ITMI20121025A1 - Dispositivo spruzzatore - Google Patents

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ITMI20121025A1
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IT
Italy
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support element
chamber
sealing portion
shutters
liquid
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IT001025A
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Inventor
Roberto Manelli
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Mtprogetti S R L
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    • B05B11/0062Outlet valves actuated by the pressure of the fluid to be sprayed
    • B05B11/007Outlet valves actuated by the pressure of the fluid to be sprayed being opened by deformation of a sealing element made of resiliently deformable material, e.g. flaps, skirts, duck-bill valves
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Description

DESCRIZIONE
La presente invenzione riguarda un dispositivo per l’erogazione di liquidi per mezzo di un pistone mobile in una camera di raccolta del liquido, che viene azionato manualmente mediante una leva a grilletto. Il movimento del pistone comandato dal grilletto consente, infatti, l’aspirazione del liquido da un contenitore vincolato allo spruzzatore e la sua immissione in pressione in un condotto di erogazione terminante, solitamente, in un ugello regolabile.
Questi dispositivi sono comunemente noti come “dispositivi spruzzatori a grilletto†e possono essere utilizzati per l’erogazione di liquidi o fluidi in generale, solitamente di tipo igienizzante, detergente o cosmetico, anche in forma di schiume.
Il documento EP1585602 descrive un dispositivo spruzzatore in cui una valvola di aspirazione e mandata à ̈ installata all’interno della camera in cui à ̈ mobile a tenuta il pistone collegato alla leva di azionamento a grilletto. La valvola, a seconda del verso di movimento del pistone, consente in modo selettivo di aspirare il liquido dal contenitore rendendolo disponibile nella camera, e successivamente di erogare il liquido da essa verso l’esterno per mezzo del condotto di erogazione.
In altre parole, la valvola consente di porre in collegamento fluidico il contenitore del liquido con la camera del dispositivo, quando la leva a grilletto viene rilasciata, e consente altresì di erogare il liquido nella camera, ponendo in collegamento fluidico quest’ultima con il condotto di erogazione, quando la leva a grilletto viene schiacciata determinando la compressone del liquido all’interno della camera per mezzo del pistone mobile.
Il dispositivo descritto in EP1585602 presenta alcuni inconvenienti derivanti dalla tipologia di valvola utilizzata per il controllo selettivo dell’aspirazione e mandata del liquido. Infatti, la valvola à ̈ realizzata in materiale flessibile e comprende una porzione centrale dalla quale si dipartono una prima porzione di forma troncoconica e una seconda porzione a forma di cupola, che costituiscono gli otturatori delle aperture di ingresso e di uscita della camera, rispettivamente collegati ai condotti di aspirazione e di erogazione. Più in dettaglio, la porzione troncoconica si impegna con l’apertura di uscita e viene deformata dalla pressione del liquido compresso nella camera quando si aziona la leva a grilletto in modo tale da formare una sezione di passaggio anulare per il liquido, che può così transitare dalla camera verso il condotto di erogazione. Invece, la porzione a forma di cupola si impegna con l’apertura di ingresso della camera e consente l’aspirazione del liquido attraverso il condotto di aspirazione, a seguito del rilascio della leva a grilletto che determina la formazione di una depressione all’interno della camera. Tale depressione determina la rotazione della porzione a cupola della valvola in corrispondenza dei collegamenti flessibili alla porzione centrale. Così facendo, la porzione a cupola si sposta dall’apertura di ingresso della camera consentendo l’aspirazione del liquido.
Nel dispositivo secondo EP1585602 l’otturazione à ̈ realizzata in corrispondenza delle aperture di ingresso e di uscita nella/dalla camera, rispettivamente appartenenti ai condotti di aspirazione e di erogazione nelle quali aperture si impegnano in modo mobile le porzioni troncoconica e a forma di cupola della valvola, che fungono da otturatori. Questa realizzazione presuppone un posizionamento estremamente preciso della valvola all’interno del dispositivo e piccoli disallineamenti o spostamenti della valvola, dovuti a urti o a cadute a cui può essere sottoposto lo spruzzatore, determinano problemi per la corretta apertura/chiusura delle aperture di ingresso ed uscita della valvola e quindi problemi nell’aspirazione e/o erogazione del liquido.
Inoltre, durante l’utilizzo, la porzione a forma di cupola, che viene vincolata tramite collegamenti flessibili alla porzione centrale della valvola, potrebbe rompersi con il rischio di determinare malfunzionamenti, inceppamenti della valvola e quindi compromettere la corretta erogazione del liquido.
Scopo della presente invenzione à ̈ quello di mettere a disposizione uno spruzzatore a grilletto che superi i problemi dei dispositivi noti nella tecnica, sopra brevemente discussi, che sia affidabile e che consenta l’efficace aspirazione ed erogazione del liquido.
Ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ quello di mettere a disposizione un dispositivo spruzzatore in cui la valvola di aspirazione e mandata del liquido non richieda un perfetto posizionamento degli otturatori rispetto alle aperture di ingresso e di uscita della camera.
Ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ quello di mettere a disposizione un dispositivo spruzzatore che sia di semplice e di economica realizzazione.
Questi ed altri scopi vengono raggiunti mediante un dispositivo spruzzatore per liquidi, secondo la presente invenzione, comprendente un corpo principale vincolabile ad almeno un contenitore per il liquido, avente almeno una camera in cui à ̈ mobile a tenuta un pistone e una leva a grilletto collegata al pistone per comandarne il movimento. Il corpo del dispositivo comprende, inoltre, almeno un condotto di aspirazione per il collegamento fluidico del contenitore del liquido con la camera, almeno un condotto di erogazione per il collegamento fluidico della camera con l’esterno, e almeno una valvola per controllare il passaggio del liquido dal condotto di aspirazione alla camera e da quest’ultima al condotto di erogazione.
Il dispositivo à ̈ caratterizzato dal fatto che la valvola comprende almeno un elemento di supporto rigido vincolato perifericamente all’interno di detta camera ed alloggiante almeno due otturatori monodirezionali montati sull’elemento di supporto, e dal fatto che ciascun otturatore comprende almeno una porzione di tenuta mobile tra almeno una posizione chiusa, in cui la porzione di tenuta à ̈ a contatto con l’elemento di supporto, e almeno una posizione aperta, in cui la porzione di tenuta à ̈ in posizione distanziata rispetto all’elemento di supporto.
Va fin da subito notato che qui e nel seguito l’espressione “posizione distanziata†à ̈ utilizzata per indicare che nella posizione aperta la porzione di tenuta degli otturatori à ̈ almeno parzialmente distanziata dall’elemento di supporto e quindi almeno parzialmente non a contatto con l’elemento di supporto, consentendo il passaggio del liquido attraverso di esso.
Vantaggiosamente, la presenza di otturatori posti sull’elemento di supporto non rende necessario un posizionamento estremamente preciso degli stessi otturatori in corrispondenza delle aperture di ingresso e di uscita della camera che sono collegate rispettivamente ai condotti di aspirazione e di erogazione. Infatti, contrariamente ai dispositivi noti nella tecnica, come ad esempio quello descritto in EP1585602, gli otturatori non agiscono direttamente in corrispondenza delle aperture di ingresso e uscita della camera per controllare il passaggio del liquido.
Nel dispositivo secondo la presente invenzione, gli otturatori, ed in particolare le loro porzioni di tenuta cooperano direttamente con l’elemento di supporto, spostandosi da almeno una posizione di contatto con esso ad almeno una posizione in cui sono distanziate da esso, per determinare l’apertura e la chiusura dei passaggi che consentono, rispettivamente il trasferimento del liquido dal condotto di aspirazione alla camera e da essa al condotto di erogazione.
Secondo un aspetto della presente invenzione, il movimento della porzione di tenuta degli otturatori tra la posizione chiusa e la posizione aperta à ̈ ottenuto per il fatto che detta porzione di tenuta di detti otturatori à ̈ montata su un gambo limitatamente mobile in una sede del supporto rigido, sotto l’azione della pressione agente sulla stessa porzione di tenuta.
Secondo un altro aspetto della presente invenzione, il movimento della porzione di tenuta degli otturatori tra la posizione chiusa e la posizione aperta à ̈ ottenuto per deformazione elastica della porzione di tenuta stessa.
Tale deformazione o tale movimento degli otturatori à ̈ causato dal liquido che viene compresso nella camera oppure richiamato al suo interno attraverso il condotto di aspirazione.
Secondo una forma di realizzazione preferita, la porzione di tenuta à ̈ vincolata ad un gambo dell’otturatore, che a sua volta à ̈ montato fisso o rispettivamente scorrevole rispetto all’elemento di supporto. Più in dettaglio, ciascun otturatore à ̈ vincolato entro una sede ricavata nell’elemento di supporto e determina la formazione di un passaggio che viene selettivamente aperto o chiuso dalla porzione di tenuta.
Questa particolare modalità di vincolo degli otturatori, e delle loro porzioni di tenuta, all’elemento di supporto rende molto più affidabile il dispositivo spruzzatore rispetto a quelli noti. Infatti, la possibilità di rotture, inceppamenti ed in generale di malfunzionamenti della valvola di controllo posta all’interno del dispositivo viene sensibilmente ridotta, se non del tutto eliminata.
Inoltre, il presente dispositivo comprende, altresì, mezzi per impedire il passaggio fluidico, a valle dell’elemento di supporto, tra i condotti di aspirazione e di erogazione, ovverosia mezzi per evitare ogni flusso di liquido tra le aperture di ingresso ed uscita della camera alle quali il liquido viene alimentato per mezzo degli otturatori. Secondo una possibile forma di realizzazione, tali mezzi per impedire il passaggio fluidico comprendono una porzione dell’elemento di supporto che, quando quest’ultimo à ̈ installato all’interno della camera, risulta disposta tra le aperture di ingresso e di uscita della camera, collegate rispettivamente con i condotti di aspirazione e di erogazione.
Inoltre, secondo un aspetto della presente invenzione, l’elemento di supporto à ̈ vincolato in corrispondenza del proprio perimetro ad almeno una superficie della camera. Di preferenza, l’elemento di supporto à ̈ vincolato alla superficie laterale della camera, che possiede forma complementare a quella dell’elemento di supporto. Secondo una forma di realizzazione preferita, l’elemento di supporto possiede forma circolare ed à ̈ vincolato in corrispondenza della propria circonferenza ad almeno una scanalatura circolare ricavata sulla superficie laterale della camera, che possiede forma cilindrica.
Questa modalità di vincolo consente una sicura e rapida connessione dell’elemento di supporto e degli otturatori ad esso vincolati, all’interno della camera, garantendo il perfetto funzionamento del dispositivo spruzzatore, che risulta così particolarmente affidabile e durevole.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno più evidenti dalla seguente descrizione, fatta a titolo di esempio con riferimento alle figure allegate in cui:
ï‚· la Figura 1 à ̈ una vista prospettica parziale in esploso del dispositivo spruzzatore secondo la presente invenzione, con l’elemento di supporto e i due otturatori illustrati all’esterno di esso;
ï‚· la Figura 2 à ̈ una vista in sezione del dispositivo spruzzatore, con l’elemento di supporto degli otturatori vincolato all’interno della camera;
ï‚· la Figura 3 à ̈ una vista prospettica dell’elemento di supporto del dispositivo secondo la presente invenzione;
ï‚· la Figura 4 à ̈ una ulteriore vista prospettica dell’elemento di supporto del dispositivo secondo la presente invenzione.
Con riferimento alle Figure 1 - 4 allegate, il dispositivo spruzzatore 1 secondo la presente invenzione comprende un corpo 2 vincolabile tramite la porzione di estremità 3 ad almeno un contenitore del liquido da erogare, non mostrato nelle figure allegate per semplicità di illustrazione. Ovviamente la connessione tra il corpo 2 del dispositivo ed il contenitore del liquido può avvenire secondo modalità di vincolo note, ad esempio mediante una connessione a baionetta o per mezzo di un ghiera girevole filettata.
Come meglio visibile nella vista in sezione di figura 2, il corpo 2 del dispositivo comprende, inoltre, una camera 4, preferibilmente di forma cilindrica, entro la quale à ̈ mobile a tenuta un pistone 5, azionato manualmente mediante una leva a grilletto 6 (di seguito anche semplicemente grilletto). Più in dettaglio, il grilletto 6 à ̈ vincolato in modo noto al corpo 2 del dispositivo, ad esempio mediante una cerniera, e al pistone 5, consentendo di movimentare quest’ultimo all’interno della camera 4.
In modo noto, il dispositivo comprende, inoltre, mezzi elastici (non mostrati nelle figure) atti a richiamare il grilletto 6 nella posizione iniziale illustrata nelle Figure 1 e 2, in modo tale che il pistone 5 ad esso collegato sia riportato in posizione estratta dalla camera 4.
Inoltre, il corpo 2 del dispositivo comprende un condotto di aspirazione 7 per il collegamento fluidico del contenitore del liquido con la camera 4, ed un condotto di erogazione 8 per il collegamento fluidico della camera 4 con l’esterno, di preferenza per mezzo di un ugello regolabile 9 vincolato in corrispondenza della porzione terminale del condotto di erogazione 8.
Come meglio visibile nella vista in sezione di Figura 2, la camera 4 comprende un’apertura di ingresso 10 e una apertura di uscita 11 che sono rispettivamente collegate con il condotto di aspirazione 7 e con il condotto di erogazione 8.
Inoltre, il dispositivo secondo la presente invenzione comprende almeno una valvola 20 per controllare il passaggio del liquido dal condotto di aspirazione 7 alla camera 4 e da essa al condotto di erogazione 8. In altre parole, il dispositivo comprende una valvola 20 che, in modo selettivo, controlla il passaggio unidirezionale del liquido dalla camera 4 nel condotto di erogazione 8 e dal condotto di aspirazione 7 nella camera 4.
In dettaglio, come mostrato nelle figure allegate, la valvola 20 del dispositivo secondo la presente invenzione comprende un elemento di supporto rigido 21 che à ̈ vincolato internamente alla camera 4 (si veda la Figura 2) e due otturatori 22 e 23 vincolati all’elemento di supporto 21.
Secondo una possibile forma di realizzazione, l’elemento di supporto 21 viene prodotto separatamente rispetto al corpo 2 del dispositivo e successivamente, insieme agli otturatori 22 e 23, installato all’interno della camera 4, preferibilmente almeno parzialmente a contatto con la superficie di base 4a. Va notato che, il corpo 2 del dispositivo, così come la maggior parte degli altri componenti, sono di preferenza realizzati mediante stampaggio di materiale polimerico, ad esempio polipropilene, tuttavia, altri materiali e tecnologie di produzione possono essere utilizzati senza uscire dall’ambito di protezione della presente invenzione.
L’elemento di supporto 21 à ̈ vincolato in corrispondenza del proprio perimetro ad almeno una superficie della camera 4. Secondo una forma di realizzazione preferita, l’elemento di supporto 21 impegna la superficie laterale 4b della camera 4. Più in dettaglio, l’elemento di supporto 21 possiede forma circolare ed à ̈ vincolato in corrispondenza della propria circonferenza ad almeno una scanalatura 4c circolare ricavata sulla superficie laterale 4b della camera 4. Ovviamente, altre modalità di vincolo tra l’elemento di supporto 21 all’interno della camera 4 possono essere utilizzate senza uscire dall’ambito di protezione della presente invenzione.
Inoltre, gli elementi 27 sporgenti dalla superficie dell’elemento di supporto 21 consentono, a seguito dell’impegno in sedi corrispondenti disposte nel corpo 2 del dispositivo e non mostrate nelle figure allegate, di vincolare in posizione certa e prestabilita l’elemento di supporto 21 all’interno della camera 4.
Tornando all’elemento di supporto 21, va notato che gli otturatori 22 e 23 comprendono almeno una porzione di tenuta 22c e 23c che à ̈ mobile tra almeno una posizione chiusa, in cui essa à ̈ a contatto con l’elemento di supporto 21 e almeno una posizione aperta, in cui la porzione di tenuta à ̈ in posizione distanziata rispetto all’elemento di supporto. In altre parole, gli otturatori e le porzioni di tenuta 22c e 23c di cui sono dotati agiscono direttamente sull’elemento di supporto 21 per impedire/permettere il passaggio del liquido attraverso l’elemento di supporto 21.
Secondo una forma di realizzazione, il movimento della porzione di tenuta 22c e 23c degli otturatori 22 e 23 tra la posizione chiusa e la posizione aperta à ̈ ottenuto per deformazione elastica della porzione di tenuta. Come si vedrà meglio nel seguito, tale deformazione à ̈ causata dal liquido che viene compresso nella camera 4 oppure richiamato al suo interno attraverso il condotto di aspirazione 7, a seconda del movimento del pistone 5 all’interno della camera 4.
La porzione di tenuta 22c e 23c degli otturatori à ̈ realizzata in materiali con elevate caratteristiche elastiche al fine di consentire il suo spostamento verso la posizione in cui à ̈ distanziata dall’elemento di supporto 21 (posizione aperta), e l’efficace ritorno a contatto con l’elemento di supporto 21 per impedire il passaggio del liquido (posizione chiusa). Materiali utilizzabili sono ad esempio le gomme, il silicone, altri materiali polimerici, e simili.
Più in dettaglio, nella forma di realizzazione illustrata nelle figure allegate, ed in particolare nelle viste prospettiche ingrandite delle Figure 3 e 4, gli otturatori 22 e 23 sono vincolati in corrispondenti sedi sostanzialmente circolari 24 e 25 dell’elemento di supporto 21. Ciascun otturatore 22 e 23, vincolato all’interno della corrispondente sede 24 e 25, forma un passaggio per il liquido che viene controllato mediante la porzione di tenuta che viene spostata tra la posizione chiusa in cui essa à ̈ a contatto con l’elemento di supporto 2 e la posizione aperta in cui essa à ̈ posta, almeno parzialmente, a distanza da esso per consentire il passaggio del liquido.
Come visibile nelle figure, gli otturatori 22 e 23 comprendono un gambo 22a e 23a al quale à ̈ vincolata la porzione di tenuta 22c e 23c. Il gambo 22a e 23a, a sua volta à ̈ vincolato all’elemento di supporto 21, in corrispondenza della sede 24 e 25 relativa. Come visibile dalla vista in sezione di Figura 2, il gambo 22a e 23a di ciascun otturatore 22 e 23 forma, all’interno della sede 24 e 25, un passaggio per il liquido che viene controllato mediante la posizione della porzione di tenuta 22c e 23c. Infatti, il gambo 22a e 23a degli otturatori à ̈ provvisto di scanalature laterali in modo tale che quando gli otturatori sono installati nelle sedi 24 e 25, esse non sono completamente ostruite ma vi à ̈ un passaggio per il liquido che à ̈ controllato in modo selettivo dalla posizione della porzione di tenuta 22c e 23c rispetto all’elemento di supporto 21.
Infatti, se la porzione di tenuta 22c e 23c à ̈ a contatto con l’elemento di supporto 21 la valvola à ̈ chiusa ed à ̈ impedito il passaggio del liquido. Se invece la porzione di tenuta 22 c e 23c degli otturatori 22 e 23 à ̈ posta, almeno parzialmente, a distanza dall’elemento di supporto 21, il liquido può passare attraverso la sede 24 e 25 ricavata all’interno dell’elemento di supporto 21. Ovviamente, il passaggio per il liquido all’interno delle sedi 24 e 25 può essere ottenuto con modalità diverse rispetto a quella appena descritta. Ad esempio, il gambo centrale 22a e 23a degli otturatori 22 e 23 può essere dotato di dimensioni (ad esempio del diametro) inferiori rispetto a quelle della corrispondente sede 24 e 25 determinando la formazione di un passaggio anulare e consentendo uno spostamento limitato e controllato degli otturatori, per aprire o chiudere il passaggio relativo.
Come facilmente riscontrabile dalle figure allegate, nella forma di realizzazione illustrata gli otturatori 22 e 23 sono vincolati o montati rispetto all’elemento di supporto 21 secondo assi paralleli tra loro, che sono a loro volta paralleli all’asse centrale della camera 4.
Inoltre, il dispositivo secondo la presente invenzione comprende mezzi di connessione dell’otturatore 22 e 23 all’elemento di supporto 21 che, nella forma di realizzazione illustrata nelle figure, comprendono gli elementi aggettanti lateralmente 22b e 23b. Tali elementi consentono, a seguito di una deformazione temporanea, l’inserimento all’interno della sede 24 e 25 ed il successivo vincolo degli otturatori 22 e 23, per interferenza di parti, all’elemento di supporto 21.
Come detto, gli otturatori 22 e 23 sono dotati di una porzione di tenuta 22c e 23c che impedisce il passaggio del liquido quando essa à ̈ posta a contatto con la rispettiva sede 24 e 25. In dettaglio, nella vista in sezione di Figura 2, gli otturatori 22 e 23 sono mostrati nella posizione chiusa, ovverosia di ostruzione del passaggio del liquido, in cui la porzione di tenuta 22c e 23c à ̈ a contatto con la superficie superiore della rispettiva sede 24 e 25.
Inoltre, le porzioni di tenuta 22c e 23c dei due otturatori 22 e 23 sono mobili rispetto all’elemento di supporto 21 in modo disgiunto, ovverosia in modo indipendente l’una dall’altra. Ciò consente di determinare la formazione di due valvole, una di aspirazione e una mandata, che in modo selettivo pongono in comunicazione fluidica rispettivamente il condotto di aspirazione 7 con la camera 4, e la camera 4 con il condotto di erogazione 8 in maniera unidirezionale.
Questa funzionalità risulterà chiara con riferimento al funzionamento del dispositivo spruzzatore secondo la presente invenzione.
Partendo dalla condizione in cui la camera 4 à ̈ piena di liquido, l’azionamento manuale da parte dell’utilizzatore del grilletto 6 comporta lo spostamento del pistone 5 all’interno della camera verso la superficie 4a.
La compressione del liquido all’interno della camera 4 determina la chiusura del collegamento fluidico tra la camera 4 ed il condotto di aspirazione 7, infatti, la porzione di tenuta 22c dell’otturatore 22 rimane nella posizione chiusa (illustrata in Figura 2), in cui la sua porzione di tenuta 22c à ̈ a contatto con l’elemento di supporto 21.
Allo stesso tempo, il liquido compresso passa attraverso la sede 25 e spinge la porzione di tenuta 23c dell’otturatore 23 in posizione distanziata dall’elemento di supporto 21, a seguito del suo allontanamento per deformazione elastica (verso sinistra in Figura 2). Così facendo, la porzione di tenuta 23c si sposta dalla posizione chiusa (illustrata in Figura 2) verso la posizione aperta non illustrata, in cui à ̈ almeno parzialmente non a contatto con l’elemento di supporto 21. Ne segue che il liquido contenuto nella camera 4 à ̈ libero di passare attraverso la sede 25 dell’elemento di supporto 21 verso il condotto di erogazione 8 e quindi verso l’esterno del dispositivo mediante l’ugello 9.
Quando il pistone 5 raggiunge la fine della sua corsa all’interno della camera 4, l’utilizzatore rilascia il grilletto 6 e ad opera dei mezzi elastici di richiamo (non mostrati), il pistone 5 viene riportato nella sua posizione iniziale (estratta), illustrata in Figura 2.
Il moto a ritroso del pistone 5 all’interno della camera 4 determina la formazione di una depressione che da un lato determina la chiusura della porzione di tenuta 23c dell’otturatore 23 che ritorna nella sua posizione chiusa illustrata in Figura 2, a contatto con l’elemento di supporto 21. Contemporaneamente, la porzione di tenuta 22c dell’otturatore 22, ad opera della depressione, viene temporaneamente deformata ed allontanata (verso sinistra) dall’elemento di supporto 21, passando dalla posizione chiusa di Figura 2 alla posizione aperta in cui essa à ̈ almeno parzialmente non a contatto con l’elemento di supporto 21.
In questa posizione, la camera 4 à ̈ posta in comunicazione fluidica con il condotto di aspirazione 7 e quindi con il contenitore per il liquido. Il liquido viene richiamato verso la camera 4 attraverso il condotto di aspirazione 7 posto in comunicazione fluidica con essa mediante l’otturatore 22 che à ̈ in posizione aperta.
A questo punto la camera 4 à ̈ nuovamente piena di liquido ed il dispositivo à ̈ pronto per una nuova erogazione secondo quanto descritto in precedenza. Come risulterà chiaro a questo punto della descrizione, nel dispositivo secondo la presente invenzione, lo spostamento dalla posizione chiusa alla posizione aperta, e viceversa, della porzione di tenuta del primo otturatore avviene in verso opposto rispetto al verso di spostamento della porzione di tenuta del secondo otturatore dalla posizione chiusa alla posizione aperta, e viceversa. In altre parole, gli otturatori 22 e 23 sono conformati e vincolati all’elemento di supporto 21 in modo tale che la deformazione della porzione di tenuta 22c necessaria per l’apertura del primo otturatore 22 (verso destra in Figura 2) sia opposto rispetto al verso di deformazione (verso sinistra in Figura 2) necessario per l’allontanamento della porzione di tenuta 23c dall’elemento di supporto 21 che provoca l’apertura del secondo otturatore 23. Lo stesso vale per i rispettivi spostamenti necessari per la chiusura degli otturatori che, anche in questo caso, risultano opposti in verso.
Inoltre, va notato che per ottenere il corretto funzionamento del dispositivo à ̈ necessario che i due otturatori 22 e 23, ed in particolare i passaggi che essi formano per il liquido siano fluidicamente isolati tra loro, in modo tale da impedire il passaggio indesiderato del liquido, a valle dell’elemento di supporto 21, dal condotto di aspirazione 7 a quello di erogazione 8, e viceversa.
A tal proposito, il dispositivo spruzzatore secondo la presente invenzione comprende mezzi 12 per impedire il passaggio fluidico, a valle dell’elemento di supporto 21, tra i condotti di aspirazione 7 e di erogazione 8, ovverosia mezzi per evitare il flusso di liquido tra le aperture di ingresso 10 ed uscita 11 della camera 4. Nella forma di realizzazione illustrata nelle figure, e come meglio visibile nella vista in sezione di Figura 2, tali mezzi per impedire il passaggio fluidico comprendono una porzione 12 dell’elemento di supporto 21 che à ̈ disposta, quando l’elemento di supporto 21 à ̈ vincolato all’interno della camera 4, tra le aperture di ingresso 10 e di uscita 11 della camera 4. Più in dettaglio, la porzione aggettante 12 dell’elemento di supporto 21 à ̈ conformata in modo complementare alla superficie 4a della camera 4 in modo tale da formare un setto di separazione a tenuta della apertura di ingresso 10 e di uscita 11, e quindi dei condotti di aspirazione 7 e di erogazione 8.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo spruzzatore (1) per liquidi del tipo comprendente un corpo (2) vincolabile ad almeno un contenitore per detto liquido, avente almeno una camera (4), almeno un condotto di aspirazione (7) per il collegamento fluidico di detto almeno un contenitore del liquido con detta camera ed almeno un condotto di erogazione (8) per il collegamento fluidico di detta camera con un ugello di spruzzatura, almeno un pistone (5) mobile a tenuta in detta camera ed almeno una leva a grilletto (6) collegata a detto pistone per comandarne il movimento, comprendente altresì almeno una valvola (20) per controllare il passaggio di detto liquido da detto condotto di aspirazione (7) a detta camera (4) e da detta camera a detto condotto di erogazione (8), caratterizzato dal fatto che detta almeno una valvola comprende almeno un elemento di supporto rigido (21) vincolato perifericamente all’interno di detta camera ed alloggiante almeno due otturatori monodirezionali (22, 23) vincolati a detto elemento di supporto (21), ciascuno di detti otturatori comprendendo almeno una porzione di tenuta (22c, 23c) mobile tra almeno una posizione chiusa, in cui detta porzione di tenuta (22c, 23c) à ̈ a contatto con detto elemento di supporto (21), e almeno una posizione aperta, in cui detta porzione di tenuta (22c, 23c) à ̈ distanziata rispetto a detto elemento di supporto (21).
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui detta porzione di tenuta (22c, 23c) di detti otturatori à ̈ montata su un gambo limitatamente mobile in una sede del supporto rigido (21) sotto l’azione della pressione agente sulla stessa porzione di tenuta.
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, in cui detta porzione di tenuta (22c, 23c) Ã ̈ vincolata ad un gambo (22a, 23a) di detto otturatore, detto gambo essendo mobile rispetto a detto elemento di supporto (21).
  4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui il movimento di detta porzione di tenuta (22c, 23c) di detti otturatori (22, 23) Ã ̈ ottenuto per deformazione elastica di tale porzione di tenuta.
  5. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 4, in cui detta porzione di tenuta (22c, 23c) Ã ̈ vincolata ad un gambo (22a, 23a) di detto otturatore, detto gambo essendo fisso rispetto a detto elemento di supporto (21).
  6. 6. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui ciascuno di detti otturatori (22, 23) Ã ̈ montato entro una sede (24, 25) ricavata in detto elemento di supporto (21).
  7. 7. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti gambi (22a, 23a) di detti otturatori (22, 23) sono alloggiati in detto elemento di supporto (21) secondo due assi paralleli tra loro.
  8. 8. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui lo spostamento dalla posizione chiusa alla posizione aperta, e viceversa, della porzione di tenuta (22c) del primo otturatore (22) avviene in verso opposto rispetto allo spostamento della porzione di tenuta (23c) del secondo otturatore (23) dalla posizione chiusa alla posizione aperta, e viceversa.
  9. 9. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui i detti otturatori (22,23), alloggiati in detto elemento di supporto (21), pongono in modo selettivo in comunicazione fluidica rispettivamente il condotto di aspirazione (7) con la camera (4), e la camera (4) con il condotto di erogazione (8) in maniera unidirezionale.
  10. 10. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi (12) per impedire il passaggio fluidico diretto, a valle di detto elemento di supporto (21), tra detti condotti di aspirazione e di erogazione (7, 8).
  11. 11. Dispositivo secondo la rivendicazione 10, in cui detti mezzi (12) per impedire il passaggio fluidico tra detti condotti di aspirazione e di erogazione (7, 8) comprendono una porzione (12) di detto elemento di supporto (21).
  12. 12. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto elemento di supporto (21) Ã ̈ vincolato in corrispondenza del proprio perimetro ad almeno una superficie di detta camera (4).
  13. 13. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto elemento di supporto (21) possiede una forma sostanzialmente circolare ed à ̈ vincolato in corrispondenza della propria circonferenza ad almeno una scanalatura circolare (4c) di detta camera (4).
  14. 14. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di ritorno elastico interposti tra detta leva a grilletto (6) e detto corpo (2).
  15. 15. Contenitore per liquido igienizzante, detergente o cosmetico caratterizzato dal fatto di comprendere un dispositivo spruzzatore (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti.
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