti, inferiormente al piano di aspirazione viene collocato un secondo bancale e/o un alternativo piano di scarico, destinato ad essere in seguito allontanato rispetto al piano di aspirazione.
Un analogo apparato di presa degli strati à ̈ illustrato nel documento EP 1 445 220.
Sia EP 1 187 782 che EP 1 445 220, tuttavia, presentano alcuni inconvenienti legati, in particolare, alla difficoltà di garantire in tutte le condizioni di lavoro la necessaria forza di presa sullo strato di prodotti. Infatti, mentre per strati di prodotti pallettizzati distribuiti uniformemente e/o che, per conformazione e costituzione, sono sufficientemente impermeabili al passaggio dell’ aria il piano aspirante à ̈ in grado di fare presa su tutta la merce, per strati di prodotti distribuiti in modo incompleto e/o permeabili al passaggio delParia l’effetto di vuoto generato dal piano aspirante può non essere sufficiente, col rischio che l’apparato perda la presa sui prodotti.
Quest’ultima eventualità à ̈ da considerarsi particolarmente pericolosa, da un lato perché può determinare il danneggiamento e/o la rottura dei prodotti di cui si à ̈ persa la presa, e dall’altro lato perché può comportare sconvenienti e assai costosi arresti deH’impianto.
A tale proposito, ad esempio, si sottolinea che nel settore della distribuzione di bevande e bibite, la caduta di anche solo un collo di prodotti pallettizzati provoca notevoli problematiche legate soprattutto alla necessità di rimuovere la sporcizia ed asciugare rimpianto e l’ambiente di lavoro imbrattato, il che richiede notevole impiego di tempo e di personale, con conseguente riduzione della produttività complessiva.
Si sottolinea, del resto, che le suddette problematiche legate alla difficoltà di aspirare in condizioni di sicurezza i prodotti pallettizzali à ̈ ancora più sentita soprattutto negli ultimi tempi con la diffusione di un nuovo formato di contenitori per bevande e bibite, denominato comunemente “tray in plastica†e costituito da cassette/basi rigide di 300 x 400 mm di base e 100 mm di altezza.
Tali cassette sono realizzate in materiale plastico e, a differenza dei contenitori in cartone, possono essere riutilizzate dopo l’uso.
Occorre sottolineare, tuttavia, che queste basi risultano essere sensibilmente più basse rispetto all’altezza delle bevande a cui sono destinate e, dunque, i prodotti così raggruppati diventano particolarmente difficili, se non impossibili, da afferrare e sollevare tramite i tradizionali piani di aspirazione.
D compito principale della presente invenzione à ̈ quello di escogitare un’apparecchiatura per la manipolazione di strati dì prodotti pallettizzati che consenta di prelevare, trasportare e depositare strati di prodotti pallettizzati in condizioni di massima sicurezza, in particolare di prodotti pallettizzati distribuiti in cassette, senza correre il rischio di compromettere Tintegrità della merce e/o di incorrere in sconvenienti fermi-macchina, così da garantire un sensibile incremento della produttività e dell’ affidabilità complessiva dell’ impianto.
Altro scopo del presente trovato à ̈ quello di escogitare un’apparecchiatura per la manipolazione di strati di prodotti pallettizzati che consenta di superare i menzionati inconvenienti della tecnica nota nell’ambito di una soluzione semplice, razionale, di facile ed efficace impiego e dal costo relativamente contenuto.
Gli scopi sopra esposti sono raggiunti dalla presente apparecchiatura per la manipolazione di strati di prodotti pallettizzati, comprendente un’apparecchiatura per la manipolazione di strati di prodotti pallettizzati, comprendente ima testa di presa associabile ad una macchina di movimentazione atta a spostare detta testa di presa almeno lungo una direzione sostanzialmente verticale, detta testa di presa essendo provvista di almeno un telaio di supporto associabile a detta macchina di movimentazione e di mezzi di presa associati a detto telaio di supporto ed atti a prendere almeno uno strato di prodotti pallettizzati suddivisi in una prima fila e in una seconda fila orizzontali ed affiancate, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di presa comprendono:
mezzi per il reciproco allontanamento di detta prima fila e di detta seconda fila a definire uno spazio di separazione,
mezzi di inserimento di un elemento ausiliario di presa in detto spazio di separazione tra detta prima fila e detta seconda fila, e
mezzi pressori atti a premere detta prima fila e detta seconda fila contro detto elemento ausiliario di presa ad assicurare la presa su almeno due lati contrapposti di ciascuno di detti prodotti.
Altre caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di un’apparecchiatura per la manipolazione di strati di prodotti pallettizzati, illustrata a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni in cui:
la figura 1 à ̈ una vista in pianta di un impianto che impiega Γ apparecchiatura secondo il trovato;
la figura 2 Ã ̈ una vista laterale, schematica e parziale, deirimpianto di figura 1;
la figura 3 à ̈ una vista in esploso della testa di presa prevista dall’apparecchiatura secondo il trovato;
la figura 4 à ̈ una vista in assonometria della testa di presa prevista dall’apparecchiatura secondo il trovato;
la figura 5 à ̈ ima vista laterale della testa di presa prevista dall’ apparecchiatura secondo il trovato;
la figura 6 à ̈ una vista in assonometria di una possibile tipologia di prodotti afferrabili tramite l’apparecchiatura secondo il trovato;
le figure da 7 a 11 illustrano, in una successione di viste in pianta, il funzionamento della testa di presa prevista dall’ apparecchiatura secondo il trovato.
Con particolare riferimento a tali figure, si à ̈ indicato globalmente con 1 un’apparecchiatura per la manipolazione di strati di prodotti P pallettizzati. In particolare, F apparecchiatura 1 secondo l’invenzione à ̈ destinata alla manipolazione di prodotti P costituiti da bibite/bevande D distribuite in cassette C del tipo di “tray in plastica†ed aventi dimensioni standard (300 x 400 x 100 mm).
A tale proposito si sottolinea che nella presente trattazione con il termine prodotto P si intende ogni singolo collo costituito da una cassetta C e dalle bibite/bevande D in essa contenute, come illustrato in dettaglio in figura 6. I prodotti P sono distribuiti su più strati S sovrapposti caricati su un bancale B, o pallet.
Tenuto conto delle dimensioni standard di un EU pallet (800 x 1200 mm), i prodotti P come definiti in premessa possono essere caricati su tale bancale B distribuendoli lungo una prima fila Fi ed una seconda fila F2, orizzontali ed affiancate, di quattro prodotti P ciascuna (si vedano le figure da 7 a 11). Più in dettaglio, per ogni fila FlsF2i prodotti P sono collocati in successione lungo una direzione longitudinale parallela al lato maggiore del bancale B, con i lati di 400 mm accostati uno contro l’altro e i lati di 300 mm allineati longitudinalmente.
Ogni strato S di prodotti P pallettizzati à ̈ quindi complessivamente costituito da due file Fi , F2e da otto prodotti P.
L’apparecchiatura 1 à ̈ destinata, ad esempio, ad essere impiegata in un impianto 2 di pallettizzazione/depallettizzazione (figura 1), provvisto di una linea di avanzamento 3 per ravvicinamento e Γ allontanamento dei bancali B supportanti i prodotti P e di una linea di singolarizzazione 4 dei prodotti P de-pallettizzati.
Non si esclude, tuttavia, la possibilità di impiegare Γ apparecchiatura 1 su impianti 2 di tipo diverso, ad esempio privi di linea di singolarizzazione 4 o simili.
Utilmente, l’apparecchiatura 1 consiste in una testa di presa associabile ad una macchina di movimentazione 5 atta a spostare la testa di presa 1 almeno lungo una direzione sostanzialmente verticale.
In particolare la macchina di movimentazione 5 à ̈ un robot antropomorfo a quattro o più assi atto a cooperare con la linea di avanzamento 3, con la linea di singolarizzazione 4 ed, eventualmente, con un magazzino portateste 6 che alloggia le teste di presa 1 necessarie al normale funzionamento dell’impianto 2.
La testa di presa 1 à ̈ provvista di un telaio di supporto 7, 8 dotato di mezzi di aggancio 9 per l’attacco alla macchina di movimentazione 5.
Al telaio di supporto 7, 8 sono associati mezzi di presa 10, 11, 12 atti a prendere almeno uno strato S di prodotti P pallettizzati.
I mezzi di presa 10, 11, 12 comprendono:
- mezzi 10 per il reciproco allontanamento della prima fila Fi e della seconda fila F2a definire uno spazio di separazione 13;
mezzi di inserimento 11 per inserire un elemento ausiliario di presa 14 nello spazio di separazione 13 tra la prima fila Fi e la seconda fila F2, e - mezzi pressori 12 atti a premere la prima fila Fi e la seconda fila F2contro Γ elemento ausiliario di presa 14 ad assicurare la presa su almeno due lati contrapposti di ciascun prodotto P.
I mezzi 10 per il reciproco allontanamento a loro volta comprendono primi mezzi a morsa 15, 16 per la presa longitudinale della prima fila Fi e secondi mezzi a morsa 17, 18 per la presa longitudinale della seconda fila F2-A tale proposito si sottolinea che nella presente trattazione con il termine “presa longitudinale†si intende il fatto che la presa delle file Fi, F2da parte dei primi mezzi a morsa 15, 16 e dei secondi mezzi a morsa 17, 18 avviene in corrispondenza delle due estremità longitudinali di ogni fila Fj, F2.
I primi mezzi a morsa 15, 16 e i secondi mezzi a morsa 17, 18 sono reciprocamente awicinabili/allontanabili lungo una direzione di scorrimento A sostanzialmente orizzontale ed ortogonale alla direzione longitudinale di giacitura delle file F1}F2.
A tale scopo il telaio di supporto 7, 8 Ã ̈ definito da una prima struttura 7, supportante i primi mezzi a morsa 15, 16 ed associata alla macchina di movimentazione 5, ed una seconda struttura 8, supportante i secondi mezzi a morsa 17, 18.
La seconda struttura 8 à ̈ associata alla prima struttura 7 in modo scorrevole su appositi profili di guida 19 paralleli alla direzione di scorrimento A, lungo i quali può scorrere per azionamento di una coppia di martinetti 20, di tipo pneumatico, idraulico, meccanico o elettrico.
Più in dettaglio, i primi mezzi a morsa 15, 16 sono costituiti, ad esempio, da una prima ganascia fissa 15, associata rigidamente alla prima struttura 7, e da una prima ganascia mobile 16, associata alla prima struttura 7 per interposizione di prime guide 21 che ne consentono rawicinamento/allontanamento rispetto alla prima ganascia fissa 15 per azionamento di un primo attuatore lineare 22.
Analogamente, i secondi mezzi a morsa 17, 18 sono costituiti, ad esempio, da una seconda ganascia fissa 17, associata rigidamente alla seconda struttura 8, e da una seconda ganascia mobile 18, associata alla seconda struttura 8 per interposizione di seconde guide 23 che ne consentono rawicinamento/allontanamento rispetto alla seconda ganascia fissa 17 per azionamento di un secondo attuatore lineare 24.
I mezzi di inserimento 11 sono montati alla sommità della prima struttura 7 e, utilmente, sono costituiti da un sistema di sollevamento per sollevare ed abbassare l’elemento ausiliario di presa 14 tra una configurazione sollevata ed una configurazione abbassata, in cui l’elemento ausiliario di presa 14 à ̈ inserito nello spazio di separazione 13 tra la prima fila Fi e la seconda fila F2.
II sistema di sollevamento 11 comprende due elementi flessibili 25, del tipo di cinghie o funi, che sono associati all’elemento ausiliario di presa 14, ed un dispositivo di awolgimento 26, 27, 28 che à ̈ atto ad avvolgere gli elementi flessibili 25 attorno a corrispondenti rocchetti di inviluppo 29. Il dispositivo di awolgimento 26, 27, 28, ad esempio, consiste in un cilindro attuatore 26 per l’azionamento rettilineo alternato di una cremagliera 27 ingranante su una mota dentata 28 calettata sullo stesso asse di rotazione dei rocchetti di inviluppo 29; l’attivazione del cilindro attuatore 26 permette di far ruotare la mota dentata 28 ed i rocchetti di inviluppo 29 per arrotolare/srotolare gli elementi flessibili 25.
Il sistema di sollevamento 11, inoltre, comprende una coppia di dispositivi di bloccaggio 30 atti a bloccare l’elemento ausiliario di presa 14 nella configurazione abbassata; i dispositivi di bloccaggio 30 consistono, ad esempio, in appositi pressori montati sulla prima struttura 7, affacciati all’elemento ausiliario di presa 14 e predisposti a serrarlo nella configurazione abbassata.
L’elemento ausiliario di presa 14, vantaggiosamente, à ̈ costituito da un corpo sostanzialmente lastriforme, provvisto di una prima faccia laterale 14a atta ad essere affacciata alla prima fila Fi, ed una seconda faccia laterale 14b atta ad essere affacciata alla seconda fila F2.
Su entrambe le facce laterali 14a, 14b sono montati elementi sporgenti 31 per l’appoggio di una porzione di base dei prodotti P.
A tale proposito si sottolinea che i lati minori delle cassette C sono dotate di apposite rientranze di appiglio R con perno centrale E, in cui si possono inserire gli elementi sporgenti 3 1.
In particolare, su ogni faccia laterale 14a, 14b à ̈ prevista una pluralità di elementi sporgenti 31 distribuiti a coppie affiancate, una coppia per ciascuno dei lati minori dei prodotti P da afferrare ed inseribile con praticità e stabilità nella corrispondente rientranza di appiglio R, da parti opposte del perno centrale E.
I mezzi pressori 12 comprendono terzi mezzi a morsa 32, 33 associati al telaio di supporto 7, 8 e reciprocamente awicinabili/allontanabili lungo ima direzione di presa sostanzialmente orizzontale, ortogonale alle file Fj, F2e coincidente con la direzione di scorrimento A delle strutture 7, 8.
I terzi mezzi a morsa 32, 33 sono costituiti, ad esempio, da una coppia di terze ganasce fisse 32, associate rigidamente alla prima struttura 7, e da una coppia di terze ganasce mobili 33, associate alla seconda struttura 8 per interposizione di terze guide 34 che ne consentono l’awicmamento/allontanamento rispetto alle terze ganasce fisse 32 per azionamento di terzi attuatori lineari 35.
Analogamente all’elemento ausiliario di presa 14, anche le terze ganasce 32, 33 comprendono elementi sporgenti 31 per l’appoggio delle cassette C. La testa di presa 1 à ̈ dotata, inoltre, di mezzi sensori 36 atti a rilevare la mancata presa di tutti i prodotti P costituenti ogni strato S da parte dei mezzi di presa 10, 11, 12.
I mezzi sensori 36, in particolare, comprendono una serie di sensori a fotocellula montati su un’ossatura di sostegno 37 che protende a sbalzo da parti opposte del telaio di supporto 7, 8 ed atti ad individuare un campo di rilevamento 38 disposto immediatamente sotto agli elementi sporgenti 31 (figura 5).
II funzionamento della presente invenzione à ̈ illustrato nelle figure da 7 a 11 ed à ̈ il seguente.
Per il prelievo di uno strato S dal carico pallettizzato, la testa di presa 1 presenta inizialmente l’elemento ausiliario di presa 14 nella configurazione sollevata mentre i primi mezzi a morsa 15, 16, i secondi mezzi a morsa 17, 18 ed i terzi mezzi a morsa 32, 33 sono sostanzialmente allontanati tra loro (figura 7).
In questa configurazione, la macchina di movimentazione 5 colloca la testa di presa 1 sopra al carico pallettizzato, innanzitutto centrandola rispetto alla posizione dello strato S da prelevare, ossia quello disposto alla sommità del carico pallettizzato.
In seguito la testa di presa 1 viene abbassata facendola calzare attorno allo strato S fino a collocare gli elementi sporgenti 3 1 alla stessa altezza delle rientranze di appiglio R.
In questa posizione i primi mezzi a morsa 15, 16, i secondi mezzi a morsa 17, 18 ed i terzi mezzi a morsa 32, 33 vengono chiusi facendoli aderire alle pareti laterali delle cassette C che delimitano lo strato S da prelevare (figura 8).
Facendo presa sulle file Fi, F2tramite i primi mezzi a morsa 15, 16 ed i secondi mezzi a morsa 17, 18, la prima struttura 7 e la seconda struttura 8 vengono allontanate trascinando con sé le file Fj, F2e definendo tra loro lo spazio di separazione 13.
Nello spazio di separazione 13 viene quindi inserito l’elemento ausiliario di presa 14, che passa dalla configurazione sollevata a quella abbassata (figura 9)·
In seguito le strutture 7, 8 vengono nuovamente avvicinate, riportando le file Fi, F2ad accostarsi (figura 10).
In questa posizione, l’azionamento con forza dei terzi mezzi a morsa 32, 33 permette di premere la prima fila F!e la seconda fila F2contro l’elemento ausiliario di presa 14 ad assicurare la presa sui due lati contrapposti di ciascuna cassetta C per consentire alla testa di presa 1 di sollevare con stabilità tutti i prodotti P costituenti lo strato S da prelevare (figura 11). Dopo che la testa di presa 1 à ̈ stata sollevata di pochi centimetri, tramite i mezzi sensori 36 l’apparecchiatura 1 effettua un controllo sul corretto caricamento dei prodotti P.
Nel caso in cui non tutti i prodotti P siano stati correttamente sollevati e qualcuno di essi sia rimasto in appoggio sul carico pallettizzato, i sensori a fotocellule 36 rilevano la presenza di tali prodotti P nel campo di rilevamento 38 e, da tale circostanza, l’apparecchiatura 1 à ̈ in grado di riconoscere l’incorretto sollevamento dello strato S e di ripetere l’operazione di presa tornando alla posizione illustrata in figura 9.
Al contrario, nel caso in cui tutti i prodotti P siano stati correttamente sollevati, il campo di rilevamento 38 diventa sgombro da ostacoli e la testa di presa 1 può essere spostata dalla macchina di movimentazione 5 in condizioni di massima sicurezza e in modo particolarmente rapido e preciso senza il rischio di perdere la presa sullo strato S.
Durante la fase di scarico dello strato S, le operazioni illustrate nelle figure da 7 a 11 vengono ripetute a ritroso.
Si à ̈ in pratica constatato come l’invenzione descritta raggiunga gli scopi proposti.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Apparecchiatura (1) per la manipolazione di strati di prodotti pallettizzati, comprendente una testa di presa (1) associabile ad una macchina di movimentazione (5) atta a spostare detta testa di presa (1) almeno lungo una direzione sostanzialmente verticale, detta testa di presa (1) essendo provvista di almeno un telaio di supporto (7, 8) associabile a detta macchina di movimentazione (5) e di mezzi di presa (10, 11, 12) associati a detto telaio di supporto (7, 8) ed atti a prendere almeno uno strato (S) di prodotti (P) pallettizzati suddivisi in una prima fila (Fi) e in una seconda fila (F2) orizzontali ed affiancate, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di presa (10, 11, 12) comprendono: - mezzi (10) per il reciproco allontanamento di detta prima fila (Fi) e di detta seconda fila (F2) a definire uno spazio di separazione (13), - mezzi di inserimento (11) di un elemento ausiliario di presa (14) in detto spazio di separazione (13) tra detta prima fila (Fi) e detta seconda fila (F2), e - mezzi pressori (12) atti a premere detta prima fila (Fi) e detta seconda fila (F2) contro detto elemento ausiliario di presa (14) ad assicurare la presa su almeno due lati contrapposti di ciascuno di detti prodotti (P).
  2. 2) Apparecchiatura (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti mezzi (10) per il reciproco allontanamento comprendono primi mezzi a morsa (15, 16) per la presa longitudinale di detta prima fila (F^ e secondi mezzi a morsa (17, 18) per la presa longitudinale di detta seconda fila (F2), detti primi mezzi a morsa (15, 16) e detti secondi mezzi a morsa (17, 18) essendo reciprocamente avvicinabili/allontanabili lungo una direzione di scorrimento (A) sostanzialmente orizzontale ed ortogonale a dette file (FbF2).
  3. 3) Apparecchiatura (1) secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detto telaio di supporto (7, 8) comprende una prima struttura (7), supportante detti primi mezzi a morsa (15, 16) ed associata a detta macchina di movimentazione (5), ed una seconda struttura (8), supportante detti secondi mezzi a morsa (17, 18) ed associata a detta prima struttura (7) in modo scorrevole lungo detta direzione di scorrimento (A).
  4. 4) Apparecchiatura (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di inserimento (11) sono montati su detta prima struttura (7).
  5. 5) Apparecchiatura (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di inserimento (11) comprendono almeno un sistema di sollevamento di detto elemento ausiliario di presa (14) tra una configurazione sollevata ed una configurazione abbassata, in cui l’elemento ausiliario di presa (14) à ̈ inserito in detto spazio di separazione (13) tra la prima fila (Fi) e la seconda fila (F2).
  6. 6) Apparecchiatura (1) secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che detto sistema di sollevamento (11) comprende almeno un elemento flessibile (25) associato a detto elemento ausiliario di presa (14) ed almeno un dispositivo di avvolgimento (26, 27, 28) atto ad avvolgere detto elemento flessibile (25) attorno ad un rocchetto di inviluppo (29).
  7. 7) Apparecchiatura (1) secondo la rivendicazione 5 o 6, caratterizzata dal fatto che detto sistema di sollevamento (11) comprende almeno un dispositivo di bloccaggio (30) di detto elemento ausiliario di presa (14) in detta configurazione abbassata.
  8. 8) Apparecchiatura (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto elemento ausiliario di presa (14) comprende almeno un corpo sostanzialmente lastriforme provvisto di una prima faccia laterale (14a) atta ad essere affacciata a detta prima fila (Fi) ed una seconda faccia laterale (14b) atta ad essere affacciata a detta seconda fila (F2).
  9. 9) Apparecchiatura (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti mezzi pressori (12) comprendono terzi mezzi a morsa (32, 33) associati a detto telaio di supporto (7, 8) e reciprocamente awicinabili/allontanabili lungo una direzione di presa sostanzialmente orizzontale ed ortogonale a dette file (Fi, F2).
  10. 10) Apparecchiatura (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che almeno uno tra detto elemento ausiliario di presa (14) e detti mezzi pressori (12) comprende almeno un elemento sporgente (3 1) per l’appoggio di almeno una porzione di base di detti prodotti (P).
  11. 11) Apparecchiatura (1) secondo la rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che detto elemento ausiliario di presa (14) e detti mezzi pressori (12) comprendono una pluralità di detti elementi sporgenti (31), almeno uno per ciascuno di detti lati contrapposti dei prodotti (P).
  12. 12) Apparecchiatura (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta testa di presa (1) comprende mezzi sensori (36) atti a rilevare la mancata presa di tutti i prodotti (P) di detto strato (S) da parte di detti mezzi di presa (10, 11, 12).
  13. 13) Apparecchiatura (1) secondo la rivendicazione 12, caratterizzata dal fatto che detti mezzi sensori (36) comprendono una serie di sensori montati su un’ossatura di sostegno (37) associata a detto telaio di supporto (7, 8) ed atti ad individuare un campo di rilevamento (38) sostanzialmente sottostante a detti elementi sporgenti (31).
  14. 14) Apparecchiatura (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto telaio di supporto (7, 8) comprende mezzi di aggancio (9) per l’attacco a detta macchina di movimentazione (5), detta macchina di movimentazione (5) essendo un robot antropomorfo atto a cooperare con almeno una tra una linea di avanzamento (3) di bancali (B) supportanti detti prodotti (P) ed una linea di singolarizzazione (4) di detti prodotti (P).
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IT202100018842A1 (it) * 2021-07-16 2023-01-16 Clevertech S P A Apparato e metodo di depallettizzazione di uno strato di contenitori

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