ITMI981372A1 - Morsetto a staffa per il fissaggio di cavi delicati - Google Patents

Description

Oggetto della presente invenzione è un dispositivo destinato al fissaggio di cavi conduttori di elettricità e di segnali. Questo dispositivo è concepito per ottenere un bloccaggio sicuro senza esercitare su detti cavi una pressione eccessiva, che risulterebbe dannosa, bensì stringere il cavo con pressione controllata.

Nella telefonia in RADIOFREQUENZA (RF).e in ALTA FREQUENZA (HF) infatti vengono impiegati, per la trasmissione via cavo di segnali e dati, cavi coassiali, cavi a fibre ottiche e guide d'onda speciali. Questi cavi hanno una struttura molto delicata, costituita da una schermatura esterna tubolare di rame, relativamente sottile e molto precisa, rivestita e protetta da un leggero mantello di plastica morbida (solitamente PVC o PE).

La posa di questi cavi a parete o su tralicci metallici pone problemi seri poiché occorre serrarli saldamente prevenendo però contemporaneamente possibili deformazioni ai cavi stessi, deformazioni causate dalla pressione esercitata su di essi dal dispositivo di fissaggio.

I metodi tradizionali di fissaggio sinora noti e disponibili nel settore dell'installazione, si sono dimostrati inadeguati allo scopo perché non è stato affrontato correttamente il problema di un serraggio a pressione controllata dei cavi stessi .

Oggetto della presente invenzione è un dispositivo di nuova concezione, denominato qui morsetto a staffa che propone soluzioni mirate per il fissaggio di cavi aventi struttura delicata.

Poiché il diametro esterno reale di cavi nominalmente uguali, misurato sul mantello di plastica, presenta tolleranze di costruzione sempre relativamente ampie, non si può mettere a disposizione un dispositivo che abbia coppe o collari di serraggio di diametro adeguatamente calibrato e corrispondente al diametro di tali cavi .

Si deve quindi ricorrere a elementi di serraggio aventi una geometria e disegno particolari, studiati per risolvere in modo ottimale il problema di stringere il cavo con pressione controllata.

Questo è oggetto della presente invenzione, che illustra un sistema completo e integrato di un tale fissaggio.

Nella figura 1 è illustrato il fissaggio di un cavo ottenuto mediante un morsetto a staffa di nuova concezione, derivato da un simile modello già noto e disponibile da tempo, molto usato nelle installazioni elettriche industriali e di cui condivide alcune caratteristiche di base.

Gli estremi dei cavallotti di questi morsetti a staffa possono essere sagomati secondo più varianti al fine di potersi agganciare a supporti vari, come angolari, piatti, tondi e profilati a "C".

I disegni delle figure 1 e 2 illustrano in via esemplificativa la versione innovativa con aggancio a un profilato a "C". Il fissaggio rapido di cavi e tubi avviene mediante il semplice bloccaggio della sola vite 2. Nella figura 2 si presenta il morsetto a staffa in una vista esplosa.

Sono visibili i singoli componenti fondamentali e anche alcuni importanti dettagli.

Nel cavallotto metallico 1 piegato a "U" viene inserita una piastra metallica reggispinta 3 e successivamente due coppe speciali 4 di serraggio per cavi. Piastrina reggispinta e coppe vengono spinte .dalla vite di bloccaggio 2 e scorrono fra i due lembi del cavallotto stesso, ben guidati dai suoi fianchi.

Le coppe 4 sono rese imperdibili e scorrono frizionate trattenute tramite una opportuna CLIP 5.

Le coppe hanno la caratteristica innovativa di essere inseribili sia frontalmente sia lateralmente nel cavallotto metallico 1. La geometria della coppa inoltre è particolarmente studiata per bloccare e trattenere i cavi tramite opportune dentellature 7 che incidono il mantello di plastica del cavo senza comprimerlo oltre misura. Inoltre le stesse coppe di plastica risultano opportunamente protette dall'azione di spinta della vite di bloccaggio 2, tramite la piastra reggispinta 3 che distribuisce meglio il carico trasmesso dalla vite di bloccaggio stessa 2.

Sono inoltre create sulle superfici della coppe di plastica 4, che sono identiche e che vengono inserite contrapposte a coppia, opportune zone depresse 6 per compensare eventuali deformazione sempre originate dalla spinta della vite di bloccaggio contro la piastra reggispinta 3. La figura 3 illustra il morsetto a staffa con il cavallotto metallico piegato a "U" 1, munito di una vite di pressione 2 con inserita la sola piastra reggispinta 3 che scorre liberamente sul cavallotto stesso.

La piastra reggispinta 3 è un elemento innovativo del presente brevetto. Essa è inserita in modo libero e scorrevole sul cavallotto 1 e ha la funzione di proteggere le coppe serracavo di plastica 4 che vengono inserite successivamente. Il carico della vite 2 viene anche meglio distribuito sulle coppe stesse, grazie alla grande superficie di appoggio della piastra reggispinta 3. Ha inoltre la funzione importante di evidenziare visivamente la forza applicata nell'avvitamento. Infatti, se si eccede nella forza di avvitamento, si provoca una progressiva deformazione della piastra reggispinta 3 . Ciò costituisce un segnale per l'operatore che intuisce visivamente che si sta per danneggiare il cavo per eccessiva pressione, come illustrato nelle figure 4 e 5.

Le raccomandazioni e le prescrizioni dei carichi di torsione ammessi per le viti, vengono infatti talvolta disattese dagli installatori, sia perché non sono disponibili, o non vengono impiegati strumenti ed attrezzi adeguati, sia perché l'operatore non ha sufficiente sensibilità e dimestichezza con le procedure di installazione raccomandate .

Come illustrato nelle figure 6, le coppe di plastica calibrate 4 vengono innestate successivamente sul cavallotto e sono destinate a stringere il cavo. In particolare nella figura 6 si vede come la coppa 4 viene inserita lateralmente nel cavallotto 1.

La forma e le caratteristiche meccaniche della coppa 4 permettono comunque l'inserimento nel cavallotto 1, sia frontale sia laterale, tutto a vantaggio di una comodità di manipolazione delle coppe stesse nella fase di montaggio, montaggio spesso disagevole per l'operatore che si trova a lavorare in condizioni climatiche sfavorevoli o di equilibrio precario.

La presente invenzione propone quindi soluzioni che risultano migliorative anche per questi tipi di problemi.

In figura 7 si osservi innanzitutto che la CLIP 5 della coppa 4 è posizionata in modo tale che, una volta infilata su un fianco del cavallotto, eserciti la funzione di trattenerla comunque in sito e di permettere uno scorrimento frizionato sul cavallotto stesso 1.

Non si avranno quindi più cadute accidentali delle coppe stesse per fuoriuscita dal cavallotto.

Una opportuna sporgenza 6 prevista inferiormente sulla CLIP 5 fungerà da freno, frizionando sul fianco del cavallotto 1.

L'elasticità della CLIP 5 permette l'inserimento sia frontale sia laterale delle coppe 4 nel cavallotto 1. L'entrata a scatto nella giusta posizione tra le due sponde di guida 8 della coppa 4, è agevolato dal suo profilo a cuneo verso l'esterno, profilo creato esternamente sui fianchi delle coppe con funzione di sponda che assicura l'allineamento di tutte le coppe e l'orientamento a 90° rispetto al cavallotto stesso 1.

Le coppe 4 restano trattenute in modo frizionato dall'apposita CLIP 5 che ha la funzione di impedire la fuoriuscita dal cavallotto e quindi la caduta accidentale delle coppe stesse.

Le figure 8 a, b, c evidenziamo sulla superficie interna della coppa almeno una fila di denti 7.

Secondo la presente invenzione i raggi della coppa hanno misura tale che abbinando due coppe 4 in modo contrapposto, come illustrato nella figura 9a, si forma un diametro leggermente maggiorato rispetto al diametro nominale dei cavi.

Le file di denti 7 all'interno delle coppe formano delle sporgenze che incidono il mantello protettivo esterno di plastica del cavo quando le coppe vengono pressate su di esso, e di conseguenza lo trattengono saldamente, come viene illustrato in vista frontale nelle figure 9a e 9b.

Il contatto di tenuta tra coppa 4 e cavo avviene quindi non sulla grande superficie semi cilindrica interna della coppa, bensì attraverso le dentellature sopraddette.

Con questa variante si sono ottenuti notevoli vantaggi rispetto alle vecchie proposte di morsetti a staffa ove la tenuta del cavo era assicurata solo dalla pressione a mezzo di coppe a profilo interno liscio o corrugato, e quindi la tenuta del cavo era assicurata solo grazie ad una elevata pressione radiale sul cavo stesso.

Oggetto della presente invenzione sono quindi, come illustrato nelle figure 8a, b, c anche le coppe perfezionate in cui il profilo interno è stato ridisegnato e studiato in modo che il cavo venga aggraffato in maniera forte da file di appositi denti 7, escludendo gran parte delle spinte radiali verso il centro del cavo stesso come illustrato nelle figure 9a, 9b.

I denti 7 sono a spigolo vivo e di opportuna altezza, in condizione di penetrare in misura limitata e controllata nel mantello del cavo, e questo avviene allorché si avvicinano una coppa all'altra, stringendole attorno al cavo tramite la vite 2 del cavallotto.

Poiché la file di denti 7 è posizionata vicino ai bordi della coppa, la penetrazione nel mantello di plastica del cavo avviene tangenzialmente rispetto al cavo stesso come illustrato nelle figure 9a e 9b.

Ogni dente ha un profilo a diedro ed è orientato perpendicolarmente all'asse del cavo.

La penetrazione nel mantello morbido del cavo è quindi facilitata, e la pressione trasmessa sul cavo stesso risulta molto limitata.

Naturalmente l'altezza del dente viene stabilita di misura inferiore allo spessore del mantello di plastica del cavo.

Per ridurre al massimo i rischi derivanti da eventuale eccessiva pressione tramite la vite premente 2 e conseguente deformazione delle coppe di plastica 4, si crea nella zona centrale delle coppe stesse, e cioè nell'area di spinta della vite di bloccaggio, una zona depressa 6 e 6' . (figure 10a e 10b).

La zona depressa può essere creata sia sulla faccia esterna della coppa 4, sia internamente nella parte concava, come illustrato nelle figure 10a e 10b.

La figura 10b presenta la zona depressa 6 sulla faccia esterna della coppa 4, cioè sulla faccia che viene a contatto diretto con la piastra reggispinta 3.

La figura IOa presenta la depressione 6' internamente, ossia nella parte concava della coppa 4. E' comprensibile che allorché la piastra di spinta 3 viene sottoposta a eccessiva pressione tramite la vite di bloccaggio 2, ha inizio una progressiva deformazione della stessa piastra come illustrato nelle figure 4 e 5. La figura 5 illustra la situazione in sezione, per cui si evidenzia come la piastra reggispinta 3 abbia trovato libero sfogo nell'area depressa 6 della coppa 4.

Ciò evita una pressione deleteria con conseguente deformazione della coppa di plastica 4 e quindi deformazione del cavo sottostante.

Claims (8)

1. RIVENDICAZIONI 1. Morsetto a staffa per il fissaggio di cavi delicati, caratterizzato dal fatto che un cavallotto metallico (1) piegato a "U" trattiene, guidata al suo interno, una piastra reggispinta metallica (3), piastra che scorre liberamente nel cavallotto e che trasmette la spinta della vite centrale (2) di bloccaggio su due coppe (4), esse pure inserite nel cavallotto (1), avendo ognuna di queste coppe un profilo interno semicircolare per stringere un cavo, e che tutti siamo guidati adeguatamente dai lembi del cavallotto.
2. 2. Morsetto secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che presenta delle coppe (4) con profilo interno semicircolare per il serraggio di cavi una volta che siano state inserite accoppiate e contrapposte in un cavallotto metallico (1) piegato a "U", con file di denti (7) posizionati lungo il bordo interno della parte concava, essendo detti denti atti a penetrare tangenzialmente nel mantello plastico del cavo.
3. 3. Morsetto secondo le rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato dal fatto che le coppe (4) sono inseribili sia lateralmente sia frontalmente nel cavallotto (1) restandovi trattenute in modo imperdibile da una CLIP (5).
4. 4 . Morsetto secondo le rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzato dal fatto che le coppe di plastica (4) hanno, applicato su un fianco, una CLIP (5) di lunghezza opportuna per conferirle elasticità e permettere l'inserimento laterale, e che la parte della CLIP (5) a contatto col cavallotto (1) è opportunamente pronunciata per frizionare sui fianchi del cavallotto stesso.
5. 5. Morsetto secondo le rivendicazioni da 1 a 4, caratterizzato dal fatto che le coppe di plastica (4) presentano nella zona centrale un'area depressa (6, 6') posizionata alternativamente o esternamente o internamente alla coppa, con la funzione di assorbire eventuali deformazioni causate dalla spinta eccessiva della vite di bloccaggio (2) sulla piastra reggispinta (3).
6. 6. Morsetto secondo le rivendicazioni da 1 a 5, caratterizzato dal fatto che l'abbinamento contrapposto delle due coppe (4) con la parte concava, provoca una penetrazione tangenziale dei denti (7) nel mantello di plastica morbida del cavo, essendo tali denti (7) posizionati internamente lungo i bordi della parte concava della coppa (4), avendo tali denti (7) un profilo a forma di diedro essendo orientati ortogonalmente all'asse del cavo da fissare.
7. 7 . Morsetto secondo le rivendicazioni da 1 a 6, caratterizzato dal fatto che le coppe (4) dispongono esternamente di guide parallele (8) che le tengono bene allineate nel cavallotto (1) e che tali guide presentano esternamente delle smussature che agevolano l'inserimento laterale nel cavallotto (1).
8. 8. Morsetto, secondo le rivendicazioni da 1 a 6, caratterizzato dal fatto che la piastra reggispinta (3) è un elemento di controllo visivo di eventuale eccessiva pressione esercitata tramite la vite di bloccaggio (2), eccesso che viene evidenziato dalla deformazione che la piastra stessa subisce con l'aumentare della spinta della vite di bloccaggio (2).