ITMI990410A1 - Procedimento e macchina per la cordatura di una coppia di conduttorisecondo due eliche equiverse tra loro sfasate di mezzo passo - Google Patents

Procedimento e macchina per la cordatura di una coppia di conduttorisecondo due eliche equiverse tra loro sfasate di mezzo passo

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ITMI990410A1
ITMI990410A1 IT1999MI000410A ITMI990410A ITMI990410A1 IT MI990410 A1 ITMI990410 A1 IT MI990410A1 IT 1999MI000410 A IT1999MI000410 A IT 1999MI000410A IT MI990410 A ITMI990410 A IT MI990410A IT MI990410 A1 ITMI990410 A1 IT MI990410A1
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conductor
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Sergio Cortinovis
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Cortinovis Spa
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    • H01ELECTRIC ELEMENTS
    • H01BCABLES; CONDUCTORS; INSULATORS; SELECTION OF MATERIALS FOR THEIR CONDUCTIVE, INSULATING OR DIELECTRIC PROPERTIES
    • H01B13/00Apparatus or processes specially adapted for manufacturing conductors or cables
    • H01B13/02Stranding-up
    • H01B13/0214Stranding-up by a twisting pay-off device

Description

D E S C R I Z I O N E
Il presente trovato ha come oggetto un procedimento ed una macchina per la cordatura di una coppia di conduttori secondo due eliche equiverse sfasate tra loro di mezzo passo, particolarmente per conduttori ad alte prestazioni per la trasmissione di segnali nel settore delle comunicazioni.
Come è noto, il cavo singolo utilizzato per la trasmissione di segnali nel settore delle comunicazioni, come ad esempio il normale doppino telefonico, è costituito, generalmente, da una coppia di conduttori isolati, rispettivamente uno per l'andata e l'altro per il ritorno, che sono cordati tra loro e cioè accoppiati secondo due eliche equiverse tra loro sfasate di mezzo passo, sia per crescerne l'elasticità e la resistenza meccanica che per ridurre l'accoppiamento capacitivo.
Poiché il passo di cordatura è assai ridotto, generalmente pari ad un centimetro, e che quindi occorre una rotazione dell'apparato di cordatura per ogni passo e per il fatto che di questo cavo sono richiesti elevatissimi volumi, esso viene normalmente prodotto su apparati di cordatura a doppia torsione che presentano un'altissima produttività in termini di cordatura anche se tali apparati sono assai "rudi" nei confronti dei conduttori. La cordatura eseguita con questi apparati a doppia torsione viene ottenuta "pizzicando" i conduttori che vengono perciò contemporaneamente ritorti" su se stessi.
L'apparato di cordatura a doppia torsione, infatti, fa corrispondere ad ogni rotazione di deposizione del conduttore una sua completa torsione assiale, in altri termini, se si osserva un doppino prodotto mediante un apparato di cordatura a doppia torsione, si vede che ad ogni passo di cordatura ogni conduttore subisce una rotazione completa attorno al proprio asse.
Questo risulta estremamente dannoso per i conduttori poiché la torsione che è applicata sullo strato di isolamento che ricopre i conduttori da un lato lo screpola e lo stacca dal rame e dall'altro sottopone l'anima a strizione e ad irregolari riduzioni di sezione nei punti ove essa cede.
Questo fatto, accettabile in passato data la bassa banda passante richiesta, diventa sempre più insopportabile man mano che crescono le prestazioni richieste al cavo, che esigono isolamenti perfetti e costanza assoluta delle caratteristiche del conduttore lungo tutto il tragitto del segnale.
Per ovviare al problema della torsione dei conduttori, sono attualmente realizzate macchine di cordatura a detorsione parziale preventiva in cui cioè il singolo conduttore, prima della riunitura, viene assoggettato ad una torsione del valore del 50-60 % e di segno contrario (detorsione) a quello che subirà durante la successiva operazione di cordatura, in modo da lasciare, alla fine del processo, un conduttore a torsione residua ridotta.
Questo accorgimento non porta a sostanziali vantaggi rispetto alla tecnica precedente in quanto, in realtà, esso sottopone il cavo ad una doppia manipolazione e quindi ad un doppio danneggiamento mediante le due torsioni inverse ed opposte con l'effetto di staccare ancora di più l'isolamento dal rame peggiorando le prestazioni del cavo ancora di più del processo precedente a doppia torsione. Infatti, la degradazione delle prestazioni del cavo non dipende tanto dalla torsione residua assoluta quanto dalle manipolazioni assolute subite. In pratica, una torsione di 180° del conduttore attorno al suo asse e una controtorsione di 360° ad ogni passo, pur lasciando alla fine un conduttore con torsione assoluta di solo 180° {360°-180°), peggiora il comportamento del conduttore come se gli fosse stata inferta una torsione totale di 540°.
Compito precipuo del presente trovato è quello di risolvere i problemi sopra esposti, escogitando un procedimento che consenta di realizzare cavi cordando tra loro una coppia di conduttori senza alterarne l'anima e/o lo strato isolante che la ricopre.
Nell'ambito di questo compito, uno scopo del travato è quello di proporre un procedimento che consenta di realizzare cavi che assicurino alte prestazioni nella trasmissione di segnali e che quindi risultino particolarmente idonei all'impiego nel settore delle comunicazioni.
Un altro scopo del trovato è quello di realizzare una macchina per l'esecuzione del procedimento secondo il trovato che consenta un’elevata velocità di rotazione dell'apparato cordante e perciò un'elevata produttività .
Questo compito, nonché questi ed altri scopi che meglio appariranno in seguito, sono raggiunti da un procedimento per la cordatura di una coppia di conduttori secondo due eliche equiverse sfasate tra loro di mezzo passo, caratterizzato dal fatto di consistere nell'unire due conduttori filiformi disponendoli secondo due eliche uguali, equiverse e sfasate tra loro di mezzo passo in assenza di rotazione di detti conduttori attorno ai relativi assi.
Il procedimento secondo il trovato viene preferibilmente eseguito mediante una macchina per la cordatura di una coppia di conduttori secondo due eliche equiverse sfasate tra loro di mezzo passo, comprendente un complesso di cordatura ad arco erogante un primo conduttore ed un secondo conduttore con detto primo condùttore ruotante attorno a detto secondo conduttore, caratterizzata dal fatto di comprendere, in uscita da detto complesso di cordatura ad arco, primi mezzi di supporto definenti primi punti di contatto per detti due conduttori in prossimità dell'asse di rotazione, o asse principale, di detto primo conduttore attorno a detto secondo conduttore e, a valle di questi, secondo il senso di avanzamento di detti due conduttori, secondi mezzi di supporto definenti secondi punti di contatto per detti due conduttori; detti secondi punti di contatto essendo distanziati e simmetricamente disposti tra loro relativamente a detto asse principale; almeno detti primi mezzi di supporto per detto primo conduttore e detti secondi mezzi di supporto essendo solidali, nella rotazione attorno a detto asse principale, con detto primo conduttore; a valle di detti secondi mezzi di supporto essendo prevista una filiera per completare l'unione di detti due conduttori.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, del procedimento secondo il trovato, nonché della macchina per la sua esecuzione, illustrata, a titolo indicativo e non limitativo, negli uniti disegni, in cui:
la figura 1 illustra schematicamente la macchina per l'esecuzione del procedimento secondo il trovato in alzato laterale e parzialmente sezionata,-la figura 2 illustra un particolare della macchina secondo il trovato, in vista prospettica, relativo ai primi e ai secondi mezzi di supporto;
la figura 3 illustra, in modo analogo alla figura 2, una variante di esecuzione dei primi e dei secondi mezzi di supporto;
la figura 4 illustra, in vista prospettica, un cavo ottenuto con il procedimento secondo il trovato;
la figura 5 illustra schematicamente una linea per la produzione di cavi a più coppie di conduttori.
Con riferimento alle figure citate, la macchina per l'esecuzione del procedimento secondo il trovato, indicata globalmente con il numero di riferimento 1, comprende un complesso di cordatura ad arco, indicato complessivamente con il numero di riferimento 2, che eroga, in uscita, un primo conduttore 3 ed un secondo conduttore 4 con il primo conduttore 3 che ruota attorno al secondo conduttore 4.
In uscita dal complesso di cordatura ad arco 2, la macchina per l'esecuzione del procedimento secondo il trovato comprende primi mezzi di supporto 5 che definiscono primi punti di contatto per i due conduttori 3 e 4 in prossimità dell'asse di rotazione, o asse principale 6, del primo conduttore 3 attorno al secondo conduttore 4 e, a valle di questi, secondo il senso di avanzamento dei due conduttori 3 e 4, indicato dalla freccia 7, secondi mezzi di supporto 8 che definiscono secondi punti di contatto per i conduttori 3 e 4.
I secondi punti di contatto sono distanziati e simmetricamente disposti tra loro relativamente all'asse principale 6. Almeno i primi mezzi di supporto per il primo conduttore 3 ed i secondi mezzi di supporto 8 sono solidali, nella rotazione attorno all'asse principale 6, con il primo conduttore 3.
A valle dei secondi mezzi di supporto 8, secondo il senso di avanzamento 7, è disposta una filiera 9 che completa l'unione dei due conduttori 3 e 4.
Più particolarmente, il complesso di cordatura ad arco comprende una struttura portante statica esterna fissa a terra costituita sostanzialmente da una coppia di spalle 10 e 11.
La spalla 10 supporta, in modo girevole attorno al suo asse, ad esempio mediante l'interposizione di cuscinetti 12a e 12b, un primo albero cavo 13 che è disposto con il suo asse coincidente con l'asse principale 6.
La spalla 11 supporta, in modo girevole attorno al suo asse, ad esempio mediante l'interposizione di cuscinetti 14a e 14b, un secondo albero cavo 15 che è disposto coassialmente al primo albero cavo 13.
All'estremità del primo albero cavo 13, che è rivolta verso il secondo albero cavo 15, è fissata una coppia di bracci 16a e 16b, solidali tra loro, che giacciono in uno stesso piano passante per l'asse principale 6 e che sono piegati in direzione del secondo albero cavo 15.
Allo stesso modo, all'estremità del secondo albero cavo 15 rivolta verso il primo albero cavo 13, è fissata una coppia di bracci 17a e 17b, solidali tra loro, che giacciono nello stesso piano dei bracci 16a e 16b e che sono piegati in direzione del primo albero cavo 13.
Il braccio I6a è collegato rigidamente al braccio 17a mediante un arco 18. Sul lato dell'arco 18 rivolto verso l’asse principale 6, sono previste apposite staffe 19 per il contenimento a riposo del primo conduttore 3.
Il complesso costituito dal braccio I6a, dall'arco 18 e dal braccio 17a costituisce un arco le cui estremità sono situate in prossimità dell'asse principale 6 e tale arco definisce un tratto del percorso seguito dal primo conduttore 3.
I bracci 16b e 17b sono collegati rigidamente tra loro mediante un arco 26 che ha la funzione di controbilanciare l'arco 18 e di irrigidire il collegamento tra gli alberi cavi 13 e 15. Gli archi 18 e 26 giacciono in uno stesso piano che passa per l'asse principale 6.
II primo conduttore 3 è alimentato alla macchina da una prima bobina 20 che è disposta lateralmente alla spalla 10 e che è azionata da un dispositivo svolgitore azionato da un primo motore 21; dalla bobina 20, il primo conduttore 3 passa su un cilindro di rinvio 61 e da questo il primo conduttore 3 è rinviato, attraverso una prima puleggia 22, supportata in modo folle attorno al suo asse dalla struttura portante della macchina, ad entrare coassialmente all'interno del primo albero cavo 13.
All 'interno del primo albero cavo 13 è inoltre prevista una seconda puleggia 23 da esso supportata in modo folle attorno al suo asse. La seconda puleggia 23 è posta con il suo asse in una zona distanziata rispetto all'asse principale 6 in modo tale che la sua gola risulti tangente all'asse 6. Come risultato, il percorso del primo conduttore 3 non viene alterato dalla rotazione dell'albero cavo 13 (coincidendo con il suo asse), non viene toccato al suo ingresso in esso anche se tale ingresso avviene attraverso un foro di dimensioni ridotte e non subisce torsioni sebbene provenga da un equipaggio fermo rispetto a terra.
Dalla seconda puleggia 23, il primo conduttore 3 passa sul lato dell'arco 18 rivolto verso l'asse principale 6.
L'ingresso del primo conduttore 3 nell'arco 18 è consentito da un apposito passaggio 24 previsto nel braccio 16a, anch'esso rotante solidalmente all'albero cavo 13 e alla puleggia 23 e perciò lungo un percorso fisso all'interno dell'equipaggio rotante, costituito dagli alberi 13 e 15 e dai relativi bracci 16a e 16b, 17a e 17b collegati dagli archi 18 e 26, e quindi non turbato dalla rotazione.
Allo stesso modo, sull'altra estremità dell'arco 18, l'uscita del primo conduttore 3 è consentita da un apposito passaggio 25 che attraversa il braccio 17a.
In uscita dall'arco 18, il primo conduttore 3 si impegna con i primi mezzi di supporto 5 e quindi con i secondi mezzi di supporto 8 che sorreggono il conduttore 3 nel tratto finale del suo percorso che verrà meglio dettagliato in seguito.
L'equipaggio rotante sopra citato è azionabile con moto rotatorio attorno all'asse 6 mediante un motore 30 il cui albero di uscita è collegato, ad esempio, mediante una cinghia dentata 31, ad una puleggia 32 calettata sul primo albero cavo 13.
All'interno della traiettoria descritta dall'arco 18 nella sua rotazione attorno all'asse principale 6 è disposto un telaio 33 sul quale è montata una seconda bobina 34 la quale è esclusa dal moto rotatorio attorno all'asse principale 6.
Più particolarmente, il telaio 33 è supportato, in modo girevole attorno all'asse principale 6, ad esempio mediante l'interposizione di cuscinetti 35 e 36, da due contropunte 37 e 33 l'asse delle quali coincide con l'asse principale 6. Le contropunte 37 e 38 sono fissate rigidamente rispettivamente al primo albero cavo 13 e al secondo albero cavo 15.
Il telaio 33 supporta, in modo girevole attorno al suo asse 34a, la seconda bobina 34. Preferibilmente, l'asse 34a della bobina 34 incide perpendicolarmente l'asse principale 6 nel punto intermedio della distanza tra le spalle 10 e 11 che costituisce il punto centrale di tutta la macchina.
La seconda bobina 34 è azionabile con moto rotatorio attorno al suo asse 34a mediante un secondo motore 39 che è montato sul telaio 33.
La seconda bobina 34 fornisce il secondo conduttore 4 che, in uscita dalla bobina, viene rinviato attraverso una prima puleggia 40, una seconda puleggia 41 e una terza puleggia 42 che sono supportate dal telaio 33, in modo girevole attorno ai rispettivi assi tutti paralleli tra loro e all’asse 34a.
In particolare, la terza puleggia 42 è disposta con il suo asse in modo tale che la sua gola, con la quale si impegna il secondo conduttore 4, risulti tangente all'asse principale 6. In questo modo, in uscita dalla terza puleggia 42, il secondo conduttore 4 perviene ai primi mezzi di supporto 5 passando lungo l'asse principale 6 ed attraversando un passaggio assiale 43 appositamente praticato nella contropunta 38 in corrispondenza dell'asse principale 6. Durante questo attraversamento, il secondo conduttore 4 non interferisce minimamente con la contropunta 38, che ruota attorno all'asse principale 6 solidalmente agli alberi cavi 13 e 15, e quindi non subisce alcuna azione di torsione nonostante la rotazione della contropunta 38.
Il tratto finale dei percorsi del primo conduttore 3 e del secondo conduttore 4 è definito dai primi mezzi di supporto 5 e dai secondi mezzi di supporto 8.
I primi mezzi di supporto 5 possono essere costituiti, come illustrato in figura 2, da una prima puleggia 44 che è supportata, in modo folle attorno al suo asse 45, all'interno del secondo albero cavo 15.
L'asse 45 della prima puleggia 44 è perpendicolare e distanziato rispetto all'asse principale 6 in modo tale che la sua gola risulti tangente all'asse principale 6.
In alternativa, come illustrato nella figura 3, i primi mezzi di supporto 5 possono essere costituiti da una coppia di pulegge 44a e 44b, tra loro coassiali, il cui asse è disposto perpendicolarmente e distanziato rispetto all'asse principale 6 in modo tale che le loro gole, impegnabili rispettivamente dal primo conduttore 3 e dal secondo conduttore 4, vengano a trovarsi in prossimità dell'asse principale 6, quasi coincidenti con questo.
I primi mezzi di supporto 5, anziché essere costituiti da una coppia di pulegge coassiali, potranno anche essere costituiti anche da una sola puleggia con due gole situate in prossimità dell'asse principale 6 che definiscono due punti di contatto, in prossimità di tale asse principale 6, per i due conduttori 3 e 4.
In ogni caso, il cono descritto dal conduttore 4 tra il punto di appoggio sulla puleggia 42 e quello, rotante, sulla puleggia 44 è di ampiezza tanto piccola da essere contenuto entro il passaggio 43 evitando così il contatto del secondo conduttore 4 con la contropunta 38.
I secondi mezzi di supporto 8 sono costituiti da una coppia di pulegge coassiali 46a e 46b che sono supportate, in modo folle attorno al loro asse 47, all'interno del secondo albero cavo 15 a valle dei primi mezzi di supporto secondo il senso di avanzamento 7.
L'asse delle pulegge 46a e 46b è disposto perpendicolarmente all'asse principale 6 ed incide tale asse principale 6 in modo tale che le gole di queste pulegge 46a e 46b definiscano due punti di contatto rispettivamente per il primo conduttore 3 e per il secondo conduttore 4 che sono distanziati e disposti simmetricamente tra loro rispetto all'asse principale 6.
Tra i primi mezzi di supporto 5 e secondi mezzi di supporto 8 i conduttori 3 e 4 sono affiancati tra loro senza intersecarsi.
Opportunamente, sono previsti mezzi per uguagliare i tiri applicati ai due conduttori 3 e 4. Tali mezzi per uguagliare i tiri comprendono mezzi rilevatori delle sollecitazioni che vengono trasmesse dal primo conduttore 3 alla puleggia 46a e mezzi rilevatori delle sollecitazioni che vengono trasmesse dal secondo conduttore 4 all'altra puleggia 46b dei secondi mezzi di supporto 8. Questi mezzi rilevatori sono operativamente collegati al primo motore 21 e al secondo motore 39 per variare la coppia di azionamento di questi motori in modo da uguagliare i tiri che sono applicati ai conduttori 3 e 4 lungo il tratto finale del loro percorso.
I mezzi rilevatori sono opportunamente costituiti da celle di carico 50 e 51 che sono collegate rispettivamente alle pulegge 46a e 46b. Queste celle di carico sono collegate, mediante un relativo circuito di regolazione in retroazione, al primo motore 21 e al secondo motore 39.
In sostanza, i motori 21 e 39 hanno la funzione di frenare, in misura variabile, i conduttori 3 e 4 durante il loro svolgimento dalle rispettive bobine 20 e 34 provocato dalla trazione applicata al cavo, composto dai conduttori 3 e 4, a valle della macchina 1.
Infatti, il cavo a forma di coppia, una volta formato, viene estratto dalla macchina da un tiro esterno alla filiera 9: le sue componenti ripartite su ciascuno dei conduttori 3 e 4 nel tratto che condiziona la cordatura (cioè quello tra i secondi mezzi di supporto 8 e la filiera 9), che definiamo TI e T2, sono calcolate tramite il valore della loro componente radiale gravante su ciascuna delle celle di carico 50 e 51 che costituiscono gli assi fisici delle rispettive pulegge di rinvio 46a e 46b.
I due segnali TI e T2 vengono utilizzati per comandare per il tramite di un relativo circuito di retroazione, i motori 21 e 39 che appunto regolano lo svolgimento dei conduttori 3 e 4.
Ai fini della regolarità e simmetria della formazione della coppia basterebbe comandare che ad ogni istante essi fossero uguali, ma dato che il sistema ha la possibilità di regolare due variabili e quindi due gradi di libertà, si utilizza il secondo grado di libertà per imporre che TI e T2, oltre ad essere uguali tra loro, siano costanti e pari ad un valore prefissato Tcavo per tutto il tratto di fabbricazione, con ciò ottenendo un cavo di caratteristiche uniformi su tutta la produzione ed evitando produzione di code di caratteristiche difformi e perciò da scartare.
Tcavo viene determinato, per concomitanti ragioni di ridurre al minimo la dannosa sollecitazione di trazione sui conduttori ed i costi energetici, come il minimo valore di trazione mantenibile durante tutto il processo di produzione di un dato tipo di cavo. Poiché i motori non possono spingere il cavo, ma soltanto fornirlo sotto il richiamo di una ridottissima trazione di richiamo, Tcavo non può scendere sotto il minimo tiro necessario a vincere gli attriti agenti sulla tratta di estrazione più sollecitata di uno dei due conduttori, che è poi in realtà quella del conduttore 3 tra la bobina 20 e le pulegge 46a e 46b, nella condizione di massima velocità.
In pratica, Tcavo viene determinato come T1 nella combinazione di massima velocità d'esercizio e di minima azione frenante da parte del complesso costituito dal motore 21 e dalla bobina 20 in modo da non mandare in fuga il conduttore 3.
Durante il funzionamento, si imporrà, mediante il circuito di retroazione sui motori 21 e 38, che il tiro T1 rimanga sempre uguale a Tcavo e che il tiro T2 si mantenga uguale a T1.
In altri termini, un circuito di retroazione agisce in modo tale da annullare il segnale T1-Tcavo e l'altro circuito in retroazione in modo da annullare il segnale T2-T1.
La trasmissione dei segnali prodotti dalle celle di carico 50 e 51 al relativo circuito di regolazione in retroazione avviene mediante l'adozione di appositi contatti striscianti 53 sull'albero cavo 15.
In uscita dalle pulegge 46a e 46b, i conduttori 3 e 4 passano attraverso appositivi passaggi 54 e 55 definiti in una piastra che occlude l’estremità del secondo albero cavo 15 rivolta dalla parte opposta rispetto all'estremità di ingresso nel secondo albero cavo 15 e i due conduttori 3 e 4 e convergono all'interno della filiera 9 che forza alla riunione i due conduttori 3 e 4.
Il funzionamento della macchina secondo il trovato è il seguente. Il primo conduttore 3 viene svolto progressivamente dalla bobina 20 e, mediante la puleggia 22, viene immesso all'interno del primo albero cavo 13 in corrispondenza dell'asse principale 6.
Il primo conduttore 3 viene quindi deviato dalla puleggia 23, lungo l'arco 18 dal quale fuoriesce entrando nel secondo albero cavo 15 ed appoggiandosi sulla gola della puleggia 44 o 44a.
Il secondo conduttore 4 viene svolto progressivamente dalla bobina 34 e fuoriesce dalla spazio delimitato dalla traiettoria di rotazione dell'arco 18 passando attraverso il passaggio 43 definito nella contropunta 38 solidale al secondo albero cavo 15 che porta i bracci 17a e 17b.
Il secondo conduttore 4 si appoggia nella gola della puleggia 44 o nella gola della puleggia 44b.
L'azionamento con moto rotatorio attorno all'asse principale 6 dell'arco 18 porta il primo conduttore 3 a ruotare attorno al secondo conduttore 4.
Nel tratto di percorso compreso tra la puleggia 44, oppure tra le pulegge 44a e 44b, e le pulegge 46a e 46b, i due conduttori 3 e 4 non si toccano mai in quanto, come si è detto, le pulegge 44 o 44a e 44b e le pulegge 46a e 46b ruotano solidalmente al secondo albero cavo 15 e quindi solidalmente all'arco 18.
Durante l'avanzamento dei conduttori 3 e 4, le celle di carico 50 e 51 inviano segnali proporzionali al tiro dei conduttori 3 e 4 al relativo circuito di regolazione in retroazione che provvede ad uguagliare i tiri residui agenti all'altezza dei secondi mezzi di supporto 8 sui due conduttori 3 e 4.
La perfetta simmetria dell'azione cordante (esercitata dalle pulegge 46a e 46b, che ruotano occupando sempre posizioni simmetriche rispetto all'asse 6, ciascuna ripetendo la posizione dell'altra a mezzo passo di distanza) e l'assenza di ogni azione turbativa esercitata dalle trazioni di avanzamento sui due fili (che sono mantenute rigorosamente uguali tra loro e costanti nel tempo) producono una coppia in cui i singoli conduttori si dispongono lungo due eliche equiverse sempre identiche, soltanto tra loro sfasate di mezzo passo.
L'assenza di ogni azione di torsione sul singolo conduttore non produce alcuna rotazione di ciascuna delle sue sezioni trasversali, che vengono successivamente deposte senza modificare i loro orientamenti originali tra loro paralleli (come evidenziato nella figura 4).
L'assoluta salvaguardia delle caratteristiche elettriche dei conduttori (nessuna azione di torsione che ne screpolerebbe l'isolamento, riduzione al minimo degli sforzi di trazione, e comunque ben al di sotto del valore di minimo danneggiamento per strizione e stacco dell'isolamento) e la regolarità geometrica della deposizione (che vede i due conduttori ripetere ciascuno la posizione dell'altro a mezzo passo di distanza) rendono il cavo prodotto particolarmente idoneo all'impiego nelle telecomunicazioni.
La situazione del cavo al termine della cordatura dei due conduttori 3 e 4 che li compone è illustrata nella figura 4 ove è stato indicato anche,come l'orientamento di ciascuna sezione dei conduttori 3 e 4 rimanga identico lungo tutto un passo di cordatura.
E' da notare che, per la realizzazione di cavi composti da più coppie di conduttori, si potranno prevedere, come illustrato nella figura 5, più macchine secondo il trovato disposte in parallelo prevedendo, in uscita dalle macchine, un opportuno gruppo di tiro, ad esempio un cabestano 70, ed unità di nastratura 71 per fissare le varie coppie 73 di conduttori prima della riunitura eseguita ad esempio mediante un cordatore avvolgitore 72 di tipo noto.
Si è in pratica constatato come la macchina ed il procedimento secondo il trovato assolvano pienamente il compito prefissato, in quanto consentono di cordare, con un'elevata produzione oraria, coppie di conduttori disposti secondo eliche cilindriche uguali, sfasate tra loro di mezzo passo e perfettamente scaricati da sollecitazioni di torsione e quindi con un comportamento perfettamente uguale dei due conduttori.
La macchina e il procedimento così concepiti sono suscettibili di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo; inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti.
In pratica, i materiali impiegati, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi secondo le esigenze e lo stato della tecnica.

Claims (14)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Procedimento per la cordatura di una coppia di conduttori secondo due eliche equiverse sfasate tra loro di mezzo passo, caratterizzato dal fatto di consistere nell'unire due conduttori filiformi disponendoli secondo due eliche uguali, equiverse e sfasate tra loro di mezzo passo in assenza di rotazione di detti conduttori attorno ai relativi assi.
  2. 2. Procedimento, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che l'unione di detti due conduttori viene eseguita mediante un processo di cordatura ad arco prevedendo percorsi finali di cordatura uguali per i due conduttori e sfasati tra loro di mezzo passo o mezza rotazione dell ' apparato di riunitura.
  3. 3. Procedimento, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la disposizione ad elica di detti due conduttori viene eseguita mantenendo uguali tra loro i tiri su detti due conduttori almeno lungo detti percorsi finali.
  4. 4 . Macchina per la cordatura di una coppia di conduttori secondo due eliche equiverse sfasate tra loro di mezzo passo, comprendente un complesso di cordatura ad arco erogante un primo conduttore ed un secondo conduttore con detto primo conduttore ruotante attorno a detto secondo conduttore, caratterizzata dal fatto di comprendere, in uscita da detto complesso di cordatura ad arco, primi mezzi di supporto definenti primi punti di contatto per detti due conduttori in prossimità dell'asse di rotazione, o asse principale, di detto primo conduttore attorno a detto secondo conduttore e, a valle di questi, secondo il senso di avanzamento di detti due conduttori, secondi mezzi di supporto definenti secondi punti di contatto per detti due conduttori; detti secondi punti di contatto essendo distanziati e simmetricamente disposti tra loro relativamente a detto asse principale; almeno detti primi mezzi di supporto per detto primo conduttore e detti secondi mezzi di supporto essendo solidali, nella rotazione attorno a detto asse principale, con detto primo conduttore,· a valle di detti se-., condi mezzi di supporto essendo prevista una filiera per completare l'unione di detti due conduttori.
  5. 5. Macchina, secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto dal fatto di comprendere mezzi per uguagliare i tiri applicati a detti conduttori a valle di detto complesso di cordatura ad arco.
  6. 6. Macchina, secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che detto complesso di cordatura ad arco comprende una struttura portante supportante girevolmente, attorno a detto asse principale, un arco disposto con le sue estremità in prossimità di detto asse principale e definente un tratto del percorso per detto primo conduttore sviluppantesi da una prima bobina azionabile da un primo motore, essendo previsti mezzi di azionamento di detto arco con moto rotatorio attorno a detto asse principale; internamente alla traiettoria descritta da detto arco nella sua rotazione, detta struttura portante supportando una seconda bobina esclusa dal moto rotatorio attorno a detto asse principale ed azionabile con moto rotatorio attorno al suo asse da un secondo motore; il percorso per detto primo conduttore sviluppandosi a partire da detta prima bobina e passando lungo detto arco a partire da un'estremità di ingresso fino ad un'estremità di uscita dello stesso arco, il percorso per detto secondo conduttore sviluppandosi da detta seconda bobina fino in prossimità di detta estremità di uscita di detto arco; detti primi mezzi di supporto dei conduttori e detti secondi mezzi di supporto dei conduttori essendo solidali a detto arco nel moto rotatorio attorno a detto asse principale ed essendo disposti in sequenza a partire da una zona in prossimità di detta estremità di uscita di detto arco per definire il tratto finale del percorso di detti due conduttori.
  7. 7. Macchina, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta seconda bobina è disposta con il suo asse perpendicolarmente a detto asse principale.
  8. 8. Macchina, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto arco è connesso solidalmente con la sua estremità di ingresso ad un primo albero cavo con asse coincidente con detto asse principale e con la sua estremità di uscita ad un secondo albero cavo coassiale a detto primo albero cavo; detti alberi cavi essendo supportati girevolmente attorno all'asse principale da detta struttura portante costituita da una struttura statica esterna poggiante a terra; detti primi mezzi di supporto comprendendo almeno una prima puleggia presentante almeno una gola impegnabile da detti conduttori; detti secondi mezzi di supporto comprendendo almeno due pulegge coassiali definenti ciascuna una gola impegnabile da uno di detti conduttori; detta prima puleggia presentando il suo asse disposto perpendicolarmente a detto asse principale e distanziato da questo per portare la sua gola ad essere tangente a detto asse principale; dette due pulegge presentando il loro asse disposto perpendicolarmente a detto asse principale ed intersecante detto asse principale; detta puleggia e dette due pulegge essendo supportate, in modo folle attorno ai rispettivi assi, all'interno di detto secondo albero cavo.
  9. 9. Macchina, secondo una ο più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta prima puleggia è costituita da una puleggia a due gole affiancate o da una coppia di pulegge solidali tra loro per il supporto individuale di detti due conduttori.
  10. 10. Macchina, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta seconda bobina è montata su un'intelaiatura supportata, in modo folle attorno a detto asse principale, da detto primo albero cavo e da detto secondo albero cavo.
  11. 11. Macchina, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che, tra detta almeno una puleggia e dette due pulegge, i percorsi di detti due conduttori sono affiancati senza intersecarsi .
  12. 12. Macchina, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti mezzi per uguagliare i tiri applicati a detti due conduttori comprendono mezzi rilevatori delle sollecitazioni trasmesse da detto primo conduttore ad una di dette due pulegge dei secondi mezzi di supporto e mezzi rilevatori delle sollecitazioni trasmesse da detto secondo conduttore all'altra di dette due pulegge dei secondi mezzi di supporto, detti mezzi rilevatori essendo operativamente collegati a detto primo motore e a detto secondo motore per variare la coppia di azionamento di detti motori in modo da uguagliare i tiri applicati a detti conduttori lungo detto tratto finale del loro percorso.
  13. 13. Macchina, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti mezzi rilevatori sono costituiti da celle di carico collegate a dette pulegge e collegate mediante un relativo circuito di regolazione in retroazione a detto primo motore e a detto secondo motore.
  14. 14. Procedimento e macchina per la cordatura di una coppia di conduttori secondo due eliche equiverse sfasate tra loro di mezzo passo, caratterizzati dal fatto di comprendere una o più delle caratteristiche descritte e/o illustrate.
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