ITMI960052U1

ITMI960052U1 - Apparecchio illuminante del tipo ad incasso

Info

Publication number: ITMI960052U1
Application number: IT96MI000052U
Authority: IT
Original assignee: Guzzini Illuminazione Srl I
Priority date: 1996-01-23
Filing date: 1996-01-23
Publication date: 1997-07-24
Also published as: GB2309513A; IT240401Y1; GB9701300D0; DE29700723U1; ES1036203Y; FR2743864A1; FR2743864B3; GB2309513B; ES1036203U; ITMI960052V0

Description

Il presente trovato ha per oggetto un apparecchio illuminante del tipo ad incasso.

Gli apparecchi ad incasso, essendo progettati per essere alloggiati all'interno di sedi o cavit?, sono usualmente utilizzati in ambienti dotati di controsoffitto in quanto nel controsoffitto ? particolarmente agevole ricavare (praticamente in qualsiasi punto) le necessarie sedi ? cavit? per detti apparecchi illuminanti. Sono attualmente noti degli apparecchi ad incasso descritti nella parte classificante o preambolo della rivendicazione 1.

In detti apparecchi illuminanti ad incasso la forza di vincolo esercitata dai mezzi di fissaggio ? generata da molle il cui l'asse delle spire ? disposto sostanzialmente tangente all'apparecchio illuminante in modo che i bracci di azione si estendono in direzione radiale all'interno della sede o cavit?. Tali apparecchi illuminanti ad incasso si distinguono principalmente per il limitato costo delle molle che inoltre consentono una facile installazione. Le molle di detti apparecchi esercitano tuttavia una forza di vincolo che ? direttamente proporzionale allo spessore del controsoffitto e dunque diversa al variare delle installazioni. - In particolare applicando l'apparecchio illuminante ai controsoffitti di limitato spessore la forza generata della molla pu? risultare non sufficiente a supportare in modo adeguato eventuali accessori (come ad esempio schermi o lenti addizionali) . Attualmente si rimedia all'inconveniente di cui sopra dotando, ove necessario, gli apparecchi con molle aventi maggiore rigidezza e dunque in grado di produrre forze di vincolo maggiori a parit? di deformazione. Purtroppo quando questi apparecchi devono essere rimossi dalla loro sede le molle (dovendosi deformare sino al massimo per uscire dalla sede stessa) esercitano una forza sui bordi della sede di tale entit? da superare la resistenza del materiale del controsoffitto che usualmente ? di cartongesso o materiali meccanicamente simili. Pertanto ? sufficiente rimuovere anche una sola volta 1'apparecchio illuminante per rovinare in modo antiestetico i bordi della sede posta nel controsoffitto.

Lo scopo del presente trovato consiste nel provvedere un apparecchio illuminante provvisto di mezzi di fissaggio in grado di ovviare ai summenzionati inconvenienti, ovvero provvisto di molle che contemporaneamente siano in grado di:

? esercitare una forza di vincolo la cui intensit? ? indipendente dallo spessore del controsoffitto e comunque sufficiente a reggere l'apparecchio illuminante anche quando dotato di eventuali accessori,

? permettere l'estrazione dell'apparecchio illuminante dalla sua sede senza danneggiare il controsoffitto indipendentemente dalla forza di fissaggio esercitata dalle molle dei mezzi di vincolo .

Tali scopi sono raggiunti da un apparecchio illuminante del tipo ad incasso secondo la rivendicazione 1 a cui si rimanda per brevit?.

L'essenza del trovato ? dunque la particolare disposizione della molla rispetto alle restanti parti dell'apparecchio illuminante, infatti, posizionando ciascuna molla elicoidale in modo che l'asse delle sue spire sia radialmente incidente all'apparecchio illuminante, la seconda superficie di appoggio viene ad essere disposta radialmente su un elemento di aggancio che sporge internamente a detto secondo elemento ed il braccio di reazione pu? dunque essere agevolmente disimpegnato/impegnato rispetto all'elemento di aggancio neutralizzando/attivando la molla. L'apparecchio illuminante pu? dunque essere installato o rimosso con la molla disattivata pertanto il pericolo di danneggiamento del controsoffitto durante le fasi di installazione/rimozione dell'apparecchio illuminante ? totalmente scongiurato indipendentemente dalla forza di vincolo che la molla ? in grado di esercitare quando ? attivata.

Le rivendicazioni dipendenti riguardano forme alternative del trovato pi? perfezionate e pertanto ancor pi? vantaggiose.

Il trovato ? illustrato a solo titolo esemplificativo, ma non limitativo, nelle figure delle allegate tavole di disegno che illustrano in particolare un apparecchio illuminante a pianta circolare .

La figura 1 ? una vista parziale e prospettica di un apparecchio illuminante secondo il trovato.

La figura 2 ? una vista in sezione secondo la linea II-II di figura 3.

La figura 3 ? una vista in sezione secondo la linea III-III di figura 2.

La figura 4 ? una vista in pianta dell'apparecchio illuminante .

La figura 5 ? una vista in elevazione e parallelamente all'asse delle spire di una molla del trovato. La figura 6 .? una vista in elevazione e perpendicolarmente all'asse delle spire della molla di cui alla figura precedente.

Con riferimento alle summenzionate figure 1'apparecchio illuminante del tipo ad incasso di cui al trovato, genericamente indicato con 1, comprendente un primo 2 ed un secondo 3 elemento reciprocamente vincolati in modo che il primo elemento 2 si trovi sostanzialmente all'interno del secondo 3. Preferibilmente il vincolo (non illustrato) interposto tra il primo 2 ed il secondo 3 elemento ? del tipo a cerniera che consente il posizionamento reciprocamente angolato dei due elementi 2 e 3. In alternativa al vincolo di tipo a cerniera ? possibile prevedere altri tipi di vincolo. Il primo elemento 2 comprende i componenti ottico-elettrici dell'apparecchio illuminante ed il secondo elemento 3 comprende un elemento anulare di base 17, ed i mezzi per il fissaggio meccanico 4 dell'apparecchio 1 in una sede che pu? essere ricavata o in una parete piena (soffitto o muro) oppure nello spazio esistente tra un soffitto ed il sottostante controsoffitto. I mezzi per il fissaggio meccanico 4 dell'apparecchio 1 comprendono essenzialmente almeno una coppia di molle elicoidali 5 ciascuna delle quali comprende un braccio di azione 6 ed un braccio di reazione 7. Ogni molla elicoidale 5 ? disposta in modo che l'asse 10 delle sue spire sia radialmente incidente all'apparecchio illuminante 1.

Nel caso esemplificato le spire della molla elicoidale 5 sono trattenute e guidate all'interno di una sede 14 di un montante 12 da un elemento tubolare 15 coassiale alle spire della molla 5 e provvisto alle estremit? di una coppia di flange 16 riscontranti le superfici esterne del montante 12. Le flange 16 sono interrotte in corrispondenza dei bracci di azione 6 e reazione 7 della molla elicoidale 5.

Il braccio di azione 6 ? destinato a riscontrare una prima superficie di appoggio 8 posta sull'alloggiamento, mentre il braccio di reazione 7 ? destinato a riscontrare una seconda superficie di appoggio 9 posta internamente al secondo elemento 3. L'estremit? 13 del braccio di reazione 7 sporge oltre l'elemento di aggancio 11 ed ? sagomata in modo da essere prensile manualmente o mediante un utensile (ad esempio un giravite) che nel secondo caso deve potersi inserire nello spazio anulare esistente tra il primo 2 ed il secondo 3 elemento. Nel caso esemplificato l'estremit? 13 ? ripiegata su s? stessa. Per il montaggio .si procede come segue.

Si disimpegna ogni estremit? 13 dalle rispettive seconde superfici di appoggio 9. Ogni molla 5 ? quindi libera di oscillare rispetto all'asse 10 ferma restando la posizione reciproca dei bracci 6 e 7. L'apparecchio illuminante ad incasso 1 pu? dunque essere inserito nell'alloggiamento previsto senza che la molla possa costituire un ostacolo alla operazione. Quando l'apparecchio illuminante 1 ? inserito nell'incasso, si agganciano le estremit? 13 agli elementi di aggancio 11 in modo che dette estremit? riscontrino le seconde superfici di appoggio 9. Ogni braccio di azione 6 preme elasticamente sulla rispettiva superficie di appoggio 8 vincolando elasticamente l'apparecchio illuminante 1 nella sua sede. La forza di vincolo pu? essere variata cambiando l'elemento di aggancio 11. Nel caso esemplificato la scelta pu? avvenire solo tra due elementi di aggancio 11, ma ? chiaro che se ne potrebbero prevedere anche pi? di due sempre circonferenzialmente distanziati tra di loro.

Pertanto nel caso di controsoffitti di diverso spessore ? possibile, scegliendo l'opportuno elemento di aggancio 11, mantenere costante e pari a quella desiderata la forza elastica di vincolo generata da ogni molla 5. .11 trovato permette pertanto di vincolare con la stessa intensit? l'apparecchio illuminante 1 anche se questo si trova in una zona ove gli spessori del controsoffitto sono diversi. Il trovato ? applicabile sia ad apparecchi illuminanti aventi il primo 2 ed il secondo 3 elemento separati all'atto del montaggio che ad apparecchi illuminanti aventi il primo 2 ed il secondo 3 elemento non separabili all'atto del montaggio. In quest'ultimo caso lo spazio esistente tra i due elementi 2 e 3 deve essere sufficiente a permettere l'introduzione di un utensile (ad esempio giravite) in corrispondenza dei montanti 12 al fine di agire sulle estremit? 13. Per rimuovere l'apparecchio illuminante 1 dal controsoffitto ? sufficiente disimpegnare le estremit? 13 dai rispettivi elementi di aggancio 11. In conclusione l'apparecchio illuminante ad incasso 1 ? vincolabile con una forza elastica di entit? anche elevata, ma che comunque non danneggia il controsoffitto in caso di rimozione dell'apparecchio illuminante 1, in quanto sia durante il fissaggio nell'alloggiamento che durante la rimozione l'azione della molla 5 che genera la forza di vincolo ? neutralizzata .

Conformemente a ulteriori forme di realizzazione del trovato, non illustrate per brevit?, l apparecchio illuminante ad incasso 1 potrebbe comprendere uno od entrambi gli elementi primo 2 e secondo 3 con pianta di forma diversa da quella circolare illustrata. Ad esempio o il primo 2 o il secondo elemento 3 od entrambi potrebbero avere pianta elissoidale o quadrata o rettangolare o romboidale o a poligono regolare .

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Apparecchio illuminante (1) del tipo ad incasso comprendente un primo (2) ed un secondo (3) elemento reciprocamente vincolati in modo che il primo elemento (2) si trovi all'interno del secondo (3), in cui il primo elemento (2) comprende i componenti ottico-elettrici dell'apparecchio illuminante (1) ed il secondo elemento (3) comprende i mezzi per il fissaggio meccanico (4) dell'apparecchio illuminante (1) in una sede in cui detti mezzi per il fissaggio meccanico (4) comprendono almeno una coppia di molle elicoidali (5) ciascuna delle quali comprende un braccio di azione (6) destinato a riscontrare una prima superficie di appoggio (8) posta sull'alloggiamento ed un braccio di reazione (7) destinato a riscontrare una seconda superficie di appoggio (9) posta internamente al secondo elemento (3) caratterizzato dal fatto che ciascuna molla elicoidale (5) ? disposta in modo che l'asse (10) delle sue spire sia radialmente incidente all'apparecchio illuminante (1) e che la seconda superficie di appoggio (9) ? disposta radialmente su un elemento di aggancio (11) che sporge internamente a detto secondo elemento (3).
2. Apparecchio illuminante di cui alla rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto di comprendere per ogni braccio di reazione (7) una pluralit? di elementi di aggancio (11) distanziati tra di loro.
3. Apparecchio illuminante di cui alla rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che l'estremit? del braccio di reazione (7) sporge oltre l'elemento di aggancio (11) ed ? sagomata in modo da essere prensile manualmente o mediante un utensile.
4. Apparecchio di cui alla rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che i mezzi per il fissaggio meccanico (4) dell'apparecchio comprendono per ciascuna molla elicoidale (5) un montante (12) il quale: ? ? solidale ad un elemento anulare di base del secondo elemento (3), ? supporta una pluralit? di elementi di aggancio (11) disposti sulla superficie rivolta internamente all'elemento anulare ? ? provvisto in corrispondenza dell'estremit? libera di una sede di alloggiamento delle spire della molla elicoidale (5) i cui bracci di azione (6) e reazione (7) si dispongono tangenzialmente alle superfici laterali rispettivamente esterna ed interna del montante (12).
5. Apparecchio di cui alla rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che le spire della molla elicoidale (5) sono trattenute e guidate all interno della sede del montante (12) da un elemento tubolare (15) coassiale alle spire della molla (5) e provvisto alle estremit? .di una coppia di flange (16) riscontranti le superfici esterne del montante (12), dette flange (16) essendo interrotte in corrispondenza dei bracci di azione (6) e reazione (7) della molla (5).
6. Apparecchio illuminante di cui alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che almeno uno degli elementi primo (2) e secondo (3) hanno la pianta, avente una delle seguenti forme: circolare, elissoidale, quadrata, rettangolare, romboidale, poligonale regolare.
7. Apparecchio illuminante di cui alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il v?ncolo interposto tra il primo (2) ed il secondo (3) elemento ? del tipo a cerniera oppure di tipo rigido.
8. Apparecchio illuminante sostanzialmente come descritto ed illustrato e per gli scopi specificati.