ITMI991791A1 - Struttura di pentola antiaderente - Google Patents

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Gian Bortolo Prandelli
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D E S C R I Z I O N E
Il presente trovato riguarda una struttura di pentola antiaderente. Più particolarmente, il trovato riguarda una struttura di pentola anti a derente che risulti essere di durata elevata nel tempo.
Come è noto, sono diffuse le pentole di tipo antiaderente
fine di evitare l 'aderenza di cibi alla pentola, con la conseguente bruciatura del fondo della pentola, nonché dei cibi , è previsto uno strato di materiale antiaderente che viene disteso sulla superficie interna della pentola, per ricoprirlo interamente.
Solitamente, tale strato di materiale antiaderente è politetrafluoroetilene (PTFE) .
Lo strato di PTFE consente una buona non aderenza dei cibi all 'interno di pentole e simili , ma tuttavia presenta alcuni inconvenienti .
In primo luogo, lo strato di PTFE, molto sottile, è facile da danneggiare, particolarmente se si utilizzano utensili da cucina quali forchette, coltelli e simili , i quali possono graffiare lo strato di PTFE e quindi causarne una parziale rimozione, vanificando quindi l 'effetto antiaderente della pentola.
Inoltre, 1 ' anti aderenza data dal PTFE non risulta essere sicuramente ottimale, ma unicamente un miglioramento rispetto a pentole del tutto prive di tale strato antiaderente.
Un altro inconveniente è dato dal fatto che il PTFE può essere realizzato in una varietà di colori,ma generalmente lo si realizza di colore nero, dato che con il calore esso tende a subire modifiche cromatiche che portano alla insorgenza di antiestetiche macchie che non risulterebbero essere accettabili nel caso di pentole e simili. Quindi, il colore nero del PTFE elimina questo inconveniente, ma d'altra parte fa sì che le pentole necessariamente abbiano una superficie interna nera, con un effetto estetico non propriamente gradevole.
Ancora ulteriormente, lo strato antiaderente attualmente utilizzato per pentole e simili induce ad una particolare attenzione anche quando tali pentole devono essere pulite, dato che ad esempio l'uso di spugne fortemente abrasive o pagliette danneggerebbe in modo irreparabile la superficie di PTFE,e quindi renderebbe inutilizzabile la pentola.
Compito precipuo del presente trovato è quello di realizzare una struttura di pentola antiaderente che risolva gli inconvenienti sopra esposti, con una struttura semplice e soprattutto senza impiegare lo strato dimateriale antiaderente normalmente utilizzato.
Nell'ambito di questo compito, uno scopo del presente trovato è quello di realizzare una struttura di pentola antiaderente in cui i cibi cotti entro tale pentola, oltre a non aderire minimamente alla sua superficie interna, possano mantenere un calore elevato, anche quando la pentola è rimossa dalla sorgente di calore.
Un altro scopo del presente trovato è quello di realizzare una struttura di pentola antiaderente, in cui l'assoluta antiaderenza della superficie interna della pentola si accompagni ad una elevata facilità di pulìtura della medesima.
Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di realizzare una struttura di pentola antiaderente, in cui la colorazione e la superficie interna della pentola non sia più legata unicamente al colore nero.
Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di realizzare una struttura di pentola antiaderente che possa essere sia di peso leggero sia di elevata resistenza all'usura.
Non ultimo scopo del presente trovato è quello di realizzare una struttura di pentola antiaderente che sia di elevata affidabilità, di relativamente facile realizzazione.
Questo compito, nonché questi ed altri scopi che meglio appariranno in seguito, sono raggiunti da una struttura di pentola antiaderente, caratterizzata dal fatto di comprendere almeno uno strato esterno di materiale conduttore e almeno uno strato interno di materiale conduttore, fra detti strati esterno ed interno di materiale conduttore essendo previsto almeno uno strato di materiale coibente per una trasmissione ritardata del calore dallo strato di materiale conduttore esterno allo strato di materiale conduttore interno.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione di forme di realizzazione preferite, ma non esclusive, della struttura di pentola secondo il trovato, di cui una esemplificativa è illustrata nell'unica figura allegata che illustra, in vista in sezione, la struttura di pentola secondo il trovato.
Con riferimento quindi all'unica figura sopra citata, la struttura di pentola secondo il trovato,globalmente indicata dal numero di riferimento 1, comprende almeno uno strato esterno di materiale conduttore 2 e almeno uno strato interno dimateriale conduttore 3, destinato a venire a contatto con i cibi da cuocere entro la pentola.
Tra i due strati di materiale conduttore 2 e 3 è previsto almeno uno strato dimateriale coibente 4.
Lo strato esterno e lo strato interno di materiale conduttore 2 e 3 sono,preferibilmente realizzati in metallo con elevata conducibilità termica. Più particolarmente, lo strato esterno 2 è ad esempio realizzato in acciaio o alluminio, analogamente allo strato interno 3. Preferibilmente, lo strato conduttore interno 3 ha una conducibilità meno elevata dello strato conduttore esterno 2.
Lo strato di materiale coibente 4 è invece realizzato con un materiale refrattario, il quale consente sì la trasmissione del calore dallo strato esterno 2 conduttore allo strato interno 3 conduttore, ma con un ritardo temporale e costituisce una sorta di polmone di accumulo per il calore che proviene dalla sorgente di calore che investe lo strato esterno 2 della struttura di pentola secondo il trovato.
Lo strato di materiale coibente (refrattario) 4 può ad esempio essere porcellana, fibra di carbonio, argilla espansa, sabbia, gesso. I materiali sopra indicati sono puramente indicativi e pertanto non limitanti. Si intende che per lo strato di materiale coibente 4 possa essere utilizzato qualsiasi materiale che abbia la proprietà di trasmettere il calore in modo ritardato, da una sua superficie a quella opposta, senza peraltro disperdere parte della energia termica che esso riceve.
Quindi, la sorgente termica che investe lo strato esterno 2 di materiale conduttore e che ha una sua energia termica non viene ostacolata nella sua azione dalla presenza dello strato di materiale coibente 4, ma l'effetto di tale strato è quello di ritardare la trasmissione del calore da uno strato dimateriale conduttore 2 allo strato dimateriale conduttore 3.
Preferibilmente lo strato di materiale refrattario 4 deve avere un coefficiente di dilatazione similare a quello degli strati di materiale conduttore 2 e 3, in modo tale da non correre il rischio che insorgano fenomeni di criccature interne dello strato 4 tra gli strati 2 e 3, i quali potrebbero compromettere l antiaderenza della pentola garantita dallo strato dimateriale coibente 4.
In questo modo, la superficie interna della pentola, data dallo strato di materiale conduttore 3, può essere realizzata ad esempio in acciaio, con effetto estetico altamente gradevole, senza la necessità di ricorrere ad uno strato di materiale antiaderente che rivesta lo strato interno antiaderente 3 come accade in pentole antiaderenti di tipo noto.
Lo spessore della pentola dato dalla somma dei tre o più strati è naturalmente variabile a seconda delle esigenze. In particolare, è possibile utilizzare, come detto, almeno uno strato di materiale conduttore 2 e 3 e almeno uno strato di materiale coibente 4, naturalmente il numero di tali strati può essere aumentato, senza che il concetto cambi, in quanto vi sarà sempre una alternanza di tre tipi di materiali differenti, che sono raffigurati schematicamente dagli strati 2, 4 e 3 in successione.
In particolare, quindi, è importante che la struttura di pentola, vista in sezione come nell'unica figura allegata,presenti sostanzialmente tre strati, ciascuno dei quali può a sua volta essere costituito da una pluralità di strati fra loro identici, per formare uno spessore desiderato.
Prove sperimentali hanno confermato che la struttura di pentola così concepita garantisce una assoluta antiaderenza dei cibi cotti entro la pentola e posti a diretto contatto con la superficie interna dello strato di materiale conduttore 3.
Inoltre, si è verificato che i cibi cotti entro la struttura di pentola secondo il trovato mantengono un calore interno elevato anche per lungo tempo dopo che la pentola è rimossa dalla sorgente termica che è preposta per la cottura dei cibi.
Infatti, la presenza dello strato di materiale coibente 4 che funge da polmone di accumulo per il calore generato dalla sorgente termica, consente un rilascio graduale di tale calore e quindi un riscaldamento prolungato nel tempo dei cibi cotti disposti entro la pentola stessa.
La mancanza dello strato antiaderente in PTFE consente una elevata semplicità nelle operazioni di pulizia della superficie interna della pentola, in quanto è possibile ricorrere ai normali ausili domestici, quali spugnette, pagliette e simili, senza il timore di provocare danni alla superficie interna della pentola.
Inoltre, lo strato di materiale coibente 4 può essere realizzato in modo da fungere da struttura portante per la pentola stessa, con i due strati di materiali conduttori 2 e 3 che fungono in pratica da rivestimento esterno ed interno dello strato di materiale coibente 4. In tal modo, si possono realizzare pentole di peso estremamente contenuto, e di resistenza comunque prolungata nel tempo.
Si è in pratica constatato come la struttura di pentola secondo il trovato assolva pienamente il compito prefissato, in quanto consente di ottenere una superficie interna assolutamente antiaderente, senza ricorrere a strati di materiale antiaderente quali PTFE e simili .
La struttura di pentola così concepita è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell 'ambito del concetto inventivo; inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti .
In pratica, i materiali impiegati , purché compatibili con l 'uso specifico, nonché le dimensioni , potranno essere qualsiasi secondo le esigenze e lo stato della tecnica.

Claims (8)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Struttura di pentola antiaderente, caratterizzata dal fatto di comprendere almeno uno strato esterno di materiale conduttore e almeno uno strato interno di materiale conduttore, . fra detti strati esterno ed interno di materiale conduttore essendo previsto almeno uno strato di materiale coibente per una trasmissione ritardata del calore dallo strato di materiale conduttore esterno allo strato di materiale conduttore interno.
  2. 2. Struttura di pentola secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto almeno uno strato di materiale coibente è costituito da un materiale refrattario.
  3. 3. Struttura di pentola secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto almeno uno strato di materiale coibente ha un coefficiente di dilatazione termica similare a quello di detto almeno uno strato esterno di materiale conduttore e di detto almeno uno strato interno di materiale conduttore.
  4. 4. Struttura di pentola secondo una o più delle rivendicazioni precedenti , caratterizzata dal fatto che detto almeno uno strato di materiale conduttore esterno è un metallo conduttore.
  5. 5. Struttura di pentola secondo una o più delle rivendicazioni precedenti , caratterizzata dal fatto che detto almeno uno strato di materiale conduttore interno è un metallo conduttore.
  6. 6. Struttura di pentola secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto almeno uno strato di materiale coibente è disposto a diretto contatto con detto almeno uno strato di materiale esterno conduttore e con detto almeno uno strato di materiale interno conduttore.
  7. 7. Struttura di pentola secondo una o più delle rivendicazioni precedenti , caratterizzata dal fatto che detto strato conduttore esterno ha una conducibilità termica maggiore di quella di detto strato conduttore interno.
  8. 8. Struttura di pentola secondo una o più delle rivendicazioni precedenti , caratterizzata dal fatto di comprendere una o più delle caratteristiche descritte e/o illustrate.
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