ITMO20080303A1 - Macchina per il posizionamento di brillantini su un supporto, particolarmente per manufatti destinati alla fabbricazione di capi e accessori di abbigliamento, tappezzeria o simili - Google Patents

Macchina per il posizionamento di brillantini su un supporto, particolarmente per manufatti destinati alla fabbricazione di capi e accessori di abbigliamento, tappezzeria o simili

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Publication number
ITMO20080303A1
ITMO20080303A1 IT000303A ITMO20080303A ITMO20080303A1 IT MO20080303 A1 ITMO20080303 A1 IT MO20080303A1 IT 000303 A IT000303 A IT 000303A IT MO20080303 A ITMO20080303 A IT MO20080303A IT MO20080303 A1 ITMO20080303 A1 IT MO20080303A1
Authority
IT
Italy
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support
machine
glitter
configuration
support surface
Prior art date
Application number
IT000303A
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English (en)
Inventor
Marco Gasparini
Original Assignee
Ribelle S R L
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Publication date
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B23MACHINE TOOLS; METAL-WORKING NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • B23PMETAL-WORKING NOT OTHERWISE PROVIDED FOR; COMBINED OPERATIONS; UNIVERSAL MACHINE TOOLS
    • B23P21/00Machines for assembling a multiplicity of different parts to compose units, with or without preceding or subsequent working of such parts, e.g. with programme control
    • B23P21/004Machines for assembling a multiplicity of different parts to compose units, with or without preceding or subsequent working of such parts, e.g. with programme control the units passing two or more work-stations whilst being composed
    • B23P21/006Machines for assembling a multiplicity of different parts to compose units, with or without preceding or subsequent working of such parts, e.g. with programme control the units passing two or more work-stations whilst being composed the conveying means comprising a rotating table
    • AHUMAN NECESSITIES
    • A44HABERDASHERY; JEWELLERY
    • A44CPERSONAL ADORNMENTS, e.g. JEWELLERY; COINS
    • A44C17/00Gems or the like
    • A44C17/04Setting gems in jewellery; Setting-tools
    • A44C17/043Setting-tools
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B23MACHINE TOOLS; METAL-WORKING NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • B23PMETAL-WORKING NOT OTHERWISE PROVIDED FOR; COMBINED OPERATIONS; UNIVERSAL MACHINE TOOLS
    • B23P5/00Setting gems or the like on metal parts, e.g. diamonds on tools

Description

Descrizione di Brevetto per Invenzione Industriale avente per titolo: “MACCHINA PER IL POSIZIONAMENTO DI BRILLANTAVI SU UN SUPPORTO, PARTICOLARMENTE PER MANUFATTI DESTINATI ALLA FABBRICAZIONE DI CAPI E ACCESSORI DI ABBIGLIAMENTO, TAPPEZZERIA O SIMILI”.
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad una macchina per il posizionamento di brillantini su un supporto, particolarmente per manufatti destinati alla fabbricazione di capi e accessori di abbigliamento, tappezzeria o simili. E noto che nel campo della fabbricazione e del corredo di stoffe, pelli e tessuti impiegati nel campo dell’ abbigliamento e/o della tappezzeria, e quindi anche della fattura di abiti, borse, scarpe, tende, rivestimenti per pareti, parti imbottite di mobili e automobili, e altri manufatti analoghi, si è costantemente alla ricerca di prodotti innovativi che conferiscano un vantaggio competitivo sul mercato.
A tale scopo è già da diverso tempo impiegata la tecnica di riportare sui tessuti una serie di brillantini disposti secondo un prestabilito disegno.
A questo proposito si sottolinea che nella presente trattazione con il termine brillantini si devono intendere un’ampia gamma di elementi rigidi che possono essere riportati sui tessuti, come strass, perline o altre tipologie di pietre diversamente sagomate.
Per l’applicazione sui tessuti, siffatti brillantini vengono preventivamente distribuiti su un supporto (ad esempio un foglio di carta, di plastica o di altro materiale) seguendo un prestabilito disegno, per essere quindi riportati sul tessuto tramite tecniche di stiratura a caldo atte a trasferire i brillantini dal supporto al tessuto.
Per il posizionamento dei brillantini sui supporti sono noti diversi sistemi e tecniche.
Una prima tecnica, ad esempio, viene eseguita manualmente con l’ausilio di una mascherina sagomata che è provvista di aperture e/o scanalature atte all’alloggiamento dei brillantini e distribuite secondo il disegno prestabilito da riprodurre.
Per collocare i brillantini sul supporto, quindi, è sufficiente spargerli casualmente sulla mascherina fino a quando tutte le aperture/scanalature sono state riempite, e quindi applicarli sul supporto.
Questo sistema, tuttavia, presenta alcuni inconvenienti tra cui bisogna ricordare il fatto che richiede l’impiego di numerosa manodopera dal costo non trascurabile.
Per ovviare a tale inconveniente, è noto un secondo sistema che consiste nell’ impiego di macchine automatiche atte al posizionamento dei brillantini direttamente sul supporto.
Queste macchine consistono in una stazione di lavorazione provvista di una serie di magazzini, ciascuno dei quali contiene brillantini di colore, forme e/o dimensioni differenti da quelli contenuti negli altri magazzini.
I magazzini sono montati su una struttura mobile atta a portarli alternativamente in prossimità di un gruppo applicatore provvisto di una testa operatrice che è destinato ad afferrare un brillantino per volta e ad applicarlo sul supporto.
Il supporto giace su una superficie di appoggio piana ed orizzontale, disposta inferiormente al gruppo applicatore.
La superficie di appoggio è dotata di mobilità a croce, ossia può scorrere lungo le due direzioni principali del piano cartesiano definito dal piano di giacitura della superficie di appoggio stesso.
Il gruppo applicatore, invece, è dotato tra gli altri anche di una componente di moto verticale che permette di portare i brillantini all’altezza della superficie di appoggio per lasciarli sul supporto.
Il moto della superficie di appoggio e del gruppo applicatore è coordinato da una centralina elettronica che, in base al tipo di disegno prestabilito che è necessario riprodurre sul supporto, fa scorrere la superficie di appoggio fino a collocare il supporto nella posizione desiderata inferiormente alla testa operatrice e, al contempo, aziona il gruppo applicatore per appoggiarvi i brillantini.
Anche questo sistema, tuttavia, è afflitto da diversi inconvenienti, tra cui va annoverato il fatto che le macchine tradizionali presentano solitamente ingombri non trascurabili, dovuti sconvenientemente alla necessità di lasciare alla superficie di appoggio una sufficiente escursione in entrambe le direzioni del piano cartesiano al fine di consentire il raggiungimento anche delle parti perimetrali del supporto.
Si sottolinea, inoltre, che le macchine tradizionali presentano forti limiti in tennini di produttività ed efficienza di impiego.
A questo proposito si sottolinea che quando è necessario realizzare disegni prestabiliti con brillantini di diversi colori, forme e dimensioni, il gruppo applicatore deve prima applicare i brillantini necessari prelevandoli dai diversi magazzini.
Una volta terminata l’applicazione di una tipologia di brillantini, dunque, la struttura mobile che supporta i magazzini deve mettersi in movimento per portare in prossimità del gruppo applicatore il magazzino richiesto per la successiva lavorazione.
Tutto ciò comporta sconvenientemente la perdita di una grande quantità di tempo in cui il gruppo applicatore rimane inattivo, limitando conseguentemente il numero di brillantini complessivi che è possibile applicare e, quindi, il numero di supporti completati.
Non bisogna dimenticare, del resto, che il gruppo applicatore delle macchine tradizionali non sempre è efficiente nel trasferire i brillantini dai magazzini al supporto.
Talvolta, infatti, accade che il moto rapido e brusco della testa operatrice determini la perdita del brillantino da parte della testa stessa, col conseguente rischio di completare la lavorazione senza posizionare alcuni brillantini.
Il risultato, ovviamente, è quello di compromettere la qualità dei supporti ottenuti in quanto mancanti di uno o più brillantini.
Il compito principale della presente invenzione è quello di escogitare una macchina per il posizionamento di brillantini su un supporto, particolarmente per manufatti destinati alla fabbricazione di capi e accessori di abbigliamento, tappezzeria o simili, che sia di uso pratico, agevole e funzionale, di elevata ed affidabile produttività, di ingombri particolarmente contenuti, e tale da garantire in tempi rapidi prodotti di notevole qualità.
Altro scopo del presente trovato è quello di escogitare una macchina per il posizionamento di brillantini su un supporto, particolarmente per manufatti destinati alla fabbricazione di capi e accessori di abbigliamento, tappezzeria o simili, che consenta di superare i menzionati inconvenienti della tecnica nota nell’ ambito di una soluzione semplice, razionale, di facile ed efficace impiego e dal costo contenuto.
Gli scopi sopra esposti sono raggiunti dalla presente macchina per il posizionamento di brillantini su un supporto, particolarmente per manufatti destinati alla fabbricazione di capi e accessori di abbigliamento, tappezzeria o simili, comprendente almeno un telaio di base, almeno una stazione di lavorazione associata a detto telaio di base e provvista di almeno un magazzino di contenimento di brillantini e di un gruppo applicatore di brillantini, almeno una superfìcie di appoggio che è atta a sostenere almeno un supporto per l’applicazione di detti brillantini, caratterizzata dal fatto che detto gruppo applicatore è associato a detto telaio di base in modo scorrevole lungo una direzione di scorrimento sostanzialmente parallela a detta superficie di appoggio e detta superfìcie di appoggio è montata in modo ruotabile attorno ad un asse di lavoro sostanzialmente ortogonale alla superficie di appoggio stessa, il posizionamento di detti brillantini su detto supporto essendo effettuato per interpolazione del moto di scorrimento di detto gruppo applicatore e del moto di rotazione di detta superficie di appoggio.
Altre caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di una macchina per il posizionamento di brillantini su un supporto, particolarmente per manufatti destinati alla fabbricazione di capi e accessori di abbigliamento, tappezzeria o simili, illustrata a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni in cui:
la figura 1 è una vista in pianta, schematica e parziale, della macchina secondo il trovato;
la figura 2 è una vista laterale della macchina secondo il trovato;
la figura 3 è una vista laterale, su scala ingrandita, di una stazione di lavorazione della macchina secondo il trovato;
la figura 4 è una vista in pianta, parziale e su scala ingrandita, di una stazione di lavorazione della macchina secondo il trovato;
la figura 5 è una vista in sezione lungo il piano di traccia V - V di figura 4; le figure da 6 a 10 illustrano, in una successione di viste laterali, il funzionamento di una stazione di lavorazione della macchina secondo il trovato.
Con particolare riferimento a tali figure, si è indicato globalmente con 1 una macchina per il posizionamento di brillantini su un supporto, particolarmente per manufatti destinati alla fabbricazione di capi e accessori di abbigliamento, tappezzeria o simili.
La macchina 1 comprende un telaio di base 2 che supporta una pluralità di stazioni di lavorazione 3 provviste, ciascuna, di un magazzino 4 per il contenimento di brillantini B e di un gruppo applicatore 5, 6 per l’applicazione dei brillantini B su un supporto 7.
Il supporto 7, ad esempio, consiste in un foglio di carta, di plastica o di altro materiale, destinato a ricevere i brillantini B secondo un prestabilito disegno e, quindi, ad essere applicato ad esempio su un capo o un accessorio di abbigliamento, tappezzeria o simili, per il riporto dei brillantini B su di esso.
Per il sostegno del supporto 7, la macchina 1 è dotata di una pluralità di superimi di appoggio 8, del tipo di piani orizzontali, ognuna delle quali è destinata a sostenere un supporto 7.
Le superfici di appoggio 8 sono montate su mezzi di movimentazione 9 atti a movimentarle tra le stazioni di lavorazione 3.
Utilmente, i mezzi di movimentazione 9 comprendono una giostra sostanzialmente circolare, che supporta le superfici di appoggio 8 e che, tramite un motoriduttore 10, è montata sul telaio di base 2 in modo ruotabile attorno ad un asse di rotazione verticale.
Le stazioni di lavorazione 3 sono distribuite attorno alla giostra 9 con passo sostanzialmente costante, così come le superfici di appoggio 8 che sono distribuite sopra alla giostra 9 con un passo sostanzialmente pari a quello delle stazioni di lavorazione 3.
Ciò, in pratica, consente di mettere in rotazione la giostra 9 per spostare tutte le superfici di appoggio 8 da una stazione di lavorazione 3 all’altra e permettere che tutte le stazioni di lavorazione 3 siano sempre impegnate da una superficie di appoggio 8.
Vantaggiosamente, la macchina 1 è dotata di una cabina di protezione 11 che ricopre le stazioni di lavorazione 3 e le varie parti mobili della macchina 1 per impedire che l’operatore U possa entrare in contatto con esse quando la macchina 1 è in funzione.
Per l’esecuzione delle normali operazioni di manutenzione, la cabina di protezione 11 è provvista di sportelli di accesso 12, disposti in prossimità delle stazioni di lavorazione 3.
La cabina di protezione 1 1 è sagomata a definire un vano rientrante 13 che si estende sopra alla giostra 9 e che definisce una stazione di carico e scarico per i supporti 7.
La stazione di carico e scarico 13 è associata al telaio di base 2 ed è atta a consentire il carico delle superfici di appoggio 8 con i supporti 7 da riempire con i brillantini B e, al contempo, lo scarico dalle superfici di appoggio 8 dei supporti 7 lavorati.
Il vano rientrante 13 è disposto tra due stazioni di lavorazione 3 e la distanza tra la stazione di carico e scarico 13 e tali stazioni di lavorazione 3 è sostanzialmente pari al passo che divide due stazioni di lavorazione 3 consecutive.
In questo modo, ad ogni rotazione della giostra 9 la stazione di carico e scarico 13 viene impegnata da una superficie di appoggio 8 diversa mentre le stazioni di lavorazione 3 vengono impegnate dalle rimanenti superfici di appoggio 8.
Il vano rientrante 13 è provvisto di mezzi di sicurezza 14 atti a rendere sicuro l’accesso alla stazione di carico e scarico 13 da parte dell’operatore U.
I mezzi di sicurezza 14, ad esempio, consistono in una parete invisibile, intendendosi con parete invisibile una superfìcie virtuale definita da uno o più sensori che sono distribuiti sulle pareti della cabina di protezione 11 e che rilevano la presenza dell’operatore U airinterno del vano rientrante 13. Ogniqualvolta l’operatore U si trova ad operare aH’intemo del vano rientrante 13 per caricare o scaricare i supporti 7, la sua presenza è rilevata dai sensori 14.
Tale rilevamento influisce sui comandi della macchina 1 per evitare che l’operatore U possa entrare accidentalmente in contatto con le parti mobili della macchina 1 e, in particolare, inibisce l’azionamento in rotazione della giostra 9 fintante che l’operatore rimane all’interno del vano rientrante 13. Le stazioni di lavorazione 3 sono sostanzialmente identiche tra loro, differenziandosi solamente per il fatto che ognuna di esse è predisposta alla manipolazione di brillantini B diversi (per colore, forma e/o dimensioni) da quelli delle altre stazioni di lavorazione 3.
Salvo indicazioni contrarie, dunque, nel prosieguo della descrizione si illustrerà a titolo esemplificativo una sola stazione di lavorazione 3 (figure da 3 a 10), per le altre stazioni di lavorazione 3 potendo valere considerazioni analoghe.
Il gruppo applicatore 5, 6 di ciascuna stazione di lavorazione 3 è associato al telaio di base 2 in modo scorrevole lungo un profilato di guida 15, che si protende a sbalzo sopra alla giostra 9 e che definisce una direzione di scorrimento orizzontale e parallela al piano di giacitura delle superimi di appoggio 8.
Le superimi di appoggio 8, invece, sono montate sulla giostra 9 in modo ruotabile attorno ad un albero di sostegno 16, che definisce un asse di lavoro verticale ed ortogonale alle superimi di appoggio stesse.
Utilmente, il posizionamento dei brillantini B sui supporti 7 è effettuato per interpolazione del moto di scorrimento del gruppo applicatore 5, 6 lungo il profilato di guida 15 e del moto di rotazione di ogni superficie di appoggio 8 attorno al proprio albero di sostegno 16.
Per la messa in rotazione delle superfici di appoggio 8, ogni stazione di lavorazione 3 è dotata di mezzi di azionamento in rotazione 17 costituiti, ad esempio, da un motore rotativo che, tramite un giunto di collegamento 18 sganciabile, può essere connesso/sconnesso agli alberi di sostegno 16 che sostengono le superfici di appoggio 8.
Il motore rotativo 17, in particolare, è montato sul telaio di base 2 con interposizione di un primo attuatore lineare 19, ad azionamento pneumatico, che permette di sollevare ed abbassare il motore rotativo 17. Quando i motori rotativi 17 di tutte stazioni di lavorazione 3 sono abbassati, la giostra 9 può ruotare attorno al proprio asse di rotazione fino a collocare gli alberi di sostegno 16 in corrispondenza dei motori rotativi 17, dove il sollevamento da parte dei primi attuatoli lineari 19 porta i giunti di collegamento 18 in posizione di accoppiamento con gli alberi di sostegno 16 per trasmettere il moto rotatorio.
Si sottolinea, inoltre, che le superfici di appoggio 8 sono montate sulla giostra 9 in modo scorrevole lungo la direzione verticale definita dall’albero di sostegno 16 tra una configurazione sollevata ed una configurazione abbassata.
La configurazione abbassata delle superfici di appoggio 8 corrisponde alla posizione abbassata dei primi attuatoli lineari 19, in cui i giunti di collegamento 18 sono disimpegnati dagli alberi di sostegno 16.
In tale configurazione, le superfici di appoggio 8 appoggiano sulla giostra 9 e, per evitare che possano muoversi, sono previsti mezzi di attacco provvisorio 20, 21 atti ad unire le superfici di appoggio 8 alla giostra 9. Per ciascuna superfìcie di appoggio 8, i mezzi di attacco provvisorio 20, 21 sono costituiti, ad esempio, da un perno verticale 20, che si estende verso l’alto dalla giostra 9, e da una corrispondente sede di alloggiamento 21 ricavata sulla faccia inferiore della superfìcie di appoggio 8.
Nella configurazione abbassata, la sede di alloggiamento 21 ed il perno verticale 20 si accoppiano perfettamente una volta allineati tra loro.
La configurazione sollevata delle superfìci di appoggio 8, invece, corrisponde alla posizione rialzata dei primi attuatori lineari 19, in cui i giunti di collegamento 18 delle varie stazioni di lavorazione 3 impegnano le estremità inferiori degli alberi di sostegno 16 e spingono verso l’alto le superfìci di appoggio 8 fino a disimpegnare le sedi di alloggiamento 21 dai perni verticali 20 e consentire la messa in rotazione delle superfìci di appoggio 8 da parte dei motori rotativi 17.
Per consentire ai gruppi applicatoli 5, 6 di scorrere lungo i profilati di guida 15, le stazioni di lavorazione 3 sono dotate di appositi mezzi di azionamento a scorrimento 22.
Per ciascuna stazione di lavorazione 3, i mezzi di azionamento a scorrimento 22 sono costituiti, ad esempio, da un sistema a vite senza fine, montato sul profilato di guida 15.
Il sistema a vite senza fine 22 comprende un motorino attuatore 23 atto alla messa in rotazione di una vite 24 che è parallela al profilato di guida 15 e sulla quale è impegnata una chiocciola filettata 25.
La chiocciola filettata 25 è associata ad una piastra 26, sostanzialmente verticale, che sostiene il relativo magazzino 4 ed il relativo gruppo applicatore 5, 6.
La piastra 26 è a sua volta associata a slitte 27 scorrevoli lungo due guide longitudinali 28 montate lungo il profilato di guida 15.
Dalla piastra 26 di ogni stazione di lavorazione 3 si estendono una prima staffa 29 sostanzialmente orizzontale, che supporta il magazzino 4, ed una seconda staffa 30 sostanzialmente verticale, che supporta almeno in parte il gruppo applicatore 5, 6.
Il magazzino 4 è costituito da un alimentatore a tazza vibrante, che oltre a contenere i brillantini B permette di singolarizzarli, ossia di disporli in una successione ordinata sulle pareti oblique della tazza 4 per consentirne il prelievo uno ad uno; non si escludono, tuttavia, alternative forme di attuazione della macchina lin cui il magazzino 4 sia di tipo differente.
Il gruppo applicatore 5, 6 comprende mezzi di prelievo 5 atti a prelevare i brillantini B dal magazzino 4 e mezzi di applicazione 6 atti ad applicare sui supporti 7 i brillantini B precedentemente prelevati dal magazzino 4.
I mezzi di prelievo 5 comprendono una prima testa operatrice 31 che, tramite un sistema pneumatico di aspirazione, non illustrato nelle figure, è atta alla presa di un brillantino B per volta dal magazzino 4.
La prima testa operatrice 31 è mobile tra una configurazione di presa del brillantino B ed una configurazione di rilascio del brillantino B.
Per mettere in movimento la prima testa operatrice 3 1 , è previsto un piatto 32 che è infulcrato sulla piastra 26 e ruotabile attorno ad un asse ortogonale alla piastra stessa.
L’azionamento in rotazione del piatto 32 è ottenuto per effetto di un cilindro attuatore 33, di tipo pneumatico, che è interposto tra la piastra 26 ed il piatto 32.
Sul piatto 32 è montato un secondo attuatore lineare 34 che pennette di far scorrere avanti e indietro un elemento di supporto 7 che sostiene la prima testa operatrice 3 1.
L’escursione del cilindro attuatore 33 è impostata in modo da collocare alternativamente la prima testa operatrice 3 1 nella configurazione di presa e nella configurazione di rilascio.
A tale scopo, l’azionamento del cilindro attuatore 33 è asservito al funzionamento di un primo e di un secondo elemento di fine corsa 35, 36, che sono montati sulla piastra 26 e che, rispettivamente, individuano il corretto posizionamento della prima testa operatrice 3 1 nella configurazione di presa e nella configurazione di rilascio.
Il primo elemento di fine corsa 35, ad esempio, è costituito da un primo tastatore che entra in contatto con un fianco del secondo attuatore lineare 34 quando la prima testa operatrice 31 è posta nella configurazione di presa.
Analogamente, il secondo elemento di fine corsa 36 è ad esempio costituito da un secondo tastatore che entra in contatto con un fianco del secondo attuatore lineare 34 quando la prima testa operatrice 31 è posta nella configurazione di rilascio.
Si fa notare che in configurazione di presa, la direzione di scorrimento del secondo attuatore lineare 34 è sostanzialmente ortogonale alla parete interna obliqua del magazzino 4, in modo che l’azionamento avanti e indietro della prima testa operatrice 31 da parte del secondo attuatore lineare 34 permetta di avvicinarla e di allontanarla rispetto ai brillantini B per prelevarli correttamente.
Analogamente, si fa notare che in configurazione di rilascio la direzione di scorrimento del secondo attuatore lineare 34 è sostanzialmente verticale, in modo da agevolare il passaggio dei brillantini B dai mezzi di prelievo 5 ai mezzi di applicazione 6.
Nel passaggio dalla configurazione di presa alla configurazione di rilascio, quindi, la prima testa operatrice 3 1 cambia inclinazione.
A questo proposito occorre sottolineare che in configurazione di presa la prima testa operatrice 31 ed il fulcro 37 di incemieramento del piatto 32 alla piastra 26 (figure 6 e 7) sono disposti da parti opposte rispetto alla parete del magazzino 4 da cui vengono prelevati i brillantini B.
Ciò significa che, nel passare dalla configurazione di presa alla configurazione di rilascio i brillantini B vengono sottoposti ad una forza centrifuga che li spinge contro la prima testa operatrice 31, incrementandone la presa e limitando conseguentemente il rischio che i brillantini B possano essere persi accidentalmente.
Per maggior chiarezza di rappresentazione, la prima testa operatrice 31 , il piatto 32, il secondo attuatore lineare 34 e gli elementi di fine corsa 35, 36 non sono stati illustrati nelle figure 4 e 5.
I mezzi di applicazione 6 comprendono due seconde teste operatrici 38 che, tramite un sistema pneumatico di aspirazione, non illustrato nelle figure, sono atte, ciascuna, alla presa e alla manipolazione di un brillantino B per volta.
Le seconde teste operatrici 38, in dettaglio, sono mobili tra una prima configurazione di lavoro, per la presa del brillantino B direttamente dalla prima testa operatrice 31 , ed una seconda configurazione di lavoro, per il rilascio del brillantino B sul supporto 7.
In particolare, le due seconde teste operatrici 38 sono montate da parti diametralmente opposte di un corpo cilindrico 39, che è montato sulla seconda staffa 30 in modo azionabile in rotazione attorno ad un asse orizzontale A, parallelo alle superfici di appoggio 8.
Tramite la messa in rotazione del corpo cilindrico 39, dunque, è possibile spostare le seconde teste operatrici 38 tra la prima e la seconda configurazione di lavoro, il posizionamento di una delle seconde teste operatrici 38 nella prima configurazione di lavoro corrispondendo al posizionamento dell’altra seconda testa operatrice 38 nella seconda configurazione di lavoro.
Sul corpo cilindrico 39, inoltre, le seconde teste operatrici 38 sono mobili lungo una direzione di reciproco avvicinamento ed allontanamento ortogonale all’asse orizzontale A.
Nella prima configurazione di lavoro, tale mobilità permette alle seconde teste operatrici 38 di avvicinarsi ed allontanarsi rispetto alla prima testa operatrice 3 1 per afferrare il brillantino B su di essa portato.
Nella seconda configurazione di lavoro, invece, tale mobilità permette alle seconde teste operatrici 38 di avvicinarsi ed allontanarsi rispetto alle sottostanti superfici di appoggio 8 per collocare il brillantino B sui supporti 7.
Il funzionamento della macchina 1 è il seguente.
Prima di avviare la macchina 1, l’operatore U effettua il settaggio delle varie stazioni di lavorazione 3, caricando i magazzini 4 con i brillantini B di colori, forme e dimensioni diverse a seconda del caso, e programmando le stazioni di lavorazione 3 in funzione del disegno prestabilito che occorre riprodurre sui supporti 7.
All’avvio della macchina 1, le superfici di appoggio 8 sono disposte nella configurazione abbassata e l’operatore U provvede a caricarle con i supporti 7 man mano che queste si collocano nella stazione di carico e scarico 13.
Quando il primo supporto 7 caricato sulle superfici di appoggio 8 giunge alla prima stazione di lavorazione 3, la stazione stessa incomincia ad operare autonomamente per disporre i brillantini B sul supporto 7 secondo il disegno prestabilito da riprodurre.
A tale scopo, la macchina 1 provvede a:
- sollevare il motore rotativo 17 della stazione di lavorazione 3 tramite razionamento del primo attuatore lineare 19, portando la superficie di appoggio 8 nella configurazione sollevata;
- collocare la prima testa operatrice 3 1 nella configurazione di presa per afferrare un brillantino dal magazzino 4 (figure 6 e 7);
- spostare la prima testa operatrice 31 nella configurazione di rilascio tramite l’azionamento del cilindro attuatore 33 (figura 8);
- allontanare e riavvicinare le seconde teste operatrici 38 una rispetto all’altra. Ciò permette di avvicinare una delle seconde teste operatrici 38 alla prima testa operatrice 31 , per consentire il passaggio del brillantino B dalla prima testa operatrice 31 alla seconda testa operatrice 38 che si trova nella prima configurazione di lavoro. Contemporaneamente, inoltre, l’altra seconda testa operatrice 38, qualora già provvista di un brillantino B, può avvicinarsi alla sottostante superficie di appoggio 8 per collocare il brillantino B sul supporto (figure 9 e 10);
- riportare la prima testa operatrice 31 nella configurazione di presa e, in contemporanea, avviare la rotazione del corpo cilindrico 39 attorno all’asse orizzontale A per invertire la posizione delle seconde teste operatrici 38;
- reiterare il procedimento di presa ed applicazione dei brillantini B, modificando di volta in volta la posizione del gmppo applicatore 5, 6 lungo il profilato di guida 15 e/o la posizione angolare della superficie di appoggio 8 attorno all’albero di sostegno 16, fino al posizionamento di tutti i brillantini B nelle posizioni previste secondo il disegno prestabilito da riprodurre.
Completato il posizionamento dei brillantini B corrispondenti alla prima stazione di lavorazione 3, il primo attuatore lineare 19 è fatto scendere così da disaccoppiare i giunti di collegamento 18 dall’albero di sostegno 16 e collocare la superficie di appoggio 8 in configurazione abbassata, avendo cura di allineare il perno verticale 20 con la sede di alloggiamento 21 per permetterne l’accoppiamento.
In seguito la macchina 1 provvede a ruotare la giostra 9 per collocare sulla stazione di lavorazione 3 un nuovo supporto 7 da lavorare e portare il supporto 7 appena lavorato alla successiva stazione di lavorazione 3, dove su di esso potranno essere applicati altri brillantini B seguendo le modalità precedentemente descritte ed illustrate.
Una volta completate le lavorazioni da parte di tutte le stazioni di lavorazione 3 necessarie, le superfici di appoggio 8 tornano alla stazione di carico e scarico 13, dove vengono liberate dai supporti 7 lavorati e vengono caricate con nuovi supporti 7 da lavorare.
Si è in pratica constatato come l’invenzione descritta raggiunga gli scopi proposti.
A tale proposito si sottolinea il fatto che il particolare accorgimento di prevedere una serie di stazioni in cui i brillantini vengono posizionati per interpolazione del moto di scorrimento del gruppo applicatore e del moto di rotazione delle superfici di appoggio permette di ridurre sensibilmente gli ingombri complessivi di ogni stazione rispetto alle macchine tradizionali comunemente utilizzate.
Parallelamente, si evidenzia il fatto che il particolare accorgimento di prevedere mezzi di movimentazione dei supporti tra una pluralità di stazioni permette di ottenere una macchina di elevata produttività e in grado di lavorare grandi quantitativi di supporti in tempi molto ristretti.

Claims (4)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Macchina (1) per il posizionamento di brillantini su un supporto, particolarmente per manufatti destinati alla fabbricazione di capi e accessori di abbigliamento, tappezzeria o simili, comprendente almeno un telaio di base (2), almeno una stazione di lavorazione (3) associata a detto telaio dì base (2) e provvista di almeno un magazzino (4) di contenimento di brillantini (B) e di un gruppo applicatore (5, 6) di brillantini (B), almeno una superficie di appoggio (8) che è atta a sostenere almeno un supporto (7) per Γ applicazione di detti brillantini (B), caratterizzata dal fatto che detto gruppo applicatore (5, 6) è associato a detto telaio di base (2) in modo scorrevole lungo una direzione di scorrimento sostanzialmente parallela a detta superficie di appoggio (8) e detta superficie di appoggio (8) è montata in modo ruotabile attorno ad un asse di lavoro sostanzialmente ortogonale alla superficie di appoggio (8) stessa, il posizionamento di detti brillantini (B) su detto supporto (7) essendo effettuato per interpolazione del moto di scorrimento di detto gruppo applicatore (5, 6) e del moto di rotazione di detta superficie di appoggio (8).
  2. 2) Macchina (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che comprende una pluralità di dette stazioni di lavorazione (3) e che detta superficie di appoggio (8) è associata a mezzi di movimentazione (9) per la movimentazione di detta superficie di appoggio (8) tra dette stazioni di lavorazione (3).
  3. 3) Macchina (1) secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di movimentazione (9) comprendono almeno una giostra che è atta al supporto di detta superficie di appoggio (8) e che è montata su detto telaio di base (2) in modo ruotabile attorno ad un asse di rotazione, dette stazioni di lavorazione (3) essendo distribuite attorno a detta giostra (9).
  4. 4) Macchina (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che comprende almeno una stazione di carico e scarico (13), che è associata a detto telaio di base (2) ed è atta a consentire il carico e lo scarico di detti supporti (7) su e da detta superficie di appoggio (8) 5) Macchina (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che dette stazioni di lavorazione (3) comprendono mezzi di azionamento a scorrimento (22) di detto gruppo applicatore (5, 6) lungo detta direzione di scorrimento e mezzi di azionamento in rotazione (17) di detta superficie di appoggio (8) attorno a detto asse di lavoro. 6) Macchina (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di azionamento a scorrimento (22) comprendono almeno un sistema a vite senza fine. 7) Macchina (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta superficie di appoggio (8) è montata su detti mezzi di movimentazione (9) in modo scorrevole lungo una direzione sostanzialmente verticale tra una configurazione sollevata ed una configurazione abbassata. 8) Macchina (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che comprende mezzi di attacco provvisorio (20, 21) atti ad unire detta superficie di appoggio (8) a detti mezzi di movimentazione (9) in detta configurazione abbassata. 9) Macchina (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di azionamento in rotazione (17) comprendono almeno un motore rotativo associabile a detta superficie di appoggio (8) in detta configurazione sollevata. 10) Macchina (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto gruppo applicatore (5, 6) comprende mezzi di prelievo (5) di detti brillantini (B) da detto magazzino (4) e mezzi di applicazione (6) di detti brillantini (B) su detto supporto (7). 11) Macchina (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di prelievo (5) comprendono almeno una prima testa operatrice (31) atta alla presa di almeno uno di detti brillantini (B) e mobile tra una configurazione di presa di detto almeno un brillantino (B) ed una configurazione di rilascio di detto almeno un brillantino (B). 12) Macchina (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di applicazione (6) comprendono almeno una seconda testa operatrice (38) atta alla presa di almeno uno di detti brillantini (B) e mobile tra una prima configurazione di lavoro, per la presa di detto almeno un brillantino (B) da detti mezzi di prelievo (5), ed una seconda configurazione di lavoro, per il rilascio di detto almeno un brillantino (B) su detto supporto (7). 13) Macchina (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di applicazione (6) comprendono almeno due di dette seconde teste operatrici (38), il posizionamento di una di dette seconde teste operatrici (38) in detta prima configurazione di lavoro corrispondendo al posizionamento dell’altra di dette seconde teste operatrici (38) in detta seconda configurazione di lavoro. 14) Macchina (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto magazzino (4) comprende almeno un alimentatore a tazza vibrante. 15) Macchina (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che comprende una pluralità di dette superfici di appoggio (8) distribuite su detta giostra (9) con passo sostanzialmente pari al passo di dette stazioni di lavorazione (3).
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