ITMO20100157A1 - Confezione per sostanze da miscelare al momento dell uso e metodo per ottenere tale confezione. - Google Patents

Confezione per sostanze da miscelare al momento dell uso e metodo per ottenere tale confezione. Download PDF

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Description

DESCRIZIONE
Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo: "CONFEZIONE PER SOSTANZE DA MISCELARE AL MOMENTO DELL'USO E METODO PER OTTENERE TALE CONFEZIONE" .
Formano oggetto del presente trovato una confezione per sostanze da miscelare al momento dell'uso ed un metodo per ottenere tale confezione.
Per confezionare sostanze da miscelare al momento dell'uso, in particolare,per inserire una sostanza attiva all'interno di un solvente per ottenere una soluzione immediatamente prima dell'uso della soluzione stessa, sono da tempo note confezioni, di tipo monodose o pluridose, che comprendono un contenitore, contenente il solvente (generalmente un liquido) , sul quale è montata una capsula di chiusura, di vario genere, normalmente realizzata in materiale plastico . Sono note capsule di chiusura all' interno delle quali è disposto un serbatoio che è realizzato in due parti scorrevoli l' una entro l' altra; la parte esterna è dotata di un fondo frangibile; al suo interno scorre la parte interna (tranciatone ) che possiede un elemento tagliente che, a seguito di una pressione esercitata su di esso, provoca la rottura del fondo frangibile . Nel serbatoio, ed in particolare nella cavità interna del tranciatone, è contenuta una sostanza attiva, in genere in polvere o granuli, che alla rottura del fondo frangibile della parte esterna del serbatoio, scende all' interno del contenitore e si scioglie nel liquido contenuto nel contenitore .
Le sostanze contenute nel tranciatore, che sono solubili nel liquido contenuto nel contenitore e vengono in tale liquido sciolte al momento dell ' uso, sono generalmente sensibili all ' umidità sia per problemi di natura fisica (possono agglomerarsi in modo non desiderato) che per problemi di natura chimica (possono modificare le loro proprietà) ; quest' ultimo è molto spesso il motivo per cui queste preparazioni prevedono 1' immissione della sostanza attiva nel solvente solamente al momento del loro uso.
I materiali con cui sono realizzati i serbatoi contenenti la sostanza attiva sono, per loro natura, permeabili all'umidità, anche se in misura modesta; questa permeabilità comporta modeste conseguenze nelle zone dei serbatoi a più alto spessore in quanto il tempo che occorre alla migrazione dell'umidità in tali zone è molto elevato; questo fenomeno assume invece una notevole rilevanza sia in corrispondenza delle superfici di scorrimento fra le due parti che compongono il serbatoio, sia in prossimità della linea circonferenziale del fondo frangibile della parte interna del serbatoio lungo la quale avviene il taglio, in quanto lo spessore di tale linea è estremamente ridotto ed il tempo di migrazione dell'umidità attraverso tale linea è notevolmente minore. Questo fenomeno può comportare il deterioramento, in tempi relativamente brevi, delle caratteristiche chimicofisiche della sostanza attiva contenuta nel serbatoio, o almeno di parte di essa. In particolare, il contatto anche con modeste quantità di umidità provoca 1'agglomeramento di particelle di sostanza attiva che rende difficile il successivo scioglimento della sostanza nel solvente, quindi la corretta formazione della soluzione; questo problema è tanto più evidente quanto minore è la dimensione delle particelle della sostanza e quanto maggiore è 1'igroscopicità della sostanza stessa.
Per ovviare a tale inconveniente, si è tentato di utilizzare, per la costruzione dei serbatoi, dei materiali plastici aventi una minore permeabilità all'umidità. A parte che tale soluzione non elimina ma solamente rallenta il problema, questi materiali hanno caratteristiche che ne rendono estremamente difficile la tranciatura con i tranciatori normalmente utilizzabili; il loro utilizzo risulta quindi particolarmente disagevole.
Un'altra soluzione adottata è quella di inserire la sostanza attiva in una capsula a forma di bolla o "blister" completamente chiusa, di tipo noto, che è normalmente realizzata con un materiale multistrato, contenente almeno uno strato di alluminio ed un strato di materiale plastico, che fornisce una sicura barriera all'umidità. Queste bolle presentano una parte deformabile, che definisce il volume di contenimento per la sostanza attiva e che è normalmente realizzata con un materiale termoformabile anch'esso impermeabile all'umidità, ed una parete lacerabile che chiude ermeticamente la bolla e che è realizzata con un foglio multistrato .
Questa soluzione, che consente di fornire alla sostanza una sicura barriera contro l'umidità, appare funzionale per sostanze agglomerate (ad esempio pastiglie), che però si sciolgono con difficoltà una volta inseriti nel solvente, ma non è utilizzabile per polveri in quanto la rottura della parete di fondo frangibile sarebbe oltremodo difficoltosa se effettuata con sistemi non particolarmente complessi.
Le soluzioni note non sono quindi idonee a risolvere completamente il problema in quanto ciascuna di esse presenta degli svantaggi.
Scopo del presente trovato è quello di ovviare agli inconvenienti fornendo una confezione, ed un metodo per ottenerla, che consentano di eliminare tutti gli svantaggi della tecnica nota, risultino agevoli ed economiche da realizzare ed utilizzare, e consentano di preservare dall'umidità, per tempi molto lunghi, le sostanze contenute nella capsula della confezione.
Un vantaggio del presente trovato è quello di fornire una confezione ed un metodo che siano realizzabili con tecniche costruttive semplici e da tempo collaudate, e che possano essere attuate con le normali macchine di confezionamento attualmente in uso.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del presente trovato meglio appariranno dalla descrizione dettagliata che segue delle fasi del metodo in oggetto e di varie forme di realizzazione della confezione in oggetto illustrate a titolo esemplificativo ma non limitativo nelle allegate figure in cui:
• la figura 1 mostra una vista prospettica di una possibile realizzazione della confezione in oggetto con la capsula staccata dal contenitore;
• la figura 2 mostra una sezione in elevazione verticale di una prima possibile realizzazione della confezione in oggetto;
• la figura 3 mostra una sezione in elevazione verticale di una seconda possibile realizzazione della confezione in oggetto.
La confezione in oggetto viene utilizzata per contenere sostanze igroscopiche che devono essere miscelate con un solvente al momento dell'uso; questo tipo di confezione viene impiegato particolarmente per ottenere confezioni monodose per medicinali e simili. Un altro possibile uso di queste confezioni è quello di consentire una preparazione estemporanea di bibite, sciroppi ed altri prodotti del genere; in questo caso possono non essere confezioni monodose ma confezioni che, una volta ottenuta la soluzione, possano essere richiuse per consentire l'utilizzo della soluzione stessa in più volte .
La confezione comprende un contenitore 1, normalmente una boccetta o un flacone spesso realizzato in materiale plastico ma anche in vetro, destinato a contenere un solvente liquido nel quale verrà disciolta una sostanza attiva 3; il contenitore è dotato di una bocca 2 aperta attraverso la quale, al momento del confezionamento, il solvente viene introdotto nel contenitore.
Il contenitore comprende inoltre una capsula 4 che è dotata di un serbatoio 5 a sua volta dotato di un fondo frangibile 5a; nel serbatoio viene inserita la sostanza attiva 3. All'interno del serbatoio è previsto un elemento tranciatone 6 che è atto a frangere a comando il fondo frangibile 5a. Questa capsula viene collegata al collo del contenitore al momento del confezionamento della confezione. Si precisa che i serbatoi con fondo frangibile e con inserito un tranciatore, sopra sommariamente descritti, sono ampiamente noti ed utilizzati per contenere sostanze da miscelare a solventi.
La capsula 4 in oggetto comprende una parte inferiore 4a che è destinata ad essere collegata esternamente al collo del contenitore; comprende inoltre una parte superiore 4b che contiene il serbatoio 5. La capsula è conformata in modo che nessuna sua parte si possa inserire all'interno del collo del contenitore al momento del confezionamento.
La confezione in oggetto comprende inoltre un elemento di barriera 7 che viene applicato a tenuta sulla bocca del contenitore contenente il solvente prima del collegamento fra contenitore e capsula. Tale elemento di barriera è convenientemente realizzato mediante un materiale multistrato, di tipo noto, che comprende almeno uno strato di alluminio, che fornisce una sicura barriera contro il passaggio di umidità, ed uno strato di materiale plastico che viene saldamente collegato a tenuta alla superficie superiore del collo del contenitore in modo da chiuderla ermeticamente.
Il fondo frangibile 5a del serbatoio 5 è ricavato su di un elemento piano che, quando la capsula 4 viene collegata al contenitore 1, si dispone superiormente a contatto con l'elemento di barriera 7; un primo effetto di questa conformazione è che il fondo frangibile appoggiato all'elemento di barriera impedisce lacerazioni o distacchi indesiderati di quest'ultimo che, se fosse libero, potrebbe subire urti da parte del liquidi in movimento all'interno del contenitore.
Nelle figure 2 e 3 vengono illustrate due possibili realizzazioni delle capsule in oggetto; tali illustrazioni vengono fornite a puro titolo di esempio in quanto le capsule utilizzabili possono essere anche di forme diverse, purché possiedano le caratteristiche indicate. Nella prima forma realizzativa la parte inferiore 4a della capsula è dotata di un risalto interno anulare che, al momento del collegamento con il contenitore, si inserisce ad incastro in una gola ricavata esternamente al collo del contenitore. La parte superiore 4b della capsula presenta invece un cappuccio internamente filettato, nel quale è ricavato l'elemento tranciatore, che si accoppia con le pareti del serbatoio che si dipartono dalla parte inferiore della capsula e che sono filettate esternamente; in tale parte superiore è inoltre prevista una fascetta di inviolabilità per garantire l'integrità della zona serbatoio-tranciatore della confezione.
Nella seconda forma realizzativa la parte inferiore 4a della capsula è dotata di una filettatura interna che, al momento del collegamento con il contenitore, si accoppia con una filettatura prevista esternamente al collo del contenitore. La parte superiore 4b della capsula presenta invece un cappuccio, nel quale è ricavato l'elemento tranciatore, che si accoppia ad incastro con le pareti del serbatoio, che si dipartono dalla parte inferiore della capsula; in questa forma realizzativa, sia nella parte superiore che in quella inferiore sono previste fascette di inviolabilità per garantire l'integrità della confezione.
In entrambe queste realizzazioni la capsula, nel caso si tratti di confezioni pluridose, può essere utilizzata come tappo di chiusura per permettere l'utilizzo in più volte successive della soluzione ottenuta.
Come detto comunque, le capsule utilizzabili possono essere diverse da quelle illustrate, purché nessuna loro parte si possa inserire all'interno del collo del contenitore al momento del confezionamento; ciò per evitare che si possano provocare lacerazioni indesiderate dell'elemento di barriera, lacerazioni che devono invece essere provocate, al momento dell'uso (ossia della miscelazione della sostanza attiva con il solvente) mediante abbassamento dell'elemento tranciatore. Si fa inoltre presente che, nella confezione in oggetto, la capsula non deve svolgere alcuna funzione di tenuta del liquido contenuto nel contenitore, funzione che viene svolta dall'elemento dì barriera.
Il tranciatore che trancia il fondo frangibile del serbatoio, e di conseguenza l'elemento di barriera, provoca, come accade per tutti i tranciatori noti, un taglio che interessa un arco di circonferenza non completo, in modo che sia la parte del fondo frangibile che la parte dell'elemento di barriera che vengono tagliate rimangano attaccate ai rispettivi fondo ed elemento. Togliendo la capsula, la parte tranciata del fondo frangibile viene pure essa tolta mentre la parte tranciata dell'elemento di barriera rimane interna al contenitore; ciò potrebbe provocare un seppur minimo disagio all'utilizzatore che vuole bere il contenuto del contenitore .
Questo seppur minimo problema può essere facilmente evitato utilizzando ad esempio un elemento di barriera di tipo "pelabile" ossia con una linguetta o simili, ampiamente noto, che consenta di togliere l'intero elemento di barriera (quindi anche la parte tranciata} dal contenitore una volta che l'elemento stesso sia stato tranciato. Un'altra possibile soluzione è quella di utilizzare un anello di collegamento, dotato di un aggetto inferiore di tenuta, che viene inserito nella bocca del contenitore e sul quale viene applicato l'elemento di barriera; al momento dell'uso questo anello di collegamento viene tolto, e con esso viene tolto l'elemento di barriera tranciato.
Una terza soluzione potrebbe essere quella di utilizzare capsule il cui tranciatore sia apribile dalla parte superiore; in tal caso, che però comporta l'utilizzo di capsule (note) di costo leggermente superiore, l'utilizzatore, una volta effettuata l'operazione di tranciatura, apre la parte superiore del tranciatore e fa uscire il liquido da bere direttamente attraverso il tranciatore la cui cavità interna è libera in quanto le parti tranciate del fondo frangibile e dell'elemento di barriera rimangono esterne al tranciatore stesso.
Il metodo per ottenere tali confezioni comprende le fasi a seguito descritte.
Si effettua 1'introduzione della sostanza attiva 3 nella capsula, o meglio nel serbatoio 5 o nell'elemento tranciatore 6, e la successiva chiusura della capsula stessa; questa fase, che può essere effettuata anche da soggetti diversi da quelli che realizzano la confezione completa (che di solito sono quelli che effettuano la successiva fase di riempimento del contenitore, ai quali le capsule con la sostanza attiva vengono inviate) viene ottenuta utilizzando i normali impianti per il riempimento di capsule contenenti serbatoi con tranciatore.
Viene effettuata una fase di introduzione del solvente nel contenitore 1 e, immediatamente dopo, una fase di chiusura ermetica del contenitore mediante l'elemento di barriera 7 che viene applicato sulla bocca 2 del contenitore e sigilla il contenitore stesso. Se il materiale del contenitore lo consente, l'applicazione dell'elemento di barriera, che contiene preferibilmente uno strato di materiale plastico, avviene mediante termosaldatura; tale fase può comunque avvenire anche per incollaggio.
Viene poi effettuata la fase finale del confezionamento che prevede l'inserimento della capsula sul contenitore sigillato; data la conformazione delle capsule utilizzate, in questa fase nessuna parte della capsula attraversa l'elemento di barriera e non compromette quindi la tenuta del contenitore né l'integrità dell'elemento di barriera.
Le fasi di riempimento del contenitore e di applicazione sul contenitore pieno delle capsule contenenti la sostanza attiva vengono, nelle confezioni di tipo noto, realizzate su impianti di confezionamento continui che hanno in successione stazioni di riempimento del contenitore e di applicazione della capsula. A tali impianti è sufficiente aggiungere una semplice ed economica stazione dì applicazione dell'elemento di barriera sul contenitore (ad esempio una stazione di termosaldatura o di incollaggio, entrambe ampiamente note) per realizzare il metodo ed ottenere la confezione oggetto del presente trovato.
Si noti che nelle confezioni note si è sempre cercato di impedire all'umidità di entrare nella capsula e venire quindi a contatto con la sostanza attiva in essa contenuta, realizzando capsule con barriere all'umidità che sono complesse e costose da ottenere (queste capsule vengono prodotte in elevatissimo numero per cui anche un modesto aumento di costo di produzione unitario comporta notevoli aggravi di costi per il produttore). La capsula ed il metodo in oggetto utilizzano invece un nuovo concetto che è quello di impedire all'umidità e al liquido contenuto nel contenitore di uscire dal contenitore stesso; le capsule utilizzate sono quindi più semplici ed economiche da realizzare. Inoltre, dato che è durante il tempo che intercorre fra il confezionamento e l'utilizzo della confezione che si può verificare in maggior misura la trasmigrazione di umidità dal contenitore alla capsula (che nelle confezioni note viene a contatto con il liquido contenuto nel contenitore) , la soluzione proposta risolve in modo definitivo il problema della trasmigrazione di umidità fra contenitore e capsula e consente di allungare i tempi di "validità" della confezione integra, con notevoli evidenti ulteriori risparmi .
Nell'uso, è sufficiente liberare la parte superiore del tranciatore e premere su quest'ultimo in modo da provocare la lacerazione del fondo frangibile del serbatoio e contemporaneamente la lacerazione dell'elemento dì barriera per far scendere la sostanza attiva, contenuta nel serbatoio, all'interno del contenitore ove si trova il solvente. Come detto il fondo frangibile e l'elemento di barriera sono sovrapposti a contatto per cui fra questi due elementi non sono presenti intercapedini ove si possa inserire della sostanza attiva.

Claims (5)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Confezione per sostanze da miscelare al momento dell'uso, del tipo comprendente un contenitore (1) contenente un solvente, dotato di una bocca (2) aperta alla quale, al momento del confezionamento, viene collegata una capsula (4), dotata di una parte inferiore (4a) destinata ad essere collegata esternamente al collo del contenitore, che comprende un serbatoio (5), contenuto in una parte superiore (4b) della capsula, che è dotato di un fondo frangibile (5a), nel quale è inserita una sostanza attiva (3), al cui interno è previsto un elemento tranciatore (6) atto a frangere a comando il fondo frangibile (5a), caratterizzata dal fatto che: la capsula (4) è conformata in modo che nessuna sua parte si inserisca all'interno del collo del contenitore al momento del confezionamento; comprende un elemento di barriera (7), che viene applicato a tenuta sulla bocca del contenitore contenente il solvente prima del collegamento fra contenitore e capsula.
  2. 2. Confezione secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che: l'elemento di barriera (7) è realizzato mediante un materiale multistrato, di tipo noto, a sua volta comprendente almeno uno strato di alluminio ed uno strato di materiale plastico atto ad essere saldamente collegato a tenuta alla superficie superiore del collo del contenitore.
  3. 3. Confezione secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che il fondo frangibile (5a) del serbatoio (5) è ricavato su di un elemento piano che, quando la capsula (4) viene collegata al contenitore (1), si dispone superiormente a contatto con 1'elemento dì barriera (7).
  4. 4. Metodo per ottenere confezioni per sostanze da miscelare al momento dell'uso, del tipo che utilizza un contenitore (1) contenente un solvente ed una capsula (4) a fondo frangibile contenente una sostanza attiva (3) caratterizzato dal fatto che comprende le fasi di: introduzione della sostanza attiva nella capsula e chiusura della capsula stessa; introduzione del solvente nel contenitore; chiusura ermetica del contenitore mediante un elemento di barriera (7) che viene applicato sulla bocca del contenitore e sigilla il contenitore stesso; inserimento della capsula sul contenitore sigillato in modo che nessuna parte della capsula attraversi l'elemento di barriera.
  5. 5.Metodo secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che la detta fase di chiusura ermetica del contenitore viene effettuata mediante un elemento di barriera, che comprendente almeno uno strato di alluminio ed uno strato di materiale plastico, che viene saldamente collegato a tenuta alla superficie superiore del collo del contenitore mediante termosaldatura o incollaggio.
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