ITMI20110838A1 - Dispositivo di ausilio per la pulizia del sensore di una fotocamera digitale ad obiettivi intercambiabili - Google Patents

Dispositivo di ausilio per la pulizia del sensore di una fotocamera digitale ad obiettivi intercambiabili Download PDF

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ITMI20110838A1 IT000838A ITMI20110838A ITMI20110838A1 IT MI20110838 A1 ITMI20110838 A1 IT MI20110838A1 IT 000838 A IT000838 A IT 000838A IT MI20110838 A ITMI20110838 A IT MI20110838A IT MI20110838 A1 ITMI20110838 A1 IT MI20110838A1
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Description

Forma oggetto della presente invenzione un dispositivo di ausilio per la pulizia del sensore di una fotocamera digitale ad obiettivi intercambiabili. Nel presente contesto con sensore di immagine di una fotocamera digitale si intende l'usuale dispositivo atto a rilevare l'immagine che si vuole fotografare, alloggiato all'interno del corpo di detta fotocamera. Tale dispositivo comprende generalmente il sensore vero e proprio ed una serie di strati con diverse funzioni terminanti in un cristallo di protezione che costituisce la superficie esposta alla luce.
Sono noti dispositivi atti a facilitare la pulizia del sensore (si veda ad esempio il brevetto CA2 639 722), che prevedono, ad esempio, di appoggiare alla flangia per il collegamento alla fotocamera delle ottiche, un organo dotato di una lente di ingrandimento atto a facilitare l'individuazione delle particelle di polvere sul sensore ed al contempo a rimuoverle mediante un attrezzo di pulizia del sensore.
Sono noti da tempo anche numerosi dispositivi di pulizia del sensore atti a permettere la rimozione della polvere che si può accumulare sulla superficie di rilevamento del sensore di una fotocamera digitale. I dispositivi noti prevedono o attrezzi atti a venire in contatto con il sensore per pulirlo (si veda ad esempio la domanda di brevetto US2008/0115301), o organi atti a indirizzare sul sensore un flusso di aria di pulizia (si vedano ad esempio US2007/0151066 o US2007/0110431) oppure organi atti ad aspirare eventuali impurità dalla superficie del sensore.
I dispositivi noti non si sono rilevati del tutto soddisfacenti o perché non sono in grado di permettere una precisa, rapida e facile individuazione delle particelle di polvere presenti sul sensore o perché prevedono di dover esercitare un’azione di pulizia direttamente sul sensore che a seguito di detta azione, se non à ̈ esercitata con la massima cura ed attenzione, può danneggiarsi.
Scopo della presente invenzione à ̈ quello di realizzare un dispositivo per facilitare la pulizia del sensore di una fotocamera digitale che permetta una semplice rapida e precisa individuazione delle particelle di polvere o di sporco presenti sul sensore, e faciliti dunque anche le successive operazioni di pulizia, o le operazioni di correzione connesse al ritocco fotografico e/o alle operazioni di elaborazione o correzione di fotografie digitali implementate da usuali sw per l'elaborazione di fotografie digitali.
Questi ed altri scopi che appariranno evidenti ad un esperto del ramo vengono realizzati da un dispositivo secondo la parte caratterizzante delle rivendicazioni allegate.
Per una migliore comprensione della presente invenzione si allegano a titolo esemplificativo, ma non limitativo, disegni in cui:
la fig. 1 mostra una vista schematica prospettica frontale di un dispositivo secondo l'invenzione,
la fig. 2 ne mostra una vista schematica prospettica posteriore,
la fig. 3 mostra una vista laterale parzialmente in sezione ed in esploso del dispositivo associato al corpo di una fotocamera digitale parzialmente e schematicamente rappresentata in sezione.
Con riferimento alle figure di cui sopra il dispositivo secondo l'invenzione à ̈ del tipo atto a rilevare con precisione i corpi estranei sulla superficie del sensore 1 di immagine di un’usuale fotocamera digitale 2 (schematicamente e parzialmente rappresentata in fig. 3) del tipo comprendente convenzionali mezzi di collegamento 3, ad esempio del tipo a flangia, per il collegamento amovibile delle usuali ottiche (non rappresentate) ad un’apertura 4 del corpo 5 di detta fotocamera. Il dispositivo secondo l'invenzione prevede almeno un elemento 6 atto ad essere associato amovibilmente a detti mezzi di collegamento 3 ed atto a chiudere a tenuta di luce detta apertura 4 del corpo 5 della fotocamera. Secondo l'invenzione l'elemento di chiusura 6 comprende: un foro 7, ed un elemento diffusore 8 previsto in corrispondenza di detto foro 7, atto a garantire una diffusione sostanzialmente uniforme della luce passante da detto foro e proiettata su detto sensore. Vantaggiosamente il diametro del foro 7 à ̈ compreso tra 0,1 mm e 1 mm; preferibilmente tale diametro à ̈ pari a 0,3 mm. Si à ̈ infatti verificato sperimentalmente che se l'elemento che presenta il foro 7 poggia sul bordo esterno dell'apertura 4 del corpo della fotocamera, il diametro del foro pari a 0,3mm à ̈ in grado di garantire, per la maggior parte delle fotocamere digitali in commercio: un risultato ottimale al fine del rilevamento dello sporco sul sensore, e un risultato accettabile nell’uso del foro per creare immagini fotografiche.
Vantaggiosamente, l’elemento di chiusura 6 comprende un organo di illuminazione 9 atto a generare una luce che passando attraverso il diffusore 8 e il foro 7 à ̈ atta ad essere rilevata dal sensore 1. Vantaggiosamente, il diffusore 8 e l’organo di illuminazione 9 sono previsti in un corpo scatolare 10 amovibilmente collegato a detto elemento di chiusura. Il corpo scatolare 10 comprende, ad esempio, una prima parte 10A ed una seconda Parte di chiusura 10B; nella prima parte 10A sono alloggiati l'organo di illuminazione 9, un supporto 11 per batterie di alimentazione dell'organo di illuminazione 9, un organo 12 di accensione spegnimento dell'organo 9 di illuminazione, ad esempio del tipo a slitta ed un circuito elettrico 13 di collegamento tra loro di detti organi 9,12 e delle batterie 11. Gli organi: di illuminazione 9, di accensione e spegnimento (12) ed il circuito elettrico 13 sono di tipo convenzionale per l'esperto del ramo e non verranno pertanto descritti in dettaglio nel seguito.
Vantaggiosamente, l'organo di illuminazione à ̈ del tipo comprendente almeno un led 9. Preferibilmente il led ha le seguenti caratteristiche: emette una luce compresa tra 5000 e 7000 K, possiede una tensione di lavoro compresa tra 3 e 24 Vdc ed un’intensità tra 1000 e 50000 mcd. Preferibilmente, il led à ̈ posizionato in modo tale da risultare, quando il dispositivo secondo l'invenzione à ̈ associato alla fotocamera, in asse con l'asse ottico P della fotocamera stessa, ovvero con l'asse passante per il centro dell'apertura circolare 4 comprendente i mezzi di collegamento 3 delle ottiche, e perpendicolare al piano di giacitura di detta apertura. In una variante rispetto alla forma di realizzazione rappresentata, il led 9 potrebbe essere sostituito da un diverso tipo di organo atto a generare una luce atta ad illuminare il sensore 1 quando il dispositivo à ̈ associato alla fotocamera. La seconda parte 10B del corpo scatolare 10 à ̈ atta a fungere da coperchio amovibile per la prima parte 10A di tale corpo e prevede usuali organi 10C atti a cooperare con contro organi 10D per permettere un accoppiamento amovibile, ad esempio a scatto, tra dette due parti 10A e B del corpo scatolare 10. La seconda parte 10B prevede una parete preferibilmente piana 10E comprendente una finestra 10F, chiusa da un lato interno dall'organo diffusore 8, e convenzionali organi 15 atti a cooperare con contro organi 16 previsti sull'elemento di chiusura 6, per permettere un collegamento amovibile tra detto elemento e il corpo scatolare 10. Vantaggiosamente, l'organo diffusore 8 à ̈ realizzato utilizzando un convenzionale elemento diffusore piano per uso fotografico, ad esempio un filtro diffusore per rendere l’illuminazione il più possibile omogenea e priva di variazioni nette. Preferibilmente, viene utilizzato un filtro piano in foglio commercializzato dalla Lee Filters denominato “129 Heavy Frost†che presenta una percentuale di trasmissione della luce pari a circa il 25% e perdita di luce pari a -2 stop.
L'organo diffusore 8 à ̈ vincolato stabilmente al perimetro della finestra 10F del corpo scatolare 10 ad esempio mediante un’usuale sostanza adesiva. L'elemento di chiusura 6, preferibilmente, ha la forma di un disco piano e prevede usuali organi di collegamento 20 (non descritti in dettaglio perché convenzionali per un esperto del ramo) atti a cooperare con i mezzi di collegamento 3 delle ottiche alla fotocamera, e atti a permettere un collegamento amovibile dell'elemento 6 stesso alla fotocamera.
L'elemento di chiusura 6 prevede inoltre una finestra centrale 6A chiusa da un elemento di supporto 14 presentante il foro 7. Tale elemento 14 à ̈ realizzato in un materiale impermeabile alla luce, ad esempio in un lamierino metallico, in cui à ̈ stato ricavato mediante tecniche convenzionali, il foro 7 di dimensioni opportune.
L’elemento di supporto 14, presentante il foro 7, dovrebbe avere uno spessore uguale al diametro del foro 7 ma può potrebbe essere comunque vantaggioso che tale spessore sia di /- 10% del diametro del foro 7.
L'elemento di supporto 14 chiude la finestra 6 A dell’elemento 6 ed à ̈ ad essa vincolato stabilmente, preferibilmente in corrispondenza del perimetro di detta finestra 6 A, ad esempio mediante un’usuale sostanza adesiva. Vantaggiosamente, l'elemento 14 à ̈ vincolato all’elemento 6 in modo tale che quando il dispositivo secondo l'invenzione à ̈ associato al corpo della fotocamera:
- il foro 7 Ã ̈ coassiale all'asse ottico P della fotocamera,
- l’elemento 14 à ̈ sostanzialmente complanare al bordo esterno 4A dell’apertura 4 della fotocamera, ovvero à ̈ parallelo a detto bordo e da esso distanziato di /- 5mm.
Preferibilmente, l'elemento di chiusura 6 Ã ̈ realizzato modificando un usuale tappo fotografico per corpi di fotocamere, dotandolo della finestra 6A e degli organi 16 per il collegamento del corpo scatolare 10.
Il dispositivo secondo l’invenzione à ̈ atto ad illuminare il sensore 1 della fotocamera, con una luce diffusa, in modo omogeneo ed à ̈ atto a far generare dalla fotocamera digitale, regolata ad esempio su un programma di ripresa automatico, una immagine “campione†che riproduce le particelle di sporco presenti sul sensore, in modo estremamente preciso e contrastato ed in cui compaiono su uno sfondo bianco, con estrema nitidezza e perfettamente a fuoco solo le particelle di sporco presenti sul sensore stesso.
L’utilizzatore del dispositivo una volta scattata l’immagine “campione†la invia ad un usuale programma per computer (nel seguito indicato con la sigla sw) atto ad effettuare elaborazioni fotografiche che attraverso funzioni convenzionali per detto sw provvede a “mappare†le particelle di sporco e a ritoccare automaticamente tutte le foto scattate con la fotocamera presentante il sensore con le particelle di sporco riportate sull’immagine “campione†. Sw per elaborazioni fotografiche noti, atti ad effettuare una correzione automatica delle fotografie in base ad una immagine campione, sono, ad esempio, il sw commercializzato con i marchi: Adobe® Photoshop® CS5, Adobe® Photoshop® Lightroom 3, Canon® Digital Photo Professional ®, Nikon® Capture NX®, Apple Aperture 3. Si à ̈ verificato sperimentalmente che l’immagine “campione†realizzata con il dispositivo secondo l’invenzione, riproducendo le particelle di sporco del sensore in modo estremamente nitido e contrastato, permette ai sw noti una maggiore efficienza dei loro algoritmi di individuazione delle zone delle immagini da correggere, ed in definitiva una migliore eliminazione delle tracce delle particelle di sporco del sensore dalle fotografie scattate, rispetto ad immagini campione scattate con altre tecniche note.
Alternativamente, in base all’immagine “campione†che fornisce un’indicazione precisa della posizione sul sensore delle particelle di sporco, si può procedere a pulire il sensore con uno degli attrezzi noti adatti a tale scopo, utilizzando però tali attrezzi solo in specifiche limitate porzioni del sensore, e non indiscriminatamente su tutto il sensore, in modo da ridurre la possibilità di danneggiamenti del sensore stesso. Terminata la pulizia à ̈ possibile scattare un’ulteriore fotografia di controllo, sempre utilizzando il dispositivo secondo l’invenzione.
Si à ̈ sin qui descritto un dispositivo in cui il corpo 10 à ̈ amovibilmente collegato con un elemento di chiusura 6 a cui à ̈ vincolato l’elemento 14 presentante il foro 7. Tale configurazione del dispositivo secondo l’invenzione à ̈ preferita, perché essa permette all’utilizzatore del dispositivo di utilizzarlo anche in assenza del corpo scatolare 10 per scattare fotografie utilizzando l’elemento di chiusura come se fosse una “ottica a foro stenopeico†. Nel presente contesto con ottica del tipo a foro stenopeico si intende un’ottica che viene direttamente vincolata alla flangia 3 della fotocamera alla quale si vincolano usualmente le ottiche della fotocamera, e che presenta uno schema ottico costituito da un semplice foro.
L’invenzione prevede anche l’uso di un’ottica stenopeica per realizzare una fotografia delle particelle di sporco presenti sul sensore di una macchina digitale.
Secondo possibili varianti dell’invenzione, tutte rientranti nel medesimo concetto inventivo, il corpo scatolare 10 e l’elemento di chiusura 6 potrebbero essere rigidamente collegati tra loro così da formare un corpo unico, e/o l’elemento di supporto 14 dotato del foro 7 potrebbe essere associato alla parte 10B del corpo scatolare 10 e non all’elemento di chiusura 6. Secondo una ulteriore variante il dispositivo potrebbe comprendere anche solo un elemento di chiusura 6 presentante però associati alla finestra 6A e disposti in serie tra loro dall’esterno verso l’interno, l’organo diffusore 8 e l’elemento 14 presentante il foro 7. Tale variante del dispositivo sarebbe priva dell’organo di illuminazione e l’utilizzatore, una volta associato alla fotocamera tale dispositivo, dovrebbe riprendere l’immagine “campione†puntando la fotocamera verso una fonte luminosa esterna, ad esempio una lampadina.
Nel presente contesto con la frase “ una diffusione sostanzialmente uniforme della luce passante da detto foro e proiettata su detto sensore†si intende esprimere il concetto che la luce che viene proiettata sul sensore e da esso rilevata à ̈ atta a generare un’immagine digitale presentante un colore sostanzialmente uniforme, preferibilmente bianco, senza zone d'ombra in corrispondenza del perimetro dell'immagine.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di ausilio per la pulizia del sensore (1) di una fotocamera digitale (2) ad obiettivi intercambiabili comprendente mezzi (3) per il collegamento amovibile di detti obbiettivi ad un'apertura (4) del corpo (5) di detta fotocamera, caratterizzato dal fatto di prevedere: - almeno un elemento di chiusura (6) comprendente mezzi di connessione (20) atti a cooperare con detti mezzi di collegamento (3) della fotocamera, per associare amovibilmente detto elemento di chiusura alla fotocamera, detto elemento di chiusura essendo atto a chiudere a tenuta di luce detta apertura (4) del corpo (5) della fotocamera ad eccezione di un foro (7) avente un diametro compreso tra 0,1 mm e Imm, ed un elemento diffusore (8) previsto in corrispondenza di detto foro (7) ed atto a garantire una diffusione sostanzialmente uniforme della luce passante da detto foro e proiettata su detto sensore (1).
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto di comprendere un organo di illuminazione (9) atto a generare una luce che passando attraverso il diffusore (8) e il foro (7) Ã ̈ atta ad illuminare in modo sostanzialmente omogeneo detto sensore (1).
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che il foro (7) Ã ̈ ricavato in un elemento di supporto (14) piano presentante uno spessore pari a circa /- il 10% del diametro del foro (7).
  4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto di comprendere un corpo scatolare (10) amovibilmente collegato all'elemento di chiusura (6), atto ad alloggiare il diffusore (8).
  5. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 o 4 caratterizzato dal fatto di comprendere un corpo scatolare (10) amovibilmente collegato all'elemento di chiusura (6), atto ad alloggiare l'organo di illuminazione (9).
  6. 6. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 o 4 caratterizzato dal fatto di comprendere un corpo scatolare (10) amovibilmente collegato all'elemento di chiusura (6), atto ad alloggiare un supporto 11 per batterie di alimentazione dell'organo di illuminazione (9),
  7. 7. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 o 4 caratterizzato dal fatto di comprendere un corpo scatolare (10) amovibilmente collegato all'elemento di chiusura (6), atto ad alloggiare un organo (12) di accensione spegnimento dell’organo (9) di illuminazione
  8. 8. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 o 4 caratterizzato dal fatto di comprendere un corpo scatolare (10) amovibilmente collegato all'elemento di chiusura (6), atto ad alloggiare un circuito elettrico (13) di collegamento tra loro di detti organi (9,12) e delle batterie contenute nel supporto (11).
  9. 9. Dispositivo secondo la rivendicazione 2 caratterizzato dal fatto che l'organo di illuminazione (9) di tipo LED emette una luce compresa tra 5000 e 7000K e/o presenta una tensione di lavoro compresa tra 3 e 24 Vdc e/o un'intensità tra 1000 e 50000 mcd.
  10. 10. Dispositivo secondo la rivendicazione 2 caratterizzato dal fatto che l'organo di illuminazione comprende un led (9) posizionato in modo tale da risultare, quando il dispositivo secondo l'invenzione à ̈ associato alla fotocamera, in asse con l’asse ottico (P) della fotocamera stessa.
  11. 11. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che l'organo diffusore (8) Ã ̈ un filtro diffusore piano in foglio atto a diffondere la luce e renderla omogenea e priva di variazioni nette.
  12. 12. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che il foro (7) Ã ̈ previsto in un elemento di supporto (14) piano sostanzialmente complanare al bordo esterno (4A) dell'apertura 4 della fotocamera quando l'elemento (6) Ã ̈ associato amovibilmente a detti mezzi di collegamento (3) della fotocamera.
  13. 13. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che il foro (7) à ̈ coassiale all'asse ottico (P) della fotocamera quando il dispositivo à ̈ associato alla fotocamera.
  14. 14. Metodo per la correzione dei difetti di una fotografia digitale dovuti alla presenza di particelle di sporco sul sensore di una fotocamera digitale, caratterizzato dal fatto di scattare una fotografia dopo aver applicato al corpo della fotocamera un dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti e di utilizzare detta fotografia, riportante le particelle di sporco presenti sul sensore, come immagine campione per un sw di elaborazione fotografica, atto ad effettuare elaborazioni fotografiche che comprendono la "mappatura" delle particelle di sporco rilevate su detta immagine campione e/o il ritocco automatico di fotografie scattate con il sensore presentante le particelle di sporco riportate sull'immagine "campione".
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