ITMI982764A1 - Dispositivo di ancoraggio per manufatti in calcestruzzo o simili, adelevata versatilita' di impiego. - Google Patents

Dispositivo di ancoraggio per manufatti in calcestruzzo o simili, adelevata versatilita' di impiego. Download PDF

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ITMI982764A1
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Description

D E S C R I Z I O N E
Il presente trovato ha come oggetto un dispositivo di ancoraggio per manufatti in calcestruzzo o simili, ad elevata versatilità di impiego.
La tecnica di costruzione mediante manufatti prefabbricati implica la necessità di eseguire, in cantiere, l'assemblaggio dei manufatti prodotti in stabilimento. Tale assemblaggio può essere eseguito a umido, ad esempio mediante getti di calcestruzzo integrativi, o saldature o tassellature chimiche o meccaniche, oppure a secco mediante bullonature.
Nell'ambito dell'assemblaggio a secco, che risulta la tecnica più evoluta e attualmente più seguita, sono noti dispositivi di ancoraggio che utilizzano un componente base costituito da un profilato, denominato comunemente "profilo di ancoraggio", che viene annegato nel manufatto in calcestruzzo durante la sua produzione e che viene utilizzato per eseguire il collegamento con altri manufatti mediante imbullonatura.
Attualmente, sono disponibili sul mercato due tipologie distinte di profili di ancoraggio: profilati cavi a C che sono destinati ad essere annegati pressoché completamente nel manufatto in calcestruzzo con il lato aperto della C sostanzialmente complanare ad una faccia del manufatto e profilati, ancora sagomati sostanzialmente a C, che sono destinati ad essere annegati pressoché totalmente nel calcestruzzo con l'ala di collegamento dei due rami della C sostanzialmente complanare ad una faccia del manufatto.
Nel primo caso, i profilati presentano, in sezione trasversale, una conformazione sostanzialmente a C con sottosquadri in corrispondenza del lato aperto della C e vengono annegati pressoché totalmente all'interno del manufatto in calcestruzzo in modo tale che il lato aperto della C risulti posizionato a filo di una faccia del manufatto. In questo modo, il lato aperto della C definisce una canaletta aperta con sottosquadri e, all'interno di questa canaletta, viene disposta la testa sagomata di un bullone che viene impegnata, a seguito di una rotazione parziale dello stesso bullone attorno al suo asse, con i sottosquadri definiti in corrispondenza dei bordi della canaletta. Il bullone viene quindi utilizzato per collegare il manufatto, nel quale è annegato il profilato, con un altro manufatto.
La testa del bullone può essere posizionata in qualsiasi punto dello sviluppo della canaletta, a seconda delle esigenze, e quindi questi dispositivi di ancoraggio consentono una "continuità di aggancio" nel collegamento tra i due manufatti.
Nel secondo caso i profilati presentano anch'essi, in sezione trasversale, una conformazione sostanzialmente a C con due ali parallele unite da un'ala di collegamento che viene posizionata in corrispondenza di una faccia del manufatto. Le due ali parallele vengono utilizzate per eseguire la staffatura di ancoraggio del profilato all'interno del manufatto e sull'ala di collegamento è definita almeno un'asola, allungata parallelamente allo sviluppo longitudinale del profilato, con la quale è impegnabile un bullone per eseguire il collegamento del manufatto con un altro manufatto.
Anche questi dispositivi conseguono una "continuità di aggancio" nell'ambito dell'estensione dell'asola che è definita nell'ala di collegamento del profilato e che si estende per quasi tutta la lunghezza del profilato.
Questi tipi noti di dispositivi di ancoraggio denotano alcuni problemi.
Infatti, per la loro particolare struttura, i profili di ancoraggio di questi dispositivi richiedono l'utilizzo di bulloneria particolare che presenta costi elevati.
Inoltre, per il fatto che questi profili di ancoraggio sono destinati ad essere annegati pressoché totalmente all'interno del manufatto in calcestruzzo definiscono, all'interno dello stesso manufatto, una cavità che crea un ingombro all'interno del manufatto ed indebolisce il manufatto. Per questo motivo, questi profilati sono difficilmente utilizzabili in manufatti che presentano uno spessore ridotto per i quali il vuoto definito dallo stesso profilo di ancoraggio risulta eccessivamente penalizzante per la sezione resistente del manufatto.
Un ulteriore problema insito nell'utilizzo di questi profili di ancoraggio è quello di richiedere una profondità di aggrappo nel manufatto che si somma alla profondità necessaria per l'alloggiamento dello stresso profilo di ancoraggio. In molti casi, particolarmente in manufatti di ridotto spessore, lo spessore del manufatto risulta insufficiente ad ottenere un'adeguata staffatura di ancoraggio di questi profilati.
Inoltre, non sempre, con l’utilizzo di questi profilati è possibile ottenere una possibilità di regolazione nel collegamento tra i due manufatti secondo due direzioni perpendicolari tra loro delle quali una parallela allo sviluppo longitudinale del profilato.
Un ulteriore problema insito nell' utilizzo di questi profili di ancoraggio è rappresentato dal fatto che, durante l'annegamento del profilato all'interno del manufatto, è necessaria una spugna, o materiale equivalente protettivo, da disporre all'interno del profilato per evitare che, durante la produzione del manufatto, il calcestruzzo possa penetrare all'interno del profilato occludendo parzialmente la cavità. Questa necessità complica la produzione del manufatto.
Inoltre, questi profilati richiedono una staffatura particolare predefinita che non può essere variata a seconda della tipologia del manufatto con il quale questo profilato deve essere utilizzato.
Un altro problema è rappresentato dal fatto che le staffe di ancoraggio utilizzate con questi profilati, particolarmente nel caso di profilati che presentano l'ala intermedia della C asolata, devono essere protette adeguatamente contro l'ossidazione in quanto una porzione di queste staffe di ancoraggio si trova costantemente esposta agli agenti atmosferici all'interno della cavità del profilato.
Sono noti anche altri profilati di ancoraggio di produzione artigianale che sono costituiti semplicemente da componenti forati o asolati che sono parzialmente annegati nel manufatto di calcestruzzo che però non consentono una "continuità di aggancio" nel collegamento tra i due manufatti.
Compito precipuo del presente trovato è quello di risolvere i problemi sopra esposti, realizzando un dispositivo di ancoraggio per manufatti in calcestruzzo o simili che non penalizzi la sezione resistente del manufatto e che consenta una "continuità di aggancio" nel collegamento tra due manufatti.
Nell'ambito di questo compito, uno scopo del trovato è quello di realizzare un dispositivo di ancoraggio che non richieda necessariamente l'utilizzo di bulloneria di tipo particolare.
Un altro scopo del trovato è quello di realizzare un dispositivo di ancoraggio che consenta la più ampia libertà nella scelta della staffatura di ancoraggio all'interno del manufatto.
Un ulteriore scopo del trovato è quello di realizzare un dispositivo di ancoraggio che presenti un'elevata sicurezza nel collegamento tra due manufatti .
Un altro scopo ancora del trovato è quello di realizzare un dispositivo di ancoraggio che non richieda accorgimenti particolari per essere inglobato all'interno di un manufatto in calcestruzzo.
Un altro scopo del trovato è quello di realizzare un dispositivo di ancoraggio che consenta una regolazione del collegamento fra due manufatti lungo due direzioni tra loro perpendicolari.
Questo compito, nonché questi ed altri scopi che meglio appariranno in seguito, sono raggiunti da un dispositivo di ancoraggio per manufatti in calcestruzzo o simili, caratterizzato dal fatto di comprendere un profilato a conformazione allungata associabile ad un manufatto in calcestruzzo in modo da sporgere con un suo lato longitudinale e con almeno una porzione delle sue facce laterali, sviluppantisi a partire da detto lato longitudinale, da detto manufatto; su detta porzione delle facce laterali del profilato essendo previste zone di impegno definenti una pluralità di possibili posizioni di impegno, distanziate tra loro lungo lo sviluppo longitudinale del profilato, per un organo di accoppiamento amovibilmente associabile a detta porzione del profilato sporgente dal manufatto; detto organo di accoppiamento presentando almeno una zona di impegno definente una pluralità di possibili posizioni di impegno, distanziate tra loro parallelamente allo sviluppo longitudinale del profilato, per un organo di collegamento di detto organo di accoppiamento con un altro manufatto o con altro elemento da vincolare a detto manufatto; l'estensione, in direzione parallela allo sviluppo longitudinale di detto profilato, di detta almeno una zona di impegno per 1'organo di collegamento essendo almeno uguale alla distanza massima esistente tra due posizioni di possibile impegno contigue previste per detto organo di accoppiamento lungo detto profilato.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, del dispositivo secondo il trovato, illustrata, a titolo indicativo e non limitativo, negli uniti disegni, in cui:
la figura 1 illustra il dispositivo di ancoraggio secondo il trovato in vista prospettica in esploso;
la figura 2 illustra il dispositivo di ancoraggio secondo il trovato sezionato trasversalmente ed applicato ad un manufatto in calcestruzzo; la figura 3 illustra, in vista prospettica, una variante di esecuzione del profilato del dispositivo di ancoraggio secondo il trovato;
la figura 4 illustra il profilato della figura 3 annegato in un blocco di calcestruzzo;
le figure da 5 a 8 illustrano, in vista prospettica, alcune delle possibili staffature di ancoraggio per il profilato del dispositivo di ancoraggio secondo il trovato;
la figura 9 illustra, in vista prospettica, un collegamento tra manufatti in calcestruzzo operato mediante il dispositivo di ancoraggio secondo il trovato;
la figura 10 illustra, in vista prospettica, un altro collegamento tra due manufatti in calcestruzzo attuato mediante il dispositivo di ancoraggio secondo il trovato
la figura 11 illustra il collegamento della figura 10 visto in pianta dall'alto.
Con riferimento alle figure citate, il dispositivo di ancoraggio secondo il trovato, indicato globalmente con il numero di riferimento 1, comprende un profilato 2, a conformazione allungata, che è associabile ad un manufatto 3 in calcestruzzo in modo da sporgere con almeno un suo lato longitudinale e con almeno una porzione delle sue facce laterali, che si sviluppano a partire da questo lato longitudinale, dal manufatto 3.
Su questa porzione delle facce laterali del profilato 2, sono previste zone di impegno 4 che definiscono una pluralità di possibili posizioni di impegno, distanziate tra loro lungo lo sviluppo longitudinale del profilato 2, per un organo di accoppiamento 5 che è associabile, in modo amovibile, alla porzione del profilato 2 che sporge dal manufatto 3.
L'organo di accoppiamento 5 presenta almeno una zona di impegno che definisce una pluralità di possibili posizioni di impegno, distanziate tra loro parallelamente allo sviluppo longitudinale del profilato 2, per un organo di collegamento 6 atto a collegare l'organo di accoppiamento 5 ad un altro manufatto o ad un altro elemento da vincolare al manufatto 3. L'estensione, in direzione parallela allo sviluppo longitudinale del profilato 2, della zona di impegno per l'organo di collegamento 6 prevista sull'organo di accoppiamento 5 è almeno uguale alla distanza massima esistente fra due posizioni di possibile impegno contigue previste per l'organo di accoppiamento 5 lungo il profilato 2.
Il profilato 2 potrà essere realizzato mediante piegatura di lamiera di acciaio, oppure in alluminio ad esempio mediante estrusione, oppure ancora potrà essere realizzato in materiale sintetico o altro tipo di materiale a seconda delle esigenze.
Preferibilmente, il profilato 2 presenta due ali laterali 7 e 8 che sono reciprocamente affacciate e che definiscono le due facce laterali del profilato sulle quali sono previste le zone di impegno 4 per l'organo di accoppiamento 5. Le due ali laterali 7 e 8 sono preferibilmente unite tra loro, in corrispondenza di un loro lato, da una porzione piana 9 che costituisce il lato longitudinale del profilato 2 che sporge dal manufatto 3 e dal quale si sviluppano le due ali laterali 7 e 8.
Le ali laterali 7 e 8 si sviluppano, preferibilmente, secondo due piani inclinati che convergono in direzione della faccia piana 9.
Il profilato 2 presenta una sezione trasversale che è aperta e la zona aperta è destinata ad essere associata al manufatto 3 oppure annegata in questo, come meglio apparirà in seguito.
Le due ali laterali 7 e 8 presentano, preferibilmente, i loro bordi 10 e 11, che sono rivolti dalla parte opposta rispetto alla faccia piana 9, piegati verso l'esterno. Tali bordi 10 e 11 sono preferibilmente sostanzialmente complanari.
Il profilato 2, benché possa essere associato direttamente ad una faccia di un manufatto con i suoi bordi 10 e 11 mediante tassellatura o altri mezzi di connessione di tipo noto, è preferibilmente destinato ad essere parzialmente annegato all'interno del corpo del manufatto 3 in prossimità di una sua faccia in modo tale da sporgere da tale faccia del manufatto 3 con una porzione delle sue ali laterali 7 e 8 prossima alla faccia piana 9. Su tale porzione delle ali laterali 7 e 8, che è destinata a sporgere dalla faccia del manufatto 3, sono definite le zone di impegno 4 per l'organo di accoppiamento 5.
Sulla porzione del profilato 2 che è invece destinata ad essere annegata all'interno del corpo del manufatto 3 sono previste forature di ancoraggio, indicate con i numeri di riferimento da 12 a 15, che sono utilizzabili per vincolare, al profilato 2, le staffature di ancoraggio.
Come illustrato in particolare nella figura 5, tali staffature di ancoraggio potranno essere costituite semplicemente da tondini 16 correnti che sono inseriti attraverso le forature 12.
Come illustrato nella figura 6, tali staffature di ancoraggio potranno essere costituite anche da piattine 17, opportunamente sagomate, che sono inserite attraverso le forature 14.
Come illustrato nella figura 7, tali staffature potranno essere costituite da spirali 18 inserite attraverso le forature 13.
Come illustrato nella figura 8, tali staffature potranno essere costituite anche da staffe 19 che vengono saldate ai bordi 10 e 11 delle ali laterali 7 e 8 del profilato 2.
Le forature 15, definite sui bordi 10 e il, potranno essere utilizzate, anziché per le staffature, per vincolare il profilato 2 al manufatto 3 mediante tasselli.
In alternativa, come illustrato in particolare nella variante di esecuzione illustrata nelle figure 3 e 4, le staffature potranno essere sostituite o integrate da porzioni tranciate e piegate 20 in modo tale da definire zancature di ancoraggio nel manufatto 3, in corrispondenza della porzione del profilato 2 che è destinata ad essere annegata all'interno del manufatto 3.
Le zone di impegno 4, definite sulla porzione delle ali laterali 7 e 8 del profilato 2 che sporge dal manufatto 3, comprendono una pluralità di forature di accoppiamento 22, preferibilmente rettangolari, che sono regolarmente distanziate tra loro lungo lo sviluppo longitudinale del profilato 2.
Opportunamente, le forature 22 definite sull'ala laterale 7 sono allineate con le corrispondenti forature 22 definite sull'altra ala laterale 8 del profilato 2.
L'organo di accoppiamento 5 comprende una coppia di semigusci 23 e 24 che sono reciprocamente accoppiabili a cavallo del lato longitudinale del profilato costituito dalla faccia piana 9 in modo tale da sporgere trasversalmente con una loro porzione da tale faccia piana 9. Questi semigusci 23 e 24 sono provvisti di mezzi di impegno che sono accoppiabili con le zone di impegno 4 definite sulla porzione delle due facce laterali del profilato 2 che sporge dal manufatto 3. I due semigusci 23 e 24 presentano preferibilmente una struttura scatolare che è ottenuta mediante tranciatura e piegatura di lamiera metallica.
Più particolarmente, i semigusci 23 e 24 comprendono un primo semiguscio 23 che presenta, lungo un suo lato, almeno un piedino che è inseribile almeno all'interno delle forature di accoppiamento 22 previste sulla faccia laterale 7 ed un secondo semiguscio 24 che presenta, lungo un suo lato, almeno un piedino che è inseribile almeno all'interno delle forature di accoppiamento 22 previste sull'altra faccia laterale 8.
Preferibilmente, il primo semiguscio 23 è provvisto di due piedini 23a e 23b che sono accoppiabili con due forature di accoppiamento 22 contigue dell'ala laterale 7 e tali piedini 23a e 23b presentano una lunghezza preferibilmente tale da impegnarsi anche all'interno delle forature di accoppiamento 22 definite sull'altra faccia laterale 8.
Allo stesso modo, l'altro semiguscio 24 presenta due piedini 24a e 24b che sono inseribili in due forature di accoppiamento 22 contigue dell'altra ala laterale 8 e la loro lunghezza è tale da impegnare anche le forature di accoppiamento 22 definite nell'ala laterale 7.
In pratica, quando l'organo di accoppiamento 5 viene impegnato con il profilato 2, i suoi piedini 23a, 23b e 24a, 24b occupano quattro forature di accoppiamento 22 a due a due allineate fra loro e definite sulle due ali laterali 7 e 8. Ciascuna di queste forature di accoppiamento 22 è occupata da un piedino 23a o 23b del primo semiguscio 23 e da un piedino 24a o 24b del secondo semiguscio 24 che sono affiancati uno all'altro.
Opportunamente, il primo semiguscio 23 è conformato in modo tale da penetrare almeno parzialmente, con la sua porzione che sporge dalla faccia piana 9 del profilato 2 all'interno della corrispondente porzione del secondo semiguscio 24.
Inoltre, l'organo di accoppiamento 5 è sagomato in modo tale da accoppiarsi, in modo complementare, con il lato esterno della porzione del profilato 2 che si estende a cavallo della faccia piana 9 tra le forature di accoppiamento 22 definite sulle due ali laterali 7 e 8.
L'organo di accoppiamento 5, una volta impegnato con il profilato 2, presenta una sua porzione che sporge trasversalmente dallo sviluppo del profilato 2 dal lato della faccia piana 9.
Su questa porzione dell'organo di accoppiamento 5 e cioè dei semigusci 23 e 24 è definita la zona di impegno per l'organo di collegamento 6.
Tale zona di impegno è costituita da un'asola 30 che attraversa la porzione dei semigusci 23 e 24 che sporge dalla faccia piana 9 del profilato 2 e tale asola 30 è allungata lungo la direzione parallela allo sviluppo longitudinale del profilato 2.
Opportunamente, l'estensione della zona dell'asola 30 occupabile dall'organo di collegamento 6 è maggiore rispetto all'interasse esistente fra le forature di accoppiamento 22 definite lungo lo sviluppo longitudinale del profilato 2.
In questo modo, si ottiene una "continuità di aggancio" dell'organo di collegamento 6 con il profilato 2 e cioè risulta possibile variare, in modo continuo, la posizione dell'organo di collegamento 6 lungo lo sviluppo longitudinale del profilato 2, come meglio apparirà in seguito.
L'organo di collegamento 6 può essere costituito da una vite 32 dotata di uno stelo filettato che è associabile, mediante una coppia di dadi 33a e 33b, con l'asola 30 definita nei semigusci 23 e 24 dell'organo di accoppiamento 5. Tale vite 32 può essere dotata, in modo di per sè noto, di una testa 34 opportunamente sagomata che è impegnabile con profili di ancoraggio 39 di tipo noto, annegati nei manufatti 40 da collegare al manufatto 3, come illustrato nelle figure 1 e 9.
In alternativa, come illustrata nelle figure 10 e 11, l'organo di collegamento 6 può essere costituito da uno stelo filettato 32a piegato a 90°, che è impegnabile, in corrispondenza delle sue estremità opposte, con due organi di accoppiamento 5 di due dispositivi di ancoraggio secondo il trovato per collegare tra loro due manufatti 3 e 40 all'interno dei quali è stato preventivamente annegato un profilato 2 come già descritto.
In alternativa, l'organo di collegamento può essere costituito anche da un gancio o elemento con altra sagomatura a seconda delle esigenze, provvisto di una porzione filettata che è impegnabile, mediante i bulloni 33a e 33b, con l'organo di accoppiamento 5 per vincolare al manufatto 3, anziché un altro manufatto, altri elementi, come ad esempio, canalette, cavi, tubi o altri elementi accessori di costruzioni.
L'impiego del dispositivo di ancoraggio secondo il trovato è il seguente .
I manufatti prefabbricati 3 per i quali è richiesto il collegamento con altri manufatti o con altri elementi della costruzione, vengono preventivamente realizzati annegando parzialmente un profilato 2, di lunghezza prefissata, in prossimità di una delle facce del manufatto 3 in modo tale che il profilato 2 sporga con una porzione delle sue ali laterali 7 e 8, in prossimità della faccia piana 9, da una faccia del manufatto 3, eventualmente anche in corrispondenza di zone ribassate previste sulla stessa faccia del manufatto in modo tale da consentire comunque alla porzione del profilato portante le forature di accoppiamento 22 di sporgere da una zona del manufatto 3 senza sporgere necessariamente dall'ingombro complessivo del manufatto 3, come illustrato in particolare nella figura 11.
In alternativa, il profilato 2 può essere applicato ad una faccia del manufatto 3, ad esempio mediante tasselli ad espansione o altri sistemi di fissaggio .
Successivamente, in sede di assemblaggio del manufatto in cantiere, alla porzione del profilato 2 che sporge dal manufatto, vengono assemblati i due semigusci 23 e 24 dell’organo di accoppiamento 5 inserendo i piedini 23a e 23b, 24a e 24b all'interno di due forature di accoppiamento 22 contigue, o meglio all'interno dì quattro forature di accoppiamento 22 allineate a due a due tra loro, mediante un reciproco avvicinamento dei due semigusci 23 e 24 lungo una direzione trasversale allo sviluppo longitudinale del profilato 2.
E' da notare che la posizione dei semigusci 23 e 24 lungo lo sviluppo longitudinale del profilato 2 può essere variata a seconda delle esigenze avendo a disposizione una pluralità di forature di accoppiamento 22 regolarmente distanziate fra loro lungo lo sviluppo longitudinale del profilato 2.
Successivamente, i semigusci 23 e 24, accoppiati con il profilato 2, vengono bloccati mediante l'organo di collegamento 6 che viene imbullonato, per mezzo dei dadi 33a e 33b in corrispondenza dell'asola 30.
Anche in questo caso, la posizione dello stelo filettato dell'organo di collegamento 6 all'interno dell'asola 30 può essere variata a seconda delle esigenze.
Per il fatto che l'estensione, in direzione parallela allo sviluppo longitudinale del profilato 2, delle zone di possibile bloccaggio dello stelo filettato dell'organo di collegamento 6 lungo l'asola 30 è maggiore rispetto all'interasse esistente tra due forature di accoppiamento 22 contigue, e cioè su una stessa ala laterale 7 o 8 del profilato 2, si ottiene la possibilità di posizionare l'organo di collegamento 6 in qualsiasi punto lungo tutta l'estensione del profilato 2.
Prima del bloccaggio dei semigusci 23 e 24 sul profilato 2, oppure successivamente a questo bloccaggio, l'organo di collegamento 6 viene vincolato ad un altro manufatto 40, come illustrato nelle figure da 9 a 11, oppure ad altri elementi da collegare al manufatto 3.
E' da notare, inoltre, che la posizione assiale dello stelo filettato 32, 32a dell'organo di collegamento 6, rispetto all'organo di accoppiamento 5, può essere variata conseguendo così anche la possibilità di una regolazione del collegamento tra i manufatti lungo una direzione perpendicolare allo sviluppo del profilato 2.
Il profilato 2, qualora non preveda le porzioni tranciate e piegate 20, grazie alla sua particolare conformazione, è anche impilabile con altri profilati uguali conseguendo così il vantaggio di occupare spazi contenuti in sede di imballaggio e trasporto.
Si è in pratica constatato come il dispositivo di ancoraggio secondo il trovato assolva pienamente il compito prefissato in quanto non riduce la sezione resistente del manufatto all'interno del quale viene annegato, oppure al quale viene associato, pur consentendo una "continuità di aggancio" nel collegamento tra due manufatti o tra un manufatto ed altri elementi.
Un ulteriore vantaggio del dispositivo di ancoraggio secondo il trovato è quello di non richiedere necessariamente 1'impiego di spugne o di altri elementi per proteggere la cavità del profilato durante la realizzazione del manufatto.
Non ultimo vantaggio del dispositivo di ancoraggio secondo il trovato è quello di lasciare un'ampia libertà di scelta per quanto concerne le staffature di ancoraggio all'interno del manufatto, nonché la più ampia libertà di scelta per quanto riguarda la bulloneria per eseguire l'ancoraggio.
Il dispositivo così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo; inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti.
In pratica, i materiali impiegati, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi secondo le esigenze e lo stato della tecnica.

Claims (23)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Dispositivo di ancoraggio per manufatti in calcestruzzo o simili, caratterizzato dal fatto di comprendere un profilato a conformazione allungata associabile ad un manufatto in calcestruzzo in modo da sporgere con un suo lato longitudinale e con almeno una porzione delle sue facce laterali, sviluppantisi a partire da detto lato longitudinale, da detto manufatto; su detta porzione delle facce laterali del profilato essendo previste zone di impegno definenti una pluralità di possibili posizioni di impegno, distanziate tra loro lungo lo sviluppo longitudinale del profilato, per un organo di accoppiamento amovibilmente associabile a detta porzione del profilato sporgente dal manufatto; detto organo di accoppiamento presentando almeno una zona di impegno definente una pluralità di possibili posizioni di impegno, distanziate tra loro parallelamente allo sviluppo longitudinale del profilato, per un organo di collegamento di detto organo di accoppiamento con un altro manufatto o con altro elemento da vincolare a detto manufatto; l'estensione, in direzione parallela allo sviluppo longitudinale di detto profilato, di detta almeno una zona di impegno per l'organo di collegamento essendo almeno uguale alla distanza massima esistente tra due posizioni di possibile impegno contigue previste per detto organo di accoppiamento lungo detto profilato.
  2. 2. Dispositivo, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto profilato presenta due ali laterali, reciprocamente affacciate e definenti dette due facce laterali, dette due ali laterali essendo unite tra loro in corrispondenza di un loro lato costituente detto lato longitudinale del profilato.
  3. 3. Dispositivo, secondo le rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato dal fatto che dette due ali laterali si sviluppano secondo due piani inclinati convergenti in direzione di detto lato longitudinale del profilato.
  4. 4. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che dette due ali laterali sono unite, in corrispondenza di detto lato longitudinale del profilato, da una faccia piana.
  5. 5. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto profilato presenta una sezione trasversale aperta con la zona aperta destinata ad essere associata o annegata in detto manufatto.
  6. 6. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che dette due ali laterali presentando i loro bordi, rivolti dalla parte opposta a detto lato longitudinale del profilato, piegati verso l'esterno.
  7. 7. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti bordi delle due ali laterali piegati verso l'esterno sono sostanzialmente complanari.
  8. 8. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto profilato presenta, sulla sua porzione destinata ad essere annegata in detto manufatto, forature di ancoraggio impegnabili da staffature di ancoraggio.
  9. 9. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto profilato presenta, sulla sua porzione destinata ad essere annegata in detto manufatto, porzioni tranciate e piegate per definire zancature di ancoraggio nel manufatto.
  10. 10. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che dette zone di impegno definite sulla porzione di dette due facce laterali del profilato sporgente dal manufatto comprendono una pluralità di forature di accoppiamento definite su dette due ali laterali e regolarmente distanziate tra loro lungo lo sviluppo longitudinale del profilato.
  11. 11. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto organo di accoppiamento comprende una coppia di semigusci reciprocamente accoppiabili a cavallo di detto lato longitudinale del profilato; detti semigusci essendo provvisti di mezzi di impegno accoppiabili con dette zone di impegno definite sulla porzione di dette due facce laterali del profilato sporgente dal manufatto; detta almeno una zona di impegno per detto organo di collegamento essendo definita su una porzione di detti semigusci sporgente trasversalmente da detto lato longitudinale del manufatto.
  12. 12. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta coppia di semigusci comprendono un primo semiguscio presentante, lungo un suo lato, almeno un piedino accoppiabile con una di dette forature di accoppiamento definite su almeno una di dette due ali laterali ed un secondo semiguscio presentante, lungo un suo lato, almeno un piedino accoppiabile con una di dette forature di accoppiamento definite almeno sull'altra di dette due ali laterali; detti semigusci essendo reciprocamente assemblatili mediante reciproco avvicinamento lungo una direzione trasversale allo sviluppo longitudinale di detto profilato; detti semigusci, impegnati con detto profilato, sporgendo con una loro porzione, opposta rispetto al lato provvisto di detto almeno un piedino, da detto lato longitudinale del profilato.
  13. 13. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta almeno una zona di impegno dell'organo di accoppiamento comprende un'asola allungata parallelamente allo sviluppo longitudinale di detto profilato.
  14. 14. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta asola attraversa detta porzione di detti semigusci sporgente trasversalmente da detto lato longitudinale del profilato .
  15. 15. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che uno di detti semigusci è almeno parzialmente inseribile con la sua porzione sporgente trasversalmente da detto lato longitudinale del profilato nella porzione sporgente trasversalmente da detto lato longitudinale del profilato dell'altro semiguscio.
  16. 16. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che le forature di accoppiamento definite su una di dette due ali laterali del profilato sono allineate con le forature di accoppiamento definite sull'altra di dette due ali laterali.
  17. 17. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti semigusci presenta due piedini inseribili in due forature di accoppiamento contigue definite su una delle due ali laterali del profilato.
  18. 18. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascun piedino di detti semigusci presenta una lunghezza tale da impegnarsi contemporaneamente con una foratura di accoppiamento definita su una di dette due ali laterali e con la foratura di accoppiamento, allineata con questa, definita sull'altra di dette due ali laterali.
  19. 19. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascun piedino di uno dei semigusci si impegna con le stesse forature di accoppiamento impegnate da un piedino dell'altro semiguscio,· il piedino di un semiguscio essendo affiancato al piedino dell'altro semiguscio all'interno di una stessa foratura di accoppiamento .
  20. 20. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti semigusci presentano una conformazione accoppiantesi con il profilo esterno dei detto profilato nella zona di questo estendentesi a cavallo di detto lato longitudinale del profilato.
  21. 21. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto organo di collegamento presenta uno stelo filettato inseribile attraverso detta asola dell'organo di accoppiamento e provvisto di una coppia di dadi per operare il serraggio reciproco di detti semigusci impegnati con i loro piedini in dette forature di accoppiamento.
  22. 22. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti semigusci presentano una conformazione scatolare realizzata mediante lamiera tranciata e piegata.
  23. 23, Dispositivo di ancoraggio per manufatti in calcestruzzo ο simili, caratterizzato dal fatto di comprendere una o più delle caratteristiche descritte e/o illustrate.
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