DESCRIZ IONE
Sfondo dell'invenzione
La presente invenzione concerne ruote di veicolo e, in particolare, un sistema perfezionato di fissaggio di un copriruota di veicolo ed un procedimento per la sua produzione.
Copriruota e coprimozzo, totali e parziali, del tipo staccabile sono ben noti ed in uso da molti anni per migliorare l'estetica dei convenzionali dischi ruota stampati. Inoltre, è noto assicurare permanentemente un copriruota, totale o parziale, ad una ruota di veicolo usando materiale adesivo.
Un esempio di ruota di veicolo con copriruota applicato permanentemente è divulgato nel brevetto tedesco 2.813.412. Nel brevetto tedesco, i bordi del copriruota sono profilati per rimanere bloccati od agganciati in scanalature d'accoppiamento previste sulla faccia esterna della ruota in modo da assicurare il copriruota alla ruota stessa. Per di più, il copriruota può essere anche incollato alla ruota.
Un altro esempio di ruota di veicolo munita di copriruota applicato permanentemente è divulgato nel brevetto statunitense N <* >3.669.501 a nome Derleth. Nel brevetto Derleth, un copriruota di plastica cromata include una flangia periferica esterna che sormonta la flangia di ritenzione della sede per il tallone esterno del pneumatico, una flangia periferica interna che s’insedia contro una superficie esterna di un manicotto a mozzo, ed una porzione intermedia che è distanziata, verso l’esterno, dalla faccia della ruota. Un materiale adesiva espandibile viene applicato alle superfici esterne della ruota. Quando viene espanso, il materiale adesivo va a riempire lo spazio vuoto fra la ruota ed il copriruota, assicurando permanentemente il copriruota alla faccia esterna della ruota. ;Un ulteriore esempio di ruota di veicolo munita di copriruota assicurato permanentemente è divulgato nel brevetto statunitense N° 5.031.966 a nome Oakey. Nel brevetto Oakey, un copriruota colato in alluminio è fissato al disco di una ruota d'acciaio mediante un adesivo strutturale ad alta densità. ;Sommario dell'invenzione ;La presente invenzione riguarda un sistema perfezionato di fissaggio di un copriruota di veicolo ed un procedimento per la sua produzione. In particolare, la ruota di veicolo include un disco definente una superficie della ruota rivolta verso l'esterno ed avente una flangia di ritenzione della sede per il tallone esterno del pneumatico. La flangia di ritenzione della sede per il tallone esterno include una superficie esterna realizzata con una scanalatura circonferenziale rivolta radialmente verso l'interno. La scanalatura è definita da una prima superficie giacente in direzione genericamente assiale e da una seconda superficie ad angolo rispetto alla prima superficie. La ruota include inoltre un copriruota che copre almeno una porzione della superficie della ruota rivolta verso l’esterno. Il copriruota include un labbro anulare esterno che si protende entro la scanalatura ed è posizionato adiacente alla prima superficie. La scanalatura ed il labbro anulare esterno hanno una configurazione che permette al labbro anulare esterno di scattare in fuori, entro la scanalatura, quando il copriruota viene premuto contro il disco. ;Il procedimento per produrre la ruota di veicolo include le fasi di: (a) predisposizione di un disco definente una superficie della ruota rivolta verso l'esterno ed avente una flangia di ritenzione della sede per il tallone esterno del pneumatico, la flangia di ritenzione della sede per il tallone esterno essendo realizzata con una scanalatura circonferenziale rivolta radialmente verso l'interno, la scanalatura definendo un diametro interno; (b) predisposizione di un copriruota includente un labbro anulare esterno che definisce un diametro esterno corrispondente genericamente al diametro interno della scanalatura; e (c) movimento del disco e del copriruota uno verso l’altro, per cui il copriruota dapprima s'inflette verso l'interno e poi si espande verso l'esterno, entro la scanalatura, bloccando così il copriruota sul disco. Di preferenza, prima di procedere alla fase (c), un adesivo viene applicato ad una fra una superficie rivolta all'esterno del disco ed una superficie interna del copriruota e, durante la fase (c), una spaziatura predeterminata viene mantenuta fra la superficie del disco rivolta all'esterno e la superficie interna del copriruota per consentire efficacemente all’adesivo di assicurare il copriruota al disco. ;La costruzione del sistema di fissaggio di un copriruota di veicolo risulta particolarmente vantaggiosa laddove si desideri produrre una ruota "cromata". Si è trovato che il costo di formatura del copriruota, cromatura del copriruota, e fissaggio di questo al disco è sostanzialmente più basso di quello di placcatura di un disco di ruota con un processo convenzionale. ;Altri vantaggi della presente invenzione appariranno evidenti agli esperti del ramo dalla descrizione dettagliata che segue della forma realizzativa preferita, allorché letta alla luce degli annessi disegni. ;Breve descrizione dei disegni ;La Figura 1 è una vista prospettica in esploso di una ruota di veicolo perfezionata, realizzata in accordo con la presente invenzione. ;La Figura 2 è una vista in sezione di una porzione prescelta della ruota di veicolo illustrata in Figura 1. ;La Figura 3 è una vista in sezione, ingrandita, di una porzione prescelta della ruota di veicolo illustrata in Figura 2. ;La Figura 4 è una vista in sezione, ingrandita, di una porzione prescelta della ruota di veicolo illustrata in Figura 2. ;La Figura 5 è una vista in sezione, simile alla Figura 4, che mostra una forma di realizzazione alternativa della costruzione della ruota di veicolo. ;La Figura 6 è una vista in pianta che mostra il tracciato di adesivo per la ruota di veicolo illustrata in Figura 1. ;La Figura 7 è una vista in sezione, simile alla Figura 3 che mostra una forma di realizzazione alternativa della costruzione di una ruota di veicolo. La Figura 8 è una vista in sezione, simile alla Figura 3, che mostra un'altra forma di realizzazione alternativa ancora della costruzione di una ruota di veicolo, prima che sia ultimata l'installazione del copriruota. ;La Figura 9 è una vista simile alla Figura 8, dopo installato il copriruota. ;La Figura 10 è uno schema a blocchi illustrante una sequenza di fasi per produrre la ruota di veicolo della presente invenzione. ;La Figura 11 è un'illustrazione schematica della fase di caricamento della ruota di veicolo su una tavola d'avanzamento incrementale .a sei stazioni. ;La Figura 12 è un'illustrazione schematica della fase di sondaggio della ruota di veicolo. ;La Figura 12A è uno schema ingrandito di una porzione prescelta della ruota di veicolo illustrata in Figura 12. ;La Figura 13 è un’illustrazione schematica della fase di applicazione di adesivo alla ruota di veicolo. ;La Figura 14 è un'illustrazione schematica della fase di caricamento del copriruota in una stazione di pressatura. ;La Figura 15 è un'illustrazione schematica della fase d'installazione del copriruota sulla ruota di veicolo. ;La Figura 15A è uno schema ingrandito di una porzione prescelta della ruota di veicolo illustrata in Figura 15. ;La Figura 16 è una vista presa sulla linea 16-16 di Figura 14, che mostra una porzione prescelta della stazione di pressatura. ;Descrizione dettagliata della forma realizzativa preferita ;Facendo ora riferimento ai disegni, compare illustrata nelle Figure l e 2 di essi una prima forma realizzativa di una ruota di veicolo perfezionata, indicata complessivamente con 10 e costruita in accordo con la presente invenzione. La ruota 10 di veicolo mostrata in questa forma realizzativa è una ruota del tipo composto a faccia intera, ed include un cerchione 11 parziale, un disco ruota 12 a faccia intera, un copriruota 13. ed una calotta 14. E' però evidente l'applicabilità dell'invenzione anche ad altre strutture di ruota. Per esempio, la ruota può essere una ruota a "sede del tallone riportata" (come quella illustrata nella Figura 4 del brevetto statunitense N” 5.188.429 a nome Heck ed altri), una ruota a "coprigiunto" (come quella illustrata nella Figura 3 del brevetto statunitense N° 5.188.429 a nome Heck ed altri), una ruota monoblocco in lega colata o fucinata (come quella illustrata nel brevetto statunitense N° 5.078.453 a nome Siwek), oppure una struttura di ruota includente un disco ruota colato o fucinato a faccia intera saldato ad un cerchione parziale (come quella illustrata nel brevetto statunitense N° 5.360.261 a nome Archibald ed altri), i quali brevetti vengono tutti incorporati alla presente per riferimento. ;Come mostrano le Figure 1 e 2, il cerchione 11 è un cerchione composto fabbricato in acciaio, alluminio, od altri materiali legati idonei. Il cerchione 11 include una flangia 15 di ritenzione della sede per il tallone interno del pneumatico, una sede 16 per il tallone interno del pneumatico, una gola 17 estesa genericamente in direzione assiale, ed una sede 18 per il tallone esterno del pneumatico. Il cerchione 11 include inoltre un'apertura (non mostrata) in esso eseguita per ricevere lo stelo della valvola (non mostrato). ;Il disco 12 è fucinato, colato, composto, od altrimenti costituito, ed è realizzato in acciaio, alluminio, od altri materiali legati idonei. Il disco 12 include una superficie 19 di montaggio della ruota, ubicata genericamente centrale, ed una porzione anulare esterna 20. La superficie 19 di montaggio della ruota è munita di un'apertura pilota 21 ubicata al centro, nonché di una pluralità di fori 22 d’accoglimento di colonnette filettate (non mostrate) che ricevono dadi (non mostrati) per montare la ruota IO su un assale di veicolo (non mostrato). ;La porzione anulare esterna 20 del disco 12 definisce una flangia, della ruota 10, di ritenzione della sede per il tallone esterno del pneumatico ed include una superficie esterna 23 ed una superficie interna 24 mostrate nelle Figure 2 e 3. Per l’assemblaggio della ruota 10, un'estremità esterna 33 del cerchione il viene posizionata contro la superficie interna 24 del disco 12 ed una saldatura 34 viene eseguita per unire assieme il disco 12 ed il cerchione 11 come mostrato nella Figura 2. ;Come mostrato più chiaramente in Figura 3, la flangia 20, del disco 12, di ritenzione della sede per il tallone esterno del pneumatico definisce una superficie 27 d'estremità esterna giacente radialmente, una superficie 28 del lato interno giacente assialmente, ed una superficie 29 del lato esterno giacente assialmente. Il disco 12 include inoltre una pluralità di sfinestrature 25 decorative (raffigurate essendo cinque sfinestrature 25). In questa forma realizzativa , una delle sfinestrature 25 include un intaglio 25A (mostrato in Figura 4) per sistemarvi lo stelo della valvola (non mostrato). ;Il copriruota 13 mostrato in questa forma realizzativa è ricavato preferibilmente da acciaio inossidabile dello spessore di circa 0,020 pollici [0,508 mm), ed è verniciato o cromato. Il copriruota 13 è prefabbricato per adattarsi genericamente alla particolare configurazione della superficie del disco 12 rivolta all’esterno. In particolare, il copriruota 13 include una pluralità di aperture 43 che corrispondono alle sfinestrature 25 eseguite nel disco 12, ed un'apertura centrale 44 allargata. Una delle aperture 43 include una porzione intagliata 43A che corrisponde genericamente all’intaglio 25A previsto nella sfinestratura 25 del disco 12 per la sistemazione dello stelo della valvola. ;Le aperture 43 nel copriruota 13 sono ottenute preferibilmente con un'operazione di tranciatura. Inoltre, come meglio visibile in Figura 2, i bordi 45 delle aperture 43 si estendono di preferenza leggermente oltre i bordi 26 delle sfinestrature 25 in modo da sormontare efficacemente i bordi 26 delle sfinestrature. In conseguenza di ciò, quando un copriruota 13 che sia stato cromato viene unito al disco 12, la ruota 10 completamente assemblata della presente invenzione assume l'aspetto di una ruota "cromata" . ;Come mostrato in questa forma reaiizzativa, la calotta 14 viene assicurata al disco 12 mediante una pluralità di elementi 30 di fissaggio (raffigurato essendo uno solo degli elementi 30 di fissaggio). Gli elementi 30 di fissaggio si estendono attraverso aperture 31 eseguite nella calotta 14 e vengono ricevuti in inserti filettati 32 che sono assicurati in aperture predisposte nella superficie 19 di montaggio ruota del disco 12. Il bordo interno del copriruota 13 può essere disposto all'esterno del bordo della calotta 14 (come indicato con 45 in Figura 4) o, in alternativa, il copriruota 13 può estendersi radialmente in dentro sotto la calotta 14 (come indicato con 46 in Figura 5). ;La superficie esterna 23 del disco 12 illustrato in questa forma realizzativa è provvista di una scanalatura o recesso circonferenziale 40 rivolta radialmente verso l'interno. Preferibilmente.. la scanalatura 40 viene eseguita con un'operazione di fresatura secondo specifiche predeterminate. La scanalatura 40 può però essere eseguita con altri metodi. Ad esempio, la scanalatura 40 può essere eseguita con un’operazione di stampaggio od un’operazione di tornitura in lastra. ;Come meglio visibile in Figura 3, la scanalatura 40 è definita da una prima superficie 41 che giace in direzione genericamente assiale e da una seconda superficie 42 giacente in direzione genericamente radiale per una distanza X predeterminata. In particolare, le superfici 41 e 42 sono rispettivamente orientate ad angoli predeterminati A e B con una linea C di riferimento che giace genericamente parallela all’asse della ruota. L'angolo A è compreso fra 0° e 30°, e l'angolo B è compreso fra 60<® >e 120<®>. Pref eribilmente , l’angolo A è di 20° circa e l’angolo B è di 90° circa. Come discusso più avanti, la distanza X viene scelta in modo che un labbro anulare esterno del copriruota 13 risulti di preferenza totalmente incassato nella scanalatura 40. ;Come mostrato in questa forma reai izzativa , il copriruota 13 definisce inoltre una superficie esterna 50, una superficie interna 51 ed un labbro anulare esterno 52. Il labbro anulare 52 del copriruota 13 definisce un bordo periferico esterno 53 che, di preferenza, è leggermente distanziato dall'adiacente seconda superficie 42 della scanalatura 40 in modo da lasciare fra di essi un intervallo 54 per compensare piccoli scostamenti dimensionali nel bordo periferico esterno 53 del copriruota 13; in taluni casi, in dipendenza dall'uniformità della dimensione del bordo 53 del copriruota 13, si potrà però avere qualche contatto fra il bordo periferico esterno 53 del copriruota 13 e la seconda superficie 42 della scanalatura 40. Inoltre, il labbro anulare esterno 52 del copriruota 13 viene prefabbricato in maniera (come indicato a linee tratteggiate in Figura 3) che, quando il copriruota 13 viene posizionato sul disco 12, una superficie interna 55 del labbro 52 risulti sollecitata in fuori contro la prima superficie 41 della scanalatura 40. Il bordo periferico esterno 53 del copriruota 13 definisce un cerchio interno 56. ;Per assicurare permanentemente il copriruota 13 al disco 12. si utilizza un adesivo 60, quale un epossidico bicomponente. Un epossidico bicomponente adatto allo scopo è il FUSOR 380/382 prodotto dalla Lord Corporation. Come mostrato in Figura 6, l'adesivo 60 viene applicato di preferenza sulla faccia esterna del disco 12, secondo un tracciato predeterminato rappresentato dalle linee più marcate consistenti in un cerchio interno 61, un cerchio esterno 62 e linee radiali angolate 63, ;Come discusso più avanti, il tracciato dell'adesivo 60 viene scelto in modo che quando il copriruota 13 viene installato sul disco 14, si verifichi una spalmatura dell'adesivo 60 sostanzialmente su tutta la faccia esterna del disco 12. L'adesivo 60 agisce fissando permanentemente il copriruota 13 al disco 12. Inoltre, dato che interessa sostanzialmente tutta l'interfaccia fra il copriruota 13 ed il disco 12, l'adesivo 60 è atto a fare tenuta contro l'infiltrazione di acqua, fango, sale ed altri detriti fra il copriruota 12 e la superficie esterna affacciata del disco 12. ;Di preferenza, la distanza X della seconda superficie 42 della scanalatura 40 è almeno eguale agli spessori combinati del copriruota 13 e del materiale adesivo 60, per cui il cerchio interno 56 del copriruota 13 è rientrante rispetto alla superficie 28 del lato interno della flangia anulare 20 del disco 12. Viene in tal moodo celato efficacemente il bordo periferico esterno 53 del copriruota 13. Questo è importante anche per garantire che il copriruota 13 non interferisca con l'installazione del contrappeso 65 della ruota (mostrato in Figura 7) sulla flangia di ritenzione della sede per il tallone del pneumatico, della ruota 10. ;La Figura 7 illustra una seconda forma realizzativa di una ruota di veicolo, indicata complessivamente con 69, avente un copriruota 70 che è simile al copriruota 13 mostrato nelle Figure 1-3, eccetto che il copriruota 70 ha una configurazione esteticamente diversa da quella del disco ruota 73 associato. Questo migliora l'estetica della relativa ruota di veicolo rispetto al disco 73. Diviene inoltre possibile usare copriruota di estetica diversa con un disco 73 comune. ;In particolare, il copriruota 70 presenta un profilo predeterminato che colloca una sua superficie interna 71 ad una distanza sostanziale dalla superficie rivolta in fuori del disco 73. In questa forma realizzativa, un materiale adesivo 72 espandibile a schiuma viene adoperato per assicurare permanentemente il copriruota 70 al disco 73 , Di preferenza, il materiale adesivo 72 viene applicato alla superficie esterna del disco 73 secondo un tracciato predeterminato in maniera che quando si espande, il materiale adesivo 72 vada ad interessare sostanzialmente tutta l'interfaccia fra il copriruota ;70 ed il disco 73. Il materiale adesivo 72 agisce assicurando permanentemente il copriruota 70 al disco 73 ed impedisce che acqua, fango ed altri detriti s 'infiltrino fra di essi. Inoltre, il copriruota 70 include un labbro anulare esterno 73 che è prefabbricato ed assicurato in maniera simile quella sopra esposta nei riguardi del copriruota 13 delle Figure 1-3. ;Facendo ora riferimento alle Figure 8 e 9 ed usando numeri di riferimento che indichino le parti eguali, vi compare una porzione prescelta di una terza forma realizzativa di una ruota di veicolo, indicata complessivamente con 110 in Figura 9, che è simile alla ruota 10 di veicolo mostrata nelle Figure 1-3, eccetto che la scanalatura e l'adiacente porzione del copriruota mostrate in questa forma realizzativa hanno struttura differente da quelle illustrate nelle Figure 1-3 per minimizzare il danneggiamento delle vernici da parte del copriruota durante la sua installazione. ;Come mostrato in questa forma realizzativa, la superficie esterna 23 del disco 12 è provvista di una scanalatura 140. La scanalatura 140 definisce una prima superficie 141 che giace in direzione genericamente assiale, ed una seconda superficie 142 che giace in direzione genericamente radiale per una distanza X' predeterminata. In particolare, la prima superficie 141 è genericamente parallela all'asse della ruota e definisce un primo diametro interno DI della ruota. Come discusso più avanti, la distanza X' viene scelta in modo che un labbro anulare esterno del copriruota 113 risulti di preferenza completamente incassato nella scanalatura 140. ;Il copriruota 113 mostrato in questa forma realizzativa definisce un labbro anulare esterno 152 che si estende in direzione genericamente assiale ed include una superficie interna 155 ed una superficie esterna 156 che sono genericamente parallele una all'altra ed alla prima superficie 141 della scanalatura 140. La superficie interna 155 del labbro anulare definisce un diametro esterno D2 che è leggermente più grande del primo diametro interno DI della ruota definito dalla prima superficie 141 della scanalatura 140. Come risultato, quando il copriruota 113 viene installato sul disco 112, la superficie interna 155 del labbro 152 viene spinta in fuori contro la prima superficie 141 della scanalatura 140. ;Inoltre, la distanza X' della seconda superficie 142 della scanalatura 140 è preferibilmento almeno eguale allo spessore del copriruota 130, per cui la superficie esterna 156 del labbro anulare 152 risulta rientrante rispetto alla superficie 128 del lato interno della flangia anulare 120 del disco 112. In tal modo, viene efficacemente celata una superficie o bordo 153 d'estremità del copriruota 130. Questo è importante anche per garantire che il copriruota 130 non interferisca con l’applicazione del contrappeso della ruota. In aggiunta, la superficie 153 d'estremità del labbro anulare 152 del copriruota 130 è di preferenza leggermente distanziata dall'adiacente seconda superficie 142 della scanalatura 140 in modo da lasciare fra di esse un intervallo 154 per compensare piccoli scostamenti dimensionali nella superficie 153 d’estremità del copriruota 130; tuttavia, in taluni casi ed a dipendenza dall'uniformità della dimensione d'estremità 153 del copriruota 130, si potrà avere un certo contatto fra la superficie 153 d'estremità del copriruota 130 e la seconda superficie 142 della scanalatura 140. ;Passando ora alla Figura 10, si descriverà una sequenza di fasi per produrre una ruota 110 di veicolo perfezionata, costruita in accordo con la presente invenzione. Per prima cosa, nella fase 200, si predispone una ruota di veicolo indicata complessivamente con 220 in Figura il. La ruota 220 di veicolo include un cerchione parziale 11 unito ad un disco 12 a faccia intera da una saldatura. Successivamente, nella fase 201, preferibilmente tutta la ruota 220 viene verniciata di nero. Nella fase 202, viene verniciata d'argento preferibilmente la sola flangia 20 di ritenzione della sede per il tallone esterno del pneumatico, della ruota 220. Dopo di ciò, nella fase 203, la superficie rivolta all’esterno del disco 12 e la flangia 20 di ritenzione della sede per il tallone esterno del pneumatico vengono verniciate con una mano a finire di trasparente. ;La ruota 220 viene poi trasferita ad una tavola d'avanzamento incrementale rotatorio, a sei stazioni, e nella fase 204 la ruota viene caricata su un attrezzamento 230 di supporto della ruota, mostrato in Figura 11. L’attrezzamento 230 di supporto della ruota include un piantone centrale 237 verticale ed una colonnetta 231 di posizionamento, anch'essa verticale. Il diametro esterno del piantone 237 è leggermente più piccolo del diametro del foro d’accoglimento delle colonnette filettate eseguito nel disco 12. La colonnetta 231 di posizionamento è prevista allo scopo di consentire ad un operatore di caricare la ruota 220 sull'attrezzamento 230 in una posizione predeterminata. In particolare, l'operatore carica la ruota 220 sull'attrezzamento 230 di supporto della ruota con la colonnetta 231 di posizionamento che si estende attraverso uno prescelto dei fori di montaggio sulle colonnette filettate in modo che la ruota 220 poggi sull'attrezzamento 230 con la porzione intagliata 25A del foro, per lo stelo della valvola, in una sfinestratura 25 della ruota, sita in una posizione predeterminata rispetto alla colonnetta 231 di posizionamento . ;La ruota 220 viene quindi trasferita a passo nella stazione #2, nella fase 205. Come mostrato in Figura 12, nella stazione #2, la ruota 220 viene sollevata leggermente al disopra dell'attrezzamento 230 di supporto mediante una coppia di bracci 232 e 233 retraibili. I bracci 232 e 233 sono mobili fra una posizione retratta (non mostrata), nella quale i bracci non impegnano la ruota 220, ed una posizione estesa, nella quale i bracci 232 e 233 sono atti ad impegnare la superficie interna 24 del disco 12 al fine di sollevare la ruota 220 al disopra dell'attrezzamento 230 come mostrato in Figura 12. Nella posizione estesa, la colonnetta 231 di posizionamento rimane protesa attraverso il foro per colonnetta filettata onde impedire movimento relativo fra la ruota 220 e l'attrezzamento 230. ;Una volta che i bracci 232 e 233 abbiano impegnato e supportato la ruota 220, una piastra anulare 234 viene calata ad impegnare la superficie esterna 23 del disco 12 della ruota 220. La piastra 234 è collegata operativamente ad una sonda 235, ed è atta a determinare una distanza A, meglio visibile in Figura 12A, che rappresenta la distanza fra una superficie superiore dei bracci 232 e 233 ed una superficie esterna 23 del disco 12. La sonda 235 è collegata operativamente ad un controllo 238 di macchina che riceve ed memorizza la distanza A misurata dalla sonda 235. Preferibilmente, un rivelatore 236 del foro per la valvola viene attivato al contempo ed è atto ad individuare che la ruota 220 è stata correttamente orientata sull'attrezzamento 230 dall'operatore presso la stazione #1. ;Successivamente, la ruota 220 viene fatta avanzare a passo per portarla nella stazione #3, nella fase 206. Come mostra la Figura 13, la stazione #3 è atta ad applicare l’adesivo 60 ad una porzione della superficie rivolta all’esterno della ruota 220. A questo fine, la stazione #3 include un becco mobile 239 che è collegato, tramite un condotto 240, ad un serbatoio 241 dell'adesivo. Il becco 239 è collegato ad un controllo robotico 242 che è atto a controllare il movimento del becco 239 in modo che l'adesivo 60 venga applicato secondo un tracciato predeterminato. La ruota 220 viene quindi fatta avanzare a passo portandola nella stazione #4, nella fase 207. La stazione #4 è simile alla stazione #3 ed applica adesivo 60 ad un'altra porzione della ruota 220, così da completare il tracciato predeterminato per l'adesivo. ;Una volta che l'adesivo 60 sia stato applicato alla ruota 220 nelle fasi 206 e 207, la ruota 220 viene fatta avanzare fino alla stazione #5 nella fase 208. Nella stazione «5, un copriruota 130 viene caricato su un attrezzamento 244 di supporto del copriruota come mostrato in Figura 14. Come più chiaramente visibile nella Figura 16, l'attrezzamento 244 di supporto del copriruota include un disco anulare 245 di metallo, un anello 246 di plastica a corona circolare segmentata, ed una pluralità di ventose 247 site in corrispondenza degli intervalli fra i segmenti dell’anello 246 di plastica. L’anello 246 di plastica è realizzato in un materiale di plastica duro, come ad esempio il Delrin, ed è preferibilmente ricoperto da una pellìcola o rivestimento 248 di protezione staccabile. Le ventose 247 sono ricavate da un materiale resiliente di gomma. Inoltre, all’anello 245 è attaccata una colonnetta 249 di posizionamento. ;Nella stazione #5, un operatore posiziona il copriruota 130 sull'attrezzamento 244 con la porzione intagliata 43A di una sfinestratura 43 della ruota disposta sulla colonnetta 249. Di conseguenza, il copriruota 130 viene ad essere orientato e trattenuto sull ’attrezzamento 243 tramite le ventose 247 in una posizione predeterminata. L’attrezzamento 243 viene quindi girato verso l’alto nella direzione della freccia R fino alla posizione indicata a linee tratteggiate . ;Dopo di ciò, l'attrezzamento 244 viene calato fino a premere il copriruota 130 sulla ruota 220 come mostrato in Figura 15. A tal fine, la ruota 220 viene dapprima supportata da una coppia di bracci 232' e 233' che sono simili ai bracci 232 e 233 già descritti. Una volta che la ruota 220 risulti appoggiata sui bracci 232' e 233', l'attrezzamento 244 viene azionato ed è atto a premere il copriruota 130 sulla ruota 220 fino ad una posizione predeterminata. In particolare, l’attrezzamento 244 viene controllato operativamente dal controllo 238 di macchina che ha ricevuto e memorizzato il segnale A misurato nella fase 205 e che, grazie a questo segnale memorizzato, è in grado di controllare l'attrezzamento 244 per spingere il copriruota 130 verso la ruota 220 e distanziare la superficie esterna 151 del copriruota 130 di un tratto predeterminato 8 dalla superficie esterna dei bracci 232' e 233'. La distanza B è generalmente eguale alla somma della distanza A, dello spessore del copriruota 130, e di uno spessore desiderato dell’adesivo denotato con C in Figura 15A. Pertanto, durante la fase 208, il controllo 238 di macchina è atto a controllare con precisione la spinta del copriruota verso il basso sul disco per garantire che il labbro anulare venga correttamente posizionato nella scanalatura e che si abbia spessore d'adesivo sufficiente in corrispondenza dell’interfaccia fra il disco ed il copriruota. ;L’operazione di pressatura del copriruota 130 sulla ruota 220 è illustrata più chiaramente nella forma di realizzazione della ruota 110 illustrata nelle Figure 8 e 9. ;Come mostratovi, le ventose 247 sono atte a reggere il copriruota 130 mentre viene spostato verso la superficie esterna 23 del disco 12. Inizialmente, la superficie esterna 151 del copriruota 130 impegna la superficie 128 della flangia 20 del disco 12, mostrato in Figura 8, e sollecita il labbro anulare esterno 152 del copriruota 130 verso l'interno. L’ulteriore spostamento del copriruota 130 verso il disco 12 è atto a portare il bordo 153 del labbro 152 oltre la seconda superficie 142 della scanalatura 140 e consente al labbro anulare 152 di scattare indietro in modo che la superficie interna 155 del labbro anulare 142 impegni la prima superficie 141 della scanalatura 140. Il copriruota 130 viene ulteriormente avvicinato al disco 112 finché la superficie esterna 151 del copriruota 130 viene a trovarsi ad una distanza B predeterminata, meglio visibile nella Figura 15A, rispetto alla superficie superiore dei bracci 232’ e 233’. ;Come mostra la Figura 9, durante questo movimento, le ventose 247 collabiscono, per cui l'anello 246 di plastica è atto ad impegnare l'adiacente superficie 150 del copriruota 130. Come risultato di tutto questo, fra la superficie esterna 123 del disco 112 e l'adiacente superficie interna 151 del copriruota 130 viene mantenuta una distanza predeterminata C che era stata misurata dalla sonda nella fase 205. E' importante che questa distanza C venga mantenuta per garantire che sia presente una quantità d’adesivo bastante a creare un vincolo adesivo sufficiente ad assicurare permanentemente il copriruota al disco durante la fase 208. ;Apparirà evidente come, durante l’installazione del copriruota, la superficie interna del labbro anulare esterno del copriruota contatti e venga trascinata lungo l'adiacente superficie esterna del disco. Come risultato di ciò, quando si utilizza un copriruota discretamente rigido (per esempio, un copriruota d'acciaio inossidabile), è possibile che la vernice sul disco venga danneggiata durante l'installazione del copriruota stesso. I richiedenti hanno scoperto che il danno alla vernice sulla superficie del disco può essere minimizzato con un'attenta progettazione della struttura del labbro anulare esterno del copriruota, della superficie esterna del disco, o preferibilmente della struttura sia del copriruota che del disco. In particolare, è desiderabile progettare il copriruota ed il disco in modo che, quando viene installato il copriruota, si abbia il minimo contatto diretto, marginale o puntiforme, possibile fra copriruota e disco. Apparirà perciò evidente come nella configurazione illustrata in Figura 3, il bordo periferico 53A (indicato a tratteggio in Figura 3) del copriruota 30 raschi la superficie interna 28 del disco 12 mentre il bordo 53A viene spinto lungo la superficie 28 durante l’installazione del copriruota 30; nella configurazione illustrata nelle Figure 8 e 9, invece, la porzione arrotondata del copriruota 130 impegna inizialmente la superficie 128 del disco 12, e la superficie interna 155 del copriruota 130 viene poi spinta lungo la superficie 128 del disco 12 durante l'installazione del copriruota 130. Il bordo 153 del copriruota 130 contatta il disco 12 soltanto dopo che il bordo 153 si sia portato oltre la superficie 128 e si sia espanso verso l'esterno, entro la scanalatura 140 come illustrato. ;Dopo la fase 208, la ruota 110 viene fatta avanzare a passo portandola nella stazione #6, nella fase 209, e la ruota finita 110 viene scaricata dalla tavola d'avanzamento incrementale rotatorio. ;Il procedimento della presente invenzione può essere messo in atto per produrre una ruota di veicolo che includa un copriruota 130, preferibilmente cromato, una porzione esterna della flangia di ritenzione della sede per il tallone esterno del pneumatico, sul disco, preferibilmente verniciata argento, ed avente le restanti porzioni in vista della ruota che sono visibili attraverso le sfinestrature nel disco verniciate di nero. ;Anche se la presente invenzione è stata descritta ed illustrata per l' installazione del copriruota su un gruppo ruota includente un cerchione unito ad un disco, il copriruota potrebbe essere installato sul disco prima di unire il disco al cerchione. ;In conformità alle clausole previste dagli statuti brevettuali, il principio e le modalità operative della presente invenzione sono stati descritti ed illustrati nella loro forma realizzativa preferita. E<* >tuttavia sottinteso che l'invenzione può essere messa in pratica altrimenti da come specificamente spiegato ed illustrato, senza con ciò scostarsi dallo spirito o dall'ambito delle annesse rivendicazioni .