ITMO20070302A1 - Metodi e dispositivi per controllare il funzionamento di macchine decoratrici - Google Patents

Metodi e dispositivi per controllare il funzionamento di macchine decoratrici Download PDF

Info

Publication number
ITMO20070302A1
ITMO20070302A1 ITMO20070302A ITMO20070302A1 IT MO20070302 A1 ITMO20070302 A1 IT MO20070302A1 IT MO20070302 A ITMO20070302 A IT MO20070302A IT MO20070302 A1 ITMO20070302 A1 IT MO20070302A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
decorating
force
conveyor
respect
longitudinal axis
Prior art date
Application number
Other languages
English (en)
Inventor
Antonio Maccari
Original Assignee
Antonio Maccari
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Antonio Maccari filed Critical Antonio Maccari
Priority to ITMO20070302 priority Critical patent/ITMO20070302A1/it
Priority to PCT/IB2008/053928 priority patent/WO2009044319A2/en
Publication of ITMO20070302A1 publication Critical patent/ITMO20070302A1/it

Links

Classifications

    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B41PRINTING; LINING MACHINES; TYPEWRITERS; STAMPS
    • B41FPRINTING MACHINES OR PRESSES
    • B41F17/00Printing apparatus or machines of special types or for particular purposes, not otherwise provided for
    • B41F17/24Printing apparatus or machines of special types or for particular purposes, not otherwise provided for for printing on flat surfaces of polyhedral articles
    • B41F17/26Printing apparatus or machines of special types or for particular purposes, not otherwise provided for for printing on flat surfaces of polyhedral articles by rolling contact
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B28WORKING CEMENT, CLAY, OR STONE
    • B28BSHAPING CLAY OR OTHER CERAMIC COMPOSITIONS; SHAPING SLAG; SHAPING MIXTURES CONTAINING CEMENTITIOUS MATERIAL, e.g. PLASTER
    • B28B11/00Apparatus or processes for treating or working the shaped or preshaped articles
    • B28B11/04Apparatus or processes for treating or working the shaped or preshaped articles for coating or applying engobing layers
    • B28B11/046Apparatus or processes for treating or working the shaped or preshaped articles for coating or applying engobing layers by rolling
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B28WORKING CEMENT, CLAY, OR STONE
    • B28BSHAPING CLAY OR OTHER CERAMIC COMPOSITIONS; SHAPING SLAG; SHAPING MIXTURES CONTAINING CEMENTITIOUS MATERIAL, e.g. PLASTER
    • B28B17/00Details of, or accessories for, apparatus for shaping the material; Auxiliary measures taken in connection with such shaping
    • B28B17/0063Control arrangements
    • B28B17/0081Process control
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B41PRINTING; LINING MACHINES; TYPEWRITERS; STAMPS
    • B41FPRINTING MACHINES OR PRESSES
    • B41F31/00Inking arrangements or devices
    • B41F31/02Ducts, containers, supply or metering devices
    • B41F31/08Ducts, containers, supply or metering devices with ink ejecting means, e.g. pumps, nozzles
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B41PRINTING; LINING MACHINES; TYPEWRITERS; STAMPS
    • B41FPRINTING MACHINES OR PRESSES
    • B41F33/00Indicating, counting, warning, control or safety devices
    • GPHYSICS
    • G01MEASURING; TESTING
    • G01LMEASURING FORCE, STRESS, TORQUE, WORK, MECHANICAL POWER, MECHANICAL EFFICIENCY, OR FLUID PRESSURE
    • G01L5/00Apparatus for, or methods of, measuring force, work, mechanical power, or torque, specially adapted for specific purposes
    • G01L5/0061Force sensors associated with industrial machines or actuators
    • G01L5/0076Force sensors associated with manufacturing machines
    • G01L5/008Force sensors integrated in an article or a dummy workpiece
    • GPHYSICS
    • G01MEASURING; TESTING
    • G01LMEASURING FORCE, STRESS, TORQUE, WORK, MECHANICAL POWER, MECHANICAL EFFICIENCY, OR FLUID PRESSURE
    • G01L5/00Apparatus for, or methods of, measuring force, work, mechanical power, or torque, specially adapted for specific purposes
    • G01L5/0061Force sensors associated with industrial machines or actuators
    • G01L5/0076Force sensors associated with manufacturing machines
    • G01L5/0085Force sensors adapted for insertion between cooperating machine elements, e.g. for measuring the nip force between rollers
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B41PRINTING; LINING MACHINES; TYPEWRITERS; STAMPS
    • B41PINDEXING SCHEME RELATING TO PRINTING, LINING MACHINES, TYPEWRITERS, AND TO STAMPS
    • B41P2217/00Printing machines of special types or for particular purposes
    • B41P2217/50Printing presses for particular purposes
    • B41P2217/56Printing presses for particular purposes for printing ceramic tiles
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B41PRINTING; LINING MACHINES; TYPEWRITERS; STAMPS
    • B41PINDEXING SCHEME RELATING TO PRINTING, LINING MACHINES, TYPEWRITERS, AND TO STAMPS
    • B41P2251/00Details or accessories of printing machines not otherwise provided for
    • B41P2251/10Pumps
    • B41P2251/112Peristaltic pumps

Landscapes

  • Chemical & Material Sciences (AREA)
  • Analytical Chemistry (AREA)
  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Ceramic Engineering (AREA)
  • General Physics & Mathematics (AREA)
  • Physics & Mathematics (AREA)
  • Mechanical Engineering (AREA)
  • Automation & Control Theory (AREA)
  • Structural Engineering (AREA)
  • Investigating Strength Of Materials By Application Of Mechanical Stress (AREA)
  • Control Of Conveyors (AREA)
  • Adjustment And Processing Of Grains (AREA)
  • Adornments (AREA)
  • General Factory Administration (AREA)

Description

Descrizione di invenzione industriale
Metodi e dispositivi per controllare il funzionamento di macchine decoratrici
L'invenzione si riferisce a metodi e dispositivi per controllare il funzionamento di macchine decoratrici, in particolare per misurare i parametri di funzionamento di macchine decoratrici per decorare piastrelle ceramiche. Le macchine decoratrici il cui funzionamento è controllabile con i metodi e i dispositivi secondo l'invenzione possono essere provviste di rulli applicatori, per esempio rulli aventi uno strato esterno in materiale siliconico. I metodi e i dispositivi secondo l'invenzione possono essere utilizzati per impostare correttamente i parametri della macchina decoratrice prima che quest'ultima inizi a lavorare, oppure per verificare periodicamente il funzionamento della macchina decoratrice e, se necessario, effettuare regolazioni che consentano di ottenere una decorazione di buona qualità.
Sono note macchine decoratrici per decorare piastrelle ceramiche, comprendenti una linea di convogllamento includente almeno un nastro convogliatore che movimenta le piastrelle in una direzione di avanzamento. Lungo la linea di convogllamento è disposta una pluralità di unità di stampa, ciascuna delle quali include un rullo applicatore per applicare alle piastrelle uno smalto ceramico avente un colore prefissato.
I rulli applicatori possono operare secondo un qualsiasi principio di stampa, anche se i rulli applicatori più frequentemente utilizzati in campo ceramico funzionano secondo un principio di stampa incavografica. In tal caso, ciascun rullo applicatore è provvisto, sulla propria superficie esterna, di una pluralità di cavità destinate a ricevere lo smalto ceramico per trasferirlo successivamente sulla piastrella. Una racla consente di riempire ciascuna cavità con una quantità appropriata di smalto ceramico e di mantenere pulite le porzioni della superficie esterna del rullo interposte fra due cavità adiacenti.
Affinché la macchina decoratrice applichi sulle piastrelle ceramiche una decorazione di buona qualità in maniera ripetibile, è necessario che siano rispettate alcune condizioni durante il funzionamento .
In particolare, l'asse longitudinale di ciascun rullo applicatore dovrebbe essere sostanzialmente ortogonale alla direzione di avanzamento lungo la quale si muove il nastro convogliatore.
Inoltre, l'asse longitudinale di ciascun rullo applicatore dovrebbe essere sostanzialmente parallelo al piano di convogliamento definito dalla superficie del nastro convogliatore sulla quale sono appoggiate le piastrelle da decorare.
E' consigliabile che il rullo applicatore rotoli a contatto con la piastrella, ma senza strisciamento. Anche la pressione che il rullo applicatore esercita sulla piastrella deve essere appropriata.
Lo smalto ceramico deve avere una viscosità selezionata in un intervallo predeterminato. La viscosità dello smalto ceramico deve rimanere costante per tutto il periodo di decorazione.
Infine, anche l'inclinazione della racla rispetto al rullo applicatore e la pressione che la racla esercita sul rullo applicatore hanno un ruolo determinante e pertanto devono essere mantenute entro prefissati intervalli.
Un difetto delle macchine decoratrici note è che non è possibile verificare in maniera precisa se le condizioni di funzionamento a cui si è fatto sopra riferimento siano rispettate in modo preciso oppure no. Infatti, attualmente l'operatore valuta se la macchina decoratrice funziona bene esaminando visivamente la macchina e la piastrella. Qualora l'operatore rilevi che la macchina decoratrice non funziona adeguatamente, le necessarie operazioni di regolazione vengono effettuate in modo del tutto empirico e per tentativi.
Sono quindi necessarie soste relativamente lunghe della macchina decoratrice affinché i parametri di funzionamento sopra menzionati vengano regolati opportunamente. Ciò determina cali di produttività e scarsa ripetibilità dei risultati.
Inoltre, mentre alcuni operatori, grazie alla loro esperienza, riescono a regolare bene la macchina decoratrice, in modo da ottenere piastrelle decorate di buona qualità, gli operatori inesperti possono essere incapaci di impostare le corrette condizioni di funzionamento. Se ciò accade, si ottengono piastrelle di qualità scadente che devono essere scartate o vendute a prezzo inferiore.
Uno scopo dell'invenzione è di migliorare gli apparati e i metodi per decorare oggetti ceramici, particolarmente piastrelle, consentendo di ottenere oggetti decorati di buona qualità.
Un ulteriore scopo è di fornire metodi e dispositivi che consentano di misurare con precisione i parametri di funzionamento delle macchine decoratrici.
Un altro scopo è di consentire di regolare i parametri di funzionamento delle macchine decoratrici in maniera semplice e ripetibile, riducendo i tempi necessari per effettuare le regolazioni.
Ancora un altro scopo è di consentire anche a operatori inesperti di effettuare velocemente e con precisione le regolazioni delle macchine decoratrici. Un altro scopo è di mantenere sotto controllo il processo di decorazione di oggetti ceramici, particolarmente piastrelle.
Un primo aspetto dell'invenzione prevede un metodo per misurare almeno un parametro operativo di una macchina decoratrice di oggetti ceramici, detto metodo comprendendo le fasi di:
posizionare un dispositivo di misura comprendente mezzi sensori di forza a contatto con un dispositivo decoratore;
rilevare la forza esercitata da detto dispositivo decoratore su detti mezzi sensori di forza.
Il metodo secondo il primo aspetto dell'invenzione consente di determinare con precisione la forza esercitata dal dispositivo decoratore sui mezzi sensori di forza. Dalla forza così misurata, è possibile risalire alla forza esercitata dal dispositivo decoratore sull'oggetto ceramico durante il funzionamento della macchina decoratrice.
In una versione, il metodo comprende la fase di confrontare i valori di forza misurati da due elementi sensori distinti di detti mezzi sensori di forza lungo un asse del dispositivo decoratore, così da determinare se l'asse del dispositivo decoratore è parallelo ad una superficie di supporto supportante detto dispositivo di misura.
Un secondo aspetto dell'invenzione prevede un dispositivo di misura comprendente una base di supporto lastriforme supportante mezzi sensori di forza, detti mezzi sensori di forza essendo atti a rilevare la forza esercitata da un dispositivo decoratore di oggetti ceramici.
Grazie al primo e al secondo aspetto dell'invenzione, è possibile misurare con precisione parametri operativi della macchina decoratrice, quali la pressione esercitata dal dispositivo decoratore sull'oggetto ceramico. E' inoltre possibile determinare se l'asse del dispositivo decoratore è parallelo oppure inclinato rispetto a una sottostante superficie di supporto, per esempio una superficie di supporto di un dispositivo convogliatore. I risultati ottenuti con il metodo e il dispositivo secondo i primi due aspetti dell'invenzione possono essere utilizzati per determinare se la macchina decoratrice può funzionare correttamente e, in caso contrario, forniscono informazioni utili per effettuare operazioni di regolazione sul dispositivo decoratore. Sfruttando i risultati ottenuti con il metodo e il dispositivo secondo i primi due aspetti dell'invenzione, è possibile effettuare eventuali operazioni di regolazione in tempi rapidi e in modo ripetitivo, anche da parte di operatori inesperti. Un terzo aspetto dell'invenzione prevede un dispositivo di prova per valutare un'eventuale differenza di velocità fra un convogliatore ed un dispositivo decoratore di una macchina per decorare oggetti ceramici, detto dispositivo di prova comprendendo una prima parte atta ad essere posizionata in contatto con detto convogliatore e una seconda parte atta ad essere posizionata in contatto con detto dispositivo decoratore, detta prima parte e detta seconda parte essendo libere di muoversi l'una rispetto all'altra almeno lungo una direzione, fra detta prima parte e detta seconda parte essendo interposti mezzi rilevatori per rilevare se detta prima parte e detta seconda parte si muovono l'una rispetto all'altra.
Un quarto aspetto dell'invenzione prevede un metodo per valutare se esiste una differenza di velocità fra un convogliatore ed un dispositivo decoratore di una macchina per decorare oggetti ceramici, detto metodo comprendendo le fasi di:
posizionare una prima parte di un dispositivo di prova a contatto con detto convogliatore, in modo che detto convogliatore movimenti detta prima parte;
disporre una seconda parte di detto dispositivo di prova a contatto con detto dispositivo decoratore, in modo che detto dispositivo decoratore movimenti detta seconda parte;
rilevare se detta prima parte e detta seconda parte si muovono l'una rispetto all'altra.
Grazie al terzo e al quarto aspetto dell'invenzione, è possibile valutare in maniera efficace ed affidabile se il convogliatore e il dispositivo decoratore si muovono con velocità uguali o sufficientemente simili, oppure se fra la velocità del convogliatore e quella del dispositivo decoratore esiste una differenza eccessiva. In quest'ultimo caso gli oggetti ceramici e il dispositivo decoratore strisciano gli uni rispetto all'altro. Ciò comporta che nella decorazione applicata sugli oggetti ceramici possono verificarsi difetti, quali una diminuzione della risoluzione o una non perfetta sovrapposizione di smalti diversi.
Si nota che il dispositivo di prova e il metodo secondo il terzo e il quarto aspetto dell'invenzione permettono di valutare se esiste una differenza di velocità fra il convogliatore e il dispositivo decoratore in modo automatico, così da ridurre significativamente, o addirittura eliminare, i rischi di errore da parte dell'operatore, anche nel caso di operatori inesperti.
Un quinto aspetto dell'invenzione prevede un apparato comprendente una pompa per convogliare un fluido verso un dispositivo applicatore, detto dispositivo applicatore essendo atto ad applicare detto fluido su un oggetto, mezzi motori per erogare potenza a detta pompa in modo da azionare detta pompa con una velocità di azionamento, caratterizzato dal fatto che comprende mezzi di controllo per rilevare un'eventuale variazione di detta potenza che sia necessaria per mantenere detta velocità di azionamento sostanzialmente costante.
Un sesto aspetto dell'invenzione prevede un metodo comprendente le fasi di:
convogliare un fluido verso un dispositivo applicatore tramite una pompa, detto dispositivo applicatore essendo atto ad applicare detto fluido su un oggetto;
erogare potenza a detta pompa in modo da azionare detta pompa con una velocità di azionamento;
rilevare un'eventuale variazione di detta potenza che sia necessaria per mantenere detta velocità di azionamento sostanzialmente costante, detta eventuale variazione essendo indicativa di un cambiamento nella viscosità di detto fluido.
Grazie al quinto e al sesto aspetto dell'invenzione, è possibile determinare se si sono verificati cambiamenti nelle proprietà fisiche, in particolare nella viscosità, del fluido. Qualora ad esempio la viscosità del fluido diminuisca, la potenza che occorre fornire alla pompa per mantenere costante la velocità di azionamento diminuisce. Ciò è particolarmente utile per controllare la viscosità dello smalto in macchine decoratrici per decorare oggetti ceramici.
Un settimo aspetto dell'invenzione prevede un metodo comprendente le fasi di:
stampare su un oggetto ceramico, per mezzo di un primo dispositivo decoratore, una prima coppia di segni di riferimento;
applicare su detto oggetto ceramico, per mezzo di un secondo dispositivo decoratore, una seconda coppia di segni di riferimento, i segni di riferimento di almeno una coppia scelta fra detta prima coppia e detta seconda coppia essendo asimmetrici l'uno rispetto all'altro;
confrontare, su detto oggetto ceramico, la posizione di ciascun segno di riferimento di detta prima coppia con la posizione del corrispondente segno di riferimento di detta seconda coppia.
Un ottavo aspetto dell'invenzione prevede un dispositivo decoratore di oggetti ceramici, comprendente una superficie di decorazione almeno parzialmente disposta attorno ad un asse longitudinale, detta superficie di decorazione avendo un segno di registro ed un ulteriore segno di registro disposti in sequenza lungo detto asse longitudinale per valutare il registro di stampa di detto dispositivo decoratore, caratterizzato dal fatto che detto segno di registro è asimmetrico rispetto a detto ulteriore segno di registro.
Grazie ai segni di registro asimmetrici, che stampano sugli oggetti ceramici segni di riferimento asimmetrici, è possibile distinguere senza errore quale è l'estremità del dispositivo decoratore posizionata in prossimità dell'operatore e quale è l'estremità del dispositivo decoratore posizionata in prossimità del telaio della macchina. Ciò riduce le possibilità di errore da parte dell'operatore nel valutare il registro di stampa.
Un nono aspetto dell'invenzione prevede un metodo comprendente le fasi di:
confrontare una prima area stampata da un dispositivo decoratore con una seconda area stampata da detto dispositivo decoratore, detta seconda area essendo stampata dopo che è trascorso un periodo di tempo da quando è stata stampata detta prima area;
valutare se detta seconda area è diversa da detta prima area, per determinare se almeno un parametro di un processo di decorazione attuato da detto dispositivo decoratore è cambiato durante detto periodo di tempo.
Rilevare che la seconda area ha un aspetto diverso dalla prima area implica che almeno un parametro del processo di decorazione, per esempio l'inclinazione o la pressione di una racla di detto dispositivo decoratore, la viscosità di uno smalto applicato da detto dispositivo decoratore, il colore di uno smalto o del fondo di un oggetto ceramico decorato da detto dispositivo decoratore, è cambiato. Ciò è indicativo di una situazione anomala di funzionamento che necessita di ulteriori indagini per determinare con precisione quale parametro è cambiato. Se invece la seconda area è sostanzialmente uguale alla prima area, il processo decoratore si è mantenuto sostanzialmente inalterato e la produzione può continuare con le normali modalità.
L'invenzione potrà essere meglio compresa ed attuata con riferimento agli allegati disegni, che ne illustrano alcune forme esemplificative e non limitative di attuazione, in cui:
Figura 1 rappresenta una vista laterale schematica di una macchina decoratrice per decorare oggetti ceramici, particolarmente piastrelle;
Figura 2 rappresenta una vista prospettica schematica, ingrandita ed interrotta, mostrante un dispositivo di misura in prossimità di un primo dispositivo decoratore della macchina di Figura 1; Figura 3 rappresenta una vista schematica in pianta del dispositivo di misura di Figura 2, associato ad un elaboratore elettronico;
Figura 4 rappresenta una vista esplosa schematica di un dispositivo di prova per misurare la differenza di velocità fra un dispositivo decoratore e un convogliatore della macchina di Figura 1;
Figura 4a rappresenta una vista come quella di Figura 4, mostrante un dispositivo di prova secondo una versione alternativa;
Figura 5 rappresenta una vista laterale schematica interrotta del dispositivo di prova di Figura 4 durante l'uso;
Figura 6 rappresenta una vista laterale schematica di un dispositivo di prova come quello di Figura 4, in un'altra versione alternativa;
Figura 7 rappresenta una vista laterale schematica di un dispositivo di prova come quello di Figura 4, in un'ulteriore versione alternativa;
Figura 8 rappresenta una vista in pianta schematica di un dispositivo di prova come quello di Figura 4, in una versione alternativa ancora ulteriore;
Figura 9 rappresenta una vista laterale schematica, parzialmente sezionata, del dispositivo di prova di Figura 8;
Figura 10 rappresenta uno schema di un apparato che consente di misurare la viscosità di uno smalto ceramico utilizzato per decorare oggetti ceramici, per esempio piastrelle;
Figura 11 è un grafico che mostra come varia la tensione di alimentazione applicata ad un motore dell'apparato di Figura 10;
Figura 12 mostra una vista schematica ed interrotta di una porzione di macchina decoratrice come quella di Figura 1, evidenziante alcuni segni di registro di due rulli applicatori inclusi nella macchina decoratrice;
Figura 13 mostra i segni di riferimento stampati su una piastrella di prova dai segni di registro di Figura 12 in condizioni di funzionamento ottimali; Figura 14 mostra i segni di riferimento stampati su una piastrella di prova dai segni di registro di Figura 12 in condizioni di funzionamento non ottimali;
Figura 15 mostra un rullo applicatore adatto ad essere montato sulla macchina decoratrice di Figura 1, provvisto di una pluralità di segni di registro; Figura 16 mostra due zone stampate dal rullo applicatore di Figura 15, in due istanti di funzionamento successivi e distanti nel tempo.
La Figura 1 mostra una macchina decoratrice 1 per applicare una decorazione su una superficie 3 di un oggetto ceramico, ad esempio una piastrella 4. La macchina decoratrice 1 comprende una pluralità di dispositivi decoratori 2 ciascuno dei quali è disposto per applicare una sostanza decoratrice, per esempio uno smalto ceramico, sulla superficie 3 della piastrella 4. I dispositivi decoratori 2 sono disposti in successione lungo un convogliatore 5 che movimenta le piastrelle 4 in una direzione di avanzamento F.
Ciascun dispositivo decoratore 2 comprende un rullo applicatore 6 girevole attorno ad un proprio asse longitudinale in modo da interagire, durante la rotazione, con la superficie 3 della piastrella 4 movimentata dal convogliatore 5 ed applicare sulla piastrella 4 il corrispondente smalto ceramico secondo un prefissato motivo decoratore.
Ciascun rullo applicatore 6 può comprendere un'anima centrale cava sostanzialmente rigida, per esempio realizzata in materiale metallico. All'esterno dell'anima centrale è disposto uno strato intermedio spugnoso, al di sopra del quale è presente uno strato esterno in materiale elastico deformabile, per esempio silicone o poliuretano.
Nell'esempio raffigurato, i dispositivi decoratori 2 sono dispositivi incavografici di tipo noto. Ciascun rullo applicatore 6 ha una superficie esterna 7 sulla quale è ricavata una molteplicità di cavità, disposte secondo il motivo decoratore che si desidera formare sulla piastrella 4 . Una racla 8 distribuisce lo smalto ceramico all'interno delle cavità e mantiene pulite le zone della superficie esterna 7 interposte fra cavità adiacenti.
In una versione non raffigurata, i dispositivi decoratori 2 potrebbero non essere di tipo incavografico. Per esempio, ciascun dispositivo decoratore 2 potrebbe essere di tipo flessografico, oppure offset, oppure ancora serigrafico. Inoltre, al posto del rullo applicatore 6 è possibile utilizzare un nastro avvolto su una coppia di pulegge per applicare alle piastrelle 4 lo smalto ceramico.
Durante la decorazione, le piastrelle 4 sono movimentate dal convogliatore 5 lungo la direzione di avanzamento F in modo da interagire in successione con tutti i rulli applicatori 6, ciascuno dei quali stampa il corrispondente motivo decoratore sulla superficie 3 . Dalla combinazione dei motivi decoratori applicati da ciascun rullo applicatore 6, si ottiene sulla piastrella 4 la decorazione desiderata .
Le Figure 2 e 3 mostrano un dispositivo di misura 9 per misurare almeno un parametro operativo della macchina decoratrice 1. Il dispositivo di misura 9 può essere utilizzato in particolare per misurare la pressione esercitata da ciascun rullo applicatore 6 sulle piastrelle 4 e per determinare se i rulli applicatori 6 hanno rispettivi assi longitudinali sostanzialmente paralleli ad un piano definito dal convogliatore 5.
Il dispositivo di misura 9 comprende una base di supporto 10 in forma di lastra avente uno spessore S. La base di supporto 10 ha, nella maggior parte dei casi, forma quadrata o rettangolare, anche se forme diverse non possono essere a priori escluse. La base di supporto 10 è realizzata in materiale metallico, per esempio acciaio od alluminio, che è stato preventivamente rettificato, così da garantire una elevata precisione dimensionale e geometrica.
Su una superficie superiore 11 della base di supporto 10 sono montati mezzi sensori, comprendenti almeno un sensore di forza 12. Nell'esempio raffigurato, è prevista una pluralità di sensori di forza 12, disposti all'incirca lungo una linea retta L. La linea retta L può essere sostanzialmente parallela ad un bordo 13 della base di supporto 10. E' consigliabile utilizzare almeno due sensori di forza 12, disposti in due zone di estremità opposte della base di supporto 10.
I sensori di forza 12 possono essere sensori di tipo noto, aventi ad esempio una resistenza elettrica che varia in funzione della forza applicata. In particolare, la resistenza elettrica dei sensori di forza 12 può essere inversamente proporzionale alla forza applicata.
In una versione, i sensori di forza 12 possono comprendere celle di carico.
I sensori di forza 12 possono essere incollati alla superficie superiore 11 della base di supporto 10, oppure possono essere alloggiati in corrispondenti sedi ricavate nella base di supporto 10. Tali sedi hanno una profondità ridotta, in quanto i sensori di forza 12 hanno uno spessore molto piccolo, tipicamente dell'ordine di pochi decimi di millimetro. In particolare, i sensori di forza 12 possono essere sostanzialmente piatti.
Al di sopra dei sensori di forza 12 può essere presente uno strato di materiale protettivo, per esempio in forma di film, per evitare che i sensori di forza 12 si sporchino o subiscano danni durante l'utilizzo.
Da ciascun sensore di forza 12 si diparte almeno un filo di connessione 14 connesso ad una scheda elettronica 15 sulla quale è alloggiato un circuito di controllo. Il circuito di controllo riceve segnali dai sensori di forza 12 e li trasmette, ad esempio tramite una connessione senza fili 16, ad un elaboratore elettronico 17. La connessione senza fili 16 può essere di tipo radio, per esempio Wi-Fi, Bluetooth, ZigBee, oppure di tipo ottico o altro.
Il dispositivo di misura 9 può essere utilizzato in condizioni dinamiche oppure statiche. Nel primo caso, la base di supporto 10 viene posizionata sulla macchina decoratrice 1 come una normale piastrella 4, appoggiando sul convogliatore 5 una superficie inferiore della base di supporto 10, opposta alla superficie superiore 11 provvista dei sensori di forza 12.
La linea retta L lungo la quale sono disposti i sensori di forza 12 è disposta trasversalmente alla direzione di avanzamento F.
Il convogliatore 5 consente di avanzare la base di supporto 10 lungo la direzione di avanzamento F.
La Figura 2 mostra una configurazione in cui la base di supporto 10 sta per iniziare ad interagire con il rullo applicatore 6a incluso nel primo dispositivo decoratore della successione di dispositivi decoratori 2 disposti lungo il convogliatore 5. Successivamente la base di supporto 10, movimentata dal convogliatore 5, raggiunge una posizione di misurazione in cui i sensori di forza 12 sono disposti al di sotto del rullo applicatore 6a.
Il rullo applicatore 6a è stato precedentemente posizionato ad una distanza D1 dal convogliatore 5 minore dello spessore S della base di supporto 10. Per esempio, la distanza D1 fra il rullo applicatore 6a e la base di supporto 10 può essere uguale allo spessore S della base di supporto 10 diminuito di una quantità prestabilita X1. In questo modo, il rullo applicatore 6a viene compresso della quantità X1 da parte della base di supporto 10 ed esercita su tale base una forza corrispondente.
Quando la base di supporto 10 passa al di sotto del rullo applicatore 6a, i sensori di forza 12 interagiscono con zone superficiali del rullo applicatore 6a, disposte parallelamente ad un asse longitudinale X di tale rullo. I sensori di forza 12 possono pertanto misurare la forza applicata dal rullo applicatore 6a in una pluralità di punti disposti lungo una generatrice del rullo applicatore 6a.
I valori misurati dai sensori di forza 12 vengono registrati in una memoria della scheda elettronica 15 oppure trasmessi, tramite la connessione senza fili 16, all'elaboratore elettronico 17, il quale, tramite un opportuno software, può calcolare la pressione applicata dal rullo applicatore 6a a ciascun sensore di forza 12. Tale pressione è indicativa della pressione che il rullo applicatore 6a eserciterà sulle piastrelle 4 durante il processo di decorazione .
Successivamente, la posizione del rullo applicatore 6a rispetto al convogliatore 5 viene modificata. Per esempio, il rullo applicatore 6a viene posizionato ad una distanza D2 dal convogliatore 5 pari allo spessore S della base di supporto 10 diminuito di un'ulteriore quantità prestabilita X2, diversa dalla quantità prestabilita X1. L'ulteriore quantità prestabilita X2 corrisponde alla compressione esercitata della base di supporto 10 sul rullo applicatore 6a nella posizione modificata. Facendo passare nuovamente la base di supporto 10 al di sotto del rullo applicatore 6a, si misura la forza applicata ai sensori di forza 12 quando il rullo applicatore 6a si trova alla distanza D2 dal convogliatore 5.
Dai valori di forza misurati in corrispondenza delle quantità X1 e X2, ed eventualmente in corrispondenza di ulteriori compressioni diverse, è possibile determinare una correlazione fra la quantità di cui il rullo applicatore 6a viene compresso e la forza esercitata da tale rullo. Questa correlazione consente, durante il funzionamento della macchina decoratrice, di posizionare il rullo applicatore 6a in maniera tale da esercitare una forza desiderata sulle piastrelle ceramiche 4.
Infatti, se si desidera decorare piastrelle ceramiche 4 aventi uno spessore noto e si conosce la forza ottimale che il rullo applicatore 6 deve esercitare sulle piastrelle ceramiche 4, dalla correlazione, determinata come sopra spiegato, fra quantità di cui il rullo applicatore 6a è compresso e forza da esso esercitata è possibile ricavare la distanza dal convogliatore 5 alla quale il rullo applicatore 6a deve essere posizionato per applicare la forza ottimale sulle piastrelle ceramiche 4.
Il software memorizzato nell'elaboratore elettronico 17 può calcolare direttamente la distanza ideale fra il rullo applicatore 6a e il convogliatore 5.
La misurazione sopra descritta con riferimento al primo rullo applicatore 6a può essere ripetuta per tutti i rulli applicatori 6 disposti lungo il convogliatore 5, in modo da misurare le rispettive pressioni di stampa. In questo modo, si può confrontare la pressione applicata da ciascun rullo applicatore 6 per assicurare che tutti i rulli applicatori 6 agiscano sulle piastrelle 4 in maniera sostanzialmente uniforme.
L'elaborazione, tramite interpolazione numerica della sequenza temporale dei dati rilevati dai sensori di forza 12, permette inoltre di ricavare la posizione angolare del rullo applicatore 6a rispetto al dispositivo di misura 9.
Il dispositivo di misura 9 consente di conoscere se l'asse longitudinale X del rullo applicatore 6a, o di qualsiasi altro rullo applicatore 6 è parallelo al piano su cui si muovono le piastrelle 4, ossia al piano individuato dal ramo superire del convogliatore 5. A tal fine, è possibile confrontare la forza misurata da due sensori di forza 12 disposti in due zone di estremità opposte della base di supporto 10.
Per esempio, la forza misurata da un primo sensore 12a che si trova in prossimità di un primo bordo longitudinale 18 della base di supporto 10 può essere confrontata con la forza misurata da un secondo sensore 12b che si trova in prossimità di un secondo bordo longitudinale 19 della base di supporto 10. Il primo bordo longitudinale 18 è parallelo al secondo bordo longitudinale 19 ed alla direzione di avanzamento F.
Se la forza misurata dal primo sensore 12a è uguale o simile alla forza misurata dal secondo sensore 12b, l'asse longitudinale X del rullo applicatore 6a è sostanzialmente parallelo al piano lungo il quale vengono convogliate le piastrelle 4.
Se invece esiste una certa differenza fra la forza misurata dal primo sensore 12a e la forza misurata dal secondo sensore 12b, allora l'asse longitudinale X non è parallelo al piano lungo il quale vengono convogliate le piastrelle 4. In quest'ultimo caso, la qualità della decorazione ottenibile non è costante lungo l'asse longitudinale X ed occorre allontanare dal convogliatore 5 l'estremità del rullo applicatore 6a in prossimità della quale è stato rilevato il valore più alto di pressione.
Il dispositivo di misura 9 può essere provvisto di mezzi di memorizzazione per memorizzare le misurazioni effettuate in corrispondenza dei dispositivi decoratori 2.
In una versione, l'operatore può prelevare il dispositivo di misura 9 dal convogliatore 5 dopo che il dispositivo di misura 9 ha interagito con tutti i dispositivi decoratori 2. L'operatore può quindi portare il dispositivo di misura 9 in una postazione di controllo in cui i dati memorizzati nei mezzi di memorizzazione vengono scaricati e salvati, ad esempio, in un elaboratore elettronico. Nella postazione di controllo il dispositivo di misura 9 può essere collegato all'elaboratore elettronico tramite un cavo di connessione ed eventuali batterie o altri mezzi di alimentazione elettrica inclusi nel dispositivo di misura 9 possono essere ricaricati. Il dispositivo di misura 9 può anche funzionare in condizioni statiche. In quest'ultimo caso, anziché utilizzare il convogliatore 5 per convogliare la base di supporto 10 lungo la direzione di avanzamento F, è possibile posizionare manualmente la base di supporto 10 nella posizione di misurazione al di sotto del rullo applicatore 6a, o di un qualsiasi altro rullo applicatore 6 della macchina decoratrice 1. Se il dispositivo di misura 9 evidenzia che sono necessarie regolazioni per ripristinare la corretta pressione del rullo applicatore 6a o per rendere l'asse longitudinale X parallelo al piano sul quale vengono convogliate le piastrelle 4, le regolazioni possono essere effettuate mantenendo la base di supporto 10 nella posizione di misurazione al di sotto del rullo applicatore 6a. Ciò consente di verificare, in tempo reale, come varia la forza misurata dai sensori di forza 12, fino al momento in cui il rullo applicatore 6a è stato posizionato correttamente rispetto al convogliatore 5.
A tal fine, è possibile utilizzare un opportuno programma software eseguito dall'elaboratore elettronico 17, che riceve, mediante un qualsiasi collegamento con o senza fili, i dati rilevati dai sensori di forza 12, li elabora, e mostra all'operatore, sul proprio display, i valori di forza misurati, insieme con le indicazioni operative necessarie per posizionare correttamente il rullo applicatore 6a.
In una versione, il dispositivo di misura 9 può comprendere mezzi di segnalazione, per esempio LED di colori diversi, che sono controllati da un opportuno programma software eseguito dalla scheda elettronica 15 in modo da fornire all'operatore informazioni immediate sulla posizione del rullo applicatore 6a. In una versione, è possibile utilizzare un LED verde, uno rosso e uno arancione.
Il dispositivo di misura 9 può essere anche utilizzato in una procedura di taratura che consente di posizionare uno o più dei rulli applicatori 6 ad una distanza desiderata, ossia ad un'altezza desiderata, rispetto al piano individuato dal convogliatore 5. A tal fine, la base di supporto 10 viene posizionata al di sotto di un rullo applicatore 6 in una posizione in cui il rullo applicatore 6 esercita sulla base di supporto 10 una forza diversa da zero, che viene rilevata dai sensori di forza 12. Il rullo applicatore 6 viene quindi gradualmente allontanato dal convogliatore 5. Conseguentemente, la forza rilevata dai sensori di forza 12 diminuisce in modo progressivo. Quando i sensori di forza 12 non rilevano più alcuna forza applicata, il rullo applicatore 6 ha raggiunto una posizione di riferimento o posizione di taratura in cui non c'è interferenza fra rullo applicatore 6 e base di supporto 10. Se il rullo applicatore 6 viene allontanato ulteriormente dal convogliatore 5, il rullo applicatore 6 si distacca sempre di più dalla base di supporto 10, alla quale non viene applicata alcuna forza.
La procedura di taratura sopra descritta consente di individuare in modo preciso la posizione di riferimento, nella quale la distanza fra il rullo applicatore 6 e il convogliatore 5 è nota, cioè è uguale allo spessore S della base di supporto 10. Ciò permette, durante la decorazione delle piastrelle 4, di regolare la distanza fra il rullo applicatore 6 e il convogliatore 5 partendo da una posizione di riferimento determinata con esattezza. In questo modo si riducono gli errori che attualmente si commettono nel posizionare il rullo applicatore 6 ad un'altezza prefissata rispetto al convogliatore 5.
Il dispositivo di misura 9 può essere utilizzato per posizionare correttamente i componenti della macchina decoratrice 1 prima che quest'ultima inizi a lavorare, oppure per verificare periodicamente il funzionamento della macchina decoratrice 1 ed eventualmente effettuare le necessarie regolazioni. Come mostrato con linea tratteggiata in Figura 1, la macchina decoratrice 1 può comprendere un elemento di riferimento, per esempio un rullo di riferimento 58, montato a monte dei dispositivi decoratori 2 rispetto alla direzione di avanzamento F. Il rullo di riferimento 58 può essere un rullo folle, eventualmente avente un diametro diverso dai rulli applicatori 6. Il rullo di riferimento 58 è posizionato in modo che un proprio asse longitudinale sia perpendicolare alla direzione di avanzamento F, con un buon grado di precisione.
Quando la base di supporto 10 del dispositivo di misura 9 viene posizionata sul convogliatore 5 per essere movimentata nella direzione di avanzamento F, i sensori di forza 12 interagiscono con il rullo di riferimento 58 prima di interagire con i rulli applicatori 6. Il rullo di riferimento 58 interagisce con i sensori di forza 12 disposti lungo la linea retta L secondo una sequenza che dipende da come la base di supporto 10 è stata posizionata sul convogliatore 5. In altre parole, se la base di supporto 10 è stata posizionata sul convogliatore 5 in modo tale che la linea retta L sia perpendicolare alla direzione di convogllamento F, ossia parallela all'asse longitudinale del rullo di riferimento 58, tutti i sensori di forza 12 rilevano contemporaneamente l'applicazione di una forza da parte del rullo di riferimento 58. Se invece la base di supporto 10 è stata posizionata sul convogliatore 5 in modo che la linea retta L sia leggermente inclinata rispetto all'asse longitudinale del rullo di riferimento 58, come accade nella maggioranza dei casi, alcuni sensori di forza 12 rileveranno l'applicazione della forza da parte del rullo di riferimento 58 prima di altri sensori di forza 12, secondo una sequenza che dipende da come è posizionata la base di supporto 10 rispetto al convogliatore 5. Rilevando la suddetta sequenza per mezzo del rullo di riferimento 58 è possibile determinare in modo univoco la posizione della base di supporto 10 rispetto al rullo di riferimento 58 e quindi rispetto alla direzione di avanzamento F.
La base di supporto 10 passa successivamente al di sotto del primo rullo applicatore 6a, che interagisce con i sensori di forza 12 disposti lungo la linea retta R secondo una successione che dipende sia da com'è posizionata la base di supporto 10 sul convogliatore 5, che da com'è disposto l'asse longitudinale X del primo rullo applicatore 6a rispetto alla direzione di avanzamento F. Poiché la posizione della base di supporto 10 sul convogliatore 5 è nota, dal momento che essa è stata determinata grazie al rullo di riferimento 58, rilevando la successione secondo cui i sensori di forza 12 vengono attivati dal primo rullo applicatore 6a è possibile determinare la posizione dell'asse longitudinale X di tale rullo rispetto alla direzione di avanzamento F. In altre parole, è possibile determinare se l'asse longitudinale X del primo rullo applicatore 6a, visto in pianta, è perpendicolare alla direzione di avanzamento F, oppure se l'asse longitudinale X è inclinato rispetto a tale direzione. In quest'ultimo caso, la successione di attivazione dei sensori di forza 12 consente di conoscere se l'asse longitudinale X è inclinato in avanti o all'indietro rispetto alla direzione di avanzamento F e di quale entità è la sua inclinazione.
Procedendo in maniera analoga, è possibile conoscere la posizione degli assi longitudinali di tutti i rulli applicatori 6 rispetto alla direzione di avanzamento F ed eventualmente regolarne l'inclinazione di conseguenza.
Si nota che l'elemento di riferimento, per esempio il rullo di riferimento 58, può essere collocato in ogni desiderata posizione lungo il convogliatore 5, non necessariamente a monte del primo rullo applicatore 6a.
La Figura 4 mostra, in una vista esplosa, un dispositivo di prova 20 per valutare la differenza di velocità fra il convogliatore 5 e un qualsiasi rullo applicatore 6 della macchina decoratrice 1. Il dispositivo di prova 20 comprende una prima parte 21 atta ad essere posizionata in contatto con il convogliatore 5 in modo tale da essere movimentata da quest'ultimo. La prima parte 21 può essere conformata come una lastra piana rettangolare o quadrata, realizzata per esempio in materiale metallico rettificato. La prima parte 21 è delimitata da una superficie inferiore piana 23 atta ad essere appoggiata sul convogliatore 5.
La prima parte 21 è provvista di mezzi rilevatori che possono comprendere una pluralità di sensori 24, i quali possono essere dello stesso tipo dei sensori di forza 12 precedentemente descritti con riferimento alle Figure 2 e 3.
Per esempio, i mezzi rilevatori possono comprendere una coppia di sensori 24, disposti ad estremità opposte di una faccia laterale 25 della prima parte 21 ed un'ulteriore coppia di sensori 24, disposti ad estremità opposte di un'ulteriore faccia laterale 26 della prima parte 21.
La faccia laterale 25 e l'ulteriore faccia laterale 26 sono una opposta all'altra e possono essere sostanzialmente perpendicolari alla superficie inferiore piana 23.
Il dispositivo di prova 20 comprende inoltre una seconda parte 22 atta ad essere posizionata in contatto con un rullo applicatore 6. La seconda parte 22 comprende una superficie superiore piana 27 atta ad interagire con il rullo applicatore 6. Anche la seconda parte 22 può essere realizzata in materiale metallico eventualmente rettificato. La seconda parte 22 comprende una prima appendice laterale 28 ed una seconda appendice laterale 29, che si proiettano dal lato opposto alla superficie superiore piana 27. In particolare, la prima appendice laterale 28 e la seconda appendice laterale 29 possono essere sostanzialmente ortogonali alla superficie superiore piana 27. La prima appendice laterale 28 e la seconda appendice laterale 29 sono fra loro contrapposte, in modo da interagire rispettivamente con la coppia di sensori 24 montati sulla faccia laterale 25 della prima parte 21 e con l'ulteriore coppia di sensori 24 montati sull'ulteriore faccia laterale 26 della prima parte 21.
La prima parte 21 e la seconda parte 22 sono libere di muoversi l'una rispetto all'altra con almeno un grado di libertà. In particolare, la prima parte 21 e la seconda parte 22 sono libere di scorrere l'una rispetto all'altra lungo una direzione di scorrimento A, in modo tale che la prima appendice laterale 28 e la seconda appendice laterale 29 siano in grado di avvicinarsi a, o allontanarsi da, la faccia laterale 25 e l'ulteriore faccia laterale 26 rispettivamente. In una configurazione di riposo, fra la prima appendice laterale 28 e la coppia di sensori 24 montati sulla faccia laterale 25 esiste un piccolo gioco, o comunque non esiste interferenza, in modo tale che i suddetti sensori non rilevino alcuna forza. Una situazione analoga esiste fra la seconda appendice laterale 29 e l'ulteriore coppia di sensori 24 montati sull'ulteriore faccia laterale 26.
Fra la prima parte 21 e la seconda parte 22 sono interposti mezzi riduttori di attrito 30 per ridurre l'attrito che si genera quando la prima parte 21 viene movimentata rispetto alla seconda parte 22 o viceversa. Nella versione raffigurata, i mezzi riduttori di attrito 30 comprendono un sottile foglio di materia plastica 31 avente un basso coefficiente d'attrito o antiaderente, per esempio politetrafluoroetilene (PTFE). In una versione alternativa, i mezzi riduttori di attrito 30 possono comprendere elementi volventi, per esempio sfere o rulli.
Durante l'uso, il dispositivo di prova 20 viene posizionato sul convogliatore 5, in modo da interagire in successione con uno o più dei rulli applicatori 6. Nella Figura 5 è mostrato, a titolo esemplificativo, il primo rullo applicatore 6a al di sotto del quale il dispositivo di prova 20 sta passando.
Il dispositivo di prova 20 è disposto in modo tale che la prima appendice laterale 28, la faccia laterale 25, la seconda appendice laterale 29 e l'ulteriore faccia laterale 26 siano trasversali rispetto alla direzione di avanzamento F.
La superficie inferiore piana 23 della prima parte 21 è appoggiata sul convogliatore 5 che la trasporta nella direzione di avanzamento F. Pertanto, la prima parte 21 si muove con una velocità lineare v uguale alla velocità lineare del ramo superiore del convogliatore 5.
La superficie superiore piana 27 della seconda parte 22 è a contatto con la superficie esterna 7 del rullo applicatore 6a. Quest'ultimo tende pertanto a movimentare la seconda parte 22 con una velocità periferica vp dipendente dalla velocità angolare ω del rullo applicatore 6a e dal suo raggio R.
Se la velocità lineare v è sostanzialmente uguale alla velocità periferica vp, ossia se il rullo applicatore 6a rotola senza strisciare sulla superficie superiore piana 27, la prima parte 21 e la seconda parte 22 non si muovono l'una rispetto all'altra. Di conseguenza, i sensori 24 non rilevano alcuna forza.
Se invece la velocità lineare v è diversa dalla velocità periferica vp, ossia se il rullo applicatore 6a rotola strisciando sulla superficie superiore piana 27, la prima parte 21 e la seconda parte 22 si muovono l'una rispetto all'altra, il che viene rilevato dai sensori 24.
Per esempio, se la velocità lineare v è minore della velocità periferica vp, la prima parte 21 si muove più lentamente della seconda parte 22 . Di conseguenza, la prima parte 21 resta indietro rispetto alla seconda parte 22 e la distanza fra la seconda appendice laterale 29 e l'ulteriore faccia laterale 26 diminuisce. I corrispondenti sensori 24 rilevano una forza di compressione, la cui intensità è proporzionale allo spostamento relativo fra la prima parte 21 e la seconda parte 22 e quindi alla differenza di velocità fra il convogliatore 5 e il rullo applicatore 6a.
Viceversa, se la velocità lineare v è maggiore della velocità periferica vp, la prima parte 21 avanza nella direzione di avanzamento F più rapidamente della seconda parte 22. Ciò significa che la distanza fra la prima appendice laterale 28 e la faccia laterale 25 diminuisce. I corrispondenti sensori 24 misurano pertanto una forza di compressione proporzionale alla differenza di velocità fra il convogliatore 5 e il rullo applicatore 6a.
Il dispositivo di prova 20 comprende un circuito di controllo, posizionato sulla prima parte 21 oppure sulla seconda parte 22, che può essere collegato ad un elaboratore elettronico, per esempio al medesimo elaboratore elettronico 17 rappresentato in Figura 3, tramite una connessione senza fili. La connessione senza fili può essere dello stesso tipo della connessione 16 già descritta con riferimento alla Figura 3.
L'elaboratore elettronico può dunque memorizzare le forze misurate dai sensori 24, convertirle in differenze di velocità e visualizzare i valori così ottenuti per informare l'operatore sulle condizioni di funzionamento della macchina decoratrice 1.
In una versione alternativa, il dispositivo di prova 20 può comprendere mezzi di memorizzazione per memorizzare i dati rilevati dai sensori 24. Tali dati possono essere successivamente scaricati in una stazione di controllo.
In una versione alternativa, a cui fa riferimento la Figura 4a, i sensori 24 possono comprendere sensori ottici in grado di rilevare lo spostamento relativo fra la prima parte e la seconda parte. Tali sensori ottici possono essere, per esempio, del tipo attualmente utilizzato nei mouse ottici per computer. La Figura 4a mostra un dispositivo di prova 420 avente una prima parte 421 di forma simile alla prima parte 21 mostrata in Figura 4 ed una seconda parte 22 sostanzialmente uguale a quella mostrata in Figura 4. La prima parte 421 ha una faccia superiore 77 sulla quale è posizionato almeno un sensore ottico 424, del tipo sopra menzionato, che consente di rilevare lo spostamento relativo fra la prima parte 421 e la seconda parte 22 nella direzione di scorrimento A. Fra la prima parte 421 e la seconda parte 22 sono interposti i mezzi riduttori di attrito 30, che in questo caso possono comprendere un foglio di materia plastica 431 avente un basso coefficiente di attrito, dotato di un'asola 78 passante. L'asola 78 consente al sensore ottico 424 di essere direttamente affacciato ad una faccia inferiore 79 della prima parte 22, in modo tale che il sensore ottico 424 possa rilevare se la prima parte 421 e la seconda parte 22 si muovono l'una rispetto all'altra senza interferire con il foglio di materia plastica 431. Fra la faccia laterale 25 della prima parte 421 e la prima appendice laterale 28 della seconda parte 22, come pure fra l'ulteriore faccia laterale 26 e la seconda appendice laterale 29, possono essere interposti mezzi elastici, per esempio molle 80. Le molle 80 assicurano che, in assenza di forze esterne applicate, la prima parte 421 sia centrata rispetto alla seconda parte 22, cioè che esista un certo gioco fra la faccia laterale 25 e la prima appendice laterale 28, come pure fra l'ulteriore faccia laterale 26 e la seconda appendice laterale 29.
Durante il funzionamento, il dispositivo di prova 420 viene posizionato sul convogliatore 5 in modo del tutto analogo a quanto descritto con riferimento alla Figura 5 per rilevare se la prima parte 421 e la seconda parte 22 si muovono l'una rispetto all'altra. I dati forniti dal dispositivo di prova 420 vengono elaborati nello stesso modo e utilizzati per le stesse finalità precedentemente esposte con riferimento alle Figure 4 e 5.
La Figura 6 mostra un dispositivo di prova 120 secondo un'altra versione alternativa, ottenuto sostanzialmente capovolgendo il dispositivo di prova 20 delle Figure 4 e 5. Il dispositivo di prova 120 comprende una prima parte 121 avente una geometria analoga alla seconda parte 22 di Figura 4 e una seconda parte 122 avente una geometria analoga alla prima parte 21 di Figura 4. In altre parole, la prima parte 121 è dotata di una prima appendice laterale 128 e di una seconda appendice laterale 129 che si proiettano dalla superficie inferiore piana 23. La seconda parte 122 ha invece la forma di una lastra quadrangolare. Fra la prima appendice laterale 128 e la seconda parte 122, così come fra la seconda appendice laterale 129 e la seconda parte 122 sono interposti i sensori 24. Sono inoltre previsti mezzi riduttori di attrito non raffigurati posizionati fra la prima parte 121 e la seconda parte 122. Il dispositivo di prova 120 mostrato in Figura 6 funziona secondo modalità del tutto analoghe al dispositivo di prova 20 mostrato nelle Figure 4 e 5. La Figura 7 mostra un dispositivo di prova 220 secondo un'altra versione alternativa. Il dispositivo di prova 220 comprende una prima parte 221 in una regione superiore della quale è ricavato un alloggiamento 33 delimitato da superfici laterali inclinate 32. Nell'alloggiamento 33 è alloggiata una seconda parte 222 la quale, oltre che dalla superficie superiore piana 27, è delimitata da due superfici oblique 34, che possono essere parallele alle superfici laterali inclinate 32. Fra le superfici laterali inclinate 32 e le superfici oblique 34 sono interposti i mezzi riduttori di attrito, che non sono raffigurati, e i mezzi sensori 24, che possono essere alternativamente fissati alla prima parte 221 oppure alla seconda parte 222.
La prima parte 221 e la seconda parte 222 sono libere di muoversi 1'una rispetto all'altra nella direzione di scorrimento A, ossia trasversalmente alle superfici laterali inclinate 32 e alle superfici oblique 34, in modo che almeno uno, o una coppia, di sensori 24 siano attivati se la velocità del rullo applicatore 6a è diversa da quella del convogliatore 5.
Anche il dispositivo di prova 220 funziona con modalità analoghe al dispositivo di prova 20 mostrato nelle Figure 4 e 5.
Le Figure 8 e 9 mostrano un dispositivo di prova 320 secondo un'altra versione alternativa.
Il dispositivo di prova 320 comprende una prima parte 321, la cui superficie inferiore piana 23 è atta ad essere appoggiata sul convogliatore 5. La prima parte 321 è delimitata da quattro pareti laterali 35 disposte in modo da individuare un parallelepipedo. In una regione superiore della prima parte 321 è ricavata una sede 36, delimitata da due facce anteriori 37 e da due facce posteriori 38. Le facce anteriori 37 e le facce posteriori 38 sono inclinate rispetto alle pareti laterali 35, in modo che, se la prima parte 321 è vista in pianta, le facce anteriori 37 e le facce posteriori 38 definiscano un quadrilatero, per esempio un quadrato, ruotato di circa 45° rispetto all'ulteriore quadrilatero definito dalle pareti laterali 35.
Il dispositivo di prova 320 comprende inoltre una seconda parte 322 posizionata al di sopra della prima parte 321. La seconda parte 322 comprende un corpo lastriforme 39 delimitato dalla superficie superiore piana 27 e da una superficie inferiore 40. Dalla superficie inferiore 40 si proietta un corpo aggettante 41 atto ad essere ricevuto nella sede 36. Il corpo aggettante 41 ha una forma in pianta corrispondente alla forma della sede 36, ma le sue dimensioni sono leggermente più piccole di quelle della sede 36, in modo che fra la sede 36 e il corpo aggettante 41 in essa alloggiato possa essere individuato un gioco G. Grazie al gioco G, è possibile alloggiare una coppia di sensori 24 fra le facce anteriori 37 e corrispondenti ulteriori facce anteriori 42 che delimitano il corpo aggettante 41. Un'ulteriore coppia di sensori 24 può essere prevista fra le facce posteriori 38 della sede 36 e corrispondenti ulteriori facce posteriori 43 del corpo aggettante 41. Nell'esempio mostrato in Figura 9, i sensori 24 sono montati sul corpo aggettante 41. In una versione alternativa, è tuttavia possibile fissare i sensori 24 alla sede 36.
Il dispositivo di prova 320 comprende inoltre una pluralità di sensori di forza 312, che possono essere del tutto analoghi ai sensori di forza 12 descritti con riferimento alle Figure 2 e 3. I sensori di forza 312 possono essere interposti fra la prima parte 321 e la seconda parte 322, per esempio fissati ad una zona superficiale superiore 44 della prima parte 321 che circonda la sede 36. Al di sopra dei sensori di forza 312 possono essere previsti i mezzi riduttori di attrito 30, per esempio fissati alla superficie inferiore 40 della seconda parte 322.
In una versione non raffigurata, è possibile fissare i sensori di forza 312 alla seconda parte 322 anziché alla prima parte 321.
I sensori di forza 312 potrebbero anche essere montati sulla superficie superiore piana 27, anche se è preferibile interporli fra la prima parte 321 e la seconda parte 322 perché così facendo tali sensori sono maggiormente protetti dallo sporco e dal pericolo di essere danneggiati.
II dispositivo di prova 320 consente di svolgere sia le funzioni del dispositivo di prova 20 mostrato nelle Figure 4 e 5, che le funzioni del dispositivo di misura 9 mostrato nelle Figure 2 e 3. Quando infatti il dispositivo di prova 320 viene fatto passare sotto uno o più dispositivi decoratori 2, avanzandolo nella direzione di convogllamento F, i sensori 24 rilevano se la velocità del convogliatore 5 è diversa dalla velocità del rullo applicatore 6. Ciò è possibile grazie alla coppia di sensori 24 interposti fra le facce anteriori 37 e le ulteriori facce anteriori 42, che rilevano una forza quando la velocità del convogliatore 5 è minore della velocità del rullo applicatore 6, come già descritto con riferimento alla Figura 5. Analogamente, l'ulteriore coppia di sensori 24 interposti fra le facce posteriori 38 e le ulteriori facce posteriori 43 rilevano una forza quando la velocità del rullo applicatore 6 è minore della velocità del convogliatore 5.
Inoltre, i sensori di forza 312 consentono di misurare la pressione esercitata dal rullo applicatore 6 sulla superficie superiore piana 27. Confrontando le forze misurate dai due sensori di forza 312 disposti in prossimità di un bordo anteriore 45 della prima parte 321, oppure confrontando le forze misurate dai due sensori di forza 312 disposti in prossimità di un bordo posteriore 46 della prima parte 321, è inoltre possibile determinare se l'asse longitudinale X del rullo applicatore 6 è parallelo alla superficie superiore piana 27.
Anche i dispositivi di prova 20, 120 e 220 mostrati nelle Figure da 4 a 7 possono essere dotati di sensori di forza per misurare la pressione esercitata dal rullo applicatore 6, oppure per determinare se l'asse longitudinale X del rullo applicatore 6 è parallelo al piano individuato dal ramo superiore del convogliatore 5. In questo caso, i sensori di forza potrebbero essere interposti fra la prima parte e la seconda parte del dispositivo di prova, oppure fissati alla superficie superiore piana della seconda parte.
Viceversa, il dispositivo di prova 320 mostrato in Figura 9 potrebbe essere privo dei sensori di forza 312 e comprendere solo i sensori 24. In questo caso, il dispositivo di prova 320 potrebbe essere utilizzato unicamente per determinare se il rullo applicatore 6 e il convogliatore 5 hanno la medesima velocità.
La Figura 10 mostra una porzione di un apparato per decorare oggetti, particolarmente piastrelle ceramiche, di tipo analogo alla macchina decoratrice mostrata nella Figura 1.
L'apparato di Figura 10 comprende un serbatoio 50 all'interno del quale è contenuto un fluido, per esempio uno smalto ceramico 51 allo stato liquido destinato ad essere applicato su una piastrella 4. Un condotto di alimentazione 52 collega il serbatoio 50 ad un dispositivo decoratore 2 della macchina decoratrice 1. Lungo il condotto di alimentazione 52 è montata una pompa P, che manda lo smalto ceramico 51 proveniente dal serbatoio 50 verso il rullo applicatore 6 del dispositivo decoratore 2 . In particolare, lo smalto ceramico 51 viene fatto cadere al di sopra della racla 8, in modo tale da creare un accumulo 53 di smalto ceramico 51 fra la racla 8 e il rullo applicatore 6.
La pompa P, che può essere di tipo peristaltico, è provvista di un albero 54 collegato ad un ulteriore albero 55 di un motore M, per esempio tramite un giunto 56. Il motore M, che può essere un motore elettrico a corrente continua, fa girare l'albero 54 ad una velocità prefissata, espressa ad esempio come numero di giri al minuto.
L'apparato comprende inoltre mezzi di controllo 57 che controllano la velocità del motore M e quindi dell'albero 54. I mezzi di controllo 57 comprendono ad esempio un circuito di modulazione a larghezza di impulso (Pulse Width Modulation o PWM). Il circuito PWM consente di variare il tempo durante il quale la tensione di alimentazione viene applicata al motore M. In altre parole, la tensione di alimentazione viene applicata al motore M non in maniera costante e continua, ma secondo un segnale ad onda quadra del tipo mostrato in Figura 11, in cui un intervallo di tempo tl in cui il motore M è alimentato con una tensione prefissata è seguito da un intervallo di tempo t2 in cui nessuna tensione è applicata al motore M.
I mezzi di controllo 57 sono progettati in maniera tale che la velocità del motore M, misurata ad esempio tramite mezzi di misura di tipo noto, e quindi la velocità dell'albero 54 si mantengano costanti. Se la viscosità dello smalto ceramico 51 aumenta per qualsiasi motivo, per la pompa P diventa più difficile convogliare lo smalto ceramico 51 attraverso il condotto di alimentazione 52, a causa dell'attrito interno più elevato che si sviluppa nello smalto ceramico 51 quando quest'ultimo viene processato dalla pompa P. Di conseguenza, aumenta la potenza che il motore M deve fornire alla pompa P per mantenere costante la velocità dell'albero 54. A tal fine, i mezzi di controllo 57 aumentano il duty cycle dell'onda quadra secondo cui la tensione di alimentazione viene fornita al motore M. In altre parole, viene aumentata la durata dell'intervallo tl, mentre diminuisce la durata dell'intervallo t2.
Il contrario accade qualora la viscosità dello smalto ceramico 51 diminuisca, ossia lo smalto ceramico 51 diventi più fluido così da essere più facilmente spinto dalla pompa P.
Il circuito PWM è collegato ad un elaboratore elettronico 117, che può anche coincidere con l'elaboratore elettronico 17 mostrato in Figura 3, tramite una connessione senza fili 116 che può essere del tutto analoga alla connessione senza fili 16 descritta con riferimento alla Figura 3. Nell'elaboratore elettronico 117 è memorizzato un opportuno software che, sulla base del duty cycle dell'onda quadra secondo cui è applicata tensione al motore M, calcola la viscosità dello smalto ceramico 51. Naturalmente, il sistema è stato opportunamente tarato in precedenza. Qualora la viscosità sia al di fuori di un intervallo prestabilito, viene generato un messaggio di allarme, in modo che l'operatore possa intervenire per ripristinare la viscosità desiderata .
I mezzi di controllo 57 e l'elaboratore elettronico 117 permettono pertanto di monitorare continuamente, durante il funzionamento della macchina ceramica 1, la viscosità dello smalto ceramico 51, in modo che l'operatore sia avvertito non appena il valore di viscosità esce dall'intervallo prefissato e possa intervenire prima che si manifestino seri inconvenienti .
Si nota che i mezzi di controllo 57 possono essere montati non soltanto su macchine decoratrici nuove, ma anche su macchine decoratrici esistenti allo scopo di migliorarne le prestazioni. Infatti, nelle macchine decoratrici esistenti sono generalmente presenti il motore M e la pompa P, alle quali è dunque sufficiente collegare una scatola che alloggia il circuito PWM e l'elettronica necessaria per rilevare le variazioni di duty cycle e trasmetterle all'elaboratore elettronico 117.
In una versione alternativa, i mezzi di controllo 57 possono controllare l'intensità di corrente con cui è alimentato il motore M, anziché la tensione elettrica. In questa versione alternativa, un circuito elettronico consente di variare il tempo durante il quale una prefissata intensità di corrente viene applicata al motore M.
La Figura 12 mostra una porzione di una macchina decoratrice 201, di tipo analogo alla macchina decoratrice 1 di Figura 1, in cui sono visibili un primo rullo applicatore 106a ed un secondo rullo applicatore 106b, disposti in sequenza lungo la direzione di avanzamento F. Il primo rullo applicatore 106a si estende lungo un primo asse longitudinale XI, mentre il secondo rullo applicatore 106b si estende lungo un secondo asse longitudinale X2.
Sul primo rullo applicatore 106a è ottenuta una prima coppia 59 di segni di registro, mostrati in dettaglio negli ingrandimenti di Figura 12. I segni di registro della prima coppia 59 possono comprendere un primo segno di registro 60 ed un ulteriore primo segno di registro 61 disposti in sequenza lungo la direzione del primo asse longitudinale X1. I segni di registro della prima coppia 59 possono essere ricavati ad estremità opposte del primo rullo applicatore 106a, in modo da non interagire con le piastrelle ceramiche durante la normale produzione. In particolare, il primo segno di registro 60 può essere in una zona di estremità 62 del primo rullo applicatore 106a disposta in prossimità di un telaio 80 della macchina decoratrice 201. L'ulteriore primo segno di registro 61 può invece essere ottenuto in un'ulteriore zona di estremità 63 del primo rullo applicatore 106a disposta da un lato della macchina decoratrice 201 accessibile dagli operatori.
Come mostrato negli ingrandimenti di Figura 12, il primo segno di registro 60 e l'ulteriore segno di registro 61 hanno la forma di porzioni di cornice, per esempio di cornice quadrata. Il primo segno di registro 60 e l'ulteriore segno di registro 61 sono asimmetrici l'uno rispetto all'altro. Per esempio, il primo segno di registro 60 può comprendere un tratto a "L" 64, mentre il secondo segno di registro 61 può comprendere un tratto a "L" rovesciata 65.
Sul secondo rullo applicatore 106b è ricavata una seconda coppia 66 di segni di registro, comprendente un secondo segno di registro 67 ed un ulteriore secondo segno di registro 68 disposti in sequenza lungo il secondo asse longitudinale X2. Il secondo segno di registro 67 può essere posizionato in una regione di estremità 69 del secondo rullo applicatore 106b, in prossimità del telaio 80 della macchina decoratrice 201. L'ulteriore secondo segno di registro 68 può invece essere posizionato in un'ulteriore regione di estremità 70 del secondo rullo applicatore 106b, dal lato della macchina decoratrice 201 rivolto verso l'operatore. Il secondo segno di registro 67 e l'ulteriore secondo segno di registro 68 possono avere uguale forma. A titolo esemplificativo, il secondo segno di registro 67 e l'ulteriore secondo segno di registro 68 possono essere entrambi sagomati come una croce.
I rulli applicatori disposti a valle del secondo rullo applicatore 106b sono dotati di rispettive coppie di segni di registro che possono essere del tutto analoghe alla seconda coppia 66 di segni di registro.
Prima che la macchina decoratrice 201 inizi a decorare le piastrelle ceramiche, almeno una piastrella di prova viene fatta passare al di sotto dei rulli applicatori 106a e 106b, in modo da interagire con le rispettive zone di estremità.
Se il primo rullo applicatore 106a e il secondo rullo applicatore 106b sono correttamente posizionati l'uno rispetto all'altro, ed in particolare se il primo asse longitudinale X1 è parallelo al secondo asse longitudinale X2, il secondo segno di registro 67 genera sulla piastrella di prova un secondo segno di riferimento 71 centrato rispetto a un primo segno di riferimento 72 generato dal primo segno di registro 60. Nell'esempio di cui stiamo discutendo, come mostrato in Figura 13, la croce prodotta dal secondo segno di registro 67 è disposta all'interno, e più precisamente al centro, della porzione di cornice generata dal primo segno di registro 60.
Analogamente, l'ulteriore primo segno di registro 61 del primo rullo applicatore 106a produce sulla piastrella di prova un ulteriore primo segno di riferimento 73, per esempio una porzione di cornice, al cui interno, in posizione centrata, si trova un ulteriore secondo segno di riferimento 74, per esempio una croce, generato dall'ulteriore secondo segno di registro 68.
Se l'operatore, eventualmente aiutato da una macchina per acquisire l'immagine dei segni di registro stampati sulla piastrella di prova e valutarne la posizione reciproca, rileva che si è verificata la situazione mostrata in Figura 13, allora la macchina decoratrice 201 è pronta per la produzione e non sono necessarie operazioni di regolazione della posizione relativa del primo rullo applicatore 106a e del secondo rullo applicatore 106b.
Se invece il secondo asse longitudinale X2 è non parallelo al primo asse longitudinale X1, allora almeno una delle croci generate dal secondo segno di registro 67 o dall'ulteriore secondo segno di registro 68 non è centrata rispetto alla corrispondente porzione di cornice. Può verificarsi ad esempio una situazione del tipo mostrato in Figura 14, in cui la croce generata dal primo segno di registro 60 è spostata a destra di una quantità di rispetto alla corrispondente porzione di cornice, mentre la croce generata dall'ulteriore primo segno di registro 61 è spostata verso sinistra di una quantità d2 rispetto alla corrispondente porzione di cornice. Dalla misura delle quantità di e d2, nonché dalla direzione in cui le corrispondenti croci sono decentrate rispetto alle relative cornici, è possibile risalire all'inclinazione fra il primo asse longitudinale X1 e il secondo asse longitudinale X2, e determinare come e di quanto il primo rullo applicatore 106a oppure il secondo rullo applicatore 106b devono essere riposizionati affinché i rispettivi assi longitudinali siano riportati in una condizione di parallelismo.
In modo del tutto analogo è possibile verificare se il primo asse longitudinale X1 è parallelo agli assi longitudinali dei rulli applicatori successivi al secondo rullo applicatore 106b, ed eventualmente modificarne la posizione relativa.
Si noti che, poiché il primo segno di registro 60 è asimmetrico rispetto all'ulteriore primo segno di registro 61, sulla piastrella di prova si ottengono corrispondenti segni di riferimento non simmetrici, il che consente all'operatore, oppure ad una eventuale macchina in grado di acquisire ed elaborare l'immagine dei segni di registro 60 e 61, di identificare facilmente quali segni sono stampati dall'estremità del rullo prossima al telaio della macchina e quali segni sono stampati dall'estremità del rullo prossima all'operatore. Ciò consente di ridurre gli errori che possono sorgere nell'individuare se, ad esempio, il secondo asse longitudinale X2 è inclinato verso destra o verso sinistra rispetto al primo asse longitudinale X1.
La Figura 15 mostra un rullo applicatore 306 che, oltre ad essere provvisto del primo segno di registro 60 e dell'ulteriore primo segno di registro 61, ha almeno un'area di stampa 75 in una zona di estremità del rullo stesso. L'area di stampa 75 è posizionata sul rullo applicatore 306 in modo tale da non interagire con le piastrelle ceramiche durante la normale produzione. L'area di stampa 75 può avere qualsiasi forma desiderata; essa può ad esempio essere di forma quadrata o rettangolare. L'area di stampa 75 è in grado di produrre su una piastrella di prova una zona stampata 76, mostrata in Figura 16, di forma corrispondente alla forma dell'area di stampa 75 e riempita di smalto ceramico. Per esempio, l'area di stampa 75 può essere formata da una pluralità di cavità, destinate a ricevere lo smalto ceramico, secondo una densità di stampa predeterminata.
In una versione non raffigurata, il rullo applicatore 306 può avere soltanto l'area di stampa 75 ed essere privo di segni di registro.
Quando la macchina decoratrice è correttamente regolata, viene eseguita una prima prova in cui su una piastrella di prova si stampa una zona stampata 76. Quest'ultima viene quindi acquisita da una telecamera, per esempio una telecamera RGB, e il relativo colore viene misurato e convertito ad esempio in valori LAB. In questo modo si determina almeno un parametro numerico che consente di caratterizzare la zona stampata 76.
In alternativa alla telecamera RGB, è possibile utilizzare altri mezzi per misurare il colore, per esempio una telecamera in bianco e nero oppure uno spettrofotometro .
Per verificare se la macchina decoratrice continua a funzionare correttamente, così da produrre la stessa decorazione ogni volta che il rullo applicatore 306 viene utilizzato, il medesimo rullo applicatore 306 stampa una successiva zona stampata 76' su una piastrella di prova, come mostrato in Figura 16. La successiva zona stampata 76' viene stampata dopo che è trascorso un periodo di tempo scelto a piacere dal momento in cui è stata stampata la zona stampata 76. Anche il colore della successiva zona stampata 76' viene misurato. Confrontando la misura del colore della zona stampata 76 con quella della successiva zona stampata 76' si determina se il processo di decorazione attuato dalla macchina decoratrice è cambiato nel periodo intercorso fra le due stampe successive. In caso negativo, il processo di decorazione è rimasto inalterato e non è necessario fare ulteriori verifiche.
In caso affermativo, cioè se il colore della successiva zona stampata 76' è diverso dal colore della zona stampata 76, almeno un parametro del processo di decorazione ha subito un cambiamento. Per esempio, la viscosità dello smalto ceramico può essersi modificata. Può anche accadere che la pressione esercitata sul rullo applicatore 306 dalla corrispondente racla sia cambiata. Per esempio, se la pressione che la racla esercita sulla superficie esterna del rullo applicatore 306 è aumentata, la racla raschia quantità maggiori di inchiostro dalla superficie esterna del rullo applicatore 306. Di conseguenza, la quantità di inchiostro trasferito sulla piastrella è minore, il che comporta che la zona stampata 76 appare più scura della successiva zona stampata 76'.
Inoltre, la successiva zona stampata 76' può essere diversa dalla zona stampata 76 perché è cambiata l'inclinazione della racla rispetto alla superficie esterna del rullo applicatore 306. Anche in questo caso, infatti, viene modificata la quantità di smalto trasferita sulla piastrella.
Può anche accadere che le differenze fra la zona stampata 76' e la zona stampata 76 siano legate al diverso colore di fondo stampato sulle piastrelle ceramiche, sul quale viene trasferita la decorazione. Se dunque si rileva che la successiva zona stampata 76' è diversa dalla zona stampata 76, allora è necessario fare ulteriori indagini per individuare la causa delle variazioni nella stampa.
Si noti che le proprietà cromatiche della zona stampata 76 e della successiva zona stampata 76' possono essere misurate anche su piastrelle di prova crude, ossia non ancora cotte all'interno di un forno. Ciò consente di verificare in modo particolarmente rapido se sono intervenute modifiche nella stampa.
Tutti i rulli applicatori della macchina decoratrice sono dotati di aree di stampa analoghe a quella mostrata in Figura 15, in modo che sia possibile verificare, per tutti i rulli applicatori, se i parametri del processo di decorazione sono rimasti inalterati rispetto ai valori iniziali.
Il dispositivo di misura 9 mostrato nelle Figure 2 e 3, i dispositivi di prova 20, 120, 220, 320 e 420 mostrati nelle Figure da 4 a 9, i mezzi di controllo 57 mostrati in Figura 10, il dispositivo per acquisire i segni di riferimento visibili nelle Figure 13 e 14 e le zone stampate visibili nella Figura 16 possono essere collegati ad un unico elaboratore elettronico, che si comporta come una stazione di controllo che memorizza ed elabora una pluralità di dati relativi al funzionamento della macchina decoratrice e ne rende possibile il controllo e le regolazioni in maniera semplice e ripetibile anche da parte di operatori non esperti.

Claims (167)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di misura comprendente una base di supporto (10) lastriforme supportante mezzi sensori di forza (12), detti mezzi sensori di forza (12) essendo atti a rilevare la forza esercitata da un dispositivo decoratore (2) di oggetti ceramici (4).
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui detta base di supporto (10) ha forma in pianta sostanzialmente quadrangolare.
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 oppure 2, in cui detta base di supporto (10) ha la forma di una piastrella ceramica.
  4. 4. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 1 a 3, in cui detta base di supporto (10) è realizzata in materiale metallico.
  5. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 4, in cui detto materiale metallico è rettificato.
  6. 6. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi sensori di forza (12) sono incollati su una superficie (11) di detta base di supporto (10), detta superficie (11) essendo destinata a venire a contatto con detto dispositivo decoratore (6, 6a).
  7. 7. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 1 a 5, in cui detti mezzi sensori di forza (12) sono alloggiati in rispettive sedi ricavate su una superficie (11) di detta base di supporto (10), detta superficie (11) essendo destinata a venire a contatto con detto dispositivo decoratore (6, 6a).
  8. 8. Dispositivo secondo la rivendicazione 6 oppure 7, in cui detta superficie è una superficie superiore (11) di detta base di supporto (10).
  9. 9. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi sensori di forza (12) hanno una resistenza elettrica variabile in funzione della forza applicata.
  10. 10. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi sensori di forza (12) comprendono almeno una cella di carico.
  11. 11. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi sensori di forza (12) sono sostanzialmente piatti.
  12. 12. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi sensori di forza comprendono una pluralità di sensori di forza (12).
  13. 13. Dispositivo secondo la rivendicazione 12, in cui i sensori di forza (12) di detta pluralità sono disposti lungo una linea retta (L).
  14. 14. Dispositivo secondo la rivendicazione 13, in cui detta linea retta (L) è sostanzialmente parallela ad un bordo (13) di detta base di supporto (10).
  15. 15. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 12 a 14, in cui detta pluralità comprende almeno due sensori di forza (12a, 12b) disposti in zone di estremità opposte di detta base di supporto (10).
  16. 16. Dispositivo secondo la rivendicazione 12, in cui i sensori di forza (12) di detta pluralità sono disposti in prossimità dei vertici di detta base di supporto (10).
  17. 17. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, e comprendente inoltre uno strato di materiale protettivo ricoprente detti mezzi sensori di forza (12) per proteggere detti mezzi sensori di forza (12).
  18. 18. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detta base di supporto (10) supporta un circuito di controllo (15) collegato a detti mezzi sensori di forza (12) così da ricevere un segnale da detti mezzi sensori di forza (12).
  19. 19. Dispositivo secondo la rivendicazione 18, e comprendente mezzi di connessione senza fili (16) per collegare detto circuito di controllo (15) ad un elaboratore elettronico (17).
  20. 20. Dispositivo secondo la rivendicazione 19, in cui detti mezzi di connessione senza fili (16) sono selezionati in un gruppo comprendente: mezzi di connessione radio, mezzi di connessione ottici.
  21. 21. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detta base di supporto comprende una prima parte (21; 121; 221; 321; 421) atta ad essere posizionata in contatto con un convogliatore (5) che trasporta detti oggetti ceramici (4) e una seconda parte (22; 122; 222; 322) atta ad essere posizionata in contatto con detto dispositivo decoratore (2), detta prima parte (21; 121; 221; 321; 421) e detta seconda parte (22; 122; 222; 322) essendo libere di muoversi l'una rispetto all'altra almeno lungo una direzione.
  22. 22. Dispositivo secondo la rivendicazione 21, in cui fra detta prima parte (21; 121; 221; 321; 421) e detta seconda parte sono interposti mezzi rilevatori (24; 424) per rilevare se detta prima parte (21; 121; 221; 321; 421) e detta seconda parte (22; 122; 222; 322) si muovono l'una rispetto all'altra.
  23. 23. Dispositivo secondo la rivendicazione 22, in cui detti mezzi rilevatori (24; 424) comprendono mezzi rilevatori di forza (24) attivabili quando una parte scelta fra detta prima parte (21; 121; 221; 321) e detta seconda parte (22; 122; 222; 322), muovendosi rispetto ad un'altra parte scelta fra detta seconda parte (22; 122; 222; 322) e detta prima parte (21; 121; 221; 321), applica una forza all'altra parte.
  24. 24. Dispositivo secondo la rivendicazione 23, in cui detti mezzi rilevatori di forza (24) sono del medesimo tipo di detti mezzi sensori di forza (12).
  25. 25. Dispositivo secondo la rivendicazione 22, in cui detti mezzi rilevatori (24; 424) comprendono mezzi rilevatori ottici (424).
  26. 26. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 22 a 25, in cui detti mezzi rilevatori (24; 424) comprendono primi mezzi rilevatori attivabili quando una parte scelta fra detta prima parte (21; 121; 221; 321; 421) e detta seconda parte (22; 122; 222; 322) si muove rispetto ad un'altra parte scelta fra detta seconda parte (22; 122; 222; 322) e detta prima parte (21; 121; 221; 321; 421).
  27. 27. Dispositivo secondo la rivendicazione 26, in cui detti mezzi rilevatori (24; 424) comprendono secondi mezzi rilevatori attivabili quando detta altra parte si muove rispetto a detta parte.
  28. 28. Dispositivo secondo la rivendicazione 27, in cui detti primi mezzi rilevatori sono disposti in una posizione contrapposta a detti secondi mezzi rilevatori .
  29. 29. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 23 a 28, in cui detta prima parte (21; 121; 221; 321; 421) è delimitata da una prima superficie piana (23) atta ad essere posizionata su detto convogliatore (5) e detta seconda parte (22; 122; 222; 322) è delimitata da una seconda superficie piana (27) atta a venire a contatto con detto dispositivo decoratore (2).
  30. 30. Dispositivo secondo la rivendicazione 29, in cui detta prima superficie piana (23) è sostanzialmente parallela a detta seconda superficie piana (27).
  31. 31. Dispositivo secondo la rivendicazione 29 oppure 30, in cui detti mezzi rilevatori (24) sono fissati ad una superficie laterale (25, 26; 32, 33; 42, 43) di una parte scelta fra detta prima parte (21; 121; 221; 321) e detta seconda parte (22; 122; 222; 322), detta superficie laterale (25, 26; 32, 33; 42, 43) essendo disposta trasversalmente rispetto a detta prima superficie piana (23) e a detta seconda superficie piana (27).
  32. 32. Dispositivo secondo la rivendicazione 31, in cui detta superficie laterale (25, 26; 32, 33; 42, 43) è sostanzialmente perpendicolare a detta prima superficie piana (23) e a detta seconda superficie piana (27).
  33. 33. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 23 a 32, in cui una parte scelta fra detta prima parte (21; 121; 221; 321) e detta seconda parte (22; 122; 222; 322) è alloggiata almeno parzialmente in una sede ricavata in un'altra parte scelta fra detta seconda parte (22; 122; 222; 322) e detta prima parte (21; 121; 221; 321), detti mezzi rilevatori (24) essendo alloggiati in detta sede così da essere interposti fra detta prima parte (21; 121; 221; 321) e detta seconda parte (22; 122; 222; 322).
  34. 34. Dispositivo secondo la rivendicazione 33, in cui detta seconda parte (22) è sagomata a forma come di "U", detta sede essendo definita da due appendici laterali (28, 29) di detta seconda parte (22).
  35. 35. Dispositivo secondo la rivendicazione 34, in cui detta prima parte (21) ha forma parallelepipeda.
  36. 36. Dispositivo secondo la rivendicazione 33, in cui detta prima parte (121) è sagomata a forma come di "U", detta sede essendo definita fra due appendici laterali (128, 129) di detta prima parte (121).
  37. 37. Dispositivo secondo la rivendicazione 36, in cui detta seconda parte (122) ha forma parallelepipeda .
  38. 38. Dispositivo secondo la rivendicazione 33, in cui detta una parte (322) comprende un corpo lastriforme (39) da cui si proietta un corpo aggettante (41) ricevuto in detta sede (36), detto corpo aggettante (41) avendo dimensioni in pianta minori di detto corpo lastriforme (39).
  39. 39. Dispositivo secondo la rivendicazione 38, in cui detto corpo aggettante (41) è sagomato come un parallelepipedo ruotato rispetto a detto corpo lastriforme (39), cosicché detto corpo aggettante (41) abbia facce laterali (42, 43) ruotate rispetto a facce di bordo (45, 46) di detto corpo lastriforme (39).
  40. 40. Dispositivo secondo la rivendicazione 39, in cui detto corpo aggettante (41) è ruotato di 45° rispetto a detto corpo lastriforme (39).
  41. 41. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 21 a 40, in cui detti mezzi sensori di forza (12) sono interposti fra una zona superficiale superiore (44) di detta prima parte (321) e una superficie inferiore (40) di detta seconda parte (322).
  42. 42. Metodo per misurare almeno un parametro operativo di una macchina decoratrice (1) di oggetti ceramici (4), detto metodo comprendendo le fasi di: posizionare un dispositivo di misura (9) comprendente mezzi sensori di forza (12) a contatto con un dispositivo decoratore (2); rilevare la forza esercitata da detto dispositivo decoratore (2) su detti mezzi sensori di forza (12).
  43. 43. Metodo secondo la rivendicazione 42, in cui detta forza viene rilevata quando detto dispositivo di misura (9) si trova al di sotto di detto dispositivo decoratore (2).
  44. 44. Metodo secondo la rivendicazione 42 oppure 43, in cui detto almeno un parametro operativo è la pressione esercitata da detto dispositivo decoratore (2) su detti oggetti ceramici (4) che viene calcolata sulla base di detta forza.
  45. 45. Metodo secondo una delle rivendicazioni da 42 a 44, in cui detta forza viene calcolata in differenti posizioni relative di detto dispositivo decoratore (2) e di detto dispositivo di misura (9), in modo da determinare come varia la pressione applicata da detto dispositivo decoratore (2) al variare dell'interferenza fra detto dispositivo decoratore (2) e detto dispositivo di misura (9).
  46. 46. Metodo secondo una delle rivendicazioni da 42 a 45, in cui detta macchina decoratrice (1) comprende un convogliatore (5) per convogliare detti oggetti ceramici (4) in una direzione di avanzamento (F).
  47. 47. Metodo secondo la rivendicazione 46, in cui detto almeno un parametro operativo è la distanza fra detto convogliatore (5) e detto dispositivo decoratore (2).
  48. 48. Metodo secondo la rivendicazione 46 oppure 47, e comprendente inoltre la fase di allontanare progressivamente detto dispositivo decoratore (2) da detto convogliatore (5) fino a raggiungere una posizione di riferimento in cui la forza applicata da detto dispositivo decoratore (2) su detto dispositivo di misura (9) è sostanzialmente nulla.
  49. 49. Metodo secondo la rivendicazione 48, in cui detta posizione di riferimento serve come punto di partenza per regolare la distanza fra detto dispositivo decoratore (2) e detto convogliatore (5) quando detti oggetti ceramici (4) vengono decorati .
  50. 50. Metodo secondo la rivendicazione 46, in cui detto almeno un parametro relativo è il parallelismo fra un asse longitudinale (X) attorno a cui si estende almeno parzialmente detto dispositivo decoratore (2) e un piano di convogllamento individuato da un ramo di detto convogliatore (5) atto a trasportare detti oggetti ceramici (4).
  51. 51. Metodo secondo la rivendicazione 50, in cui il parallelismo viene misurato rilevando le forze applicate a detti mezzi sensori di forza (12) da due zone distinte di detto dispositivo decoratore (2).
  52. 52. Metodo secondo la rivendicazione 51, in cui dette due zone distinte sono disposte in sequenza lungo una direzione parallela a detto asse longitudinale (X).
  53. 53. Metodo secondo la rivendicazione 51 oppure 52, in cui dette due zone distinte sono distanziate 1'una dall'altra.
  54. 54. Metodo secondo una delle rivendicazioni da 51 a 53, in cui, se le forze applicate da dette due zone distinte sono sostanzialmente uguali fra loro, detto asse longitudinale (X) è sostanzialmente parallelo a detto piano di convogllamento .
  55. 55. Metodo secondo una delle rivendicazioni da 51 a 54, in cui, se le forze applicate da dette due zone distinte sono diverse fra loro, detto asse longitudinale (X) è inclinato rispetto a detto piano di convogllamento.
  56. 56. Metodo secondo la rivendicazione 46, in cui detto almeno un parametro operativo è la perpendicolarità fra un asse longitudinale (X) attorno a cui si estende almeno parzialmente detto dispositivo decoratore (2) e detta direzione di avanzamento (F).
  57. 57. Metodo secondo la rivendicazione 56, e comprendente inoltre la fase di determinare la posizione relativa fra detto dispositivo di misura (9) e detto convogliatore (5).
  58. 58. Metodo secondo la rivendicazione 57, in cui, durante detta fase di determinare, detto dispositivo di misura (9) interagisce con un elemento di riferimento (58) che si proietta da un telaio di detta macchina decoratrice (1) perpendicolarmente a detta direzione di avanzamento (F).
  59. 59. Metodo secondo la rivendicazione 58, in cui detto elemento di riferimento è un rullo folle (58).
  60. 60. Metodo secondo la rivendicazione 58 oppure 59, in cui detto elemento di riferimento (58) è posizionato a monte di detto dispositivo decoratore (2).
  61. 61. Metodo secondo una delle rivendicazioni da 57 a 60, in cui, durante detta fase di determinare, viene acquisita la sequenza in cui almeno due sensori di forza (12a, 12b) di detti mezzi sensori di forza (12) interagiscono con detto elemento di riferimento (58).
  62. 62. Metodo secondo la rivendicazione 61, e comprendente inoltre la fase di confrontare detta sequenza con un'ulteriore sequenza secondo cui detti almeno due sensori di forza (12a, 12b) interagiscono con detto dispositivo decoratore (2).
  63. 63. Metodo secondo la rivendicazione 62, in cui, se detta sequenza è uguale a detta ulteriore sequenza, detto asse longitudinale (X) è sostanzialmente parallelo a detto elemento di riferimento (58).
  64. 64. Metodo secondo la rivendicazione 62, in cui, se detta sequenza è diversa da detta ulteriore sequenza, un asse (X) di detto dispositivo decoratore (2) è inclinato rispetto a detto elemento di riferimento (58).
  65. 65. Metodo secondo una delle rivendicazioni da 46 a 64, in cui detti mezzi sensori di forza comprendono una pluralità di sensori (12) disposti lungo una linea (L) trasversale rispetto a detta direzione di avanzamento (F).
  66. 66. Metodo secondo una delle rivendicazioni da 42 a 65, in cui, durante la fase di rilevare, detto dispositivo di misura (9) è mantenuto in posizione statica a contatto con detto dispositivo decoratore (2).
  67. 67. Metodo secondo una delle rivendicazioni da 42 a 66, in cui detto dispositivo di misura (9) è convogliato verso detto dispositivo decoratore (2), in modo che detta fase di rilevare venga effettuata mentre detto dispositivo di misura (9) si muove.
  68. 68. Metodo secondo una delle rivendicazioni da 42 a 67, in cui detti oggetti ceramici comprendono piastrelle (4).
  69. 69. Metodo secondo una delle rivendicazioni da 42 a 68, in cui detto dispositivo decoratore comprende un rullo applicatore (6, 6a).
  70. 70. Metodo secondo la rivendicazione 69, in cui detto rullo applicatore (6, 6a) opera secondo un principio di stampa selezionato in un gruppo comprendente: stampa incavografica, stampa rotocalco, stampa flessografica, stampa serigrafica, stampa offset.
  71. 71. Metodo secondo una delle rivendicazioni da 42 a 70, in cui si utilizza un dispositivo di misura secondo una delle rivendicazioni da 1 a 41.
  72. 72. Dispositivo di prova per valutare un'eventuale differenza di velocità fra un convogliatore (5) ed un dispositivo decoratore (2) di una macchina (1) per decorare oggetti ceramici (4), detto dispositivo di prova (20; 120; 220; 320; 420) comprendendo una prima parte (21; 121; 221; 321; 421) atta ad essere posizionata in contatto con detto convogliatore (5) e una seconda parte (22; 122; 222; 322) atta ad essere posizionata in contatto con detto dispositivo decoratore (2), detta prima parte (21; 121; 221; 321; 421) e detta seconda parte (22; 122; 222; 322) essendo libere di muoversi 1'una rispetto all'altra almeno lungo una direzione, fra detta prima parte (21; 121; 221; 321; 421) e detta seconda parte essendo interposti mezzi rilevatori (24; 424) per rilevare se detta prima parte (21; 121; 221; 321; 421) e detta seconda parte (22; 122; 222; 322) si muovono l'una rispetto all'altra.
  73. 73. Dispositivo secondo la rivendicazione 72, in cui detti mezzi rilevatori (24; 424) comprendono mezzi rilevatori di forza (24) attivabili quando una parte scelta fra detta prima parte (21; 121; 221; 321) e detta seconda parte (22; 122; 222; 322), muovendosi rispetto ad un'altra parte scelta fra detta seconda parte (22; 122; 222; 322) e detta prima parte (21; 121; 221; 321), applica una forza all'altra parte.
  74. 74. Dispositivo secondo la rivendicazione 73, in cui detti mezzi rilevatori di forza (24) hanno una resistenza elettrica variabile in funzione della forza applicata.
  75. 75. Dispositivo secondo la rivendicazione 73, in cui detti mezzi rilevatori di forza (24) comprendono almeno una cella di carico.
  76. 76. Dispositivo secondo la rivendicazione 72, in cui detti mezzi rilevatori (24; 424) comprendono mezzi rilevatori ottici (424).
  77. 77. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 72 a 76, in cui detti mezzi rilevatori (24; 424) comprendono primi mezzi rilevatori attivabili quando una parte scelta fra detta prima parte (21; 121; 221; 321; 421) e detta seconda parte (22; 122; 222; 322) si muove rispetto ad un'altra parte scelta fra detta seconda parte (22; 122; 222; 322) e detta prima parte (21; 121; 221; 321; 421).
  78. 78. Dispositivo secondo la rivendicazione 77, in cui detti mezzi rilevatori (24; 424) comprendono secondi mezzi rilevatori attivabili quando detta altra parte si muove rispetto a detta parte.
  79. 79. Dispositivo secondo la rivendicazione 78, in cui detti primi mezzi rilevatori sono disposti in una posizione contrapposta a detti secondi mezzi rilevatori .
  80. 80. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 72 a 79, in cui detta prima parte (21; 121; 221; 321; 421) è delimitata da una prima superficie piana (23) atta ad essere posizionata su detto convogliatore (5) e detta seconda parte (22; 122; 222; 322) è delimitata da una seconda superficie piana (27) atta a venire a contatto con detto dispositivo decoratore (2).
  81. 81. Dispositivo secondo la rivendicazione 80, in cui detta prima superficie piana (23) è sostanzialmente parallela a detta seconda superficie piana (27).
  82. 82. Dispositivo secondo la rivendicazione 80 oppure 81, in cui detti mezzi rilevatori (24) sono fissati ad una superficie laterale (25, 26; 32, 33; 42, 43) di una parte scelta fra detta prima parte (21; 121; 221; 321) e detta seconda parte (22; 122; 222; 322), detta superficie laterale (25, 26; 32, 33; 42, 43) essendo disposta trasversalmente rispetto a detta prima superficie piana (23) e a detta seconda superficie piana (27).
  83. 83. Dispositivo secondo la rivendicazione 82, in cui detta superficie laterale (25, 26; 32, 33; 42, 43) è sostanzialmente perpendicolare a detta prima superficie piana (23) e a detta seconda superficie piana (27).
  84. 84. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 72 a 83, in cui una parte scelta fra detta prima parte (21; 121; 221; 321) e detta seconda parte (22; 122; 222; 322) è alloggiata almeno parzialmente in una sede ricavata in un'altra parte scelta fra detta seconda parte (22; 122; 222; 322) e detta prima parte (21; 121; 221; 321), detti mezzi rilevatori (24) essendo alloggiati in detta sede così da essere interposti fra detta prima parte (21; 121; 221; 321) e detta seconda parte (22; 122; 222; 322).
  85. 85. Dispositivo secondo la rivendicazione 84, in cui detta seconda parte (22) è sagomata a forma come di "U", detta sede essendo definita da due appendici laterali (28, 29) di detta seconda parte (22).
  86. 86. Dispositivo secondo la rivendicazione 85, in cui detta prima parte (21) ha forma parallelepipeda.
  87. 87. Dispositivo secondo la rivendicazione 84, in cui detta prima parte (121) è sagomata a forma come di "U", detta sede essendo definita fra due appendici laterali (128, 129) di detta prima parte (121).
  88. 88. Dispositivo secondo la rivendicazione 87, in cui detta seconda parte (122) ha forma parallelepipeda .
  89. 89. Dispositivo secondo la rivendicazione 84, in cui detta una parte (322) comprende un corpo lastriforme (39) da cui si proietta un corpo aggettante (41) ricevuto in detta sede (36), detto corpo aggettante (41) avendo dimensioni in pianta minori di detto corpo lastriforme (39).
  90. 90. Dispositivo secondo la rivendicazione 89, in cui detto corpo aggettante (41) è sagomato come un parallelepipedo ruotato rispetto a detto corpo lastriforme (39), cosicché detto corpo aggettante (41) abbia facce laterali (42, 43) ruotate rispetto a facce di bordo (45, 46) di detto corpo lastriforme (39).
  91. 91. Dispositivo secondo la rivendicazione 90, in cui detto corpo aggettante (41) è ruotato di 45° rispetto a detto corpo lastriforme (39).
  92. 92. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 72 a 91, in cui detti mezzi rilevatori (24) sono fissati a detta prima parte (21; 121; 221; 321).
  93. 93. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 72 a 92, in cui detti mezzi rilevatori (24) sono fissati a detta seconda parte (22; 122; 222; 322).
  94. 94. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 72 a 93, in cui fra detta prima parte (21; 121; 221; 321; 421) e detta seconda parte (22; 122; 222; 322) sono interposti mezzi riduttori di attrito (30) per ridurre l'attrito generato quando detta prima parte (21; 121; 221; 321) e detta seconda parte (22; 122; 222; 322) si muovono l'una rispetto all'altra.
  95. 95. Dispositivo secondo la rivendicazione 94, in cui detti mezzi riduttori di attrito (30) comprendono mezzi volventi.
  96. 96. Dispositivo secondo la rivendicazione 94 oppure 95, in cui detti mezzi riduttori di attrito (30) sono realizzati in una materia plastica antiaderente .
  97. 97. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 72 a 96, in cui detta prima parte (21; 121; 221; 321; 421) è accoppiata a detta seconda parte (22; 122; 222; 322) in modo da formare un oggetto avente forma come di una piastrella ceramica .
  98. 98. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 72 a 97, e comprendente mezzi di connessione senza fili per collegare detto dispositivo ad un elaboratore elettronico.
  99. 99. Dispositivo secondo la rivendicazione 98, in cui detti mezzi di connessione senza fili sono selezionati in un gruppo comprendente: mezzi di connessione radio, mezzi di connessione ottici.
  100. 100. Metodo per valutare se esiste una differenza di velocità fra un convogliatore (5) ed un dispositivo decoratore (2) di una macchina (1) per decorare oggetti ceramici (4), detto metodo comprendendo le fasi di: posizionare una prima parte (21; 121; 221; 321; 421) di un dispositivo di prova (20; 120; 220; 320; 420) a contatto con detto convogliatore (5), in modo che detto convogliatore (5) movimenti detta prima parte (21; 121; 221; 321; 421); disporre una seconda parte (22; 122; 222; 322) di detto dispositivo di prova (20; 120; 220; 320; 420) a contatto con detto dispositivo decoratore (2), in modo che detto dispositivo decoratore (2) movimenti detta seconda parte (22; 122; 222; 322); rilevare se detta prima parte (21; 121; 221; 321; 421) e detta seconda parte (22; 122; 222; 322) si muovono l'una rispetto all'altra.
  101. 101. Metodo secondo la rivendicazione 100, in cui detta prima parte (21; 121; 221; 321; 421) e detta seconda parte (22; 122; 222; 322) sono libere di muoversi l'una rispetto all'altra almeno lungo una direzione di avanzamento (F) di detto convogliatore (5).
  102. 102. Metodo secondo la rivendicazione 100 oppure 101, in cui, per rilevare se detta prima parte (21; 121; 221; 321) e detta seconda parte (22; 122; 222; 322) si muovono l'una rispetto all'altra, viene misurata la forza applicata da una parte scelta fra detta prima parte (21; 121; 221; 321) e detta seconda parte (22; 122; 222; 322) su un'altra parte scelta fra detta seconda parte (22; 122; 222; 322) e detta prima parte (21; 121; 221; 321).
  103. 103. Metodo secondo la rivendicazione 102, quando dipendente dalla rivendicazione 101, in cui detta forza è diretta lungo detta direzione di avanzamento (F).
  104. 104. Metodo secondo la rivendicazione 102 oppure 103, in cui, se detto convogliatore (5) ha una velocità maggiore di detto dispositivo decoratore (2), detta prima parte (21; 121; 221; 321) avanza più rapidamente di detta seconda parte (22; 122; 222; 322) ed applica una forza a mezzi rilevatori di forza (24) posizionati in una prima regione di detto dispositivo di prova (20; 120; 220; 320).
  105. 105. Metodo secondo la rivendicazione 104, quando la rivendicazione 102 dipende dalla rivendicazione 101, in cui, se detto dispositivo decoratore (2) ha una velocità maggiore di detto convogliatore (5), detta prima parte (21; 121; 221; 321) avanza più lentamente di detta seconda parte (22; 122; 222; 322) e viene rileva una forza applicata a mezzi rilevatori di forza (24) posizionati in una seconda regione di detto dispositivo di prova (20; 120; 220; 320), detta prima regione e detta seconda regione essendo disposte in sequenza lungo detta direzione di avanzamento (F).
  106. 106. Metodo secondo una delle rivendicazioni da 102 a 105, e comprendente inoltre la fase di ricavare da detta forza la differenza di velocità fra detto dispositivo decoratore (2) e detto convogliatore (5).
  107. 107. Metodo secondo la rivendicazione 100 oppure 101, in cui, per rilevare se detta prima parte (421) e detta seconda parte (22) si muovono 1'una rispetto all'altra, viene misurato lo spostamento di una parte scelta fra detta prima parte (421) e detta seconda parte (22) rispetto ad un'altra parte scelta fra detta seconda parte (22) e detta prima parte (421).
  108. 108. Metodo secondo una delle rivendicazioni da 100 a 107, in cui detti oggetti ceramici comprendono piastrelle (4).
  109. 109. Metodo secondo una delle rivendicazioni da 100 a 108, in cui detto dispositivo decoratore comprende un rullo applicatore (6, 6a).
  110. 110. Metodo secondo la rivendicazione 109, in cui detto rullo applicatore (6, 6a) opera secondo un principio di stampa selezionato in un gruppo comprendente: stampa incavografica, stampa rotocalco, stampa flessografica, stampa serigrafica, stampa offset.
  111. 111. Metodo secondo una delle rivendicazioni da 100 a 110, in cui si utilizza un dispositivo di prova secondo una delle rivendicazioni da 72 a 99.
  112. 112. Apparato comprendente una pompa (P) per convogliare un fluido (51) verso un dispositivo applicatore (2), detto dispositivo applicatore (2) essendo atto ad applicare detto fluido (51) su un oggetto (4), mezzi motori (M) per erogare potenza a detta pompa (P) in modo da azionare detta pompa (P) con una velocità di azionamento, caratterizzato dal fatto che comprende mezzi di controllo (57) per rilevare un'eventuale variazione di detta potenza che sia necessaria per mantenere detta velocità di azionamento sostanzialmente costante.
  113. 113. Apparato secondo la rivendicazione 112, in cui detti mezzi di controllo (57) comprendono un circuito di modulazione a larghezza di impulso (PWM) per regolare la potenza di detti mezzi motori (M).
  114. 114. Apparato secondo la rivendicazione 113, in cui detto circuito di modulazione a larghezza di impulso è configurato in modo tale da regolare la tensione elettrica applicata a detti mezzi motori (M).
  115. 115. Apparato secondo la rivendicazione 114, in cui detti mezzi di controllo (57) comprendono mezzi per rilevare la durata percentuale di un intervallo (tl) durante il quale viene applicata tensione elettrica a detti mezzi motori (M) rispetto ad un ulteriore intervallo (t2) durante il quale non viene applicata tensione elettrica a detti mezzi motori (M).
  116. 116. Apparato secondo la rivendicazione 113, in cui detto circuito di modulazione a larghezza di impulso è configurato in modo tale da regolare l'intensità di corrente fornita a detti mezzi motori (M).
  117. 117. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 112 a 117, in cui detta velocità di azionamento è la velocità di rotazione di un albero (54) di detta pompa (P).
  118. 118. Apparato secondo la rivendicazione 117, in cui detto albero (54) è collegato a detti mezzi motori (M).
  119. 119. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 112 a 118, in cui detti mezzi motori comprendono un motore elettrico (M).
  120. 120. Apparato secondo la rivendicazione 119, in cui detto motore elettrico è un motore elettrico a corrente continua (M).
  121. 121. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 112 a 120, in cui detta pompa è atta a processare uno smalto ceramico (51).
  122. 122. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 112 a 121, in cui detta pompa è una pompa peristaltica (P).
  123. 123. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 112 a 122, in cui detto dispositivo applicatore è un dispositivo decoratore (2) di una macchina decoratrice (1) di oggetti ceramici (4).
  124. 124. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 112 a 123, e comprendente mezzi di connessione senza fili (116) per collegare detti mezzi di controllo (57) ad un elaboratore elettronico (117).
  125. 125. Apparato secondo la rivendicazione 124, in cui detti mezzi di connessione senza fili (116) sono selezionati in un gruppo comprendente: mezzi di connessione radio, mezzi di connessione ottici.
  126. 126. Metodo comprendente le fasi di: convogliare un fluido (51) verso un dispositivo applicatore (2) tramite una pompa (P), detto dispositivo applicatore (2) essendo atto ad applicare detto fluido (51) su un oggetto (4); erogare potenza a detta pompa (P) in modo da azionare detta pompa (P) con una velocità di azionamento; rilevare un'eventuale variazione di detta potenza che sia necessaria per mantenere detta velocità di azionamento sostanzialmente costante, detta eventuale variazione essendo indicativa di un cambiamento nella viscosità di detto fluido (51).
  127. 127. Metodo secondo la rivendicazione 126, in cui detta pompa (P) viene azionata tramite mezzi motori (M).
  128. 128. Metodo secondo la rivendicazione 127, e comprendente inoltre la fase di controllare detti mezzi motori (M) tramite una tecnica di modulazione a larghezza di impulso (PWM).
  129. 129. Metodo secondo la rivendicazione 127 oppure 128, in cui la fase di erogare potenza comprende applicare a detti mezzi motori (M) un parametro di alimentazione elettrica in maniera non costante .
  130. 130. Metodo secondo la rivendicazione 129, in cui detto parametro di alimentazione elettrica viene applicato in un intervallo (t1), detto intervallo (t1) essendo seguito da un ulteriore intervallo (t2) in cui detto parametro di alimentazione elettrica è sostanzialmente zero.
  131. 131. Metodo secondo la rivendicazione 130, in cui la fase di rilevare un'eventuale variazione di detta potenza comprende determinare la durata percentuale di detto intervallo (t1) rispetto alla somma di detto intervallo (t1) e di detto ulteriore intervallo (t2).
  132. 132. Metodo secondo la rivendicazione 131, in cui, se detta durata percentuale aumenta, la viscosità di detto fluido (51) è aumentata.
  133. 133. Metodo secondo la rivendicazione 131 oppure 132, in cui, se detta durata percentuale diminuisce, la viscosità di detto fluido (51) è diminuita.
  134. 134. Metodo secondo una delle rivendicazioni da 129 a 133, in cui detto parametro di alimentazione elettrica è selezionato in un gruppo comprendente: la tensione elettrica, l'intensità di corrente.
  135. 135. Metodo secondo una delle rivendicazioni da 126 a 134, in cui detto fluido è uno smalto ceramico (51) convogliato da detta pompa (P) verso un dispositivo decoratore (2) di una macchina decoratrice (1) per decorare oggetti ceramici (4).
  136. 136. Metodo secondo la rivendicazione 135, in cui detti oggetti ceramici comprendono piastrelle (4).
  137. 137. Metodo comprendente le fasi di: stampare su un oggetto ceramico (4), per mezzo di un primo dispositivo decoratore (106a), una prima coppia di segni di riferimento (72, 73); applicare su detto oggetto ceramico (4), per mezzo di un secondo dispositivo decoratore (106b), una seconda coppia di segni di riferimento (71, 74), i segni di riferimento di almeno una coppia scelta fra detta prima coppia e detta seconda coppia essendo asimmetrici l'uno rispetto all'altro; confrontare, su detto oggetto ceramico (4), la posizione di ciascun segno di riferimento (72, 73) di detta prima coppia con la posizione del corrispondente segno di riferimento (71, 74) di detta seconda coppia.
  138. 138. Metodo secondo la rivendicazione 137, e comprendente inoltre la fase di valutare la posizione reciproca di un primo asse longitudinale (X1) di detto primo dispositivo decoratore (106a) e di un secondo asse longitudinale (X2) di detto secondo dispositivo decoratore (106b) tramite detto confrontare.
  139. 139. Metodo secondo la rivendicazione 138, in cui la fase di valutare la posizione reciproca comprende determinare se detto primo asse longitudinale (X1) e detto secondo asse longitudinale (X2) sono sostanzialmente paralleli fra loro.
  140. 140. Metodo secondo la rivendicazione 138 oppure 139, in cui, se ciascun segno di riferimento (72, 73) di detta prima coppia è sostanzialmente centrato rispetto al corrispondente segno di riferimento (71, 74) di detta seconda coppia, detto primo asse longitudinale (X1) e detto secondo asse longitudinale (X2) sono sostanzialmente paralleli fra loro.
  141. 141. Metodo secondo una delle rivendicazioni da 138 a 140, in cui i segni di riferimento (72, 73) di detta prima coppia sono stampati da rispettive zone superficiali di detto primo dispositivo decoratore (106a), dette zone superficiali essendo disposte in sequenza lungo detto primo asse longitudinale (X1).
  142. 142. Metodo secondo la rivendicazione 141, in cui dette zone superficiali sono disposte in zone di estremità opposte di detto primo dispositivo decoratore (106a).
  143. 143. Metodo secondo una delle rivendicazioni da 138 a 142, in cui i segni di riferimento (71, 74) di detta seconda coppia sono stampati da rispettive regioni superficiali di detto secondo dispositivo decoratore (106b), dette regioni superficiali essendo disposte in sequenza lungo detto secondo asse longitudinale (X2).
  144. 144. Metodo secondo la rivendicazione 143, in cui dette regioni superficiali sono disposte in regioni di estremità opposte di detto secondo dispositivo decoratore (106b).
  145. 145. Metodo secondo una delle rivendicazioni da 138 a 144, in cui detto primo dispositivo decoratore (106a) e detto secondo dispositivo decoratore (106b) sono disposti in sequenza lungo un convogliatore (5) che avanza detti oggetti (4) in una direzione di avanzamento (F), detta direzione di avanzamento (F) essendo trasversale rispetto a detto primo asse longitudinale (X1) e a detto secondo asse longitudinale (X2).
  146. 146. Metodo secondo una delle rivendicazioni da 137 a 145, in cui detto primo dispositivo decoratore comprende un primo rullo applicatore (106a) e detto secondo dispositivo decoratore comprende un secondo rullo applicatore (106b).
  147. 147. Metodo secondo una delle rivendicazioni da 137 a 146, in cui detti oggetti ceramici comprendono piastrelle ceramiche (4).
  148. 148. Dispositivo decoratore di oggetti ceramici (4), comprendente una superficie di decorazione almeno parzialmente disposta attorno ad un asse longitudinale (X1), detta superficie di decorazione avendo un segno di registro (60) ed un ulteriore segno di registro (61) disposti in sequenza lungo detto asse longitudinale (X1) per valutare il registro di stampa di detto dispositivo decoratore (106a), caratterizzato dal fatto che detto segno di registro (60) è asimmetrico rispetto a detto ulteriore segno di registro (61).
  149. 149. Dispositivo secondo la rivendicazione 148, in cui detto segno di registro (60) e detto ulteriore segno di registro (61) sono disposti in zone di estremità opposte (62, 63) di detto dispositivo (106a).
  150. 150. Dispositivo secondo la rivendicazione 148 oppure 149, in cui detto segno di registro (60) e detto ulteriore segno di registro (61) hanno ciascuno forma come di una porzione di cornice.
  151. 151. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 148 a 150, in cui detto segno di registro (60) comprende una porzione a forma di "L" (64) capovolta rispetto ad un'ulteriore porzione a forma di "L" (65) di detto ulteriore segno di registro (61).
  152. 152. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 148 a 151, comprendente un rullo decoratore (106a) delimitato da detta superficie di decorazione .
  153. 153. Dispositivo secondo la rivendicazione 152, in cui detto rullo decoratore (106a) comprende un'anima centrale cava sostanzialmente rigida.
  154. 154. Dispositivo secondo la rivendicazione 152 oppure 153, in cui detto rullo decoratore (106a) comprende uno strato esterno in materiale elastico deformabile.
  155. 155. Dispositivo secondo la rivendicazione 154, in cui detto materiale elastico deformabile è selezionato in un gruppo comprendente: silicone, poliuretano .
  156. 156. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 152 a 155, in cui detto rullo decoratore (106a) comprende uno strato intermedio spugnoso.
  157. 157. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 148 a 156, in cui su detta superficie di decorazione è ricavata una pluralità di cavità formanti un motivo che si desidera stampare su detti oggetti ceramici (4).
  158. 158. Metodo comprendente le fasi di: confrontare una prima area (76) stampata da un dispositivo decoratore (2) con una seconda area (76') stampata da detto dispositivo decoratore (2), detta seconda area (76') essendo stampata dopo che è trascorso un periodo di tempo da quando è stata stampata detta prima area (76); valutare se detta seconda area (76') è diversa da detta prima area (76), per determinare se almeno un parametro di un processo di decorazione attuato da detto dispositivo decoratore (2) è cambiato durante detto periodo di tempo.
  159. 159. Metodo secondo la rivendicazione 158, in cui detta prima area (76) e detta seconda area (76') vengono valutate su una piastrella ceramica cruda.
  160. 160. Metodo secondo la rivendicazione 158 oppure 159, in cui detto almeno un parametro è l'inclinazione di una racla (8) di detto dispositivo decoratore (2) rispetto ad una superficie esterna di detto dispositivo decoratore (2).
  161. 161. Metodo secondo la rivendicazione 158 oppure 159, in cui detto almeno un parametro è la pressione che una racla (8) di detto dispositivo decoratore (2) esercita su un elemento applicatore (6) di detto dispositivo decoratore (2).
  162. 162. Metodo secondo la rivendicazione 161, in cui detto elemento applicatore comprende un rullo applicatore .
  163. 163. Metodo secondo la rivendicazione 158 oppure 159, in cui detto almeno un parametro è la viscosità di uno smalto applicato da detto dispositivo decoratore (2).
  164. 164. Metodo secondo la rivendicazione 158 oppure 159, in cui detto almeno un parametro è il colore di fondo di un oggetto (4) decorato da detto dispositivo decoratore (2).
  165. 165. Metodo secondo la rivendicazione 158 oppure 159, in cui detto almeno un parametro è il colore di uno smalto applicato da detto dispositivo decoratore (2) su un oggetto (4) da decorare.
  166. 166. Metodo secondo una delle rivendicazioni da 158 a 165, in cui detta fase di valutare comprende acquisire detta prima area (76) e detta seconda area (76') con mezzi rilevatori di colore.
  167. 167. Metodo secondo una delle rivendicazioni da 158 a 166, in cui detta fase di valutare comprende confrontare il colore di detta prima area (76) e di detta seconda area (76').
ITMO20070302 2007-10-03 2007-10-03 Metodi e dispositivi per controllare il funzionamento di macchine decoratrici ITMO20070302A1 (it)

Priority Applications (2)

Application Number Priority Date Filing Date Title
ITMO20070302 ITMO20070302A1 (it) 2007-10-03 2007-10-03 Metodi e dispositivi per controllare il funzionamento di macchine decoratrici
PCT/IB2008/053928 WO2009044319A2 (en) 2007-10-03 2008-09-26 Controlling the funtioning of decorating machines

Applications Claiming Priority (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
ITMO20070302 ITMO20070302A1 (it) 2007-10-03 2007-10-03 Metodi e dispositivi per controllare il funzionamento di macchine decoratrici

Publications (1)

Publication Number Publication Date
ITMO20070302A1 true ITMO20070302A1 (it) 2009-04-04

Family

ID=40313915

Family Applications (1)

Application Number Title Priority Date Filing Date
ITMO20070302 ITMO20070302A1 (it) 2007-10-03 2007-10-03 Metodi e dispositivi per controllare il funzionamento di macchine decoratrici

Country Status (2)

Country Link
IT (1) ITMO20070302A1 (it)
WO (1) WO2009044319A2 (it)

Families Citing this family (1)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
FR3037844B1 (fr) * 2015-06-26 2017-07-14 Centre D'etudes Et De Rech De L'industrie Du Beton Dispositif de controle en temps reel du fonctionnement d'une presse vibrante produisant des produits en beton a demoulage immediat et installation comprenant un tel dispositif.

Family Cites Families (14)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
GB1138613A (en) * 1965-03-11 1969-01-01 Derek Joseph Harry Goddin Improvements in or relating to pressure measuring devices
CH570267A5 (en) * 1973-07-04 1975-12-15 Riggs & Lombard Inc Printing unit for electrically insulated wire - printing wheel supplied with ink by powered pump
DE3101742A1 (de) * 1981-01-21 1982-08-05 Forschungsgesellschaft Druckmaschinen E.V., 6000 Frankfurt Verfahren und vorrichtung zur messung der schmitzringvorspannung an druckmaschinen
GB8702170D0 (en) * 1987-01-31 1987-03-04 Transgrave Studios Ltd Applying design to tiles
US5460091A (en) * 1990-10-30 1995-10-24 Como Technologies, Inc. Printing press ink supply system
US5265773A (en) * 1991-05-24 1993-11-30 Kabushiki Kaisha Marukomu Paste feeding apparatus
US6041709A (en) * 1998-11-12 2000-03-28 Usadvantage, Inc. Peristaltic pump for pumping ink or cleaning fluids in a printing machine
JP3428578B2 (ja) * 2000-11-08 2003-07-22 株式会社東京機械製作所 インキポンプ制御装置
ITBO20010003A1 (it) * 2001-01-05 2002-07-05 Elettro Software S R L Procedimento e apparecchiatura per la decorazione di piastrelle ceramiche
ITBO20010340A1 (it) * 2001-05-29 2002-11-29 Tecno Europa Srl Unita' per la decorazione di prodotti ceramici
BRMU8402313U (pt) * 2004-09-15 2005-05-10 Nuovacer Equipamentos Ceramico Aperfeiçoamento construtivo introduzido em equipamento para aplicação de estampagem decorativa em pisos e revestimentos de natureza cerâmica
DE102005013508B4 (de) * 2005-03-23 2015-09-10 Océ Printing Systems GmbH & Co. KG Sensor, insbesondere zum Messen einer auf den Sensor ausgeübten Kraft, und Verfahren zum Auswerten des Sensors
DE102005061029C5 (de) * 2005-12-19 2010-12-23 Koenig & Bauer Aktiengesellschaft Maschineneinheit einer mehrere Maschineneinheiten aufweisenden Druckmaschine mit mindestens einer Komponente mit einer Adresse
DE102006007179A1 (de) * 2006-02-16 2007-08-30 Koenig & Bauer Aktiengesellschaft Verfahren zur Schwingungsreduktion

Also Published As

Publication number Publication date
WO2009044319A3 (en) 2009-07-23
WO2009044319A2 (en) 2009-04-09

Similar Documents

Publication Publication Date Title
JP6990670B2 (ja) デジタル印刷システムのための制御装置および方法
DE3465930D1 (en) Method and device for controlling the ink supply in an offset printing machine, and offset printing machine provided with such a device
ITTO980203A1 (it) Apparecchio e procedimento per lavorare su un tratto di materiale in foglio.
CN103687727B (zh) 颜色校样设备和方法
KR100911214B1 (ko) 롤-투-롤 윤전인쇄시스템의 인압 제어장치
EP0135700A3 (en) Method of adjusting the inking unit of a printing machine and measuring device for carrying out the method
JPH09206652A (ja) 塗布装置および塗布方法並びにカラーフィルタの製造装置および製造方法
KR20000064672A (ko) 젤라틴캡슐포장용리본을인쇄하는방법및장치
ITUB20154240A1 (it) Stampante a getto di inchiostro
EP4264377A1 (en) Mitigating distortions in printed images
ITMO20070302A1 (it) Metodi e dispositivi per controllare il funzionamento di macchine decoratrici
KR101431481B1 (ko) 점도측정기와 희석제 공급장치를 갖는 패드 인쇄장치 및 이를 이용한 희석제 공급방법
WO2013173659A1 (en) Longitudinal alignment of preprinted images on a roll of substrate with the moving parts of a web printing press.
EP0364424A2 (en) A method of locating a print in a respective printing position in multi-colour silk screen printers
JP2015066520A (ja) 塗布装置、塗布方法
CN105944923B (zh) 一种用于涂布机的自动跳刀装置
KR101717215B1 (ko) 눈금자 인쇄장치
IT202100021335A1 (it) Metodo per determinare la posizione di un rullo di stampa in una macchina per la stampa flessografica
JP2004223906A (ja) 板材に対する印刷方法およびその装置
ITBO980441A1 (it) Nastro per il decoro della superficie di manufatti e relativa macchina decoratrice .
JP3011335U (ja) 図形測定器
EP3581382B1 (en) Controlling longitudinal positioning of a foil web as used in a printing process
JP2008173888A (ja) ローラニップ管理装置およびローラニップ管理方法
SU520273A1 (ru) Прибор дл контрол свойств бумаги и краски в процессе печатани
CN106142819B (zh) 一种智能高速凹版印刷机