ITMI990354A1

ITMI990354A1 - Erogatore di sostanze fluide in pressione attraverso una cannula mobile

Info

Publication number: ITMI990354A1
Application number: IT1999MI000354A
Authority: IT
Inventors: Andrea Marelli
Original assignee: Marelli Giovanni S R L
Priority date: 1999-02-22
Filing date: 1999-02-22
Publication date: 2000-08-22
Also published as: IT1308625B1; BR0000902A; EP1031517A1

Description

Descrizione di un'invenzione industriale

DESCRIZIONE

La presente invenzione ha per oggetto un erogatore per liquidi o creme in pressione provenienti dallo stelo di una pompetta o valvola ed espulsi all'esterno attraverso un foro di scarico previsto alla estremità libera di una cannula che è montata in modo girevole su una testa di azionamento.

Erogatori del tipo sopra menzionato sono ben noti e largamente utilizzati, specialmente per spruzzare liquidi nel cavo orale di chi utilizza l'erogatore stesso. Tali erogatori hanno una lunga cannula che è girevole tra una posizione di riposo in cui essa è parallela ed adiacente al corpo del contenitore in cui è racchiusa la sostanza da erogare (in modo da occupare poco spazio durante il trasporto e l'immagazzinamento) ed una posizione di impiego in cui la cannula stessa è ruotata per risultare sostanzialmente perpendicolare al corpo del contenitore (in modo da permettere l'introduzione della cannula entro il cavo orale.) Tutti gli erogatori del tipo cui si fa qui riferimento comprendono una testa di azionamento che ha una sede per l'alloggiamento in essa della estremità libera dello stelo della pompetta o valvola ed una sede laterale (che trattiene in modo girevole una estremità della cannula): la cannula è sostanzialmente costituita da un corpo tubolare cavo allungato una cui estremità comunica o può essere posta in comunicazione con la sede laterale della testa di azionamento ed, attraverso un passaggio ricavato nella testa stessa, con la sede di alloggiamento dello stelo della pompetta, mentre all'altra estremità (ossia all'estremità libera) dello stesso corpo tubolare è previsto l'ugello di scarico del fluido in pressione.

Gli erogatori con cannula mobile di tipo noto presentano tutti due gravi inconvenienti, consistenti nel fatto che il volume della cavità della cannula è necessariamente relativamente grande (di modo che in esso può ristagnare, al cessare della erogazione, un corrispondente quantitativo di liquido che può essere costoso, che può deteriorarsi al contatto con l'aria e che può gocciolare fuori dall'orifizio della cannula stessa quando essa è ruotata in posizione di riposo parallela all'asse del contenitore, con l'orifizio rivolto verso il basso) e nel fatto che l'orifizio di erogazione della cannula è sempre ricavato in un corpo supplementare, distinto dalla cannula ed applicato a pressione sulla sua estremità libera, il che costituisce un grave pericolo perchè capita che tale corpo supplementare venga staccato via dalla estremità della cannula ed espulso con violenza nella cavità orale dell'utilizzatore, per effetto della forte pressione del liquido che viene erogato .

Scopo principale della presente invenzione è quindi quello di realizzare un erogatore con cannula mobile nel quale il volume della cavità della cannula che è necessario al passaggio della sostanza in pressione sia molto piccolo e nel quale il foro od ugello di scarico della sostanza stessa sia ricavato direttamente nel corpo della cannula.

Altri scopi sono che l'erogatore con cannula mobile sia di struttura molto semplice ed economica, con solo tre parti componenti, il che lo differenzia dagli analoghi erogatori attualmente in commercio che sono realizzati con un maggior numero di parti componenti.

Questi ed altri scopi ancora vengono conseguiti con un erogatore comprendente una testa di azionamento avente una sede laterale nella quale è alloggiata e girevole una estremità sagomata di una cannula cava allungata la cui estremità libera è aperta in corrispondenza di un foro di scarico della sostanza da erogare, detta sede laterale della testa essendo collegata tramite un passaggio ricavato nella testa stessa con una sede per l'alloggiamento della estremità libera dello stelo di una pompetta o valvola, l'estremità sagomata della cannula avendo una apertura che pone in comunicazione la cavità della cannula stessa con detto passaggio della testa almeno nelle condizioni di utilizzo dell'erogatore, caratterizzato dal fatto che detta cannula è costituita da un elemento allungato cavo la cui cavità è aperta o libera in corrispondenza di detta estremità sagomata della cannula ed è chiusa all'altra sua estremità da una parete in cui è ricavato detto foro di scarico, e da un inserto alloggiato e trattenuto nella cavità dell’elemento cavo, una estremità dell'inserto essendo posizionata adiacente a detto foro di scarico e l’altra sua estremità essendo posizionata nella apertura della cavità dell'elemento cavo in corrispondenza della estremità sagomata della cannula, l'inserto delimitando con la contrapposta superficie dell'elemento cavo uno stretto canale longitudinale per il passaggio della sostanza in pressione da una estremità all’altra della cannula.

Preferibilmente, il suddetto stretto canale longitudinale estendentesi lungo detta cannula è delimitato da almeno una scanalatura longitudinale estendentesi lungo detto inserto e da almeno una nervatura longitudinale sporgente nella cavità dell'elemento cavo ed impegnante detta scanalatura, o viceversa.

Al fine di rendere più chiara la comprensione della struttura e delle caratteristiche dell'erogatore secondo l'invenzione, ne saranno ora descritte due preferite realizzazioni date a titolo puramente esemplificativo e non limitativo con riferimento agli uniti disegni in cui:

- la Figura 1 rappresenta in scala ingrandita una sezione longitudinale di un erogatore con la cannula mobile in posizione di riposo,

le Figure 2 e 3 sono sezioni dell'erogatore secondo le linee 2-2 e rispettivamente 3-3 di Fig. 1,

- la Figura 4 è la vista frontale ed in scala ridotta dell'erogatore di Fig. 1, ma con la cannula ruotata in posizione d'impiego;

- la Figura 5 è una sezione di un erogatore di tipo diverso da quello della Fig. 1, con la cannula in posizone di riposo, e

- la Figura 6 rappresenta lo stesso erogatore di Fig. 5, ma con la cannula in posizione di utilizzazione .

Si faccia anzitutto riferimento alle Figure da 1 a 4 che si riferiscono ad una prima forma di realizzazione dell'erogatore secondo l'invenzione e che è stato rappresentato montato su di un contenitore cilindrico 1 in cui è racchiusa una sostanza fluida da erogare attraverso lo stelo 2 di una pompetta o valvola 3 di tipo noto qualsiasi fissata sul contenitore 1 tramite un fondello o ghiera 4.

L'erogatore comprende una testa di azionamento 5 ed una cannula 6 vincolata alla testa 5 e girevole rispetto ad essa tra una posizione di riposo (Fig. 1) in cui la cannula stessa è posizionata adiacente al corpo del contenitore 1 ed una posizione di impiego (quale quella rappresenta in Fig. 4) in cui la cannula è ruotata in modo da essere lontana dal corpo del contenitore.

La testa 5 comprende una sede 7 per l'alloggiamento dell'estremità libera dello stelo 2 ed una sede laterale cilindrica delimitata all'interno di una appendice 8 sporgente su un lato della testa, tale sede cilindrica essendo in comunicazione con la sede 7 tramite un passaggio 9 visibile in Figura 1 dalla quale si può pure vedere che anche la superficie esterna dell'appendice 8 è sostanzialmente cilindrica e che su di essa è ricavata una gola anulare la cui funzione verrà spiegata in seguito.

La cannula 6 comprende un elemento cavo allungato 10 la cui estremità libera è chiusa da una parete 11 (realizzata in un solo pezzo con l’elemento 10) nella quale è ricavato un foro 12 attraverso il quale la sostanza in pressione può essere erogata all'esterno, mentre l'altra sua estremità è aperta, come si può vedere dalla Fig. 1.

La stessa cannula 6 comprende anche un inserto 13 costituito da un’asta sottile e lunga che è inserita nella cavità dell'elemento 10, l'estremità libera di tale cavità essendo chiusa a tenuta da una testa allargata 14 dell'inserto che è forzata entro l'estremità libera di tale cavità ove essa rimane saldamente ancorata per azione di una serie di piccoli dentini 15.

Dalle Figure 1 e 2 si può pure vedere che dalla superficie interna dell'elemento cavo 10 sporge una nervatura longitudinale rettilinea 16 che si impegna con una scanalatura longitudinale rettilinea ricavata sulla superficie esterna dell'inserto 13, tra le superfici contrapposte di tale scanalatura e della nervatura 16 essendo delimitato e lasciato libero un canale longitudinale 17 la cui sezione trasversale può essere anche piccolissima. L'estremità del canale 17 si apre in una camera di turbolenza 18 di tipo noto in prossimità della parete 11, per definire col foro 12 un ugello di scarico della sostanza che viene erogata.

In prossimità della estremità chiusa della cannula è ricavata una camera 19 che è in comunicazione col canale 17 ed anche col passaggio 9 della testa 5 attraverso un foro 20 che attraversa una appendice cava 21 sporgente lateralmente dall'elemento 10, tale appendice essendo alloggiata e girevole nella sede cilindrica definita dall'appendice 8 della testa 5.

Dalla Figura 1 si può notare che dalla superficie esterna dell'appendice 21 della cannula sporgono delle nervature anulari 22 che facilitano la rotazione di tale appendice rispetto alla testa e che costituiscono degli anelli di tenuta per impedire che la sostanza fluida in pressione possa sfuggire o trafilare tra le superfici contrapposte delle appendici 8 e 21.

Dalla Fig. 1 si può pure notare che l'appendice 21 della cannula si estende all'interno di una cavità ricavata in un corpo 23 sporgente lateralmente dall'elemento 10 da tale cavità sporgendo una nervatura anulare 24 che si impegna con la gola anulare ricavata sulla superficie esterna dell'appendice 8 della testa 5, per assicurare l'ancoraggio meccanico della cannula alla testa dell'erogatore.

Il corpo 23 è realizzato di lunghezza tale che, quando la cannula è in posizione di riposo (Fig. 1), tale corpo 23 interferisce con la superficie superiore del fondello 4 della pompetta, impedendone l'azionamento: è evidente che, semplicemente variando le dimensioni del corpo 23, è possibile adottare uno stesso erogatore su pompette o valvole aventi distanze diverse tra le estremità libere dei loro steli e la superficie superiore dei rispettivi fondelli di fissaggio sui contenitori .

Come si può facilmente comprendere, la cannula 6 può essere facilmente fatta ruotare intorno all'asse delle appendici 8 e 21 per passare dalla posizione di riposo di Figura 1 a quella di utilizzazione, quale quella rappresentata in Figura 4

Per trattenere la cannula nella posizione di riposo od in una o più posizioni di utilizzazione, dalla superficie esterna dell'appendice 8 sporge un dentino 30 che è inseribile selettivamente in una pluralità di tacche o rientranze (per semplicità non numerate nei disegni, ma chiaramente visibili in Figura 3) ricavate sulla contrapposta superficie del corpo 23.

L'erogatore che è stato descritto è costituito da sole tre parti componenti, tutte facilmente ottenibili per stampaggio in materia plastica. Altra caratteristica importante dell'erogatore secondo l'invenzione è che l'elemento 10 della cannula può essere realizzato in qualsiasi dimensione desiderata e la cavità ad esso interna può essere anche di sezione trasversale relativamente grande, e pure l'inserto 13 può avere sezione trasversale relativamente grande, pur potendo definire tra di loro un canale longitudinale 17 che può avere sezione trasversale piccola finché si vuole: ciò significa che tutto l'inserto può essere realizzato in modo molto semplice, per stampaggio in materia plastica.

Altra caratteristica importante dell'erogatore deriva dalla sua struttura e consiste nel fatto che se (cosa improbabile) la pressione della sostanza liquida erogata provocasse la fuoriuscita violenta dell'inserto 13 dal corpo cavo 10, tale inserto verrebbe espulso dall'estremità della cannula opposta a quella ove è previsto il foro di scarico 12, evitando così qualsiasi pericolo di danni all 'utilizzatore dell'erogatore.

Si faccia ora riferimento alla realizzazione dell'erogatore rappresentato nelle Figure 5 e 6, ove per semplicità si sono utilizzati gli stessi numeri di riferimento delle Figure 1-4 per indicare parti uguali od equivalenti che non verranno qui ulteriormente descritte.

Nell'erogatore delle Figure 5 e 6 il corpo cavo 31 della cannula presenta una testa sferica 32 alla sua estremità vincolata alla testa 5, mentre l'inserto 42 non presenta la testa 14 (che era invece prevista nella realizzazione prima descritta), di modo che il canale longitudinale 17 della cannula è aperto anche in corrispondenza della testa sferica 32.

Tale testa 32 è alloggiata e ruotabile in una sede sferica ricavata nell'appendice 33 della testa 5, di modo che la cannula può essere fatta ruotare tra la posizione di riposo (Fig. 5) a quella di utilizzazione dell'erogatore (Fig. 6) o viceversa, essendo trattenuta in ciascuna di tali due posizioni da una coppia di rilievi 34 sporgenti dall'appendice 33 in corrispondenza della sede di alloggiamento della testa sferica 32 della cannula.

Si può notare che l'erogatore è realizzato in modo tale che nella sua posizione di utilizzazione (Fig. 6) il canale longitudinale 17 della cannula è allineato ed è in comunicazione a tenuta col passaggio 9 della testa 5, mentre tale passaggio 9 è chiuso a tenuta dalla testa sferica (Fig. 5) quando l'erogatore è in posizione di riposo.

Le caratteristiche fondamentali dell'erogatore delle Figure 5 e 6 sono le stesse di quelle dell'erogatore delle Figure 1-4.

Si può notare che in entrambi i casi si consegue l'importante risultato che nella cannula in posizione di riposo rimane intrappolata una quantità molto piccola della sostanza erogata (dato che il volume libero totale dell'interno della cannula è molto piccolo), evitando cosi pericoli di gocciolamenti, di deterioramento e di perdite di quantità importanti di una sostanza che può essere anche molto costosa.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Erogatore di sostanze fluide in pressione attraverso una cannula mobile, comprendente una testa di azionamento avente una sede laterale nella quale è alloggiata e girevole una estremità sagomata di una cannula cava allungata la cui estremità libera è aperta in corrispondenza di un foro di scarico della sostanza da erogare, detta sede laterale della testa essendo collegata tramite un passaggio ricavato nella testa stessa con una sede per l'alloggiamento della estremità libera dello stelo di una pompetta o valvola, l’estremità sagomata della cannula avendo una apertura che pone in comunicazione la cavità della cannula stessa con detto passaggio della testa almeno nelle condizioni di utilizzo dell'erogatore, caratterizzato dal fatto che detta cannula è costituita da un elemento allungato cavo la cui cavità è aperta o libera in corrispondenza di detta estremità sagomata della cannula ed è chiusa all'altra sua estremità da una parete in cui è ricavato detto foro di scarico, e da un inserto alloggiato e trattenuto nella cavità dell'elemento cavo, una estremità dell'inserto essendo posizionata adiacente a detto foro di scarico e l'altra sua estremità essendo posizionata nella apertura della cavità dell'elemento cavo in corrispondenza della estremità sagomata della cannula, l'inserto delimitando con la contrapposta superficie dell'elemento cavo uno stretto canale longitudinale per il passaggio della sostanza in pressione da una estremità all'altra della cannula.
2. Erogatore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto stretto canale longitudinale estendentesi lungo detta cannula è delimitato da almeno una scanalatura longitudinale estendentesi lungo detto inserto e da almeno una nervatura longitudinale sporgente nella cavità dell'elemento cavo ed impegnante detta scanalatura, o viceversa.
3. Erogatore secondo le rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato dal fatto che detto inserto presenta una testa allargata che è forzata entro l'estremità libera della cavità dell'elemento cavo chiudendola a tenuta, che detta estremità sagomata della cannula presenta una appendice che è inserita a tenuta e girevolmente trattenuta in detta sede laterale della testa, e che detta appendice è attraversata da un foro che pone in comunicazione il canale longitudinale della cannula con il passaggio ricavato nella sede laterale della testa.
4. Erogatore secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che la tenuta tra detta appendice della cannula e detta sede laterale della testa è assicurata da almeno una nervatura anulare sporgente da una delle due parti citate ed una superficie cilindrica liscia dall’altra parte.
5. Erogatore secondo le rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato dal fatto che detta estremità sagomata della cannula è di forma sferica ed è alloggiata e girevole in una sede sferica formata da detta sede laterale della testa, il canale longitudinale della cannula essendo aperto ad entrambe le estremità della cannula stessa.