ITMI971999A1 - Procedimento di verniciatura di oggetti e manufatti vari con vernici in polvere, prodotti verniciati cosi' ottenuti e relativa apparecchiatura - Google Patents

Procedimento di verniciatura di oggetti e manufatti vari con vernici in polvere, prodotti verniciati cosi' ottenuti e relativa apparecchiatura Download PDF

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ITMI971999A1
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Description

DESCRIZIONE
Oggetto della presente invenzione è un procedimento per verniciare con vernici in polvere oggetti e manufatti vari in materiali sia conduttori che non conduttori quali materiali metallici, vetro, ceramica e simili, con vernici in polvere.
Pure oggetto dell'invenzione sono i prodotti verniciati così ottenuti, e l'apparecchiatura per realizzare detto procedimento .
Come è noto, le vernici in polvere vengono prodotte mediante miscelazione delle resine allo stato semifluido in un estrusore mono o bivite assieme agli indurenti, pigmenti ed additivi più opportuni.
Dopo la estrusione a caldo avviene una laminazione con raffreddamento del prodotto estruso e successiva scagliettatura.
A questo punto le scagliette vengono macinate con un sistema meccanico (mulino a pioli per esempio) fino ad ottenere una polvere di granulometria controllata.
La granulometria media delle polveri ottenute con il processo indicato è normalmente tra i 10 e 100μ (preferibilmente tra 40 e 80μ) poiché dimensioni delle particelle di polvere superiori o inferiori possono creare notevoli problemi a livello applicativo rendendo così antieconomico il processo di applicazione.
Come è noto, il trattamento di verniciatura con vernici in polvere termoplastiche o termoindurenti, avviene con il sistema elettrostatico oppure mediante il preriscaldamento del pezzo.
La verniciatura elettrostatica avviene caricando elettricamente le particelle di polvere mediante il campo elettrico generato da un elettrodo e un generatore ad alta tensione, oppure mediante triboelettricità dovuta allo sfregamento delle particelle di polvere su superfici di materiali idonei.
L’oggetto da verniciare deve essere un buon conduttore messo a terra; in questo caso le particelle di polvere, caricate elettrostaticamente, aderiscono all'oggetto da verniciare rivestendolo in modo uniforme fino a quando lo strato depositato non impedisce ogni ulteriore deposito isolando elettricamente l'oggetto.
Altro sistema usato correntemente è la verniciatura a caldo che avviene mediante preriscaldo dell’oggetto da verniciare ad una temperatura sufficientemente alta che consenta l'inizio della fusione della vernice in polvere
in entrambi i casi si parte da vernici in polvere con una granulometria media di circa 40-80μ e si ottengono spessori di vernice controllabili attorno ai 50-60μ nel caso del sistema elettrostatico oppure di oltre 100/i fino ad alcune centinaia di micron nel caso della verniciatura a caldo.
Di seguito ad ogni fase del trattamento viene previsto normalmente una cottura finale, per esempio con aria calda a tempi fissati (180-200°C per 20 min.), per stabilizzare la finitura a seguito della reticolazione delle resine con gli indurenti nel caso delle polveri termoindurenti .
Per le polveri termoplastiche è invece necessaria una temperatura di cottura proporzionale al punto di fusione della resina termoplastica impiegata.
Le difficoltà che si incontrano nell'impiego della tecnologia tradizionale di applicazione delle vernici in polvere sono molte ed i principali limiti sono ad esempio i seguenti:
- difficoltà nel realizzare strati di vernice con spessori inferiori ai 10μ a causa degli inadeguati sistemi di micronizzazione delle polveri e conseguenti problemi durante la applicazione,
- difficoltà nel realizzare strati di vernice con spessori superiori ai 100μ con tolleranze di alcuni micron. Con il sistema elettrostatico infatti lo strato di vernice deposto isolando l'oggetto da verniciare, diventa una barriera alla ulteriore deposizione elettrostatica. Con il sistema del preriscaldamento si possono applicare facilmente spessori molto più alti dei 100/x ma è quasi impossibile controllare adeguatamente gli spessori finali,
- difficoltà nel rivestire manufatti non conduttori come vetro, ceramica, etc.,
- difficoltà nell'ottenere sistemi di protezione multistrato composti da materiali in polvere diversi,
- difficoltà nell'impiego delle polveri termoplastiche in generale.
Scopo della presente invenzione è quello di realizzare un procedimento di verniciatura a polveri che consenta di utilizzare tutti i tipi di vernici in polvere tradizionali, termoplastiche, termoindurenti o anche loro miscele, e che consenta di applicare dette polveri sull'oggetto da verniciare, a temperatura ambiente e senza dover ricorrere all'effetto elettrostatico e/o al calore, e che sia quindi utilizzabile con qualsiasi tipo di materiale, conduttore o non conduttore, quale metallo, ceramica, vetro, materiali plastici e simili. Altro scopo dell'invenzione è quello di realizzare un procedimento di verniciatura a polveri che consenta di ottenere strati di vernici di qualsiasi spessore desiderato, da inferiore a 10/x ad alcune centinaia di micron, omogenea e con spessore finale perfettamente controllato e che consenta inoltre di realizzare rivestimenti multistrato e/o rivestimenti misti.
Ulteriore scopo è quello di mettere a disposizione oggetti o manufatti verniciati a polvere con spessori di vernice di piccolo spessore, anche inferiori a 10μ ma che ricoprono completamente e senza soluzione di continuità la superficie da verniciare.
Altro scopo è quello di mettere a disposizione una apparecchiatura che consenta di realizzare detto procedimento .
Questi ed altri scopi ancora e relativi vantaggi che verranno evidenziati dalla descrizione che segue, vengono raggiunti da un procedimento per verniciare oggetti e manufatti vari con vernici in polvere, il quale procedimento, secondo il presente trovato, comprende le seguenti fasi:
- preparazione della superficie del manufatto da sottoporre a verniciatura mediante sgrassaggio con opportuni solventi, spazzolatura, sabbiatura o simile, secondo procedimenti noti e in funzione delle prestazioni finali richieste;
- applicazione di almeno uno strato di polvere di vernice sulla superficie da verniciare, eseguita proiettando contro detta superficie detta polvere di vernice in associazione con un materiale in polvere, sostanzialmente un materiale per pallinatura;
- cottura e/o polimerizzazione dello strato di polvere di vernice così applicata alla opportuna temperatura mediante riscaldamento, irraggiamento o simile.
Preferibilmente, detta polvere di vernice è intimamente premescolata con detto materiale in polvere per pallinatura e la miscela così ottenuta viene proiettata contro la superficie da verniciare mediante aria compressa, giranti centrifughe o simili.
Inoltre, l'aria compressa impiegata è secca, disoleata ed è ad una pressione compresa tra 1 e 50 Ate, preferibilmente tra 6 e 10 Ate.
Sempre secondo il presente trovato, detto materiale per pallinatura è sostanzialmente in forma di sferette aventi un diametro compreso tra 10μ e 500μ, preferibilmente tra 100μ e 200μ, ed un peso specifico superiore al peso specifico delle particelle della polvere di vernice da applicare alla superficie da verniciare. Detto materiale in polvere per pallinatura è costituito da sferette preferibilmente di vetro, di acciaio, di bronzo o di altri materiali noti e impiegabili per eseguire la pallinatura a seconda del tipo di vernice in polvere impiegata e/o del materiale di cui è costituito il manufatto da verniciare.
Ad esempio, la vernice in polvere da applicare ha un peso specifico inferiore a 2.45 e una granulometria compresa fra 1 e 300μ, preferibilmente fra 10 e 100μ; le particelle per la pallinatura sono sostanzialmente sferiche, di vetro con peso specifico superiore a 2.45 e durezza di almeno 5.5 Mohs, di diametro compreso fra 10 e 500/x, preferibilmente fra 100 e 200μ. Oppure le particelle possono essere di metallo o altri materiali purché con un peso specifico superiore a quello della polvere da applicare, per esempio acciaio legato con peso specifico superiore a 5.585 e diametro compreso fra 10 e 500μ, preferibilmente fra 100 e 200μ.
In detta fase di applicazione il rapporto in peso tra detta polvere di vernice e detto materiale per pallinatura in detta miscela è compreso tra 1:100 e 50:100, preferibilmente tra 5:100 e 30:100.
La polvere di vernice proiettata in eccesso e detto materiale per pallinatura dopo effettuata detta applicazione vengono opportunamente raccolti, separati uno dall'altro mediante vagliatura, ventilazione o simili e reimpiegati in detta fase di applicazione.
Sempre secondo la presente invenzione, quando detto manufatto è di alluminio o lega di alluminio, tra detta fase di preparazione della superficie e detta fase di applicazione dello strato di polvere di vernice, può essere vantaggiosamente introdotta una ulteriore fase di pretrattamento della superficie consistente in una conversione chimica secondo procedimenti noti o di ossidazione anodica.
Secondo la presente invenzione, invece di usare i noti sistemi di verniciatura elettrostatica con polveri o a letto fluido con pezzo preriscaldato, le particelle di polvere vengono fatte aderire al supporto mediante energia fornita meccanicamente.
A causa dell'impatto di particelle di forma simile a quelle della vernice in polvere, ma di densità superiore, le particelle di polvere vengono schiacciate sulla superficie da rivestire e contemporaneamente parzialmente fuse dal calore generato dall'urto.
Con questo procedimento, partendo dalla stessa vernice in polvere si possono ottenere rivestimenti più o meno spessi.
Sostanzialmente tutti i tipi di vernici in polvere possono essere impiegati con il processo secondo il trovato per produrre rivestimenti pronti per la cottura, con spessori variabili da pochi micron alle centinaia di micron.
Con tale processo, la resa in polvere può arrivare al 90-95% mentre i tempi di trattamento possono variare da pochi secondi ad alcuni minuti.
Una caratteristica peculiare del processo è la possibilità di realizzare rivestimenti multistrato o rivestimenti omogenei partendo da miscele di polveri.
Per alcune applicazioni infatti polveri termoindurenti e termoplastiche possono essere usate in successione per rivestimenti multistrato o in miscela per rivestimenti misti.
Questi rivestimenti per codeposizione stanno acquistando sempre maggiore popolarità perchè possono essere facilmente adattati ai più disparati problemi di protezione contro la corrosione, modificazione delle proprietà superficiali o anche solo per garantire migliore aderenza ad una mano a finire.
Oltre alla finitura a lotti discontinui, il processo secondo il trovato è adattabile al trattamento in continuo sia di pezzi lunghi come tubi o estrusi sia di superfici piane come lamiere e coil.
Il processo può essere impiegato per parti metalliche in ferro, ghisa, ottone o alluminio, sotto forma di getti, estrusi o laminati.
Poiché non viene richiesta la conducibilità elettrica del substrato da trattare, possono essere rivestiti anche manufatti in cemento, ceramica, plastica et. Come già detto, le parti sporche per oli, grassi o ossidi, vengono pulite prima del pretrattamento con solventi organici, sgrassanti alcalini, spazzolatura meccanica o sabbiatura.
La forma e la composizione del materiale per pallinatura influenza sia la efficienza del processo che la qualità del rivestimento o il suo costo.
Le particelle di detto materiale sono generalmente sferiche perchè così garantiscono un miglior effetto di spalmatura della polvere di vernice sulle superfici da verniciare, hanno una miglior resistenza all'urto e quindi una vita media più lunga.
Le dimensioni dei fori, cavità e raggi interni delle parti da trattare condizionano forma e dimensioni del materiale per pallinatura. Generalmente una o due miscele diverse sono sufficienti per trattare la maggior parte degli oggetti. La miscela trasportata da aria compressa, viene proiettata o spruzzata tramite opportuno erogatore sulle superfici da rivestire e quindi tutto quanto non arriva a bersaglio, viene raccolto sul fondo della cabina di verniciatura. La miscela recuperata dal fondo della cabina viene inviata ad un setaccio che separa le due frazioni e le invia ai rispettivi serbatoi di stoccaggio.
Per le vernici in polvere, per miscelare polvere di recupero e polvere fresca da inviare all'erogatore di applicazione, viene usato un normale serbatoio con letto fluido o con vibratore o con agitazione meccanica, mentre per il materiale per pallinatura viene preferibilmente usato un serbatoio a pressione con valvola di alimentazione.
La percentuale di polvere per pallinatura nella miscela da spruzzare dipende dalla superficie da rivestire, dal tempo di processo e dallo spessore finale che si vuole ottenere .
Tabella 1.
Quantità di polvere richiesta per ottenere uno spessore noto di rivestimento su una area predefinita.
Tipo di polvere peso specifico e peso della polvere in g/micron/mq epossidica con pigmenti e cariche 1,7 poliestere trasparente 1,3 teflon 2,2 Uno dei vantaggi principali del processo secondo il trovato è che lo spessore del rivestimento può essere parzialmente reso indipendente dal tempo di trattamento controllando opportunamente la percentuale di polvere per pallinatura aggiunta alla miscela.
Di conseguenza rivestimenti di 10 o 60μ si possono ottenere in tempi confrontabili.
E' comunque noto che le migliori prestazioni finali del rivestimento si ottengono dividendo lo spessore totale del rivestimento in più stadi invece che in una mano unica.
Una miscela contenente il 10% di polvere per verniciatura ed il 90% di polvere per pallinatura in volume, proiettata da una pistola con aria compressa 6 bar a 20 cm di distanza dall'oggetto da trattare, può rivestire 1 dmq di superficie con 10μ di vernice in meno di 2 minuti.
Mediante il procedimento secondo il trovato, si possono ottenere rivestimenti multistrato nei quali le diverse polveri diffondono una nell'altra così da garantire dopo cottura, la migliore aderenza possibile. Questa caratteristica è particolarmente importante quando si usano polveri di Teflon o PVDF che normalmente bagnano poco il substrato e quindi hanno scarsa aderenza.
Prima della cottura, la morfologia o struttura di rivestimento ottenuto con il processo secondo il trovato appaiono in generale piuttosto diverse rispetto a quelle note per le vernici in polvere.
Infatti il rivestimento appare costituito da particelle discrete di polvere, che però sono fuse una sull'altra e schiacciate sulla superficie dell'oggetto da verniciare per effetto dell'urto delle particelle di polvere per pallinatura fino ad ottenere una struttura continua.
Questa struttura a particelle piatte è particolarmente interessante perchè consente di ottenere strati continui molto sottili anche partendo da polveri per verniciature di diametro medio sensibilmente superiore.
Con il processo secondo il trovato, tra due mani successive non è necessaria una cottura intermedia; lo stato fisico del rivestimento è sufficientemente resistente a una successiva riverniciatura ancora con il processo secondo il trovato con verniciatura elettrostatica con polveri.
Dopo cottura il rivestimento può mostrare proprietà diverse a seconda del tipo di cottura scelto. Infatti se i parametri scelti per la cottura sono tali da garantire una buona reticolazione della componente termoindurente del rivestimento senza però arrivare alla temperatura di fusione della componente termoplastica, la uniformità non può essere così buona come nel caso di temperatura di cottura superiore alla temperatura di fusione della componente termoplastica.
Per il processo secondo il trovato, nel caso di rivestimenti multistrato con miscele di termoindurenti e termoplastici, sono da preferire tempi di cottura veloci ad alte temperature (ad esempio cottura con IR o ad induzione).
Una apparecchiatura per realizzare il procedimento secondo la presente invenzione, comprende:
- un contenitore/serbatoio per le vernici in polvere dove vengono stoccate sia le vernici fresche che quelle di recupero dell'overspray,
- un sistema di trasporto pneumatico delle vernici in polvere da detto serbatoio all'erogatore,
- un contenitore/serbatoio per il materiale di pallinatura in sferette mantenuto sotto pressione e dotato di valvola di alimentazione e scarico,
- un sistema di trasporto pneumatico per dette sferette di pallinatura dal serbatoio all'erogatore,
- un contenitore/serbatoio per il materiale di pallinatura in sferette mantenuto sotto pressione e dotato di valvola di alimentazione e scarico,
- un sistema di trasporto pneumatico per dette sferette di pallinatura dal serbatoio all'erogatore,
- un erogatore a spruzzo che combina il flusso di detta vernice in polvere con dette sferette di pallinatura in una nuvola uniforme trasportata alla velocità voluta da aria compressa,
- un sistema di produzione, stoccaggio e dosaggio per aria compressa asciutta e disoleata, costituente l'elemento di trasporto di detta vernice in polvere e di dette sferette dai rispettivi serbatoi all'erogatore, - un sistema di recupero dotato sul fondo della cabina di verniciatura di un setaccio vibrante che provvede a separare la vernice in polvere inutilizzata dalle sferette che vengono inviati ai rispettivi serbatoi di stoccaggio, detto serbatoio di stoccaggio in pressione per dette sferette essendo provvisto di valvola rotante di alimentazione,
- un quadro di controllo con programmatore meccanico o elettronico che consenta di prefissare tempi e condizioni di lavoro.
I parametri operativi del processo sono legati alle caratteristiche del prodotto verniciante e del materiale per la pallinatura usato.
L'aria compressa viene usata nel campo tra 2 e 10 bar e una pistola può erogare da 40 a 50 Kg di prodotto per ora (circa 8-10 Kg di polvere all'ora).
A seconda della forma e dimensione degli oggetti da verniciare, gli erogatori possono essere fissi, oscillanti o montati su reciprocatori.
Generalmente il problema dell'overspray non è così importante come per i sistemi noti di verniciatura con vernici in polvere perchè gli erogatori sono molto più vicini agli oggetti da trattare e la nuvola è molto più ridotta di dimensioni.
In ogni caso è necessario un sistema di recupero dell 'overspray con filtrazione finale per evitare ogni tipo di inquinamento dell'aria in uscita dalla cabina di applicazione.
Operando opportunamente sulla quantità di polvere di vernice e/o di polvere per pallinatura e/o sui volumi dell'aria di trasporto, si effettua il dosaggio della portata di dette due polveri in maniera indipendente una dall'altra e si regola quindi opportunamente e secondo le esigenze il loro rapporto reciproco.
I serbatoi di stoccaggio della polvere di vernice e del materiale di pallinatura, possono essere alimentati sia con prodotti freschi che con prodotti di recupero provenienti dall Overspray raccolto nella cabina di applicazione, detto overspray raccolto essendo inviato ad una vagliatura meccanica mediante setaccio con maglie di dimensioni opportune in modo da separare la vernice in polvere di recupero dalle sferette di pallinatura.
L'oggetto da verniciare è mantenuto in una cabina di verniciatura ad una distanza dall'erogatore compresa fra 10 e 1000 mm, preferibilmente fra 100 e 200 mm. L'invenzione viene ulteriormente descritta con riferimento alle allegate tavole di disegno nelle quali: la Figura 1 mostra schematicamente la morfologia dello strato di vernice in polvere applicato sulla superficie da verniciare secondo i procedimenti dell'arte nota e secondo il procedimento oggetto dell'invenzione, mentre la Figura 2 mostra, schematicamente ed in forma semplificata, una apparecchiatura atta a realizzare il procedimento oggetto della presente invenzione.
Con riferimento a tali figure, viene evidenziata la morfologia dello strato di vernice sulla superficie da verniciare realizzato con vernice a polvere mediante il sistema elettrostatico secondo l'arte nota A in confronto alla morfologia dello strato di vernice realizzato applicando la polvere di vernice in associazione con materiale in polvere per pallinatura B, secondo la presente invenzione. Come si vede, con il procedimento secondo l'invenzione le particelle di vernice risultano appiattite e la loro capacità di ricoprimento fortemente esaltata.
Nel contenitore/serbatoio 1 viene stoccata la vernice in polvere sia fresca sia quella di ricupero dell'overspray e proveniente dalla cabina di verniciatura. Mediante il sistema di trasporto pneumatico 2 la vernice viene inviata all'erogatore 3. La polvere per pallinatura in sferette è stoccata nel contenitore/serbatoio 4 che è sotto pressione ed è provvisto di valvola di alimentazione e scarico. Attraverso il sistema di trasporto pneumatico 5 il materiale per pallinatura viene inviato all'erogatore 3 di tipo a spruzzo che combina il flusso dei due materiali in una nuvola uniforme 9 trasportata alla velocità prefissata mediante aria compressa e proiettata contro la superficie 10 dell'oggetto da verniciare, contenuto entro la cabina di verniciatura 7.
Sul fondo della cabina di verniciatura 7 è previsto un dispositivo di ricupero consistente nel setaccio vibrante 8 che provvede a separare la vernice in polvere inutilizzata dalle sferette; per gravità la vernice inutilizzata e le sferette vengono inviati ai rispettivi serbatoi di stoccaggio. Poiché il serbatoio delle sferette è a pressione, la alimentazione avviene attraverso una valvola rotante 11. E' previsto inoltre un quadro di controllo con programmatore meccanico o elettronico che consente di prefissare tempi e condizioni di lavoro, non indicato in figura.
Sostanzialmente, il ciclo di lavoro comprende le seguenti fasi:
- carico della vernice in polvere e delle sferette nei rispettivi serbatoi di stoccaggio,
- messa in pressione del serbatoio di stoccaggio delle sferette,
- invio di quantità dosate di polvere e sferette all'erogatore in modo tale che la sospensione creata da ogni singolo erogatore colpisca l'oggetto da verniciare con uniformità e continuità per un tempo di trattamento variabile fra 1 e 100 min./Kg di vernice applicata/mq rivestito,
- recupero dell'overspray nella cabina di verniciatura mediante separazione delle particelle di polvere e delle sferette di pallinatura con un setaccio di maglia opportuna. Il setaccio può essere statico o vibrante e le dimensioni delle maglie devono essere tali da separare per esempio particelle inferiori ai 100/x da quelle superiori ai 100μ.

Claims (5)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Procedimento per verniciare oggetti e manufatti vari con vernici in polvere, caratterizzato dal fatto che comprende le seguenti fasi: - preparazione della superficie del manufatto da sottoporre a verniciatura mediante sgrassaggio con opportuni solventi, spazzolatura, sabbiatura o simile, secondo procedimenti noti e in funzione delle prestazioni finali richieste; - applicazione di almeno uno strato di polvere di vernice sulla superficie da verniciare, eseguita proiettando contro detta superficie detta polvere di vernice in associazione con un materiale in polvere, sostanzialmente un materiale per pallinatura; - cottura e/o polimerizzazione dello strato di polvere di vernice cosi applicata alla opportuna temperatura mediante riscaldamento, irraggiamento o simile.
  2. 2. Procedimento secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta polvere di vernice è intimamente premescolata con detto materiale in polvere per pallinatura e la miscela così ottenuta viene proiettata contro la superficie da verniciare mediante aria compressa, giranti centrifughe o simili.
  3. 3. Procedimento secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che detta aria compressa è secca e/o disoleata ed è ad una pressione compresa tra 1 e 50 Ate.
  4. 4. Procedimento secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che detto materiale per pallinatura è sostanzialmente in forma di sferette aventi un diametro compreso tra 10μ e 500μ ed un peso specifico superiore al peso specifico delle particelle della polvere di vernice da applicare alla superficie da verniciare. 5. Procedimento secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che detto materiale in polvere per pallinatura è costituito da sferette preferibilmente di vetro, di acciaio, di bronzo o di altri materiali noti e impiegabili per eseguire la pallinatura a seconda del tipo di vernice in polvere impiegata e/o del materiale di cui è costituito il manufatto da verniciare. 6. Procedimento secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che la vernice in polvere da applicare ha un peso specifico inferiore a 2.45 e una granulometria compresa fra 1 e 300/1. 7. Procedimento secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che le particelle costituenti detto materiale per pallinatura sono sostanzialmente sferiche, di vetro con peso specifico superiore a 2.45 e durezza di almeno 5.
  5. 5 Mohs, di diametro compreso fra 10 e 500μ. 8. Procedimento secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che le particelle o sferette costituenti detto materiale per pallinatura hanno un peso specifico superiore al peso specifico delle particelle di polvere di verniciatura e sono costituite da acciaio legato con peso specifico superiore a 5.58 e con diametro compreso fra 10 e 500μ. 9. Procedimento secondo le rivendicazioni 1 e 3 caratterizzato dal fatto che in detta fase di applicazione il rapporto in peso tra detta polvere di vernice e detto materiale per pallinatura in detta miscela è compreso tra 1:100 e 50:100. 10. Procedimento secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che la polvere di vernice proiettata in eccesso e detto materiale per pallinatura dopo effettuata detta applicazione vengono opportunamente raccolti, separati uno dall'altro mediante vagliatura, ventilazione o simili e reimpiegati in detta fase di applicazione. 11. Procedimento secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che quando detto manufatto è di alluminio o lega di alluminio, tra detta fase di preparazione della superficie e detta fase di applicazione dello strato di polvere di vernice è introdotta una ulteriore fase di pretrattamento della superficie consistente in una conversione chimica secondo procedimenti noti o di ossidazione anodica. 12. Procedimento secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che vengono applicati in successione due o più strati di polvere di vernice sovrapposti uno all’altro per ottenere rivestimenti di vernice multistrato. 13. Procedimento secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che detta polvere di vernice è costituita da una miscela di polveri di vernice termoindurenti e termoplastiche per ottenere rivestimenti di vernice misti omogenei. 14. Procedimento secondo le rivendicazioni 1, 2 e 9 caratterizzato dal fatto che operando opportunamente sulla quantità di polvere di vernice e/o di polvere per pallinatura e/o sui volumi dell'aria di trasporto, si effettua il dosaggio della portata di dette due polveri in maniera indipendente una dall'altra e si regola quindi opportunamente e secondo le esigenze il loro rapporto reciproco. 15. Apparecchiatura per realizzare il procedimento di cui alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che comprende : - un contenitore/serbatoio (1) per le vernici in polvere dove vengono stoccate sia le vernici fresche che quelle di recupero dell'overspray - un sistema di trasporto pneumatico (2) delle vernici in polvere da detto serbatoio (1) all'erogatore (3) - un contenitore/serbatoio (4) per il materiale di pallinatura in sferette mantenuto sotto pressione e dotato di valvola di alimentazione e scarico - un sistema di trasporto pneumatico (5) per dette sferette di pallinatura dal serbatoio (4) all'erogatore (3) - un contenitore/serbatoio (4) per il materiale di pallinatura in sferette mantenuto sotto pressione e dotato di valvola di alimentazione e scarico - un sistema di trasporto pneumatico (5) per dette sferette di pallinatura dal serbatoio (4) all'erogatore (3) - un erogatore a spruzzo (3) che combina il flusso di detta vernice in polvere con dette sferette di pallinatura in una nuvola uniforme trasportata alla velocità voluta da aria compressa - un sistema di produzione, stoccaggio e dosaggio per aria compressa asciutta e disaleata, costituente l'elemento di trasporto di detta vernice in polvere e di dette sferette dai rispettivi serbatoi (1,4) all'erogatore (3) - un sistema di recupero dotato sul fondo della cabina di verniciatura (7) di un setaccio vibrante (8) che provvede a separare la vernice in polvere inutilizzata dalle sferette che vengono inviati ai rispettivi serbatoi di stoccaggio, detto serbatoio di stoccaggio in pressione per dette sferette essendo provvisto di valvola rotante di alimentazione - un quadro di controllo con programmatore meccanico o elettronico che consenta di prefissare tempi e condizioni di lavoro. 16. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 15 caratterizzata dal fatto che i serbatoi di stoccaggio della polvere di vernice e del materiale di pallinatura, vengono alimentati sia con prodotti freschi che con prodotti di recupero provenienti dall'overspray raccolto nella cabina di applicazione, detto overspray raccolto essendo inviato ad una vagliatura meccanica mediante setaccio con maglie di dimensioni opportune in modo da separare la vernice in polvere di recupero dalle sferette di pallinatura. 17. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 15, caratterizzata dal fatto che l'oggetto da verniciare è mantenuto in una cabina di verniciatura ad una distanza dall'erogatore compresa fra 10 e 1000 mm. 18. Oggetti o manufatti verniciati secondo il procedimento di cui alla rivendicazione 1 caratterizzati dal fatto che sono provvisti di uno strato di vernice di spessore inferiore a 10μ. 19. Oggetti o manufatti verniciati secondo il procedimento di cui alla rivendicazione 1 caratterizzati dal fatto che sono provvisti di più strati di vernice sovrapposti, anche di vernici termoplastiche e termoindurenti .
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