ITMI20111882A1 - Macchina per il montaggio di calzature - Google Patents

Macchina per il montaggio di calzature Download PDF

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ITMI20111882A1
ITMI20111882A1 IT001882A ITMI20111882A ITMI20111882A1 IT MI20111882 A1 ITMI20111882 A1 IT MI20111882A1 IT 001882 A IT001882 A IT 001882A IT MI20111882 A ITMI20111882 A IT MI20111882A IT MI20111882 A1 ITMI20111882 A1 IT MI20111882A1
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Description

"Macchina per il montaggio di calzature"
La presente invenzione si riferisce ad una macchina per il montaggio di calzature. In particolare, Ã ̈ descritta una macchina monta fianchi-boetta che permette anche il corretto montaggio del raccordo pianta-cava.
Il montaggio della scarpa tramite macchine automatiche avviene solitamente in tre fasi: in una prima fase viene montata la parte anteriore della scarpa (detta “punta†), in una seconda fase il fianco ed, infine, in una terza fase la parte posteriore (detta “boetta†). I macchinari attualmente disponibili sono in genere specializzati per il montaggio della punta (detti in questo caso “premonte†) oppure per il montaggio, anche combinato, di fianco e boetta (detti in questo caso “montaboette†o “calzere†).
Il montaggio della parte posteriore della scarpa viene normalmente effettuato mediante colla o mediante chiodatura.
Nel primo caso, la colla viene spalmata a mano o tramite appositi applicatori; successivamente la macchina provvede alla “chiusura†della tomaia tramite una coppia di piastre riscaldate con un movimento che avvolge la boetta. Tali piastre scivolano sulla scarpa e mantengono la posizione il tempo necessario alla presa della colla.
Nel montaggio con chiodi, la macchina dispone di un apparato di chiodatura (“testa†) che tipicamente à ̈ in grado di applicare un numero predeterminato di chiodi. La testa di chiodatura include degli apparati (talvolta denominati “avvolgitori†) che hanno la stessa funzione delle piastre, ma sono appositamente sagomati in modo da consentire, una volta chiusi, il passaggio dei chiodi che saranno poi conficcati nella scarpa tramite la discesa di un apposito “martello†.
Il fianco rappresenta una delle parti più complesse da montare. Inoltre à ̈ da considerare che in tale punto della scarpa la forma assume un andamento concavo (detto “cava†, spesso particolarmente evidente nelle scarpe da donna) su cui il materiale della tomaia deve aderire perfettamente senza pieghe o rugosità.
Per il buon montaggio del fianco à ̈ necessario che l’apparato ad esso dedicato sia in grado di “trascinare†la pelle verso il centro della scarpa con una certa forza, ma allo stesso tempo senza segnare la pelle, e successivamente o contestualmente esercitare una pressione per consentire la presa del collante. In caso di utilizzo di chiodi à ̈ necessario che il movimento dell’apparato sia coordinato con l’apparato di chiodatura: tipicamente deve abbassare la tomaia contro la forma prima del passaggio del martello di chiodatura.
Anche il montaggio del fianco, come la boetta, può avvenire tramite colla e/o tramite chiodi. La forma viene posta sulla macchina con la suola rivolta verso l’alto e fermata da appositi sistemi di bloccaggio. Quindi, la colla viene passata sul sottopiede tramite appositi apparati, la tomaia viene posizionata tramite pinze o altri apparati e successivamente unita alla forma tramite una varietà di sistemi. Ad esempio, vengono impiegate fasce in materiale flessibile che pressano la scarpa in senso perpendicolare alla stessa, oppure rulli metallici che percorrono il fianco della scarpa in senso longitudinale, o anche cinghie di cuoio o materiale plastico dotate di meccanismo di rotazione perpendicolare alla scarpa e che percorrono longitudinalmente la scarpa (sistema a “cingolo†). Infine, sono anche state proposte “dita†di materiale plastico movimentate idraulicamente che scorrono sopra la scarpa perpendicolarmente alla stessa.
Nel caso di chiusura del fianco tramite chiodi, il ciclo di lavoro viene normalmente invertito, vale a dire che viene prima appoggiata la tomaia alla forma tramite uno dei sistemi di cui sopra e quindi viene effettuata la chiusura tramite l’attuazione del sistema di applicazione dei chiodi.
Oltre ai problemi presentati dal montaggio del fianco, ve ne sono di ulteriori qualora si decida di montare in modo automatico anche il raccordo fra la pianta e la cava, vale a dire il punto dove la parte di punta della scarpa si “collega†al fianco.
La complicazione nel montaggio del raccordo pianta-cava deriva dal fatto che le due parti della scarpa formano in tale punto uno spigolo con un angolo che varia, aumentando, con l’altezza del tacco. Questo à ̈ particolarmente evidente nella scarpa da donna ma anche, seppur in misura minore, nella scarpa da uomo.
Il montaggio del raccordo pianta-cava può essere effettuato contestualmente al montaggio della punta della scarpa sulla macchina detta “premonta-monta†, tramite attrezzature che devono essere perfettamente adattate alla scarpa da montare e quindi tendono ad avere un costo rilevante. In secondo luogo, il montaggio della punta à ̈ comunque una fase critica del processo di montaggio che richiede grande abilità da parte dell’operatore e il montaggio del raccordo crea disturbo a tale delicata operazione.
In alcuni casi si preferisce quindi o montare il raccordo a mano. E’ anche stato proposto di montarlo tramite la macchina adibita al montaggio di boetta e fianco.
Anche questa soluzione non à ̈ tuttavia esente da problemi tecnici che ne hanno sino ad ora ostacolato una piena e soddisfacente adozione.
Il primo à ̈ rappresentato dal fatto di dover adattare il meccanismo di stiratura della tomaia all’angolo fra pianta e cava che, come già menzionato, à ̈ variabile a seconda dell’altezza del tacco della calzatura. Ciò complica notevolmente il dispositivo di stiratura che deve adattarsi inoltre alla esatta posizione del raccordo.
E’ stato anche proposto di inserire un relativamente complesso meccanismo adattabile di stiratura sulla macchina montaboette, così da cercare di compensare la differente posizione dello spigolo che varia a seconda della misura della scarpa (nelle taglie più piccole si trova più vicino al retro della macchina, nelle taglie più grandi si trova più vicino al fronte della stessa). Tali meccanismi sono però costosi e forniscono comunque risultati insoddisfacenti. Inoltre, tali meccanismi di stiratura, disposti sui due lati della calzatura, ingombrano lo spazio operativo e rendono difficoltoso l’accesso alla zona e la manovra da parte dell’operatore e da parte dei dispositivi di incollaggio e chiodatura. Specialmente per la chiodatura, diviene impossibile l’impiego di sistemi di chiodatura con buona flessibilità operativa.
Tutto ciò rende molto costose e complesse le soluzioni sino ad ora proposte. Scopo generale della presente invenzione à ̈ fornire una macchina per il montaggio di fianco e boetta, che permetta anche un montaggio automatico del raccordo fra pianta e cava con complicazione e costi relativamente ridotti. Ulteriore scopo à ̈ permettere di dotare la macchina di un sistema di chiodatura relativamente semplice e poco costoso ma di elevata flessibilità operativa
In vista di tale scopo si à ̈ pensato di realizzare, secondo l'invenzione, una macchina per il montaggio del fianco e della boetta di una calzatura montata su una forma, comprendente in combinazione un supporto per la calzatura sulla forma; due gruppi di dita, disposti su opposti lati della calzatura e mobili mediante rispettivi attuatori uno verso l’altro trasversalmente alla calzatura per la pressione di un sottostante tratto di un lembo di tomaia contro il sottopiede, in ciascun gruppo di dita le dita essendo affiancate, lungo l’estensione della calzatura sul supporto, divise in una prima e una seconda serie di dita, prima e seconda serie essendo disposte angolate una rispetto all’altra per essere destinate ad appoggiarsi e premere su una zona di pianta e una zona di cava della calzatura; un apparato di matrice per il bloccaggio della parte posteriore della calzatura sul supporto; nella macchina l’apparato di matrice essendo mobile mediante attuatori in una direzione longitudinale alla calzatura per spostare longitudinalmente la calzatura sul supporto e portarla in una posizione nella quale una zona di raccordo fra pianta e cava della calzatura à ̈ in allineamento con una zona fra la prima serie e la seconda serie di dita di ciascun gruppo, cosicché nel loro movimento le due serie di dita nei due gruppi di dita abbattono e premono il sottostante tratto del lembo di tomaia contro il sottopiede rispettivamente nelle dette zone di pianta e cava.
Per rendere più chiara la spiegazione dei principi innovativi della presente invenzione ed i suoi vantaggi rispetto alla tecnica nota si descriverà di seguito, con l'aiuto dei disegni allegati, una realizzazione esemplificativa applicante tali principi. Nei disegni:
-figura 1 rappresenta una vista in prospettiva schematica e parziale di una macchina secondo l’invenzione;
-figure 2 e 3 rappresentano viste della macchina di figura 1 in due differenti posizioni operative, con alcune parti rimosse per chiarezza;
-figura 4 rappresenta una vista parziale della macchina, con alcune parti rimosse per chiarezza, durante una operazione di fissaggio della tomaia. Con riferimento alle figure, in figura 1 à ̈ mostrata una macchina monta fianchi-boetta, indicata genericamente con 10, realizzata secondo l’invenzione.
La macchina sarà dotata di un sistema di controllo in sé noto, ad esempio a microcontrollore opportunamente programmato, come facilmente immaginabile dal tecnico, alla luce della descrizione che segue.
La macchina 10 comprende un supporto 11 (tratteggiato in figura) che sostiene una nota forma con la calzatura 12 sottoposta a montaggio.
La parte posteriore della scarpa viene bloccata tramite un apposito apparato 13 (detto “matrice†, in sé noto) e la parte corrispondente al fianco viene vantaggiosamente bloccata (dopo le operazioni di regolazione che saranno chiare nel seguito) da un numero variabile di tamponi laterali 14, 15 azionati da appositi gruppi attuatori 16, 17.
La macchina comprende anche due gruppi laterali di “dita†18, 19 (di plastica, metalliche o di altro materiale) che hanno il compito di stirare la tomaia che viene preferibilmente trattenuta in posizione verticale da apposite pinze 20, 21 (due o più per lato, i cui attuatori non sono mostrati, essendo esse di tecnica nota e perciò facilmente immaginabili dal tecnico). Le dita scorrono (al di sopra dei tamponi, se presenti) le une verso le altre in senso perpendicolare alla calzatura sempre mediante attuatori contenuti nel gruppi 16, 17.
Con il loro scorrimento i due gruppi di dita 18, 19 applicano una pressione adeguata sui lembi di tomaia che si ripiegano sul sottopiede, così da farla aderire al sottopiede dopo la stesura della colla. Vantaggiosamente, la colla à ̈ applicata tramite appositi applicatori di colla 22, 23 (con iniettori o altro sistema noto) di un gruppo di fissaggio 24 superiore alla calzatura. Secondo tecnica nota, gli iniettori sono vantaggiosamente comandati nel loro movimento lungo la calzatura mediante opportune superfici di comando a camma (non mostrate, per semplicità essendo facilmente immaginabili dal tecnico esperto) che seguono opportunamente l’andamento della calzatura nelle zone da incollare. In alternativa, altri noti sistemi di movimentazione motorizzata possono anche essere impiegati. Il gruppo di fissaggio 24 à ̈ vantaggiosamente sostenuto e movimentato per mezzo di un braccio superiore 25, motorizzato con attuatori lineari 26 per uno scorrimento del gruppo 24 nella direzione coincidente con l’asse longitudinale della calzatura e per un movimento, in direzione normale al sottopiede della calzatura, di avvicinamento e allontanamento dalle superfici da incollare. I meccanismi per tali movimenti nelle macchine specifiche sono in sé ben noti e non verranno qui ulteriormente descritti o mostrati.
Per l’abbattimento dei lembi di tomaia nella zona della boetta, possono essere vantaggiosamente presenti noti abbattitori a piastre (riscaldate o meno) che sono comandati a scorrono sulla zona di sottopiede della boetta per poi retrarsi. Essendo tale meccanismo in sé noto, non verrà qui ulteriormente mostrato o descritto nei dettagli.
Come si vede meglio in figura 2, nella quale i gruppi superiori della macchina sono stati rimossi dal disegno, le dita 18, 19 sono divise in una prima e in una seconda serie o sezione di dita affiancate lungo l’asse della calzatura, una anteriore ed una posteriore. Le due serie sono poste ad angolo l’una rispetto all’altra (rispetto ad un piano trasversale alla estensione della calzatura sul supporto) e, vantaggiosamente, sono composte ciascuna da un numero variabile di dita e sono fra loro angolate in modo che la prima sezione o serie di dita à ̈ adatta ad appoggiarsi e premere contro la pianta e la seconda serie o sezione di dita à ̈ adatta ad appoggiarsi e premere contro la cava della calzatura. L’angolo fra le due serie di dita sarà scelto in funzione dell’angolo esistente fra pianta e cava nel modello di calzatura da montare.
Tali sezioni possono essere anche vantaggiosamente dotate di apposito sistema di molleggio al fine di adattarsi nel miglior modo possibile all’angolo esistente fra la pianta ed il fianco della calzatura, secondo tecnica in sé sostanzialmente nota nel campo.
Il sistema a dita à ̈ stato proposto per l’impiego nelle macchina di montaggio per calzature, ma esso non ovvia ai problemi sopra descritti delle macchine note e, in particolare, al problema relativo alla variazione della posizione esatta della zona di raccordo fra pianta e cava rispetto alla macchina e quindi rispetto al gruppo che provvede al montaggio dello stesso. Sistemi noti di aggiustamento della posizione relativa fra scarpa e dita si sono rivelati insoddisfacenti.
Il piantone 11 di supporto della calzatura à ̈ vantaggiosamente realizzato basculante per muoversi in senso longitudinale alla estensione della calzatura la quale viene trattenuta in posizione nella parte posteriore tramite il sopra menzionato apparato di matrice 13. In genere il movimento basculante à ̈ utile per l’introduzione e l’estrazione della calzatura dalla macchina.
Come bene si vede dal confronto delle figure 2 e 3, la matrice à ̈ mobile (vantaggiosamente mediante guide 26, 27 movimentate da un gruppo attuatore posteriore 28) così che essa può essere mossa e spinta verso la parte anteriore della calzatura (con movimento controllato elettronicamente o con altri sistemi ad esempio elettrici o idraulici), In tale modo la matrice spinge contro il retro della calzatura per fargli assumere posizioni diverse e predeterminate a seconda della misura della scarpa che viene montata, per portare la zona 40 di raccordo fra pianta e cava in allineamento con la zona 41 fra la prima serie e la seconda serie di dita di ciascun gruppo 18, 19. Nel loro movimento le due serie di dita nei due gruppi di dita possono così abbattere e premere il sottostante tratto del lembo di tomaia contro il sottopiede rispettivamente nelle corrette zone di pianta e cava.
Il movimento della matrice à ̈ vantaggiosamente programmabile in base al modello e alla misura della calzatura in modo che la zona di raccordo fra pianta e cava si trovi sempre nello stesso punto in relazione alla posizione longitudinale dei due gruppi di pinze lungo la calzatura.
Vantaggiosamente, la macchina può avere memorizzate le diverse posizioni che deve raggiungere la matrice 13 per portare lo spigolo fra pianta e cava della calzatura nella corretta posizione rispetto all’angolo formato dalla dita in base alla immissione del numero di calzatura, come mostrato schematicamente in figura 3.
All’operatore basta così inserire il numero della calzatura (o tale numero può essere rilevato automaticamente) per impostare la macchina.
In tale modo, il raccordo pianta-cava per un determinato modello di calzatura sarà sempre nella stessa corretta posizione relativamente alla macchina ed al gruppo di montaggio dei fianchi e la matrice farà in modo da mantenere bloccata la scarpa in qualunque posizione questa si possa trovare.
Il piantone può essere elasticamente spinto contro la matrice o essere meccanicamente vincolato ad essa per un movimento coordinato.
Vantaggiosamente, il movimento di matrice e piantone à ̈ indipendente rispetto all’eventuale movimento dei gruppi di montaggio del fianco.
In questo modo, viene garantito il mantenimento della posizione del raccordo pianta-cava nello stesso punto in relazione alla macchina, indipendentemente dal tipo e dalla misura della calzatura, il che consente di montare con grande precisione tale parte della calzatura, anche tramite particolari accorgimenti quali pinze sagomate o dita predisposte ad hoc per la particolare calzatura che viene montata.
L’avere applicato tale sistema in una macchina che esegue il montaggio di fianchi e boetta offre notevoli vantaggi. Ad esempio, l’operazione di montaggio dei fianchi e della boetta à ̈ meno critica della operazione di montaggio della punta. Lo spostamento della calzatura grazie allo scorrimento della matrice assicura un perfetto posizionamento dello spigolo rispetto alle dita che presiedono al ripiegamento dei fianchi.
Inoltre, la struttura secondo l’invenzione à ̈ relativamente semplice, affidabile ed economica. La semplicità della struttura permette inoltre di impiegare un sistema di applicazione dei chiodi semplice e flessibile che può abbinarsi direttamente al sistema di incollaggio. Infatti, la macchina qui descritta può essere inoltre dotata di un sistema di applicazione dei chiodi in aggiunta al collante, che à ̈ vantaggiosamente montato per impiegare la stessa struttura impiegata o impiegabile per l’incollaggio.
Nella tecnica nota, normalmente sulla boetta i chiodi vengono applicati tramite un’apposita testa, che con lo due movimenti successivi stira la tomaia sul sottopiede e applica un numero predeterminato di chiodi mediante una maschera di guida di tutti i chiodi contemporaneamente e di un unico “martello†che colpisce contemporaneamente tutti i chiodi per impiantarli. Questo sistema, oltre ad essere estremamente costoso per la complessità dell’apparato di chiodatura, ha lo svantaggio che a causa della particolare conformazione e degli ingombri della testa, esclude la possibilità di utilizzare in combinazione colla e chiodi. Inoltre, per via degli ingombri esso può essere incompatibile con i sistemi noti di regolazione della macchina montaboette per il fissaggio del raccordo fra pianta e cava. Come si vede meglio in figura 4 (dove per chiarezza sono state rimosse le parti della macchina che sono laterali alla calzatura), il sistema di fissaggio 24 ha vantaggiosamente martelli pneumatici 29, 30 monochiodo (in sé noti) che sono sostanzialmente accoppiati agli ugelli erogatori del collante, così che essi seguono lo stesso percorso dell’applicazione della colla. I due martelli sono sequenzialmente alimentati di chiodi, così che possono piantare in sequenza una fila di chiodi, con numero a piacere di chiodi. Il sistema à ̈ così molto flessibile, il numero di chiodi potendo essere deciso di volta in volta in base al modello di calzatura. Inoltre, grazie all’accoppiamento dei due metodi di fissaggio e alla velocità di applicazione di entrambi, viene consentita la applicazione, contemporanea o in rapida successione, di colla e chiodi. Infatti, spesso i calzaturifici preferirebbero aggiungere al collante un numero variabile di chiodi per una maggior tenuta del montaggio, ma ciò non à ̈ possibile con le macchine esistenti e, se desiderato, deve essere eseguito a mano.
Con la macchina secondo l’invenzione, grazie ai due martelli applicatori posti sul sistema di distribuzione della colla e che ne seguono il movimento e quindi il profilo di lavoro, all’incollaggio si può aggiungere molto facilmente la possibilità di inserire dei chiodi.
Quindi una volta che la macchina ha applicato il collante e provveduto ad appoggiare la tomaia al sottopiede, mediante le dita e le eventuali piastre, il successivo passaggio dei martelli applicatori inserisce un numero variabile di chiodi la cui posizione può essere liberamente programmata nella macchina. Il sistema di applicazione di chiodi tramite martelli pneumatici o simili, in aggiunta al collante, à ̈ in sé tecnica nota, tuttavia per i motivi sopra menzionati à ̈ estremamente difficile sulle macchine note introdurre la possibilità di applicare una combinazione di colla e chiodi sulla boetta della calzatura.
A questo punto à ̈ chiaro come si siano ottenuti gli scopi prefissati.
Il sistema qui descritto può aggiungere flessibilità operativa alla macchina in presenza di costi decisamente inferiori rispetto a quelli previsti per le macchine tradizionali. Il montaggio della parte di tomaia corrispondente al fianco della calzatura sulla rispettiva forma, ed in particolare del raccordo fra le due parti chiamate pianta e cava, diviene rapido e di ottima qualità senza necessità di interventi manuali specializzati.
Il risultato qualitativo raggiunto à ̈ migliore e la possibilità di affiancare alla colla la chiodatura permette di ottenere facilmente e con una unica macchina calzature di maggiore pregio e robustezza.
Naturalmente, la descrizione sopra fatta di una realizzazione applicante i principi innovativi della presente invenzione à ̈ riportata a titolo esemplificativo di tali principi innovativi e non deve perciò essere presa a limitazione dell'ambito di privativa qui rivendicato. Ad esempio, può essere previsto un apposito noto sensore che determini direttamente la posizione dello spigolo della calzatura e allinei così la calzatura alle pinze mediante il movimento della matrice.

Claims (5)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina (10) per il montaggio del fianco e della boetta di una calzatura montata su una forma, comprendente in combinazione: -un supporto (11) per la calzatura sulla forma; -due gruppi di dita (18, 19), disposti su opposti lati della calzatura e mobili mediante rispettivi attuatori uno verso l’altro trasversalmente alla calzatura per la pressione di un sottostante tratto di un lembo di tomaia contro il sottopiede, in ciascun gruppo di dita le dita essendo affiancate, lungo l’estensione della calzatura sul supporto, divise in una prima e una seconda serie di dita, prima e seconda serie essendo disposte angolate una rispetto all’altra per essere destinate ad appoggiarsi e premere su una zona di pianta e una zona di cava della calzatura; -un apparato di matrice (13) per il bloccaggio della parte posteriore della calzatura sul supporto, nella quale l’apparato di matrice à ̈ mobile mediante attuatori (28) in una direzione longitudinale alla calzatura per spostare longitudinalmente la calzatura sul supporto e portarla in una posizione nella quale una zona (40) di raccordo fra pianta e cava della calzatura à ̈ in allineamento con una zona (41) fra la prima serie e la seconda serie di dita di ciascun gruppo, cosicché nel loro movimento le due serie di dita nei due gruppi di dita abbattono e premono il sottostante tratto del lembo di tomaia contro il sottopiede rispettivamente nelle dette zone di pianta e cava.
  2. 2. Macchina secondo rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che il movimento della matrice à ̈ programmabile in base al modello e alla misura della calzatura in modo che la zona di raccordo fra pianta e cava si trovi sempre nello stesso punto in relazione alla posizione longitudinale dei due gruppi di pinze lungo la calzatura.
  3. 3. Macchina secondo rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto di comprendere un sistema di applicazione di colla costituito da uno o più applicatori motorizzati per essere mobili lungo il fondo della calzatura.
  4. 4. Macchina secondo rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto di comprendere martelli applicatori di chiodi accoppiati agli applicatori di colla.
  5. 5. Macchina secondo rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto di comprendere pinze per il sollevamento di lembi di tomaia sopra il sottopiede della calzatura posta sul supporto e che sono supportate con movimento indipendente rispetto al movimento della matrice.
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