ITMI980733U1 - Complesso di ruota multiadattabile per veicoli - Google Patents

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ITMI980733U1
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Ciani Pio Filippo Camperio
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Ciani Pio Filippo Camperio
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Description

Descrizione del modello di utilità avente per titolo:
“COMPLESSO DI RUOTA MULTIADATTABILE PER VEICOLI”
DESCRIZIONE
La presente innovazione si riferisce ad un complesso di ruota multiadattabile per veicoli in generale. Tale complesso risulta essere particolarmente atto ad essere applicato a ruote in lega per autoveicoli.
Normalmente una ruota viene fissata mediante bulloni ad una flangia di montaggio della ruota, resa solidale con un semiasse, posto in rotazione dall’albero motore dell’autovettura. Tali bulloni attraversano dei fori passanti ricavati nella parte centrale della ruota e si impegnano in rispettivi fori filettati ricavati nella flangia del semiasse dell’autovettura.
Le autovetture, a seconda del modello o della marca, presentano sulle flange di montaggio ruota un caratteristico posizionamento dei fori filettati atti ad accogliere i bulloni di fissaggio della ruota. Tale posizionamento viene comunemente denominato PCD ed è definito dal numero di fori (genericamente 4 o 5) distribuiti su una circonferenza ideale avente un diametro caratteristico (normalmente compreso tra ì 90 mm e 130 mm).
Ad esempio se una vettura ha un PCD 4/98, ciò sta a significare che le flange di tale autovettura hanno quattro fori, per i bulloni di fissaggio delle ruote, distribuiti su una circonferenza avente un diametro di 98 mm. Se un’autovettura ha un PCD 5/100 oppure un PCD 5/112, vale a dire vengono realizzati su ciascuna flangia cinque fori, per accogliere i bulloni di fissaggio delle ruote, disposti su una circonferenza avente un diametro di 100 mm oppure di 1 12 mm.
Chiaramente le ruote debbono conformarsi ai relativi PCD delle autovetture. Per un corretto montaggio di una ruota sulla flangia di un’autovettura, le ruote debbono presentare dei fori passanti, ricavati normalmente nella parte centrale della ruota, che coincidono in numero e posizione con i rispettivi fori filettati ricavati nelle flange dell’autovettura, cioè il PCD della ruota deve coincidere con il PCD dell’autovettura.
Attualmente le ruote in lega leggera vengono realizzate per pressofusione. 11 grezzo di fusione subisce dei processi di lavorazione meccanica mediante macchinari che praticano fori in posizioni conformi al PCD della vettura che la ruota sarà destinata ad equipaggiare. Una volta che sono stati praticati tali fori, la ruota ha una definitiva e immutabile applicazione per quanto riguarda il PCD. Una ruota lavorata per PCD 5/98, ad esempio, non potrà mai essere adattata per poter essere montata su autovetture con PCD 5/1 12 o PCD 5/100. In fine la ruota viene verniciata, mandata allo stoccaggio e destinata alla vendita.
Le ruote in lega di alluminio vengono fissate alle flange dell’autovettura mediante bulloni di acciaio che passano attraverso i fori o le apposite sedi passanti ricavate nella ruota. Ciò comporta degli inconvenienti, infatti a causa della diversità di materiale, spesso si crea un eccessivo gioco tra i bulloni e i fori della ruota. Per evitare tale inconveniente, secondo la tecnica nota, dopo la verniciatura della ruota, degli inserti in acciaio vengono accoppiati alla pressa nelle sedi dei bulloni, in modo tale da consentire un accoppiamento ottimo con i bulloni, dopo la ruota è mandata allo stoccaggio. Tali inserti di acciaio hanno una forma circolare, sono inseriti nella ruota in fase di produzione e servono esclusivamente a irrobustire la zona della ruota in cui si ha l’accoppiamento con il bullone di serraggio. Questo sistema noto presenta Γ inconveniente di non poter adattare una stessa ruota ad autovetture con PCD diversi.
Tale problema è risolto in parte da un sistema secondo la tecnica nota, utilizzante anelli mobili adattatori, venduti assieme al kit di montaggio della ruota. Quando deve essere montata la ruota, Panello adattatore viene inserito sul bullone e, sfruttando la normale tolleranza tra foro della ruota e bullone, permette di sfalsare di appena 2 mm il PCD della ruota, in modo da poter montare una ruota con PCD 4/98 su una vettura con PCD 4/100 e viceversa. Tale sistema presenta degli inconvenienti. Infatti permetta una variazione massima del diametro del PCD della ruota di 2 mm e non permette di adattare ruote con PCD a 5 fori ad autovetture con PCD a 4 fori e viceversa.
Esiste in commercio anche un sistema che monta sulla flangia dei semiasse della vettura un adattatore che presenta in posizione centrale un grosso bullone filettato. Tale adattatore può accogliere una ruota, senza sedi per i bulloni di serraggio formate in corrispondenza del PCD. Tale ruota presenta in posizione centrale un singolo grosso foro. La ruota quindi viene fissata all’adattatore tramite un grosso dado filettato che si impegna nel bullone deH’adattatore.
Tale sistema, utilizzato soprattutto nelle auto da corsa per velocizzare l’operazione di cambio ruote, risulta essere eccessivamente costoso a causa dell’adattatore ottenuto per tornitura e del bullone realizzato in acciaio. Inoltre bisogna utilizzare una chiave di montaggio e smontaggio di grandi dimensioni e, se per il montaggio non si impiega una chiave di tipo dinamometrica, il bullone può essere soggetto a pericolosi allentamenti.
Scopo dellinnovazione è di eliminare tali inconvenienti fornendo un complesso di ruota multiadattabile per veicoli, versatile, pratico, funzionale e di semplice realizzazione.
Questo scopo è raggiunto in accordo all’innovazione con le caratteristiche elencate nell’annessa rivendicazione indipendente 1.
Realizzazioni preferite dell’innovazione appaiono dalle rivendicazioni dipendenti.
Nel complesso di ruota multiadattabile per veicoli secondo l’innovazione viene previsto un adattatore di forma ovoidale atto ad essere inserito in un’apposita sede ricavata nella ruota. Tale adattatore presenta un foro passante, posizionato in una posizione tale da far coincidere il proprio asse con l’asse di un rispettivo foro filettato ricavato nella flangia di montaggio ruota del semiasse dell’autovettura. Possono essere previsti vari tipi di adattatori, a seconda della posizione del loro foro, in modo da poter adattare la ruota a qualsiasi tipo di PCD dell’autovettura. Tali adattatori saranno tutti della stessa dimensione per potersi accoppiare con l’apposita sede ricavata nella ruota.
Gli adattatori secondo l’innovazione posso essere montati in fase di produzione della ruota mediante macchine a pressione in maniera più o meno definitiva, mediante interferenza o incollaggio; oppure possono essere venduti negli appositi kit di montaggio ruota e montati e fissati a cura dell’installatore o dell’utente finale.
In un’ulteriore forma di realizzazione dell’innovazione, può essere previsto un anello che supporta un certo numero di adattatori posizionati a seconda delle esigenze. Tale anello può essere applicato ad una ruota in cui sono ricavate le cavità atte ad accogliere tali adattatori solidali allanello. Chiaramente la ruota può presentare una molteplicità di cavità per poter coprire tutte le possibili configurazioni di PCD delle autovetture.
Appaiono evidenti i vantaggi del complesso secondo l innovazione. Tale complesso permette di produrre un unico tipo di ruota che può essere installata in qualsiasi autovettura presentante qualsiasi tipo PCD, tramite l’inserimento sulla ruota degli adattatori secondo l’innovazione. In tal modo si potrà stoccare in magazzino un unico tipo di ruota con PCD indefinito. Il PCD di tale ruota sarà definito, mediante Γ inserimento degli adattatori, solo nel momento in cui la ruota dovrà essere utilizzata. Conseguentemente si potrà ottenere una grande economia di scala per la produzione di ruote secondo l’innovazione, con il risultato di notevoli vantaggi economici, sia per le case produttrici che per l’utilizzatore finale.
Ulteriori caratteristiche dell’innovazione risulteranno più chiare dalla descrizione dettagliata che segue, riferita a sue forme puramente esemplificative, e quindi non limitative di realizzazione, illustrate nei disegni annessi, in cui:
la Fig. 1 è una vista in pianta dall’alto di una ruota secondo una prima forma di realizzazione dell’innovazione;
la Fig. 2 è una vista parziale, in sezione della ruota, presa lungo la linea di sezione IΙ-ΙΙ di Fig. 1;
la Fig. 3 è una vista parzialmente in esploso e in sezione, come Fig. 2, del complesso secondo l’innovazione;
la Fig. 4 è una vista in assonometria di un adattatore, secondo l’innovazione; la Fig. 5 è una vista in pianta dall’alto di tre diversi tipi di adattatore secondo l’innovazione;
la Fig. 6 è una vista in pianta dall’alto di una ruota secondo una seconda forma di realizzazione dell’innovazione;
la Fig. 7 è una vista in pianta dall’alto di un anello porta adattatori, con quattro adattatori, secondo un’ulteriore forma di realizzazione dell’innovazione.
Con l’ausilio delle figure viene descritto il sistema di multiadattabilità di ruote per veicoli secondo l’innovazione.
Con riferimento a Fig. 1, una ruota, indicata nel suo complesso con il numero di riferimento 1, comprende una parte centrale 2 che si sviluppa ad anello attorno ad un foro 6 di centraggio ruota. La parte centrale 2 della ruota è collegata, mediante razze 3, ad un cerchio 4 alla periferia del quale viene ricavata una sede concava 5 per l’alloggiamento dello pneumatico.
Nel cerchio 4 sono ricavate delle sedi 7, poste equidistanti su una circonferenza avente un diametro minimo di circa 90 min e un diametro massimo di circa 135 mm . A titolo di esempio sono mostrate quattro sedi 7, ma può essere previsto un numero diverso di sedi. Ciascuna sede 7 ha una pianta sostanzialmente ellittica con un asse maggiore di circa 41 mm e un asse minore di circa 31 mm.
Come mostrato in Fig. 2, la sede 7 è formata da una prima cavità 8, comunicante con una seconda cavità 9 rastremata e terminante in una terza cavità 10 di ampiezza inferiore rispetto alla prima cavità 8. La cavità 10 ha una pianta sostanzialmente ellittica, con un asse maggiore di circa 35 mm, per poter accogliere un bullone 13 (Fig. 3) per il serraggio della ruota, consentendogli un offset di circa 30 mm.
La sede 7 è atta a ricevere un adattatore 1 1, mostrato in Fig. 4. L’adattatore 1 1 ha una forma a piastra, sostanzialmente ellittica, con le superfici laterali rastremate e presenta un foro passante 12 delle dimensioni tali da poter accogliere il bullone 13 per il fissaggio della ruota 1. L’asse maggiore dell’adattatore 11 ha una dimensione di circa 41 mm in modo tale che il foro 12 possa essere posizionato in diverse posizioni lungo tale asse.
Il foro 12 presenta una prima cavità rastremata 14 per facilitare l’inserimento del bullone 13 e una seconda cavità 14’, di diametro leggermente inferiore del diametro del bullone 13, per consentire un accoppiamento ottimo. L’adattatore 1 1 può essere realizzato in alluminio, acciaio o altro materiale, per fusione, stampaggio o altra lavorazione.
L’adattatore 1 1 ha una dimensione tale da poter essere inserito nella sede 7 in modo da scivolare attraverso la prima cavità 8 e assestarsi nella seconda cavità 9.
La ruota 1 deve essere montata su una flangia 15 di montaggio della ruota, solidale ad un semiasse dell’autovettura. Nella flangia 15 sono ricavati dei fori filettati 16 posizionati in una determinata configurazione denominata PCD. A titolo esemplificativo, la flangia 15 ha un PCD 4/98, cioè sulla flangia 15 sono ricavati quattro fori 16 posti equidistanti su una circonferenza ideale avente un diametro di 98 mm. Quindi nelle quattro cavità 7 della ruota 1 saranno inseriti quattro adattatori 1 1 ciascuno avente un foro 12 posizionato in modo tale da trovarsi su una circonferenza di 98 mm di diametro.
Per il montaggio della ruota 1, il foro 6 di centraggio della ruota si accoppia con una sporgenza della flangia 15, in modo tale che ogni foro 12 di ciascun adattatore 11 corrisponda assialmente con il rispettivo foro filettato 16 della flangia. Cosi inserendo il bullone 13 nella sede 7, attraverso la cavità 8, esso entra nel foro 12 dell’adattatore e oltrepassando la cavità 10 si impegna nel foro filettato 16 della flangia provocando il serraggio della ruota 1.
In Fig. 5, a titolo esemplificativo, sono mostrati 3 tipi diversi di adattatori 11, 11, 11" in cui i rispettivi fori 12, 12’, 12” sono posizionati in modo tale da poter adattare la ruota a tre diversi tipi di PCD con diametri rispettivamente di 98 mm, 100 mm, 120 mm.
Se bisogna montare la ruota 1 su una flangia avente un PCD 4/100, basta sostituire l’adattatore I I con l’adattatore 1 1, avente le stesse dimensioni del l’adattatore 11, ma con il foro passante 12’ posto in una posizione diversa rispetto alla posizione del foro 12.
Nelle Figg. 6 e 7 sono mostrate una seconda e una terza forma di realizzazione dell’innovazione, dove elementi uguali o corrispondenti sono indicati con gli stessi numeri di riferimento utilizzati nella prima forma di realizzazione.
Come mostrato in Fig. 6, una ruota 100 presenta otto sedi 7 ricavate nella parete centrale 2, in modo da formare quattro sedi 40, 41, 42 e 43 poste equidistanti su una circonferenza ideale e cinque sedi 40, 51, 52, 53, 54 poste equidistanti sulla stessa circonferenza ideale. In tal modo inserendo quattro adattatori 1 1 nelle sedi 40-43, la ruota 100 si può adattare ad un PCD 4/98; oppure inserendo cinque adattatori 11 nelle sedi 40, 51-54, la ruota 100 si può adattare ad un PCD 5/98.
Chiaramente, sostituendo gli adattatori 1 1 con adattatori di diverso tipo, la ruota 100 può essere conformata a diverse configurazioni di PCD.
Come mostrato in Fig. 7, per questioni estetiche, per non mostrare troppe cavità scoperte, può essere realizzato un anello appiattito 60 sostanzialmente delle stesse dimensioni della parte centrale 2 della ruota 100. A tale anello 60 vengono vincolati quattro adattatori 11, in una posizione tale, che quando l’anello 60 viene posizionato sul cerchio 2 della ruota 100, i quattro adattatori 1 1 si impegnano dentro le quattro sedi 40-43 e l’anello 60 copre le altre quattro sedi 51-54.
Chiaramente l’anelo 60 può essere adattato anche alla ruota 1 della prima forma di realizzazione; oppure possono essere previsti anelli porta adattatori di vario tipo, che possono comprendere un numero diverso di adattatori e adattatori di diverso tipo.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Complesso di ruote (1 ; 100) multiadattabili per veicoli, destinate ad essere fissate ad una flangia (15), solidale con un semiasse del veicolo, mediante bulloni (13) filettati che si impegnano in fori (16) filettati ricavati in detta flangia (15), caratterizzato dal fatto che detta ruota (1; 100) comprende almeno due sedi (7) passanti atte ad accogliere due rispettivi adattatori (11) per regolare la posizione di inserimento di detti bulloni (13) di fissaggio della ruota, in modo tale che detti bulloni (13) possano avvitarsi in detti fori (16) della flangia.
  2. 2. Complesso secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta sede (7) è formata da una prima cavità (8), comunicante con una seconda cavità rastremata (9), terminante in una terza cavità (10) di dimensioni interiori a detta prima cavità (8).
  3. 3. Complesso secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che dette prima, seconda e terza cavità (8, 9, 10) hanno una pianta sostanzialmente ellittica.
  4. 4. Complesso secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detta terza cavità (10) ha un asse maggiore di dimensioni tali da permettere il passaggio di detto bullone (13) con un gioco di circa 30 mm.
  5. 5. Complesso secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto adattatore (11) comprende almeno un foro (12) passante per permettere il passaggio di detto bullone (13).
  6. 6. Complesso secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detto foro (12) può essere posizionato in diverse posizioni di detto adattatore (11) a seconda del posizionamento di detti fori filettati (16) in detta flangia (15) porta ruota.
  7. 7. Complesso secondo la rivendicazione 5 o 6, caratterizzato dal fatte 1 detto foro (12) è formato da una prima cavità rastremata (14) per facilitare linserimento di detto bullone (13) e da una seconda cavità (14') cilindrica con un diametro leggermente maggiore del diametro di detto bullone (13) per ottenere un accoppiamento ottimo.
  8. 8. Complesso secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto adattatore (11) ha una forma a piastra con pianta sostanzialmente ellittica.
  9. 9. Complesso secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che detto adattatore (11) ha dimensioni tali da consentire il posizionamento di detti fori (12) in diverse posizioni lungo il suo asse maggiore.
  10. 10. Complesso secondo la rivendicazione 8 o 9, caratterizzato dal fatto che detto adattatore (1 1) presenta le pareti laterali rastremate in modo da potersi incassare nella cavità rastremata (9) della sede (7) della ruota.
  11. 11. Complesso secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende inoltre un anello (60), al quale sono vincolati almeno due adattatori (11), atto ad essere posto su detta ruota (1; 100) in modo tale che detti almeno due adattatori (11) si impegnino entro dette almeno due sedi (7).
  12. 12. Complesso secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che almeno un adattatore (1 1) è reso solidale alla ruota (1; 300) in fase di produzione della ruota.
  13. 13. Complesso secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto adattatore (1 1) e detta ruota (1; 100) sono ottenuti per pressofusione .
  14. 14. Complesso secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto foro (12) dell adattatore (1 1) e dette sedi (7) della ruota (1; 100) sono ottenute mediante processo di lavorazione meccanica.
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