ITMI20130332U1 - Montante di barriera stradale perfezionato. - Google Patents

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Luigi Serafin
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M D S Handels Und Montagen Gesells Chaft M B H
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Description

MONTANTE DI BARRIERA STRADALE PERFEZIONATO
DESCRIZIONE
Campo tecnico
Il presente trovato riguarda una barriera stradale di sicurezza, utilizzata come protezione laterale di una sede stradale o come spartitraffico, con la finalità di impedire, o quanto meno ridurre il rischio di una fuoriuscita dalla sede stradale, od un salto di corsia, di autoveicoli o mezzi di trasporto in genere nel caso di sbandamento od urto.
Stato della tecnica anteriore
E' noto un primo tipo di barriera stradale di sicurezza, anche detta a "guard-rail", realizzata in metallo e comprendente una pluralità di montanti metallici, disposti normalmente a distanza costante l'uno dall'altro ed infissi nel terreno, sui quali è fissata una lamiera sagomata, a sezione aperta, che si estende longitudinalmente rispetto alla sede stradale.
E' noto anche un tipo di barriera perfezionato, denominata "New Jersey" per identificare il particolare profilo degli elementi modulari che la costituiscono. Tali elementi modulari sono realizzati in calcestruzzo oppure comprendono un mantello sagomato in lamiera di tipo scatolare. Il suddetto profilo a "New Jersey" prevede, alla base della barriera, una superficie inclinata, corrente dal basso verso l'alto e verso l'esterno rispetto alla sede stradale: se gli pneumatici di un veicolo, in caso di sbandata, vanno a sormontare detta superficie inclinata, questa favorisce il ritorno del veicolo verso l'interno della carreggiata, evitandone sia l'urto contro la parte superiore della barriera, sia lo scavalcamento verso l'altra carreggiata.
Una soluzione particolarmente efficace è stata proposta nel brevetto EP 1.766.141 a nome della stessa Richiedente. Rispetto alla tecnica precedente, questo documento propone una barriera stradale con le caratteristiche di sicurezza tipiche delle barriere tipo "New Jersey", ma con una elasticità strutturale, una resistenza torsio-flessionale ed una resistenza ai carichi particolarmente eccellenti. Più precisamente, questa barriera comprende una pluralità di montanti o costole metalliche disposte verticalmente ed atte ad essere fissati alla sede stradale, sulle quali è unito un mantello in lamiera presentante almeno una superficie frontale rivolta verso la sede stradale ed avente un profilo del tipo "New Jersey", od assimilabile ad esso.
Ciascuna delle costole metalliche si compone di due fianchi laterali, disposti su un piano sostanzialmente verticale e uniti tra loro posteriormente, che sono divergenti verso la superficie frontale del mantello. La costola metallica comprende inoltre una base, disposta a terra, in cui sono realizzati mezzi di guida atti a cooperare con coniugati mezzi di ancoraggio. I mezzi di guida comprendono due pareti rivolte verso l'alto e leggermente distanti l'una dall'altra, a definire un binario o guida lungo il quale sono atti a scorrere i mezzi di ancoraggio. Questi ultimi comprendono vantaggiosamente un carrello o slitta presentante fori per accogliere mezzi di fissaggio alla sede stradale. I mezzi di fissaggio si ancorano al terreno nello spazio tra le due pareti rivolte verso l'alto della base della costola metallica. In questo modo, quest'ultima è ancorata al terreno senza esservi direttamente fissata e ciò consente di mantenere un certo gioco di scorrimento che aumenta la resistenza elastica della barriera in caso di urti.
Inoltre, grazie a questa soluzione, la costola metallica, per ognuno degli elementi modulari, distribuisce il peso del mantello in modo uniforme, in quanto i due fianchi laterali divergenti definiscono un'ampia superficie di supporto dei carichi e delle sollecitazioni. Inoltre, il sostegno ottenuto lungo le due linee definite dai fianchi laterali aumenta la rigidità torsio-flessionale del mantello.
Problema e soluzione
Nell'impiego pratico, una barriera di sicurezza quale descritta nel documento EP 1766141 - alla quale si rimanda per maggiori dettagli della tecnica nota - ha dato ottimi risultati; tuttavia si sono dovuti riconoscere alcuni inconvenienti minori, sopratutto per quanto riguarda la struttura relativamente complessa delle costole metalliche, il montaggio delle stesse, e conseguentemente il costo di fabbricazione e/o di manutenzione della barriera nel suo complesso.
Descrizione sommaria del trovato
Problema alla base del trovato è pertanto di proporre una struttura di barriera di sicurezza migliorata, che superi gli inconvenienti menzionati e che consenta in particolare di semplificare e quindi ridurre il costo di fabbricazione dei suoi componenti, facilitando al tempo stesso il relativo montaggio. Questo scopo viene raggiunto attraverso le caratteristiche menzionate nella rivendicazione 1. Le rivendicazioni subordinate descrivono caratteristiche preferenziali del trovato.
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risultano comunque meglio evidenti dalla seguente descrizione dettagliata di una forma di esecuzione preferita, data a puro titolo esemplificativo e non limitativo ed illustrata nei disegni allegati, nei quali:
fig. 1 è una vista prospettica degli elementi componenti di una barriera di sicurezza secondo il trovato, vista dal lato della corsia di marcia;
fig. 2 è una vista prospettica simile a quella di fig. 1, ma con la barriera vista dal lato esterno alla corsia di marcia;
fig. 2A è una vista in prospetiva del solo mantello della barriera; fig. 2B è una vista in pianta dello sviluppo in piano del preformato di lamiera da cui si ricava per piegatura il montate secondo il trovato;
fig. 3 è una vista prospettica, in scala maggiore, di quegli elementi componenti che sono racchiusi nel dettaglio A di fig. 2;
fig. 4 è una vista prospettica del solo montante di sostegno, quale mostrato nel dettaglio A di fig. 2;
fig. 5 è una vista simile a quella di fig. 4, di una variante costruttiva del montante di sostegno;
fig. 6 è una vista schematica in alzato laterale degli stessi componenti mostrati in fig. 3; di cui
fig. 7 è una vista in pianta di una porzione di barriera secondo il trovato.
Descrizione dettagliata
Come schematizzato nelle figure 1 e 2 - che mostrano solo un breve tratto di barriera, la cui lunghezza è peraltro indeterminata - la barriera di sicurezza si compone, in modo noto dal documento EP1766141, di una pluralità di costole o montanti verticali 1 di supporto, a ciascuno dei quali è ancorato un mantello 2, che costituisce la barriera vera e propria, formato da una lamiera metallica opportunamente sagomata.
Sia l'impiego di questi montanti 1 di supporto del mantello 2, sia l'utilizzo di pannelli 4 frangi-vento, ancorati su detti montanti 1, sono noti dallo stesso documento EP 1766141, e dunque non si ritiene necessaria alcuna ulteriore spiegazione.
Il mantello 2 è realizzato in lamiera piegata secondo un profilo del tipo "New Jersey", od assimilabile ad esso; preferibilmente, esso ha una sagomatura identica a quella illustrata nel documento EP 1766141 citato sopra e dunque non è necessario alcun ulteriore chiarimento sulla sua struttura e funzione.
Secondo un primo aspetto del trovato, la struttura dei montanti di supporto 1 è costruita in modo originale, quale rappresentata nelle figure 3, 4 e 5. In particolare, i montanti 1 di supporto - che hanno genericamente una forma in pianta a trapezio isoscele, con base maggiore rivolta verso il mantello 2 (come insegnato anche in EP 1766141) -sono vantaggiosamente realizzati in un sol pezzo di lamiera piegata.
In particolare, ciascun montante 1 si compone di un corpo prismatico aperto, ottenuto dal ripiegamento di una lamiera piana. Il corpo prismatico aperto presenta una parete piana posteriore la, rettangolare, verticale, da cui si prolungano due pareti laterali lb, le, anch'esse verticali ed estendentesi in modo divergente (di circa 100°) dalla parete posteriore piana la. Le due pareti laterali lb e le presentano una conformazione complessivamente a triangolo rettangolo con il lato di ipotenusa che funge da appoggio per il mantello 2.
Ciascuno dei bordi liberi dei lati di ipotenusa delle pareti lb, le è sagomato in modo da aderire con precisione alla parete posteriore del mantello 2, cioè la parete opposta a quella rivolta verso la carreggiata, così da consentire un efficace e stabile ancoraggio.
Qui di seguito si descrive, più precisamente, la sagomatura del bordo della parete le, essendo inteso che il bordo della parete lb presenta un profilo specularmente identico ed è dunque superfluo darne una descrizione ulteriore.
Il bordo di ipotenusa della parete le presenta un incavo superiore 5 ed un incavo inferiore 6; il profilo di questi incavi è di forma tale da alloggiare le nervature sagomate 5' e 6' formate nel mantello 2, sposandone il contorno, nel modo già illustrato nel documento EP-1766141.
Oltre agli incavi di alloggiamento 5 e 6, il bordo inclinato della parete le presenta inoltre almeno tre alette 7, 8 e 9 aggettanti verso l'esterno del corpo del montante 1, disposte lungo il bordo non occupato da detti incavi (5, 6). Le alette sono ripiegate verso l'esterno rispetto al piano della rispettiva parete lb, in modo da disporsi parallele al mantello 2 e svolgere così una funzione di supporto e fissaggio.
In sostanza, queste alette sono formate di pezzo con la stessa parete le - o rispettivamente con la parete lb, in modo specularmente simmetrico - e formate per ripiegatura a squadra della lamiera.
Sia per la parete le che per la parete lb, le alette 7, 8 e 9 sono preferibilmente dotate di fori 10, mentre nella parete di fondo la sono previsti fori 11, la cui utilità si illustrerà nel seguito.
Le alette 7, 8 e 9 sono quindi unite al mantello mediante saldatura oppure, preferibilmente (perchè ciò agevola la fase di installazione in situ) inserendo bulloni nei fori 10 ed in corrispondenti fori praticati nella lamiera del mantello 2.
Nella variante di esecuzione di fig. 5, il montante 1 è perfettamente identico a quello della fig. 4, salvo il fatto che presenta anche una parete inferiore ld, solidale ai bordi inferiori delle pareti la, lb ed le.
La parete inferiore ld può essere un elemento di lamiera separato e poi saldato ai bordi inferiori delle pareti verticali oppure può essere ricavato di pezzo con il montante 1 e poi disposto sul piano orizzontale per piegatura da una delle pareti la, lb, le.
Secondo un altro aspetto del trovato, il fissaggio dei montanti 1 avviene - differentemente da quanto previsto nel documento EP1766141 - su piloni verticali 3, preventivamente infissi ed ancorati al suolo mediante operazioni di per sè note.
Più precisamente, questi piloni 3 sono costituiti da barre metalliche estruse e con sezione a doppia T, che presentano una parte inferiore, allungata, atta ad essere incastrata ed ancorata nel terreno in modo stabile. Questa parte inferiore ha una lunghezza adeguata a resistere alle forze orizzontali che possono generarsi a seguito dell'ulto di un veicolo, in particolare un veicolo pesante, che nel percorrere la strada protetta dalla barriere subisca una sbandata tale da proiettarlo verso l'esterno dalla strada.
Su questi piloni 3 sono fissati i citati montanti di supporto 1, che sono destinati a supportare il mantello 2. Il fissaggio dei montanti 1 viene preferibilmente conseguito mediante almeno una doppia coppia di bulloni o tiranti T1 e T2, disposti a due diverse altezze (si veda fig.
6). Le due coppie di bulloni/tiranti T1 e T2 attraversano corrispondenti fori nella parete posteriore del montante 1, distanziati sull'asse orizzontale (fig. 7) in modo da abbracciare la sezione del pilone 3 e serrare contro di esso il montante 1.
I piloni 3 possono presentare anche una parte superiore, che sporge oltre il punto di fissaggio dei montanti 1 e sulla quale può essere applicata una struttura di noti pannelli 4 frangi-vento, i quali posso essere conformati per avere anche una funzione antirumore.
Il montaggio della barriera descritta sopra avviene nel modo seguente: innanzitutto si impiantano i pali 3, a distanze prefissate lungo il bordo della carreggiata.
Quindi si applicano i montanti 1 sui pali 3 nel modo schematizzato in fig. 3, cioè facendo passare le coppie di tiranti T1 e T2 nei fori 11 della parete la, quindi facendoli passare sui fianchi contrapposti di un pilone 3 ed infine agganciandoli ad una piastra di ritegno 13, applicata contro la faccia posteriore di detto pilone. Il serraggio forzato di questi tiranti può essere eseguito con dei dadi, da avvitare sull'una e/o sull'altra estremità di ciascuno dei tiranti.
Sui montanti 1 così fissati ai piloni 3, si applica infine il mantello 2, portandolo a contatto delle alette 7, 8 e 9; si opera qui in modo noto, utilizzando, di volta in volta, uno spezzone di mantello che abbraccia più piloni 3 e che dunque può essere montato su di una corrispondente pluralità di montanti 1.
Grazie alla conformazione e disposizione delle alette 7, 8 e 9 di ciascuno dei montanti 1, tali alette si applicano in appoggio preciso contro zone corrispondentemente parallele della superficie posteriore del mantello 2.
Attraverso i fori 10, previsti sia sulle alette 7, 8 e 9, che su dette zone del mantello 2, è quindi possibile far passare dei bulloni, da serrare con corrispondenti dadi, realizzando in tal modo un fissaggio preciso e stabile tra montanti 1 e mantello 2. In alternativa o in aggiunta è possibile fissare il mantello al montante mediante punti o linee di saldatura.
Per quanto non specificamente descritto in questa sede, circa il montaggio del mantello 2 sui montanti 1, può farsi riferimento alla descrizione fornita nel documento EP 1766141 già più volte citato.
S'intende comunque che la protezione del modello di utilità descritto sopra non deve considerarsi limitata alle particolari forme di esecuzione illustrate, ma si estende ad ogni altra variante costruttiva tecnicamente equivalente, rientrante neN'ambito delle rivendicazioni che seguono.

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Barriera stradale di sicurezza costituita almeno da una pluralità di montanti (1), fissati al suolo, e da un mantello (2) di barriera sostanzialmente continua, fissato sul lato frontale di detti montanti, detto mantello (2) avendo una superficie rivolta verso detta sede stradale che presenta almeno una zona inferiore inclinata dall'alto verso il basso e verso la sede stradale, ciascuno di detti montanti (1) essendo realizzato in lamiera metallica ed essendo costituito da un corpo prismatico eretto dotato di una parete posteriore (1a) e da due pareti laterali (1b, le) speculari divergenti e costituenti bordi di appoggio del mantello (2), caratterizzata da ciò che detti montanti (1) di supporto sono realizzati in un sol pezzo, in lamiera piegata a formare detta parete posteriore (1a) e dette pareti laterali (1b, 1c), da ciò che detta parete posteriore (1a) è fissata ad un pilone verticale (3), preventivamente infisso ed ancorato al suolo, e da ciò che sono previsti mezzi di fissaggio (7, 8, 9) del mantello solidali ai bordi liberi frontali di dette pareti laterali (1b, 1c).
  2. 2) Barriera stradale come in 1, caratterizzata da ciò che detta parete posteriore (1a) è piana, rettangolare, verticale, e da ciò che dette pareti laterali (1b, 1c) sono pure verticali ed hanno una conformazione complessivamente a triangolo rettangolo.
  3. 3) Barriera stradale come in 1 o 2, caratterizzata da ciò che detti mezzi di fissaggio (7, 8, 9) del mantello (2) sono costituiti da alette di ancoraggio (7, 8, 9), ottenute in un sol pezzo con le rispettive pareti laterali (lb, le) e ripiegate a squadra della lamiera di cui dette pareti sono costituite.
  4. 4) Barriera stradale come in 3, caratterizzata da ciò che detto mantello (2) è fissato ai montanti (1) per tramite di dette alette di ancoraggio (7, 8, 9) mediante mezzi di accoppiamento svincolabili o mediante saldatura.
  5. 5) Barriera stradale come in 4, caratterizzata da ciò che dette alette di fissaggio (7, 8, 9) delle pareti laterali (1b, 1c) sono dotate di fori (10) per il passaggio di bulloni di ancoraggio di detto mantello (2) sui montanti.
  6. 6) Barriera stradale come in 3, 4 o 5, caratterizzata da ciò che ciascuno dei bordi liberi frontali delle pareti laterali (1b, 1c) è sagomato in modo da attestarsi uniformemente alla parete posteriore del mantello (2), detti bordi liberi presentando almeno un incavo superiore (5) ed un incavo inferiore (6), aventi profilo di forma tale da sposare quello di nervature sagomate (5', 6') formate nel mantello (2), e dette alette di fissaggio (7, 8, 9) aggettando da detti bordi liberi in posizioni non occupate da detti incavi (5, 6).
  7. 7) Barriera stradale come in una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata da ciò che detta parete di fondo (1a) è dotata di fori (11), per il passaggio di bulloni o tiranti (T1, T2) di ancoraggio dei montanti (1) ai rispettivi piloni (3).
  8. 8) Barriera stradale come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata da ciò che detti piloni (3) sono costituiti da barre metalliche estruse con sezione a doppia T, che presentano una parte inferiore, allungata, atta ad essere incastrata ed ancorata nel terreno in modo stabile ed una parte centrale, costituente punto di ancoraggio di detti montanti (1).
  9. 9) Barriera stradale come in 8, caratterizzata da ciò che detti piloni (3) presentano anche una parte superiore, che sporge oltre il punto di fissaggio dei montanti (1), la quale è atta a supportare una struttura di pannelli (4) frangivento, od antirumore.
  10. 10) Barriera stradale come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata da ciò che ciascuno di detti montanti (1) presenta una quarta parete (1d), inferiore, solidale almeno ad un bordo inferiore delle pareti posteriore o laterali (1a; 1b, 1c).
  11. 11) Barriera stradale come in 10, caratterizzata da ciò che detta quarta parete (ld), inferiore, è realizzata per piegatura della lamiera di una di dette pareti posteriore o laterali (1a; 1b, 1c) e saldata alle altre due.
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