ITMI970997A1 - Macchina atta a fare aderire un nastro a pelli tessuti materiali sintetici e simili - Google Patents
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Description
MACCHINA ATTA A FARE ADERIRE UN NASTRO A PELLI,TESSUTI, MATERIALI SINTETICI E SIMILI
DESCRIZIONE
L'Invenzione ha per oggetto una macchina atta a fare aderire un nastro a pelli, tessuti, materiali sintetici e simili, di manufatti in genere ed In particolare di articoli ed accessori dell'abbigliamento.
Come è noto, soprattutto nel settore calzaturiero vengono molto spesso utilizzati ed applicati nastri che possono avere svariate funzioni: ad esempio di rinforzo, di protezione delle cuciture, di impermeabilizzazione delle giunzioni, ed anche di abbellimento.
Questi nastri vengono applicati in continuo, per incollaggio, e sono dotati di colla su almeno una loro faccia.La colla può essere immediatamente adesiva o adesiva solo se opportunamente riscaldata.
I nastri di maggiore pregio sono quelli traspiranti e idrorepellenti utilizzati per impermeabilizzare le cuciture di calzature e di capi di abbigliamento sportivo. Su questi nastri è predisposta colla che rinviene a caldo, con una capacità di adesione molto elevata.
Per applicare i nastri esistono apposite macchine, che si diversificano tra loro per vari elementi: la struttura del telaio di sostegno, l'apparato di erogazione e taglio del nastro, il gruppo applicatone che fa aderire il nastro ad un manufatto.
Il gruppo applicatone può comprendere un erogatore di un flusso d'aria calda, quando il nastro è dotato di colla che rinviene a caldo.L'erogatore è mobile in modo da poter riscaldare il nastro durante l'Incollaggio,od erogare l'ària lontano dalla zona di lavoro nelle soste o quando un operatore esegue con le mani operazioni che interferirebbero con il flusso di aria calda.
Generalmente il gruppo applicatore comprende poi una coppia di rulli, dei quali almeno uno motorizzato, reciprocamente accostabili e capaci di serrare tra loro e trascinare il nastro ed un manufatto, per farli aderire tra loro e per alimentare In continuo la giunzione.
I due rulli hanno assi di rotazione orizzontali e paralleli al lato della macchina in corrispondenza del quale s1 dispone un operatore. Infatti i manufatti sono controllati da un operatore che dispone le mani, che afferrano i manufatti, ai lati dei rulli, ed ai lati del flusso di aria calda, quando questo è previsto.
Uno dei rulli, quello inferiore, è supportato da un braccio fisso, che emerge dal telaio della macchina. La sagoma e la posizione di questo braccio sono fissati da chi produce le macchine, in funzione dell'utenza cui e macchine sono destinate.
La tecnica nota sopra citata presenta alcuni importanti inconvenienti. Infatti le macchine in questione si sono rivelate poco flessibili e utilizzabili solo con difficoltà per operazioni diverse da quelle inizialmente previste,ed anche poco ergonomiche ed a volte pericolose per un operatore.
Ad esempio, la sagoma e la posizione del detto braccio sono tali da favorire solo determinate operazioni, ad esempio la rifinitura di un tubolare quale una manica di un giubbotto, e non altre come l'applicazione di un nastro su una tomaia.Oppure il braccio è predisposto per favorire la nastratura di un elemento floscio e non di uno rigido. così non è di fatto possibile cambiare il tipo di lavoro di una macchina, o spostare le macchine all'interno di una Industria che preveda lavorazioni di vario tipo, o produrre un unico tipo di macchina adatto a tutte le lavorazioni. Lo stesso operatore, od operatrice, deve esattamente adeguarsi al modo di lavorare imposto dalla macchina, anche se altri modi di operare possono essere adottati.
Le mani dell'operatore sono poi sempre in pericolo per il fatto che quando si rimuove il flusso di aria calda lo spostamento dell'erogatore genera un flusso d'aria che va a spazzare la zona intorno ai rulli, colpendo tutto quanto è posto In vicinanza. Tra l'altro, il flusso di aria calda in fase di spostamento può colpire porzioni di manufatto ai lati del nastro, danneggiandole.
In questa situazione il compito tecnico dell'invenzione è ideare una macchina In grado di ovviare almeno in parte agli Inconvenienti citati, e di rendere agevole, flessibile e sicuro il lavoro degli addetti. Il compito tecnico è sostanzialmente raggiunto da una macchina che si caratterizza per il fatto di comprendere una o più delle soluzioni tecniche in seguito descritte e rivendicate.
Viene ora riportata a titolo di esempio la descrizione di una macchina secondo l'invenzione, con riferimento agli uniti disegni, nei quali: la figura 1mostra schematicamente la macchina in alzato;
la figura 2 illustra con una vista laterale, perpendicolare alla precedente, la macchina di figura 1;
la figura 3 evidenzia in prospettiva una porzione della macchina; le figure 4 e 5 presentano in alzato la figura 3, con un braccio di supporto disposto a titolo d'esempio in tre posizioni; e
le figure da 6 a 8 mostrano i mezzi di movimentazione di un erogatore di aria calda.
Con riferimento alle figure, la macchina è indicata con il numero 1. Essa comprende un telaio 2 dotato di un corpo di supporto 3 e di una testa di-lavoro 4 emergente dal corpo di supporto 3.Nelle figure il corpo di supporto 3 include un corpo di base 3a ed un corpo colonnare 3b emergente dal corpo di base 3a e supportante la testa 4.
Sulla testa di lavoro 4 sono predisposti mezzi di erogazione e taglio 5 di un nastro 6 incollatile, che nel caso specifico illustrato è dotato di colla atta a rinvenire a caldo. 1 mezzi di erogazione e taglio 5 possono essere di vario tipo. Ad esempio possono essere molto semplici, basati cioè su un rotolo di accumulo Sa in posizione sollevata e opportunamente frenato, su guide 5b per il nastro 6 che scende dal rotolo 5a, e su un elemento a forbice od a coltello 5c comandato da un cilindretto fluidodinamico o da un elettromagnete.
La macchina 1 comprende poi un gruppo applicatone 7 comprendente un primo rullo 8 girevole intorno ad un primo asse di rotazione 8a e sostenuto da testa 4,nonché un secondo rullo 9 posto inferiormente al primo e girevole intorno ad un secondo asse di rotazione 9a.
I due assi 8 e 9 sono sostanzialmente paralleli tra loro ed orizzontali. Preferibilmente sono inoltre diretti parallelamente alla fiancata 2a del telalo 2 lungo la quale si dispone un operatore.
I rulli 8 e 9, girevoli intorno agli assi 8a e 9a, sono uno od entrambi motorizzati, in modo diper sè noto, ad esempio mediante cinghie. In figura 2 è mostrato un involucro 8b di protezione della cinghia che motorizza il primo rullo 8, posta a lato dello stesso. I rulli sono inoltre accostabili tra loro, fino a raggiungere un contatto in pressione, in modo da serrare tra loro il nastro 6 ed un manufatto.
Come mostrano le figure da 1 a 5, il secondo rullo 9 è sostenuto da un braccio 10. Il braccio 10 è almeno terminalmente definito da un montante 11 preferibilmente rettilineo, sostenente direttamente il secondo rullo 9 e avente una direzione di sviluppo Ila preferibilmente perpendicolare al secondo asse di rotazione 9a.
Inoltre il braccio 10 illustrato comprende un longherone 12 parallelo al secondo asse 9a e sviluppantesi tra il montante 11 ed il corpo colonnare 3b, in modo da definire un asse di oscillazione 12a.
E' infatti previsto che, indipendentemente dalla sua posizione, il braccio 10 abbia il montante 11 oscillabile intorno all'asse di oscillazione 12a. Come mostra la figura 1, infatti, il primo rullo 8 è fisso ed il secondo rullo 9 è vantaggiosamente supportato in modo oscillabile in allontanamento rispetto al primo, verso la parte del telaio 2 ove è situata la detta fiancata 2a. Nell'esempio di figura 3 ciò è ottenuto realizzando in due porzioni coassiali 11 longherone 10 e rendendo snodata la porzione terminale dello stesso che supporta il montante 11, ad esempio rendendola parzialmente girevole in contrasto a mezzi elastici o sotto comando di un attuatore.
Vantaggiosamente, tutto il braccio 10 è liberamente posizionatile a scelta in una pluralità di posizioni di lavoro grazie alla predisposizione di mezzi di impégno amovibile 13 tra il braccio 10 ed il corpo colonnare 3b, e grazie al fatto che sul corpo colonnare 3b è predisposta una pluralità di elementi di riscontro 14 per i mezzi 13.
Come evidenziano le figure 1, 3, 4, 5, 1 mezzi di impegno amovibile 13 sono elementi di connessione a vite impegnanti una flangia del longherone 12, mentre gli elementi di riscontro 14 sono gruppi di sedi per gl1 elementi di connessione a vite poste lungo linee circolari.
Gli elementi di riscontro 14 sono disposti lungo il corpo colonnare 3b in modo atto a definire almeno tre posizioni di lavoro del montante 11 e per poter ospitare gli elementi di riscontro 14, il corpo colonnare 3b è sostanzialmente dilatato.
Più in dettaglio, gli elementi di riscontro 14 sono ricavati su una faccia del corpo colonnare 3b perpendicolare al secondo asse di rotazione 9a ed all'asse di oscillazione 12a e sono allineati secondo un arco di cerchio 14a tale da porre il secondo rullo 9 sempre nella stessa posizione, quando è a contatto con il primo rullo 8.
In pratica la direzione di sviluppo Ila del montante 11 forma con il secondo asse di rotazione 9a un piano di lavoro e gli elementi di riscontro 14 sono disposti 1n modo da rendere possibile una pluralità di detti piani di lavoro: un piano di lavoro centrale sostanzialmente verticale e due piani di lavoro laterali inclinati.
Una ulteriore vantaggiosa caratteristica è individuabile nel fatto che il montante 11 è tale da rendere agevole anche la sostituzione del secondo rullo 9, per variare il diametro dello stesso. Infatti il montante 11 è un-tubolare a sezione quadra e cavo, sul quale i rullo 9 è innestato tramite un raccordo 15, avvitato al montante.
E' possibile cosi innestare rulli 9 di diverso diametro, ad esempio compreso tra venti e quaranta millimetri. I rulli di minor diametro sono utili lavorando elementi curvi, mentre quelli ampi danno un maggiore appoggio al manufatti lineari o piani. Con il variare del diametro la posizione del secondo rullo 9 può rimanere costante rispetto al primo rullo 8, in quanto il raccordo 15 può essere più o meno annegato nel montante 11, eventualmente grazie ad asole in corrispondenza delle viti di fissaggio.
Rimane poi sempre possibile motorizzare anche il secondo rullo 9, utilizzando ad esempio una cinghia 16 incassata sul secondo rullo 9 e tensionata da un tendicinghia oscillatile 16a.
Il gruppo applicatore 7 comprende inoltre un erogatore 17 di aria calda atto a far rinvenire la colla sul nastro 6 e mezzi di movimentazione 18 atti a permettere all'erogatore 17 spostamenti tra una posizione operativa atta a dirigere aria calda tra i rulli 8 e 9 e una posizione di riposo disposta sia sollevata rispetto al primo rullo 8 sia spostata parallelamente al primo asse di rotazione 8a.
Come mostrano le figure l, 2, 6, 7, 8, i mezzi di movimentazione 18 comprendono un asse di ribaltamento 19a parallelo al primo asse di rotazione 8a ed atto a permettere all'erogatore 17 un sollevamento rispetto al primo rullo 8, ed un asse di pendolamento 20a trasversale ad un piano verticale e parallelo al primo asse di rotazione 8a.
L'asse di pendolamento 20 è atto a permettere all'erogatore 17 una traslazione- almeno in parte parallela al primo asse di rotazione 8a. In dettaglio, i mezzi di movimentazione 18 presentano una prima struttura di supporto 19 impegnata alla testa 4 tramite un primo snodo 21 definente l'asse di ribaltamento 19a. il movimento della prima struttura 19 intorno all 'asse 19a è comandato da un primo organo attuatore 22, realizzato da un cilindretto fluidodinamico, interposto tra una appendice 4a della testa 4 e la stessa prima struttura 21.
La prima struttura 19 sostiene una seconda struttura di supporto 20 impegnata alla prima tramite un secondo snodo 23 definente l'asse di pendolamento 20a. I movimenti della seconda struttura 20 rispetto alla prima 19 sono comandati da un secondo organo attuatore 24 interposto tra la prima struttura e la seconda struttura ed anch'esso realizzato da un cilindretto fluidodinamico. L'erogatore 17 di aria calda è direttamente sostenuto dalla seconda struttura 20.
In modo noto, non illustrato, la macchina comprende poi dispositivi elettronici e sensori per il controllo e l'esecuzione in sequenza ed il più possibile automatizzata di tutte le operazioni.
Il funzionamento della macchina è il seguente.
Il nastro 6 viene applicato per trascinamento e schiacciamento tra i rulli 8 e 9. Prima del trascinamento tra i rulli 11 nastro 6 viene investito da un flusso d'aria ad alta temperatura, ad esempio compresa tra i trecento ed 1 settecento gradi centigradi, diretto verso il punto di contatto tra i rulli. Infatti l'erogatore 17 ha una posizione operativa nella quale il flusso d'aria è rivolto tra i due rulli.
Durante il lavoro l'operatore controlla con le mani gli spostamenti del manufatto cui il nastro viene applicato, tenendo le mani ai lati dei rulli, al di fuori del getto d'aria calda.
Per il lavoro vengono vantaggiosamente utilizzati, a scelta, il rullo 9 con le dimensioni più adeguate e la posizione più conveniente del braccio 10. E' possibile scegliere almeno tre posizioni e tre diverse Inclinazioni del montante 11.
Ciò ha una fondamentale importanza nella pratica esecuzione del lavoro, dato che è proprio la posizione del braccio e del montante a determinare il concreto uso della macchina.
Il braccio è infatti la parte della macchina che più interferisce con il manufatto in lavorazione e con i movimenti imposti allo stesso. Inoltre il braccio può assumere efficacemente anche la funzione di caricatore e guida del manufatto in lavorazione.
Ad esempio, è noto che le macchine nastratrici utilizzate nel settore calzaturiero hanno preferibilmente un montante 11 verticale, come mostrato indicativamente in figura 3. La posizione verticale è infatti quella che dà più libertà di movimento quando si maneggiano elementi di tomaie rigidi o semirigidi, di non grandi dimensioni.
Se i manufatti rigidi o semirigidi hanno più ampie dimensioni, o configurano già una calzatura, o devono essere disposti sostanzialmente verticali, la posizione opportuna per il braccio 10 è quella con il montante 11 a sbalzo verso l'operatore come in figura 5. In tal caso esiste totale libertà di movimento sotto i rulli.
Se il manufatto cui viene applicato il nastrino è floscio, e a maggior ragione se è floscio e tubolare, la posizione opportuna ò quella accennata in figura 4, od anche maggiormente inclinata a sbalzo in allontanamento dall'operatore. Infatti con manufatti flosci e tubolari è opportuno utilizzare il montante 11 come sostegno dei manufatti stessi, o come "caricatore": i manufatti vengono infilati o disposti sul montante, che li trattiene e sostiene, e da li vengono gradualmente sfilati e fatti passare tra i rulli.
Il montaggio dei manufatti sul montante 11 è facilitato dalla possibilità di fare oscillare lo stesso, come indicato in figura 1.
Quando la lavorazione viene sospesa, il soffio di aria calda, diretto tra i rulli, come in figura 6, deve essere spostato, perchè può danneggiare i manufatti, se gli stessi non passano velocemente.
Questo spostamento è potenzialmente pericoloso: può far passare il getto d'aria sulle mani degli operatori ed anche danneggiare i manufatti più delicati.
Vantaggiosamente secondo l'invenzione è possibile spostare il flusso d'aria calda senza investire il manufatto o le mani degli operatori. Infatti, come evidenzia la figura 7, l'erogatore 17 viene inizialmente sollevato, per ribaltamento intorno all'asse di ribaltamento 19a, e solo dopo che è stato sollevato viene spostato lateralmente, per rotazione intorno all'asse di pendolamento 20a.
In pratica la macchina realizza un procedimento secondo il quale l'erogatore 17 di aria calda viene allontanato dalla sua posizione operatlva, atta a dirigere aria calda tra i rulli 8 e 9, mediante un primo movimento di allontanamento eseguito in un piano sostanzialmente perpendicolare al primo asse di rotazione 8a e successivamente mediante un secondo movimento di allontanamento almeno in parte parallelo al primo asse di rotazione 8a.
Il primo ed-il secondo movimento sono ottenuti mediante rotazioni dell'erogatore 17 rispettivamente intorno ad un asse di ribaltamento 19a parallelo al primo asse di rotazione 8a ed intorno a un asse di pendolamento 20a trasversale a un piano verticale parallelo al primo asse di rotazione 8a.
Il trovato consegue importanti vantaggi.
Infatti supera in modo semplice ed efficace gli inconvenienti della tecnica precedente e mette a disposizione una macchina polivalente e di uso universale, semplice da predisporre, sicura e comoda nell'uso ed 1n grado di evitare ogni danno agli articoli in lavorazione e soprattutto alle mani degli operatori.
L'Invenzione è suscettibile di modifiche e varianti rientranti nell'ambito del concetto inventivo. Cosi, ad esempio, il braccio può essere variamente sagomato e disporre di più di tre posizioni Intercambiabili. Le posizioni schematicamente illustrate possono poi essere variamente distanziate tra loro. Anche i movimenti di ribaltamento e pendolamento dell'erogatore possono essere variamente predisposti. Tutti i dettagli sono sostituibili da elementi equivalenti ed i materiali le forme e le dimensioni possono essere qualsiasi.
Claims (16)
- RIVENDICAZIONI 1) Macchina atta a fare aderire un nastro a pelli, tessuti, materiali sintetici e simili, comprendente: un telaio dotato di un corpo di supporto e di una testa di lavoro emergente a sbalzo da detto corpo di supporto, mezzi dierogazione e taglio di un nastro incoilabile, ed un gruppo applicatore comprendente un primo rullo girevole intorno ad un primo asse di rotazione e sostenuto da detta testa, ed un secondo rullo girevole intorno ad un secondo asse di rotazione e sostenuto da un braccio sviluppantesi da detto corpo, detti rulli essendo almeno in parte motorizzati e paralleli ed accostabili tra loro, caratterizzata dal fatto che in detto gruppo appiIcatore detto braccio è posizionabile a scelta in una pluralità di posizioni di lavoro, mezzi di impegno amovibile essendo previsti tra detto braccio e detto corpo ed in detto corpo essendo predisposta una pluralità di elementi di riscontro per detti mezzi di impegno amovibile.
- 2) Macchina secondo la rivendicazione 1, in cui tra detto secondo rullo e detto braccio è Interposto un raccordo amovibile.
- 3) Macchina secondo una o più delle riv. precedenti, in particolare la 2, in cui detto raccordo è posizionatale rispetto a detto braccio.
- 4) Macchina secondo una o più delle riv. precedenti, in particolare la 1, in cui detto braccio è almeno terminalmente definito da un montante avente una direzione di sviluppo trasversale a detto secondo asse di rotazione e formante un plano di lavoro con lo stesso, ed in cui detti elementi di riscontro per detti mezzi di Impegno amovibile sono atti a definire una pluralità di detti piani di lavoro.
- 5) Macchina secondo una o più delle riv. precedenti, in particolare la 4, in cui detti elementi di riscontro sono posti su detto corpo di supporto in modo atto a definire almeno tre posizioni di lavoro di detto montante sostanzialmente convergenti verso detto primo rullo.
- 6) Macchina secondo una o più delle riv. precedenti, in particolare la 5,..in cui detto braccio comprende un longherone sviluppantesi tra detti montante e corpo di supporto, e in cui datti elementi di riscontro sono allineati su detto corpo secondo un arco di cerchio.
- 7) Macchina secondo una o più delle riv. precedenti, in particolare la 1, in cui detto corpo include un corpo di base e un corpo colonnare supportante detta testa, ed in cui detti elementi di riscontro sono ricavati su una porzione dilatata di detto corpo colonnare.
- 8) Macchina secondo una o più delle riv. precedenti, in particolare la 1,in cui detto nastro è dotato di colla atta a rinvenire a caldo e in cui detto gruppo applicatore comprende un erogatore di aria calda atto a far rinvenire detta colla e mezzi di movimentazione atti a permettere a detto erogatore spostamenti tra una posizione operativa e una posizione di riposo disposta sia sollevata rispetto a detto primo rullo sia spostata parallelamente a detto primo asse di rotazione.
- 9) Macchina secondo una o più delle riv. precedenti, in particolare la 8, In cui detti mezzi di movimentazione comprendono un asse di ribaltamento sostanzialmente parallelo a detto primo asse di rotazione e atto ad permettere a detto erogatore un sollevamento rispetto a detto primo rullo, ed un asse di pendolamento trasversale ad un piano verticale parallelo a detto primo asse di rotazione ed atto a permettere a detto erogatore una traslazione parallela a detto primo asse.
- 10) Macchina secondo una o più delle riv. precedenti, in particolare la 9, in cui detti mezzi di movimentazione comprendono una prima struttura di supporto impegnata a detta testa tramite un primo snodo definente detto asse di ribaltamento, un primo organo attuatore interposto,tra detta testa e detta prima struttura, una seconda struttura di supporto impegnata a detta prima struttura tramite un secondo snodo definente detto asse di pendolamento, ed un secondo organo attuatore interposto tra dette prima e seconda struttura, detto erogatore d'aria calda essendo direttamente sostenuto da detta seconda struttura.
- 11) Macchina atta a fare aderire un nastro a pelli, tessuti, materiali sintetici e simili, comprendente: un telaio dotato di un corpo di supporto e di una testa di lavoro emergente da detto corpo di supporto, mezzi di erogazione e taglio di un nastro incoilabile, ed un gruppo applicatore comprendente un primo rullo girevole intorno a un primo asse di rotazione e sostenuto da detta testa, un secondo rullo girevole intorno ad un secondo asse di rotazione e sostenuto da un braccio sviluppantesi da detto corpo, e un erogatore atto a dirigere aria calda verso detti rulli e sostenuto da mezzi di movimentazione facenti capo a detta testa, detti rulli essendo almeno in parte motorizzati e paralleli ed accostabili tra loro, caratterizzata dal fatto che in detto gruppo applicatore detti mezzi di movimentazione sono atti a permettere a detto erogatore spostamenti tra una posizione operativa e una posizione di riposo disposta sia sollevata sia spostata orizzontalmente rispetto a detta posizione operativa.
- 12) Macchina secondo una o più delle riv. precedenti, in particolare la 11, in cui detti mezzi di movimentazione comprendono un asse di ribaltamento sostanzialmente parallelo a detto primo asse di rotazione e atto ad permettere a detto erogatore un sollevamento rispetto a detto primo rullo, ed un asse di pendolamento,trasversale ad un piano verticale parallelo a detto primo asse di rotazione ed atto a permettere a detto erogatore una traslazione almeno in parte parallela a detto primo asse di rotazione.
- 13) Macchina secondo una o più delle riv. precedenti, in particolare la 12,' in cui detti mezzi di movimentazione comprendono una prima struttura di supporto impegnata a detta testa tramite un primo snodo definente detto asse di ribaltamento, un primo organo attuatore interposto tra dette testa e prima struttura, una seconda struttura di supporto impegnata a detta prima struttura tramite un secondo snodo definente detto asse di pendolamento, e un secondo organo attuatore interposto tra dette prima e seconda struttura, detto erogatore di aria calda essendo direttamente sostenuto da detta seconda struttura.
- 14) Procedimento di movimentazione di un erogatore di aria calda in una macchina atta a fare aderire un nastro dotato di colla atta a rinvenire a caldo, comprendente: un telaio dotato di un corpo di supporto e di una testa di lavoro emergente a sbalzo da detta corpo, mezzi di erogazione e taglio di detto nastro, ed un gruppo applicatone comprendente un primo rullo girevole intorno ad un primo asse di rotazione e sostenuto da detta testa, un secondo rullo girevole Intorno ad un secondo asse di rotazione e sostenuto da un braccio sviluppantesi da detto corpo, e detto erogatore atto a dirigere aria calda verso detti rulli e sostenuto da mezzi di movimentazione facenti capo a detta testa, detti rulli essendo almeno in parte motorizzati e paralleli ed accostabi1i· tra loro, caratterizzato dal fatto che il detto erogatore viene allontanato dalla sua posizione operativa, atta a dirigere aria calda tra detti rulli, mediante un primo movimento di allontanamento eseguito in un piano sostanzialmente perpendicolare a detto primo asse di rotazione e poi mediante un secondo movimento di allontanamento almeno in parte parallelo a detto primo asse di rotazione.
- 15) Procedimento secondo la riv. 14, in cui detti primo e secondo movimento sono ottenuti mediante rotazioni di detto erogatore rispettivamente intorno ad un asse di ribaltaménto sostanzialmente parallelo a detto primo asse di rotazione ed intorno ad un asse di pendolamento trasversale a un piano verticale parallelo a detto primo asse.
- 16) Macchina e procedimento includenti una qualsiasi combinazione delle soluzioni tecniche rivendicate.
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