ITMI951271A1

ITMI951271A1 - Dispositivo per controllare il lavaggio del filtro di una macchina lavastoviglie

Info

Publication number: ITMI951271A1
Application number: IT95MI001271A
Authority: IT
Inventors: Roberto Bertazzoni
Original assignee: Smeg Spa
Priority date: 1995-06-14
Filing date: 1995-06-14
Publication date: 1996-12-14
Also published as: DE69612236T2; IT1276718B1; DE69612236D1; ITMI951271A0; ES2156268T3; EP0748607A3; EP0748607B1; EP0748607A2

Abstract

Un dispositivo per controllare il lavaggio del filtro (2) di una macchina lavastoviglie ad opera di ugelli (7) alimentati attraverso una condotta di pulizia (6) che si dirama dalla condotta di alimentazione (5) proveniente dalla pompa di lavaggio, comprende una valvola atta ad interrompere il flusso d'acqua a monte degli ugelli (7), tale valvola essendo azionata meccanicamente in chiusura, contro la resistenza di un elemento elastico, tramite mezzi atti a trasmettere la spinta della pressione dell'acqua. Una possibile forma realizzativa comprende una valvola a saracinesca (8) azionata tramite una leva (11) ed un'astina verticale (14) spinta da una membrana flessibile (17) che chiude un'apertura ricavata nella parete della condotta di pulizia (6).

Description

Descrizione dell'invenzione industriale dal titolo: "DISPOSITIVO PER CONTROLLARE IL LAVAGGIO DEL FILTRO DI UNA MACCHINA LAVASTOVIGLIE"

La presente invenzione riguarda i dispositivi facenti parte di una macchina lavastoviglie, ed in particolare un dispositivo per controllare il lavaggio del filtro di una lavastoviglie.

Come è noto, una macchina lavastoviglie comprende dei filtri sul fondo della vasca per la cattura delle particelle di sporco che si staccano dalle stoviglie durante il lavaggio, in modo da evitare che tali particelle ritornino in circolo nell'acqua di lavaggio e possano depositarsi nuovamente sulle stoviglie. Generalmente, è previsto un primo filtro a maglie grosse per trattenere le particelle di maggiori dimensioni, ed un secondo filtro a rete molto più fitta, detto "microfiltro", per le particelle più fini.

Poiché il ciclo di lavaggio comprende ripetute fasi di carico e scarico acqua all'interno della vasca della lavastoviglie, per migliorare l'efficacia del lavaggio è opportuno che ad ogni carico di acqua pulita i filtri siano pronti a trattenere più particelle possibile. È chiaro che per ottenere tale risultato occorre che i filtri siano puliti al meglio, perché se sono intasati non possono svolgere adeguatamente la loro funzione di filtraggio. A tale scopo sono solitamente previsti degli ugelli di pulizia ricavati in una diramazione della condotta che alimenta l'acqua all'irroratore inferiore. Questi ugelli emettono quindi dei getti che lavano il microfiltro in controcorrente, distaccando le particelle di sporco che vi si sono accumulate.

Una simile operazione di pulizia continuata del microfiltro lo mantiene sempre in perfetta efficienza, tuttavia presenta l'inconveniente di rimettere in circolo lo sporco anche durante la fase di lavaggio. Infatti, il microfiltro è posto inferiormente in comunicazione con un vano di scarico, attraverso il quale viene eliminato lo sporco quando la pompa di aspirazione dello scarico viene attivata. Pertanto, quando la pompa di scarico è ferma ed il vano di scarico si è riempito d'acqua, lo sporco che si distacca dal microfiltro rischia di ritornare in circolo a causa della elevata turbolenza nel pozzetto della vasca dovuta al continuo ricircolo dell'acqua. Ciò non si verifica per le particelle più grandi, trattenute dal filtro a maglie grosse, dato il loro peso molto più elevato.

Una tradizionale soluzione per limitare la pulizia del microfiltro a specifici periodi durante il ciclo di lavaggio consiste nell'utilizzare un dispositivo elettromeccanico di controllo. Tale dispositivo comprende solitamente una elettrovalvola comandata da un pressostato, la quale chiude la diramazione che porta l'acqua agli ugelli di pulizia quando la pressione di alimentazione raggiunge un valore prestabilito.

Questo tipo di dispositivo, seppur funzionale, presenta tuttavia degli inconvenienti dovuti alla sua relativa complessità. Infatti, occorre considerare non solo il costo per la produzione e l'installazione del pressostato e della elettrovalvola, ma anche la possibilità che uno di tali elementi possa guastarsi provocando così il mancato funzionamento del dispositivo nel suo complesso. Ciò può portare, ad esempio, ad avere il summenzionato lavaggio continuo che è preferibile evitare, o peggio ancora a non avere alcun lavaggio del microfiltro, con conseguente intasamento dello stesso e scarsa efficienza di lavaggio .

Scopo della presente invenzione è quindi quello di fornire un dispositivo per controllare il lavaggio del microfiltro che sia in grado di superare i suddetti inconvenienti.

Tale scopo viene conseguito per mezzo di un dispositivo avente le caratteristiche riportate nella rivendicazione 1.

Un primo vantaggio essenziale del dispositivo secondo la presente invenzione è quello di essere estremamente semplice e completamente meccanico, con positive conseguenze di minor costo, sia di produzione che di installazione, e di assoluta affidabilità .

Un secondo vantaggio di tale dispositivo deriva dal fatto di essere automatico, ossia attivato direttamente dalla pressione di alimentazione senza richiedere uno specifico elemento che rilevi tale pressione .

Questi ed altri vantaggi e caratteristiche del dispositivo secondo la presente invenzione risulteranno evidenti agli esperti del ramo dalla seguente dettagliata descrizione di due sue forme realizzative con riferimento agli annessi disegni in cui:

la Fig.1 è una vista schematica in sezione verticale del fondo vasca di una lavastoviglie dotata di una prima forma realizzativa del dispositivo in oggetto;

la Fig.2 è una vista ingrandita del dettaglio A di fig.l, che illustra detta prima forma realizzativa;

la Fig.3 è una vista parziale analoga alla fig.l e relativa ad una seconda forma realizzativa del dispositivo;

la Fig.4 è una vista ingrandita in pianta dall'alto del dettaglio B di fig.3, che illustra detta seconda forma realizzativa; e

le Figg.5a e 5b sono viste in sezione verticale lungo la linea Y-Y di fig.4, relative al dispositivo in posizione aperta e chiusa, rispettivamente.

Facendo riferimento alla fig.l, si vede che una lavastoviglie comprende, come sopra accennato, un filtro a maglie grosse 1 ed un microfiltro 2 ad esso concentrico e girevole intorno all'asse comune X. Tali filtri sono posizionati sul fondo del pozzetto 3 in comunicazione con un vano inferiore di scarico 4. L'acqua proveniente dalla rete idrica è caricata nella vasca, e da qui viene poi aspirata da una pompa di lavaggio che la immette in pressione nel circuito di lavaggio attraverso una condotta di alimentazione 5. Da tale condotta 5 si dirama una condotta di pulizia 6 terminante con alcuni ugelli di lavaggio 7, che dirigono sul microfiltro 2 dei getti tangenziali per pulirlo ed allo stesso tempo metterlo in rotazione, così da poter agire sulla sua intera superficie .

Nell'ingrandimento di fig.2 è illustrata in dettaglio una prima forma realizzativa del dispositivo di controllo secondo la presente invenzione, posizionato all'inizio della diramazione 6. Il dispositivo comprende una valvola a saracinesca verticale 8 sul cui stelo, all'esterno della diramazione 6, è inserita una molla 9 racchiusa tra la sede della valvola 8 e la estremità inferiore semisferica 10 dello stelo. Tale estremità 10 è in contatto con una leva 11, infulcrata su un supporto 12, la cui estremità opposta è in contatto a sua volta con la estremità inferiore semisferica 13 di una astina 14. Questa astina 14 è dotata di un piattellino di testa 15 e di un risalto anulare inferiore 16, che definiscono i limiti dello scorrimento verticale della astina 14 in una sede ricavata nel supporto 12. Il dispositivo comprende infine una membrana flessibile 17 che chiude una apertura, concentrica alla astina 14, ricavata nella parete della condotta di pulizia 6.

Il funzionamento del suddetto dispositivo è assai semplice ed affidabile, poiché si basa sulla pressione di alimentazione dell'acqua. Partendo dalla condizione di valvola 8 aperta, rappresentata in linea tratteggiata, al crescere del livello dell'acqua nella vasca e quindi della pressione con cui l'acqua viene messa in circolo dalla pompa di lavaggio, la quale aspira sempre meno aria, cresce proporzionalmente la forza esercitata sul piattellino 15 attraverso la membrana 17. Durante questa fase gli ugelli 7 puliscono il microfiltro 2, e grazie alla ridotta turbolenza nel pozzetto le particelle di sporco possono cadere nel vano di scarico 4, che si riempie progressivamente.

Quando la pressione raggiunge il valore prestabilito, la spinta sul piattellino 15 è sufficiente a vincere la resistenza della molla 9 facendo scendere l'astina 14, che tramite la leva 11 comprime la molla 9 e solleva la valvola a saracinesca 8 fino ad una corrispondente sede 18 ricavata sulla parete opposta della diramazione 6 (rappresentazione in linea continua). In questo modo viene interrotta la pulizia del microfiltro 2, che torna a svolgere la sua funzione di cattura delle particelle di sporco senza che queste tornino in circolo a causa della elevata turbolenza ora presente nel pozzetto. Il valore di pressione al quale ha luogo la chiusura della valvola 8 risulta dalla combinazione della superficie della membrana 17, della costante elastica della molla 9, e della lunghezza e del punto di infulcramento della leva 11. Variando tali parametri è possibile prestabilire un valore più o meno alto di pressione per la attivazione del dispositivo, ossia un periodo più o meno lungo di lavaggio del microfiltro 2.

Facendo riferimento alle figg.3, 4, 5a e 5b viene ora illustrata una seconda forma realizzativa del dispositivo secondo la presente invenzione. Anche in questo caso il dispositivo è posizionato nella diramazione 6, ma in corrispondenza del fondo del pozzetto 3 anziché in prossimità della condotta 5.

In particolare, lo stesso fondo del pozzetto 3 è sagomato in modo da formare una camera inferiore 19 ed un risalto superiore sul quale viene bloccata una ghiera anulare 20. Quest'ultima è solidale ad un tubetto terminale 21, nel quale sono ricavati gli ugelli di lavaggio 7, attraverso una pluralità di nervature 22 (tre nell'esempio illustrato).

Una molla 23, concentrica al tubetto 21 ed interna alla ghiera 20, è racchiusa tra le nervature 22 ed un piattello anulare inferiore 24 avente un diametro esterno maggiore del diametro interno della ghiera 20. Il piattello 24 presenta inoltre una sezione ad L che ad una estremità poggia verticalmente su una battuta della camera 19, ed all'altra estremità poggia orizzontalmente contro la parete esterna del tubetto 21. In questo modo, il piattello 24 può scorrere liberamente all'interno della camera 19 lungo il tubetto 21, fino ad arrivare in battuta contro la faccia inferiore della ghiera 20 (fig.5b; notare che il gioco tra piattello 24 e camera 19 è stato esagerato per maggior chiarezza della figura). Un tappo centrale 25, atto a chiudere l'imbocco del tubetto 21, è collegato al piattello 24 tramite nervature verticali 26 di lunghezza uguale o minore della corsa verticale del piattello 24.

Anche in questa seconda forma realizzativa del dispositivo di controllo l'interruzione del lavaggio del microfiltro 2 viene determinata in modo semplice ed affidabile dalla pressione raggiunta dall'acqua di lavaggio. Infatti, quando la pressione dell'acqua è bassa questa entra nella camera 19 ed aggira il tappo 25 per procedere nel tubetto di lavaggio 21, come indicato dalle frecce in fig.5a. Nella camera 19 l'acqua esercita la propria pressione su entrambe le facce del tappo 25, quindi con risultante verticale nulla, ma solo sulla faccia inferiore del piattello 24, tendendo quindi a spingerlo verso l'alto. Come spiegato in precedenza, quando la pressione generata dalla pompa di lavaggio cresce con il livello dell'acqua nella vasca, anche la pressione sul piattello 24 nella camera 19 raggiungerà un valore sufficiente a vincere la resistenza della molla 23. A questo punto il piattello 24 scorre verso l'alto portando con sé, tramite le nervature 26, il tappo 25 che va a chiudere il flusso d'acqua agli ugelli 7 (fig.5b).

In questo secondo caso, pertanto, la valvola non è del tipo a saracinesca (8) ma a tappo (25), ed i mezzi che trasmettono alla valvola la spinta della pressione dell'acqua per vincere la resistenza della molla (9, 23) sono costituiti dal piattello 24 con le nervature di collegamento 26, invece del meccanismo membrana-astina-leva (17, 14, 11) della prima forma realizzativa .

È chiaro quindi che le forme realizzative del dispositivo secondo l'invenzione sopra descritte ed illustrate costituiscono solo esempi suscettibili di numerose variazioni mediante l'adozione di elementi tecnicamente equivalenti. In particolare, il tipo di valvola può essere differente, anche girevole come una valvola a rubinetto od a farfalla, in questo caso la molla 9 essendo del tipo a spirale. Ovviamente anche il meccanismo che trasmette la spinta dell'acqua alla valvola sarà adattato al tipo di valvola, fermo restando che il dispositivo rimanga di tipo meccanico in ogni suo elemento.

Eventuali aggiunte e/o modifiche potranno pertanto essere apportate al dispositivo oggetto della presente invenzione senza tuttavia uscire dall'ambito di protezione dell'invenzione.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo per controllare il lavaggio del filtro (2) di una macchina lavastoviglie ad opera di ugelli (7) alimentati attraverso una condotta di pulizia (6) che si dirama dalla condotta di alimentazione (5) proveniente dalla pompa di lavaggio, comprendente una valvola atta ad interrompere il flusso d'acqua a monte di detti ugelli (7), caratterizzato dal fatto che detta valvola è azionata meccanicamente in chiusura, contro la resistenza di un elemento elastico, tramite mezzi atti a trasmetterle la spinta della pressione dell'acqua alimentata da detta pompa di lavaggio.
2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la valvola è una valvola a saracinesca verticale (8) sul cui stelo è inserita una molla (9) racchiusa tra la sede della valvola (8) e la estremità inferiore (10) dello stelo, e dal fatto che il meccanismo di azionamento comprende una leva (11) infulcrata su un supporto (12), in contatto da un lato del fulcro con tale estremità (10) e dall'altro lato con la estremità inferiore (13) di una astina (14) scorrevole verticalmente in una sede ricavata in detto supporto (12), nonché una membrana flessibile (17) , in contatto con la estremità superiore di detta astina (14) e ad essa concentrica, che chiude una apertura ricavata nella parete della condotta di pulizia (6).
3. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere una ghiera anulare (20) fissata al bordo superiore di una camera (19) ricavata sul fondo del pozzetto (3) della lavastoviglie, detta ghiera (20) essendo solidale ad un tubetto terminale (21), nel quale sono ricavati gli ugelli di lavaggio (7), attraverso una pluralità di nervature (22), nonché una molla (23) racchiusa tra dette nervature (22) ed un piattello anulare (24) concentrico a detto tubetto terminale (21) e scorrevole in detta camera (19), la valvola essendo una valvola a tappo (25) azionata da detto piattello (24) tramite nervature verticali (26) di lunghezza uguale o minore della corsa verticale del piattello (24) .