ITMI20111641A1 - Molatrice rettilinea per la lavorazione dei bordi di lastre di vetro con regolazione verticale dello spessore di vetro da asportare. - Google Patents

Molatrice rettilinea per la lavorazione dei bordi di lastre di vetro con regolazione verticale dello spessore di vetro da asportare. Download PDF

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Adriano Fontana
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Description

MOLATRICE RETTILINEA PER LA LAVORAZIONE DEI BORDI DI LASTRE DI VETRO CON REGOLAZIONE VERTICALE DELLO SPESSORE DI VETRO DA ASPORTARE.
DESCRIZIONE
Il presente trovato ha come oggetto una molatrice rettilinea per la lavorazione dei bordi di lastre di vetro con regolazione verticale dello spessore di vetro da asportare.
Come à ̈ noto, nelle macchine per la lavorazione dei bordi di lastre di vetro, più comunemente dette profilatrici rettilinee, vengono utilizzati dei trasportatori che hanno la funzione di eseguire l'avanzamento della lastra di vetro, mantenuta di costa, sulle diverse teste operatrici che eseguono le lavorazioni dei bordi.
La velocità di avanzamento della lastra di vetro varia in funzione dello spessore della stessa, nonché della qualità della lavorazione desiderata .
Nelle profilatrici rettilinee il vetro viene posizionato in verticale e avanza lungo una macchina molatrice in maniera tale da essere lavorato sul bordo volto a terra secondo tre principali tipi di lavorazione: filo piatto, angolo variabile e bisello.
Generalmente, le macchine molatrici sono suddivise in tre parti principali: una stazione di ingresso, comunemente detta putrella di ingresso, una stazione di lavoro, comunemente detta carro o corpo principale, ed una stazione di uscita, comunemente detta putrella di uscita.
La lavorazione del vetro avviene nel carro o corpo principale mediante mandrini su cui sono installate delle mole a tazza, mentre la funzione della stazione di ingresso à ̈ quella di permettere all'operatore di caricare agevolmente il vetro, alimentare il carro o corpo principale e permettere all'operatore di regolare lo spessore di vetro da asportare.
Più precisamente, il carro o corpo principale à ̈ dotato di un trasportatore normalmente costituito da un elemento a sviluppo chiuso di riscontro ed un elemento a sviluppo chiuso mobile che sono disposti tra loro contrapposti, in modo tale da trattenere la lastra di vetro posta in verticale per i fianchi e sospingerla in lavorazione lasciando sporgere verso il basso il lato da lavorare.
Nelle stazioni di ingresso ed uscita, il trasporto del vetro viene fatto appoggiandolo su una cinghia o su una catene dotata di una pluralità di tasselli disposti affiancati, in modo tale da ottenere l'elemento a sviluppo chiuso in grado di supportare o sostenere il vetro durante la lavorazione.
Va inoltre premesso che nella tecnica nota una macchina molatrice può montare uno o più mandrini, normalmente da quattro a diciotto, e che questi sono dotati di regolazione verticale della loro posizione .
Una volta fissata la posizione del carro o corpo principale e settate le posizione dei mandrini in funzione dello specifico utensile installato la regolazione della quantità di vetro da asportare viene effettuata in maniera agevole mediante la regolazione della posizione verticale relativa della stazione di ingresso rispetto al carro o corpo principale.
Tale operazione permette la regolazione fine del valore di asportazione compreso tra i 0,1 millimetri e 5 millimetri agendo in un unico punto .
Inoltre, vi à ̈ l'esigenza, con 1'obbiettivo di lavorare vetri di piccola altezza, ossia sotto i 70 millimetri, di far effettuare alla stazione di ingresso corse elevate fino a 30 millimetri. Tale azione, combinata ad un settaggio verticale della posizione dei mandrini permette di avvicinare le mole ed il vetro ai tasselli del carro o corpo principale di modo da garantirne la presa, l'ottimale qualità di lavorazione anche nel caso dei suddetti vetri piccoli.
Attorno alla posizione settata viene poi effettuata la regolazione fine dell'asportazione fra 0.1 millimetri e 5 millimetri, come già detto in precedenza.
Più specificatamente, nella tecnica nota sono diffusi principalmente due tipologie di meccanismi atti alla regolazione verticale sopra descritta: il primo consiste in un sistema a camma collegato ad una manovella graduata ed il secondo consiste in un sistema a martinetti.
Nel primo sistema, l'azione della manovella graduata viene trasmessa a due perni posti agli estremi della stazione di ingresso che, scorrendo ciascuno su un piano inclinato, permette in maniera semplice ed economica di effettuare la sola regolazione fine di 5 millimetri, senza soddisfare completamente le esigenze sopra esposte .
Nei sistemi a martinetto invece, la stazione di ingresso viene posizionata sopra due martinetti collegati fra loro mediante un albero comandato da un volantino, in maniera tale da effettuare sia la regolazione fine che la corsa lunga per i vetri di piccolo spessore.
L’inconveniente maggiore di questo dispositivo à ̈ l'elevato costo dei martinetti, costo che à ̈ riscontrabile anche in altri dispositivi in commercio facenti la stessa funzione.
Tale costo, che supera generalmente il costo dell'intera stazione di ingresso, rende l'applicazione scarsamente appetibile per il mercato .
Compito precipuo del presente trovato à ̈ quello di realizzare una molatrice rettilinea per la lavorazione dei bordi di lastre di vetro, che elimini e superi, rispettivamente, gli inconvenienti ed i limiti della tecnica nota, garantendo un perfetto parallelismo tra la stazione di ingresso ed carro o corpo principale con una tolleranza di 0,1 millimetri per metro e consentendo micro e macro regolazioni dell'altezza della putrella di ingresso rispetto al carro o corpo principale.
Questo compito, nonché questi ed altri scopi che meglio appariranno in seguito, sono raggiunti da una molatrice rettilinea per la lavorazione dei bordi di lastre di vetro con regolazione verticale dello spessore di vetro da asportare comprendente una stazione di ingresso, una stazione di lavoro ed una stazione di uscita messe in sequenza tra loro ed attraversate da una pista di scorrimento su cui à ̈ scorrevolmente appoggiata di costa una lastra di vetro da lavorare, essendo inoltre compresi mezzi di presa di detta lastra di vetro associati a mezzi motori per l'avanzamento di detta lastra di vetro lungo detta pista di scorrimento ed essendo compresi mezzi di regolazione dello spessore di vetro da asportare definiti in detta stazione di ingresso, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di regolazione comprendono un tratto di detta pista di scorrimento traslabile trasversalmente rispetto alla direzione di avanzamento di detta lastra di vetro mediante almeno un leverismo interposto tra detto tratto di detta pista di scorrimento ed una parte fissa di detta stazione di ingresso.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del presente trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione in dettaglio di una forma di realizzazione preferita, ma non esclusiva, di una molatrice rettilinea per la lavorazione dei bordi di lastre di vetro con regolazione verticale dello spessore di vetro da asportare, illustrata a titolo indicativo, ma non limitativo, negli uniti disegni in cui:
la figura 1 Ã ̈ una vista schematica in alzato laterale di una molatrice rettilinea per la lavorazione dei bordi di lastre di vetro con regolazione verticale dello spessore di vetro da asportare;
la figura 2 Ã ̈ una vista prospettica della stazione di ingresso della molatrice rettilinea rappresentata in figura 1;
la figura 3 Ã ̈ una vista in alzato frontale della stazione di ingresso della molatrice rettilinea rappresentata in figura 1;
la figura 4 Ã ̈ una vista in sezione della stazione di ingresso della molatrice rettilinea rappresentata in figura 1 effettuata secondo l'asse IV-IV;
le figure da 5 a 8 sono viste prospettiche dei mezzi di regolazione della molatrice rettilinea secondo il trovato;
le figure 9 e 10 sono due viste in sezione dei mezzi di regolazione della molatrice rettilinea, rispettivamente, in due posizioni operative, eseguite secondo l'asse IV-IV rappresentato in figura 3.
Con particolare riferimento alle figure citate, la molatrice rettilinea per la lavorazione dei bordi di lastre di vetro con regolazione verticale dello spessore di vetro da asportare, indicata globalmente con il numero di riferimento 1, comprende una stazione di ingresso 2, una stazione di lavoro 3 ed una stazione di uscita 4 messe in sequenza tra loro in maniera nota al tecnico del ramo.
Tali stazioni 2, 3 e 4 sono attraversate da una pista di scorrimento 5 su cui à ̈ scorrevolmente appoggiata di costa una lastra di vetro 6 da lavorare .
Inoltre, in maniera nota e quindi non descritta nel dettaglio, sono compresi mezzi di presa della lastra di vetro 6 associati a mezzi motori per l'avanzamento della lastra di vetro 6 lungo la pista di scorrimento 5 da una stazione all 'altra .
Al fine di consentire la regolazione dello spessore di vetro da asportare, ossia al fine di regolare l'altezza della stazione di ingresso 2 rispetto la stazione di lavoro 3, sono compresi mezzi di regolazione 7 che, secondo il trovato, comprendono un tratto 8 della pista di scorrimento 5 traslabile trasversalmente rispetto alla direzione di avanzamento 9 della lastra di vetro 6 mediante almeno un leverismo 10 interposto tra il tratto 8 della pista di scorrimento 5 ed una parte fissa della stazione di ingresso 2.
Opportunamente, al fine di avere una traslazione più controllata del tratto 8 della pista di scorrimento 5, in maniera da garantire il parallelismo dello stesso rispetto al piano di lavoro 15 della stazione di lavoro 3 con una tolleranza di 0,1 millimetri per metro, sono previsti più leverismi 10.
Più specificatamente, i mezzi di regolazione 7 comprendono un primo corpo tubolare 11 solidale ad una parte fissa della stazione di ingresso 2 e parallelo alla direzione dì avanzamento 9 ed un secondo corpo tubolare 12 parallelo al primo corpo tubolare 11, definente il tratto 8 della pista di scorrimento 5 e mobile rispetto al primo corpo tubolare 11 trasversalmente alla direzione di avanzamento 9 mediante l'accoppiamento di cursori 13 solidali ad uno dei corpi tubolari 11 e 12 e di rispettive guide 14 definite dall'altro dei corpi tubolari 11 e 12.
Più precisamente, nella forma di realizzazione proposta, i cursori 13 sono solidali al primo corpo tubolare 11 e le rispettive guide 14 sono definita dal secondo corpo tubolare 12.
Opportunamente, il tratto 8 della pista di scorrimento 5 nella stazione di ingresso 2 à ̈ realizzato da una cinghia o da una catene dotata di una pluralità di tasselli disposti affiancati, in modo tale da ottenere un elemento a sviluppo chiuso in grado di supportare o sostenere la lastra di vetro 6 durante la lavorazione nella stazione di lavoro 3.
Vantaggiosamente, ciascun leverismo 10 comprende una prima staffa 16 incernierata al secondo corpo tubolare 12 ed una seconda staffa 17 incernierata alla prima staffa 16, al primo corpo tubolare 11 e ad una leva di comando 28 mobile sostanzialmente parallelamente alla direzione di avanzamento 9 e collocata tra i corpi tubolari 11 e 12.
Più precisamente, gli incernieramenti 18, 19 e 20 della seconda staffa 17, rispettivamente, con il primo corpo tubolare 11, con la leva di comando 28 e con la prima staffa 16 sono collocati sostanzialmente in corrispondenza dei vertici di un triangolo 22, con l'incernieramento 18 della seconda staffa 17 con il primo corpo tubolare 11 e l ’ incernieramento 23 della prima staffa 16 con il secondo corpo tubolare 12 allineati tra loro parallelamente alla direzione di traslazione 24 del secondo corpo tubolare 12 rispetto al primo corpo tubolare 11.
Per quanto riguarda la leva di comando 28, questa à ̈ associata, mediante mezzi di conversione del moto 30 che possono consistere, ad esempio, in un accoppiamento vite e madrevite, ad una manovella 25 per la regolazione dell'avanzamento della leva di comando 28 e, di conseguenza, della traslazione del secondo corpo tubolare 12 rispetto al primo corpo tubolare 11.
Al fine di bloccare il posizionamento relativo del secondo corpo tubolare 12 rispetto al primo corpo tubolare 11 una volta ottenuta la traslazione desiderata, Ã ̈ previsto un disco forato di bloccaggio 26 della manovella 25.
Il funzionamento della molatrice rettilinea 1 secondo il trovato e, in particolare, la regolazione verticale dello spessore di vetro da asportare sono di seguito riportati.
Una volta settate le posizioni dei mandrini presenti nella stazione di lavoro 3, in funzione dello specifico utensile installato, la regolazione della quantità di vetro da asportare viene effettuata in maniera agevole mediante la regolazione della posizione verticale relativa della stazione di ingresso 2 rispetto al piano di lavoro 15 della stazione di lavoro 3.
Tale operazione avviene azionando la manovella 25 che, mediante ì mezzi di conversione del moto 30, fa traslare la leva di comando 18 che, grazie ai leverismi 10, provoca la rotazione della staffe 16 e 17 con conseguenze allontanamento o avvicinamento dei corpi tubolari 11 e 12, come mostrato in figura 9 e 10.
Si à ̈ in pratica constatato come la molatrice rettilinea per la lavorazione dei bordi di lastre di vetro con regolazione verticale dello spessore di vetro da asportare, secondo il presente trovato, assolva pienamente il compito nonché gli scopi prefissati in quanto consente di ottenere sia una regolazione fine del valore di asportazione del vetro compreso tra i 0,1 millimetri e 5 millimetri, sia una regolazione maggiore per la lavorazione dei vetri piccoli, agendo in un unico punto, in maniera semplice ed efficace, garantendo un perfetto parallelismo tra il tratto della pista di scorrimento nella stazione di ingresso ed il piano di lavoro della stazione di lavoro.
Un altro vantaggio della molatrice rettilinea, secondo il presente trovato, consiste nel fatto di avere una stazione di ingresso dai costi decisamente ridotti rispetto alla tecnica nota.
La molatrice rettilinea per la lavorazione dei bordi di lastre di vetro con regolazione verticale dello spessore di vetro da asportare, così concepita à ̈ suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo.
Inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti .
In pratica, i materiali impiegati, purché compatibili con l'uso specifico, nonché le dimensioni e le forme contingenti, potranno essere qualsiasi secondo le esigenze e lo stato della tecnica .

Claims (7)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Molatrice rettilinea (1) per la lavorazione dei bordi di lastre di vetro con regolazione verticale dello spessore di vetro da asportare comprendente una stazione di ingresso (2), una stazione di lavoro (3) ed una stazione di uscita (4) messe in sequenza tra loro ed attraversate da una pista di scorrimento (5) su cui à ̈ scorrevolmente appoggiata di costa una lastra di vetro (6) da lavorare, essendo inoltre compresi mezzi di presa di detta lastra di vetro (6) associati a mezzi motori per l'avanzamento di detta lastra di vetro (6) lungo detta pista di scorrimento (5) ed essendo compresi mezzi di regolazione (7) dello spessore di vetro da asportare definiti in detta stazione di ingresso (2), caratterizzata dal fatto che detti mezzi di regolazione (7) comprendono un tratto (8) di detta pista di scorrimento (5) traslabile trasversalmente rispetto alla direzione di avanzamento (9) di detta lastra di vetro (6) mediante almeno un leverismo (10) interposto tra detto tratto (8) di detta pista di scorrimento (5) ed una parte fissa di detta stazione di ingresso (2).
  2. 2. Molatrice rettilinea (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di regolazione (7) comprendono un primo corpo tubolare (11) solidale ad una parte fissa di detta stazione di ingresso (2) e parallelo a detta direzione di avanzamento (9) ed un secondo corpo tubolare (12) parallelo a detto primo corpo tubolare (11), definente detto tratto (8) di detta pista di scorrimento (5) e mobile rispetto a detto primo corpo tubolare (11) trasversalmente a detta direzione di avanzamento (9) mediante l'accoppiamento di cursori (13) solidali ad uno di detti corpi tubolari (11, 12) e di rispettive guide (14) definite dall'altro di detti corpi tubolari (11, 12).
  3. 3. Molatrice rettilinea (1) secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzata dal fatto che detto almeno un leverismo (10) comprende una prima staffa (16) incernierata a detto secondo corpo tubolare (12) ed una seconda staffa (17) incernierata a detta prima staffa (16), a detto primo corpo tubolare (11) e ad una leva di comando (28) mobile sostanzialmente parallelamente a detta direzione di avanzamento (9) e collocata tra detti corpi tubolari (11, 12).
  4. 4. Molatrice rettilinea (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che gli incernieramenti (18, 19, 20) di detta seconda staffa (17), rispettivamente, con detto primo corpo tubolare (11), con detta leva di comando (28) e con detta prima staffa (16) sono collocati sostanzialmente in corrispondenza dei vertici di un triangolo (22), l'incernieramento (18) di detta seconda staffa (17) con detto primo corpo tubolare (11) e l'incernieramento (23) di detta prima staffa (16) con detto secondo corpo tubolare (12) essendo allineati tra loro parallelamente alla direzione di traslazione (23) di detto secondo corpo tubolare (12) rispetto a detto primo corpo tubolare (11).
  5. 5. Molatrice rettilinea (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere una pluralità di detto leverismo (10) interposti tra detti corpi tubolari (11, 12) ed associati a detta leva di comando (28).
  6. 6. Molatrice rettilinea (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta leva di comando (28) à ̈ associata, mediante mezzi di conversione del moto (30), ad una manovella (25) per la regolazione dell'avanzamento di detta leva di comando (28) e, di conseguenza, della traslazione di detto secondo corpo tubolare (12) rispetto a detto primo corpo tubolare (11) .
  7. 7. Molatrice rettilinea (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere un disco forato di bloccaggio (26) di detta manovella (25).
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* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
US5280832A (en) * 1991-12-23 1994-01-25 Peter Lisec Device for conveying insulating glass panes
US6231429B1 (en) * 1997-12-02 2001-05-15 Peter Lisec Process for edging of glass blanks through simultaneous machining of plural edges

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