ITMI20092053A1 - Cartuccia miscelatrice termostatica per dispositivi miscelatori di acqua calda e acqua fredda, particolarmente per componenti igienico-sanitari. - Google Patents

Cartuccia miscelatrice termostatica per dispositivi miscelatori di acqua calda e acqua fredda, particolarmente per componenti igienico-sanitari. Download PDF

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ITMI20092053A1
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    • G05CONTROLLING; REGULATING
    • G05DSYSTEMS FOR CONTROLLING OR REGULATING NON-ELECTRIC VARIABLES
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    • G05D23/01Control of temperature without auxiliary power
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Description

“CARTUCCIA MISCELATRICE TERMOSTATICA PER DISPOSITIVI MISCELATORI DI ACQUA CALDA E ACQUA FREDDA, PARTICOLARMENTE PER COMPONENTI IGIENICO-SANITARI”
D E S C R I Z I O N E
Il presente trovato ha come oggetto una cartuccia miscelatrice termostatica per dispositivi miscelatori di acqua calda e acqua fredda, particolarmente per componenti igienico-sanitari.
Sono noti dispositivi miscelatori di acqua calda e acqua fredda che sono provvisti una cartuccia termostatica mediante la quale è possibile portare e mantenere automaticamente la temperatura dell’acqua erogata ad un valore preimpostato.
I dispositivi miscelatori destinati ad essere montati su vasche da bagno o lavabi o lavandini o simili hanno generalmente un corpo a conformazione allungata nel quale sono definite: una prima camera, che comunica con un primo raccordo di alimentazione per l’acqua fredda, una seconda camera, che comunica con un secondo raccordo di alimentazione per l’acqua calda, un alloggiamento che comunica, attraverso una prima luce di collegamento, con la prima camera e, attraverso una seconda luce di collegamento, con la seconda camera. Questo alloggiamento comunica con una camera intermedia che è collegabile alla bocca di erogazione del dispositivo miscelatore, generalmente attraverso un organo regolatore della portata di acqua che viene erogata. Tale organo regolatore è generalmente costituito da una valvola manovrabile attraverso un’apposita manopola di comando che sporge dal corpo del dispositivo.
Nell’alloggiamento citato è disposta la cartuccia termostatica che varia automaticamente il rapporto tra la portata di acqua fredda e di acqua calda, che entrano nel dispositivo, in funzione di una preimpostata temperatura dell’acqua erogata.
Generalmente, le cartucce termostatiche di questo genere comprendono un involucro sostanzialmente cilindrico nel quale è definita una cavità che comunica con l’esterno attraverso almeno due luci di ingresso, rispettivamente almeno una prima luce di ingresso per l’acqua fredda e almeno una seconda luce di ingresso per l’acqua calda, che sono definite nelle pareti laterali dell’involucro, e attraverso una luce di uscita. Nella cavità citata è alloggiato un elemento termosensibile che è collegato ad un organo otturatore, anch’esso alloggiato nella cavità e mobile assialmente relativamente all’involucro per effetto della variazione di volume dell’elemento termosensibile o per azione di uno spostamento meccanico di regolazione che viene imposto dall’esterno all’elemento termosensibile attraverso una manopola di comando. L’organo otturatore è disposto in prossimità delle luci di ingresso in modo tale da variare, mediante il suo spostamento assiale relativamente all’involucro, il rapporto tra il grado di apertura della luce o delle luci di ingresso per l’acqua fredda e il grado di apertura della luce o delle luci di ingresso per l’acqua calda.
La cartuccia miscelatrice termostatica viene disposta nell’alloggiamento, definito internamente al corpo del dispositivo miscelatore, con la prima luce di ingresso in corrispondenza della prima luce di collegamento e con la seconda luce di ingresso in corrispondenza della seconda luce di collegamento e con la sua luce di uscita in comunicazione con la camera intermedia.
Nei dispositivi miscelatori di tipo noto, l’alloggiamento nel quale viene disposta la cartuccia miscelatrice termostatica è solitamente situato in prossimità del raccordo di alimentazione dell’acqua fredda. Più particolarmente, considerando un dispositivo miscelatore di tipo noto installato sul componente igienico-sanitario, il corpo del dispositivo è disposto sostanzialmente in orizzontale con il raccordo di alimentazione dell’acqua fredda situato in prossimità dell’estremità destra del corpo del dispositivo e con il raccordo di alimentazione dell’acqua calda situato in prossimità dell’estremità sinistra. Generalmente, dall’estremità destra del corpo del dispositivo sporge la manopola di comando che agisce sull’elemento termosensibile della cartuccia miscelatrice termostatica, mentre dall’estremità sinistra del corpo del dispositivo sporge la manopola di regolazione della portata.
La disposizione della cartuccia miscelatrice termostatica in prossimità del raccordo di alimentazione dell’acqua fredda denota l’inconveniente di richiedere che la seconda camera si estenda per gran parte del corpo del dispositivo provocando, durante il normale utilizzo del dispositivo, un suo sensibile riscaldamento che può risultare fastidioso se non addirittura pericoloso per l’utilizzatore quando questo deve intervenire sulle manopole di comando per regolare la portata e/o la temperatura dell’acqua in uscita dal dispositivo.
D’altra parte, questo problema non può essere risolto semplicemente modificando la struttura del corpo dei dispositivi miscelatori in quanto le cartucce miscelatrici termostatiche di tipo noto non possono essere posizionate in prossimità del raccordo di alimentazione dell’acqua calda poiché, per come sono congegnate, avrebbero un funzionamento contrario rispetto a quello necessario per regolare automaticamente la temperatura dell’acqua che viene erogata.
Compito precipuo del presente trovato quello di risolvere il problema sopra esposto, realizzando una cartuccia miscelatrice termostatica che possa essere disposta, all’interno del corpo di un dispositivo miscelatore, in prossimità del raccordo di ingresso dell’acqua calda in modo tale da limitare l’estensione del corpo del dispositivo miscelatore che è a diretto contatto con l’acqua calda in ingresso.
Nell’ambito di questo compito, uno scopo del trovato è quello di realizzare una cartuccia miscelatrice termostatica che assicuri un funzionamento preciso ed affidabile.
Un altro scopo del trovato è quello di realizzare una cartuccia miscelatrice termostatica che possa essere realizzata con costi competitivi.
Un ulteriore scopo del trovato è quello di realizzare un dispositivo miscelatore di acqua calda e di acqua fredda, utilizzabile con la cartuccia miscelatrice termostatica secondo il trovato, che eviti efficacemente il pericolo di scottature o che comunque eviti di arrecare fastidio all’utilizzatore.
Questo compito, nonché questi ed altri scopi che meglio appariranno in seguito, sono raggiunti da una cartuccia miscelatrice termostatica per dispositivi miscelatori di acqua calda e acqua fredda, particolarmente per componenti igienico-sanitari, comprendente un involucro sostanzialmente cilindrico definente internamente una cavità comunicante con l’esterno attraverso almeno due luci di ingresso rispettivamente almeno una prima luce di ingresso per l’acqua fredda e almeno una seconda luce di ingresso per l’acqua calda, definite nelle pareti laterali di detto involucro, e attraverso una luce di uscita; in detta cavità essendo alloggiato un elemento termosensibile collegato ad un organo otturatore anch’esso alloggiato in detta cavità e mobile assialmente relativamente a detto involucro per effetto della variazione di volume di detto elemento termosensibile o per azione di uno spostamento meccanico di regolazione; detto organo otturatore essendo disposto in prossimità di dette luci di ingresso per variare, mediante il suo spostamento assiale relativamente a detto involucro, il rapporto tra il grado di apertura di detta almeno una prima luce di ingresso e il grado di apertura di detta almeno una seconda luce di ingresso, detta almeno una prima luce di ingresso e detta almeno una seconda luce di ingresso essendo distanziate tra loro lungo una direzione parallela all’asse di detto involucro da una zona di tenuta dell’involucro interposta, caratterizzata dal fatto che detto organo otturatore presenta, in una zona intermedia del suo sviluppo assiale, un passaggio in comunicazione con detta luce di uscita e posizionabile in corrispondenza di detta almeno una prima luce di ingresso e/o di detta almeno una seconda luce di ingresso, detto passaggio essendo delimitato assialmente da due zone di tenuta contrapposte dell’organo otturatore, detto organo otturatore essendo mobile assialmente relativamente a detto involucro tra due posizioni estreme nelle quali si impegna selettivamente, mediante una o l’altra di dette due zone di tenuta dell’organo otturatore, con detta zona di tenuta dell’involucro rispettivamente per interrompere il collegamento tra detta almeno una prima luce di ingresso e detto passaggio o per interrompere il collegamento tra detta almeno una seconda luce di ingresso e detto passaggio.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, della cartuccia miscelatrice termostatica secondo il trovato, illustrata, a titolo indicativo e non limitativo, negli uniti disegni, in cui:
la figura 1 illustra un dispositivo miscelatore sezionato secondo un piano passante per l’asse della cartuccia miscelatrice, nella condizione di funzionamento che corrisponde all’erogazione di acqua solo fredda;
la figura 2 illustra il dispositivo miscelatore della figura 1, nella condizione di funzionamento che corrisponde all’erogazione di acqua calda miscelata con acqua fredda;
la figura 3 illustra il dispositivo miscelatore delle figure precedenti, nella condizione di funzionamento che corrisponde all’erogazione di acqua solo calda.
Con riferimento le figure citate, la cartuccia miscelatrice termostatica secondo il trovato, indicata globalmente con il numero di riferimento 1, comprende un involucro 2, sostanzialmente cilindrico, nel quale è definita una cavità 3 che comunica con l’esterno attraverso almeno due luci di ingresso, rispettivamente almeno una prima luce di ingresso 4 per l’acqua fredda e almeno una seconda luce di ingresso 5 per l’acqua calda, e attraverso una luce di uscita 6. Le luci di ingresso 4, 5 attraversano le pareti laterali dell’involucro 2 e, sia per l’acqua calda che per l’acqua fredda, si potranno prevedere più luci di ingresso 4, 5, che si susseguono circonferenzialmente sulla superficie laterale dell’involucro 2 con le prime luci di ingresso 4 per l’acqua fredda disposte in un piano perpendicolare all’asse 2a dell’involucro 2 e con le seconde luci di ingresso 5 per l’acqua calda disposte anch’esse in un piano perpendicolare all’asse 2a dell’involucro 2, ma distanziato rispetto al piano nel quale giacciono le prime luci di ingresso 4. Fermo restando il fatto che si potranno prevedere più prime luci di ingresso 4 e più seconde luci di ingresso 5, qui di seguito, per semplicità di descrizione, si farà riferimento ad una prima luce di ingresso 4 per l’acqua fredda e ad una seconda luce di ingresso 5 per l’acqua calda.
Nella cavità 3, è alloggiato un elemento termosensibile 7 che è collegato ad un organo otturatore 8, anch’esso alloggiato nella cavità 3 e mobile assialmente relativamente all’involucro 2 per effetto della variazione di volume dell’elemento termosensibile 7 o per azione di uno spostamento meccanico di regolazione, come meglio apparirà in seguito.
L’organo otturatore 8 è disposto in prossimità delle luci di ingresso 4, 5 per variare, mediante il suo spostamento assiale relativamente all’involucro 2, il rapporto tra il grado di apertura della prima luce di ingresso 4 e il grado di apertura della seconda luce di ingresso 5.
La prima luce di ingresso 4 e la seconda luce di ingresso 5 sono distanziate tra loro, lungo una direzione parallela all’asse 2a dell’involucro 2, da una zona di tenuta 9 dell’involucro 2 interposta.
Secondo il trovato, l’organo otturatore 8 presenta, in una zona intermedia del suo sviluppo assiale, un passaggio 10 che è in comunicazione con la luce di uscita 6 e che è posizionabile in corrispondenza della prima luce di ingresso 4 e/o della seconda luce di ingresso 5. Il passaggio 10 è delimitato assialmente da due zone di tenuta 11, 12 contrapposte dell’organo otturatore 8 il quale è mobile assialmente relativamente all’involucro 2 tra due posizioni estreme, raffigurate rispettivamente nella figura 1 e nella figura 3, nelle quali si impegna selettivamente mediante una o l’altra di queste zone di tenuta 11, 12 dell’organo otturatore 8 con la zona di tenuta 9 dell’involucro 2 rispettivamente per interrompere il collegamento tra la seconda luce di ingresso 5 e il passaggio 10 (figura 1) o per interrompere il collegamento tra la prima luce di ingresso 4 e il passaggio 10 (figura 3).
Preferibilmente, le due zone di tenuta 11, 12 dell’organo otturatore 8 sono provviste di rispettive guarnizioni di tenuta 13, 14 e sono impegnabili con la zona di tenuta 9 dell’involucro 2.
Queste guarnizioni di tenuta 13, 14 sono preferibilmente realizzate in materiale elasticamente deformabile in modo tale da assicurare un’ottima tenuta nell’accoppiamento con la zona di tenuta 9 dell’involucro 2 pur senza richiedere un elevato grado di finitura della superficie con la quale devono accoppiarsi.
La superficie della zona di tenuta 9 dell’involucro 2 con la quale sono destinate ad impegnarsi le guarnizioni di tenuta 13, 14 è delimitata assialmente da due smussi di invito 15, 16 a conformazione conica con asse coincidente con l’asse 2a dell’involucro 2 e con vertici rivolti da parti opposte tra loro.
Opportunamente, l’organo otturatore 8 è realizzato cavo e, al suo interno, è inserito un organo intermedio 17, anch’esso cavo, che si sviluppa attorno all’asse 2a dell’involucro 2. Tale organo intermedio 17 alloggia una porzione dell’elemento termosensibile 7 e, tra l’organo otturatore 8 e l’organo intermedio 17, è definita un’intercapedine 18 che comunica con il passaggio 10 e con l’interno dell’organo intermedio 17, nel quale è alloggiata la porzione dell’elemento termosensibile 7 che si protende attraverso un’estremità assiale dell’organo intermedio 17 stesso. Più particolarmente, l’intercapedine 18 comunica con l’interno dell’organo intermedio 17 proprio in corrispondenza dell’estremità di questo attraverso la quale entra l’elemento termosensibile 7. L’interno dell’organo intermedio 17 è in comunicazione, con la sua estremità assiale opposta rispetto all’estremità assiale che è attraversata dall’elemento termosensibile 7, con la luce di uscita 6.
L’organo otturatore 8 è interposto tra uno spallamento assiale 19 dell’elemento termosensibile 7 e un organo elastico, costituito da una molla 20, che preme assialmente l’organo otturatore 8 contro lo spallamento assiale 19. Più particolarmente, l’elemento termosensibile 7 si appoggia mediante il suo spallamento assiale 19 contro nervature 21 dell’organo otturatore 8.
L’organo otturatore 8 presenta una conformazione sostanzialmente cilindrica ed è accoppiato, coassialmente e in modo scorrevole assialmente, all’interno di una porzione cilindrica della cavità 3 dell’involucro 2. Il passaggio 10 è definito in una zona mediana dello sviluppo assiale dell’organo otturatore 8.
L’elemento termosensibile 7 è disposto in corrispondenza dell’asse 2a dell’involucro 2 ed è spostabile lungo lo stesso asse 2a mediante una manopola di comando 22 connessa ad un albero 23 il quale è collegato ad una bussola 24 attraverso un accoppiamento vite-madrevite 25 il cui asse coincide con l’asse 2a.
La bussola 24 è disposta coassialmente all’elemento termosensibile 7 il quale si appoggia con una sua estremità assiale, opposta rispetto all’estremità assiale inserita all’interno dell’organo otturatore 8, contro tale bussola 24. In pratica, ruotando la manopola di comando 22 attorno all’asse 2a relativamente all’involucro 2, si provoca lo spostamento assiale dell’elemento termosensibile 7 lungo l’asse 2a variando la posizione del passaggio 10 dell’organo otturatore 8 relativamente all’involucro 2 e quindi relativamente alla prima luce di ingresso 4 e alla seconda luce di ingresso 5. Mediante questa variazione di posizione del passaggio 10 dell’organo otturatore 8 relativamente all’involucro 2 è possibile variare la regolazione della temperatura dell’acqua erogata, come meglio apparirà in seguito.
La cartuccia miscelatrice termostatica secondo il trovato è destinata ad essere alloggiata internamente ad un dispositivo miscelatore di acqua calda e di acqua fredda, particolarmente per componenti igienico-sanitari.
Tale dispositivo, indicato globalmente con il numero di riferimento 29, come illustrato, comprende un corpo 30 cavo, a conformazione allungata, nel quale sono definite: una prima camera 31, che comunica con un primo raccordo 32 di alimentazione di acqua fredda, una seconda camera 33 che comunica con un secondo raccordo 34 di alimentazione di acqua calda, e un alloggiamento 35 che comunica, attraverso una prima luce di collegamento 36 con la prima camera 31 e, attraverso una seconda luce di collegamento 37, con la seconda camera 33. L’alloggiamento 35 comunica con una camera intermedia 38 la quale è collegabile ad una bocca di erogazione 39. L’alloggiamento 35 è situato in prossimità del secondo raccordo 34 e cioè del raccordo che è destinato ad essere collegato ad una condotto di alimentazione di acqua calda, ed alloggia una cartuccia miscelatrice termostatica 1 secondo il trovato che è disposta con la sua prima luce di ingresso 4 in corrispondenza della prima luce di collegamento 36, con la seconda luce di ingresso 5 in corrispondenza della seconda luce di collegamento 37 e con la luce di uscita 6 in comunicazione con la camera intermedia 38.
La camera intermedia 38 è collegabile alla bocca di erogazione 39 attraverso una luce 40 che è controllata da un organo regolatore della portata, come ad esempio una valvola con un organo otturatore 41 comandabile mediante una relativa manopola di comando 42. Tale valvola, come illustrato, può essere costituita da una valvola a vitone di tipo noto.
Il primo raccordo 32 e il secondo raccordo 34 sono distanziati tra loro lungo una direzione parallela all’asse 2a dell’involucro 2 e il corpo 30 del dispositivo miscelatore presenta una conformazione allungata lungo la direzione parallela all’asse 2a dell’involucro 2. La prima camera 31 presenta uno sviluppo, lungo una direzione parallela all’asse dell’involucro 2, notevolmente maggiore rispetto a quello della seconda camera 33.
In questo modo, la porzione del corpo 30 del dispositivo miscelatore che risulta a diretto contatto con l’acqua calda, entrante attraverso il secondo raccordo 34, risulta estremamente contenuta e quindi preserva efficacemente l’utente dal pericolo di ustioni o comunque da fastidi.
Il funzionamento di un dispositivo miscelatore di acqua calda e acqua fredda equipaggiato con una cartuccia miscelatrice termostatica secondo il trovato è il seguente.
La desiderata temperatura per l’acqua che deve essere erogata attraverso la bocca di erogazione 39 viene impostata agendo sulla manopola di comando 22 che, come spiegato, regola la posizione dell’elemento termosensibile 7 e quindi dell’organo otturatore 8 con il relativo passaggio 10 relativamente alla prima luce di ingresso 4 e alla seconda luce di ingresso 5.
Qualora la temperatura impostata risultasse compresa tra la temperatura dell’acqua calda e la temperatura dell’acqua fredda che entrano nel dispositivo miscelatore attraverso i raccordi di alimentazione 32 e 34, in condizioni di regime, si avrà erogazione di acqua miscelata. In tale condizione, illustrata nella figura 2, il passaggio 10 si trova contemporaneamente in comunicazione con la prima luce di ingresso 4 e con la seconda luce di ingresso 5. L’acqua fredda e l’acqua calda fluiscono contemporaneamente attraverso il passaggio 10 e quindi, attraverso l’intercapedine 18, raggiungono l’interno dell’organo intermedio 17 venendo a contatto con l’elemento termosensibile 7. Infine, l’acqua miscelata esce dall’involucro 2 attraverso la luce di uscita 6 e quindi transita nella camera intermedia 38 e da questa alla bocca di erogazione 39 passando attraverso la luce 40 controllata dall’organo otturatore 41 mediante il quale è possibile regolare la portata che viene erogata attraverso la bocca di erogazione 39.
Se l’acqua che viene a contatto con l’elemento termosensibile 7 ha una temperatura maggiore rispetto a quella impostata mediante la manopola 22, la dilatazione dell’elemento termosensibile 7 provoca uno spostamento assiale dell’organo otturatore 8 nel senso di traslazione che va a ridurre il grado di apertura della seconda luce di ingresso 5 e cioè subisce uno spostamento verso destra nelle figure. In questo modo, si ha un maggiore flusso di acqua fredda rispetto al flusso di acqua calda attraverso le luci di ingresso 4, 5 ottenendo un abbassamento della temperatura dell’acqua erogata. Al limite, la seconda luce di ingresso 5 può subire una chiusura totale, come illustrato nella figura 1.
Viceversa, se l’acqua che viene a contatto con l’elemento termosensibile 7 ha una temperatura minore rispetto a quella impostata mediante la manopola 22, la contrazione dell’elemento termosensibile 7 provoca uno spostamento assiale dell’organo otturatore 8 nel senso di traslazione che va a ridurre il grado di apertura della prima luce di ingresso 4 cioè subisce uno spostamento verso sinistra nelle figure. In questo modo, si ha un maggiore flusso di acqua calda rispetto al flusso di acqua fredda attraverso le luci di ingresso 4, 5 ottenendo un innalzamento della temperatura dell’acqua erogata. Al limite, la prima luce di ingresso 4 può subire una chiusura totale, come illustrato nella figura 3.
È da notare che l’acqua proveniente dalle luci di ingresso 4, 5 viene a contatto con l’elemento termosensibile 7 dopo avere percorso l’intercapedine 18 e quindi risulta miscelata omogeneamente rendendo il funzionamento dell’elemento termosensibile 7 più preciso ed affidabile.
Si è in pratica constatato come la cartuccia miscelatrice termostatica secondo il trovato assolva pienamente il compito prefissato in quanto consente di realizzare dispositivi miscelatori nei quali la zona a diretto contatto con l’acqua calda alimentata al dispositivo ed esposta al contatto con l’utilizzatore risulta estremamente ridotta e quindi consegue una maggiore sicurezza nell’utilizzo di questi dispositivi.
Un ulteriore vantaggio della cartuccia miscelatrice termostatica secondo il trovato è quello di attuare una miscelazione omogenea dell’acqua calda e dell’acqua fredda prima che queste vengano a contatto con l’elemento termosensibile e quindi di ottenere un funzionamento più affidabile e preciso di tale elemento.
Un altro vantaggio ancora della cartuccia miscelatrice termostatica secondo il trovato è quello di richiedere una ridotta precisione nella lavorazione delle superfici di tenuta.
La cartuccia miscelatrice termostatica, così concepita, è suscettibile di numerose modifiche varianti, tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo; inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti.
In pratica, i materiali impiegati, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi secondo le esigenze e lo stato della tecnica.

Claims (11)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Cartuccia miscelatrice termostatica per dispositivi miscelatori di acqua calda e acqua fredda, particolarmente per componenti igienico-sanitari, comprendente un involucro (2) sostanzialmente cilindrico definente internamente una cavità (3) comunicante con l’esterno attraverso almeno due luci di ingresso (4, 5), rispettivamente almeno una prima luce di ingresso (4) per l’acqua fredda e almeno una seconda luce di ingresso (5) per l’acqua calda, definite nelle pareti laterali di detto involucro (2), e attraverso una luce di uscita (6); in detta cavità (3) essendo alloggiato un elemento termosensibile (7) collegato ad un organo otturatore (8) anch’esso alloggiato in detta cavità (3) e mobile assialmente relativamente a detto involucro (2) per effetto della variazione di volume di detto elemento termosensibile (7) o per azione di uno spostamento meccanico di regolazione; detto organo otturatore (8) essendo disposto in prossimità di dette luci di ingresso (4, 5) per variare, mediante il suo spostamento assiale relativamente a detto involucro (2), il rapporto tra il grado di apertura di detta almeno una prima luce di ingresso (4) e il grado di apertura di detta almeno una seconda luce di ingresso (5), detta almeno una prima luce di ingresso (4) e detta almeno una seconda luce di ingresso (5) essendo distanziate tra loro lungo una direzione parallela all’asse (2a) di detto involucro (2) da una zona di tenuta (9) dell’involucro (2) interposta, caratterizzata dal fatto che detto organo otturatore (8) presenta, in una zona intermedia del suo sviluppo assiale, un passaggio (10) in comunicazione con detta luce di uscita (6) e posizionabile in corrispondenza di detta almeno una prima luce di ingresso (4) e/o di detta almeno una seconda luce di ingresso (5), detto passaggio (10) essendo delimitato assialmente da due zone di tenuta (11, 12) contrapposte dell’organo otturatore (8), detto organo otturatore (8) essendo mobile assialmente relativamente a detto involucro (2) tra due posizioni estreme nelle quali si impegna selettivamente, mediante una o l’altra di dette due zone di tenuta (11, 12) dell’organo otturatore (8), con detta zona di tenuta (9) dell’involucro (2) rispettivamente per interrompere il collegamento tra detta almeno una prima luce di ingresso (4) e detto passaggio (10) o per interrompere il collegamento tra detta almeno una seconda luce di ingresso (5) e detto passaggio (10).
  2. 2. Cartuccia, secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che dette due zone di tenuta (11, 12) dell’organo otturatore (8) sono provviste di rispettive guarnizioni di tenuta (13, 14) impegnabili con detta zona di tenuta (9) dell’involucro (2).
  3. 3. Cartuccia, secondo le rivendicazioni 1 e 2, caratterizzata dal fatto che dette guarnizioni di tenuta (13, 14) sono elasticamente deformabili.
  4. 4. Cartuccia, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che la superficie di detta zona di tenuta (9) dell’involucro (2) impegnabile con dette due guarnizioni di tenuta (13, 14) è delimitata assialmente da due smussi di invito (15, 16) a conformazione conica con asse coincidente con l’asse (2a) di detto involucro (2) e con vertici rivolti da parti opposte tra loro.
  5. 5. Cartuccia, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto organo otturatore (8) è realizzato cavo e dal fatto che, in detto organo otturatore (8), è inserito un organo intermedio (17) anch’esso cavo e sviluppantesi attorno all’asse (2a) di detto involucro (2); detto organo intermedio (17) alloggiando una porzione di detto elemento termosensibile (7) e, tra detto organo otturatore (8) e detto organo intermedio (17), essendo definita un’intercapedine (18) comunicante con detto passaggio (10) e con l’interno di detto organo intermedio (17) nel quale è alloggiata detta porzione dell’elemento termosensibile (7) protendentesi attraverso un’estremità assiale di detto organo intermedio (17); l’interno di detto organo intermedio (17) essendo in comunicazione, con la sua estremità assiale opposta rispetto all’estremità assiale attraversata da detto elemento termosensibile (7), con detta luce di uscita (6).
  6. 6. Cartuccia, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta intercapedine (18) comunica con l’interno di detto organo intermedio (17) in corrispondenza della sua estremità assiale attraversata da detto elemento termosensibile (7).
  7. 7. Cartuccia, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto organo otturatore (8) è interposto tra uno spallamento assiale (19) di detto elemento termosensibile (7) ed un organo elastico (20) premente assialmente detto organo otturatore (8) contro detto spallamento assiale (19).
  8. 8. Cartuccia, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto organo otturatore (8) presenta una conformazione sostanzialmente cilindrica ed è accoppiato, coassialmente ed in modo scorrevole assialmente, all’interno di una porzione cilindrica della cavità (3) di detto involucro (2), detto passaggio (10) essendo definito in una zona mediana dello sviluppo assiale di detto organo otturatore (8).
  9. 9. Dispositivo miscelatore (29) di acqua calda e acqua fredda, particolarmente per componenti igienico-sanitari, comprendente un corpo (30) con definita una prima camera (31) comunicante con un primo raccordo di alimentazione (32) di acqua fredda, una seconda camera (33) comunicante con un secondo raccordo di alimentazione (34) di acqua calda, un alloggiamento (35) comunicante, attraverso una prima luce di collegamento (36), con detta prima camera (31) e, attraverso una seconda luce di collegamento (37), con detta seconda camera (33); detto alloggiamento (35) essendo in comunicazione con una camera intermedia (38) collegabile ad una bocca di erogazione (39), caratterizzato dal fatto che detto alloggiamento (35) è situato in prossimità di detto secondo raccordo di alimentazione (34) ed alloggia una cartuccia (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, disposta con detta almeno una prima luce di ingresso (4) in corrispondenza di detta prima luce di collegamento (36), con detta almeno una seconda luce di ingresso (5) in corrispondenza di detta seconda luce di collegamento (37) e con detta luce di uscita (6) in comunicazione con detta camera intermedia (38).
  10. 10. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta camera intermedia (38) è collegabile a detta bocca di erogazione (39) attraverso una luce (40) controllata da un organo regolatore della portata (41, 42).
  11. 11. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto primo raccordo di alimentazione (32) e detto secondo raccordo di alimentazione (34) sono distanziati tra loro lungo una direzione parallela all’asse (2a) di detto involucro (2), detto corpo (30) presentando una conformazione allungata lungo una direzione parallela all’asse (2a) di detto involucro (2) e detta prima camera (31) presentando uno sviluppo, lungo una direzione parallela all’asse (2a) di detto involucro (2), maggiore rispetto a quello di detta seconda camera (33).
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Citations (4)

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