ITMI20131476A1 - Dispositivo e apparecchiatura per la preparazione ed erogazione di libretti di assegni - Google Patents

Dispositivo e apparecchiatura per la preparazione ed erogazione di libretti di assegni

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ITMI20131476A1
ITMI20131476A1 IT001476A ITMI20131476A ITMI20131476A1 IT MI20131476 A1 ITMI20131476 A1 IT MI20131476A1 IT 001476 A IT001476 A IT 001476A IT MI20131476 A ITMI20131476 A IT MI20131476A IT MI20131476 A1 ITMI20131476 A1 IT MI20131476A1
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Description

DESCRIZIONE dell’invenzione industriale dal titolo: "Dispositivo e apparecchiatura per la preparazione ed erogazione di libretti di assegni"
La presente invenzione si riferisce ad un dispositivo per la preparazione ed erogazione di singoli libretti di assegni. In particolare, il dispositivo può realizzare una apparecchiatura automatica o semiautomatica per l’erogazione di libretti di assegni ad un utente.
Nella tecnica nota, solitamente i libretti degli assegni sono preventivamente realizzati privi del numero di conto e sono disponibili in tale forma presso le filiali della banca di riferimento. Un cliente della banca che desidera un nuovo libretto di assegni deve recarsi presso la propria filiale dove il cassiere provvede ad apporre il numero di conto su tutti gli assegni del libretto e a consegnarlo al cliente.
Il sistema è però poco flessibile poiché ogni filiale deve avere libretti di assegni pronti per apporvi il numero di conto del cliente. Inoltre, il cliente è obbligato a recarsi allo sportello della propria filiale e richiedere il libretto all’operatore.
Scopo generale della presente invenzione è fornire un dispositivo che permetta di preparare ed erogare al momento un libretto di assegni. Ulteriore scopo è quello di permettere la preparazione di assegni anche di altre banche o filiali e/o di permettere al cliente di ottenere un libretto di assegni in modalità self-service, ad esempio da un apparato del tipo degli apparati cash dispencer. Il tutto con adeguata precisione e sicurezza.
In vista di tale scopo si è pensato di realizzare, secondo l'invenzione, un dispositivo per la preparazione di libretto di assegni, comprendente almeno un magazzino per fogli destinati a comporre un libretto di assegni, un percorso di alimentazione di fogli dal magazzino ad una bocca di uscita di erogazione di un libretto di assegni finito, lungo il detto percorso essendo presente un gruppo di stampa per la stampa su fogli che transitano lungo il percorso di alimentazione, una zona di accumulo sovrapposto dei fogli dopo il gruppo di stampa e un gruppo di rilegatura dei fogli sovrapposti nella zona di accumulo per formare il libretto rilegato.
Sempre secondo l’invenzione, si è pensato di realizzare un apparecchio per l’erogazione di libretti di assegni che comprende un dispositivo secondo quanto sopra detto e inoltre uno schermo, una tastiera e un sistema di controllo per la preparazione ed erogazione automatica di un libretto su richiesta di un utente.
Per rendere più chiara la spiegazione dei principi innovativi della presente invenzione ed i suoi vantaggi rispetto alla tecnica nota si descriverà di seguito, con l'aiuto dei disegni allegati, una realizzazione esemplificativa applicante tali principi. Nei disegni:
-figura 1 rappresenta una vista schematica in prospettiva di un gruppo di formazione ed erogazione di libretti di assegni realizzato secondo l’invenzione;
-figura 2 rappresenta una vista schematica in alzata laterale parzialmente sezionata del gruppo di figura 1;
-figura 3 rappresenta una vista schematica da sotto di un dispositivo di microforatura laser opzionalmente presente nel gruppo di figura 1; -figura 5 rappresenta una vista schematica da sotto di un dispositivo di stampa presente nel gruppo di figura 1;
-figura 5 rappresenta una vista schematica frontale di un apparecchio di erogazione dotato del dispositivo secondo l’invenzione.
Con riferimento alle figure, in figura 1 è mostrato un gruppo o dispositivo, indicato genericamente con 10, per la stampa, formazione ed erogazione di libretti di assegni, realizzato secondo i principi della presente invenzione. Il gruppo 10 comprende almeno un magazzino di alimentazione di fogli per la formazione di un libretto. Vantaggiosamente, i magazzini sono due, indicati con 11 e 12, rispettivamente per fogli di singoli assegni 13 e per fogli di copertina 14.
Un percorso di alimentazione 15 si snoda dal magazzino fino ad una uscita o bocca 16 di erogazione di un libretto finito 42. Lungo il percorso sono presenti un gruppo di stampa 17 e una zona di accumulo 41 dopo il gruppo di stampa e dove i fogli singoli si accumulano sovrapponendosi fino a formare un libretto di un numero prefissato di fogli. Nella zona di accumulo è presente un gruppo di rilegatura 18 che rilega il libretto, ad esempio mediante l’apposizione di punti metallici.
Vantaggiosamente, lungo il percorso fra i magazzini e la zona di accumulo è opzionalmente presente un gruppo 19 di microforatura mediante laser. Inoltre, sempre vantaggiosamente, lungo il percorso fra i magazzini e la zona di accumulo è opzionalmente presente un noto sensore CIS (Contact Image Sensor) per rilevare dati precedentemente stampati e/o forati e/o catturare l’immagine dell’assegno prodotto. L’esatta posizione del sensore CIS lungo il percorso dipenderà da quali dati e immagini dell’assegno si vogliono rilevare (ad esempio, quelli sull’assegno completato o prima della stampa). Ad esempio, nel caso non sia necessario rilevare i dati dopo la stampa, il sensore potrà essere nella posizione indicata con 45 in figura 2. Vantaggiosamente, lungo il percorso fra i magazzini e la zona di accumulo è opzionalmente presente anche un noto sensore (non mostrato in figura) di rilevamento di eventuali prelievi doppi di fogli.
Preferibilmente, il gruppo 10 ha forma genericamente a L, con una prima parte 15a del percorso di alimentazione che parte da sotto i magazzini ed è inclinata verso il basso fino a raccordarsi con una seconda parte 15b del percorso che è sostanzialmente orizzontale.
Preferibilmente, alla fine del percorso, subito prima della bocca di erogazione 16, è presente una zona di deviazione 20 la quale, come sarà chiaro nel seguito, permette di indirizzare i libretti verso un magazzino di scarto 21 per i libretti di assegni non ritirati entro un tempo stabilito. Il magazzino 21 può vantaggiosamente comprendere un noto sistema di distruzione di documenti (ad esempio mediante lame distruggidocumenti motorizzate).
Il gruppo 10 può essere vantaggiosamente costituito da due gusci 39, 40 in materiale plastico (ad esempio resina stampata) accoppiati lateralmente dalla zona dei magazzini alla bocca di uscita e che individuano internamente il percorso dei fogli. I gusci realizzano preferibilmente i magazzini di alimentazione e le guide dei documenti lungo il percorso 15, con l’aggiunta di pochi rulli, alcuni dei quali motorizzati, ad esempio mediante micromotori.
Come meglio si vede in figura 2, vantaggiosamente i magazzini di alimentazione sono inclinati verso l’uscita di erogazione 16 con un angolo fra 65° e 75° e, preferibilmente, nell’intorno dei 70°, rispetto alla parte orizzontale della L che forma la seconda parte del percorso. L’inclinazione facilita il mantenimento dei fogli in una posizione sovrapposta compattata e aiuta nel prelievo sequenziale di foglio singoli dal magazzino e lungo il percorso di alimentazione.
Per evitare un brusco cambio di direzione dei fogli all’uscita dai magazzini, vantaggiosamente la prima parte 15a del percorso di alimentazione è inclinata fra 35° e 45° e, preferibilmente, nell’intorno di 40° rispetto alla seconda parte 15b del percorso.
Preferibilmente, il gruppo di stampa, l’eventuale CIS e l’eventuale gruppo di marcatura laser sono disposti sequenzialmente nella prima parte del percorso mentre i gruppi di rilegatura sono disposti lungo la seconda parte del percorso.
Con l’impiego di due magazzini di alimentazione, per realizzare un libretto prima verrà prelevato un foglio di copertina, poi un numero desiderato di fogli di assegno e infine un altro foglio di copertina.
Gruppi di rulli motorizzati 22 prelevano i fogli dai magazzini e li avviano uno alla volta lungo il percorso 15 facendoli passare sequenzialmente sotto l’eventuale gruppo laser e sotto il gruppo di stampa per portarli a fermarsi contro una battuta di testa 23 della zona di accumulo per formare il libretto di fogli sovrapposti. I gruppi 22 possono essere anche dotati di rulli o nastro laterali motorizzati (mostrati a tratteggio in figura 2) disposti lungo la parete di appoggio dei fogli nel magazzino per comandare lo sfilamento verso il basso di un singolo foglio.
I gruppi di rilegatura vengono azionati al completamento del voluto numero di fogli componenti il libretto. Come si vede bene in figura 1, i gruppi di rilegatura possono essere due affiancati (vantaggiosamente simmetricamente ruotati rispetto al percorso del libretto) per porre due punti affiancati sulla costa di testa del libretto.
Il libretto, una volta graffettato, può proseguire lungo il percorso 15 fino a sporgere con una estremità di testa dalla bocca 16, come mostrato a sinistra in figura 2.
Come si vede bene sempre in figura 2, il percorso 15b prevede vantaggiosamente un nastro motorizzato 47che porta la battuta anteriore 23 e, preferibilmente, una battuta posteriore 48. La distanza delle due battute 23 e 48 sul nastro 47 può essere vantaggiosamente poco maggiore della lunghezza di un libretto. Vantaggiosamente, il nastro è disposto sotto una superficie di supporto e scorrimento dei fogli lungo il percorso fra stampante 17 e aggraffatrici 18, in modo che almeno in tale tratto il libretto non tocchi il nastro, ma solo la battuta 23 e l’eventuale battuta 48.
Come si vede in figura 2, durante la formazione del libretto nella zona di accumulo 41 la battuta posteriore 48 è disposta poco prima del punto di arrivo dei fogli dal percorso inclinato 15a al percorso 15b, così da non ostacolare il passaggio dei fogli verso la zona di accumulo.
Dopo che il numero previsto di fogli ha raggiunto la zona di accumulo, il nastro 47 può essere vantaggiosamente azionato per un leggero movimento all’indietro in modo che la battuta 23 spinga i fogli all’indietro per pareggiarne i bordi anteriori. Il nastro può poi essere vantaggiosamente azionato per un leggero movimento in avanti in modo che la battuta 48 spinga i fogli in avanti per pareggiarne i bordi posteriori. In aggiunta o in alternativa possono anche essere previste controbattute fisse contro le quali le o la battuta mobile sul nastro spinge i fogli per pareggiarli. Ad esempio, la battuta 48 può essere realizzata fissa e il movimento all’indietro del nastro può spingere con la battuta 23 i fogli impilati fino a pareggiarli completamente contro la battuta 48.
In ogni modo, una volta pareggiati i fogli, i gruppi di rilegatura vengono azionati come sopra accennato e il libretto può essere fatto avanzare verso l’uscita. L’avanzamento può essere prodotto dal movimento in avanti dello stesso nastro 47 dotato di opportuni risalti di spinta del libretto (come ad esempio una battuta posteriore 48 fissata trasversalmente sul nastro stesso). Vantaggiosamente, il movimento in avanti del nastro 47 permette di spostare la battuta anteriore 23 fino a che essa si toglie dal percorso del libretto, che così può proseguire fino all’uscita 16.
Un adatto noto sensore 24 (ad esempio ottico) può essere presente per rilevare la presenza del libretto nella posizione di erogazione che sporge dalla bocca 16. Se il libretto non viene manualmente ritirato in un tempo prestabilito (ad esempio 30 secondi) il sensore 24 che rileva la presenza continuata del libretto invia un segnale di recupero che avvia l’operazione di recupero del libretto.
Preferibilmente, per effettuare il recupero, la zona di deviazione 20 prevede una biforcazione ad Y con almeno un nastro motorizzato 25 posto a cavallo della biforcazione (fra ramo di uscita della Y e ramo di recupero 26), come mostrato in figura 2. Un rullo motorizzato 46 può anche essere previsto prima della biforcazione.
Quando il nastro 25 (ed, eventualmente, il rullo 46) ruota nel senso di erogazione del libretto verso l’uscita 16, un libretto (che è in arrivo lungo il percorso 15 dal gruppo di rilegatura verso l’uscita) viene trascinato fino a sporgere con la sua testa dalla bocca 16 e con la coda che ha già oltrepassato la biforcazione. In tale posizione del libretto il nastro 25 si arresta per mantenere il libretto nella posizione parzialmente sporgente. Quando il libretto che sporge dalla uscita 16 non viene ritirato nel tempo stabilito, il nastro 25 viene azionato per ruotare nella direzione opposta a quella di erogazione, fungendo così da mezzo di recupero, e il libretto viene riportato indietro, imboccando il percorso di scarico 26 (grazie alla inclinazione dei bracci della Y, come è chiaro dalla figura 2) fino a raggiungere il magazzino 21 ed essere eventualmente distrutto.
Vantaggiosamente, il ramo di uscita della Y e il ramo di scarico 26 sono sostanzialmente allineati in uno stesso piano individuato dal nastro 25. Preferibilmente, tale piano è leggermente inclinato verso l’alto nella direzione della bocca 16. Ciò facilita l’operazione di recupero del libretto e il suo scarico nel magazzino di recupero 21.
In figura 3 è mostrata da sotto una possibile realizzazione del gruppo opzionale di microforatura 19. La microforatura è utile per riprodurre codici sui singoli assegni che vengono letti per trasparenza da appositi lettori, ad esempio nella fase di autenticazione di un assegno per l’incasso. Le microforature possono ad esempio riprodurre lo stesso numero seriale dell’assegno che viene stampato su ogni assegno attraverso la stampante 17. Il gruppo 19 comprende un laser 27 di adatta potenza per produrre microfori 28 nella carta degli assegni. Il gruppo 19 comprende mezzi di movimentazione del raggio laser in direzione trasversale al percorso 15 lungo il quale è trascinato il foglio dell’assegno. La combinazione di movimento longitudinale del foglio lungo il percorso 15 e di movimento trasversale del laser permette di realizzare microfori 28 su una intera striscia della superficie del foglio. Vantaggiosamente, i microfori possono essere disposti a matrice, con i fori lungo le colonne che sono realizzati dallo spostamento a passi (ad esempio otto passi) del laser. Dopo la microforatura di una colonna, l’assegno avanza di un passo lungo il percorso 15 per permettere la microforatura della colonna successiva, e così via fino a realizzare la desiderata composizione di microfori.
Come mostrato in figura 3, i mezzi di movimentazione trasversale del laser possono comprendere vantaggiosamente una slitta 29 disposta per scorrere su un binario 30 per mezzo di attuatore 31. Sulla slitta 29 è posto il laser 27 (con direzione del raggio normale al piano del disegno in figura 3).
Vantaggiosamente, l’attuatore 31 può comprendere un motore elettrico (ad esempio, del tipo passo-passo) che ruota a comando una camma 32 contro la quale la slitta 29 si appoggia, vantaggiosamente per mezzo di un rullo inseguitore di camma 43, spinta da una forza elastica, per esempio prodotta da una molla 33. La camma è sagomata per fare eseguire al laser il movimento trasversale desiderato lungo una colonna della matrice di microfori da praticare sull’assegno. Azionando il laser per l’emissione di un impulso di luce di perforazione in sincrono con il movimento della slitta si può così produrre un microforo nella posizione desiderata.
In figura 4 è mostrata una possibile realizzazione preferita del gruppo di stampa o stampante 17 vista frontalmente. Tale gruppo di stampa comprende una testina di stampa 34 (vantaggiosamente del noto tipo a getto di inchiostro con cartuccia intercambiabile a bordo della testina) con adatta matrice di punti di stampa. La testina scorre trasversalmente al percorso 15 dei fogli per mezzo di un carrello 35 che è mosso lungo un binario 36 per mezzo di una motorizzazione 37. La motorizzazione 37 comprendente vantaggiosamente una trasmissione a cinghia 38 che trascina linearmente il carrello avanti e indietro lungo il binario.
La testina di stampa potrà essere in bianco e nero o colori e avrà una risoluzione adatta alla necessità della stampa sugli assegni. Se desiderato, l’inchiostro potrà anche essere di tipo MICR (Magnetic Ink Character Recognition), come spesso impiegato in ambito bancario.
Quando il dispositivo 10 è comandato a formare un libretto, i fogli sono prelevati sequenzialmente dai magazzini. Il gruppo di stampa stamperà le informazioni desiderate su ciascun foglio per formare l’assegno completo. Ad esempio, i fogli possono essere già dotati di alcune informazioni stampate (come ad esempio il nome della banca e/o le righe e le informazioni per individuare gli spazi per importi, firme, beneficiario, ecc.) oppure essere completamente da stampare. Il gruppo laser, se previsto, realizzerà le previste microforature su ciascun assegno.
Gli assegni completati possono così raggiungere la zona di accumulo 41 e sovrapporsi fino a completare il libretto sotto il gruppo 18 che provvede alla fine a applicare le graffette (preferibilmente sul bordo di testa). Il libretto completo prosegue poi lungo il percorso fino a sporgere dall’uscita 16.
Se il sensore 24 non rileva il prelievo entro il tempo prefissato il rullo 25 viene azionato per portare il libretto indietro lungo il percorso di scarico 26 fino al magazzino 21, dove viene preferibilmente distrutto.
Il dispositivo descritto può essere vantaggiosamente impiegato per realizzare una completa apparecchiatura automatica preferibilmente ad uso self-service per l’utente che necessita di un libretto di assegni.
Tale apparecchiatura, mostrata schematicamente in figura 5 a titolo di esempio e indicata con 49, può comprendere un involucro 50 (ad esempio corazzato), dal quale si affacciano uno schermo video 51, una tastiera 52 e la bocca 16 del gruppo 10, opportunamente inserito nell’involucro.
Un sistema elettronico di controllo 53 (ad esempio un sistema computerizzato opportunamente programmato) riceve i comandi dalla tastiera, visualizza dati e risposte sullo schermo e comanda il gruppo 10 per la formazione del libretto come già sopra descritto (ad esempio anche attraverso un noto sistema microcontrollore opportunamente programmato di interfaccia con la meccanica del gruppo 10).
Ad esempio, può essere previsto che l’utente per richiedere il libretto debba inserire una password e/o una tessera personale di riconoscimento (ad esempio una tessera bancomat).
Una volta che il sistema (eventualmente anche mediante una connessione di rete ad un server remoto) ha riconosciuto la richiesta come valida e ha accertato l’esistenza e i dati identificativi del conto bancario al quale devono essere associati gli assegni, l’apparecchiatura, come precedentemente descritto, prepara ed emette il libretto con un numero di assegni prefissato o scelto dall’utente.
Grazie al sistema secondo l’invenzione che permette la stampa dell’assegno nel momento della richiesta del libretto, è anche possibile prevedere che gli assegni non debbano essere necessariamente della sola banca presso la quale è posta l’apparecchiatura, ma anche di banche differenti associate al sistema.
Ciò permette ad esempio ad un utente di ottenere un libretto di assegni senza la necessità di recarsi presso la propria banca e/o filiale.
L’apparecchiatura 49 può anche essere in forma di un cash dispenser e comprendere un noto dispositivo 54 di erogazione di denaro. Tale apparecchiatura può essere facilmente impiegata al posto di una tradizionale apparecchiatura “cash dispenser” di tecnica nota.
A questo punto è chiaro come si siano ottenuti gli scopi prefissati.
Con il sistema descritto è possibile rapidamente ottenere a richiesta libretti di assegni, partendo dai fogli per assegni (stampati o meno nei colori scelti dalla banca e non stampati almeno nella code-line e nel numero di conto) e da copertine (che possono essere scelte dalla banca già stampate o meno). Stampando i dati degli assegni al momento (codeline, eventuali microfori, barcode bidimensionale, ecc.) è possibile per l’utente ottenere facilmente assegni anche di altre banche o filiali rispetto a quella presso la quale è presente l’apparecchiatura. La sicurezza del sistema è elevata e se il libretto non viene per qualsiasi motivi ritirato tempestivamente dall’utente, può essere prevista l’immediata distruzione del libretto.
La compattezza del gruppo secondo l’invenzione permette anche la realizzazione di compatte apparecchiature self-service che possono anche integrare le normali funzioni di cash dispenser. Inoltre, la struttura di un gruppo secondo l’invenzione può essere semplice e robusta, riducendo il rischio di guasti e di malfunzionamenti.
Il percorso semplificato dei fogli e del libretto e i sistemi di trascinamento impiegati permettono di gestire con sicurezza e affidabilità la formazione e l’erogazione di un libretto, con minime possibilità di guasti ed inceppamenti.
Naturalmente, la descrizione sopra fatta di una realizzazione applicante i principi innovativi della presente invenzione è riportata a titolo esemplificativo di tali principi innovativi e non deve perciò essere presa a limitazione dell'ambito di privativa qui rivendicato. Ad esempio, ulteriori rulli di trascinamento di fogli e libretto possono essere presenti lungo i percorsi nel dispositivo. Per semplicità e chiarezza della descrizione, tali rulli (con le loro eventuali motorizzazioni) non sono stati mostrati nei disegni, ma sono ora facilmente immaginabili dal tecnico esperto. Le copertine possono essere già completamente stampate oppure richiedere anch’esse la stampa parziale o totale per mezzo della stampante 17.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo per la preparazione di libretto di assegni, comprendente almeno un magazzino di alimentazione (11, 12) per fogli destinati a comporre un libretto di assegni, un percorso (15) di alimentazione di fogli dal magazzino ad una bocca di uscita (16) di erogazione di un libretto di assegni finito, lungo il detto percorso (15) essendo presente un gruppo di stampa (17) per la stampa su fogli che transitano lungo il percorso di alimentazione (15), una zona (41) di accumulo sovrapposto dei fogli dopo il gruppo di stampa (17) e un gruppo (18) di rilegatura dei fogli sovrapposti nella zona di accumulo (41) per formare il libretto rilegato.
  2. 2. Dispositivo secondo rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che lungo il percorso (15) è presente un gruppo laser (19) per la produzione di microfori sui fogli in transito.
  3. 3. Dispositivo secondo rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che il gruppo laser (19) comprende un laser (27) di microforatura della carta degli assegni e mezzi (29, 30, 31, 32) di movimentazione del raggio laser in direzione trasversale al percorso (15) lungo il quale scorre il foglio dell’assegno.
  4. 4. Dispositivo secondo rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che prima della bocca di uscita (16) è presente una zona di deviazione (20) che permette di deviare un libretto non estratto completamente dalla bocca (16) verso un magazzino di scarto (21), preferibilmente dotato di un sistema di distruzione del libretto.
  5. 5. Dispositivo secondo rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che la zona di deviazione (20) comprende una biforcazione ad Y con almeno un mezzo motorizzato (25) di recupero che è disposto nei pressi della biforcazione per riportare indietro un libretto e verso il magazzino di scarto.
  6. 6. Dispositivo secondo rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che l’almeno un magazzino dei fogli comprende un magazzino (11) per fogli per assegni e un magazzino (12) per fogli di copertina.
  7. 7. Dispositivo secondo rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il gruppo di stampa comprende una testina di stampa (34) che scorre su un binario (36) trasversalmente al percorso (15) di alimentazione dei fogli.
  8. 8. Dispositivo secondo rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere due gusci (39, 40) accoppiati lateralmente dalla zona dei magazzini alla bocca di uscita e che individuano fra loro il percorso (15) dei fogli.
  9. 9. Dispositivo secondo rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di avere una forma genericamente ad L dall’almeno un magazzino di alimentazione (11, 12) alla bocca di uscita (16), con l’almeno un magazzino di alimentazione posto ad un estremo sostanzialmente verso l’alto della L e preferibilmente inclinato in avanti con un angolo fra 65° e 75° e, preferibilmente, nell’intorno dei 70°, rispetto alla parte orizzontale della L che forma una seconda parte (15b) del percorso che termina nella detta bocca di uscita (16).
  10. 10. Dispositivo secondo rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che il gruppo di stampa (17) è posto su una prima parte (15a) del percorso a monte della detta seconda parte (15b) del percorso e/o la zona di accumulo (41) con il gruppo di rilegatura è posta lungo la detta seconda parte (15b) del percorso.
  11. 11. Dispositivo secondo rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che la prima parte (15a) del percorso è inclinata fra 35° e 45° e, preferibilmente, nell’intorno di 40° rispetto alla seconda parte (15b) del percorso.
  12. 12. Dispositivo secondo rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere nella zona di accumulo (41) almeno una battuta (23) per l’estremità di testa dei fogli in arrivo in tale zona, preferibilmente tale battuta essendo disposta su un nastro (47) scorrevole a comando lungo un tratto del percorso di alimentazione dei fogli, per il pareggiamento di testa dei fogli prima dell’azionamento del gruppo (18) di rilegatura.
  13. 13. Dispositivo secondo rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere un sensore CIS per rilevare dati precedentemente stampati e/o forati e/o catturare l’immagine di un assegno prodotto.
  14. 14. Apparecchio (49) per l’erogazione di libretti di assegni comprendente un dispositivo (10) secondo un qualsiasi delle rivendicazioni precedenti e inoltre uno schermo (51), una tastiera (52) e un sistema di controllo (53) per la preparazione ed erogazione automatica di un libretto su richiesta di un utente.
  15. 15. Apparecchio secondo la rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto di comprendere anche un dispensatore di banconote (54).
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