ITMI971139A1 - Procedimento atto a rinforzare manufatti edili quali lastre di marmo elementi di copertura di edifici in metallo e in fibrocemento - Google Patents
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Description
Descrizione del Brevetto per Invenzione Industriale avente per titolo:
‘'PROCEDIMENTO ATTO A RINFORZARE MANUFATTI EDILI, QUALI LA-STRE DI MARMO, ELEMENTI DI COPERTURA DI EDIFICI IN METALLO E IN FIBROCEMENTO, FACCIATE DI EDIFICI E MANUFATTI EDILI IN GENERE E MANUFATTI RINFORZATI, OTTENUTI MEDIANTE TALE PROCEDIMENTO".
DESCRIZIONE
L’oggetto del presente travato è costituito da un procedimento particolarmente studiato per rinforzare manufatti edili, quali lastre di marmo, di granito o dì pietre naturali, elementi di copertura di edifici, facciate di immobili e manufatti edili in genere.
Anche i manufatti rinforzati, ottenuti mediante il suddetto procedimento, costituiscono parte integrante del presente trovato.
E’ noto che in edilizia occorre ridurre al minimo i costi di costruzione, risparmiando materiali pregiati, quali il marmo, i graniti e le pietre naturali, utilizzati per il rivestimento di pareti e di pavimenti di edifici. Lo stesso problema lo si riscontra nelle lastre per il rivestimento di tetti in fibrocemento, in lamiera o in altri materiali, e nella ristrutturazione di pareti e di facciate di edifici.
Quest’ultimi tendono ad usurarsi con il tempo, rendendo necessaria la loro manutenzione e spesso la sostituzione dei materiali ammalorati.
Tali inconvenienti sono particolarmente gravi, nel caso di tetti in fibrocemento, che tendono nel tempo a cavillarsi, a fessurarsi e a sfogliarsi.
Lo stesso problema lo si riscontra nel caso dei tetti di edifici in lamiera ed, in particolare, di quelli realizzati con lamiere di alluminio, che, per ragioni di costo, sono estremamente sottili e quindi meccanicamente poco resistenti, nel caso in cui gli stessi tetti risultino soggetti al calpestio di muratori o di operai addetti alla manutenzione degli edifici.
Negli immobili da ristrutturare, in particolare per quanto riguarda le facciate, si utilizza spesso il calcestruzzo che viene spesso ricoperto da altro materiale idoneo, dal punto di vista estetico.
Queste tradizionali lavorazioni edili, anche se diffuse nella tecnica, presentano numerosi inconvenienti.
Le lastre di marmo di elevato spessore risultano costose, poco maneggevoli e difficilmente lavorabili.
Se le stesse tuttavia, fossero di spessore ridotto, presenterebbero una fragilità eccessiva.
I rivestimenti dei tetti, realizzati in leghe metalliche presentano una rumorosità eccessiva, in presenza di fenomeni atmosferici violenti, come grandinate o temporali, risultano facilmente deformabili a causa del basso carico di snervamento, acciai esclusi, ed hanno uno scarso isolamento termico per l’alta conducibilità termica di materiali .
Inoltre, l’uso di spessori maggiori per ovviare in parte a questi problemi, oltre ad elevare i loro costi, rende tali rivestimenti non autocentinanti .
Infine, gli isolamenti termici ed acustici, normalmente realizzati, presentano un elevato spessore ed influiscono in modo significativo sui costi finali.
Per quanto riguarda le problematiche di ripristino e di ristrutturazione delle facciate degli edifici, si è costretti a tempi lunghi per la posa in opera degli strati finali non strutturali, ma di tipo estetico, come piastrelle da esterni o vernici particolari, poiché il calcestruzzo aggiunto durante. le operazioni dì ristrutturazione deve aderire perfettamente agli strati sottostanti.
Inoltre, nel tempo, a causa degli agenti atmosferici il calcestruzzo può presentare piccole crepe, che potrebbero causare il distacco delle parti ad esso sovrapposte, rendendo necessario un ripristino con operazioni di ristrutturazione.
Scopo della presente invenzione è di ovviare a tali inconvenienti.
L’invenzione pertanto, prevede l’attuazione di un procedimento per rinforzare ed irrobustire lastre di marmo, di granito o di pietre per pavimenti e rivestimenti, coperture di fibrocemento e di metallo e pareti di edifici, senza l’impiego dì prodotti nocivi.
Tale procedimento consente di ottenere: una notevole facilità di esecuzione ed un abbassamento dei costi di lavorazione e di manutenzione; effetti dì grande isolamento, impermeabi1ìtà e rigidezza, con limitati aumenti di peso per i rivestimenti dei tetti; un’ottima coesione; una notevole resistenza agli agenti atmosferici e tempi più rapidi di realizzazione per le pareti degli edifici da ristrutturare.
Con il presente trovato è stato realizzato un procedimento comprendente l’uso di un materiale stratificato, contenente resine polimerizzabili, il quale può essere applicato: alle lastre di marmo, di granito o dì pietra, per pavimentazioni e rivestimenti, alle lastre metalliche, alle pareti dì edifici ed a manufatti edili.
Tale materiale stratificato ha lo scopo dì rinforzare tali materiali.
Il suddetto materiale stratificato, contenente resine polimerizzabili , in caso di superfici lisce, può essere applicato direttamente al materiale da rinforzare.
Nel caso in cui il materiale da rinforzare presenti superfici irregolari, è prevista l’applicazione di un primer adesivo.
Utilizzando tale procedimento sono ottenute lastre di marmo e simili, lastre metalliche e di fibrocemento e pareti in calcestruzzo che presentano uno strato di rinforzo accoppiato alle stesse e applicato mediante il procedimento stesso.
Il pròcedimento di rinforzo per i suddetti manufatti edili, secondo il trovato, è caratterizzato dal fatto di presentare le caratteristiche descritte nella rivendicazione 1.
Con il presente procedimento si ottengono i seguenti vantaggi.
Il procedimento secondo l’invenzione è rapido e consente costi contenuti, per le applicazioni dello stesso su scala industriale.
I materiali edili rinforzati con il suddetto procedimento mantengono tutte le loro precedenti caratteristiche, aggiungendo a queste ultime una notevole robustezza, che permette di superare i molti inconvenienti riscontrati nella tecnica tradizionale.
Le lastre di marmo e dì altre pietre naturali possono avere uno spessore decisamente più ridotto, rispetto a quello attuale, e possono comunque essere ben lavorate, poiché lo strato di rinforzo ad esse applicato ne aumenta notevolmente la robustezza e ne diminuisce la fragilità.
I costi di rinforzo degli edifici per metro quadrato si riducono, poiché viene ridotta drasticamente la quantità di materiale pregiato impiegato.
La pavimentazione o il rivestimento di marmo, pietra o granito, avrà una maggiore coesione con gli strati sottostanti, a causa delle particolari caratteristiche dello strato di rinforzo applicato.
Un ulteriore vantaggio riguarda l’applicazione del procedimento secondo l’invenzione, alle lastre metalliche e dì fibrocemento utilizzate per la ricopertura dei tetti.
Le suddette lastre, indipendentemente dalla loro forma, presentano uno strato perfettamente uniforme e continuo di rinforzo, che impedisce durante la vita del materiale, deformazioni e infiltrazioni, migliorando inoltre l’isolamento termico ed acustico.
Nella ristrutturazione degli edifici, si ottiene il vantaggio di realizzare pareti con un alto grado di adesione tra gli strati componenti.
In questo modo, non solo l’applicazione del rivestimento finale risulta stabile e duratura nel tempo, ma anche le condizioni atmosferiche più avverse non riescono a produrre quelle crepe nelle pareti, che sono causa del distacco delle parti ad esso sovrapposte.
La durata del restauro o della ristrutturazione di una parete esterna è quindi assicurata per numerosi anni.
Ulteriori caratteristiche, vantaggi e particolarità esecutive del procedimento di rinforzo per lastre di marmo e per rivestimenti di tetti in lastre metalliche e di fibrocemento, per pareti di edifici e gli elementi rinforzati, ottenuti con tale procedimento, risulteranno meglio compresi mediante l’ausilio della seguente descrizione nella quale è illustrata una forma di reaiizzazione preferita.
Con particolare riferimento ai disegni allegati: la figura 1 è una vista prospettica parzialmente in sezione di un manufatto per costruzioni edili, a cui è stato accoppiato un rinforzo, mediante il procedimento secondo il trovato.
La figura 2 è una vista prospettica di una lastra di marmo, a cui è stato accoppiato un particolare materiale dì rinforzo, per mezzo del procedimento in oggetto.
La figura 3 è una vista prospettica di una lastra metallica, idonea per la ricopertura dei tetti a cui è stato accoppiato un rinforzo, secondo il
La figura 4 è una vista frontale della lastra metallica, disegnata in figura 3.
La figura 5 è una vista prospettica di un tratto di parete in calcestruzzo, a cui è stato accoppiato un opportuno rinforzo.
La figura 6 mostra un particolare parzialmente in sezione della parete, illustrata in figura 5.
Con riferimento alla figura 1, il presente procedimento di rinforzo per lastre di marmo, di granito e simili per rivestimenti di tetti in lastre metalliche e in fibrocemento, per pareti di edifici, prevede l’applicazione iniziale, ma non sempre necessaria, dì uno strato di primer adesivo 1 sul materiale edilizio 2 da rinforzare.
Tale materiale edilizio 2 è costituito da lastre di marmo o di granito o di pietre, da lastre metalliche o di fibrocemento per rivestimenti di tetti, da pareti di edifici e comunque da tutti quegli elementi idonei alle costruzioni edili, che richiedono adeguate caratteristiche di robustezza.
Il suddetto primer adesivo 1 è del tipo senza solventi, e risulta liquido e polimerìzzabile a temperatura ambiente.
Inoltre, lo stesso è applicabile con facilità, in modo da realizzare lo spessore desiderato con un’unica applicazione.
Il procedimento secondo l’invenzione, prevede, in particolare, l’utilizzazione di un primer adesivo fotopolimerizzabile a base epossidica.
Quest’ultimo presenta elevate qualità adesive, un’ottima resistenza chimica, anche nelle più avverse condizioni ambientali durante l’applicazione e presenta la caratteristica di non produrre emanazioni dannose per la salute degli addetti all’applicazione.
In particolare, tale applicazione potrà avvenire mediante spruzzo, pennello, rullo o spatola o con altri mezzi idonei ad ottenere uno strato uniforme.
Successivamente, viene posato un materiale stratificato 3, comprendente uno strato centrale 4 di tessuto impregnato con resine fotopoiimerizzabili.
Quest’ultimo, in talune applicazioni, è rinforzato con strati 5 e 6, disposti superiormente ed inferiormente a detto strato 4 e realizzati con un film in materia plastica permeabile alle radiazioni ultraviolette.
Superiormente allo strato 5 è applicato uno strato 7, realizzato con un film opaco.
Il tessuto componente lo strato 4 è preferibilmente un tessuto in fibra di vetro o un tessuto non tessuto di poliestere, che presenta la caratteristica di essere permeabile alle radiazioni ultraviolette.
I suddetti strati 5 e 6 possono essere costituiti da polietilene, poliestere, PVC e simili.
Successivamente, la polimerizzazione dell’eventuale primer adesivo 1 e del materiale stratificato 3 sul materiale edile 2 avviene attraverso un’esposizione alle radiazioni ultraviolette.
Essa avviene attraverso un’irradiazione diretta dovuta alla luce del sole oppure mediante l’esposizione ad opportune lampade.
Questa polimerizzazione avviene in tempi estremamente ridotti: una volta rimosso lo strato opaco 7, è sufficiente attendere dai due ai cinque minuti per una completa polimerizzazione .
Dopo tale polimerizzazione, il materiale stratificata 3.risulta perfettamente aderente al materiale edilizio 2 e presenta inoltre una notevole rigidezza, la quale viene conferita anche al materiale 2.
Al termine del procedimento secondo l’invenzione, il materiale edilizio 2 presenta quindi una maggiore rigidità e resistenza, senza rilevanti aumenti di peso, essendo il materiale stratificato 3 particolarmente leggero.
La figura 1 mostra il materiale stratificato 3 che aderisce al materiale edilizio 2, quando quest’ultimo è in forma piana.
Essendo però il materiale stratificato 3 estremamente flessibile prima della polimerizzazione, esso è applicabile su materiali edilizi di qualunque forma e dimensione. Con riferimento alle figure 2, 3, 4, 5, 6 è possibile osservare alcuni notevoli esempi dei prodotti ottenuti con il procedimento in oggetto.
E’ opportuno precisare che: il materiale stratificato preimpregnato con un preparato fotopoiimerizzabile 3 presenta particolari caratteristiche adesive.
Se la superficie su cui viene applicato, per srotolamento, lo stratificato è liscia e meccanicamente resistente, offre essa stessa la possibilità di essere bagnata dallo stratificato che si presenta umido e attaccaticcio prima della polimerizzazione.
Dopo esposizione di 1-5 minuti alla luce di opportune lampade con emissione nel visibile vicino all’utravioletto o nell’UV-A od alla luce del sole, lo stratificato si trasforma in una lamina (continua o a rete a seconda del tessuto di rinforzo impiegato) perfettamente aderente e con elevate proprietà meccaniche.
In questo modo si realizza quel miglioramento delle resistenze del manufatto su cui lo stratificato viene applicato.
Poiché il contatto tra stratificato e la superficie avvenga è necessario però che il film 6 venga tolto prima dell’applicazione.
La funzione di questo film è semplicemente quella di permettere che lo stratificato preimpregnato possa essere arrotolato dopo la impregnazione in stabilimento senza che si appiccichi strato su strato e quella di permettere una facile manipolazione durante lo srotolamento.
Il film 5 deve, invece, rimanere durante la fase applicativa così che lo stratificato possa essere pigiato sulla superficie senza che gli attrezzi usati per lo srotolamento, lo stendimento e la pigiatura si sporchino.
A polimerizzazione avvenuta il film 5 viene asportato così da liberare la superficie dello stratificato per l’eventuale successivo incollaggio o per la successiva ricopertura con il rivestimento protettivo e di finitura estetica, in pratica una verniciatura.
In definitiva, l’adesivo, che può essere di tipo epossidico tradizionale od anch’esso a base di fotopolimeri, ha ragione di essere impiegato solo quando sì devono trattare superficì irregolari ed i film 5 e 6 sono, in pratica, film "a perdere".
Ovviamente, tutti i particolari realizzativi potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti: di conseguenza, i materiali impiegati, nonché le dimensioni e le forme contingenti potranno essere opportunamente variati, a seconda delle esigenze.
Claims (19)
- R I V E N D I C A Z I O N I 1. Procedimento atto a rinforzare manufatti edili, caratterizzato dal fatto che esso prevede l’applicazione di un materiale stratificato di rinforzo contenente resine polimerizzabili a lastre di marmo, a coperture di edifìci in metallo ed in fibrocemento, a facciate di edifici ed a manufatti edili in genere, e che tale applicazione avviene mediante l’irraggiamento di tale materiale di supporto con radiazioni ultraviolette o con la luce solare.
- 2. Procedimento, come alla rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto, che l’applicazione del suddetto materiale stratificato di rinforzo contenente resine polimerizzabili mediante irraggiamento con radiazioni ultraviolette è ulteriormente migliorata mediante la preventiva applicazione di un primer adesìvo.
- 3. Procedimento, come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il suddetto materiale stratificato comprende almeno uno strato in tessuto impregnato di resine polimerizzabili a cui viene applicato uno strato realizzato con un film opaco di protezione.
- 4. Procedimento, come ad una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il suddetto materiale stratificato comprende uno strato in tessuto impregnato di resine fotopolìmerizzabili e una o più strati, disposti superiormente e/o inferiormente, rispetto al suddetto strato centrale e realizzati con un film in materia plastica permeabile alle radiazioni ultraviolette, mentre superiormente allo strato 5 viene applicato uno strato realizzato mediante un film opaco.
- 5. Procedimento atto a rinforzare manufatti edili, come ad una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il suddetto primer adesivo è di tipo fotopolimerizzabile a base epossidica.
- 6. Procedimento atto a rinforzare manufatti edili, come ad una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il suddetto irraggiamento è eseguito utilizzando lampade irradianti radiazioni ultraviolette o la luce solare.
- 7. Procedimento atto a rinforzare manufatti edili, come ad una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il tessuto che costituisce il suddetto strato centràle 4 è realizzato in fibra di vetro.
- 8. Procedimento atto a rinforzare manufatti edili, come ad una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il tessuto che costituisce lo strato centrale 4 del suddetto materiale stratificato 3 è realizzato in tessuto non-tessuto poliestere, permeabile alle radiazioni ultraviolette.
- 9. Lastre dì marmo, di granito o di pietra ottenuta mediante il presente procedimento atto a rinforzare manufatti edili, come ad una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzate dal fatto che le stesse lastre risultano costituite da uno strato di materiale stratificato, contenente resine fotopolimerizzabili .applicate direttamente a tali lastre, senza primer adesivo.
- 10. Manufatti edili costituiti da elementi di copertura per edifici, in metallo ed in fibrocemento, caratterizzati dal fatto che agli stessi è applicato direttamente uno strato di.materiale stratificato contenente resine fotopolimerìzzabili senza l’interposizione dì uno strato di primer.
- 11. Lastre di marmo, di granito o di pietra, ottenute secondo il procedimento atto a rinforzare manufatti edili, come ad una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzate dal fatto che le stesse lastre risultano accoppiate con uno strato di materiale stratificato, contenente resine fotopolimerìzzabili , applicato mediante uno strato Intel— medio comprendente un primer adesivo.
- 12. Manufatti edili costituiti da elementi di copertura, in metallo ed in fibrocemento per edifìci caratterizzato dal fatto che gli stessi manufatti sono costituiti da elementi lastriformi in metallo od in fibrocemento, a cui viene accoppiato utilizzando il procedimento descrìtto nelle rivendicazioni precedenti, uno strato dì materiale stratificato contenente resine fotopolimerìzzabili, previa l’interposizione di uno strato di primer, con funzioni adesive .
- 13. Manufatti edili, come ad una a più rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che gli stessi sono costituiti da pareti di edifici o da manufatti edili in genere a cui viene applicato un film di primer adesivo atto a consentire il successivo accoppiamento di uno strato di materiale stratificato, contenente resine fotopolimerìzzabili ed applicato secondo il presente procedimento.
- 14. Materiale stratificato atto a supportare e rinforzare manufatti edili, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno uno strato centrale di tessuto, impregnato con resine fotopolimerizzabili.
- 15. Materiale stratificato atto a supportare e rinforzare manufatti edili caratterizzato dal fatto che esso comprende uno strato centrale dì tessuto 4 impregnato con resine fotopoiimerizzabi1i, e uno o più strati, disposti superiormente e/o inferiormente, rispetto al suddetto strato 4 e realizzati con un film in materia plastica permeabile alle radiazioni ultraviolette.
- 16. Materiale stratificato, come alla rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che il suddetto materiale stratificato comprende almeno uno strato 5, a cui è applicato uno strato 7, realizzato con un film opaco di protezione
- 17. Materiale stratificato, come ad una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il tessuto che costituisce lo strato A è un tessuto in fibra di vetro o un tessuto non-tessuto in poliestere, presentante la caratteristica di essere permeabile alle radiazioni ultraviolette.
- 18. Materiale stratificato di rinforzo, come ad una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che lo stesso contiene resine polimerizzabìli ed è provvisto di uno e/o più strati, costituiti da polietilene, poliestere, PVC e simili.
- 19. Procedimento atto a rinforzare manufatti edili, quali lastre di marmo, coperture di edifici, in metallo ed in fibrocemento, facciate di edifici e manufatti edili in genere e relativi manufatti rinforzati, ottenuti mediante il suddetto procedimento, il tutto come più ampiamente descrìtto ed illustrato nella precedente relazione e nelle varie figure dei disegni allegati alla presente domanda di Brevetto per Invenzione Industriale.
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