ITMI20130584A1 - Miscelatore termostatico esterno, particolarmente per componenti igienico-sanitari, ad elevata sicurezza contro il pericolo di scottature da contatto. - Google Patents

Miscelatore termostatico esterno, particolarmente per componenti igienico-sanitari, ad elevata sicurezza contro il pericolo di scottature da contatto.

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ITMI20130584A1
ITMI20130584A1 IT000584A ITMI20130584A ITMI20130584A1 IT MI20130584 A1 ITMI20130584 A1 IT MI20130584A1 IT 000584 A IT000584 A IT 000584A IT MI20130584 A ITMI20130584 A IT MI20130584A IT MI20130584 A1 ITMI20130584 A1 IT MI20130584A1
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IT
Italy
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mixer
port
flow rate
delivery duct
water supply
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IT000584A
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Alberto Nobili
Original Assignee
Carlo Nobili S P A Rubinetterie
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    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F16ENGINEERING ELEMENTS AND UNITS; GENERAL MEASURES FOR PRODUCING AND MAINTAINING EFFECTIVE FUNCTIONING OF MACHINES OR INSTALLATIONS; THERMAL INSULATION IN GENERAL
    • F16KVALVES; TAPS; COCKS; ACTUATING-FLOATS; DEVICES FOR VENTING OR AERATING
    • F16K19/00Arrangements of valves and flow lines specially adapted for mixing fluids
    • F16K19/006Specially adapted for faucets
    • GPHYSICS
    • G05CONTROLLING; REGULATING
    • G05DSYSTEMS FOR CONTROLLING OR REGULATING NON-ELECTRIC VARIABLES
    • G05D23/00Control of temperature
    • G05D23/01Control of temperature without auxiliary power
    • G05D23/13Control of temperature without auxiliary power by varying the mixing ratio of two fluids having different temperatures
    • G05D23/1306Control of temperature without auxiliary power by varying the mixing ratio of two fluids having different temperatures for liquids
    • G05D23/132Control of temperature without auxiliary power by varying the mixing ratio of two fluids having different temperatures for liquids with temperature sensing element
    • G05D23/134Control of temperature without auxiliary power by varying the mixing ratio of two fluids having different temperatures for liquids with temperature sensing element measuring the temperature of mixed fluid
    • G05D23/1346Control of temperature without auxiliary power by varying the mixing ratio of two fluids having different temperatures for liquids with temperature sensing element measuring the temperature of mixed fluid with manual temperature setting means
    • G05D23/1353Control of temperature without auxiliary power by varying the mixing ratio of two fluids having different temperatures for liquids with temperature sensing element measuring the temperature of mixed fluid with manual temperature setting means combined with flow controlling means

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Description

"MISCELATORE TERMOSTATICO ESTERNO, PARTICOLARMENTE PER COMPONENTI IGIENICO- SANITARI , AD ELEVATA SICUREZZA CONTRO IL PERICOLO DI SCOTTATURE DA CONTATTO"
D E S C R I Z I O N E
Il presente trovato ha come oggetto un miscelatore termostatico esterno, particolarmente per componenti igienico- sanitari, ad elevata sicurezza contro il pericolo di scottature da contatto .
Come à ̈ noto, i miscelatori termostatici sono rubinetti mediante i quali à ̈ possibile impostare la desiderata temperatura per l'acqua miscelata che viene erogata.
I miscelatori termostatici di tipo noto sono generalmente costituiti da un corpo del miscelatore, solitamente in metallo, all'interno del quale à ̈ definita una camera di miscelazione nella quale à ̈ alloggiata una cartuccia di miscelazione termostatica. La camera di miscelazione presenta una prima luce di ingresso, che comunica con una luce di alimentazione dell 'acqua fredda definita nel corpo del miscelatore, una seconda luce di ingresso, che comunica con una luce di alimentazione dell'acqua calda definita nel corpo del miscelatore, ed una luce di uscita, che comunica con un condotto di erogazione dell'acqua miscelata che sfocia all'esterno del corpo del miscelatore. Generalmente, le luci di alimentazione sono definite da rispettivi raccordi che sono avvitati al corpo del miscelatore e mediante i quali il miscelatore viene collegato alla rete idrica e ad un condotto di alimentazione di acqua calda. La cartuccia di miscelazione à ̈ provvista di un organo di regolazione che à ̈ disposto in corrispondenza delle prima luce di ingresso e della seconda luce di ingresso della camera di miscelazione e che à ̈ mobile per variare il rapporto tra il grado di apertura di queste luci in modo da variare il rapporto tra le portate di acqua fredda e di acqua calda che vengono miscelate. Questo organo di regolazione à ̈ connesso ad un elemento termosensibile che viene contattato dall'acqua miscelata e che provoca lo spostamento dell'organo di regolazione al variare della temperatura dell'acqua miscelata. L'organo di regolazione à ̈ anche collegato ad una manopola di regolazione posta all'esterno del corpo del miscelatore mediante la quale à ̈ possibile impostare la desiderata temperatura per l'acqua miscelata posizionando l'organo di regolazione in una prefissata posizione di partenza che corrisponde ad un prefissato rapporto tra le portate di acqua fredda e di acqua calda. Durante l'erogazione, al variare della temperatura dell'acqua erogata, se questa si discosta da quella impostata, l'elemento termosensibile provoca lo spostamento dell'organo di regolazione variando il rapporto tra le portate di acqua fredda e di acqua calda in modo da mantenere la temperatura dell’acqua miscelata al valore impostato.
Lungo il condotto di erogazione à ̈ definita una camera di regolazione nella quale à ̈ disposto un organo di intercettazione che à ̈ connesso ad un'altra manopola posta esternamente al corpo del miscelatore . Mediante quest'altra manopola à ̈ possibile variare la portata dell'acqua erogata dal miscelatore e quindi operare anche l'apertura o la chiusura del miscelatore termostatico.
In alcuni tipi di miscelatori termostatici che prevedono più sbocchi del condotto di erogazione per servire più utenze, come ad esempio soffioni di docce o doccette manuali o ugelli laterali, l'organo di intercettazione svolge anche una funzione di selettore mediante il quale à ̈ possibile collegare il condotto di erogazione che entra nella camera di regolazione ad uno o più di questi sbocchi.
Nei miscelatori termostatici di tipo noto, la luce di alimentazione dell'acqua calda comunica con la seconda luce di alimentazione della camera di miscelazione attraverso un vano o condotto che à ̈ ricavato direttamente nel corpo del miscelatore. Anche il condotto di erogazione à ̈ generalmente ricavato direttamente nel corpo del miscelatore.
A seguito di questo fatto, il corpo del miscelatore, durante l'utilizzo del miscelatore, può riscaldarsi progressivamente e raggiungere temperature che possono provocare scottature o comunque generare fastidio nell 'utilizzatore qualora venisse da questo contattato.
Compito precipuo del presente trovato à ̈ quello di risolvere il problema sopra esposto, realizzando un miscelatore termostatico esterno, particolarmente per componenti igienico -sanitari , nel quale il corpo del miscelatore possa essere mantenuto a temperature tali da escludere con sicurezza il pericolo di scottature dell 'utilizzatore e comunque tali da non generare fastidio nell 'utilizzatore in occasione del contatto con il corpo del miscelatore.
Nell'ambito di questo compito, uno scopo del trovato à ̈ quello di realizzare un miscelatore termostatico nel quale la temperatura del corpo del miscelatore non esponga l'utilizzatore al pericolo di scottature anche dopo periodi di utilizzo particolarmente prolungati.
Un altro scopo del trovato à ̈ quello di realizzare un miscelatore termostatico che risulti di impiego semplice ed agevole e che presenti un'elevata affidabilità di funzionamento.
Un ulteriore scopo del trovato à ̈ quello di realizzare un miscelatore termostatico che possa essere prodotto con costi competitivi.
Questo compito, nonché questi ed altri scopi che meglio appariranno in seguito, sono raggiunti da un miscelatore termostatico esterno, particolarmente per componenti igienico -sanitari , comprendente un corpo del miscelatore con definita una camera di miscelazione alloggiante una cartuccia di miscelazione termostatica e presentante almeno una prima luce di ingresso comunicante con una luce di alimentazione di acqua fredda, almeno una seconda luce di ingresso comunicante con una luce di alimentazione di acqua calda ed almeno una luce di uscita dell'acqua miscelata comunicante con almeno un condotto di erogazione dell'acqua miscelata sfociante all'esterno di detto corpo del miscelatore, caratterizzato dal fatto che almeno detto condotto di erogazione dell'acqua miscelata si sviluppa all'interno di un corpo di protezione disposto internamente a detto corpo del miscelatore e distanziato, per almeno parte della sua estensione, dalle pareti interne di detto corpo del miscelatore, tra detto corpo del miscelatore e detto corpo di protezione essendo definita un'intercapedine separata a tenuta da detta luce di alimentazione dell'acqua calda e da detta luce di uscita dell'acqua miscelata.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione di due forme di esecuzione preferite, ma non esclusive, del miscelatore termostatico secondo il trovato, illustrate, a titolo indicativo e non limitativo, negli uniti disegni, in cui:
le figure da 1 a 4 illustrano una prima forma di esecuzione del miscelatore termostatico secondo il trovato utilizzabile per vasche da bagno, più particolarmente :
la figura 1 illustra il miscelatore termostatico in alzato frontale;
la figura illustra il miscelatore termostatico in vista prospettica e parzialmente sezionato;
la figura 3 Ã ̈ una vista in pianta dall'alto della figura 2;
la figura 4 Ã ̈ una sezione della figura 1 eseguita secondo l'asse IV-IV;
le figure da 5 a 9 illustrano una seconda forma di esecuzione del miscelatore termostatico secondo il trovato utilizzabile per docce, più particolarmente :
la figura illustra il miscelatore termostatico in vista prospettica e parzialmente sezionato ;
la figura illustra il miscelatore termostatico in alzato frontale e parzialmente sezionato;
la figura 7 illustra il miscelatore termostatico visto in pianta dall'alto e parzialmente sezionato;
la figura 8 Ã ̈ una sezione della figura 6 eseguita secondo l'asse VIII-VIII;
la figura 9 illustra il miscelatore termostatico sezionato come nella figura 8 con applicato un tubo di erogazione sezionato assialmente .
Con riferimento alle figure citate, il miscelatore termostatico secondo il trovato, indicato globalmente nelle due forme di esecuzione illustrate con i numeri di riferimento 1, la, comprende un corpo del miscelatore 2, 2a nel quale à ̈ definita una camera di miscelazione 3, 3a che alloggia una cartuccia di miscelazione termostatica 4, 4a di tipo noto.
La camera di miscelazione 3, 3a presenta: almeno una prima luce dì ingresso 5, 5a, che comunica con una luce di alimentazione di acqua fredda 6, 6a, almeno una seconda luce di ingresso 7, 7a, che comunica con una luce di alimentazione di acqua calda 8, 8a, ed almeno una luce di uscita 9, 9a dell'acqua miscelata, che comunica con almeno un condotto di erogazione 10, IOa dell'acqua miscelata sfociante all'esterno del corpo del miscelatore 2, 2a.
La luce di alimentazione di acqua fredda 6, 6a e la luce di alimentazione di acqua calda 8, 8a sono definite da rispettivi raccordi 28, 28a e 29, 29a che sono connessi, ad esempio mediante un accoppiamento filettato, al corpo del miscelatore 2, 2a in corrispondenza di appositi fori.
Secondo il trovato, almeno il condotto di erogazione 10, 10a dell'acqua miscelata si sviluppa all'interno di un corpo di protezione 11, Ila che à ̈ disposto internamente al corpo del miscelatore 2, 2a e che à ̈ distanziato, per almeno parte della sua estensione, dalle pareti interne del corpo del miscelatore 2, 2a in modo tale che, tra il corpo del miscelatore 2, 2a e il corpo di protezione 11, 11a risulti definita un'intercapedine 12, 12a che à ̈ separata a tenuta dalla luce di alimentazione dell'acqua calda 8, 8a e dalla luce di uscita 9, 9a dell'acqua miscelata.
In questo modo, l'intercapedine 12, 12a non à ̈ mai interessata dall'acqua calda o dall'acqua miscelata e quindi la superficie esterna del corpo del miscelatore 2, 2a non può mai raggiungere temperature pericolose o fastidiose per l 'utilizzatore in caso di contatto.
Preferibilmente, l'intercapedine 12, 12a à ̈ in comunicazione con la luce di alimentazione di acqua fredda 6, 6a e quindi viene costantemente raffreddata, durante il funzionamento del miscelatore termostatico, dall'acqua fredda che attraversa il corpo del miscelatore 2, 2a.
Opportunamente, la prima luce di ingresso 5, 5a della camera di miscelazione 3, 3a comunica con la luce di alimentazione di acqua fredda 6, 6a proprio attraverso l'intercapedine 12, 12a.
Preferibilmente, il corpo di protezione 11, 11a à ̈ realizzato in un materiale a bassa conducibilità termica o comunque con una conducibilità termica sensibilmente inferiore a quella del corpo del miscelatore 2, 2a, ad esempio un materiale sintetico.
Lungo il condotto di erogazione 10, 10a à ̈ definita una camera di regolazione della portata 13, 13a che alloggia mezzi di regolazione della portata 14, 14a dell'acqua miscelata da erogare.
Più particolarmente, la camera di miscelazione 3, 3a à ̈ preferibilmente definita, come il condotto di erogazione 10, 10a, all'interno del corpo di protezione 11, 11a.
Il corpo del miscelatore 2, 2a presenta una conformazione allungata, come pure il corpo di protezione 11, Ila che à ̈ alloggiato internamente ad esso. La camera di miscelazione 3, 3a e la camera di regolazione della portata 13, 13a sono definite nel corpo di protezione 11, 11a in prossimità delle estremità longitudinali del corpo del miscelatore 2, 2a.
La cartuccia di miscelazione termostatica 4, 4a potrà essere costituita da una cartuccia di miscelazione di tipo noto che presenta un organo di regolazione 15, 15a che à ̈ disposto in corrispondenza della prima luce di ingresso 5, 5a e della seconda luce di ingresso 7, 7a e che à ̈ mobile per variare il rapporto tra il grado di apertura di queste luci in modo da variare il rapporto tra le portate di acqua fredda e di acqua calda che vengono miscelate. Questo organo di regolazione 15, 15a à ̈ connesso ad un elemento termosensibile, non visibile nelle figure in quanto posto internamente alla cartuccia di miscelazione termostatica 4, 4a, che viene contattato dall'acqua miscelata e che provoca lo spostamento dell'organo di regolazione 15, 15a al variare della temperatura dell'acqua miscelata. L'organo di regolazione 15, 15a à ̈ collegato ad una manopola di regolazione 16, 16a posta all'esterno del corpo del miscelatore 2, 2a mediante la quale à ̈ possibile impostare la desiderata temperatura per l'acqua miscelata impostando una posizione prefissata dell'organo di regolazione 15, 15a.
Il condotto di erogazione 10, 10a presenta una parte 17, 17a che si sviluppa dalla camera di miscelazione 3, 3a alla camera di regolazione della portata 13, 13a ed una parte 19, 19a, 20, 20a che si sviluppa dalla camera di regolazione della portata 13, 13a fino ad uno o più sbocchi previsti sul corpo del miscelatore 2, 2a.
Nelle due forme di esecuzione illustrate, la camera di regolazione della portata 13, 13a presenta una luce di ingresso 18, 18a che à ̈ collegata, dal condotto di erogazione 10, 10a, alla luce di uscita 9, 9a della camera di miscelazione 3, 3a, e due luci di uscita dalle quali si sviluppano due diramazioni 19, 19a, 20, 20a del condotto di erogazione 10, 10a.
Nella prima forma di esecuzione, una diramazione 19 di queste due diramazioni si sviluppa dalla camera di regolazione della portata 13 alla bocca di erogazione 21 posta all'estremità di un braccio 22 che si aggetta dal lato frontale del corpo del miscelatore 2, 2a. La diramazione 19 del condotto di erogazione 10 si sviluppa corrispondentemente all'interno di un braccio 23 del corpo di protezione 11 posto internamente al braccio 22 del corpo del miscelatore 2.
Sulla bocca di rogazione 21 à ̈ montato, in modo di per sé noto, un aeratore 40.
E' da notare che l'intercapedine 12 si estende anche tra le pareti interne del braccio 22 del corpo del miscelatore 2 e il braccio 23 del corpo di protezione 11.
L'altra diramazione 20 del condotto di erogazione 10 si sviluppa dalla camera di regolazione della portata 13 ad una luce di erogazione 24 definita da un raccordo 25 che à ̈ connesso, ad esempio mediante un accoppiamento filettato, al corpo del miscelatore 2, in corrispondenza di un foro definito in una zona intermedia del lato inferiore del corpo del miscelatore 2. Mediante il raccordo 25, à ̈ possibile collegare il miscelatore termostatico ad un tubo flessibile che alimenta un'altra utenza, come ad esempio una doccetta manuale.
Nella seconda forma di esecuzione, le due diramazioni 19a, 20a del condotto di erogazione 10a in uscita dalla camera di regolazione della portata 13a si sviluppano, come pure il tratto del condotto di erogazione 10a che collega la camera di miscelazione 3a alla camera di regolazione della portata 13a, nella parte del corpo di protezione 11a che si estende dalla camera di miscelazione 3a alla camera di regolazione della portata 13a.
Le due diramazioni 19a, 20a del condotto di erogazione IOa si sviluppano ciascuna dalla camera di regolazione della portata 13a ad una relativa luce di erogazione 21a, 24a definita da un relativo raccordo 25a, 26a che à ̈ connesso, ad esempio mediante un accoppiamento filettato, al corpo del miscelatore 2a. Più precisamente, il raccordo 25a à ̈ connesso al corpo del miscelatore 2a in corrispondenza di un foro definito in una zona intermedia del lato superiore del corpo del miscelatore 2a, mentre il raccordo 26a à ̈ connesso al corpo del miscelatore 2a in corrispondenza di un altro foro definito in una zona intermedia del lato inferiore del corpo del miscelatore 2a. Mediante i raccordi 25a e 26a à ̈ possibile collegare il miscelatore termostatico a due utenze, ad esempio una canna di erogazione 30a del tipo illustrato nella figura 9, che può portare un soffione per doccia di tipo noto e non illustrato, ed un tubo di erogazione flessibile che alimenta un'altra utenza, come ad esempio una doccetta manuale .
Qualora, come nelle forme di esecuzione illustrate, la camera di regolazione della portata 13, 13a presenti due luci di uscita per alimentare due utenze, i mezzi di regolazione della portata 14, 14a comprendono un organo deviatore, di tipo noto, in grado di operare il collegamento selettivo e/o in combinazione delle due luci di uscita con la luce di ingresso 18, 18a di tale camera di regolazione della portata 13, 13a e quindi per operare il collegamento selettivo e/o in combinazione del ramo 17, 17a del condotto di erogazione 10, 10a che entra nella camera di regolazione della portata 13, 13a con le due diramazioni 19, 20, 19a, 20a del condotto di erogazione 10, 10a che escono dalla camera di regolazione della portata 13, 13a.
I mezzi di regolazione della portata 14, 14a sono connessi ad una manopola di regolazione 27, 27a che à ̈ associata ad un'estremità longitudinale del corpo del miscelatore 2, 2a opposta rispetto all'estremità che porta la manopola di regolazione 16, 16a che comanda la cartuccia di miscelazione termostatica 4, 4a.
Anche la canna di erogazione 30a, qualora prevista, à ̈ realizzata in modo tale da evitare scottature o fastidio all 'utilizzatore in caso di contatto. Infatti, la canna di erogazione 30a presenta, al suo interno, un tubo 3la che à ̈ distanziato dalle pareti interne della canna di erogazione 30a. Tale tubo 31a à ̈ collegabile a tenuta al raccordo 26a che definisce la luce di erogazione 24a del condotto di erogazione 10a in modo tale che, tra il tubo 31a e le pareti interne della canna di erogazione 30a, risulti definita un'intercapedine 32a che à ̈ separata a tenuta dall'interno del tubo 31a e dal condotto di erogazione 10a. In questo modo, l'acqua miscelata, in uscita dal miscelatore termostatico, fluisce all'interno del tubo 31a, realizzato preferibilmente in materiale sintetico, e non contatta le pareti interne della canna di erogazione 30a evitando così di riscaldarla in modo eccessivo .
Il funzionamento del miscelatore secondo il trovato risulta evidente da quanto descritto ed illustrato. In particolare, risulta evidente che l'intercapedine 12, 12a esistente tra il corpo di protezione 11, 11a e le pareti interne del corpo del miscelatore 2, 2a preserva il corpo del miscelatore 2, 2a da un riscaldamento eccessivo e, qualora, come preferito, in tale intercapedine 12, 12a venga fatta fluire l'acqua fredda che entra nel corpo del miscelatore 2, 2a, si ottiene addirittura un raffreddamento del corpo del miscelatore 2, 2a escludendo con sicurezza il pericolo di scottature da parte dell'utilizzatore .
Si à ̈ in pratica constatato come il miscelatore termostatico secondo il trovato assolva pienamente il compito prefissato in quanto esclude con sicurezza il pericolo di scottature da parte dell 'utilizzatore nel caso di un contatto con il corpo del miscelatore.
Il miscelatore termostatico, cosi concepito, Ã ̈ suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo; inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti .
In pratica, i materiali impiegati, purché compatibili con l'uso specifico, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi, secondo le esigenze e lo stato della tecnica.

Claims (10)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Miscelatore termostatico esterno, particolarmente per componenti igienico- sanitari, comprendente un corpo del miscelatore (2, 2a) con definita una camera di miscelazione (3, 3a) alloggiante una cartuccia di miscelazione termostatica (4, 4a) e presentante almeno una prima luce di ingresso (5, 5a) comunicante con una luce di alimentazione di acqua fredda (6, 6a), almeno una seconda luce di ingresso (7, 7a) comunicante con una luce di alimentazione di acqua calda (8, 8a) ed almeno una luce di uscita (9, 9a) dell'acqua miscelata comunicante con almeno un condotto di erogazione (10, 10a) dell'acqua miscelata sfociante all'esterno di detto corpo del miscelatore (2, 2a), caratterizzato dal fatto che almeno detto condotto di erogazione (10, 10a) dell'acqua miscelata si sviluppa all'interno di un corpo di protezione (11, 11a) disposto internamente a detto corpo del miscelatore (2, 2a) e distanziato, per almeno parte della sua estensione, dalle pareti interne di detto corpo del miscelatore (2, 2a) , tra detto corpo del miscelatore (2, 2a) e detto corpo di protezione (11, 11a) essendo definita un'intercapedine (12, 12a) separata a tenuta da detta luce di alimentazione dell'acqua calda (8, 8a) e da detta luce di uscita (9, 9a) dell'acqua miscelata.
  2. 2. Miscelatore, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta intercapedine (12, 12a) Ã ̈ in comunicazione con detta luce di alimentazione di acqua fredda (6, 6a).
  3. 3. Miscelatore, secondo le rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato dal fatto che detta prima luce di ingresso (5, 5a) comunica con detta luce di alimentazione di acqua fredda (6, 6a) attraverso detta intercapedine (12, 12a).
  4. 4. Miscelatore, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che, lungo detto condotto di erogazione (10, 10a) à ̈ definita una camera di regolazione della portata (13, 13a) alloggiante mezzi di regolazione della portata (14, 14a) dell'acqua miscelata da erogare .
  5. 5. Miscelatore, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta camera di miscelazione (3, 3a) à ̈ definita in detto corpo di protezione (11, 11a).
  6. 6. Miscelatore, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto corpo di protezione (11, 11a) à ̈ realizzato in un materiale avente una conducibilità termica minore rispetto alla conducibilità termica del materiale con il quale à ̈ realizzato detto corpo del miscelatore (2, 2a).
  7. 7. Miscelatore, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto corpo di protezione (11, 11a) à ̈ realizzato in materiale sintetico.
  8. 8. Miscelatore, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto condotto di erogazione (10, 10a), in uscita da detta camera di regolazione della portata (13, 13a), presenta almeno due diramazioni (19, 20, 19a, 20a) sfocianti all'esterno di detto corpo del miscelatore (2, 2a).
  9. 9. Miscelatore, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di regolazione della portata (14, 14a) comprendono un organo deviatore per il collegamento selettivo e/o in combinazione del ramo (17, 17a) di detto condotto di erogazione (10, 10a) entrante in detta camera di regolazione della portata (13, 13a) con dette almeno due diramazioni (19, 20, 19a, 20a) del condotto di erogazione (10, 10a) uscenti da detta camera di regolazione della portata (13, 13a).
  10. 10. Miscelatore, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere una canna di erogazione (30a) connessa ad una luce di erogazione (21a) comunicante con detto condotto di erogazione (10a), detta canna di erogazione (30a) presentando internamente un tubo (3la) distanziato dalle pareti interne di detta canna di erogazione (30a) e collegato a tenuta a detta luce di erogazione (21a), tra detto tubo (31a) e le pareti interne di detta canna di erogazione (30a) essendo definita un'intercapedine (32a) separata a tenuta dall'interno di detto tubo (31a) e da detto condotto di erogazione (10a).
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