ITMI960284A1

ITMI960284A1 - Dispositivo di illuminazione policromatica particolarmente per illuminazione decorativa di stanze e simili

Info

Publication number: ITMI960284A1
Application number: IT96MI000284A
Authority: IT
Inventors: Ernesto Gismondi
Original assignee: Artemide Spa
Priority date: 1996-02-14
Filing date: 1996-02-14
Publication date: 1997-08-14
Also published as: DE69721861D1; US5961201A; EP0790457A2; IT1282621B1; DE69721861T2; ITMI960284A0; EP0790457A3; ATE240483T1; DK0790457T3; EP0790457B1; ES2199309T3; JPH09231810A

Abstract

Viene descritto un procedimento per la fabbricazione di una camma per un albero a camme unito mediante sinterizzazione di un bricchetto compresso da una polvere sinterizzata, il quale dopo la sinterizzazione viene calibrato e successivamente bonificato. Per evitare lavori di ripassatura dispendiosi viene proposto che il bricchetto venga compresso, sinterizzato e calibrato conformemente ad una forma di contorno nominale (4), che devia dalla forma di contorno nominale (1) della camma in senso opposto alla deformazione (3) alla sua bonifica, e che allora il bricchetto calibrato dalla deformazione (3) alla bonifica venga conformato alla ferma di contorno nominale (1) della camma.

Description

DESCRIZIONE

Il presente trovato riguarda un dispositivo di illuminazione policromatica, particolarmente adatto per impiego in ambienti domestici, di lavoro, in ambito teatrale, alberghiero, di spettacolo e simili.

I comuni mezzi di illuminazione impiegati per illuminare gli ambienti interni di edifici e simili sono oggigiorno prevalentemente costituiti da lampade a luce cosiddetta bianca che emettono una luce spesso "fredda" e quindi non particolarmente confortevole, sia dal punto di vista visivo che da quello emotivo, per le persone che vivono in tali ambienti.

Esistono studi che comprovano una forte correlazione tra lo stato d'animo di un individuo, il suo rendimento lavorativo e il tipo di luce che illumina l'ambiente in cui questi si trova a vivere.

In altri campi, ad esempio in ambito teatrale dove è indispensabile realizzare particolari effetti scenici, è comunemente noto impiegare una sorgente luminosa a cui vengono anteposti filtri colorati al fine di realizzare combinazioni cromatiche desiderate.

Un inconveniente di questa soluzione risiede nella necessità di dover muovere manualmente i diversi filtri uno sull'altro con il problema del rumore collegato a tale movimentazione oltre che della complessità del dispositivo richiesto.

Nel caso ad esempio di teatri dove è richiesto il silenzio più asso-luto una simile soluzione ha notevoli inconvenienti applicativi.

Il trasferimento di suddetta soluzione in altri ambienti appare ancor più problematica per difficoltà di reperimento di spazi adatti e per motivi di costo e di complessità.

Compito precipuo del presente trovato è quindi quello di realizzare un dispositivo di illuminazione policromatica che permetta di ottenere un'illuminazione del colore desiderato.

Nell'ambito di questo compito, uno scopo del presente trovato è quello di realizzare un dispositivo di illuminazione policromatica che fornisca una luce di colore desiderato in modo automatizzato.

Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di realizzare un dispositivo di illuminazione policromatica che possa essere impiegato in qualsiasi ambiente.

Ancora un altro scopo del presente trovato è quello di realizzare un dispositivo di illuminazione policromatica che non preveda la movimentazione manuale di filtri.

Non ultimo scopo del presente trovato è quello di realizzare un dispositivo di elevata affidabilità, di relativamente facile realizzazione a costi competitivi.

Questo compito, nonché questi e altri scopi che meglio appariranno in seguito sono raggiunti da un dispositivo di illuminazione policromatica, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno una sorgente luminosa per ognuno dei tre colori fondamentali e mezzi di regolazione di dette sorgenti luminose, detti mezzi di regolazione essendo atti a comandare in modo indipendente la regolazione dell'intensità luminosa e/o del flusso di dette sorgenti luminose per combinare i fasci luminosi emessi da dette sorgenti in un fascio luminoso di gradazione di colore desiderata.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione di una forma di realizzazione preferita, ma non esclusiva, del dispositivo secondo il trovato, illustrata a titolo indicativo e non limitativo negli uniti disegni, in cui:

la Fig. 1 è uno schema a blocchi del dispositivo secondo il trovato; e

la Fig. 2 è uno schema a blocchi esemplificativo di un telecomando secondo il trovato, per comandare il dispositivo mostrato nella Fig. 1.

Con riferimento alla figura 1, il dispositivo secondo il trovato comprende tre sorgenti luminose opportunamente filtrate nei tre colori fondamentali: rosso, verde e blu. Le tre sorgenti luminose sono indicate rispettivamente dai numeri di riferimento 1, 2 e 3. I filtri, di tipo noto, non sono indicati nella figura.

E' inoltre prevista una quarta sorgente di luce bianca 8.

Le quattro sorgenti luminose 1, 2, 3 e 8 sono opportunamente costituite ad esempio da lampade a filamento, ciascuna dotata di un filtro o da lampade a scarica (per esempio fluorescenti) che rispettivamente emettono luce dei (nei) colori suddetti.

I colori dei filtri impiegati sono quindi rosso, verde, blu e bianco. La miscelazione dei tre colori fondamentali (rosso, verde e blu) permette di ottenere qualsiasi colore desiderato.

Mezzi di regolazione 4 sono previsti per comandare l'accensione, lo spegnimento e la regolazione delle lampade 1, 2, 3 e 8.

I mezzi di regolazione 4 possono essere di tipo elettromagnetico o elettronico. Nella versione elettronica comprendono mezzi di elaborazione vantaggiosamente costituiti da un microprocessore 5 e mezzi di rilevamento di segnali, ad esempio costituiti da un sensore di infrarossi 6.

Il microprocessore 5 è collegato a mezzi di memoria non volatile 7 atti a memorizzare valori delle intensità e/o del flusso luminoso di ciascuna delle sorgenti luminose 1, 2, 3 e 8.

Ciascuna lampada 1, 2, 3 e 8 è comandata indipendentemente in accen-sione, spegnimento e regolazione dal microprocessore 5 tramite circuiti di regolazione con controllo di potenza 9 atti a regolare l'intensità luminosa in modo graduale da un valore zero al valore massimo.

Vantaggiosamente tali circuiti di regolazione 9 comprendono ad esem-pio un triac. E' previsto un triac 9 per ogni lampada.

Mezzi di alimentazione 10 alimentano detto microprocessore 5 e detti triac 9.

Mezzi di comando a distanza, mostrati sotto forma di schema a blocchi nella Fig. 2, controllano il dispositivo della Fig. 1.

In dettaglio, i mezzi di comando a distanza comprendono un micropro-cessore 11 collegato a mezzi di memoria non volatile 12, a mezzi di visualizzazione 13, a mezzi di trasmissione di segnali 14 e a mezzi di immissione di dati 15.

Vantaggiosamente, ad esempio, i mezzi di visualizzazione comprendono un visualizzatore alfanumerico a cristalli liquidi, i mezzi di trasmissione di segnali 14 comprendono un trasmettitore di raggi infrarossi e infine i mezzi di immissione di dati comprendono per esempio una tastiera.

Mezzi di alimentazione, vantaggiosamente costituiti da una batteria 16, sono collegati a mezzi di controllo dell'alimentazione 17 e quindi al microprocessore 11.

I mezzi di controllo dell'alimentazione 17 hanno la funzione di salvaguardare la carica della batteria accendendo i mezzi di comando a distanza alla prima pressione di un tasto della tastiera 15 e spegnendoli dopo un tempo stabilito di non utilizzo.

Le tre lampade per i tre colori fondamentali 1, 2 e 3, più eventualmente la quarta lampada 8 per la luce bianca, sono orientate fisse nella medesima direzione in modo tale che i loro fasci di luce si fondano in un unico fascio.

Con riferimento alle figure sopra citate, il funzionamento del dispositivo secondo il trovato è il seguente.

L'utente tramite i mezzi di comando a distanza imposta per ogni lam-pada 1, 2, 3 e 8 (se presente) un valore di intensità luminosa o del flus-so a piacere in modo tale che le lampade emettano fasci di luce, filtrati dai filtri dei tre colori fondamentali, che si fondono in un unico fascio la cui tonalità sarà ovviamente funzione del valore di intensità luminosa assegnato a ciascuna lampada.

In questo modo è possibile ottenere effetti luminosi con colorazioni variabili e sfumate e permettere all'utente di scegliere una combinazione cromatica di suo gradimento.

I mezzi di regolazione 4 e i triac 9 consentono una regolazione gra-duale dell'intensità luminosa delle lampade o del flusso, da un valore minimo ad un valore massimo.

Se le intensità luminose delle lampade dei tre colori fondamentali 1, 2 e 3 sono regolate al medesimo valore si avrà una luce bianca, altrimenti tutte le possibili tonalità di colore dello spettro.

Il colore maggiormente definito dato dalla combinazione dei tre fasci cromatici delle lampade 1, 2 e 3 si avrà nel centro del fascio risultante dalla combinazione/miscelazione dei tre fasci individuali, mentre ai bordi del fascio risultante si avranno tonalità più sfumate.

La lampada 8 di luce bianca ha la funzione di emettere una luce di colorazione consueta quando l'utente non desidera sfruttare le possibilità cromatiche offerte dal dispositivo secondo il trovato e ricerca una luce differente da quella offerta dalle tre lampade 1, 2 e 3 regolate in modo analogo.

I mezzi di comando a distanza permettono di regolare a distanza i valori di intensità luminosa di ciascuna delle lampade 1, 2, 3 e 8 e di memorizzarne se desiderato la combinazione impostata, nei mezzi di memoria non volatile 12.

In seguito alla pressione di tasti sulla tastiera 15 dei mezzi di comando a distanza il microprocessore 11 memorizza il comando ricevuto dalla tastiera 15 nei mezzi di memoria 12, comanda i mezzi di visualizzazione 13, comanda tramite il trasmettitore di raggi infrarossi 14, i mezzi di regolazione 15 per pilotare le lampade 1, 2, 3 e 8 e infine governa i mezzi di controllo dell'alimentazione 17.

La combinazione delle intensità luminose impostata, se memorizzata dall'utente può essere quindi richiamata in un secondo momento.

I mezzi di memoria non volatile 12 possono avere prememorizzate combinazioni predefinite di intensità luminosa, richiamabili direttamente da tastiera, alle quali si vanno ad aggiungere quelle programmate dall'utente.

Alle combinazioni preimpostate è assegnata una sigla che appare, quanto utilizzate, sul visualizzatore a cristalli liquidi 13.

Come visto in precedenza, la lampada 8 non è indispensabile per il funzionamento del dispositivo secondo il trovato, ma si configura come una possibilità aggiuntiva offerta all'utente nel caso in cui desideri avere una luce bianca convenzionale.

Le tre o quattro (a seconda dei casi) lampade (sorgenti di luce) costituiscono quindi un'unica lampada in grado di emettere un fascio luminoso avente combinazioni infinite di colori.

Il dispositivo secondo il trovato prevede inoltre un interruttore (non mostrato) per il comando di emergenza della lampada nel caso in cui i mezzi di comando a distanza siano guasti o la loro batteria 16 sia scarica.

Si è in pratica constatato come il dispositivo secondo il trovato as-solva pienamente il compito prefissato in quanto consente di miscelare in un unico fascio i fasci di luce dei tre colori fondamentali con la possi-bilità di variare, per ogni fascio, indipendentemente l’intensità luminosa al fine di creare giochi di luce aventi infinite possibili tonalità.

Il funzionamento del dispositivo è controllato da mezzi di comando a distanza che permettono di regolare, memorizzare e richiamare combinazioni di intensità luminose desiderate, senza dover accedere direttamente al di-spositivo.

La miscelazione dei tre fasci monocromatici rosso, verde e blu provenienti da tre sorgenti distinte consente di superare lo svantaggio dei dispositivi noti in cui è necessario spostare manualmente dei filtri collocati su un'unica sorgente con conseguente rumore.

Il dispositivo così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo.

Così, ad esempio, le lampade 1, 2, 3 e 8 possono essere orientabili 1<1>una indipendentemente dall'altra al fine di creare giochi di luce più vari.

I tre colori delle tre lampade ad incandescenza non sono necessaria-mente limitati ai tre colori fondamentali, ma possono altresì essere colo^-ri differenti. In questo caso, naturalmente le combinazioni cromatiche risultanti risulteranno pure differenti.

Inoltre, i mezzi di comando a distanza possono essere mezzi di comando ad onde radio.

Infine, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti.

In pratica, i materiali impiegati, purché compatibili con l'uso spe-cifico, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi secondo le esigenze e lo stato della tecnica.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di illuminazione policromatica, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno una sorgente luminosa per ognuno dei tre colo-ri fondamentali e mezzi di regolazione di dette sorgenti luminose, detti mezzi di regolazione essendo atti a comandare in modo indipendente la re-golazione dell'intensità luminosa e/o del flusso di dette sorgenti luminose per combinare i fasci luminosi emessi da dette sorgenti in un fascio luminoso di gradazione di colore desiderata.
2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di comando a distanza atti a comandare detti mezzi di regolazione, detti mezzi di comando a distanza essendo atti a impostare, memorizzare e richiamare valori desiderati di intensità luminosa di ciascuna di dette sorgenti luminose.
3. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere tre sorgenti luminose, ciascuna dotata di un filtro per l'ottenimento dei tre colori fondamentali.
4. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre una sorgente luminosa di luce bianca la cui intensità luminosa è regolata da detti mezzi di regolazione.
5. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di regolazione comprendono un microprocessore e mezzi di rilevamento di segnali, detti mezzi di rilevamento di segnali essendo atti a rilevare i segnali inviati da detti mezzi di comando a distanza.
6. Dispositivo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di rilevamento di segnali comprendono un sensore di infrarossi
7. Dispositivo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di comando a distanza comprendono mezzi di memoria non volatile atti a memorizzare una pluralità di combinazioni di regolazioni di intensità di dette sorgenti luminose per permettere di riprodurre condizioni di illuminazione preimpostate e impostate dall'utente.
8. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che dette sorgenti luminose sono ciascuna pilotata, tramite detti mezzi di regolazione, da un circuito di accensione con controllo di potenza.
9. Dispositivo secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che detti circuiti di accensione con controllo di potenza comprendono triac.
10. Dispositivo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di memoria non volatile collegati a detto micropro-cessore.
11. Dispositivo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detto microprocessore è alimentato da mezzi di alimentazione.
12. Dispositivo secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di comando a distanza comprendono mezzi di visualizzazione delle funzioni impostate.
13. Dispositivo secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di comando a distanza comprendono un microprocessore, mez-zi di memorizzazione e mezzi di immissione di dati per l'impostazione, di valori intensità luminosa indipendenti per ciascuna di dette sorgenti luminose e il richiamo di combinazioni di valori di intensità luminosa preimpostati o impostati dall'utente.
14. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che dette sorgenti luminose sono orientate fisse nella stessa direzione.
15. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che dette sorgenti luminose sono orientabili in direzioni differenti.
16. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di comando a distanza sono mezzi di radiocomando.
17. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere una o più delle caratteristiche descritte e/o illustrate.