ITMI950904A1 - Tubo con una parte di raccordo per un collegamento del tubo e procedimento per la produzione del tubo con parte di raccordo - Google Patents

Tubo con una parte di raccordo per un collegamento del tubo e procedimento per la produzione del tubo con parte di raccordo Download PDF

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ITMI950904A1
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Thomas Hanke
Arnold Barth
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Walterscheid Gmbh Jean
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Abstract

L'invenzione concerne un tubo per un collegamento del tubo con un corpo di collegamento (1) con un foro conico (6), con una madrevite (2) con una superficie conica (13), laddove sul tubo (3) è formata integralmente una parte di collegamento (4). La parte di collegamento (4) presenta superfici di serraggio (16, 19), prodotte tramite ricalcatura, le quali presentano un orientamento come il relativo foro conico (6), rispettivamente superficie conica (13). Nella produzione della parte di collegamento (4) il tubo (3) è stato sottoposto ad una deformazione plastica con un determinato percorso di ricalcatura. In tal modo viene garantito il fatto che nel corso del montaggio, rispettivamente del ripetuto montaggio, non si verifica alcun assestamento, e quindi un divenire inermetico del

Description

"Tubo con una parte di raccordo per un collegamento del tubo e procedimento per la produzione del tubo con parte di raccordo"
Riassunto del trovato
L'invenzione concerne un tubo per un collegamento del tubo con un corpo di collegamento (1) con un foro conico (6), con una madrevite (2) con una superficie conica (13), laddove sul tubo (3) è formata integralmente una parte di collegamento (4). La parte di collegamento (4) presenta superfici di serraggio (16, 19) , prodotte tramite ricalcatura, le quali presentano un orientamento come il relativo foro conico (6), rispettivamente superficie conica (13). Nella produzione della parte di collegamento (4) il tubo (3) è stato sottoposto ad una deformazione plastica con un determinato percorso di ricalcatura. In tal modo viene garantito il fatto che nel corso del montaggio, rispettivamente del ripetuto montaggio, non si verifica alcun assestamento, e quindi un divenire inermetico del collegamento .
(Figura 1)
Descrizione del trovato
L'invenzione concerne un tubo con una parte di collegamento applicata per lo meno ad una delle sue due estremità mediante deformazione dell'estremità del tubo e la quale presenta due superfici di serraggio conformate come superfici coniche ed orientate l'una contrariamente all'altra, laddove la parte di collegamento è destinata all'alloggiamento con la sua prima superficie di serraggio di un foro conico conformato secondo la norma per anelli di taglio (norme industriali tedesche DIN 3861, stato del maggio 1994, forma del foro W) per diversi diametri esterni del tubo, laddove questo foro conico è parte componente di un corpo di collegamento oppure di un foro di collegamento di un altro corpo, ed è destinata al sostegno con la sua seconda superficie di serraggio contro una superficie conica, presentante un angolo di cono di 90° e conformata come foro, di un dado a cappello adattato al corpo di collegamento oppure di una vite a cappello adattata al foro di collegamento, il quale dado è calzabile sul tubo.
Inoltre l'invenzione concerne un collegamento del tubo ed un procedimento per la produzione del tubo con una parte di collegamento.
Un tubo per un collegamento del tubo con una parte di collegamento formata sul materiale del tubo secondo i contorni di un anello di taglio normalizzato è descritto nella domanda di brevetto tedesca DD 240 059 Al, laddove tuttavia l'angolo del cono della prima superficie di serraggio è dimensionato più piccolo di quello del foro conico del bocchettone di avvitamento che è associato a questa. In tal modo deve venirsi a formare un contatto di tipo lineare della prima superficie di serraggio sul diametro più piccolo del foro conico, per aumentare l'azione di chiusura a tenuta. La seconda superficie di serraggio cooperante con il dado a cappello è pressata e il pezzo conico partente da questa e terminante in avanti verso l'estremità del tubo è sagomato su questa con la prima superficie di serraggio. In relazione a ciò è svantaggioso il fatto, che in seguito alle elevate forze assiali di avvitamento si vengono ad originare elevate pressioni superficiali, le quali possono condurre a fenomeni di assestamento, che non soddisfano in modo permanente gli elevati requisiti di tenuta ermetica. Il sostegno lineare del tubo nel bocchettone porta, nel caso di carichi flessionali alternativi introdotti attraverso il tubo, parimenti ad assestamenti e, come conseguenza, ad inermeticità.
Inoltre nel brevetto statunitense US 4871 199 è descritto un collegamento di tubo ed un procedimento per la produzione dello stesso, nel quale il foro conico presenta un angolo conico di 30° fino a 40°. La superficie, con esso cooperante, del dado si estende preferibilmente ad angolo retto rispetto all'asse longitudinale del dado, essa può tuttavia essere formata anche come spallamento, che si estende sotto un angolo di 45° rispetto all'asse. La parte di collegamento del tubo viene prodotta mediante ricalcamento assiale dello stesso in un attrezzo in più parti. In relazione a ciò ha luogo una deformazione plastica in modo tale che il tubo si dispone in pieghe nella zona della parte di collegamento. In relazione a ciò le pieghe devono essere mantenute in modo marcato, poiché nel montaggio successivo le pieghe vengono ulteriormente deformate mediante serraggio del dado. Queste pieghe devono provocare una compensazione molleggiante, per restare a tenuta ermetica anche nel caso di elevate punte della pressione interna. In una siffatta esecuzione è svantaggioso il fatto che alla pressione interna formantesi, ed in particolare al formarsi di oscillazioni, può subentrare un assestamento del collegamento, poiché il percorso molleggiante elastico non è sufficiente, cosicché il collegamento diviene inermetico ed è necessario effettuare un serraggio successivo.
Con le norme DIN 2353, stato del Giugno 1991, sono fissati avvitamenti per tubi, senza brasatura, con anelli di taglio, nei quali per diverse forme costruttive sono determinate le dimensioni per parecchie serie costruttive. L'esecuzione dei relativi dadi a cappello è descritta nelle norme DIN 3870, stato del Maggio 1985, e quelle degli spinotti filettati sono descritte nelle norme DIN 3853, stato del Novembre 1982. I relativi anelli di taglio sono definiti nelle norme DIN 3861, stato del Maggio 1994, oppure i coni di tenuta sono descritti nelle norme DIN 3865, stato del Maggio 1994. I dadi a cappello o le viti a cappello e i corpi di collegamento tengono conto in tal caso del fatto che anche nello stato serrato del collegamento rimane un corrispondente spazio libero assiale tra dado e corpo di collegamento, per consentire un serraggio o restringimento successivo. In modo corrispondente il cono di tenuta, rispettivamente l'anello di taglio, sono eseguiti assialmente più lunghi e richiedono la profondità dei fori del corpo di collegamento e del dado a cappello.
Alla base dell'invenzione è posto il compito di creare un tubo per un collegamento di tubo con una parte di collegamento, un collegamento di tubo ed un procedimento per la produzione della parte di collegamento del tubo, i quali garantiscono che viene fornito, e rimane mantenuto, un collegamento a tenuta anche nel caso di elevate pressioni e di una sollecitazione oscillante, ed inoltre che il collegamento sia anche producibile in modo favorevole relativamente ai costi.
Questo compito viene risolto, secondo l'invenzione, mediante un tubo, nel quale la parte di collegamento è prodotta mediante ricalcatura del tubo in un attrezzo, presentante per lo meno due attrezzi parziali spostabili relativamente l'uno rispetto all'altro in direzione dell'asse del tubo, con aumento della forza di pressione sino al raggiungimento di un prefissato percorso di ricalcatura, il primo attrezzo parziale del quale attrezzo presenta una prima superficie di pressatura conica, conformata corrispondentemente al foro conico, come parte componente di un foro ed una superficie di arresto per l'appoggio della superficie frontale del tubo, ed il secondo attrezzo parziale del quale attrezzo presenta una seconda superficie di pressatura conica, conformata come foro, la quale possiede un angolo di cono di 90°, laddove la lunghezza di tubo libera e da sottoporre all'operazione di ricalcatura, con la quale il tubo sporge dal diametro più piccolo della seconda superficie di pressatura conica verso la superficie di arresto, corrisponde alla lunghezza di un cono di tenuta, normalizzato secondo DIN 3865, stato del Maggio 1994, la quale risulta dalla differenza delle lunghezze L3 e per la forma di esecuzione A, figura 1, compresa la lunghezza del foro conico, la quale lunghezza risulta dalle norme DIN 3861, stato del maggio 1994, forma del foro W, come pure compresa la lunghezza di una sporgenza del tubo, eventualmente prevista, la quale è più corta della parte cilindrica del foro facente seguito al foro conico normalizzato, e compreso il percorso di ricalcatura, il quale ammonta al minimo al 6 mm ed al massimo ad 8,5 mm, e dal fatto che il percorso relativo, che è stato effettuato dagli attrezzi parziali reciprocamente in direzione dell'asse del tubo durante la produzione, corrisponde al percorso di ricalcatura, e laddove il percorso di ricalcatura assume il valore massimale verso il diametro esterno più grande del tubo impiegato.
Un collegamento di tubo secondo l'invenzione per la soluzione di questo compito è caratterizzato dall'impiego del tubo menzionato precedentemente con una parte di collegamento di un corpo di collegamento, con un foro conico partente da una superficie frontale dello stesso e rastremantesi, al cui diametro più piccolo fa seguito un primo foro cilindrico, il quale presenta una forma di foro W secondo DIN 3861, stato del maggio 1994, e con una parte filettata praticata sulla superficie esterna partente dalla prima superficie frontale e con un dado, aw itabile sulla parte filettata, con un foro filettato adattato alla parte filettata del corpo di collegamento, con una superficie conica facente seguito ad esso e rastremantesi con senso contrario al foro conico del corpo di collegamento, e con un foro, attraverso il quale è condotto il tubo.
In queste esecuzioni viene garantito il fatto che la parte di collegamento durante il montaggio, oppure anche nel caso di montaggi ripetitivi, non viene deformata ed in presenza delle pressioni interne originantesi e nel caso di sollecitazione oscillante non può verificarsi uno scioglimento del collegamento, e quindi un divenire inermetico del medesimo. In relazione a ciò la parte di collegamento è parte componente del sistema di avvitamento, nel quale il bocchettone, il dado a cappello ed il tubo possiedono costanti elastiche accordate. Nè forze di montaggio nè le forze di sollecitazione tramite impulsi di pressione ed oscillazioni, ovvero vibrazioni, determinano un assestamento oppure addirittura uno scioglimento del collegamento. In tal modo viene conseguito un serraggio sicuro. La forza di serraggio assiale è dimensionata, in termini di grandezza, in modo tale per cui viene ottenuto un serraggio a tenuta ermetica tenendo conto della pressione di funzionamento massimale. Secondo le norme DIN sono normalizzate serie costruttive, le quali sono dimensionate rispettivamente secondo determinate pressioni di funzionamento massimalmente ammesse.
Si è constatato che la produzione di un tubo con una parte di collegamento, la quale garantisce un supporto sicuro, può essere ottenuta con un percorso di ricalcatura preassegnato di 6 min fino a 8,5 mm, laddove il percorso di ricalcatura può essere impiegato per l'intero intervallo di diametri delle serie costruttive normalizzate. In relazione a ciò viene conseguita una deformazione plastica in una misura tale per cui non si verifica alcun assestamento della parte di collegamento quando viene effettuato il montaggio oppure un montaggio ripetitivo. In relazione a ciò il percorso di ricalcatura va dimensionato entro stretti limiti di 2,5 mm in funzione del diametro esterno del tubo; il percorso di ricalcatura aumenta a diametro crescente. Il materiale del tubo e lo spessore di parete non hanno in tal caso alcuna importanza. Essi sono importanti solamente per la forza di pressatura.
Mantenendo il percorso di ricalcatura preassegnato si consegue il fatto che alla forza di serraggio massimale da conseguire nel corso del montaggio non si verifica alcuna ulteriore deformazione plastica assiale della parte di collegamento .
Il dimensionamento del foro conico del corpo di collegamento e del dado con 24°, rispettivamente 90°, corrisponde all'esecuzione, abituale nel caso di avvitamenti con anelli di taglio, secondo DIN 3861, rispettivamente 3870. Da ciò seguono anche le tolleranze per il dimensionamento degli angoli conici. Così la tolleranza per l'angolo conico del foro conico del corpo di collegamento ammonta a ± 30 min e per l'angolo conico della superficie conica del dado ammonta a 20 min.
In un esempio di esecuzione preferita si prevede il fatto che la superficie conica del dado si raccorda nel foro con la superficie curva. In tal modo viene diminuita la sollecitazione di taglio.
Oltre alla possibilità di lasciare iniziare la parte di collegamento direttamente in corrispondenza della superficie di estremità del tubo, è anche possibile prevedere una disposizione, nella quale a monte della prima superficie di serraggio, la quale è relativa al foro conico, è inserita una parte tubolare cilindrica. Questa, nello stato montato, si trova in un foro cilindrico del corpo di collegamento, il quale foro cilindrico è inserito a valle del foro conico.
In relazione a ciò è possibile il fatto che tra la prima superficie di serraggio e la superficie esterna della parte di tubo sia previsto un gradino. Lo spazio libero formato dal gradino può servire all'alloggiamento di una guarnizione.
Per la delimitazione del serraggio si prevede che il diametro più grande della prima superficie di serraggio, relativa al foro conico, della parte di collegamento termina in uno spallamento di arresto di forma anulare. Quest'ultimo, al raggiungimento del percorso di serraggio massimale, perviene all'appoggio contro la superficie frontale del corpo di collegamento.
Una chiusura a tenuta migliorata può essere conseguita anche, nella concretizzazione dell'invenzione, per il fatto che tra la parte di collegamento e/oppure le parti di tubo facenti seguito ad essa dai due lati e le relative zone del corpo di collegamento e del dado è disposto un mezzo di tenuta, ovvero guarnizione, presentante uno stato di partenza liquido oppure pastoso. Inoltre è anche possibile migliorare la chiusura a tenuta fine ulteriormente per il fatto che tra la superficie frontale della parte di tubo disposta a monte della prima superficie di serraggio e lo spallamento anulare del foro del corpo di collegamento è disposta una guarnizione in forma di un disco, ovvero rondella. Inoltre per il conseguimento di una chiusura a tenuta fine migliorata può essere previsto il fatto che esternamente sulla parte di collegamento del tubo è applicata una guarnizione, la quale presenta un aggetto di tenuta serrato tra la superficie frontale del corpo di collegamento e lo spallamento di appoggio della parte di collegamento .
Il procedimento secondo l'invenzione per la fabbricazione del tubo con una parte di collegamento, la quale presenta una prima superficie di serraggio conica ed una seconda superficie di serraggio conica estendentesi con senso contrario rispetto alla prima, è caratterizzato dal fatto che il tubo viene serrato in un attrezzo in più parti, il quale presenta per lo meno il contorno in forma di superfici di pressatura coniche per la formazione della prima e della seconda superficie di serraggio, con una sporgenza del tubo oltre il diametro più piccolo della seconda superficie di pressatura conica verso la superficie di arresto, la quale sporgenza corrisponde alla lunghezza di un cono di tenuta normalizzato secondo DIN 3865, stato del Maggio 1994, la quale risulta dalla differenza delle lunghezze e L1 per la forma di esecuzione A, figura 1, compresa la lunghezza del foro conico, lunghezza risultante da DIN 3861, stato del maggio 1994, forma di foro W, come pure compresa la lunghezza di una sporgenza di tubo eventualmente da prevedersi, la quale è più corta della parte cilindrica di foro facente seguito al foro conico normalizzato e compreso un percorso di ricalcatura, il quale ammonta al minimo a 6 mm ed al massimo a 8,5 mm, e gli attrezzi parziali vengono sollecitati con forza di pressione crescente, sinché fra i due viene ricoperto un percorso relativo che corrisponde al percorso di ricalcatura, laddove verso il diametro esterno massimale impiegato del tubo viene preassegnato un percorso di ricalcatura che assume il valore massimale.
Nel caso di tubi a parete sottile può inoltre essere opportuno sostenere il tubo nel foro nel corso della deformazione plastica.
Nella conformazione del procedimento secondo l'invenzione si propone che su almeno una delle superiici di serraggio della parte di collegamento e/oppure su per lo meno una delle parti di tubo facenti seguito dai due lati alla parte di collegamento venga applicato un mezzo di tenuta in forma liquida oppure pastosa, oppure che al tubo da deformare viene associato, e deformato plasticamente concomitantemente, un elemento di guarnizione.
Esempi di esecuzione preferiti del collegamento di tubo secondo l'invenzione e di un attrezzo, come pure lo svolgimento di produzione della deformazione plastica del tubo per la produzione di una parte di collegamento, sono rappresentati schematicamente nel disegno e vengono spiegati in base allo stesso, in particolare:
la figura 1 mostra una prima forma di esecuzione di un collegamento di tubo, nel quale la parte di collegamento del tubo parte direttamente da una superficie di estremità del tubo,
la figura 2 mostra una forma di esecuzione del collegamento di tubo, nel quale a monte della parte di collegamento del tubo è inserita una parte tubolare cilindrica,
la figura 3 mostra una forma di esecuzione, modificata rispetto alla figura 2, con uno spallamento per la delimitazione del percorso di serraggio al raggiungimento/superamento della forza di serraggio massimale ammissibile,
la figura 4 mostra una forma di esecuzione analoga alla figura 3, laddove però in uno spazio libero tra la superficie di serraggio della parte di collegamento ed il foro conico è inserita una guarnizione,
la figura 5 mostra una forma di esecuzione modificata rispetto alla figura 4, nella quale su zone parziali della parte di collegamento e delle parti di tubo facenti seguito ad essa è applicato un mezzo di chiusura a tenuta liquido oppure pastoso,
la figura 6 mostra una forma di esecuzione, nella quale tra la superficie di estremità del tubo ed il gradino del corpo di collegamento è inserito un disco di chiusura a tenuta, la figura 7 mostra una forma di esecuzione nella semisezione longitudinale, con un dado, presentante una filettatura accorciata, e con una guarnizione tra il corpo di collegamento ed il dado,
la figura 8 mostra una forma di esecuzione corrispondente alla figura 3, laddove sulla superficie esterna della parte di collegamento è montata una guarnizione, e vicino una sezione trasversale attraverso la guarnizione anulare come parte singola,
la figura 9 mostra una forma di esecuzione con un elemento di chiusura a tenuta inserito prima della deformazione, la figura 10 mostra un attrezzo per la produzione del collegamento di tubo, e più precisamente nella metà superiore prima della deformazione plastica del tubo e nella metà inferiore dopo la deformazione plastica del tubo, e
la figura 11 mostra una forma di esecuzione modificata dell'attrezzo secondo la figura 9 con un sostegno addizionale del tubo del foro, parimenti nella metà superiore prima della deformazione plastica e nella metà inferiore dopo il termine della deformazione plastica del tubo per la produzione della parte di fissaggio.
La figura 1 mostra un collegamento di tubo montato con il corpo di collegamento 1, con il dado 2 avvitato su di esso e con il tubo 3 alloggiato tra i due con l'ausilio della parte di collegamento 4.
Dalla superficie frontale 5 del corpo di collegamento 1 parte un foro conico 6 centrato sull'asse longitudinale 31 del collegamento di tubo illustrato in semisezione, il quale foro conico si rastrema dalla superficie frontale 5 verso l'interno. Il foro conico 6 in corrispondenza del suo diametro più piccolo si raccorda in un foro 7 cilindrico, il quale termina con uno spallamento anulare 8 nel foro passante 9 diminuito a questo scopo nel diametro. Sulla superficie esterna del corpo di collegamento 1 è prevista una parte filettata 10, la quale parte dalla superficie frontale 5. Il foro conico 6 del corpo di collegamento 1 presenta un angolo di cono A, il quale ammonta a 24°. L'intervallo ammissibile di tolleranza si trova a 30 min. Il dado 2 avvitato sul corpo di collegamento 1 possiede un foro 11 il quale è munito di una filettatura 12, la quale è eseguita in modo adattato alla filettatura 12 del corpo di collegamento 1. Al foro 11 fa seguito una superficie conica 13, il cui angolo di cono è indicato con B ed è dimensionato con 90° con una tolleranza di 20 min. La superficie conica 13 si estende con senso contrario al foro conico 6 del corpo di collegamento 1. La superficie conica 13 si raccorda con una superficie curva 14 nel foro 15. Il dado 2 può essere munito sulla superficie esterna di superiici per chiave, per poter serrare detto dado. Analogamente anche il corpo di collegamento 1 può essere munito di una superficie per chiave, la quale fa seguito alla filettatura 10. In una esecuzione come avvitamento rettilineo sono previste due delle connessioni premenzionate in forma di foro conico, le quali sono collegate tra loro attraverso il foro passante 9 e sono orientate con senso contrario. Le lunghezze delle parti filettate 10, 12 sono dimensionate in modo tale per cui nel serraggio a fondo viene ottenuta una copertura con una pluralità di spire della filettatura, la quale è dimensionata secondo la forza di serraggio assiale massimalmente ammessa per il serraggio del collegamento. Tra il foro conico 6 e la superficie conica 13 è alloggiato il tubo 3 con la sua parte di collegamento 4. La parte di collegamento 4 si è venuta ad originare mediante sagomatura di deformazione plastica dal diametro normale del tubo mediante ricalcatura assiale. La parte di collegamento 4 presenta una prima superficie di serraggio 16, la quale è eseguita uguale contraria rispetto al foro conico 6 ed è in contatto superficiale con questo. La prima superficie di serraggio conica 16 parte direttamente dalla superficie frontale 17 del tubo 3. La prima superficie di serraggio 16 termina in uno spallamento di appoggio 18, il quale si estende radialmente verso l'esterno e serve alla delimitazione di serraggio del dado 2, e quindi della parte di collegamento 4. Il serraggio viene delimitato per il fatto che lo spallamento di appoggio 18 perviene all'appoggio sulla superficie frontale 5 del corpo di collegamento 1. Di seguito allo spallamento di appoggio 18 si viene a formare una parte libera, la quale si raccorda in una parte estendentesi verso la parete normale del tubo 3 e sulla cui superficie esterna è praticata la seconda superficie di serraggio 19, la quale è conformata come superficie conica ed il cui angolo di cono ammonta a 90°. A questa segue la parte 20 del tubo, la guale è condotta verso l'esterno attraverso il foro 15 del dado 2.
Nella forma di esecuzione del collegamento tubolare secondo la figura 2, a monte della prima superficie di serraggio 16 della parte di collegamento 4 è inserita una parte di tubo 21 cilindrica, la guale con la sua superficie esterna è inserita nel foro cilindrico 7 del corpo di collegamento 1 e la cui superficie frontale 17a termina a monte dello spallamento anulare 8. Anche in questa soluzione viene fornito un contatto di superficie tra il foro conico 6 e la prima superficie di serraggio 16, come pure tra la superficie conica 13 del dado 2 e la seconda superficie di serraggio 19 della parte di collegamento 4 del tubo 3. La parte di collegamento 4 non presenta però alcuna superficie di arresto per l'invito sulla superficie frontale 5 del corpo di collegamento 1.
La figura 3 mostra una forma di esecuzione che corrisponde sostanzialmente a quella secondo la figura 2. A monte della prima superficie di serraggio 16 è inserita parimenti una parte cilindrica 21 di tubo, la quale è munita della superficie frontale 17a che termina a monte dello spallamento anulare 8. La parte di fissaggio 4 è munita in questo caso di uno spallamento di appoggio 18, il quale serve alla delimitazione di serraggio del dado 2, e quindi della parte di collegamento 4 verso il corpo di collegamento 1, in quanto esso perviene all'appoggio sulla superficie frontale 8 del corpo di collegamento 15. Anche in questa forma di esecuzione la seconda superficie di serraggio 19 si appoggia superficialmente sulla superficie conica 13 del dado 2.
Nella forma di esecuzione secondo la figura 4 la prima superficie di serraggio 16 è eseguita più corta rispetto alla forma di esecuzione secondo la figura 3. La superficie esterna 22 nella parte cilindrica del tubo 21 si raccorda con un gradino 23 nella prima superficie di serraggio 16, cosicché tra il gradino 23 e la superficie esterna 22, come pure il foro conico 6, viene formato uno spazio libero, nel quale è inserita una guarnizione 24. La seconda superficie di serraggio 19 è eseguita parimenti conica, come la superficie conica 13 del dado 2, e si trova con questa in un contatto di superficie. Il tubo 3 con la parte 20 di tubo è fatto fuoriuscire dal dado 2. Mediante la guarnizione 24 viene migliorata la chiusura a tenuta fine del collegamento tubolare. Questo è migliorato, rispetto a soluzioni nelle quali il collegamento tra tubo e corpo di collegamento, rispettivamente dado, è prodotto mediante un anello separato di taglio o di bloccaggio, in quanto vengono a mancare fessure. Dalla figura 5 è rilevabile una esecuzione, modificata rispetto alla figura 4, relativamente alla chiusura a tenuta fine. Tra la prima superficie di serraggio 16, alloggiata con impegno di superficie nel foro conico 6, e la superficie esterna 22 della parte cilindrica 21 di tubo preinserita è previsto un mezzo di chiusura a tenuta, il quale è applicato su queste superfici in forma pastosa oppure liquida. La guarnizione da ciò risultante è indicata con 24a. Parimenti tra la parte 20 del tubo 3 fatta fuoriuscire dal dado 2 ed il foro 15 del dado è prevista una guarnizione 24a, la quale è applicata in forma pastosa oppure liquida sulla superficie esterna del tubo 3.
La figura 6 mostra una disposizione, nella quale il tubo 3 con la parte di collegamento 4 è serrato tra il corpo di collegamento 1 ed il dado 2 e la cui parte 21 di tubo, inserita nel foro 7 del corpo di collegamento 1, si sostiene con la sua superficie frontale 17a contro una guarnizione 24b in forma di un anello piatto, il quale con il suo altro lato appoggia contro lo spallamento anulare 8 del foro 7.
La figura 7 mostra un'altra variante del collegamento di tubo, nel quale le filettature del corpo di collegamento 1 e del dado 2 sono eseguite accorciate e si sovrappongono solamente con una lunghezza nello stato serrato, la quale è dimensionata secondo la forza di serraggio assiale massimale ammessa. Inoltre il dado 2 presenta nel suo foro una superficie 41 estendentesi radialmente rispetto all'asse longitudinale 31. Tra questa superficie 41 e la superficie frontale 5 del corpo di collegamento 1 è serrata una guarnizione 24c, la quale chiude a tenuta le fessure tra il corpo di collegamento 1, la parte di collegamento 4 del tubo 3 ed il dado 2.
La figura 8 mostra una ulteriore forma di esecuzione della chiusura a tenuta, laddove sul lato esterno della parte di collegamento 4 del tubo 3 è applicata ima guarnizione 24d. Questa presenta, come è rilevabile in particolare dalla rappresentazione della guarnizione 24d come dettaglio, un aggetto di chiusura a tenuta 42 anulare orientato radialmente verso l'interno, il quale, nello stato serrato del collegamento di tubo, è serrato tra la superficie frontale 5 del corpo di collegamento 1 e lo spailamento di appoggio 18 radiale della parte di collegamento 4 del tubo 3.
La figura 9 mostra una ulteriore forma di esecuzione modificata della chiusura a tenuta, laddove tra il foro conico del corpo di collegamento 1 e la prima superficie di serraggio conica della parte di collegamento è disposta una guarnizione 43, la quale venne associata al tubo 3 prima della deformazione plastica e venne sagomata concomitantemente.
La forma della parte di collegamento 4 secondo le figure da 1 fino a 9 si è originata mediante ricalcatura di un tubo in un attrezzo, come lo stesso è illustrato, a titolo di esempio, nella figura 10. Nella metà superiore è rappresentata la correlazione reciproca del bocchettone 26 in un pezzo unico rispetto alla ganascia di serraggio 32, realizzata in più parti, prima della deformazione del tubo 36. Nella posizione, illustrata al di sotto dell'asse longitudinale 31 il bocchettone 26 e la ganascia di serraggio 32 si trovano in una posizione avvicinata, vale a dire rientrata, laddove la parte di collegamento 4 è rappresentata deformata. Il bocchettone 26 comprende un aggetto 27 sporgente da un lato. A partire dalla superficie frontale 30 dell'aggetto 27 è prevista una prima superficie di pressatura 28 rastremantesi conicamente, la quale si raccorda in un foro cieco 29 cilindrico, il quale termina nella superficie 29a del fondo. Il bocchettone 26 può essere mosso, mediante un azionamento dinamico, per esempio un cilindro idraulico, in direzione verso la ganascia di serraggio 32 lungo l'asse longitudinale 31. La ganascia di serraggio 32 è costruita per esempio di due metà 32a, 32b e blocca radialmente il tubo 36 con il foro di serraggio 35 in modo tale per cui lo stesso è supportato in modo assialmente non spostabile. La ganascia di serraggio 32 possiede un foro 33, il quale è dimensionato più grande del diametro esterno dell'aggetto 27 del bocchettone 26, cosicché questo può penetrare nel foro 33. Il foro 33 si raccorda in una seconda superficie conica di pressatura 34, rastremantesi contrariamente alla direzione di rastremazione della superficie di pressatura conica 28 del bocchettone 26, la quale superficie di pressatura 34 termina con il suo diametro più piccolo D . nel foro di serragqio 35 che si appoggia contro la superficie esterna del tubo 36. A tale scopo il foro di serraggio 35 può essere munito, per esempio, di mezzi aumentanti l'attrito ed impegnarsi nella superficie del tubo 36.
In figura 10, metà superiore, il tubo 36 è supportato serrato radialmente, e quindi anche assialmente, dalle due ganasce di serraggio 32a, 32b. La lunghezza di penetrazione del tubo 36, rispettivamente la lunghezza con la quale questo sporge assialmente in direzione verso il bocchettone 26 dalla ganascia di serraggio 32, è predeterminata. La lunghezza L si compone della somma delle lunghezze di un cono di chiusura a tenuta normalizzato, la quale risulta dalla differenze delle lunghezze L3 e L1 per la forma di esecuzione A, figura 1 secondo DIN 3865, stato del Maggio 1994, compresa la lunghezza del foro conico, la quale risulta da DIN 3861, stato del Maggio 1994, forma di foro W, come pure la lunghezza di una sporgenza di tubo (lunghezza Y) eventualmente prevista, la quale è più corta della parte cilindrica di foro facente seguito al foro conico normalizzato, e la lunghezza del percorso di ricalcatura X, la quale viene scelta di 6 mi fino a 8,5 mm a seconda del diametro esterno del tubo. La sporgenza del tubo viene calcolata pertanto per di volta in volta un tubo con un diametro esterno di 10 mm, rispettivamente di 38 mm, nelle serie costruttive S, rispettivamente L, e senza sporgenza di tubo (Y = 0) come segue:
L3 LI Leon. Y X T, L - __2i _ 20 5,41 0 7 18.41 S —iS, 5 _ _ 39 *5 -6 , 35 0 — 8->J5 _ _ 3⁄4 .3^.85.
Il tubo 36 poggia con la sua superficie frontale 37 sul fondo 29a del foro cieco 29. Mediante il movimento del bocchettone 26 verso destra in ragione del percorso di ricalcatura di 6 mm fino a 8,5 mm la parete del tubo 36 si inflette verso l'esterno e poggia sulla superficie di pressatura conica 28 del bocchettone 26, rispettivamente sulla superficie di pressatura conica 34 della ganascia di serraggio 32. In relazione ha luogo nello stesso tempo una ricalcatura di una superficie di arresto in direzione verso la superficie frontale 30 del bocchettone 27. La forza di pressatura P, con la quale il bocchettone 26 deforma il tubo 36, viene aumentata finché viene raggiunto il preassegnato percorso di ricalcatura, vale a dire il percorso assiale relativo che il bocchettone 26 ricopre verso la ganascia di serraggio 32, laddove le superfici di serraggio vengono conformate nel modo desiderato. La forza di pressatura P, necessaria a tale scopo, supera in tal caso la forza di serraggio S, la quale si imposta nel serraggio del dado per il percorso di serraggio preassegnato, in modo considerevole tenendo conto della filettatura.
Nella conformazione dell'attrezzo secondo la figura 11 nel bocchettone 26 centralmente rispetto all'asse 31 è formato integralmente uno spinotto di sostegno 40, il quale sporge dal fondo 29a oltre la superficie frontale 30 dell'aggetto 27 assialmente in direzione verso il tubo 36 e penetra, per il sostegno, nel foro 39 di detto tubo. Un siffatto sostegno può essere vantaggioso in particolare nel caso di tubi di parete sottile.
Legenda
1 Corpo di collegamento
2 Dado/dado a cappello
3, 3a Tubo
4 Parte di collegamento
5 Superficie frontle
6 Foro conico
7 Foro
S Spailamento anulare
Foro/foro passante
Filettatura
Foro
Filettatura
Superficie conica
Superficie curva
Foro
Prima superficie di serraggio
, 17a Superficie frontale
Spallamento di appoggio
Seconda superficie di serraggio
, 21 Parte di tubo
Superficie esterna
Gradino
, 24a, 24b, 24c, 24d, Guarnizione
, 26 Bocchettone/primo attrezzo parziale
Aggetto
Prima superficie conica di pressatura Foro cieco
a Fondo del foro cieco
Superficie frontale
Asse longitudinale/asse del tubo
Ganascia di serraggio/secondo attrezzo parziale a, 32b Semiganasce di serraggio
Foro
34 Seconda superficie di pressatura conica
35 Foro di serraggio
36 Tubo
37 Superficie frontale
38, 39 Foro
40 Spinotto di sostegno
41 Superficie
42 Aggetto di chiusura a tenuta
43 Elemento di guarnizione
A Angolo del cono del foro conico del corpo di collegamento
B Angolo del cono della superficie conica del dado S Forza di serraggio
P Forza di pressatura
W Attrezzo
X Ricalcatura
Y Sporgenza del tubo
Dmi.n Diametro più piccolo

Claims (15)

  1. Rivendicazioni 1. Tubo (3) con una parte di collegamento (4) applicata per lo meno in una delle sue due estremità mediante deformazione plastica dell'estremità del tubo e la quale presenta due superfici di serraggio (16, 19) conformate come superfici coniche ed orientate l'una verso l'altra, laddove la parte di collegamento (4) è destinata all'alloggiamento con la sua prima superficie di serraggio (16) in un foro conico (6) conformato secondo la norma per anelli di taglio (norme industriali tedesche DIN 3861, stato del maggio 1994, forma del foro W) per diversi diametri esterni del tubo, laddove questo foro conico è parte componente di un corpo di collegamento (1) oppure di un foro di collegamento di un altro corpo, e serve al sostegno con la sua seconda superficie di serraggio (19) contro una superficie conica (13), presentante un angolo del cono di 90° e conformata come foro, di un dado a cappello (2) adattato al corpo di collegamento (1) oppure di una vite a cappello adattata al foro di collegamento, che è calzabile sul tubo (3), caratterizzato dal fatto che la parte di collegamento (4) viene prodotta mediante ricalcatura del tubo (3) in un attrezzo, presentante per lo meno due attrezzi parziali (26, 32) spostabili relativamente l'uno rispetto all'altro in direzione dell'asse (31) del tubo, con aumento della forza di pressatura (P) fino al raggiungimento di un preassegnato percorso di ricalcatura (X), il primo attrezzo parziale (26) del quale attrezzo presenta una prima superficie di pressatura (28) conica, conformata corrispondentemente al foro conico (6), come parte componente di un foro, ed una superficie di arresto (29a) per l'appoggio della superficie frontale (37) del tubo, ed il secondo attrezzo parziale (32) del quale attrezzo presenta una seconda superficie di pressatura (34) conica conformata come foro, la quale possiede un angolo di cono di 90°, laddove la lunghezza di tubo (L) libera e da sottoporre all'operazione di ricalcatura, con la quale lunghezza il tubo sporge dal diametro più piccolo (Dmin) della seconda superficie di pressatura (34) conica verso la superficie di arresto (29a) , corrisponde alla lunghezza di un cono di chiusura a tenuta normalizzato secondo DIN 3865, stato della Maggio 1994 e la quale risulta dalla differenza delle lunghezze L3 e L3 per la forma di esecuzione A, figura 1 compresa la lunghezza, risultante da DIN 3861, stato del Maggio 1994, forma di foro W, del foro conico, come pure compresa la lunghezza di una sporgenza di tubo (lunghezza ¥) eventualmente prevista, la quale è più corta della parte cilindrica di foro facente seguito al foro conico normalizzato, e compresa la lunghezza del percorso di ricalcatura (lunghezza X), la quale ammonta al minimo a 6 MI ed al massimo a 8,5 mm, e dal fatto che il percorso relativo, che è stato eseguito dagli attrezzi parziali (26, 32) l'uno rispetto all'altro in direzione dell'asse (31) del tubo durante la produzione, corrisponde al percorso di ricalcatura (X), e laddove il percorso di ricalcatura (X) assume, verso il diametro esterno più grande impiegato del tubo, il valore massimale.
  2. 2. Tubo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che a monte della prima superficie di serraggio (16), relativa al foro conico (6), della parte di collegamento (4) è disposta una parte cilindrica di tubo (21).
  3. 3. Tubo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che tra la prima superficie di serraggio (16) e la superficie esterna (22) della parte (21) del tubo è previsto un gradino (23).
  4. 4. Tubo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che nello spazio libero formato dal gradino (23) è disposta una guarnizione (24) (figura 4).
  5. 5. Tubo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il diametro più grande della prima superficie di serraggio (16) della parte di collegamento (4) termina in uno spallamento di appoggio (18) anulare (figura 8).
  6. 6. Collegamento di tubo con un tubo (3), il quale presenta una parte di collegamento (4) secondo le caratteristiche della rivendicazione 1, con un corpo di collegamento (1) con un foro conico (6) rastremantesi a partire da una superficie frontale (5) del detto corpo di collegamento ed al cui diametro più piccolo fa seguito un primo foro (7) cilindrico, il quale presenta una forma di foro W secondo DIN 3861, stato del Maggio 1994, e con una parte filettata (10) praticata sulla superficie esterna partente dalla prima superficie frontale (5) e con un dado (2), aw itabile sulla parte filettata (10), con un foro filettato (11) adattato alla parte filettata (10) del corpo di collegamento (1), con una superficie conica (13) facente seguito a questo foro filettato (11) e rastremata contrariamente rispetto al foro conico (6) del corpo di collegamento (1), e con un foro (15), attraverso il quale è condotto il tubo (3, 3a).
  7. 7. Collegamento di tubo secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che la superficie conica (13) del dado (2) si raccorda nel foro (15) con una superficie curva (14) .
  8. 8. Collegamento di tubo secondo una delle rivendicazioni 6 oppure 7, caratterizzato dal fatto che tra la parte di collegamento (4) e/oppure le parti di tubo (20, 21) facenti seguito ad essa dai due lati e le zone relative del corpo di collegamento (1) e del dado (2) è disposto un mezzo di chiusura a tenuta (24a) presentante uno stato di partenza liquido oppure pastoso.
  9. 9. Collegamento di tubo secondo una delle rivendicazioni da 6 fino a 8, caratterizzato dal fatto che tra la superficie frontale (17a) della parte di tubo (21), disposta a monte della prima superficie di serraggio (16), e lo spallamento anulare (8) del foro (7) del corpo di collegamento (1), è disposta una guarnizione (24b) di forma anulare.
  10. 10. Collegamento di tubo secondo una delle rivendicazioni da 6 fino a 9, caratterizzato dal fatto che esternamente sulla parte di collegamento (4) del tubo (3) è disposta una guarnizione (24d), la quale presenta un aggetto di chiusura a tenuta (4) serrato tra la superficie frontale (5) del corpo di collegamento (1) e lo spallamento di appoggio (18) della parte di collegamento (4).
  11. 11. Collegamento di tubo secondo una delle rivendicazioni da 6 fino a 10, caratterizzato dal fatto che nel foro del dado (2) è disposta una guarnizione (24c) tra la superficie frontale (5) del corpo di collegamento (1) ed una superficie (41) estendentesi radialmente.
  12. 12. Procedimento per la produzione di un tubo con una parte di collegamento, la quale presenta una prima superficie di serraggio (16) conica ed una seconda superficie di serraggio conica (19) estendentesi con senso contrario rispetto alla prima, in particolare per un collegamento di tubo secondo una delle rivendicazioni da 6 fino a 11, caratterizzato dal fatto che il tubo (3) viene serrato in un attrezzo (26, 32) in più parti, il quale presenta per lo meno il contorno in forma di superiici di pressatura coniche (28, 34) per la formazione della prima e della seconda superficie di serraggio (16, 19), con una sporgenza del tubo (3) oltre il diametro più piccolo (DmjLn) della seconda superficie di pressatura conica (34) verso la superficie di arresto (29a), la quale sporgenza corrisponde alla lunghezza di un cono di chiusura a tenuta normalizzato secondo DIN 3865, stato del Maggio 1994, la quale risulta dalla differenza delle lunghezze L3 e per la forma di esecuzione A, figura 1 compresa la lunghezza del foro conico la quale risulta da DIN 3861, stato del Maggio 1994, forma di foro W, come pure compresa la lunghezza di una sporgenza di tubo (Y), eventualmente da prevedere e la quale è più corta della parte di foro cilindrica facente seguito al foro conico normalizzato e compreso un percorso di ricalcatura, il quale ammonta al minimo a 6 mm ed al massimo a 8,5 mm, e gli attrezzi parziali (26, 32) vengono sollecitati con una forza di pressatura (P) crescente finché viene ricoperto tra i due un percorso relativo, il quale corrisponde al percorso di ricalcatura (X), laddove verso il diametro esterno più grande impiegato dei tubi viene preassegnato un percorso di ricalcatura che assume il valore massimale.
  13. 13. Procedimento secondo la rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che il tubo (3, 3a) viene sostenuto nel suo foro durante la deformazione tramite la forza di pressatura (P).
  14. 14. Procedimento secondo la rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che su almeno una delle superfici di serraggio (16, 19) della parte di collegamento (4 e/oppure per lo meno di una delle parti di tubo (20, 21) facenti seguito dai due lati alla parte di collegamento (4) viene applicato un mezzo di chiusura a tenuta (24a) in forma liquida oppure pastosa.
  15. 15. Procedimento secondo una delle rivendicazioni da 12 fino a 14, caratterizzato dal fatto che, prima della deformazione plastica, un elemento di guarnizione viene associato al tubo (3) da deformare e viene deformato insieme al tubo (figura 9).
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