ITMO20090079A1

ITMO20090079A1 - Dispositivo per trasportare e/o immagazzinare oggetti

Info

Publication number: ITMO20090079A1
Application number: IT000079A
Authority: IT
Inventors: Valter Giovannini
Original assignee: Valter Giovannini
Priority date: 2009-03-30
Filing date: 2009-03-30
Publication date: 2010-09-30

Description

Descrizione di invenzione industriale

Dispositivo per trasportare e/o immagazzinare oggetti L'invenzione concerne un dispositivo per trasportare e/o immagazzinare oggetti, in particolare oggetti che possono essere trasportabili e/o immagazzinabili tramite pallets. Nel settore industriale e dei trasporti, con il termine "pallet" si intende una base di forma rettangolare o quadrata, e realizzata in un idoneo materiale, quale legno, plastica o metallo, sulla quale possono essere impilati oggetti e merci, quali ad esempio piastrelle ceramiche o altri manufatti, in modo tale da renderne agevole l'immagazzinamento e/o il trasporto.

La forma e le dimensioni dei pallets sono selezionate in base a specifici standard: ad esempio, i pallets conformi allo standard EUR o EPAL-EUR, cosiddetti "europallets", sono sagomati a forma di rettangolo e hanno dimensioni pari a cm 120x100 oppure cm 100x80.

La faccia inferiore del pallet è provvista di una pluralità di elementi di appoggio, tramite i quali il pallet può essere appoggiato su una sottostante superficie, quale ad esempio il pavimento di un magazzino o il piano di carico di un veicolo da trasporto. Gli elementi di appoggio possono inoltre essere reciprocamente collegati tramite listelli, così da definire delle fessure in cui possono essere inserite le forche di un carrello elevatore.

In questo modo, dopo aver caricato sul pallet gli oggetti, che vengono reciprocamente impilati in modo da formare una sorta di struttura compatta a forma di cubo o parallelepipedo, il pallet può essere inforcato da un carrello elevatore, sollevato e quindi trasferito su un idoneo veicolo di trasporto, ad esempio un autocarro o un carro ferroviario.

Poiché le merci vengono caricate sui pallets in modo da formare le summenzionate strutture compatte, i pallets carichi possono essere agevolmente impilati gli uni sugli altri quando vengono posizionati sui rispettivi veicoli da trasporto. Ciò consente di incrementare la capacità di carico dei veicoli utilizzati e quindi di ridurre sostanzialmente le spese di trasporto.

Per garantire che gli oggetti caricati sul pallet rimangano reciprocamente impilati quando il pallet viene movimentato, nonchè per proteggere da eventuali intemperie le merci caricate sul pallet quando quest’ultimo viene trasportato su veicoli scoperti e/o stoccato all’aperto, il pallet può essere idoneamente imballato unitamente al rispettivo carico, ad esempio avvolto con un film plastico tramite apposite macchine automatiche (palletizzatori).

Un inconveniente dei pallets noti consiste nel fatto che questi ultimi, per poter essere reciprocamente impilati in modo sicuro, devono essere pallets “completi”, ossia devono essere caricati con una quantità di merce, ad esempio mattoni oppure confezioni di piastrelle ceramiche, tale da consentire di formare una struttura compatta a forma di cubo o di parallelepipedo.

In questo caso, infatti, in ciascun pallet la sommità della summenzionata struttura compatta funge da superficie di appoggio piana ed orizzontale, atta a ricevere e sostenere un soprastante carico, ossia un ulteriore pallet a sua volta carico di merci. Il peso delle merci caricate sul pallet "superiore" è sufficiente per impedire a quest'ultimo di spostarsi accidentalmente e slittare sul sottostante pallet "inferiore" durante il trasporto. Se necessario, i pallets reciprocamente impilati possono anche essere fissati al corpo del veicolo da trasporto tramite funi.

Se la quantità di merce caricata sul pallet non è sufficiente per formare una struttura compatta cubica o prismatica, il pallet è definito "incompleto" e su quest'ultimo non può essere sovrapposto, in idonee condizioni di sicurezza, un ulteriore pallet.

Infatti, in questo caso il pallet superiore poggerebbe su una sottostante superficie di appoggio (formata dal pallet inferiore incompleto) avente una forma irregolare, ossia una superficie di appoggio che non è piana né orizzontale. Il pallet superiore, anche qualora fissato tramite funi al corpo del veicolo da trasporto, potrebbe comunque spostarsi rispetto al pallet sottostante e slittare su quest'ultimo. Questi spostamenti sarebbero significativamente pericolosi, perchè interferirebbero con la stabilità del veicolo e potrebbero inoltre causare il ribaltamento e/o la caduta dei pallets dal veicolo.

L'inconveniente sopra descritto si verifica anche qualora i pallets siano utilizzati per trasportare oggetti aventi forma irregolare e/o sostanzialmente fragili, quali ad esempio mobili. Risulta chiaramente impossibile impilare reciprocamente in modo stabile due pallets sui quali siano stati rispettivamente caricati, ad esempio, una poltrona ed un tavolino.

Di conseguenza, il numero di pallets che un veicolo può trasportare in un singolo viaggio varia sostanzialmente in base al fatto che i pallets siano sovrapponibili, in quanto completi, oppure non sovrapponibili, in quanto incompleti oppure recanti oggetti aventi forma irregolare. Il numero di pallets trasportabili, in un singolo viaggio effettuato da un singolo veicolo, risulta tanto minore quanto maggiore è il numero di pallets non reciprocamente sovrapponibili che devono essere trasportati.

Quindi, per trasportare molteplici pallets non reciprocamente sovrapponibili utilizzando un singolo veicolo è necessario che quest'ultimo compia più viaggi, il che incrementa significativamente le spese di trasporto.

Inoltre, l'incremento del numero di viaggi compiuti dai veicoli, tipicamente autocarri, produce un effetto sostanzialmente negativo sull'ambiente, poiché comporta un corrispondente incremento delle emissioni inquinanti, ossia gas di scarico e particolati.

Un altro inconveniente dei pallets noti è che, una volta trasportate alla corrispondente destinazione finale le merci caricate sui pallets, le merci devono esser scaricate da questi ultimi e collocate, ad esempio, sugli scaffali di un magazzino.

Ciò significa che, dopo aver scaricato dal veicolo i pallets e aver trasferito questi ultimi in prossimità o all'interno del magazzino, le merci devono essere prelevate dai pallets e collocate sugli scaffali, manualmente e/o mediante carrelli elevatori.

La necessità di trasferire le merci dai pallets agli scaffali durante la fase di stoccaggio implica un sostanziale incremento dei tempi, e quindi dei costi, di lavoro.

Uno scopo dell'invenzione è migliorare i pallets noti.

Un altro scopo è fornire dei dispositivi per trasportare e/o immagazzinare oggetti, che possano essere impilati gli uni sugli altri in modo sicuro durante il trasporto, indipendentemente dal numero e/o dalla forma degli oggetti da trasportare.

Un ulteriore scopo è fornire dei dispositivi per trasportare e/o immagazzinare oggetti, mediante i quali gli oggetti trasportati possano essere successivamente immagazzinati in tempi sostanzialmente ridotti.

Secondo l'invenzione, è previsto un dispositivo per trasportare e/o immagazzinare oggetti, comprendente mezzi di supporto, disposti per essere appoggiati su una intesa superficie di appoggio e per supportare un carico, ulteriori mezzi di supporto, disposti per supportare un ulteriore carico, mezzi a barra interposti fra detti mezzi di supporto e detti ulteriori mezzi di supporto, detti mezzi a barra mantenendo reciprocamente connessi e distanziati detti mezzi di supporto e detti ulteriori mezzi di supporto.

Grazie all'invenzione, viene reso disponibile un dispositivo che può essere efficacemente utilizzato al posto dei pallets di tipo noto per trasportare oggetti e merci, poiché due o più dispositivi secondo l'invenzione possono essere impilati reciprocamente in condizioni di sicurezza anche qualora siano solo parzialmente carichi di merci, oppure qualora siano carichi di oggetti aventi una forma irregolare.

Infatti, i mezzi di supporto e gli ulteriori mezzi di supporto comprendono rispettivamente una porzione di supporto ed una ulteriore porzione di supporto, che sono superfici piane, reciprocamente parallele e atte a ricevere e sostenere rispettivi carichi. Unitamente ai mezzi a barra, che sono realizzati in forma di elementi profilati, la porzione di supporto e l’ulteriore porzione di supporto definiscono una struttura avente forma di cubo o di prisma. Di conseguenza, quando due dispositivi secondo l'invenzione vengono impilati reciprocamente, la porzione di supporto di un dispositivo poggia sempre in modo sicuro e stabile sull’ulteriore porzione di supporto del dispositivo sottostante, anche qualora quest'ultimo contenga un carico avente una forma estremamente irregolare.

L’ulteriore porzione di supporto può essere provvista di mezzi di ancoraggio, comprendenti una pluralità di elementi profilati che sporgono dall’ulteriore porzione di supporto e sono allineati con i mezzi a barra. Tramite i mezzi di ancoraggio è possibile incastrare reciprocamente due dispositivi sovrapposti, così da impedire alla porzione di supporto del dispositivo superiore di spostarsi accidentalmente e slittare sull’ulteriore porzione di supporto del dispositivo sottostante.

Il dispositivo secondo l'invenzione consente inoltre di ridurre significativamente il tempo e la manodopera richiesti per immagazzinare la merce trasportata.

Infatti, una volta che il dispositivo, carico di merci, è stato scaricato da un veicolo e trasferito in prossimità o all'interno di un magazzino, non è necessario rimuovere le merci dal dispositivo in quanto quest'ultimo può fungere efficacemente da contenitore per le merci da immagazzinare. Qualora all'interno del magazzino lo spazio libero sia ridotto, ad esempio a causa di una notevole quantità di merce immagazzinata, un certo numero di dispositivi secondo l'invenzione possono essere reciprocamente sovrapposti in modo da formare degli scaffali temporanei, ciò consentendo di utilizzare in modo ottimale lo spazio libero residuo. Utilizzando il dispositivo secondo l'invenzione non è quindi più necessario perdere il tempo solitamente richiesto per scaricare dai pallets le merci e trasferire queste ultime sugli scaffali di un magazzino.

L’invenzione potrà essere meglio compresa ed attuata con riferimento agli allegati disegni che ne illustrano alcune forme esemplificative e non limitative di attuazione, in cui:

Figura 1 è una vista prospettica schematica, interrotta ed incompleta, mostrante un dispositivo per trasportare e/o immagazzinare oggetti secondo l'invenzione;

Figura 2 è una vista prospettica schematica, interrotta ed incompleta, mostrante due dispositivi come quello di Figura 1 reciprocamente sovrapposti;

Figura 3 è una vista prospettica schematica, interrotta ed incompleta, mostrante una versione del dispositivo di Figura 1 provvista di mezzi di fissaggio reciproco;

Figura 4 è una vista prospettica ingrandita, interrotta ed incompleta, illustrante un dettaglio costruttivo della versione di Figura 3.

Le Figure da 1 a 3 mostrano un dispositivo 1 per trasportare e/o immagazzinare merci o oggetti (non raffigurati), comprendente mezzi di supporto 2, ulteriori mezzi di supporto 3 e mezzi a barra 4 interposti fra i mezzi di supporto 2 e gli ulteriori mezzi di supporto 3.

I mezzi di supporto 2 comprendono una porzione di supporto 5 sagomata a forma di parete, atta a ricevere un carico (non raffigurato) e disposta per poggiare, in uso, su una sottostante superficie S. La superficie S può essere, ad esempio, il pavimento di un magazzino oppure il piano di carico di un veicolo da trasporto.

Nella versione mostrata nelle Figure da 1 a 3, la porzione di supporto 5 è sagomata a forma di parete quadrilatera. In versioni non raffigurate, la porzione di supporto 5 può essere realizzata come una parete poligonale avente un numero di lati minore o maggiore di quattro.

La porzione di supporto 5 comprende una faccia di carico 5a ed una faccia di appoggio (non raffigurata), reciprocamente opposte.

La porzione di supporto 5 può essere realizzata sia come una struttura piena (Figura 1) sia come un telaio (non raffigurato) avente forma poligonale, ad esempio quadrato o rettangolare.

Nel primo caso, la porzione di supporto 5 funge da pallet e può essere direttamente caricata con merci e oggetti.

Quando invece la porzione di supporto 5 è realizzata come un telaio, quest'ultimo può ricevere un pallet convenzionale, a sua volta caricabile con gli oggetti da trasportare. In questo secondo caso, il pallet è ricevuto su idonei elementi di supporto (non raffigurati) di cui il telaio è provvisto. In una versione non raffigurata, la porzione di supporto 5 è a forma di rettangolo avente lati pari a circa 80 cm e 100 cm.

In un'altra versione non raffigurata, la porzione di supporto 5 è a forma di rettangolo avente lati pari a circa 100 cm e 120 cm.

In un'ulteriore versione non raffigurata, la porzione di supporto 5 è realizzata in forma di griglia.

Gli ulteriori mezzi di supporto 3 comprendono un’ulteriore porzione di supporto 6, sagomata a forma di parete e atta a supportare un carico (non raffigurato). Quest’ultimo può comprendere, ad esempio, la porzione di supporto 5 di un ulteriore dispositivo 1 (recante un rispettivo carico) oppure un pallet convenzionale (recante un rispettivo carico).

Nella versione mostrata nelle Figure da 1 a 3, l’ulteriore porzione di supporto 6 è sagomata a forma di parete quadrilatera. In versioni non raffigurate, l’ulteriore porzione di supporto 6 può essere realizzata come una parete poligonale avente un numero di lati minore o maggiore di quattro.

Analogamente a quanto sopra descritto per la porzione di supporto 5, anche l’ulteriore porzione di supporto 6 può essere realizzata sia come una struttura piena (Figura 1) sia come un telaio (non raffigurato) avente forma poligonale, ad esempio quadrato o rettangolare.

In quest'ultimo caso, l’ulteriore porzione di supporto 6 è provvista di elementi di supporto (non raffigurati), atti a ricevere e sostenere la porzione di supporto 5 di un ulteriore dispositivo 1 (recante un rispettivo carico) oppure un pallet convenzionale (recante un rispettivo carico).

L’ulteriore porzione di supporto 6 comprende una faccia di supporto 6a ed un’ulteriore faccia (non raffigurata), reciprocamente opposte. Quando il dispositivo 1 è assemblato, l'ulteriore faccia dell’ulteriore porzione di supporto 6 è rivolta verso la faccia di carico 5a della porzione di supporto 5.

In una versione non raffigurata, l’ulteriore porzione di supporto 6 è a forma di rettangolo avente lati pari a circa 80 cm e 100 cm.

In un'altra versione non raffigurata, l’ulteriore porzione di supporto 6 è a forma di rettangolo avente lati pari a circa 100 cm e 120 cm.

In un'ulteriore versione non raffigurata, l’ulteriore porzione di supporto 6 è realizzata in forma di griglia.

Nello spessore dell’ulteriore porzione di supporto 6 sono ricavate delle scanalature 6b, atte a ricevere le forche di un carrello elevatore.

In una versione non raffigurata, le scanalature 6b sono ricavate nella porzione di supporto 5.

In un'altra versione non raffigurata, le scanalature 6b sono ricavate sia nell’ulteriore porzione di supporto 6 che nella porzione di supporto 5.

In un ulteriore versione non raffigurata, il dispositivo 1 è privo delle scanalature 6b.

In una versione non raffigurata, in una porzione di bordo della porzione di supporto 5 e/o dell’ulteriore porzione di supporto 6 sono ricavati dei fori atti a ricevere degli elementi di aggancio, quali ad esempio perni provvisti di anello (golfari).

I fori possono essere filettati e i corrispondenti elementi di aggancio possono quindi essere avvitati all’interno dei fori. In alternativa, i fori non sono filettati e gli elementi di aggancio vengono saldati all’interno dei fori. Ai summenzionati elementi di aggancio, quando presenti, possono essere fissate delle funi o dei tiranti, tramite i quali i dispositivi 1 possono essere ancorati al corpo di un veicolo da trasporto e/o mantenuti stabilmente impilati.

I mezzi a barra 4 comprendono una pluralità di elementi profilati 7, ad esempio realizzati in numero di quattro (come mostrato nelle Figure da 1 a 3), ciascuno dei quali ha una sezione trasversale sagomata a forma di L e comprende quindi una coppia di rami 7a, 7b disposti in modo reciprocamente trasversale.

La lunghezza degli elementi profilati 7 può essere selezionata in modo tale che il dispositivo 1 abbia un’altezza prefissata.

In una versione non raffigurata, il dispositivo 1 ha un’altezza pari a circa 50 cm.

In un’altra versione non raffigurata, il dispositivo 1 ha un’altezza pari a circa 1 metro.

Come mostrato nelle Figure da 1 a 3, ciascun elemento profilato 7 è fissato in prossimità di un corrispondente spigolo della porzione di supporto 5 e di un ulteriore corrispondente spigolo dell’ulteriore porzione di supporto 6, così da estendersi longitudinalmente tra la porzione di supporto 5 e l’ulteriore porzione di supporto 6. Ciascun elemento profilato 7 è orientato e fissato in modo tale che la concavità definita dai due rami 7a, 7b impegni almeno parzialmente i corrispondenti spigoli dell’ulteriore porzione di supporto 6 e della porzione di supporto 5.

Gli elementi profilati 7 sono reciprocamente paralleli e disposti in modo trasversale rispetto alla porzione di supporto 5 ed all’ulteriore porzione di supporto 6, che a loro volta risultano disposte in modo reciprocamente parallelo. In questo modo, il dispositivo 1, una volta assemblato, ha una forma sostanzialmente cubica o prismatica.

In una versione non raffigurata, gli elementi profilati 7 sono sostituiti da una pluralità di elementi a forma di asta, aventi sezione circolare oppure poligonale.

In un'altra versione non raffigurata, i mezzi a barra 4 comprendono sia gli elementi profilati 7 che gli elementi a forma di asta.

In un’ulteriore versione non raffigurata, gli ulteriori mezzi di supporto 3 possono essere posizionati ad una distanza variabile rispetto ai mezzi di supporto 2, ciò consentendo di variare la distanza compresa tra gli ulteriori mezzi di supporto 3 ed i mezzi di supporto 2 in base alle dimensioni e/o alla forma del carico che deve essere collocato sui mezzi di supporto 2.

Ad esempio, gli ulteriori mezzi di supporto 3 possono essere mobili scorrevolmente lungo i mezzi a barra 4, tramite mezzi a guida ricavati nei mezzi a barra 4. In alternativa, gli ulteriori mezzi di supporto 3 possono essere fissati ai mezzi a barra 4 in modo amovibile, tramite mezzi di fissaggio di tipo noto (ad esempio bulloni) inseribili in fori realizzati ad altezze diverse nei mezzi a barra 4.

Il dispositivo 1 comprende inoltre dei mezzi di ancoraggio 8, la cui funzione sarà spiegata con maggior dettaglio nel seguito, comprendenti una pluralità di ulteriori elementi profilati 9, ad esempio realizzati in numero di quattro (come mostrato nelle Figure da 1 a 3). Gli ulteriori elementi profilati 9 sono fissati in prossimità di corrispondenti spigoli dell’ulteriore porzione di supporto 6, in modo da risultare allineati con i corrispondenti elementi profilati 7.

Ciascun ulteriore elemento profilato 9 ha una sezione trasversale sagomata a forma di L e comprende quindi una coppia di rami 9a, 9b, che sono disposti in modo reciprocamente trasversale e definiscono una concavità impegnante almeno parzialmente il corrispondente spigolo dell’ulteriore porzione di supporto 6.

In una versione non raffigurata, gli elementi profilati 7 si prolungano oltre l’ulteriore porzione di supporto 6, in modo tale che gli ulteriori elementi profilati 9 risultano definiti da corrispondenti porzioni terminali degli elementi profilati 7.

In un'altra versione non raffigurata, il dispositivo 1 è privo dei mezzi di ancoraggio 8.

Il dispositivo 1 può essere realizzato utilizzando idonei materiali rigidi, quali ad esempio metallo, plastica, legno, oppure svariate combinazioni dei suddetti materiali. Ad esempio, i mezzi a barra 4 possono essere fatti di metallo mentre i mezzi di supporto 2 e gli ulteriori mezzi di supporto 3 sono realizzati in legno o plastica.

Per utilizzare il dispositivo 1, quest'ultimo viene disposto verticalmente, in modo tale che la faccia di appoggio della porzione di supporto 5 poggi sulla superficie S, mentre il carico da trasportare viene posizionato sulla faccia di carico 5a.

Il carico posizionabile sulla faccia di carico 5a può comprendere svariati tipi di merci e oggetti, aventi sia forme sostanzialmente regolari e dimensioni standardizzate (quali ad esempio: piastrelle ceramiche, mattoni, tegole, cartoni contenenti prodotti alimentari solidi o liquidi), sia forme e dimensioni estremamente variabili, quali ad esempio elementi d'arredo domestico (poltrone; tavolini; lampade) oppure macchine o parti di macchine.

Infatti, anche qualora la quantità e/o la forma degli oggetti caricati sulla porzione di supporto 5 non consenta di formare complessivamente una struttura compatta, avente una sommità definente una superficie di appoggio idoneamente piana e orizzontale, quest'ultima è sempre fornita dall’ulteriore porzione di supporto 6. Infatti, l’ulteriore porzione di supporto 6 può essere mantenuta costantemente orizzontale, parallela alla porzione di supporto 5 e idoneamente distanziata dalla porzione di supporto 5 tramite gli elementi profilati 7.

Di conseguenza, qualunque sia la forma e/o la quantità delle merci caricate sulla porzione di supporto 5 di un primo dispositivo 1, è sempre possibile sovrapporre sul primo dispositivo 1 un secondo dispositivo 1 carico di merci, in modo tale che la faccia di appoggio della porzione di supporto 5 del secondo dispositivo 1 sia posizionata sulla sottostante faccia di supporto 6a dell’ulteriore porzione di supporto 6 del primo dispositivo 1 (Figura 2).

Il secondo dispositivo 1 è mantenuto stabilmente impilato sul primo dispositivo 1 grazie ai mezzi di ancoraggio 8 del primo dispositivo 1, i cui ulteriori elementi profilati 9 impegnano ad incastro corrispondenti porzioni degli elementi profilati 7 del soprastante secondo dispositivo 1.

In questo modo, i dispositivi 1, ed i rispettivi carichi, possono essere mantenuti stabilmente impilati gli uni sugli altri anche durante il trasporto su un veicolo, così da impedire pericolosi spostamenti e slittamenti accidentali dei dispositivi 1 e del loro carico.

Qualora venga utilizzata la versione del dispositivo 1 priva dei mezzi di ancoraggio 8, i dispositivi 1 possono essere ugualmente ancorati al corpo di un veicolo da trasporto, e/o mantenuti stabilmente impilati, tramite funi o tiranti. Le funi e i tiranti possono essere fissate agli elementi di aggancio precedentemente descritti, se presenti, oppure in prossimità di altre porzioni del dispositivo 1, ad esempio i mezzi a barra 4.

Ciascun dispositivo 1 è agevolmente sollevabile e/o trasportabile tramite un carrello elevatore, le cui forche possono essere agevolmente inserite nelle, ed estratte dalle, scanalature 6b (quando presenti) realizzate nell’ulteriore porzione di supporto 6 e/o nella porzione di supporto 5. Qualora venga utilizzata la versione del dispositivo 1 priva delle scanalature 6b, le forche del carrello elevatore possono essere posizionate sotto l’ulteriore porzione di supporto 6 o la porzione di supporto 5.

Inoltre, il dispositivo 1 può essere efficacemente utilizzato non solo per trasportare merci, ma anche per stoccare queste ultime. Infatti, una volta trasportati i dispositivi 1 presso la destinazione finale delle merci mediante un idoneo veicolo, è possibile scaricare i dispositivi 1 dal veicolo tramite un carrello elevatore e, sempre utilizzando il medesimo carrello elevatore, trasferire i dispositivi 1 insieme alle merci ivi caricate direttamente nel luogo di stoccaggio, ad esempio un magazzino oppure il piazzale di una fabbrica.

A differenza di quanto occorrerebbe fare utilizzando i pallets noti, non occorre quindi scaricare dai dispositivi 1 le merci e trasferire queste ultime su scaffali. Infatti, i dispositivi 1 fungono già da idonei scaffali e, potendo essere reciprocamente sovrapposti (Figura 2) oppure affiancati (Figura 3), consentono di ridurre significativamente lo spazio necessario per un razionale stoccaggio delle merci immagazzinate.

Qualora le merci debbano essere trasferite dal magazzino di stoccaggio verso una nuova destinazione, i dispositivi 1 possono essere portati all'esterno del magazzino tramite un carrello elevatore e quindi caricati e reciprocamente impilati su un veicolo.

Le Figure 3 e 4 mostrano una versione del dispositivo 1 provvista di mezzi di fissaggio reciproco 11, comprendenti una pluralità di fori passanti 10 ricavati nei rami 9a, 9b degli ulteriori elementi profilati 9 ed una corrispondente pluralità di elementi di fissaggio (non raffigurati), ad esempio viti e dadi oppure funi, inseribili nei fori passanti 10.

Dopo aver affiancato reciprocamente due (come mostrato nella Figura 3) o più dispositivi 1, grazie ai fori passanti 10 e agli elementi di fissaggio è possibile connettere reciprocamente gli ulteriori elementi profilati 9 e quindi i rispettivi dispositivi 1 adiacenti.

In una versione non raffigurata, i mezzi di fissaggio reciproco 11 comprendono una pluralità di asole ricavate nei rami 9a, 9b degli ulteriori elementi profilati 9.

In un'altra versione non raffigurata, i mezzi di fissaggio reciproco 11 sono compresi nei rami 7a, 7b degli elementi profilati 7.

In un’ulteriore versione non raffigurata, i mezzi di fissaggio reciproco 11 sono compresi sia nei rami 9a, 9b degli ulteriori elementi profilati 9 che nei rami 7a, 7b degli elementi profilati 7.

In una versione non raffigurata ancora ulteriore, i mezzi di fissaggio reciproco 11 sono compresi nei rami 9a, 9b degli ulteriori elementi profilati 9 e nei rami 7a, 7b degli elementi profilati 7 in prossimità della porzione di supporto 5. In questo modo, quando due dispositivi 1 vengono reciprocamente impilati e gli ulteriori elementi profilati 9 di un dispositivo 1 impegnano ad incastro gli elementi profilati 7 del soprastante secondo dispositivo 1, i mezzi di fissaggio reciproco 11 dei due dispositivi 1 consentono di fissare tra loro in modo stabile gli ulteriori elementi profilati 9 e gli elementi profilati 7, così da incrementare l'efficacia dei mezzi di ancoraggio 8.

I mezzi di fissaggio reciproco 11 sono efficacemente utilizzabili sia durante il trasporto dei dispositivi 1, per evitare indesiderati spostamenti reciproci durante il moto del veicolo, sia durante lo stoccaggio delle merci, poiché grazie ai mezzi di fissaggio reciproco 11 i dispositivi 1 possono essere mantenuti reciprocamente affiancati e/o impilati, così da formare scaffali temporanei stabili e sicuri.

Una volta completato il trasporto dei dispositivi 1 reciprocamente impilati, oppure qualora sia necessario scomporre gli scaffali ottenuti affiancando e/o impilando reciprocamente i dispositivi 1, è possibile rimuovere rapidamente gli elementi di fissaggio dai rispettivi fori passanti (o asole) 10 e separare i dispositivi 1 precedentemente impilati o affiancati.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo (1) per trasportare e/o immagazzinare oggetti, comprendente mezzi di supporto (2), disposti per essere appoggiati su una intesa superficie di appoggio (S) e per supportare un carico, ulteriori mezzi di supporto (3), disposti per supportare un ulteriore carico, mezzi a barra (4) interposti fra detti mezzi di supporto (2) e detti ulteriori mezzi di supporto (3), detti mezzi a barra (4) mantenendo reciprocamente connessi e distanziati detti mezzi di supporto (2) e detti ulteriori mezzi di supporto (3).
2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui detti ulteriori mezzi di supporto (3) sono provvisti di mezzi di ancoraggio (8) disposti per impegnare, in uso, mezzi di supporto (2) di un ulteriore dispositivo (1), in modo da mantenere detto dispositivo (1) e detto ulteriore dispositivo (1) reciprocamente sovrapposti in modo stabile.
3. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, oppure 2, in cui detti mezzi di supporto (2) comprendono una porzione di supporto (5), detta porzione di supporto (5) comprendendo una faccia di carico (5a) atta a supportare detto carico, e detti ulteriori mezzi di supporto (3) comprendono una ulteriore porzione di supporto (6), detta ulteriore porzione di supporto (6) comprendendo una faccia di supporto (6a) atta a supportare detto ulteriore carico.
4. Dispositivo secondo la rivendicazione 3, in cui detta faccia di supporto (6a) è rivolta in una direzione opposta rispetto a detta faccia di carico (5a).
5. Dispositivo secondo la rivendicazione 4 quando la rivendicazione 3 è dipendente dalla rivendicazione 2, in cui detti mezzi di ancoraggio (8) sporgono da detta faccia di supporto (6a).
6. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi a barra (4) comprendono una pluralità di elementi profilati (7).
7. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, oppure secondo una delle rivendicazioni da 3 a 6 quando dipendenti dalla rivendicazione 2, in cui detti mezzi di ancoraggio (8) comprendono una pluralità di ulteriori elementi profilati (9) atti ad impegnare, in uso, corrispondenti porzioni di detti mezzi di supporto (2) di detto ulteriore dispositivo (1).
8. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, comprendente mezzi di fissaggio reciproco (11) tramite i quali detto dispositivo (1) può essere fissato in modo amovibile ad un ulteriore dispositivo (1) affiancato o sovrapposto a detto dispositivo (1).
9. Dispositivo secondo la rivendicazione 8, in cui detti mezzi di fissaggio (11) sono compresi in detti mezzi a barra (4).
10. Dispositivo secondo la rivendicazione 8, quando dipendente dalla rivendicazione 2 oppure da una delle rivendicazioni da 3 a 7 quando dipendenti dalla rivendicazione 2, oppure secondo la rivendicazione 9, in cui detti mezzi di fissaggio (11) sono compresi in detti mezzi di ancoraggio (8).
11. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detti ulteriori mezzi di supporto (3) sono scorrevolmente mobili lungo detti mezzi a barra (4) oppure sono connessi in modo amovibile a detti mezzi a barra (4), in modo da consentire di variare una distanza compresa tra detti ulteriori mezzi di supporto (3) e detti mezzi di supporto (2).