ITMI971857A1

ITMI971857A1 - Recipiente da cucina per cuocere cibi con manico diviso longitudinalmente in porzioni incernierate ad un corpo contenitore

Info

Publication number: ITMI971857A1
Application number: IT001857A
Authority: IT
Inventors: Giulio Iacchetti; Francesco Ranzoni
Original assignee: Alfonso Bialetti & C Spa
Priority date: 1997-08-01
Filing date: 1997-08-01
Publication date: 1999-02-01
Also published as: EP0999777B1; DE69811081T2; DK0999777T3; ATE231701T1; DE69811081D1; EP0999777A1; PT999777E; TW410586U; AU8861998A; HK1028171A1; US6685048B1; ES2191957T3; IT1293528B1; WO1999005948A1

Description

DESCRIZIONE

La presente invenzione riguarda un recipiente da cucina per cuocere cibi, ed in modo particolare un recipiente da cucina secondo il preambolo della prima rivendicazione .

I recipienti da cucina utilizzati per cuocere cibi, come ad esempio le padelle, sono in genere dotati di un lungo manico che si estende radialmente da un corpo della padella in cui sono contenuti i cibi.

Un problema di tali recipienti da cucina è costituito dal fatto che essi risultano estremamente ingombranti. Ciò richiede l'uso di scatole di grandi dimensioni per il loro confezionamento e rende alquanto difficoltosa la disposizione delle padelle in una lavastoviglie; inoltre, il manico sporgente dal corpo contenitore comporta l'occupazione di uno spazio notevole nei mobili da cucina e rende estremamente difficile la sistemazione ordinata delle padelle.

Una soluzione nota consiste nell'utilizzare un manico incernierato ad un bordo superiore del corpo contenitore della padella. Quando la padella non è in uso, il manico è ruotato attorno ad un asse orizzontale sino a disporsi all'interno del corpo contenitore, riducendo di conseguenza le dimensioni di ingombro della padella.

Un inconveniente di tale recipiente da cucina noto è costituito dal fatto che il manico non risulta collegato rigidamente al corpo contenitore; ciò rende estremamente scomodo e pericoloso l'uso della padella, in quanto movimenti accidentali del corpo contenitore rispetto al manico durante la cottura dei cibi possono provocare la fuoriuscita dalla padella di sostanze, in particolare liquidi, a temperatura elevata. Inoltre, il manico chiuso all'interno della padella rende difficile impilare, ad esempio nei mobili da cucina, più recipienti in senso verticale.

Scopo della presente invenzione e' di ovviare ai suddetti inconvenienti. Per raggiungere tale scopo e' proposto un recipiente da cucina come descritto nella prima rivendicazione.

Ulteriori caratteristiche ed i vantaggi del recipiente da cucina secondo la presente invenzione risulteranno dalla descrizione di seguito riportata di una sua forma di realizzazione preferita, data a titolo indicativo e non limitativo, con riferimento alle figure allegate, in cui:

Fig.l illustra in vista prospettica un recipiente da cucina secondo la presente invenzione;

Fig.2 è una vista dal basso ed in sezione di un esempio di collegamento del manico al corpo contenitore del recipiente da cucina della Fig.l.

Con riferimento in particolare alla Fig.l, è illustrata una padella 100 avente un corpo 105 utilizzato per contenere i cibi durante la cottura; considerazioni analoghe si applicano per una pentola, una casseruola, un tegame, una piastra di cottura, o altri recipienti da cucina per cuocere cibi equivalenti. Il corpo contenitore 105 (realizzato tipicamente in alluminio, in acciaio oppure in altro materiale adatto al fuoco o al calore) è costituito da un fondo piatto 110 e da una parete laterale 115 e ha un forma circolare leggermente svasata. La presente invenzione si presta comunque ad essere realizzata anche con un corpo contenitore di forma diversa, ad esempio quadrata, rettangolare, con pareti laterali verticali, con un semplice bordo esterno rialzato rispetto al fondo, e simili. Al corpo contenitore 105 è fissato un blocco 117 estendentesi radialmente verso l'esterno che permette di collegare al corpo contenitore 105 un manico 120 (oppure due o più manici laterali) utilizzato per afferrare e maneggiare la padella 100. Tipicamente, il manico 120 si estende radialmente dal corpo contenitore 105 ed é disposto parallelo o leggermente inclinato (ad esempio di 15°) al fondo 110.

Il manico 120 è diviso longitudinalmente in due (o più) porzioni 125 e 130 separate da un piano perpendicolare al fondo 110 e passante per un asse longitudinale 132 del manico 120. Ciascun semi-manico 125,130 è incernierato al corpo contenitore 105 in prossimità di un'estremità libera del blocco di fissaggio 117, in modo da essere mobile in rotazione rispetto al corpo contenitore 105 attorno ad una asse 135,140/ preferibilmente, gli assi di rotazione 135 e 140 sono perpendicolari o leggermente inclinati (non paralleli) al fondo 110. In alternativa, il manico include una parte interna solidale con il blocco di fissaggio, mentre una sua parte sostanziale esterna è divisa in due porzioni incernierate al corpo contenitore in prossimità di un'estremità libera della parte interna del manico.

Ciascun semi-manico 125,130 è mobile tra una posizione di lavoro (illustrata a linea continua) ed una posizione di riposo (illustrata a linea tratteggiata) . Nella posizione di lavoro i semi-manici 125,130 sono uniti tra loro, con una parete 141 del semi-manico 125 che si assesta a battuta contro una parete corrispondente 142 del semi-manico 130. In tale modo, il complesso formato dai semi-manici 125,130 non può muoversi rispetto al blocco di fissaggio 117, per cui il manico 120 risulta sostanzialmente solidale con il corpo contenitore 105. In una forma di realizzazione preferita della presente invenzione, dalla parete 141 sporgono uno o più rilievi 145 (due nell'esempio illustrato in figura) a forma di calotta sferica che si accoppiano a sedi coniugate 150 realizzate nella parete 142; in alternativa, sono previsti altri elementi equivalenti in grado di impedire una traslazione reciproca dei semi-manici 125,130 nella direzione dell'asse longitudinale 132.

In tale modo, l'uso della padella 100 risulta particolarmente sicuro, in quanto nella posizione di lavoro non sono possibili movimenti relativi del manico 120 rispetto al corpo contenitore 105. Si noti inoltre che non è necessario alcun meccanismo per bloccare i semi-manici 125,130 nella posizione di lavoro, in quanto durante l'utilizzo della padella 100 i semimanici 125,130 sono in ogni caso mantenuti uniti tra loro dalla presa di un utilizzatore. In alternativa, è previsto un piolo magnetico disposto su un semimanico e che si innesta in una sede coniugata (sul cui fondo è disposta una piastrina in ferro) realizzata nell'altro semi-manico, oppure altri mezzi di parallelo o leggermente inclinato (ad esempio di 15°) al fondo 110.

Il manico 120 è diviso longitudinalmente in due (o più) porzioni 125 e 130 separate da un piano perpendicolare al fondo 110 e passante per un asse longitudinale 132 del manico 120. Ciascun semi-manico 125,130 è incernierato al corpo contenitore 105 in prossimità di un'estremità libera del blocco di fissaggio 117, in modo da essere mobile in rotazione rispetto al corpo contenitore 105 attorno ad una asse 135,140; preferibilmente, gli assi di rotazione 135 e 140 sono perpendicolari o leggermente inclinati (non paralleli) al fondo 110. In alternativa, il manico include una parte interna solidale con il blocco di fissaggio, mentre una sua parte sostanziale esterna è divisa in due porzioni incernierate al corpo contenitore in prossimità di un'estremità libera della parte interna del manico.

Ciascun semi-manico 125,130 è mobile tra una posizione di lavoro (illustrata a linea continua) ed una posizione di riposo (illustrata a linea tratteggiata) . Nella posizione di lavoro i semi-manici 125,130 sono uniti tra loro, con una parete 141 del semi-manico 125 che si assesta a battuta contro una parete corrispondente 142 del semi-manico 130. In tale modo, il complesso formato dai semi-manici 125,130 non può muoversi rispetto al blocco di fissaggio 117, per cui il manico 120 risulta sostanzialmente solidale con il corpo contenitore 105 . In una forma di realizzazione preferita della presente invenzione, dalla parete 141 sporgono uno o più rilievi 145 (due nell'esempio illustrato in figura) a forma di calotta sferica che si accoppiano a sedi coniugate 150 realizzate nella parete 142; in alternativa, sono previsti altri elementi equivalenti in grado di impedire una traslazione reciproca dei semi-manici 125,130 nella direzione dell'asse longitudinale 132.

In tale modo, l'uso della padella 100 risulta particolarmente sicuro, in quanto nella posizione di lavoro non sono possibili movimenti relativi del manico 120 rispetto al corpo contenitore 105. Si noti inoltre che non è necessario alcun meccanismo per bloccare i semi-manici 125,130 nella posizione di lavoro, in quanto durante l'utilizzo della padella 100 i semimanici 125,130 sono in ogni caso mantenuti uniti tra loro dalla presa di un utilizzatore. In alternativa, è previsto un piolo magnetico disposto su un semimanico e che si innesta in una sede coniugata (sul cui fondo è disposta una piastrina in ferro) realizzata nell'altro semi-manico, oppure altri mezzi di bloccaggio equivalenti.

In una condizione di riposo, il semi-manico 125 ed il semi-manico 130 sono ruotati in senso, rispettivamente, antiorario ed orario, in modo da separarsi disponendosi con le loro estremità libere in prossimità del corpo contenitore 105. In questo modo, quando la padella 100 non è in uso le sue dimensioni di ingombro risultano estremamente ridotte, per cui essa occupa meno spazio nei mobili da cucina e nella lavastoviglie, e può essere alloggiata in confezioni di dimensioni contenute.

La padella 100 sopra descritta è di uso estremamente facile ed intuitivo. Inoltre, tale padella è fabbricabile in modo semplice ed economico. La presente invenzione si presta comunque ad essere realizzata anche con una diversa struttura del manico. Ad esempio, il manico è diviso in porzioni che non sono simmetriche (con l'estremità esterna bombata compresa interamente in una sola porzione), sono separate da un piano parallelo al fondo del corpo contenitore (ed incernierate in punti diversi per impedire la rotazione del manico quando unite tra loro), e simili.

In una forma di realizzazione preferita della presente invenzione, nella posizione di riposo i semimanici 125,130 si assestano a battuta contro la parete laterale 115. In tale modo, i semi-manici 125,130 non creano alcun ingombro all'interno del corpo contenitore 105, rendendo possibile impilare più padelle in senso verticale. Inoltre, ciò permette di portare i semimanici 125,130 nella posizione di riposo anche quando la padella 100 è in uso e contiene i cibi, riducendo direttamente l'ingombro della padella 100 ad esempio in un forno. In questo caso i semi-manici 125,130, essendo incernierati al blocco di fissaggio 117 in un punto distanziato dalla parete laterale 115, sono liberi di ruotare per un angolo superiore a 90° prima di assestarsi contro la parete laterale 115; i semimanici risultano così disposti tra loro sostanzialmente ad angolo retto, per cui l'ingombro della padella 100 si adatta in modo ottimale alla forma dei mobili da cucina, permettendo di riporre in essi le padelle in modo estremamente ordinato. La presente invenzione si presta comunque ad essere realizzata anche con i semimanici che nella posizione di riposo si dispongono internamente al corpo contenitore al di sopra di un suo bordo superiore, sino al limite con le loro estremità libere a contatto.

Vantaggiosamente, i semi-manici 125 e 130 presentano in prossimità della loro estremità libera una rientranza a gancio, rispettivamente, 160 e 165 che, quando i semi-manici 125,130 sono uniti, formano un foro passante nel manico 120; ciascuna rientranza 160,165 permette di appendere la padella 100 (ad esempio ad un apposito uncino), senza rischio di sganciamento. Inoltre, tali rientranze 160,165 facilitano la manovra di separazione dei semi-manici 125,130.

Con riferimento ora alla Fig.2 (gli elementi già rappresentati in Fig.l sono identificati con gli stessi numeri di riferimento), è illustrata in vista dal basso ed in sezione (secondo un piano A-A) una forma di realizzazione preferita del blocco di fissaggio 117. Il blocco 117 include un dado 210 (noto anche come "goujon") saldato esternamente alla parete laterale 115 del corpo contenitore 105 (oppure fissato con rivetti) in modo che l'asse di un suo foro filettato risulti parallelo al fondo 110. Sul dado 210 si innesta un elemento 215 (ad esempio in alluminio) di sostegno per i semi-manici 125,130, avente un corpo centrale dotato di una cavità coniugata al dado 210 e nel quale è realizzato un foro passante 220, coassiale con il dado 210. Un elemento tubolare di collegamento 230 (tipicamente a sezione rettangolare) è incastrato tra la parete laterale 115 ed un gradino di riscontro realizzato sul corpo principale dell'elemento di sostegno 215. Dal corpo principale dell'elemento di sostegno 215 si estendono due ali parallele 225 e 226. Nell'ala inferiore 225 sono ricavati due fori passanti 240 e 241 coassiali a due fori, rispettivamente, 245 e 246 ricavati nell'ala superiore 226. Ciascuna coppia di fori corrispondenti 240,245 e 241,246 alloggia un rivetto 250,251 che definisce una cerniera cilindrica per il collegamento del semi-manico corrispondente 125,130. Nei semi-manici 125 e 130 è realizzata una scanalatura, rispettivamente, 255 e 256 che, quando i semi -manici 125,130 sono disposti in opposizione a formare tra loro un angolo di 180°, definiscono un'apertura 260 per il passaggio di una vite 265. La vite 265 è inserita nel foro 220 ed è avvitata nel dado 210 in modo da bloccare l'elemento di sostegno 215 al corpo contenitore 105.

Il blocco di fissaggio 117 sopra descritto è estremamente semplice, economico (in quanto utilizza pezzi standard fabbricabili in serie a costi ridotti) e si adatta, tramite l'elemento tubolare 230, a qualsiasi forma dal corpo contenitore 105. Si noti inoltre che quando i semi-manici 125,130 sono uniti tra loro nella posizione di lavoro la vite 265 non è visibile dall'esterno, producendo un effetto estetico di notevole pregio. La presente invenzione si presta comunque ad essere realizzata anche con una diversa struttura del blocco di fissaggio, ad esempio costituito da un corpo unico (tipicamente realizzato con un processo di pressofusione) fissato al corpo contenitore per mezzo di uno o più rivetti (in genere due), e simili.

Ovviamente al recipiente da cucina sopra descritto un tecnico del ramo, allo scopo di soddisfare esigenze contingenti e specifiche, potrà apportare numerose modifiche e varianti, tutte peraltro contenute nell'ambito di protezione dell'invenzione, quale definito dalle seguenti rivendicazioni.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Recipiente da cucina (100) per cuocere cibi comprendente un corpo contenitore (105) ed almeno un manico (120) collegato al corpo contenitore (105) caratterizzato dal fatto che almeno una parte prevalente del manico (120) è divisa longitudinalmente in almeno una prima (125) ed una seconda (130) porzione ciascuna incernierata al corpo contenitore (105) per ruotare tra una posizione di riposo in cui è disposta con un'estremità libera in prossimità del corpo contenitore (105) ed una posizione di lavoro in cui la prima (125) e la seconda (130) porzione sono unite tra loro in modo che il manico (120) risulti sostanzialmente solidale con il corpo contenitore (105).
2. Recipiente da cucina (100) secondo la rivendicazione 1, in cui ciascuna porzione (125,130) è mobile in rotazione attorno ad una asse (135,140) non parallelo ad un fondo (110) del corpo contenitore (105).
3. Recipiente da cucina (100) secondo la rivendicazione 2, in cui la prima (125) e la seconda (130) porzione sono divise tra loro da una piano perpendicolare al fondo (110) del corpo contenitore (105) e passante per un asse longitudinale (132) del manico (120), la prima (125) e la seconda (130) porzione assestandosi tra di loro a battuta nella posizione di lavoro.
4. Recipiente da cucina (100) secondo la rivendicazione 3, ulteriormente comprendente mezzi (145,150) per impedire una traslazione reciproca nella direzione dell'asse longitudinale (132) della prima (125) e della seconda (130) porzione nella posizione di lavoro .
5. Recipiente da cucina (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 4, in cui nella posizione di riposo la prima (125) e della seconda (130) porzione si assestano a battuta contro una parete laterale (115) del corpo contenitore (105).
6. Recipiente da cucina (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 5, in cui ciascuna porzione (125,130) include in prossimità dell'estremità libera una rientranza a gancio (160,165) per appendere il recipiente da cucina (100).
7. Recipiente da cucina (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 6, ulteriormente comprendente un blocco di fissaggio (117) solidale con il corpo contenitore (105) ed estendentesi radialmente verso l'esterno, la prima (125) e la seconda (130) porzione essendo incernierate al corpo contenitore (105) in prossimità di un'estremità libera del blocco di fissaggio (117).
8. Recipiente da cucina (100) secondo al rivendicazione 7, in cui il blocco di fissaggio (117) include un dado (210) fissato alla parete laterale (115) del corpo contenitore (105), un elemento di sostegno (215) per la prima (125) e per la seconda (130) porzione innestato sul dado (210) ed avente un foro passante (220) coassiale con il dado (210), ed una vite (265) inserita nel foro passante (220) ed avvitata nel dado (210) per bloccare l'elemento di sostegno (215) al corpo contenitore (105).
9. Recipiente da cucina (100) secondo la rivendicazione 8, ulteriormente comprendente un elemento tubolare di collegamento (230) incastrato tra la parete laterale (115) del corpo contenitore (105) e l'elemento di sostegno (215).
10. Recipiente da cucina (100) secondo la rivendicazione 8 o 9, in cui la prima (125) e la seconda (130) porzione includono, rispettivamente, una prima (255) ed un seconda (256) scanalatura che definiscono un'apertura (260) per il passaggio della vite (265) quando la prima (125) e la seconda (130) porzione sono disposte in opposizione.
11. Recipiente da cucina (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 8 a 10, in cui l'elemento di sostegno (215) include una prima ala (225) in cui sono realizzati un primo (240) ed un secondo (241) foro ed una seconda ala (226) parallela alla prima ala (225) in cui sono realizzati un terzo (245) ed un quarto (246) foro coassiali, rispettivamente, al primo (240) ed al secondo (241) foro, il primo (240) ed il terzo (245) foro alloggiando un primo rivetto (250) per collegare la prima porzione (125) ed il secondo (241) ed il quarto (246) foro alloggiando un secondo rivetto (251) per collegare la seconda porzione (130).
12. Recipiente da cucina (100) secondo al rivendicazione 7, in cui il blocco di fissaggio (117) è costituito da un corpo unico fissato al corpo contenitore (105) per mezzo di almeno un rivetto.
13. Manico (120) per l'uso nel recipiente da cucina (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 12.