ITMI952360A1 - Apparecchiatura smistatrice con celle di trasporto degli oggetti su piani sovrapposti - Google Patents

Description

"APPARECCHIATURA SMISTATRICE CON CELLE DI TRASPORTO DEGLI OGGETTI SU PIANI SOVRAPPOSTI"

La presente invenzione propone una apparecchiatura smistatrice del tipo comprendente una pluralità di celle destinate ciascuna a ricevere un oggetto da smistare, nella quale queste celle di trasporto sono disposte, a coppie, su piani sovrapposti.

E' così possibile realizzare una smistatrice ad elevata produttività e con un elevato numero di uscite, con ciascuna coppia di celle che potrà scaricare gli oggetti verso raccoglitori separati oppure in uno stesso raccoglitore .

Il problema che si propone di risolvere l'invenzione è quello di realizzare un'apparecchiatura per lo smistamento di oggetti che abbia una elevata produttività, superiore a quello che è il limite pratico delle macchine attuali, che sia in grado di smistare gli oggetti verso un numero elevato di stazioni di raccolta, che sia di ingombro limitato e possa essere configurata in modo da poterla inserire agevolmente anche in ambienti di dimensioni limitate.

L'invenzione riguarda il settore dello smistamento di piccoli oggetti, ad esempio il settore dello smistamento di pacchi postali, oppure dello smistamento di colli in organizzazione di vendite di corrispondenza ecc., dove è necessario smistare, nell'unità di tempo, un elevato numero di oggetti di dimensioni e peso non eccessivi, quali ad esempio pacchetti, libri o simili.

Sono note diverse tipologie di impianti di smistamento e, in particolare, è nota dal brevetto N. GB 2.111.933 della stessa Richiedente una apparecchiatura che comprende una pluralità di carrelli trascinati lungo un percorso fisso e provvisti, ciascuno, di un tappetino rotante che costituisce il piano di trasporto degli oggetti e che viene azionato al momento dello scarico per dirigere l'oggetto verso un raccoglitore predeterminato .

Queste macchine sono poi state oggetto di ulteriori sviluppi e perfezionamenti volti ad ottenere un preciso controllo sia del caricamento che delle traiettorie di scarico degli oggetti, perfezionamenti che sono descritti nei brevetti EP 0.343.612 ed EP 0.343.613.

Si è così raggiunto un grado notevole di sofisticazione che consente di aumentare la produttività di questo tipo di macchine, intesa come numero di oggetti trattati nell'unità di tempo, al punto che oggi in un impianto con circa 400 carrelli si riescono a smistare fino a 10-12.000 oggetti l'ora.

La produttività delle macchine di questo genere trova però un limite di ordine meccanico, in quanto non è possibile o non è comunque conveniente dal punto di vista sia realizzativo che economico aumentare la velocità di avanzamento dei carrelli oltre a quelli che sono i limiti attuali, per cui la produttività di circa 12.000 oggetti l'ora si può considerare come il limite massimo delle macchine attuali.

D'altra parte il mercato richiede macchine sempre più veloci e con una produttività sempre più elevata, per cui sono state studiate diverse soluzioni per tentare di superare questo limite.

Una prima soluzione consiste nell 'utilizzare due macchine in parallelo, vale a dire due caroselli ciascuno con un certo numero di carrelli e nell'alimentare queste macchine ognuna con la sua stazione .

Questa soluzione consente di aumentare notevolmente la produttività dell'impianto, ma presenta però l'inconveniente della necessità di predisporre anche un numero doppio di stazioni di raccolta e di dover poi riunire, destinazione per destinazione, gli oggetti smistati dalle due macchine.

Questa soluzione, di conseguenza, risulta conveniente solo quando il numero di destinazioni è limitato, per cui non risulta eccessivamente oneroso predisporre un numero doppio di stazioni e riunire poi gli oggetti dopo che sono stati smistati.

Un'altra soluzione nota consiste nell'associare a ciascuna apparecchiatura smistatrice due stazioni di caricamento, disposte una all'inizio e l'altra a metà percorso, e nell'effettuare una preselezione degli oggetti in modo da inviare alla prima stazione di caricamento quelli che devono essere scaricati lungo la prima metà del percorso, inviando invece gli altri alla rimanente stazione.

Questo impianto permette di aumentare la produttività ma presenta però l'inconveniente della necessità, decisamente onerosa, di effettuare la preselezione degli oggetti per inviarli alla stazione di caricamento corretta.

In conclusione, nel settore è tuttora sentita l'esigenza di una apparecchiatura in grado di superare i limiti di produttività degli impianti attualmente noti, senza la necessità di ricorrere a soluzioni onerose in termini di tempo quali il presorting o in termini di apparecchiatura quali le altre soluzioni descritte sopra .

Per risolvere il problema sopra accennato la presente invenzione propone una apparecchiatura smistatrice nella quale le celle sono disposte, a coppie, su piani sovrapposti. Questa soluzione equivale, in sostanza, a due macchine disposte in parallelo ma senza la necessità di avere destinazioni ripetute.

Inoltre, non essendo le macchine separate ed essendo disponibili tramogge di scarico, (oggetto di altra domanda della stessa richidente), in grado di effettuare una ulteriore suddivisione del percorso di scarico verso raccoglitori separati non c'è necessità di presorting e dal punto di vista costruttivo l'apparecchiatura risulta avere pressappoco le stesse dimensioni delle analoghe apparecchiature a piani di trasporto singoli.

L'invenzione sarà ora descritta dettagliatamente, a titolo di esempio non limitativo, con riferimento alle figure allegate in cui:

la figura 1 illustra schematicamente, in vista prospettica, un carrello in una apparecchiatura secondo 1'invenzione;

- la figura 2 è la vista frontale del carrello di figura 1;

- la figura 3 è la vista laterale del carrello di figura 1;

la figura 4 è la vista dall'alto del carrello.

Con riferimento alla figura 1, l'apparecchiatura secondo l'invenzione comprende una serie di carrelli 1, i quali si muovono lungo un percorso fisso costituito preferibilmente da una rotaia 2 e sui quali sono montati uno o preferibilmente due coppie di tappetini rotanti che costituiscono ciascuno il piano per il trasporto di un oggetto e che sono indicati, nel loro complesso, con il numero 3.

Gli oggetti 4 trasportati dai tappetini vengono scaricati verso destinazioni di raccolta, indicate con il numero 5.

Questi dispositivi sono illustrati in maggior dettaglio nelle figure da 2 a 4.

La descrizione che segue farà riferimento al caso di una apparecchiatura con i carrelli appesi a supporti che si muovono lungo una rotaia fissata ad una certa altezza dal suolo.

E' però chiaro che la stessa idea di soluzione potrà validamente essere applicata al caso di carrelli che si muovono lungo una rotaia a terra e che portano, ciascuno, coppie di tappetini disposti superiormente. Nelle figure con il numero 6 si indica la struttura di un carrello, il quale è provvisto di ruote motrici 7 che appoggiano sul bordo superiore della rotaia e di ruote guida o ruote di contrasto folli, 8, ad asse verticale e che impegnano lateralmente il profilato costituente la rotaia stessa.

Un motore 9 (figura 3) pone in rotazione, tramite una cinghia 10, una puleggia 11 calettata sull'albero delle ruote motrici.

A seconda delle configurazioni il motore può essere montato su tutti i carrelli oppure sarà possibile prevedere un motore in 3 o 4 carrelli, con i carrelli collegati fra di loro per mezzo di opportuni tiranti 12 o simili.

Lungo la rotaia 2 sono disposte una pluralità di barre di alimentazione indicate con il numero 13, adibite in parte a fornire l'alimentazione necessaria per il funzionamento del motore 12 e dei motori di azionamento dei tappetini e dei carrelli, in parte alla trasmissione dei dati per il controllo delle funzioni dell'apparecchiatura .

A ciascun carrello 12 è fissata una struttura costituita da una coppia di montanti 14 o simili sui quali sono montate una o due coppie di tappetini rotanti 3.

Caratteristica dell'invenzione è che i tappetini di ciascuna coppia sono disposti sovrapposti, ad altezze corrispondenti all'altezza delle bocche dei dispositivi di raccolta posizionati lungo il percorso.

In particolare ai montanti 14 sono fissate le intelaiature 15 di supporto dei tappetini 3, ciascuno dei quali è provvisto di un motore 16 che viene alimentato sempre attraverso le barre 13 e che comanda la rotazione del tappetino tramite una cinghia 17.

I tappetini sovrapposti potranno scaricare gli oggetti entro contenitori separati, con le rispettive imboccatura disposte all'altezza dei due tappetini, oppure in uno stesso contenitore.

Nel caso di scarico entro contenitori separati sarà previsto, in corrispondenza della stazione di carico, una apparecchiatura, oggetto di altra domanda della stessa richiedente, in grado di caricare gli oggetti sul carrello superiore oppure su quello inferiore a seconda del contenitore entro il quale devono essere diretti. Potranno anche essere previsti dispositivi di raccolta in grado di variare la loro configurazione per dirigere gli oggetti, sia che questi provengano dal tappetino superiore che da quello inferiore, verso due differenti dispositivi di raccolta, mezzi che potranno essere costituiti ad esempio da tramogge dotate all'interno di pareti mobili e che costituiscono oggetto di una separata domanda di brevetto della stessa richiedente. II funzionamento avviene come segue:

all'atto del caricamento il sistema elettronico preposto alla gestione dell'impianto assegna a ciascun oggetto, a seconda della destinazione, il primo tappetino libero in arrivo.

Questo tappetino sarà selezionato sulla fila superiore o su quella inferiore a seconda della configurazione dei dispositivi di raccolta e l'oggetto verrà automaticamente caricato sul tappetino quando questo passa in corrispondenza della stazione di caricamento. E' chiaro che nel caso di dispositivi di raccolta in grado di operare una ulteriore selezione del percorso in modo da dirigere l'oggetto verso il raccoglitore prescelto sia che questo provenga dal tappetino superiore che da quello inferiore, il sistema di gestione della macchina assegnerà all'oggetto il primo tappetino libero in arrivo a qualunque livello questo si trovi .

Nel caso di destinazioni separate, invece, gli oggetti verranno caricati su un piano o sull'altro, a seconda della destinazione prevista.

I carrelli avanzano, con i motori di traino che prelevano l'alimentazione dalle barre 13.

Quando il carrello passa in corrispondenza della stazione di scarico prevista, il sistema di gestione invia un comando attraverso le barre 13 ed aziona il motore del rispettivo carrello a porre in rotazione il tappetino sul quale è deposto l'oggetto, che viene così scaricato nel raccoglitore previsto.

Come appare chiaro della descrizione fornita, questa soluzione offre sostanziali vantaggi, in quanto consente, a parità di ingombro dell'impianto, di ottenere una produzione praticamente raddoppiata senza la necessità di aumentare la velocità di avanzamento dei carrelli, o di ricorrere all'uso di due macchine separate .

Un esperto del ramo potrà prevedere numerosi modifiche e varianti, che dovranno però ritenersi tutte comprese nell'ambito del presente trovato.

Claims (4)

1. RIVENDICAZIONI 1. Apparecchiatura per lo smistamento di oggetti del tipo comprendente una pluralità di tappetini rotanti costituenti ciascuno il piano di trasporto di un oggetto e che sono trascinati lungo un percorso fisso ai lati del quale sono posizionati dispositivi di raccolta, caratterizzata dal fatto di comprendere una serie di carrelli sovrapposti provvisti, ciascuno, di una o più coppie di detti tappetini.
2. 2. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che su ciascun carrello sono montate due coppie di tappetini.
3. 3. Apparecchiatura secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti carrelli si muovono lungo una rotaia appesa ad una certa distanza dal suolo, ciascun carrello essendo dotato, inferiormente, di una coppia di montanti sui quali sono montati detti tappetini .
4. 4 . Apparecchiatura smistatrice come descritta ed illustrata .