ITMI20121538A1 - Macchina opercolatrice - Google Patents

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ITMI20121538A1
ITMI20121538A1 IT001538A ITMI20121538A ITMI20121538A1 IT MI20121538 A1 ITMI20121538 A1 IT MI20121538A1 IT 001538 A IT001538 A IT 001538A IT MI20121538 A ITMI20121538 A IT MI20121538A IT MI20121538 A1 ITMI20121538 A1 IT MI20121538A1
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IT
Italy
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tablet
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filling machine
capsule filling
capsule
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IT001538A
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English (en)
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Dott Antonio Maria Galleano
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Esi S P A
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    • A61MEDICAL OR VETERINARY SCIENCE; HYGIENE
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    • A61J3/00Devices or methods specially adapted for bringing pharmaceutical products into particular physical or administering forms
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Description

DESCRIZIONE
MACCHINA OPERCOLATRICE
La presente invenzione ha per oggetto una macchina opercolatrice del tipo precisato nel preambolo della prima rivendicazione.
In particolare, l’invenzione riguarda una macchina per il riempimento di capsule/opercoli, ossia forme farmaceutiche monodose per uso orale e contenenti principi attivi sottoforma di granulato, polvere e/o tavolette.
Come noto, attualmente le macchine opercolatrici, dette anche incapsulatrici, presentano una tavola portapezzo, atta a movimentare le capsule così che esse vengano lavorate secondo una determinata sequenza, e da una serie di stazioni di lavoro ciascuna delle quali atta ad eseguire una determinata operazione.
Tra le stazioni sono distinguibili una stazione di carico atta a disporre le capsule sulla tavola portapezzo ed ad aprirle così da consentirne di disporre il princ ipio attivo al suo interno, una o più stazioni di riempimento atte a disporre nelle capsule il principio attivo, una stazione di chiusura atta a sigillare le capsule e, quindi, evacuare le capsule dalla tavola portapezzo.
La tecnica nota sopra citata presenta alcuni importanti inconvenienti.
Un primo importante inconveniente à ̈ rappresentato dalla scarsa accuratezza con cui à ̈ eseguito il riempimento delle capsule.
In particolare, soprattutto nel caso in cui il principio attivo si presenti sottoforma di tavolette, la disposizione delle tavolette à ̈ sostanzialmente casuale e, pertanto, atta a determinare un rapporto di riempimento particolarmente basso, ossia un basso rapporto tra volume di principio attivo e volume delle capsule.
Un altro problema à ̈, pertanto, il fatto che le capsule così realizzate hanno ingombri elevati e, quindi, sono difficilmente ingeribili dal paziente.
Infatti, a causa del basso rapporto tra volume di principio attivo e volume delle capsule, esse presentano ingombri particolarmente elevati e, quindi, atti a determinare notevoli difficoltà quando devono essere inghiottite.
Un ulteriore problema à ̈ identificabile nel fatto che, a causa dell’elevato ingombro, le capsule determinano costi di produzione e, quindi, di acquisto elevati. In dettaglio, tale elevato ingombro determina la necessità di blister e confezioni di elevate dimensioni e, quindi, da costi di acquisto e gestione rilevanti.
In questa situazione il compito tecnico alla base della presente invenzione à ̈ ideare una macchina opercolatrice in grado di ovviare sostanzialmente agli inconvenienti citati.
Nell'ambito di detto compito tecnico à ̈ un importante scopo dell'invenzione avere una macchina opercolatrice che, indipendentemente dal principio attivo, sia capace di assicurare un riempimento ottimale delle capsule.
Un altro importante scopo dell'invenzione à ̈, quindi, ottenere una macchina opercolatrice che consenta di avere un elevato rapporto di riempimento.
Un ulteriore scopo dell'invenzione à ̈ ideare un sistema di riempimento che, a parità di quantitativo di principio attivo, realizzi capsule di minore ingombro. Non ultimo scopo à ̈ creare un’opercolatrice avente ridotti costi di produzione. Il compito tecnico e gli scopi specificati sono raggiunti da una macchina opercolatrice come rivendicato nella annessa Rivendicazione 1.
Esecuzioni preferite sono evidenziate nelle sottorivendicazioni.
Le caratteristiche ed i vantaggi dell’invenzione sono di seguito chiariti dalla descrizione dettagliata di un’esecuzione preferita dell’invenzione, con alla Fig. 1 in cui si mostra uno schema di lavoro della macchina opercolatrice secondo l'invenzione.
Con riferimento alle Figure citate, la macchina opercolatrice secondo l'invenzione à ̈ globalmente indicata con il numero 1.
Essa à ̈ atta a realizzare capsule 10 comprendenti un corpo 11 ed una testa di chiusura 12 reciprocamente accoppiabili così da definire un alloggiamento per una o più tavolette di principio attivo 13 e, in alcuni casi, per principio attivo sottoforma di tavolette e di granuli/polveri.
Con l’espressione †tavoletta di principio attivo†s’identifica un agglomerato, composto da uno o più principi attivi ed eccipienti, sottoforma di tavolette, pellet, minipastiglie, pasticche o altra forma similare atta a definire una posizione di equilibrio stabile ed una posizione di equilibrio instabile. In dettaglio, la posizione di equilibrio stabile identifica il fatto che la tavoletta 13, essendo sostanzialmente orizzontale, ha il baricentro opportunamente vicino al piano di appoggio e, quindi, presenta un potenziale gravitazionale sostanzialmente minimo così che un piccolo spostamento da tale posizione, grazie alla naturale tendenza di un corpo ad assumere la posizione a potenziale più basso, causa un ritorno in tale posizione di equilibrio.
Al contrario, nella posizione di equilibrio instabile la tavoletta 13, essendo pressoché verticale, ha il baricentro opportunamente distanziato dal piano di appoggio e, quindi, presenta un potenziale gravitazionale sostanzialmente massimo così che un piccolo spostamento da tale posizione, grazie alla naturale tendenza di un corpo ad assumere la posizione a potenziale più basso, determina un allontanamento da tale posizione e, per la precisione un passaggio in posizione di equilibrio stabile.
La macchina opercolatrice 1 comprende, principalmente, una tavola portapezzo 20 presentante una o più postazioni di lavoro 21 atte a contenere i corpi 11 e ad essere movimentate, preferibilmente tramite rotazione rispetto ad un asse di rotazione 20a; ed una pluralità di stazioni disposte perifericamente rispetto alla tavola portapezzo 20. In dettaglio, la macchina opercolatrice 1 presenta una stazione di carico 30 atta a disporre uno o più corpi 11 sulla tavola 20; una o più stazioni di inserimento 40 ciascuna atta a disporre un principio attivo nel corpo 11, ossia nelle capsule 10; una stazione di sigillazione 50 atta ad unire una o più teste di chiusura 13 ai corpi 11 presenti sulla tavola 20 chiudendo le capsule 10; ed una stazione di espulsione 60 atta ad evacuare le capsule 10 dalla macchina opercolatrice 1.
Ciascuna postazione di lavoro 21, al fine di consentire la disposizione dei corpi 11 sulla tavola 20, presenta una pluralità di condotti aventi direzione di sviluppo sostanzialmente parallela all’asse di rotazione 20a.
In particolare, ogni condotto passante presenta, in corrispondenza di un estremo, una sede 21a sostanzialmente controsagomata ai corpi 11 così da disporli sostanzialmente parallelamente all’asse di rotazione 20a.
La stazione di carico 30 comprende un alimentatore 31 atto a disporre, in ciascuna sede 21a, un corpo 11 e, in alcuni casi, un organo d’impegno 32 atto a vincolare solidalmente il corpo 11 alla sede 21a. In dettaglio, l’organo di impegno 32 à ̈ identificabile in una pompa o altro organo in grado di impegnare i corpi 11 nelle sedi 21a mettendo in depressione i condotti passanti e, quindi, vincolando sostanzialmente per incastro i corpi 11 alle sedi 21a.
La stazione d’inserimento 40 comprende un apparato di alimentazione 41 atto a singolarizzare le tavolette di principio attivo 13; almeno un’unità di carico 42 atta a movimentare le tavolette 13 in uscita dall’apparato di alimentazione 41 ed a disporle nelle capsule 10.
L’apparato di alimentazione 41 à ̈ identificabile in una tramoggia e, in particolare, in una tramoggia vibrante comprendente un contenitore 41a in cui le tavolette di principio attivo 13 sono disposte alla rinfusa; almeno una guida elicoidale 41b ricavata internamente e lungo la superficie la laterale del contenitore 41; ed una base vibrante atta a porre in vibrazione il contenitore 41a così che le tavolette di principio attivo 13 avanzino lungo la guida elicoidale 41b. in particolare, la base vibrante e, quindi, l’apparato di alimentazione sono 41 di tipo pneumatico, ossia atti a creare una vibrazione tramite un eccentrico attivato da un fluido, solitamente aria, in pressione.
Non appena le tavolette di principio attivo 13 abbandonano la guida elicoidale 41b giungono all’unità di carico 42.
L’unità di carico 42 comprende almeno un trasportatore 42a, ad esempio uno scivolo, atto a permettere alle tavolette di principio attivo 13 di giungere dall’apparato di movimentazione 41 ai corpi 11; ed un singolarizzatore 42b atto a regolare l’uscita della tavolette di principio attivo dall’unità di carico 42
La macchina opercolatrice 1 comprende vantaggiosamente almeno un vibratore 70 atto a fare vibrare la tavoletta di principio attivo 13 così da disporla nella condizione di potenziale gravitazionale sostanzialmente minimo, ossia in posizione di equilibrio stabile.
Il vibratore 70 à ̈ associato ad una postazione di lavoro 21 così da essere in grado di porre in vibrazione una o più capsule 10 e, in particolare, uno o più corpi 11 dopo che sono disposte in esso le tavolette 13 così da assicurare che le tavolette 12 presenti nei corpi 11 sia in posizione di equilibrio stabile.
In alternativa o in aggiunta a tale soluzione, la macchina 1 prevede che almeno un vibratore sia associato all’unità di carico 42 così da disporre le tavolette di principio attivo 13 in posizione di equilibrio stabile prima che esse passino nel corpo 11.
In particolare, il vibratore 70 à ̈ vincolato, preferibilmente solidamente, all’unità di carico 42 e, in particolare, al trasportatore 42a in corrispondenza del singolarizzatore 42b così da porre in vibrazione le tavolette di principio attivo 13 assicurando la loro disposizione in posizione di equilibrio stabile.
Il vibratore 70 à ̈, preferibilmente, attivato da un eccentrico e, in particolare, attivato pneumaticamente, ossia sfruttante un fluido in pressione, solitamente aria, per azionare l’eccentrico e, quindi, provocare la vibrazione dell’unità 42.
La macchina opercolatrice, sopra descritta in senso strutturale, realizza un innovativo procedimento di produzione di capsule 10 contenenti almeno una tavoletta di principio attivo 13.
Il procedimento comprende una fase di carico in cui i corpi 11 sono vincolati ad una stazione di lavoro 21; una fase di alimentazione in cui almeno una tavoletta di principio attivo 13 à ̈ singolarizzata; almeno una fase di immissione, successiva alla fase di alimentazione, in cui la tavoletta di principio attivo 13 à ̈ disposta nella capsula 10; almeno una fase di orientazione in cui la tavoletta di principio attivo 13 à ̈ posta in posizione di equilibrio stabile; una fase di chiusura in cui à ̈ realizzata almeno una capsula accoppiando i corpi 11 con le teste di chiusura 13; ed una fase di scarico in cui la capsula 10 à ̈ allontanata dalla macchina opercolatrice 1. In particolare, la fase di orientazione à ̈ eseguibile sostanzialmente in parallelo alla fase di immissione o, in alternativa o in aggiunta, tra la fase di immissione e la fase di chiusura.
Nella fase di alimentazione, l’alimentatore 31 dispone uno o più corpi 11 nelle sedi 21a presenti in una postazione di lavoro 21 e, quindi, l’organo di impegno mette in depressione i condotti passanti presenti nella stazione di lavoro 21 vincolando sostanzialmente per incastro i corpi 11 alle sedi 21.
A questo punto la tavola fissa 20 ruota intorno all’asse di rotazione 20a la stazione di lavoro 21 così da portare i corpi 11 in corrispondenza della stazione d’inserimento 40 dando inizio la fase di alimentazione.
In tale fase l’apparato di alimentazione 41 singolarizza le tavolette di principio attivo 13 conservate al suo interno alla rinfusa disponendole in corrispondenza dell’unità di carico 42. Le tavolette di principio attivo 13 scorrono, quindi, lungo il trasportatore 42a e si accumulano in corrispondenza del singolarizzatore 42b. Contemporaneamente a tale spostamento delle tavolette di principio attivo 13, ossia alla fase di immissione, il vibratore 70 attua la fase di orientazione ponendo in vibrazione l’unità di carico 42 e, quindi, le tavolette 13.
In dettaglio, il vibratore 70, facendo vibrare almeno la porzione di unità di carico 42 in prossimità del singolarizzatore 42b, fa sì che le tavolette di principio attivo 13 oscillino e, pertanto, subiscano oscillazioni e/o spostamenti rispetto alla posizione di equilibrio assunta quando disposte sul trasportatore 42a.
In particolare, se la tavoletta di principio attivo 13 si trova in posizione di equilibrio stabile, ossia con potenziale gravitazionale minimo, la tavoletta 13 subisce oscillazioni/spostamenti che determinano un aumento del potenziale gravitazionale e che, a causa della tendenza naturale di un corpo ad assumere una posizione di potenziale minimo, vengono assorbite dal ritorno della tavoletta di principio attivo 13 in posizione di equilibrio stabile.
Altrimenti, se la tavoletta di principio attivo 13 Ã ̈ in posizione di equilibrio instabile, ossia con potenziale gravitazionale massimo, la tavoletta 13 subisce oscillazioni/spostamenti che causano una diminuzione del potenziale gravitazionale e che, per la tendenza di un corpo ad assumere una posizione di potenziale minimo, portano la tavoletta 13 in posizione di equilibrio stabile.
Una volta fuoriusciti dal trasportatore 42a, la fase di orientazione à ̈ conclusa, mentre la fase di immissione viene ultimata disponendo la tavoletta di principio attivo 13 nel corpo 11.
In particolare, la tavoletta 13, una volta abbandonato il trasportatore, viene accolta dall’erogatore 42b il quale ne regola l’immissione nei corpi 11.
A questo punto la tavola portapezzo 20 ruota intorno all’asse di rotazione 20a la postazione di lavoro 21 facendo sì che essa si presenti ad un’ulteriore stazione di inserimento 40 dove si ha una nuova fase di immissione e, contemporaneamente ad essa, una nuova fase di orientazione.
In alternativa, se non à ̈ prevista la disposizione di ulteriori tavolette di principio attivo 13, la tavola porta pezzo 20 dispone la postazione di lavoro 21 in corr ispondenza della stazione di sigillazione 50 che esegue la fase di chiusura, ossia associa una testa di chiusura 12 al corpo 11 presente sulla tavola 20 chiudendo le capsule 10.
Il procedimento di produzione à ̈ quindi concluso con la fase di scarico.
In tale fase di scarico, la tavola portapezzo 20 dispone la postazione di lavoro in corrispondenza della stazione di espulsione 60 che, sfruttando ad esempio un getto di aria impressione, evacua la capsula 10 dalla postazione di lavoro 21 e, quindi, dalla macchina opercolatrice 1.
L'invenzione consente importanti vantaggi.
Un primo importante vantaggio à ̈ rappresentato dall’elevata precisione con cui à ̈ eseguito il riempimento delle capsule 13.
Infatti, la disposizione di tutte le tavolette di principio attivo 13 in posizione di equilibrio stabile permette di ottenere una loro disposizione non casuale e, di conseguenza, particolarmente precisa.
Inoltre, essendo tutte le tavolette di principio attivo collocate nella medesima posizione, ossia in posizione di equilibrio stabile, consente di sovrapporre le tavolette 13 assicurando alle capsule 10 un rapporto di riempimento particolarmente elevato, ossia un alto rapporto tra volume di principio attivo e volume delle capsule 10.
Un altro vantaggio raggiunto dalla presente invenzione à ̈, pertanto, dato dal fatto che le capsule 10 realizzate con la macchina opercolatrice 1 e/o con il procedimento di produzione sopra descritto, hanno, a parità di contenuto di principio attivo, ingombri particolarmente ridotti rispetto alle capsule presenti in commercio.
Un ulteriore vantaggio à ̈ che le capsule 10, essendo di minori dimensioni, sono più facilmente inghiottibili.
Un importante vantaggio conseguito à ̈, di conseguenza, dato dal fatto che, a causa delle ridotte dimensioni, le capsule 10 hanno costi di produzione e, quindi, di acquisto ridotti.
Un non secondario vantaggio à ̈ rappresentato dal fatto che il trasportatore 42a definendo due superfici trasversali tra loro, ossia la superficie di appoggio e la superficie di appoggio, consente di mantenere separate le tavolette di principio attivo 13 durante la fase di inserimento.
In particolare, la presenza della superficie di battuta consente di evitare che, a causa delle vibrazioni, due tavolette 13 vadano a contatto e, quindi, non si dispongano in posizione di equilibrio stabile.
L'invenzione à ̈ suscettibile di varianti rientranti nell'ambito del concetto invent ivo.
Tutti gli elementi descritti e rivendicati sono sostituibili da elementi equivalenti ed i dettagli, i materiali, le forme e le dimensioni possono essere qualsiasi.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina opercolatrice (1) atta a realizzare capsule (10) contenenti almeno una tavoletta di principio attivo (13) definente una posizione di equilibrio stabile ed una posizione di equilibrio instabile, detta macchina opercolatrice (1) comprendendo almeno un apparato di alimentazione (41) atto a singolarizzare detta almeno una tavoletta di principio attivo (13) almeno un’unità di carico (42) atta a movimentare detta almeno una tavoletta di principio attivo (13), in uscita da detto almeno un apparato di alimentazione (41), disponendo detta almeno una tavoletta di principio attivo (13) in detta capsula (10); e caratterizzata dal fatto di comprendere un vibratore (70) atto a porre in vibrazione detta almeno una tavoletta di principio attivo (13) disponendo detta almeno una tavoletta di principio attivo (41) in detta posizione di equilibrio stabile.
  2. 2. Macchina opercolatrice (1) secondo la rivendicazione 1, in cui detto vibratore (70) à ̈ associato a detta almeno un’unità di carico (42) così da porre in vibrazione detta almeno un’unità di carico (42).
  3. 3. Macchina opercolatrice (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, comprendente una tavola portapezzo (20) comprendente almeno una postazione di lavoro (21) atta a movimentare detta capsula (10); ed in cui detto vibratore (70) à ̈ associato a detta almeno una postazione di lavoro (21) così da porre in vibrazione detta almeno una postazione di lavoro (21).
  4. 4. Macchina opercolatrice (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detto vibratore (70) à ̈ attivato da un eccentrico.
  5. 5. Macchina opercolatrice (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detto vibratore (70) à ̈ attivato pneumaticamente.
  6. 6. Macchina opercolatrice (1) secondo una o più delle rivendicazioni pre cedenti, in cui detta almeno un’unità di trasporto (42) comprende un trasportatore (42a) definente una superficie di appoggio presentante traverse protrudenti da detta superficie di appoggio e definenti una superficie di battuta trasversale a detta superficie di appoggio.
  7. 7. Macchina opercolatrice (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detto almeno un apparato di alimentazione (41) à ̈ una tramoggia.
  8. 8. Macchina opercolatrice (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui detto almeno un apparato di alimentazione (41) Ã ̈ una tramoggia vibrante.
  9. 9. Procedimento di produzione di capsule (10) contenenti almeno una tavoletta di principio attivo (13) definente una posizione di equilibrio stabile ed una posizione di equilibrio instabile, detto procedimento di produzione comprendendo una fase di alimentazione in cui detta almeno una tavoletta di principio attivo (13) Ã ̈ singolarizzata; almeno una fase di immissione, successiva a detta fase di alimentazione, in cui detta almeno una tavoletta di principio attivo (13) Ã ̈ disposta in detta capsula (10); e caratterizzata dal fatto di comprendere almeno una fase di orientazione in cui detta almeno una tavoletta di principio attivo (13) Ã ̈ posta in detta posizione di equilibrio stabile tramite vibrazione di detta una tavoletta di principio attivo (13).
  10. 10. Procedimento di produzione secondo la rivendicazione precedente, in cui, in detta almeno una fase di orientazione à ̈ svolta sostanzialmente in parallelo a detta almeno una fase di immissione.
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Citations (4)

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