ITMO20100036A1 - Capsula per sostanze da miscelare al momento dell'uso. - Google Patents

Capsula per sostanze da miscelare al momento dell'uso. Download PDF

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    • B65DCONTAINERS FOR STORAGE OR TRANSPORT OF ARTICLES OR MATERIALS, e.g. BAGS, BARRELS, BOTTLES, BOXES, CANS, CARTONS, CRATES, DRUMS, JARS, TANKS, HOPPERS, FORWARDING CONTAINERS; ACCESSORIES, CLOSURES, OR FITTINGS THEREFOR; PACKAGING ELEMENTS; PACKAGES
    • B65D51/00Closures not otherwise provided for
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Description

DESCRIZIONE
"CAPSULA PER SOSTANZE DA MISCELARE AL MOMENTO DELL'USO".
Forma oggetto del presente trovato una capsula per sostanze da miscelare al momento dell'uso.
Per confezionare sostanze da miscelare al momento dell'uso, in particolare per inserire una sostanza attiva all'interno di un solvente per ottenere una soluzione immediatamente prima dell'uso della soluzione stessa, sono da tempo note confezioni, di tipo monodose o pluri dose, che comprendono un contenitore, contenente il solvente (generalmente un liquido), sul quale à ̈ montata una capsula di chiusura, di vario genere, normalmente realizzata in materiale plastico. Sono note capsule di chiusura all'interno delle quali à ̈ disposto un serbatoio che à ̈ realizzato in due parti scorrevoli l'una entro l'altra; la parte esterna à ̈ dotata di un fondo frangibile; al suo interno scorre la parte interna (tranciatore) che possiede un elemento tagliente che, a seguito di una pressione esercitata su di esso, provoca la rottura del fondo frangibile. Nel serbatoio, ed in particolare nella cavità interna del tranciatore, à ̈ contenuta una sostanza attiva, in genere in polvere o granuli, che alla rottura del fondo frangibile della parte esterna del serbatoio, scende all'interno del contenitore e si scioglie nel liquido contenuto nel contenitore .
Le sostanze contenute nel tranciatore, che sono solubili nel liquido contenuto nel contenitore e vengono in tale liquido sciolte al momento dell'uso, sono generalmente sensibili all'umidità sia per problemi di natura fisica (possono agglomerarsi in modo non desiderato) che per problemi di natura chimica (possono modificare le loro proprietà); quest'ultimo à ̈ molto spesso il motivo per cui queste preparazioni prevedono l'immissione della sostanza attiva nel solvente solamente al momento del loro uso.
I materiali con cui sono realizzati i serbatoi contenenti la sostanza attiva sono, per loro natura, permeabili all'umidità, anche se in misura modesta; questa permeabilità comporta modeste conseguenze nelle zone dei serbatoi a più alto spessore in quanto il tempo che occorre alla migrazione dell'umidità in tali zone à ̈ molto elevato; questo fenomeno assume invece una notevole rilevanza sia in corrispondenza delle superfici di scorrimento fra le due parti che compongono il serbatoio, sia in prossimità della linea circonferenziale del fondo frangibile della parte interna del serbatoio lungo la quale avviene il taglio, in quanto lo spessore di tale linea à ̈ estremamente ridotto ed il tempo di migrazione dell'umidità attraverso tale linea à ̈ notevolmente minore. Questo fenomeno può comportare il deterioramento, in tempi relativamente brevi, delle caratteristiche chimicofisiche della sostanza attiva contenuta nel serbatoio, o almeno di parte di essa. In particolare, il contatto anche con modeste quantità di umidità provoca 1'agglomeramento di particelle di prodotto che rende difficile il successivo scioglimento del prodotto nel solvente, quindi la corretta formazione della soluzione; questo problema à ̈ tanto più evidente quanto minore à ̈ la dimensione delle particelle del prodotto e quanto maggiore à ̈ 1'igroscopicità del prodotto stesso.
Per ovviare a tale inconveniente, si à ̈ tentato di utilizzare, per la costruzione dei serbatoi, dei materiali plastici aventi una minore permeabilità all'umidità. A parte che tale soluzione non elimina ma solamente rallenta il problema, questi materiali hanno caratteristiche che ne rendono estremamente difficile la tranciatura con i tranciatori normalmente utilizzabili; il loro utilizzo risulta quindi particolarmente disagevole.
Un'altra soluzione adottata à ̈ quella di inserire il prodotto in una capsula a forma di bolla o "blister" completamente chiusa, di tipo noto, che à ̈ normalmente realizzata con un materiale multistrato, contenente almeno uno strato di alluminio ed un strato di materiale plastico, che fornisce una sicura barriera all'umidità. Queste bolle presentano una parte deformabile, che definisce il volume di contenimento per il prodotto e che à ̈ normalmente realizzata con un materiale termoformabile anch'esso impermeabile all'umidità, ed una parete lacerabile che chiude ermeticamente la bolla e che à ̈ realizzata con un foglio multistrato.
Una soluzione di questo genere à ̈ illustrata ad esempio nel documento WO 99/37553.
Questa soluzione, che consente di fornire al prodotto una sicura barriera contro l'umidità, appare funzionale per prodotti agglomerati (ad esempio pastiglie), che però si sciolgono con difficoltà una volta inseriti nel solvente, ma non à ̈ utilizzabile per polveri in quanto la rottura della parete di fondo frangibile sarebbe oltremodo difficoltosa.
Per rompere la parete frangibile di bolle che contengono polveri sono stati studiati particolari strumenti che, agendo dall'esterno della bolla, ne provocano la rottura; soluzioni note di questo tipo comportano la necessità di realizzare numerose parti, che fra l'altro sono difficilmente assemblabili con linee automatiche di confezionamento. Tali soluzioni sono quindi di complessa realizzazione ed economicamente poco vantaggiose; questo svantaggio à ̈ considerevole se si considera che queste capsule hanno un costo relativamente modesto ma vengono utilizzate in milioni di pezzi.
Sono altresì note delle soluzioni, illustrate in EP1710169, WO 2009/051450 e FR 2616322, che prevedono degli strumenti di perforazione che sono ricavati direttamente sulla superficie della bolla; ciò obbliga alla realizzazione di "bolle speciali" e non consente di utilizzare i normali sistemi di produzione delle bolle con conseguente aumento dei costi e delle difficoltà di realizzazione delle capsule.
Scopo del presente trovato à ̈ quello di ovviare agli inconvenienti fornendo una capsula che consenta di eliminare gli inconvenienti della tecnica nota, risulti agevole ed economica da realizzare ed utilizzare, e consenta di preservare i prodotti contenuti nella capsula dall'umidità per tempi molto lunghi.
Un vantaggio del presente trovato à ̈ quello di fornire una confezione che sia realizzabile con tecniche costruttive semplici e da tempo collaudate.
Un ulteriore vantaggio del presente trovato à ̈ quello di fornire una confezione che sia più economica rispetto alle confezioni note che risolvano i medesimi problemi. Ulteriori caratteristiche e vantaggi del presente trovato meglio appariranno dalla descrizione dettagliata che segue di varie forme di realizzazione della confezione in oggetto illustrate a titolo esemplificativo ma non limitativo nelle allegate figure in cui:
· la figura 1 mostra una sezione in elevazione verticale, con una parte interna non sezionata, di una possibile seconda realizzazione della capsula in oggetto;
• la figura 2 mostra una sezione in elevazione verticale, con una parte interna non sezionata, di una prima possibile realizzazione della capsula in oggetto;
• la figura 3 mostra una sezione in elevazione verticale della capsula di figura 2 con la parete lacerabile almeno parzialmente lacerata;
• la figura 4 mostra una sezione, eseguita secondo un piano II, della capsula di figura 1.
La capsula in oggetto viene utilizzata per contenere sostanze igroscopiche che devono essere miscelate con un solvente al momento dell'uso; questo tipo di capsula viene impiegato particolarmente per ottenere confezioni monodose per medicinali e simili. Un altro possibile uso di queste capsule à ̈ quello di consentire una preparazione estemporanea di bibite, sciroppi ed altri prodotti del genere; in questo caso possono non essere confezioni monodose ma di confezioni che, una volta ottenuta la soluzione, possano essere richiuse per consentire l'utilizzo della soluzione stessa in più volte.
La capsula in oggetto viene applicata ad un contenitore 1, normalmente una boccetta o un flacone, che à ̈ dotato di una bocca 2 aperta e che contiene un solvente. Per l'uso il contenitore à ̈ chiuso dalla capsula stessa nella quale à ̈ inserita una sostanza attiva 5.
La capsula comprende una bolla o "blister" 4, che à ̈ dotata di una parte deformabile 4b e che definisce il volume utile per contenere la sostanza attiva; la parte deformabile à ̈ normalmente realizzata con un materiale termoformabile impermeabile all'umidità e presenta preferibilmente almeno una zona avente forma conica. La bolla à ̈ inoltre dotata di una parete lacerabile 4a che chiude ermeticamente la bolla e che à ̈ realizzata con un foglio multistrato. Nel prosieguo della descrizione si utilizzerà il termine italiano "bolla" anche se tali contenitori sono universalmente noti con il loro termine inglese "blister". Queste bolle, realizzate mediante accoppiamento di materiali impermeabili all'umidità, sono di tipo noto, così come à ̈ ampiamente noto il metodo per la loro produzione, e vengono normalmente utilizzate, fra l'altro, per contenere medicinali o prodotti dietetici sotto forma di pillole, polveri e simili. Le bolle possono inoltre essere realizzate utilizzando vaschette di alluminio o altri materiali impermeabili all'umidità.
La capsula in oggetto comprende un elemento di contenimento per la bolla, che può essere realizzato in una prima realizzazione 3 o in una seconda realizzazione 3', che à ̈ dotato di mezzi per essere associato al contenitore contenente il solvente; in questo elemento di contenimento viene inserita la bolla in una posizione tale per cui, quando l'elemento di contenimento 3 o 3' viene associato al contenitore, la parete lacerabile 4a della bolla vada a ricoprire la bocca del contenitore. Come meglio verrà descritto in seguito, le diverse realizzazioni dell'elemento di contenimento hanno due diversi modi di utilizzo.
All'interno della bolla 4, assieme alla sostanza attiva, à ̈ contenuto un perforatore 6 a forma di chiodo, che presenta un gambo 6a avente preferibilmente una seziona a croce, e presenta una testa 6b che viene inserita nella bolla in modo da appoggiare alla parete interna di fondo della parte deformabile 4b della bolla. Il gambo presenta una estremità appuntita e preferibilmente dotata di bordi taglienti. Ovviamente il perforatore può avere forme e sezioni simili a quelle indicate, purché tali forme assolvano i compiti che verranno sotto specificati.
Quando il chiodo à ̈ inserito nella bolla la parte appuntita del suo gambo à ̈ rivolta verso la parete lacerabile 4a; la lunghezza del chiodo à ̈ inferiore alla profondità della bolla 4 per chi il chiodo stesso, la cui testa à ̈ appoggiata alla parete interna di fondo della parte deformabile 4b della bolla, non à ̈ a contatto con la parete lacerabile 4a. Inoltre il chiodo viene completamente inglobato e ricoperto dalla sostanza attiva 5 contenuta nella bolla 4.
In una prima forma realizzativa l'elemento di contenimento 3 della capsula in oggetto comprende un anello filettato 3a che si accoppia con una filettatura 7, prevista esternamente alla bocca del contenitore 1, che consente di associare, in modo stabile ma amovibile, la capsula al contenitore. L'elemento di contenimento comprende inoltre una parte superiore conica 3b che à ̈ aperta verso l'alto ed ha forma e dimensioni tali da contenere a misura la zona conica della parte deformabile della bolla 4 in modo che la parte deformabile stessa sporga, almeno in parte, esternamente alla parte superiore conica 3b dell'elemento 3 in modo da risultare accessibile dall'esterno.
Il fatto che l'elemento di contenimento e la parte deformabile della bolla siano inserito l'uno nell'altro a misura à ̈ sufficiente ad impedire alla bolla di uscire dall'elemento di contenimento quando la capsula non à ̈ associata al contenitore; per prudenza à ̈ possibile dotare l'elemento di contenimento e la parte deformabile della bolla di un accoppiamento ad incastro che consenta di trattenere la bolla nell'elemento di contenimento; tale accoppiamento ad incastro, non indicato nelle figure, à ̈ ad esempio realizzabile mediante tacche ed incavi, di varie forme e dimensioni, realizzati le une in corrispondenza degli altri sulle pareti a contatto dell'elemento di contenimento e della parte deformabile della bolla.
In una seconda forma realizzativa della capsula l'elemento di contenimento 3' comprende un anello filettato 3'a, che si accoppia con una filettatura 7 prevista esternamente alla bocca del contenitore 1, che consente di associare, in modo stabile ma amovibile, la capsula al contenitore; all'elemento di contenimento 3' à ̈ concentricamente collegato, mediante punti a frattura facilitata, un anello di inviolabilità 8. L'elemento di contenimento 3' comprende inoltre una parte superiore 3'b che à ̈ chiusa verso l'alto mediante un coperchio 3"b collegato alla restante parte della parte superiore 3'b mediante una linea a frattura facilitata; la parte superiore 3b à ̈ destinata a contenere la bolla 4 in modo che la sua parte deformabile sia contenuta, almeno parzialmente, all'interno del coperchio 3"b.
In questa forma realizzativa à ̈ inoltre previsto un anello di guarnizione 9, che si incastra in un incavo interno 10 dell'anello filettato 3'a in modo da rendere solidale all'anello filettato una corona anulare della parete lacerabile 4a della bolla 4; in sostanza l'anello di guarnizione, che può anche essere termosaldato alla parete lacerabile, impedisce alla bolla di uscire dall'elemento di contenimento quando la capsula non à ̈ associata al contenitore.
L'anello di guarnizione presenta inoltre una superficie di tenuta anulare 11 che ha un diametro esterno tale da inserirsi a misura nel collo del contenitore 1; questa superficie di tenuta assicura la tenuta del contenitore quando la capsula à ̈ associata al contenitore.
Le capsule in oggetto vengono confezionate ed utilizzate come sotto descritto.
Nella parte deformabile della bolla viene inserito, nella posizione sopra detta, il chiodo 6; in tale parte della bolla viene successivamente introdotta la sostanza attiva in modo da riempire la parte stessa e da ricoprire il chiodo. Successivamente sulla parte deformabile della bolla viene saldata la parete lacerabile che chiude ermeticamente, e con una sicura barriera all'umidità, la bolla stessa; il chiodo 6, completamente ricoperto dalla sostanza attiva, non ha possibilità di compiere autonomi movimenti all'interno della bolla. Questa parte viene effettuata con macchine di tipo noto ed ampiamente utilizzate per il riempimento di questi tipi di contenitori a bolla.
La bolla così confezionata viene poi inserita nel suo elemento di contenimento; nel caso di inserimento nell'elemento di contenimento 3' per ottenere la seconda forma di realizzazione della capsula, viene poi inserito l'anello di guarnizione che consente di bloccare la bolla all'interno dell'elemento di contenimento (nella prima forma realizzativa, come sopra detto la bolla si blocca autonomamente all'interno dell'elemento di contenimento) .
Le capsule così ottenute vengono poi inviate a chi prepara la confezione completa (contenitore contenente il solvente e capsula).
La confezione che utilizza la prima forma realizzativa viene fornita con un contenitore chiuso da una capsula di chiusura ausiliaria, di tipo qualsiasi e comunque noto, che consente di chiudere il contenitore e di garantire l'inviolabilità del contenitore; la capsula in oggetto viene fornita separatamente. Al momento dell'utilizzo, 1'utilizzatore apre il contenitore, togliendo la capsula ausiliaria, ed avvita la capsula in oggetto al contenitore stesso; mediante una leggera pressione sulla parte sporgente della zona deformabile della bolla, che come detto sporge superiormente dall'elemento di contenimento, si provoca l'abbassamento del chiodo, la lacerazione della parete lacerabile della bolla e la caduta della sostanza attiva all'interno del contenitore.
La confezione che utilizza la seconda forma realizzativa viene fornita con il contenitore chiuso direttamente dalla capsula in oggetto che viene avvitata sul collo del contenitore ed à ̈ dotata sia di elementi che garantiscono l'inviolabilità del contenitore sia di elementi che ne garantiscono la tenuta. Al momento dell'utilizzo, 1'utilizzatore esercita una leggera pressione sul coperchio 3"b che si distacca dalla restante parte dell'elemento di contenimento 3', va a premere sulla parte superiore della zona deformabile della bolla, e provoca l'abbassamento del chiodo, la lacerazione della parete lacerabile della bolla e la caduta della sostanza attiva all'interno del contenitore.
In entrambe le forme realizzative della capsula in oggetto,la particolare conformazione del chiodo consente una libera caduta della sostanza attiva all'interno del contenitore ed impedisce che il chiodo stesso o alcune parti della parete lacerabile della bolla possano distaccarsi e cadere all'interno del contenitore. Inoltre, una volta ottenuta la soluzione, la capsula in oggetto può essere utilizzata come tappo di chiusura per permettere l'utilizzo in più volte successive della soluzione ottenuta.

Claims (4)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Capsula per sostanze da miscelare al momento dell'uso, del tipo da applicarsi ad un contenitore (1) dotato di una bocca (2) aperta, contenente un solvente e chiuso dalla capsula stessa nella quale à ̈ inserita una sostanza attiva (5), e del tipo comprendente una bolla o "blister" (4), dotata di una parte deformabile (4b), che definisce il volume utile per contenere la sostanza attiva e che à ̈ normalmente realizzata con un materiale termoformabile impermeabile all'umidità, e dotata di una parete lacerabile (4a) che chiude ermeticamente la bolla e che à ̈ realizzata con un foglio multistrato e comprende un elemento di contenimento (3, 3'), che à ̈ dotato di mezzi per essere associato al contenitore contenente il solvente, nel quale viene inserita la bolla in una posizione tale per cui quando l'elemento (3 3') viene associato al contenitore la parete lacerabile (4a) della bolla ricopra la bocca del contenitore e del tipo nel quale all'interno della bolla (4) à ̈ contenuto, assieme alla sostanza attiva, un perforatore (6), che à ̈ disposto con una parte appuntita rivolta verso la parete lacerabile (4a), ha lunghezza inferiore alla profondità della bolla (4) ed à ̈ inserito nella bolla in modo da non essere a contatto con la parete lacerabile (4a), caratterizzato dal fatto che : il perforatore (6) comprende una testa (6b) che à ̈ appoggiata alla parete interna di fondo della parte deformabile (4b) della bolla (4); il perforatore à ̈ completamente inglobato e ricoperto dalla sostanza attiva (5) contenuta nella bolla (4) in modo da non avere la possibilità di compiere autonomi movimenti all'interno della bolla.
  2. 2. Capsula secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che: il perforatore (6) ha forma di chiodo e comprende un gambo (6a) che ha una seziona a croce, e la testa (6b) appoggiata alla parete interna di fondo della parte deformabile (4b) della bolla (4).
  3. 3. Capsula secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che: la parte deformabile (4b) presenta almeno una zona avente forma conica; l'elemento di contenimento (3) comprende un anello filettato (3a) che si accoppia con una filettatura (7) prevista esternamente alla bocca del contenitore (1); comprende inoltre una parte superiore conica (3b), aperta verso l'alto e di forma e dimensioni tali da contenere a misura la zona conica della parte deformabile della bolla, destinata a contenere la bolla (4) in modo che la sua parte deformabile sporga esternamente alla parte superiore conica (3b) dell'elemento (3).
  4. 4. Capsula secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che l'elemento di contenimento (3') comprende un anello filettato (3'a), che si accoppia con una filettatura (7) prevista esternamente alla bocca del contenitore 1, al quale à ̈ concentricamente collegato, mediante punti a frattura facilitata, un anello di inviolabilità (8); comprende inoltre una parte superiore (3'b), chiusa verso l'alto mediante un coperchio (3"b) collegato alla restante parte della parte superiore (3'b) mediante una linea a frattura facilitata, detta parte superiore essendo destinata a contenere la bolla (4) in modo che la sua parte deformabile sia contenuta, almeno parzialmente, all'interno del coperchio (3"b); comprende inoltre un anello di guarnizione (9), che si incastra in un incavo interno (10) dell'anello filettato (3'a) in modo da rendere solidale all'anello filettato una corona anulare della parete lacerabile (4a) della bolla (4), detto anello di guarnizione avente una superficie di tenuta anulare (11) di diametro esterno tale da inserirsi a misura nel collo del contenitore
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