ITBG20090021A1 - Macchina per la preparazione di bevande mediante infusione - Google Patents

Description

“Macchina per la preparazione di bevande mediante infusione"

DESCRIZIONE

La presente invenzione si riferisce ad una macchina per la preparazione di bevande di caffà ̈ o di altro tipo mediante infusione. L’infusione à ̈ preparata per mezzo di capsule (cialde).

Le capsule sono normalmente realizzate in materiale plastico e sono strutturate con un corpo cilindrico cavo. Le superfici superiori ed inferiori sono comprensivi di piccoli fori ed eventualmente di film di filtraggio posti all'interno di tali superfici. Esse sono generalmente dotate - di un bordo sporgente sulla loro superficie superiore come mezzo di sostegno.

Vi sono diverse macchine automatiche o semiautomatiche che fanno uso di queste capsule.

Queste macchine devono essere predisposte per l'inserimento della nuova capsula e l’espulsione di quella usata.

Sono quindi noti diversi metodi di inserimento ed espulsione della capsule.

Scopo della presente invenzione à ̈ quello di provvedere ad una nuova macchina per la preparazione di bevande di caffà ̈ che consenta un'introduzione guidata dalla capsula, il posizionamento della capsula, il blocco della capsula durante l’infusione e l’espulsione della stessa.

Altro scopo à ̈ quello di provvedere ad una macchina di dimensioni contenute ed avente pochi pezzi in movimento.

Ulteriore scopo à ̈ quello di definire una macchina che sia costituita da congegni semplici ed affidabili.

In accordo con la presente invenzione, tali scopi ed altri ancora vengono raggiunti da una macchina per la preparazione di bevande mediante infusione in accordo alla rivendicazione 1 .

Ulteriori caratteristiche dell’invenzione sono descritte nelle rivendicazioni dipendenti.

Le caratteristiche ed i vantaggi della presente invenzione risulteranno evidenti dalla seguente descrizione dettagliata di una sua forma di realizzazione pratica, illustrata a titolo di esempio non limitativo negli uniti disegni, nei quali:

la figura 1 mostra schematicamente visto di lato ed in sezione un gruppo di infusione aperto, in accordo alla presente invenzione:

la figura 2, mostra schematicamente vista di lato ed in sezione, un gruppo di infusione durante una fase di inserimento della capsula, in accordo alla presente invenzione;

la figura 3, mostra schematicamente vista di lato ed in sezione, un gruppo di infusione durante una prima fase di chiusura, in accordo alla presente invenzione;

la figura 4, mostra schematicamente vista di lato ed in sezione, un gruppo di infusione durante una seconda fase di chiusura, in accordo alla presente invenzione;

la figura 5, mostra schematicamente vista di lato ed in sezione, un gruppo di infusione durante una terza fase di chiusura, in accordo alla presente invenzione;

la figura 6, mostra schematicamente vista di lato ed in sezione, un gruppo di infusione durante una quarta fase di chiusura, in accordo alla presente invenzione;

la figura 7, mostra schematicamente vista di lato ed in sezione, un gruppo di infusione durante una fase di inizio apertura, in accordo alla presente invenzione;

la figura 8, mostra schematicamente vista di lato ed in sezione, un gruppo di infusione durante una fase di espulsione della capsula, in accordo alla presente invenzione.

Il gruppo di infusione 10 comprende una coppia di spalle 11 di contenimento dello stesso, unite tra loro da spine di cui si notano gli appositi fori 12.

Una leva 13 Ã ̈ in fulcrata in un perno 14, fissato alle spalle 11 .

In particolare, la leva 13 ha una porzione terminale 15, posta a valle del perno 14, che si estende parallela al braccio principale della leva 13, nel verso opposto a quello del braccio principale della leva 13. In altre parole la leva 13 ha una forma di U, con una asta più lunga dell'altra, dove il perno 14 si trova in una angolo della U.

La leva 13 Ã ̈ connessa con una prima biella 16, in modo ruotabile, tramite il perno 17. La biella 16, Ã ̈ connessa ad una seconda biella 18, in modo ruotabile, tramite un perno di biella 19.

In particolare, la biella 18 verso la estremità opposta al perno 19 à ̈ provvista di una scanalatura longilinea 21 , parallela all’asse longitudinale della stessa.

La seconda biella 18 Ã ̈ associata ad un bascula 20 bistabile.

La bascula 20 può ruotare attorno ad un perno 22 che divide la stessa in una sua parte inferiore ed in una sua parte superiore.

La parte inferiore della bascula 20 comprende un fermo 23, posto sotto al perno 22, che scorre nella scanalatura longilinea 21 della biella 18.

La parte inferiore delia bascula 20, e più precisamente il suo lato verso la biella 18, à ̈ predisposto ad andare in battuta ad un fermo 24 vincolato alla seconda biella 18. Il fermo 24 à ̈ posto sostanzialmente al centro della seconda biella 18, su una propaggine che si estende verso il basso dalla stessa.

La parte superiore della bascula 20, in particolare il lato opposto alla biella 18, comprende un primo tratto curvilineo 25 incavato ed un secondo tratto curvilineo 26 incavato, le quali diverranno sedi per un fermo 29, che può scorrere lungo una guida curvilinea 30, posto su una camera 31 .

Il primo tratto 25 à ̈ raccordato al secondo tratto 26 con un angolo di circa 40°. Quando il primo tratto 25 à ̈ sostanzialmente verticale il secondo tratto 26 à ̈ inclinato rispetto all’orizzonte di circa 40°.

La camera 31 ruota su un perno 32 posto verso il fondo della camera 31. Il fermo 29 à ̈ posizionato verso il bordo della camera 31 e quindi à ̈ opposto al perno 32.

La camera 31 presenta, verso l’interno del gruppo di infusione 10, una cavità 33 dove può trovare posto una capsula 34.

Nel fondo della cavità 33 vi à ̈ una molla di spinta (non mostrata), o un mezzo elastico di spinta, della capsula 34, e posteriormente ad essa à ̈ posto un foro (non mostrato) per la fuoriuscita dell’infuso.

Il gruppo di infusione 10 comprende inoltre un pistone Il pistone 35, comprende delle sporgenze laterali 36 (fermi) che scorrono lungo delle guide 37 (fessure longilinee) poste nelle spalle 11.

Anche il perno di biella 19, vincolato al pistone 35, scorre lungo le guide 37. Le sporgenze laterali 36 fungono da guida del pistone 35, ed il perno di biella 19 fornisce il moto al pistone 35 grazie alla sua movimentazione tramite la leva 13.

Il pistone 35 comprende tubazioni (non mostrate), passanti in esso, per fornire acqua alla capsula 34 quando incamerata nella camera 33.

Sulle spalle 11 Ã ̈ anche predisposta una barretta di guida 40 della capsula 34, posta trasversalmente rispetto alle spalle 11 .

Le figure mostrano solo un lato del gruppo di infusione 10, buona parte degli elementi sopra descritti sono presenti nel gruppo di infusione in coppia, e tutti sono fissati solidalmente o in modo mobile alle spalle 11.

Il funzionamento del dispositivo secondo l’invenzione appare evidente da quanto descritto ed illustrato e, in particolare, à ̈ sostanzialmente il seguente.

L'utente, con la leva 13 in posizione di apertura, come illustrato nella figura 1 , in posizione pressoché verticale, ed in posizione aperta, provvede ad inserire una capsula 34. La camera 31 in questa fase à ̈ inclinata verso l’alto di circa 30°, e comunque di un angolo compreso tra 20° e 40°, in quanto essendo la leva 13 aperta e quindi orientata verso l'alto, attira verso di se la seconda biella 18, che raddrizza la bascula 20, che si pone in una prima posizione, ed il perno 30 si appoggia sul secondo tratto curvilineo 26 incavato, che posiziona la camera 31 inclinata verso l’alto.

La capsula 34 viene inserita e guidata da un lato dalla barretta di guida 40, e dall’altro lato dal bordo 41 della camera 31 , quella posta di fronte al pistone 35.

La capsula 34 scende e si appoggia sul bordo 41 della camera 31 , come si può vedere in figura 2, e rimane In posizione verticale. La distanza della barretta di guida 40 dal bordo 41 della camera 31 e determinato preventivamente in base alla larghezza della capsula 34. La porzione di bordo 41 posto a distanza più ravvicinata rispetto al pistone 35, che sarebbe la parte più inferiore del bordo 41 (si veda figura 2) si viene a trovare sostanzialmente a metà della larghezza della capsula 34.

L'operatore, a questo punto, provvede manualmente, oppure tramite un automatismo, a portare la leva 13, o comunque qualsiasi altro mezzo equivalente, dalla sua posizione di riposo alla sua posizione di lavoro ossia in posizione di chiusura, consentendo quindi la traslazione del pistone 35 in avvicinamento verso la camera 31.

In particolare, la leva 13 abbassandosi spinge la biella 16 in avanti (verso la camera 31 ), che in successione spinge il perno di biella 19, fissato sul pistone 35, che avanza verso la camera 31. La biella 18 avanza ed il fermo 23 scorre nella scanalatura longilinea 21. Mentre la bascula 20 rimane inizialmente ferma.

Quando il fermo 23 à ̈ arrivato a circa metà della lunghezza della scanalatura longilinea 21 , il fermo 24 va in battuta contro la parte inferiore della bascula 20, la spinge, e la fa ruotare (in senso orario) rispetto al perno 22, e si pone in una seconda posizione. In questo modo il perno 29, che era in battuta contro il perno 29, esce dalla sede definita dal secondo tratto curvilineo 26 incavato. Il perno 29 à ̈ quindi libero di scorrere lungo la guida 30, scendere e posizionarsi sulla altra sede definita dal primo tratto curvilineo 25 incavato, ed andare in battuta contro il tratto 25, cosi che la camera 31 si posiziona sostanzialmente orizzontale, e nel frattempo la capsula 34 si inserisce all'interno della cavità 33 della camera 31 , spinta anche dal pistone 35.

La parte inferiore della bascula 20, si blocca contro una spina (12) di unione delle spalle 11 , in modo che il primo tratto curvilineo 25 incavato, Ã ̈ posizionato sostanzialmente orizzontale.

(I pistone 35 ha proseguito la sua corsa in avanti, e spinge la capsula 34 entro la cavità 33, vincendo la resistenza della molla (non mostrata), e si posiziona in battuta contro il bordo 41 della camera 31 , dove sono presenti guarnizioni di tenuta non mostrate.

In posizione chiusa, la leva 13 à ̈ sostanzialmente orizzontale, così come la prima biella 16.

Un opportuno sensore (non mostrato) azionerà la fornitura dell'acqua al gruppo di infusione 10 e verrà fornita l'infusione all’utente.

Alla riapertura del gruppo di infusione 10, ossia quando l'utente apre nuovamente la leva 13 per riportarla in posizione aperta e verticale, richiama verso se la prima e la seconda biella 16 e 18, il pistone 35 retrocede e la molla (non mostrata) spinge a sua volta la capsula 34, che fuoriesce dalla cavità 33.

Il pistone 35 tornato nella sua posizione iniziale lascia ampio spazio alla capsula di cadere verso il basso.

La seconda biella 18 retrocedendo arriva al punto in cui il fermo 23 si trova all’estremo anteriore della scanalatura longilinea 21. Aprendo ulteriormente la leva 13, la biella 18 attirerà verso se la parte inferiore della bascula 20, portando il fermo 29 nella sede definita dal secondo tratto curvilineo 26 incavato, e riportando la camera 31 inclinata verso l’alto.

La distanza tra il pistone 35 nella sua posizione di riposo ed il bordo esterno 41 della camera 31 deve essere tale per cui alla capsula 34 sia permessa la sua rotazione durante l’uscita per evitare il bloccaggio della stessa all'interno del gruppo di infusione 10. Tale distanza sarà pertanto uguale o maggiore del diametro delia capsula.

Il gruppo di infusione 10 sopra descritto à ̈ adattabile sostanzialmente a qualsiasi tipo di capsula. In particolare, à ̈ adatto anche per capsule sprovviste del abituale bordo pronunciato.

La leva 13 può essere azionata manualmente o può essere attivata da un opportuno motore elettrico con relativo riduttore di velocità, azionata ad esempio da un sensore (OH interruttore) attivato al momento dell'inserimento della capsula nel gruppo di infusione 10.

Vantaggiosamente tale gruppo di infusione 10, per la sua conformazione, può essere utilizzato anche con caricatori automatici, predisponendo un caricatore in prossimità dello scivolo.

Il gruppo di infusione 10, qui descritto non verrà ulteriormente dettagliato in quanto un tecnico esperto del ramo, basandosi su quanto sopra esposto, à ̈ in grado di realizzarlo.

I materiali utilizzati, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi a secondo delle esigenze e dello stato della tecnica.

Il gruppo di infusione 10 così concepito à ̈ suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti neH’ambito del concetto inventivo; inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da elementi tecnicamente equivalenti.

Claims (9)

1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina per la preparazione di bevande mediante ione comprendente un gruppo di infusione; detto po di infusione comprende: un guida di introduzione a singola capsula; una leva di azionamento di un ne; detto pistone atto a muoversi rettilineamente una direzione ed avendo una prima posizione di o ed una seconda posizione di lavoro; una camera a ricevere detta capsula; detta camera avendo una posizione di inserimento capsula ed una seconda ione di lavoro; detta camera à ̈ mantenuta in detta posizione tramite una bascula avente un primo curvilineo incavo la quale va in battuta contro un o posto su detta camera; detta camera essendo mentata da detta prima posizione a detta seconda ione per mezzo di detta leva, caratterizzata dal fatto detta camera comprende un fermo laterale; detta hina comprende una bascula avente un primo ed un ndo tratto curvilineo incavato; dove detto fermo ale si pone in detto secondo tratto curvilineo incavato tta camera si trova in detta prima posizione; dove fermo laterale si pone in detto primo tratto curvilineo ato e detta camera si trova in detta seconda ione.
2. 2. Macchina in accordo alla rivendicazione 1 caratterizzata dal fatto che detta guida comprende una barretta trasversale a detto gruppo infusione.
3. 3. Macchina in accordo alla rivendicazione 1 caratterizzata dal fatto che detta camera essendo movimentata da detta prima posizione a detta seconda posizione e viceversa mediante detta leva a cui à ̈ associata una prima ed una seconda biella.
4. 4. Macchina in accordo alla rivendicazione 1 caratterizzata dal fatto che detta camera in detta prima posizione ha un suo incavo inclinato rispetto un asse longitudinale di detto gruppo di infusione e che detta camera in detta seconda posizione ha l’asse di detto incavo posto sostanzialmente su detto asse longitudinale di detto gruppo di infusione.
5. 5. Macchina in accordo alla rivendicazione 1 caratterizzata dal fatto che detta camera in detta prima posizione ha un suo incavo inclinato di un angolo compreso tra 20° e 40° rispetto un asse longitudinale di detto gruppo di infusione, in modo tale che detta capsula si posizioni appoggiandosi ad un bordo di detta camera.
6. 6. Macchina in accordo alla rivendicazione 1 caratterizzata dal fatto che detto gruppo di infusione comprende una leva accoppiata a detto pistone per mezzo di una biella.
7. 7. Macchina in accordo alla rivendicazione 1 caratterizzata dal fatto che detto detta camera passa da detta prima posizione a detta seconda posizione quando un fermo associato a detta bascula incontra una biella associata a detta leva.
8. 8. Macchina in accordo alla rivendicazione 1 caratterizzata dal fatto che detto pistone à ̈ azionato mediante una prima biella connessa a detta leva e comprende protuberanze laterali di guida per il suo movimento rettilineo.
9. 9. Macchina in accordo alla rivendicazione 1 caratterizzata dal fatto che detta camera essendo movimentata da detta prima posizione a detta seconda posizione e viceversa mediante detta leva a cui à ̈ associata una prima ed una seconda biella.