ITMI20150577A1 - Apparecchiatura per la movimentazione controllata, lungo una direzione di movimentazione, di manufatti in impianti di tipo continuo, particolarmente per forni di riscaldo o trattamento termico di manufatti in metallo. - Google Patents

Apparecchiatura per la movimentazione controllata, lungo una direzione di movimentazione, di manufatti in impianti di tipo continuo, particolarmente per forni di riscaldo o trattamento termico di manufatti in metallo. Download PDF

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Description

"APPARECCHIATURA PER LA MOVIMENTAZIONE CONTROLLATA, LUNGO UNA DIREZIONE DI MOVIMENTAZIONE, DI MANUFATTI IN IMPIANTI DI TIPO CONTINUO, PARTICOLARMENTE PER FORNI DI RISCALDO O TRATTAMENTO TERMICO DI MANUFATTI IN METALLO"
D E S C R I Z I O N E
Il presente trovato ha come oggetto un'apparecchiatura per la movimentazione controllata, lungo una direzione di movimentazione, di manufatti in impianti di tipo continuo. L'apparecchiatura in oggetto ? destinata ad essere utilizzata, in particolare, per eseguire l'avanzamento automatizzato di manufatti in metallo, particolarmente in acciaio, all'interno di forni di riscaldo o trattamento termico.
Attualmente, uno dei pi? diffusi sistemi di movimentazione dei manufatti in impianti di tipo continuo, in particolare all'interno di forni di riscaldo o trattamento termico di manufatti in metallo, in particolare in acciaio, ? costituito dal sistema "walking beam" , denominato anche "a barre mobili".
Questo sistema sfrutta l'interazione tra due tipologie di supporti ("barre") di sostegno dei manufatti: una fissa ed una mobile, ciascuna composta da una pluralit? di barre, rispettivamente barre fisse e barre mobili. Sia le barre fisse che le barre mobili sono disposte sostanzialmente in orizzontale e sono orientate parallelamente alla direzione di avanzamento lungo la quale devono essere movimentati i manufatti.
Sia le barre fisse che le barre mobili sono provviste di dispositivi di appoggio specifici per ? manufatti che devono essere movimentati; la scelta di questi dispositivi dipende da vari fattori come ad esempio la tipologia e la geometria dei manufatti, l'usura, la manutenibilit?, eccetera. Nei forni di riscaldo o trattamento termico di manufatti in metallo, in particolare in acciaio, questi dispositivi di supporto sono costituiti da particolari supporti, denominati calaggi, che sono realizzati su misura per ogni tipologia di manufatti e possono avere svariate forme e dimensioni. A puro titolo di esempio non limitativo, questi calaggi possono essere costituiti da:
- supporti piani (suola piana o "cavalieri"): per manufatti del tipo billette, blumi, eccetera;
- supporti concavi ("culle"): per tubi, barre, assili ferroviari, eccetera;
- supporti sagomati: per ruote ferroviarie, eccetera .
Il sistema "a barre mobili" sfrutta il movimento dei dispositivi di supporto montati sulle barre mobili per sollevare i manufatti, dis impegnandoli dai dispositivi di supporto montati sulle barre fisse, farli avanzare di un passo e abbassarli quindi fino a depositarli nuovamente sui dispositivi di supporto delle barre fisse in una posizione pi? avanzata rispetto la precedente. Una volta disimpegnati dai manufatti, i dispositivi di supporto montati sulle barre mobili vengono retrocessi nella propria posizione iniziale, traslata inferiormente rispetto ai dispositivi di supporto montati sulle barre fisse.
La motorizzazione delle barre mobili pu? essere sia elettromeccanica che oleodinamica. La legge di moto desiderata per la movimentazione delle barre mobili viene ottenuta secondo combinazioni delle prese di moto e con l'ausilio di ulteriori cinematismi, come ad esempio: piani inclinati, ruote eccentriche, eccetera. Tradizionalmente, il sistema "a barre mobili" si sviluppa al di sotto dell'impianto poich?, in tale posizione, le barre mobili sono facilmente accessibili e direttamente collegabili agli elementi di trasmissione dai quali ricevono il moto; inoltre, sempre da tale posizione, ? pi? agevole scaricare le forze di spinta al suolo. Nella sua realizzazione classica, il sistema "a barre mobili" necessita dell'esecuzione di scavi e fondazioni, oppure di soppalchi per il rialzo dell'impianto, al fine di creare le condizioni e gli spazi necessari per poter posizionare il cinematismo di azionamento delle barre mobili al di sotto della suola dell'impianto. Tutto ci? comporta lunghi tempi di preparazione dell'area sulla quale deve sorgere l'impianto e richiede elevati costi di realizzazione.
Compito precipuo del presente trovato ? quello di realizzare un'apparecchiatura per la movimentazione controllata, lungo una direzione di movimentazione, di manufatti in impianti di tipo continuo che possa presentare un ingombro sensibilmente minore rispetto all ' ingombro richiesto dai tradizionali sistemi di movimentazione di manufatti "a barre mobili".
Nell'ambito di questo compito, uno scopo del trovato ? quello di realizzare un'apparecchiatura che richieda minori opere edili, in particolare che non richieda la realizzazione di fondazioni o di soppalchi .
Un altro scopo del trovato ? quello di realizzare un'apparecchiatura che possa essere prodotta ed installata con costi sensibilmente inferiori rispetto quelli richiesti dai sistemi "a barre mobili" di tipo tradizionale.
Un ulteriore scopo del trovato ? quello di proporre un'apparecchiatura che consenta di realizzare impianti che, a parit? di superficie al suolo occupata, abbiano una produttivit? sensibilmente maggiore rispetto agli impianti di tipo tradizionale.
Questo compito, nonch? questi ed altri scopi che meglio appariranno in seguito, sono raggiunti da un'apparecchiatura per la movimentazione controllata, lungo una direzione di movimentazione, di manufatti in impianti di tipo continuo , comprendente:
- barre fisse disposte in un piano sostanzialmente orizzontale e sviluppantisi parallelamente alla direzione di movimentazione, secondo la quale devono essere movimentati i manufatti, dette barre fisse essendo provviste di primi dispositivi di appoggio definenti zone di appoggio impegnabili dai manufatti da movimentare;
- barre mobili disposte in un piano sostanzialmente orizzontale ed affiancate a dette barre fisse, dette barre mobili essendo provviste di secondi dispositivi di appoggio definenti zone di appoggio impegnabili dai manufatti da movimentare ;
dette barre mobili essendo mobili verticalmente da una posizione abbassata, nella quale sono disposte con le zone di appoggio di detti secondi dispositivi di appoggio inferiormente alle zone di appoggio di detti primi dispositivi di appoggio per lasciare i manufatti appoggiati sulle zone di appoggio di detti primi dispositivi di appoggio delle barre fisse, ad una posizione sollevata, nella quale sono disposte con le zone di appoggio di detti secondi dispositivi di appoggio superiormente alle zone di appoggio di detti primi dispositivi di appoggio per disimpegnare i manufatti dalle zone di appoggio di detti primi dispositivi di appoggio delle barre fisse, e viceversa, e lungo una direzione parallela al loro sviluppo longitudinale relativamente a dette barre fisse secondo un senso di movimentazione per attuare, in detta posizione sollevata, la movimentazione dei manufatti relativamente a detti primi dispositivi di appoggio e, in detta posizione abbassata, per spostarsi relativamente ai manufatti appoggiati sulle zone di appoggio di detti primi dispositivi di appoggio delle barre fisse, e viceversa,?
caratterizzata dal fatto che dette barre mobili sono supportate dall'alto.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente della descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, dell'apparecchiatura secondo il trovato, illustrata, a titolo indicativo e non limitativo, negli uniti disegni, in cui:
la figura 1 illustra schematicamente l'apparecchiatura secondo il trovato applicata ad un forno di riscaldo o trattamento termico, in alzato laterale e parzialmente sezionato;
la figura 2 ? una sezione schematica della figura 1 eseguita secondo l'asse II-II, con le barre mobili nella posizione abbassata;
la figura 3 ? una sezione eseguita similmente alla figura 2, con le barre mobili nella posizione sollevata;
la figura 3A illustra un particolare ingrandito della figura 3;
le figure da 4 a 7 illustrano schematicamente l'azionamento delle barre mobili;
la figura 8 illustra schematicamente la possibilit? di collegare tra loro pi? barre mobili per servire impianti di lunghezza elevata,?
la figura 9 illustra l'utilizzo dell'apparecchiatura secondo il trovato in un forno di riscaldo a due piani sovrapposti, sezionato analogamente alla figura 2.
Con riferimento alle figure citate, l'apparecchiatura secondo il trovato, indicata globalmente con il numero di riferimento 1, comprende barre fisse 2 che sono disposte in un piano sostanzialmente orizzontale e che si sviluppano parallelamente alla direzione di movimentazione, indicata dalla freccia 3, secondo la quale devono essere movimentati i manufatti 4. Queste barre fisse 2 sono provviste di primi dispositivi di appoggio 5 i quali definiscono zone di appoggio impegnabili dai manufatti 4 da movimentare .
L'apparecchiatura in oggetto comprende anche barre mobili 6 che disposte in un piano sostanzialmente orizzontale e che sono affiancate alle barre fisse 2. Le barre mobili 6 sono provviste di secondi dispositivi di appoggio 7 i quali definiscono zone di appoggio impegnabili dai manufatti 4 da movimentare.
Le barre mobili 6 sono mobili verticalmente da una posizione abbassata, nella quale sono disposte con le zone di appoggio dei secondi dispositivi di appoggio 7 inferiormente alle zone di appoggio dei primi dispositivi di appoggio 5 in modo da lasciare i manufatti 4 appoggiati sulle zone di appoggio dei primi dispositivi di appoggio 5 delle barre fisse 2, ad una posizione sollevata, nella quale sono disposte con le zone di appoggio dei secondi dispositivi di appoggio 7 superiormente alle zone di appoggio dei primi dispositivi di appoggio 5 in modo tale da disimpegnare manufatti 4 delle zone di appoggio dei primi dispositivi di appoggio 5 delle barre fisse 2, e viceversa,
Le barre mobili 6 sono mobili anche lungo una direzione orizzontale parallelamente al loro sviluppo longitudinale, ovvero parallelamente alla direzione di movimentazione 3, relativamente alle barre fisse 2 secondo un senso di movimentazione in modo tale da attuare, nella posizione sollevata, la movimentazione dei manufatti 4 relativamente ai primi dispositivi di appoggio 5 e, nella posizione abbassata, per spostarsi relativamente ai manufatti 4, appoggiati sulle zone di appoggio dei primi dispositivi di appoggio 5 delle barre f?sse 2, e viceversa.
Secondo il trovato, le barre mobili 6 sono supportate dall'alto, contrariamente a quanto succede per le barre mobili nei sistemi di movimentazione tradizionale del tipo "a barre mobili" nei quali le barre mobili sono supportate dal basso.
Opportunamente, le barre mobili 6 sono parallele e distanziate tra loro e sono collegate da traversi 8 che si sviluppano sostanzialmente perpendicolarmente alla direzione di movimentazione 3.
Il complesso delle barre mobili 6 e dei traversi 8 che le collegano tra loro realizza un telaio mobile 9, disposto in un piano sostanzialmente orizzontale, sul quale sono disposti i secondi dispositivi di appoggio 7.
Almeno due dei traversi 8, distanziati tra loro lungo la direzione di movimentazione 3, sono supportati, in prossimit? delle loro estremit? longitudinali, da una coppia di bielle 10 che si sviluppano superiormente ai traversi 8 e che sono incernierate, mediante la loro estremit? inferiore, ai traversi 8 attorno a relativi assi di incernieramento 12 e, mediante la loro estremit? superiore, ad una struttura fissa 11 attorno a relativi assi di incernieramento 13. Gli assi di incernieramento 12, 13 delle bielle 10 ai traversi 8 e alla struttura fissa 11 sono orizzontali e sono orientati perpendicolarmente alla direzione di movimentazione 3.
Vantaggiosamente, 1'incernieramento delle bielle 10 alla struttura fissa 11 ? attuato mediante perni eccentrici 14 che sono girevoli in modo tale da attuare il sollevamento o l'abbassamento delle bielle 10 e, conseguentemente, il passaggio delle barre mobili 6, e quindi di tutto il telaio mobile 9, dalla posizione abbassata alla posizione sollevata o viceversa .
Pi? particolarmente, ciascun perno eccentrico 14 comprende un elemento discoidale 15, con asse 13, che ? alloggiato in una sede definita nella relativa biella 10. Tra l'elemento discoidale 15 e la biella 10 ? interposto un cuscinetto 16 in modo tale che l'elemento discoidale 15 possa ruotare relativamente alla biella 10 attorno al suo asse 13. L'elemento discoidale 15 ? supportato, in modo girevole, dalla struttura fissa 11 attorno ad un albero 17 il cui asse 18 ? parallelo e distanziato dall'asse 13 dell'elemento discoidale 15. L'elemento discoidale 15 ? azionabile con moto rotatorio attorno all'asse 18 dell'albero 17, ad esempio mediante un relativo motore 19 che ? supportato dalla struttura fissa 11 e che ? collegato, attraverso una trasmissione ad ingranaggi 20, ad una ruota dentata 21 fissata all'elemento discoidale 15 coassialmente all'albero 17 e supportata, in modo girevole attorno al suo asse, dallo stesso albero 17.
In sostanza, ciascun perno eccentrico 14 costituisce una manovella 22 che collega la relativa biella 10 alla struttura fissa 11 e che ? azionabile da un relativo motore 19 per attuare il passaggio delle barre mobili 6 dalla posizione abbassata alla posizione sollevata e viceversa.
Opportunamente, sono previsti mezzi di azionamento 23 delle barre mobili 6 e conseguentemente di tutto il telaio mobile 9 lungo una direzione che ? parallela alla direzione di movimentazione 3 .
Tali mezzi di azionamento 23 possono essere costituiti, come illustrato schematicamente delle figure 4 e 5, da almeno un cilindro fluidodinamico 24 che ? connesso con il suo corpo alla struttura fissa 11 dell'impianto o al suolo e che ? collegato, con lo stelo del suo pistone, al telaio mobile 9.
Le barre fisse 2 sono fissate, in modo di per s? noto, al suolo oppure alla struttura fissa 11 dell'impianto che ? servito dell'apparecchiatura secondo il trovato.
I primi dispositivi di appoggio 5, connessi alle barre fisse 2, e i secondi dispositivi di appoggio 7, connessi alle barre mobili 6, possono essere costituiti da dispositivi di appoggio di tipo noto. Qualora l'apparecchiatura secondo il trovato sia destinata a servire un forno di riscaldo 25, come illustrato, questi dispositivi di appoggio 5 e 7 potranno essere costituiti da calaggi d? tipo noto, variamente conformati a seconda dei manufatti 4 da movimentare. Cos?, ad esempio, potranno essere utilizzati calaggi piani, calaggi concavi oppure calaggi sagomati, come descritto sopra in riferimento ai sistemi di movimentazione del tipo "a barre mobili" tradizionali .
In sostanza, ogni telaio mobile 9 ? sorretto, e mantenuto sospeso, per mezzo di almeno quattro bielle 10 di lunghezza fissa (due per lato) , ognuna delle quali ? incernierata ad entrambe le estremit?: da un lato, al telaio mobile 9 e dall'altro, alla struttura fissa il dell'impianto. Ne risulta che ogni telaio mobile 9 pu? essere ricondotto ad un parallelogramma articolato piano, libero di oscillare attorno agli assi di incernieramento 13 superiori delle bielle 10, come illustrato nelle figure da 4 a 7.
Pi? particolarmente, nelle figure 4 e 5 ? illustrato il movimento di oscillazione del telaio mobile 9 ottenibile mediante l'azionamento del cilindro fluidodinamico 24 che provoca la traslazione del telaio mobile 9 parallelamente alla direzione di movimentazione 3.
Nelle figure 6 e 7 ? illustrato il passaggio delle barre mobili 6 dalla posizione abbassata alla posizione sollevata. Per rendere evidente questo movimento in verticale, in tali figure ? stato disegnato un piano orizzontale ideale fisso di riferimento 30.
A seconda della lunghezza dell 'impianto da servire, ? possibile realizzare le barre mobili 6 intere, a tutta lunghezza, oppure barre pi? corte, affiancate in serie, una di seguito all'altra, comunque sempre in grado di coprire, complessivamente, l'intera lunghezza dell'impianto. I traversi 8 possono essere collegati rigidamente, tutti insieme o a gruppi, in modo da formare rispettivamente, uno o pi? telai mobili 9, come illustrato schematicamente nella figura 8. I vari telai mobili 9 sono collegati tra loro in modo tale da seguire un'unica legge di moto che viene imposta dall'azionamento dei perni eccentrici 14 e del cilindro fluidodinamico 24.
? da notare che l'altezza di sollevamento dei telai mobili 9 potr? essere variata, a seconda delle esigenze, variando l'entit? della rotazione imposta ai perni eccentrici 14. Anche l'entit? della traslazione dei telai mobili 9 parallelamente alla direzione di movimentazione 3 potr? essere variata variando la corsa del pistone del cilindro fluidodinamico 24.
In questo modo, ? possibile soddisfare pienamente le pi? svariate esigenze in termini di sollevamento e di avanzamento dei manufatti 4 lungo l'impianto.
Qualora l'apparecchiatura secondo il trovato venga applicata ad un forno di riscaldo 25, le bielle 10 sono incernierate alle fiancate o pareti laterali 26 del forno di riscaldo 25 e sono situate esternamente al forno di riscaldo 25. Pi? particolarmente, i perni eccentrici 14 sono supportati dalle fiancate o pareti laterali 26 del forno di riscaldo 25 superiormente alla superficie di appoggio per i manufatti 4 definita dai primi dispositivi di appoggio 5 connessi alle barre fisse 2.
Il funzionamento dell'apparecchiatura secondo il trovato risulta evidente da quanto descritto ed illustrato. Pi? particolarmente, iniziando con i manufatti 4 appoggiati sui primi dispositivi di appoggio 5 delle barre fisse 2 e con le barre mobili 6 nella posizione abbassata e cio? con i secondi dispositivi di appoggio 7 distanziati inferiormente dai manufatti 4, facendo ruotare gli elementi discoidali 15 attorno agli assi 18, secondo un arco di rotazione prefissato, si provoca il passaggio delle barre mobili 6 e quindi dei secondi dispositivi di appoggio 7 nella posizione sollevata, nella quale si impegnano con i manufatti 4 sollevandoli superiormente ai primi dispositivi di appoggio 5. Azionando il cilindro fluidodinamico 24, si provoca quindi la traslazione in un senso o in senso opposto delle barre mobili 6 e quindi dei manufatti 4 parallelamente alla direzione di avanzamento dell'entit? desiderata o passo. Successivamente, una nuova rotazione degli elementi discoidali 15 attorno agli assi 18 riporta le barre mobili 6 nella posizione abbassata appoggiando nuovamente i manufatti 4 sui primi dispositivi di appoggio 5 in una zona distanziata di un passo rispetto alla zona precedentemente occupata. Azionando nuovamente il cilindro fluidodinamico 24 si provoca la traslazione, in senso opposto rispetto al precedente, delle barre mobili 6 e quindi di tutto il telaio mobile 9 in senso contrario rispetto al precedente, inferiormente ai manufatti 4, riportando il telaio mobile 9 nella posizione precedentemente occupata, pronto per un nuovo azionamento che produrr? l'avanzamento dei manufatti 4 di un altro passo.
? da notare che nell'apparecchiatura secondo il trovato, per il fatto che i telai mobili 9 sono sospesi e cio? supportati dall?alto, non sono richiesti elementi di supporto e di azionamento degli stessi telai mobili 9 al di sotto della suola del forno 25 o comunque inferiormente al piano di appoggio per i manufatti 4 definito dai primi dispositivi di appoggio 5 delle barre fisse 2. Grazie a questo fatto, l'apparecchiatura secondo il trovato, per essere realizzata ed installata, non richiede operazioni edili per la realizzazione di fondazioni o di soppalchi inferiormente alla suola del forno per poter posizionare i cinematismi dell'impianto.
Questo vantaggio risulta molto importante in quanto consente di realizzare forni di riscaldo o trattamento termico e, pi? in generale, impianti di produzione, serviti da un'apparecchiatura secondo il trovato, su pi? piani sovrapposti. In questo modo, ? possibile realizzare forni e, pi? generalmente, impianti di produzione che presentano una produttivit? che ? un multiplo della produttivit? di un impianto che utilizza un sistema di avanzamento dei manufatti di tipo tradizionale pur occupando la stessa area a terra.
A titolo puramente indicativo, nella figura 9, ? illustrato un forno di riscaldo 27 a due piani nel quale sono definite due camere di riscaldo 26 sovrapposte servite ciascuna da un'apparecchiatura secondo il trovato.
L'apparecchiatura secondo il trovato, consentendo l'esecuzione di impianti a pi? piani sovrapposti, risulta l'unica soluzione praticabile quando si desideri realizzare un impianto dotato di un'elevata produttivit? avendo a disposizione un'area ridotta per l'installazione.
Si in pratica constatato come l'apparecchiatura secondo il trovato assolva pienamente il compito prefissato in quanto richiede un ingombro sensibilmente inferiore rispetto all'ingombro richiesto dalle apparecchiature di movimentazione di tipo tradizionale. In particolare, l'apparecchiatura in oggetto presenta un ingombro a terra praticamente nullo in quanto non richiede l'esecuzione di fondazioni o di soppalchi per poter essere installata .
Un altro vantaggio dell'apparecchiatura secondo il trovato ? quello di risultare facilmente accessibile in occasione di interventi di manutenzione.
Un ulteriore vantaggio dell'apparecchiatura secondo il trovato ? quello di consentire la realizzazione di impianti anche in zone nelle quali non ? tecnicamente possibile eseguire scavi di fondazione, realizzare soppalchi, oppure in presenza di vincoli di altezza della copertura dell'impianto (nel caso di impianti sovrapposti).
L'apparecchiatura, cos? concepita, ? suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo; inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti .
In pratica, i materiali impiegati, nonch? le dimensioni, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze e dello stato della tecnica.

Claims (10)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Apparecchiatura per la movimentazione controllata, lungo una direzione di movimentazione, di manufatti in impianti di tipo continuo, comprendente: - barre fisse (2) disposte in un piano sostanzialmente orizzontale e sviluppantisi parallelamente alla direzione di movimentazione (3), secondo la quale devono essere movimentati i manufatti (4), dette barre fisse (2) essendo provviste di primi dispositivi di appoggio (5) definenti zone di appoggio impegnabili dai manufatti {4) da movimentare; - barre mobili (6) disposte in un piano sostanzialmente orizzontale ed affiancate a dette barre fisse (2), dette barre mobili (6) essendo provviste di secondi dispositivi di appoggio (7) definenti zone di appoggio impegnabili dai manufatti (4) da movimentare; dette barre mobili (6) essendo mobili verticalmente da una posizione abbassata, nella quale sono disposte con le zone di appoggio di detti secondi dispositivi di appoggio (7) inferiormente alle zone di appoggio di detti primi dispositivi di appoggio (5) per lasciare i manufatti (4) appoggiati sulle zone di appoggio di detti primi dispositivi di appoggio (5) delle barre fisse (2), ad una posizione sollevata, nella quale sono disposte con le zone di appoggio di detti secondi dispositivi di appoggio (7) superiormente alle zone di appoggio di detti primi dispositivi di appoggio (5) per disimpegnare i manufatti (4) dalle zone di appoggio di detti primi dispositivi di appoggio (5) delle barre fisse (2), e viceversa, e lungo una direzione parallela al loro sviluppo longitudinale relativamente a dette barre fisse (2) secondo un senso di movimentazione per attuare, in detta posizione sollevata, la movimentazione dei manufatti (4) relativamente a detti primi dispositivi di appoggio (5) e, in detta posizione abbassata, per spostarsi relativamente ai manufatti (4) appoggiati sulle zone di appoggio di detti primi dispositivi di appoggio (5) delle barre fisse (2), e viceversa; caratterizzata dal fatto che dette barre mobili (6) sono supportate dall'alto.
  2. 2. Apparecchiatura, secondo la rivendicazione l, caratterizzata dal fatto che dette barre mobili (6) sono parallele tra loro e sono collegate da traversi (8) sviluppantisi sostanzialmente perpendicolarmente a detta direzione di movimentazione (3), dette barre mobili (6) e detti traversi (8) definendo un telaio mobile (9).
  3. 3. Apparecchiatura, secondo le rivendicazioni 1 e 2, caratterizzata dal fatto che detto telaio mobile (9) ? supportato, in corrispondenza di almeno due sue zone distanziate tra loro lungo detta direzione di movimentazione (3), da coppie di bielle (10) sviluppantisi superiormente a detto telaio mobile (9) ed incernierate, con la loro estremit? inferiore, a detto telaio mobile (9), e con la loro estremit? superiore, ad una struttura fissa (il), gli assi di incernieramento (12, 13) di dette bielle (10) a detto telaio mobile (9) e a detta struttura fissa (11) essendo orizzontali e perpendicolari a detta direzione di movimentazione (3).
  4. 4. Apparecchiatura, secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che l'incernieramento di dette bielle (10) a detta struttura fissa (11) ? attuato mediante perni eccentrici (14) girevoli attorno ad assi (18) paralleli e distanziati dagli assi di incernieramento (13) dell'estremit? superiore di dette bielle (10) per attuare il sollevamento o l'abbassamento di dette bielle (10) per il passaggio di dette barre mobili (6) da detta posizione abbassata a detta posizione sollevata o viceversa .
  5. 5. Apparecchiatura, secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi di azionamento (23) attivabili per l'oscillazione di dette bielle (io) attorno ai relativi assi di incernieramento (13) a detta struttura fissa (il) per lo spostamento di detto telaio mobile (9) lungo una direzione parallela a detta direzione di movimentazione (3).
  6. 6. Apparecchiatura, secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di azionamento (23) di dette barre mobili (6) comprendono almeno un cilindro fluidodinamico (24) connesso con il suo corpo a detta struttura fissa (11) e collegato, con lo stelo del suo pistone, a dette barre mobili (6).
  7. 7 . Forno di riscaldo o trattamento termico di metalli, caratterizzato dal fatto di comprendere un'apparecchiatura secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti.
  8. 8. Forno di riscaldo, secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno due camere di riscaldo (26) sovrapposte, ciascuna provvista di un'apparecchiatura secondo una o pi? delle rivendicazioni da 1 a 6.
  9. 9. Forno di riscaldo, secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che dette bielle (10) sono incernierate, mediante la loro estremit? superiore, alle pareti laterali (26) del forno.
  10. 10. Forno di riscaldo, secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che dette bielle (10) sono disposte esternamente al forno.
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