ITMI20110171A1 - "macchina per la preparazione di bevande mediante infusione" - Google Patents

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Mauro Manunta
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Description

La presente invenzione riguarda una macchina per la preparazione di bevande mediante infusione, in particolare caffà ̈, tà ̈, cappuccino e simili, per mezzo di capsule contenenti la sostanza la cui infusione produce la relativa bevanda.
Come à ̈ noto, le capsule per infusione hanno una forma sostanzialmente troncoconica con la base maggiore dotata di un bordo sporgente. In esse viene preventivamente inserita la sostanza adatta ad ottenere, per infusione, la voluta bevanda.
Macchine del tipo suddetto sono descritte nelle domande di brevetto italiane BG2009A000021 e BG2009A000022 e comprendono un gruppo di infusione a sua volta comprendente:
- un pistone atto a traslare nei due sensi tra una prima posizione, di riposo, ed una seconda posizione, di lavoro;
- una camera dotata di una sede atta ad accogliere una capsula per infusione, la camera essendo girevole attorno ad un perno fisso orizzontale per poter basculare tra una prima posizione, di inserimento capsula, e una seconda posizione, di lavoro, nella quale coopera con il pistone nella sua seconda posizione per chiudere a tenuta la capsula nella camera;
- mezzi di movimentazione comprendenti un leverismo, per portare pistone e camera dalla loro prima alla loro seconda posizione, e viceversa;
- mezzi per estrarre la capsula utilizzata dalla camera quando quest'ultima viene riportata, dopo l'infusione, nella sua prima posizione, per cui la capsula utilizzata cade per gravità sotto il gruppo d'infusione.
I mezzi per estrarre la capsula dalla camera una volta avvenuta l'infusione sono in sostanza costituiti da un elemento elastico (in particolare una molla elicoidale) disposto sul fondo della sede della camera, elemento elastico che viene compresso quando la camera e il pistone sono nella loro seconda posizione (di lavoro), e che, iniziato l'allontanamento tra camera e pistone, provvede di conseguenza ad espellere la capsula dalla sede della camera.
Queste macchine presentano tuttavia degli inconvenienti. In particolare i suddetti mezzi di movimentazione sono composti da parecchi pezzi. Inoltre, può capitare che quando un utilizzatore introduce un a capsula nel gruppo d'infusione, se non fa attenzione, la capsula può disporsi in modo non corretto, con la conseguenza di un non corretto funzionamento della macchina.
Uno scopo della presente invenzione à ̈ di realizzare una macchina del tipo sopra descritto in cui il gruppo d'infusione prevede mezzi di movimentazione di pistone e camera che risultino più semplici e composti da un minor numero di pezzi rispetto ai gruppi di infusione di BG2009A000021 e BG2009A000022.
Un altro scopo consiste nel realizzare una macchina del tipo sopra descritto in cui, quando una capsula viene inserita nel gruppo d'infusione, non vi sia la possibilità che la capsula venga a disporsi in modo non corretto.
Lo scopo sopra citato per primo viene raggiunto grazie alla macchina secondo la presente invenzione, del tipo sopra descritto, caratterizzata dal fatto che al pistone à ̈ solidale un elemento seguiprofilo atto a cooperare con un corrispondente profilo solidale alla camera, tale profilo essendo sagomato in modo da far spostare la camera dalla sua prima alla sua seconda posizione, e viceversa, in conseguenza dello spostamento del pistone dalla sua prima alla sua seconda posizione, e viceversa.
Già da quanto precede ci si rende facilmente conto che i mezzi di movimentazione utilizzati nel gruppo d'infusione della macchina secondo l'invenzione sono di un'estrema semplicità e composti da un minor numero di pezzi rispetto alla tecnica nota sopra citata, la macchina risultando di conseguenza anche più affidabile e richiedendo una più semplice e ridotta manutenzione.
Prima di spiegare come viene raggiunto anche lo scopo sopra citato per secondo, va detto che in EP-B-1721553 Ã ̈ descritto un gruppo d'infusione per una macchina del tipo suddetto, tale gruppo comprendendo in sostanza:
- una camera traslabile orizzontalmente nei due sensi e dotata di una sede atta ad accogliere una capsula per infusione, la camera potendo spostarsi da una prima posizione di riposo ad una seconda posizione di lavoro; un blocchetto fisso di riscontro per la camera quando quest'ultima arriva nella sua seconda posizione, in modo che la capsula accolta nella camera resti racchiusa a tenuta tra camera e blocchetto di riscontro;
- due guide contrapposte, avvicinabili e allontanabili fra loro, dotate di relativa scanalatura verticale chiusa inferiormente, nella quale scanalatura inserire, a guide avvicinate, la corrispondente parte di bordo sporgente della capsula, in modo che la capsula resta trattenuta in una posizione che permette alla stessa di essere accolta nella sede della camera quando quest'ultima passa dalla sua prima alla sua seconda posizione; - mezzi per allontanare e avvicinare tra loro le guide in modo da liberare la capsula, a seguito dell'allontanamento tra loro delle guide, appena prima che la capsula venga completamente accolta nella sede della camera per lo spostamento di quest'ultima nella sua seconda posizione;
- mezzi per estrarre la capsula utilizzata dalla camera quando quest'ultima, a guide allontanate, viene riportata nella sua prima posizione, per cui la capsula utilizzata cade per gravità sotto il gruppo d'infusione.
Come si comprende facilmente, le suddette guide impediscono che la capsula, quando viene introdotta nel gruppo d'infusione, possa assumere una posizione non corretta.
Lo scopo sopra citato per secondo può pertanto essere raggiunto utilizzando nel gruppo d'infusione della macchina secondo la presente invenzione guide simili a quelle appena descritte.
L'invenzione risulterà più facilmente comprensibile dalla seguente descrizione di una sua forma di realizzazione esemplificativa. In tale descrizione si farà riferimento ai disegni allegati, in cui:
la fig. 1 Ã ̈ una sezione longitudinale verticale di un gruppo d'infusione della macchina secondo la presente invenzione, nella condizione di riposo;
le figg. 2-6 illustrano le successive fasi che permettono di portare il gruppo d'infusione dalla condizione di riposo (fig. 1) alla condizione di lavoro (fig. 6);
le figg. 7-9 illustrano le successive fasi che consentono di riportare il gruppo d'infusione dalla condizione di lavoro (fig. 6) alla condizione di riposo;
la fig. 10 Ã ̈ una vista in pianta dall'alto del gruppo d'infusione nella fase corrispondente alla fig. 2;
la fig. 11 Ã ̈ una vista in pianta dall'alto del gruppo d'infusione nella fase corrispondente alla fig. 6;
la fig. 12 Ã ̈ una vista in elevazione del gruppo d'infusione, nel senso della freccia A di fig. 11;
le figg. 13-18 rappresentano una sezione verticale longitudinale parziale di una variante di gruppo d'infusione per la macchina secondo la presente invenzione, nelle quali figure à ̈ illustrato un diverso tipo di mezzi per estrarre la capsula dalla camera.
Dalle figg. 1-12 si vede che il gruppo d'infusione 10 della macchina secondo l'invenzione comprende una coppia di spalle laterali e longitudinali 11 , di contenimento, unite tra loro mediante spine (non mostrate per semplicità). Una leva d'azionamento 13, infulcrata in un perno orizzontale 14 fissato alle spalle 11, à ̈ girevolmente connessa con una biella 16 tramite un perno 17. L'estremità della biella 16 opposta al perno 17 à ̈ incernierata ad un pistone 35 mediante un perno 19. Sono previsti convenzionali mezzi (per esempio una coppia di guide ricavate nelle spalle 11) per far sì che il pistone 35, azionando in un senso o nell'altro la leva 13, possa traslare longitudinalmente nei due sensi (nella direzione X di fig. 1) senza ruotare.
Al pistone 35 sono solidali due bracci 18, disposti ciascuno su un lato del pistone e che si estendono longitudinalmente verso la camera 31. Le estremità libere di tali bracci 18 sono collegate da una barretta trasversale 20 la cui funzione risulterà chiara più avanti.
Il gruppo 10 comprende anche una camera 31 incernierata alle spalle 11 mediante un perno 32 che ne permette il basculamento tra una prima posizione (figg. 1 e 2), di riposo, e una seconda posizione (figg. 4-6), di lavoro (nella quale avviene l'infusione).
La camera 31 presenta inferiormente un profilo sagomato 25 atto a cooperare (a causa del peso proprio della camera 31) con la barretta 20, che nel seguito chiameremo barretta seguiprofilo. Il profilo sagomato 25 viene scelto in modo che, quando la leva d'azionamento 13 viene spostata dalla posizione di fig. 2 alla posizione di fig. 4 (per il conseguente spostamento del pistone 35, e quindi della barretta seguiprofilo 20) la barretta 20 segue il profilo 25. Di conseguenza la camera 31 compie un movimento di basculamento che la porta dalla sua prima posizione, di riposo (fig. 2), alla sua seconda posizione, di lavoro (fig. 4).
Se à ̈ stata inserita nel gruppo d'infusione 10, attraverso un'apertura 26 prevista in un coperchietto 24, una capsula 34 in modo che si trovi disposta nella posizione di fig. 2, a seguito dell'azionamento della leva 13 si ottiene il risultato di far entrare la capsula 34 nella sede 33 della camera 31 (fig. 4), ma anche di far avanzare verso la camera 31 il pistone 35 (figg. 3 e 4). Proseguendo l'azione sulla leva 13, la capsula 34 viene completamente accolta nella sede 33 (fig. 5) in contrasto all'azione di una molla 22 (che per semplicità nella fig. 5 à ̈ stata rappresentata indeformata, mentre in effetti risulterebbe schiacciata tra capsula 34 e fondo della sede 33), col pistone 35 che risulta premuto contro la camera 31 in modo da chiudere a tenuta la capsula 34 nella sede 33, così che possa avvenire l'infusione.
Si fa notare che la molla 22 costituisce nel caso specifico i suddetti mezzi per estrarre la capsula 34, una volta utilizzata , dalla sede 33 della camera 31.
La presenza (fig. 1) sia sulla faccia del pistone 35 rivolta verso la camera 31 sia sul fondo della sede 33 di convenzionali mezzi 29 atti a forare la capsula 34, come pure di convenzionali canali (45, 46) atti a permettere il passaggio attraverso la capsula 34 di un adatto liquido per l'infusione (in particolare acqua) quando il gruppo 10 Ã ̈ in condizione di lavoro (fig. 6), permette di ottenere la voluta bevanda.
Per facilitare l'inserimento della capsula 34 nel gruppo 10, nel caso specifico illustrato quest'ultimo à ̈ dotato di due guide contrapposte 37 ciascuna disposta su un lato del gruppo 10, portate dalle relative spalle 11 e sporgenti all'interno attraverso corrispondenti finestre 38 (fig. 1) previste in tali spalle. Ciascuna guida 37 presenta verso l'interno una corrispondente scanalatura verticale 40 (fig. 1) atta ad accogliere il bordo sporgente 39 di una capsula per infusione 34 quando quest'ultima viene inserita attraverso l'apertura d'inserimento 26 ricavata in un coperchietto 24. Uno smusso 41 permette di inserire più facilmente la capsula 34 nell'apertura 26.
Come già accennato, sono previsti mezzi per allontanare tra loro le guide 37 in modo da liberare la capsula 34 appena prima che essa venga completamente accolta nella sede 33 della camera 31 a seguito dello spostamento di quest'ultima nella sua seconda posizione. Tali mezzi comprendono in sostanza un piano inclinato 42 (fig. 1) previsto in ciascuna guida 37, atto a cooperare con una relativa sporgenza 43 di cui à ̈ dotata la camera 31, per cui appena prima che la camera raggiunga la sua seconda posizione (di lavoro), le due sporgenza 43, premendo contro il relativo piano inclinato 42, fanno spostare verso l'esterno le guide 37, in contrasto all'azione di un relativo elemento elastico di richiamo 44 (in particolare una molla elicoidale). Viene così liberata la capsula 34, che subito dopo à ̈ spinta all'interno della sede 33 dall'azione del pistone 35. Apposite, convenzionali, guarnizioni assicurano la tenuta durante la fase d'infusione. Le molle di richiamo 44 provvedono a riportare le guide 37 nella loro posizione di partenza quando la camera 31 e il pistone 35 ritornano nella loro posizione di riposo. Ciò si ottiene semplicemente riportando la leva 13 dalla posizione di fig. 6 a quella di fig.
9, passando per le posizioni delle figg. 7 e 8. L'allontanamento del pistone 35 dalla camera 31 fa sì che la molla 22 spinga fuori dalla sede 33 la capsula 34 utilizzata che, proseguendo l'allontanamento del pistone 35, può cadere sotto il gruppo 10, come mostrato in fig. 9.
Si fa notare che le guide suddette, invece che allontanarsi tra loro traslando orizzontalmente verso l'esterno (a seguito dell'impegno del relativo piano inclinato 42 con la corrispondente sporgenza 43 della camera 31), potrebbero anche essere fatte allontanare fra loro mediante rotazione attorno ad un relativo asse verticale, ottenendosi comunque lo stesso risultato di liberare la capsula già utilizzata.
Si fa ancora notare che la leva 13 potrà essere azionata manualmente oppure mediante un automatismo.
Le figg. 13-18 (in cui elementi uguali a quelli delle figg. 1-17 sono stati indicati con gli stessi numeri di riferimento) mostrano come, invece di utilizzare la molla 22 come mezzo per estrarre la capsula 34, una volta utilizzata, dalla sede 33 della camera 31A, può allo stesso scopo essere utilizzato un arpione 22A dotato di un rostro a dente di sega 22C. L'arpione 22A à ̈ incernierato in 22B al pistone 35A in modo da poter ruotare entro un determinato campo angolare. L'arpione 22A à ̈ mantenuto in una posizione di riposo (quella di tutte le figg. 13-18 tranne la fig. 14) dall'azione di un elemento elastico di richiamo (non visibile nelle figure), per esempio una molla elicoidale precaricata a torsione. Come si vede dalla successione delle figg. 13-18, quando il pistone 35A avanza verso la camera 31A, accade che la parte anteriore 22C del rostro dell'arpione 22A interferisce con il bordo sporgente della capsula 34 (fig. 13) contribuendo ad inserirla nella sede 33 della camera 31A che a sua volta si sta avvicinando al pistone 35A. A seguito dell'ulteriore avvicinamento di pistone 35A e camera 31A la parte anteriore del rostro 22C dell'arpione 22A viene premuta contro il bordo sporgente 39 della capsula 34 così da scattare (figg. 14 e 15), grazie alla conformazione a dente di sega del rostro 22C, oltre il bordo 39 per posizionarsi come mostrato in fig. 16. Per permettere ciò, la camera 31A presenta uno scasso 31B in cui entra la parte anteriore dell'arpione 22A.
E' a questo punto evidente che, una volta avvenuta l'infusione, quando pistone 35A e camera 31A iniziano a ritornare nella loro posizione di riposo, l'arpione 22A fa presa sul bordo sporgente 39 della capsula utilizzata 34 (riavendosi così la configurazione di fig. 15) e provoca poi l'estrazione di quest'ultima dalla sede 33 della camera 31A (fig. 17 ). La capsula utilizzata 34, proseguendo l'allontanamento tra pistone 35A e camera 31A, cade infine sotto il gruppo d'infusione (fig. 18), per cui lo stesso à ̈ pronto per accogliere una nuova capsula 34.
Si fa notare che anche nella variante delle figg. 13-18 sono state utilizzate le guide 37 con relative scanalature verticali 40.
Come si comprende da quanto precede, la macchina secondo la presenta invenzione presenta un gruppo d'infusione di estrema semplicità, ottenendosi la movimentazione del pistone e della camera basculante utilizzando un meccanismo molto semplice e composto da numero minimo di pezzi rispetto agli analoghi meccanismi per gruppi d'infusione delle note macchine dello stesso tipo. Inoltre, grazie alle suddette guide viene pure impedito il non corretto posizionamento della capsula all'atto del suo inserimento nel gruppo d'infusione.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1 . Macchina per la preparazione di bevande mediante infusione con l'utilizzo di capsule per infusione (34) dotate di bordo sporgente (39) e contenenti la sostanza la cui infusione produce la relativa bevanda, tale macchina essendo dotata di un gruppo d'infusione (10) comprendente: un pistone (35; 35A) atto a traslare nei due sensi tra una prima posizione, di riposo, ed una seconda posizione, di lavoro; una camera (31; 31A) dotata di sede (33) atta ad accogliere una capsula per infusione (34), la camera (31; 31A) essendo girevole attorno ad un perno fisso (32) per poter basculare tra una prima posizione, di inserimento capsula (34), e una seconda posizione, di lavoro, nella quale coopera con il pistone (35; 35A) nella sua seconda posizione per chiudere a tenuta la capsula (34) nella camera (31; 31A); mezzi di movimentazione comprendenti un leverismo (13,16), per portare pistone (35; 35A) e camera (31; 31A) dalla loro prima alla loro seconda posizione, e viceversa; mezzi(22; 22A) per estrarre la capsula utilizzata (34) dalla camera (31; 31A) quando quest ultima viene riportata, dopo l'infusione, nella sua prima posizione; caratterizzata dal fatto che al pistone (35; 35A) à ̈ solidale un elemento seguiprofilo (20) atto a cooperare con un corrispondente profilo (25) solidale alla camera (31; 31A), tale profilo (25) essendo sagomato in modo da far spostare la camera (31; 31A) dalla sua prima alla sua seconda posizione, e viceversa, in conseguenza dello spostamento del pistone (35; 35A) dalla sua prima alla sua seconda posizione, e viceversa elemento seguiprofilo (20) comprende una barretta sostanzialmente trasversale alla direzione di movimentazione del pistone (35; 35A) e le cui due estremità sono fissate alle corrispondenti estremità libere di due bracci (18) disposti ciascuno su un lato del pistone (35; 35A), solidali ad esso ed estendentisi verso la camera (31; 31A) Macchina secondo la rivendicazione 1, in cui il leverismo (13,16) dei mezzi di movimentazione comprende una leva d'azionamento (13) azionabile manualmente o mediante un automatismo. Macchina secondo la rivendicazione 1, in cui i mezzi per estrarre la capsula (34), una volta utilizzata, dalla sede (33) della camera (31) comprendono un elemento elastico (22) posto sul fondo della sede (33) della camera (31) e che risulta compresso dalla capsula (34) quando il pistone (35) e la camera (31) si trovano nella loro seconda posizione. ezzi per estrarre la capsula (34), una volta utilizzata, dalla sede (33) della camera (31A) comprendono un arpione (22A) dotato di rostro (22C) a dente di sega, l'arpione (22A) essendo incernierato al pistone (35A) per poter ruotare entro un determinato campo angolare ed essendo mantenuto in una posizione di riposo dall'azione di un elemento elastico di richiamo per cui quando il pistone (35A) avanza verso la camera (31A), la parte anteriore del rostro (22C) dell'arpione (22A) interferisce con il bordo sporgente (39) della capsula (34) contribuendo ad inserirla nella sede (33), il rostro (22C) grazie alla sua conformazione potendo scattare oltre tale bordo (39) così da agganciarlo e provocare, una volta effettuata l'infusione, l'estrazione della capsula utilizzata (34) quando pistone (35A) e camera (31A) iniziano a ritornare nella loro posizione di riposo Macchina secondo la rivendicazione 1, in cui il gruppo d'infusione (10) comprende inoltre: due guide contrapposte (37), avvicinabili e allontanatili fra loro, dotate di relativa scanalatura (40) nella quale inserire, a guide (37) avvicinate, la corrispondente parte di bordo sporgente (39) della capsula per infusione (34), in modo che quest'ultima resta trattenuta in una posizione che permette alla stessa di essere accolta nella sede (33) della camera (31; 31A) quando quest'ultima passa dalla sua prima alla sua seconda posizione; mezzi per allontanare e avvicinare tra loro le guide (37) in modo da liberare la capsula (34), a seguito dell'allontanamento tra loro delle guide (37, appena prima che la capsula (34) venga completamente accolta nella sede (33) della camera (31; 31A) per lo spostamento di quest'ultima nella sua seconda posizione. X. Macchina secondo la rivendicazione cui i mezzi per allontanare e avvicinare tra loro le guide (37) comprendono: un piano inclinato (42) previsto in ciascuna guida (37), atto a cooperare con una relativa sporgenza (43) di cui à ̈ dotata la camera (31; 31A), così da allontanare fra loro le guide (37) appena prima che la camera (31; 31A) arrivi nella sua seconda posizione; elementi elastici di richiamo (44) per riportare le guide (37) nella loro posizione avvicinata quando cessa l'azione delle sporgenze (43) sui relativi piani inclinati (42) in conseguenza del ritorno della camera (31; 31A) nella sua prima posizione. Macchina secondo la rivendicazione 1, in cui il gruppo d'infusione (10) comprende un coperchietto (24) in cui à ̈ ricavata un'apertura (26) avente sostanzialmente il profilo della capsula (34), attraverso la quale apertura (26) può essere introdotta nel gruppo d'infusione (10) la capsula (34) in modo che il suo bordo sporgente (39) s'inserisce direttamente nelle relative scanalature (40) delle guide (37). . Macchina secondo la rivendicazione , in cui il coperchietto (24), in corrispondenza del dell'apertura (26) che si trova dalla parte del bordo sporgente (39) della capsula (34) quando quest'ultima viene inserita nell'apertura (26), presenta uno smusso (41) atto a facilitare l'inserimento della capsula (34).
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