ITMI20110773A1 - Apparecchiatura per la preparazione di una bevanda a partire da materiale in polvere contenuto in una capsula sigillata. - Google Patents

Apparecchiatura per la preparazione di una bevanda a partire da materiale in polvere contenuto in una capsula sigillata. Download PDF

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ITMI20110773A1
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Italy
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capsule
jaws
group
telescopic
percolating
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Giampiero Polillo
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Studio Polillo S A S Di Corrente A & C
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    • A—HUMAN NECESSITIES
    • A47—FURNITURE; DOMESTIC ARTICLES OR APPLIANCES; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; SUCTION CLEANERS IN GENERAL
    • A47J—KITCHEN EQUIPMENT; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; APPARATUS FOR MAKING BEVERAGES
    • A47J31/00—Apparatus for making beverages
    • A47J31/24—Coffee-making apparatus in which hot water is passed through the filter under pressure, i.e. in which the coffee grounds are extracted under pressure
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    • A47J31/3633—Means to perform transfer from a loading position to an infusing position
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    • A47J31/3638—Means to eject the cartridge after brewing

Description

"APPARECCHIATURA PER LA PREPARAZIONE DI UNA BEVAN-DA A PARTIRE DA MATERIALE IN POLVERE CONTENUTO IN UNA CAPSULA SIGILLATA"
D E S C R I Z I O N E
Il presente trovato ha come oggetto un'apparecchiatura per la preparazione di una bevanda a partire da materiale in polvere contenuto in una capsula sigillata.
La presente invenzione ha come oggetto in particolare un'apparecchiatura per la preparazione per infusione di una bevanda di caffà ̈ a partire da una dose di caffà ̈ in polvere contenuta in una capsula sigillata, la quale à ̈ definita da un corpo a tazza, chiuso ad una estremità da una parete di fondo e ad un'altra estremità da una parete di sigillo solidalmente collegata ad una flangia anulare esterna del corpo a tazza stesso.
E' evidente che la presente apparecchiatura à ̈ adatta ad essere utilizzata per percolare una qualsiasi bevanda ottenuta alimentando acqua calda in pressione attraverso un materiale in polvere disposto in una capsula sigillata di qualunque tipo.
Nel settore della macchine da caffà ̈, à ̈ nota l'utilizzazione di una macchina comprendente un organo erogatore di acqua calda in pressione ed una coppa affacciata all'organo erogatore ed atta ad alloggiare una capsula sigillata rigida per una dose di caffà ̈ in polvere.
Sono note diverse macchine per caffà ̈ espresso comprendenti un serbatoio per l'acqua, una pompa di mandata dell'acqua ad una caldaia, un gruppo di erogazione dell'acqua calda, e mezzi portafiltro in grado di alloggiare una capsula monodose.
Tali macchine necessitano di un sistema di caricamento e di posizionamento della capsula nel portafiltro.
Un altro problema da risolvere à ̈ quello di espellere la capsula usata.
Le macchine nelle quali tali operazioni sono effettuate manualmente risultano pericolose e scomode per l'utente.
Infatti, la collocazione manuale della capsula nel sito di infusione mette in pericolo l'incolumità delle dita dell'utilizzatore.
Per quanto riguarda l'estrazione della capsula usata, vi à ̈ un ulteriore inconveniente.
Infatti, qualora si desideri preparare un caffà ̈ subito dopo quello appena realizzato, à ̈ necessario attendere alcuni minuti affinché la carica si raffreddi e diventi manipolabile, oppure à ̈ necessario utilizzare strumenti, quali ad esempio delle pinze, che rendono l'operazione poco pratica.
Sono note macchine nelle quali l'operazione di espulsione, ed in alcuni casi di caricamento della capsula, à ̈ automatica e l'utilizzatore deve semplicemente collocare una capsula in un apposito ingresso ed azionare la macchina stessa che può essere di tipo motorizzato o con comando manuale.
Compito del presente trovato à ̈ quello di realizzare un'apparecchiatura per la preparazione di una bevanda a partire da materiale in polvere contenuto in una capsula sigillata che presenti un sistema di caricamento ed espulsione della capsula completamente automatico adatto ad un funzionamento sia motorizzato sia manuale.
Nell'ambito di questo compito, uno scopo del trovato à ̈ quello di realizzare un'apparecchiatura che sia dotata di un dispositivo affidabile di carico e di scarico della capsula affidabile.
Un altro scopo à ̈ quello di realizzare un'apparecchiatura che presenti un dispositivo di carico e di scarico della capsula costruttivamente semplice.
La presente apparecchiatura, per le sue peculiari caratteristiche realizzative, à ̈ in grado di assicurare le più ampie garanzie di affidabilità e di sicurezza nell'uso.
Questo ed altri scopi, che meglio appariranno evidenziati in seguito, sono raggiunti da un'apparecchiatura per la preparazione di una bevanda, a partire da materiale in polvere contenuto in una capsula sigillata, caratterizzata dal fatto di comprendere un telaio nel quale à ̈ disposto un gruppo di erogazione di acqua cal da in pressione ed un gruppo percolatore il quale à ̈ disposto in posizione affacciata al gruppo di erogazione.
Il gruppo percolatore à ̈ mobile tra almeno due posizioni operative: una posizione di carico nella quale il gruppo percolatore stesso à ̈ disposto ad una certa distanza dal gruppo di erogazione, ed una posizione di erogazione, nella quale il gruppo percolatore chiude la capsula tra sé ed il gruppo di erogazione.
L'apparecchiatura comprende inoltre un dispositivo di carico e di scarico della capsula costituito da una coppia di ganasce suscettibili di trattenere una capsula in posizione di infusione durante l'operazione di infusione stessa, e di scaricarla al termine dell'infusione per liberare la posizione per una nuova capsula.
Le ganasce sono mobili tra una posizione divaricata, di scarico, ed una posizione chiusa, di trattenimento della capsula; il movimento delle ganasce à ̈ comandato tramite camme telescopiche associate al suddetto gruppo percolatore.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell'oggetto del presente trovato risulteranno maggiormente evidenziati attraverso un esame della descrizione di una forma di realizzazione preferita, ma non esclusiva, del trovato, illustrata a titolo indicativo e non limitativo nei disegni allegati, in cui:
la figura 1 Ã ̈ una vista prospettica dell'apparecchiatura secondo il presente trovato;
la figura 2 Ã ̈ una vista in alzato laterale dell'apparecchiatura;
la figura 3 Ã ̈ una vista in pianta dell'apparecchiatura;
la figura 4 Ã ̈ una vista in sezione longitudinale eseguita secondo il piano IV-IV della figura 3;
la figura 5 Ã ̈ una vista in sezione trasversale secondo il piano V-V di figura 2;
la figura 6 Ã ̈ una vista in sezione trasversale operata secondo il piano VI-VI di figura 2;
la figura 7 mostra un dettaglio ingrandito di una ganascia della figura 5;
la figura 8 Ã ̈ una vista corrispondente alla sezione trasversale secondo il piano V-V di figura 2, ma che illustra una ulteriore forma realizzativa delle ganasce;
la figura 9 Ã ̈ una vista corrispondente alla sezione trasversale secondo il piano VI-VI di figura 2, ma che illustra una ulteriore forma realizzativa delle ganasce;
la figura 10 Ã ̈ una vista corrispondente alla sezione trasversale eseguita secondo il piano V-V di figura 2, ma che illustra una terza forma realizzativa delle ganasce;
la figura 11 Ã ̈ una vista corrispondente alla sezione trasversale secondo il piano VI-VI di figura 2, ma che illustra una terza forma realizzativa delle ganasce;
le figure 12 e 13 sono viste frontali della prima forma realizzativa delle ganasce, illustrate in due fasi di movimentazione della capsula;
le figure 14 e 15 sono viste frontali della seconda forma realizzativa delle ganasce, illustrate in due fasi di movimentazione della capsula;
le figure 16 e 17 sono viste frontali della terza forma realizzativa delle ganasce, illustrate in due fasi di movimentazione della capsula;
la figura 18 Ã ̈ una vista in pianta che illustra schematicamente il dispositivo di carico e di scarico in una prima fase di funzionamento;
la figura 19 Ã ̈ una vista simile alla precedente, ma che illustra una fase successiva di funzionamento;
la figura 20 Ã ̈ una vista simile alla precedente ma che illustra una fase successiva di funzionamento;
la figura 21 Ã ̈ una vista simile alla precedente, ma che illustra una fase successiva di funzionamento;
la figura 22 Ã ̈ una vista simile alla precedente ma che illustra una fase successiva di funzionamento;
la figura 23 Ã ̈ una vista prospettica, in spaccato, dell'apparecchiatura secondo il presente trovato.
Con particolare riferimento ai simboli numerici delle suddette figure, l'apparecchiatura, secondo il trovato, indicata globalmente con il numero di riferimento 1 , permette la preparazione di una bevanda a partire da materiale in polvere contenuto in una capsula sigillata 2, del tipo normalmente utilizzato nelle macchine per la produzione di caffà ̈ espresso.
La capsula sigillata 2 comprende un corpo a tazza di materiale termoplastico presentante una parete laterale 3, di forma generalmente troncoconica provvista di una parete di fondo 4 e di una parete 5 di sigillo, normalmente costituita da una pellicola metallica o metallizzata.
L'apparecchiatura 1 , illustrata nelle figure, si sviluppa lungo un asse mediano orizzontale, e comprende un telaio costituito da due semigusci 7 ed 8 i quali racchiudono un gruppo di erogazione 6 di acqua calda in pressione, alimentato da una caldaia, non visibile nelle figure, atta a ricevere dell'acqua in pressione da una pompa di estrazione dell'acqua da un serbatoio.
Il gruppo di erogazione 6 comprende una doccia, la quale à ̈ atta a ricevere acqua calda in pressione dalla caldaia.
La doccia à ̈ in posizione mobile coassiale all'asse mediano dell'apparecchiatura tra una posizione arretrata di riposo ed una posizione estratta di percolazione.
Il gruppo di erogazione 6 comprende un dispositivo di foratura costituito da una pluralità di aghi 11 , i quali sono solidali alla parete anteriore e sono disposti tutto intorno ad un foro centrale e sporgono dalla parete anteriore verso la doccia, in allineamento con i fori della doccia stessa.
La lunghezza degli aghi 1 1 e lo spessore della parete frontale della doccia sono tali per cui, quando la doccia à ̈ disposta nella sua posizione estratta, gli aghi 11 sono disposti internamente rispetto ai rispettivi fori, come à ̈ visibile in figura 4.
Quando la doccia à ̈ disposta nella sua posizione arretrata, gli aghi 11 sporgono parzialmente all'esterno della parete verso la parete di sigillo 5 della capsula in posizione di percolazione.
Oltre al gruppo di erogazione 4, l'apparecchiatura 1 comprende un gruppo percolatore 9 il quale à ̈ disposto in posizione affacciata al gruppo di erogazione 6 e comprende, a sua volta, una coppa percolatrice 10.
Quest'ultima à ̈ atta ad alloggiare, almeno parzialmente, una capsula 2 e comprende un condotto di scarico ricavato nel corpo del gruppo percolatore 9.
Il gruppo percolatore 9 à ̈ mobile lungo l'asse mediano del telaio dell'apparecchiatura in maniera da risultare mobile tra almeno due posizioni operative: una posizione di carico nella quale la coppa percolatrice 10 à ̈ disposta ad una certa distanza dal gruppo di erogazione 6, ed una posizione di erogazione, nella quale la coppa percolatrice 10 chiude la capsula 2 tra sé ed il gruppo di erogazione.
La coppa percolatrice 10 presenta al suo interno una bussola 12, la quale à ̈ mobile assialmente, per effetto di una molla di contrasto 13, in maniera da mantenere la capsula 2 in posizione parzialmente estratta dalla coppa percolatrice stessa, quando la coppa percolatrice non à ̈ in battuta con il gruppo di erogazione 6.
La coppa percolatrice 10 presenta un ulteriore dispositivo di foratura costituito da una pluralità di aghi 14.
Gli aghi 14 sono atti, in uso, a perforare la parete di fondo 4 della capsula 2, deformata verso l'esterno in seguito dell'ingresso dell'acqua calda in pressione all'interno della capsula stessa, in maniera che il caffà ̈ appena percolato possa uscire dalla capsula 2 e raggiungere, attraverso una pluralità di fori passanti ricavati negli aghi 14, un condotto di scarico della coppa percolatrice 10.
Il movimento orizzontale del gruppo percolatore 9 Ã ̈ ottenuto tramite un attuatore lineare costituito da un manovellismo azionato manualmente tramite una maniglia esterna 15.
La maniglia 15 Ã ̈ incernierata al telaio e presenta un braccio 16 a sua volta incernierato ad una leva 17.
La leva 17 presenta l'altra sua estremità incernierata al bottone di manovella 18 di una manovella 19.
Il bottone di manovella 18 Ã ̈ incernierato alla testa di una biella 20 il cui piede risulta associato al gruppo percolatore 9, comandandone il movimento.
Nella condizione di maniglia aperta, o sollevata, visibile in figura 4, il gruppo percolatore 9 risulta nella posizione di carico, nella quale la coppa percolatrice 10 Ã ̈ disposta ad una certa distanza dal gruppo di erogazione 6.
Nella condizione di maniglia chiusa, o abbassata, il gruppo percolatore 9 risulta nella posizione di erogazione, nella quale la coppa percolatrice 10 chiude la capsula 2 tra sé ed il gruppo di erogazione, come schematizzato in figura 21 .
Secondo la presente invenzione, l'apparecchiatura comprende un dispositivo di carico e di scarico della capsula costituito da una coppia di ganasce 21 e 22 suscettibili di trattenere una capsula 2 in posizione di infusione durante l'operazione di infusione stessa, e di scaricarla al termine dell'infusione per liberare la posizione per una nuova capsula.
Le ganasce sono simmetriche e ciascuna di esse presenta una estremità superiore 23, incernierata al telaio, ed una estremità libera 24.
Ciascuna ganascia à ̈ incernierata attorno ad un asse longitudinale, parallelo all'asse mediano longitudinale dell'apparecchiatura.
La parte interna dell'estremità libera 24 à ̈ sagomata in maniera da combaciare con la parete laterale conica 3 della capsula 2.
Le ganasce 21 e 22 definiscono, mediante una oscillazione attorno al loro asse di incernieramento, una posizione aperta ed una posizione chiusa.
Nella posizione chiusa le ganasce trattengono una capsula 2, come visibile nelle figure 13, 15 e 17, mentre nella posizione aperta esse sono divaricate quel tanto che basta a permettere alla capsula 2 di sfilarsi verso il basso.
Il movimento delle ganasce tra le due posizioni à ̈ comandato da camme telescopiche 25, le quali si inseriscono in asole 26 presenti in ciascuna ganascia 21 e 22.
Ciascuna camma à ̈ costituita da un elemento principale 27, munito di una punta rastremata 28, e da un elemento telescopico 29 scorrevole nell'elemento principale 27.
L'elemento telescopico 29 presenta un dente 30 che à ̈ rivolto verso l'esterno e comprende una punta anteriore.
Il dente 30 permette all'elemento telescopico 29 di favorire l'ingresso della camma telescopica nell'asola 26, nella fase di avanzamento, ma di rallentarne l'uscita nella fase di ritorno della camma telescopica stessa.
Infatti, durante il movimento di chiusura del gruppo percolatore 9, ovvero durante il movimento del gruppo dalla posizione di carico, nella quale la coppa percolatrice 10 à ̈ disposta ad una certa distanza dal gruppo di erogazione 6, alla posizione di erogazione, nella quale la coppa percolatrice 10 chiude la capsula 2 tra sé ed il gruppo di erogazione, le camme telescopiche 25, che sono solidali al gruppo percolatore 9, entrano nelle asole 26 e divaricano le ganasce 21 e 22 portandole nella posizione di carico.
Le figure 18-21 illustrano schematicamente tale movimento.
Nel movimento di ritorno del gruppo percolatore, le camme telescopiche 25 si sfilano dalle asole 26 e le ganasce 21 , 22 ritornano nella posizione chiusa, di bloccaggio della capsula.
In tale movimento di ritorno, gli elementi telescopici 30 sono trattenuti per un certo tratto dai denti 30 che si aggancia no alle superfici delle ganasce attorno alle asole 26, per cui le ganasce stesse risultano divaricate fino a quando il gruppo percolatore 9 non à ̈ completamente rientrato nella posizione iniziale di carico.
Le ganasce 21 e 22 comprendono inoltre ciascuna un elemento elastico di ritegno temporaneo costituito, nella fattispeeie, da una molletta 31 ricavata in corpo unico con la ganascia, sul suo lato interno.
Le due mollette 31 , trattengono la capsula 2 in posizione di inserimento, come visibile in figura 12, ed à ̈ sufficiente una leggera pressione per deformare elasticamente le stesse e fare cadere la capsula 2 in posizione di presa, visibile in figura 13.
Le figure 8, 9, 14 e 15 mostrano una forma realizzativa variata delle mollette.
In tale forma realizzativa le ganasce, identificate con i numeri di riferimento 121 e 122, sono del tutto simili alle ganasce 21 e 22 descritte sopra, eccetto che le mollette 131 , sono eiementi distinti dal corpo della ganascia.
Il funzionamento delle ganasce 121 e 122 Ã ̈ del tutto analogo a quello delle ganasce 21 e 22 ed anche in questo caso le mollette 131 fungono da elemento di ritenzione temporanea della capsula prima che venga spinta in posizione di presa.
Le figure 10, 11 , 16 e 17 illustrano una ulteriore forma realizzativa delle ganasce, identificate con i numeri di riferimento 221 e 222, le quali sono prive di mollette di ritenzione.
In questo caso, la capsula 2 viene lasciata cadere all'interno delle ganasce in posizione di presa senza che vengano preventivamente trattenute come nei casi precedenti.
Per quanto riguarda il funzionamento dell'apparecchiatura oggetto del presente trovato, il ciclo operativo inizia, con la maniglia 15 in posizione aperta, visibile nelle figure 1 e 4, introducendo una capsula 2 che va a disporsi in posizione di presa tra le ganasce 21 e 22, le quali risultano in posizione chiusa.
Tale condizione à ̈ schematizzata nelle figure 13, 15 e 17 e corrisponde alla posizione di carico del gruppo percolatore 9, nella quale la coppa percolatrice 10 à ̈ disposta ad una certa distanza dal gruppo di erogazione 6.
Agendo sulla maniglia 15 il gruppo percolatore 9 viene avvicinato al gruppo di erogazione e le camme telescopiche 25 vanno ad inserirsi nelle asole 26 delle ganasce divaricandole.
Le camme telescopiche 25 sono sagomate in maniera che la divaricazione delle ganasce avvenga soltanto quando la capsula 2 si trova ormai racchiusa in posizione di percolazione, tra il gruppo percolatore 9 ed il gruppo di erogazione 6 (figure 20 e 21 ) .
In tale posizione, la doccia viene a contatto della capsula 2 con conseguente foratura della parete di sigillo 5 da parte degli aghi 11 e penetrazione degli agli stessi all'interno della capsula 2.
A questo punto, viene erogata acqua calda in pressione che entra nella capsula 2 provocando la deformazione verso l'esterno della parete di fondo 4 e, di conseguenza, la penetrazione degli aghi 14 all'interno della capsula stessa e la fuoriuscita della bevanda percolata attraverso gli aghi 14 ed il condotto di scarico del gruppo percolatore.
Al termine della preparazione di un caffà ̈, l'utente, qualora voglia fare un altro caffà ̈ o semplicemente rimuovere dall'apparecchiatura 1 la capsula 2 esausta, aziona la maniglia 15, la quale fa arretrare il gruppo percolatore 9 che si allontana dal gruppo erogatore 6.
Il movimento del gruppo percolatore 9, provoca lo sfilamento delle camme telescopiche 25 dalle asole delle ganasce le quali si divaricano e lasciano cadere la capsula 2.
Come descritto sopra, le ganasce risultano divaricate durante buona parte del movimento di ritorno del gruppo percolatore, assicurando in tal maniera la caduta della capsula.
La condizione estesa di divaricazione à ̈ assicurata dal fatto che quando le camme telescopiche 25 si sfilano dalle asole 26, gli elementi telescopici 30 sono trattenuti per un certo tratto dai denti 30 che si agganciano alle superfici delle ganasce attorno alle asole 26, per cui le ganasce stesse risultano divaricate fino a quando il gruppo percolatore 9 non à ̈ completamente rientrato nella posizione iniziale di carico.
A questo punto l'apparecchiatura à ̈ nuovamente nella condizione pronta per accogliere una nuova capsula per una nuova infusione.
Si à ̈ in pratica constatato che il trovato raggiunge il compito e gli scopi prefissati.
Si à ̈ infatti realizzata un'apparecchiatura per la preparazione di una bevanda a partire da materiale in polvere contenuto in una capsula sigillata, che presenta un sistema di caricamento e di espulsione della capsula completamente automatico ma nel contempo semplice ed affidabile.
Il sistema di carico e di scarico della capsula risulta adatto ad un funzionamento sia motorizzato sia manuale.
Naturalmente i materiali impiegati, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi secondo le esigenze.

Claims (9)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1 . Apparecchiatura per la preparazione di una bevanda, a partire da materiale in polvere contenuto in una capsula sigillata, caratterizzata dal fatto di comprendere un telaio nel quale à ̈ disposto un gruppo di erogazione di acqua calda in pressione ed un gruppo percolatore il quale à ̈ disposto in posizione affacciata al gruppo di erogazione; il gruppo percolatore à ̈ mobile tra almeno due posizioni operative: una posizione di carico nella quale il gruppo percolatore stesso à ̈ disposto ad una certa distanza dal gruppo di erogazione, ed una posizione di erogazione, nella quale il gruppo percolatore chiude la capsula tra sé ed il gruppo di erogazione; l'apparecchiatura comprende inoltre un dispositivo di carico e scarico della capsula costituito da una coppia di ganasce suscettibili di trattenere una capsula in posizione di infusione durante l'operazione di infusione stessa, e di scaricarla al termine dell'infusione per liberare la posizione per una nuova capsula; le ganasce sono mobili tra una posizione divaricata di scarico, ed una posizione chiusa, di trattenimento della capsula; il movimento delle ganasce à ̈ comandato tramite camme telescopiche associate al suddetto gruppo percolatore.
  2. 2. Apparecchiatura, secondo la rivendicazione 1 , caratterizzata dal fatto che le ganasce sono simmetriche e ciascuna di esse presenta una estremità superiore, incernierata al telaio, ed una estremità libera; ciascuna ganascia à ̈ incernierata attorno ad un asse longitudinale, parallelo all'asse mediano longitudinale dell'apparecchiatura; la parte interna dell'estremità libera à ̈ sagomata in maniera da combaciare con la parete laterale della capsula.
  3. 3. Apparecchiatura, secondo la rivendicazione 1 , caratterizzata dal fatto che le ganasce comprendono asole nelle quali si inseriscono le suddette camme telescopiche, effettuando il movimento di divaricazione e chiusura delle ganasce stesse.
  4. 4. Apparecchiatura, secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che ciascuna camma telescopica à ̈ costituita da un elemento principale, munito di una punta rastremata, e da un elemento telescopico, scorrevole nell'elemento principale; l'elemento telescopico presenta un dente che à ̈ rivolto verso l'esterno e comprende una punta anteriore; il dente permette all'elemento telescopico di favorire l'ingresso della camma telescopica nell'asola, nella fase di avanzamento, ma di rallentarne l'uscita nella fase di ritorno della camma telescopica stessa.
  5. 5. Apparecchiatura, secondo una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che ciascuna ganascia comprende un elemento elastico di ritegno temporaneo della capsula.
  6. 6. Apparecchiatura, secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che l'elemento elastico di ritegno temporaneo à ̈ costituito da una molletta ricavata in corpo unico con la ganascia, sul suo lato interno.
  7. 7. Apparecchiatura, secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che l'elemento elastico di ritegno temporaneo à ̈ costituito da un elemento distinto dal corpo della ganascia.
  8. 8. Apparecchiatura, secondo una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere un manovellismo, azionato manualmente tramite una maniglia esterna, che comanda il movimento orizzontale del gruppo percolatore.
  9. 9. Apparecchiatura, secondo una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che la maniglia à ̈ incernierata al telaio e presenta un braccio a sua volta incernierato ad una leva; la leva presenta l’altra sua estremità incernierata al bottone di manovella di una manovella; il bottone di manovella à ̈ incernierato alla testa di una biella il cui piede risulta associato al gruppo percolatore, comandandone il movimento.
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