ITMI20102470A1 - Passacavo per uso nautico - Google Patents

Passacavo per uso nautico Download PDF

Info

Publication number
ITMI20102470A1
ITMI20102470A1 IT002470A ITMI20102470A ITMI20102470A1 IT MI20102470 A1 ITMI20102470 A1 IT MI20102470A1 IT 002470 A IT002470 A IT 002470A IT MI20102470 A ITMI20102470 A IT MI20102470A IT MI20102470 A1 ITMI20102470 A1 IT MI20102470A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
cable gland
cable
rope
plate
arms
Prior art date
Application number
IT002470A
Other languages
English (en)
Original Assignee
Nube S R L
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Nube S R L filed Critical Nube S R L
Priority to ITMI2010A002470A priority Critical patent/IT1403897B1/it
Priority to EP11820798.4A priority patent/EP2658770A1/en
Priority to PCT/IB2011/003179 priority patent/WO2012090063A1/en
Publication of ITMI20102470A1 publication Critical patent/ITMI20102470A1/it
Application granted granted Critical
Publication of IT1403897B1 publication Critical patent/IT1403897B1/it

Links

Classifications

    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B63SHIPS OR OTHER WATERBORNE VESSELS; RELATED EQUIPMENT
    • B63BSHIPS OR OTHER WATERBORNE VESSELS; EQUIPMENT FOR SHIPPING 
    • B63B21/00Tying-up; Shifting, towing, or pushing equipment; Anchoring
    • B63B21/04Fastening or guiding equipment for chains, ropes, hawsers, or the like
    • B63B21/10Fairleads

Landscapes

  • Chemical & Material Sciences (AREA)
  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Combustion & Propulsion (AREA)
  • Mechanical Engineering (AREA)
  • Ocean & Marine Engineering (AREA)
  • Lift-Guide Devices, And Elevator Ropes And Cables (AREA)
  • Emergency Lowering Means (AREA)

Description

Passacavo per uso nautico
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un passacavo per uso nautico.
Quando un'imbarcazione viene ormeggiata, ad un molo (o ad altra struttura analoga), vengono impiegate cime sia per la manovra di accostamento al molo sia per il mantenimento della posizione durante l'ormeggio. Queste cime risultano tese fra una struttura fissa sul molo ed un sistema di trazione e bloccaggio a bordo dell'imbarcazione. La struttura fissa à ̈ generalmente una struttura semplice e robusta, in grado di resistere a lungo alle intemperie senza necessità di sostituzione; tipicamente à ̈ formata da una bitta od un anello. Il sistema di trazione e bloccaggio a bordo può essere diverso a seconda dell'imbarcazione. Su imbarcazioni di dimensioni molto piccole può essere sufficiente una bitta, cui la cima viene fissata dopo che à ̈ stata adeguatamente tesa manualmente; invece, su imbarcazioni di dimensioni maggiori, alla bitta viene funzionalmente associato un verricello, montato nei pressi della bitta per assistere il marinaio nella trazione della cima. Talvolta, un unico verricello viene associato funzionalmente a più bitte. Infatti, per l'ormeggio sono utilizzate cime estese lungo direzioni diverse, per contrastare ogni movimento indesiderato dell'imbarcazione; à ̈ possibile che nella medesima zona dell'imbarcazione sia necessario fissare più cime a rispettive bitte. In questi casi, à ̈ prassi corrente predisporre un unico verricello come mezzo di trazione per tutte le cime che poi sono fissate ciascuna ad una bitta diversa. Nell'uso, ogni cima viene avvolta sul verricello per tenderla adeguatamente (ottenendo ad esempio il desiderato accostamento dell'imbarcazione al molo), dopodiché viene disimpegnata dal verricello e fissata alla bitta. Sia nella fase di tensionamento della cima ad opera del verricello, sia nella fase in cui la cima rimane fissata alla bitta, la cima stessa di norma interferisce con una parte dello scafo dell'imbarcazione. Per evitare che questa interferenza determini uno strisciamento della cima sullo scafo e di conseguenza danni allo scafo e/o alla cima, si impiega un passacavo. Il passacavo serve anche a definire la posizione in cui la cima arriva a bordo e quindi la direzione con cui si presenta al verricello e alla bitta.
A seconda delle dimensioni dell'imbarcazione e delle sue caratteristiche, esistono passacavo con varie conformazioni.
Un tipo di passacavo particolarmente semplice à ̈ formato da un elemento quasi-anulare, in pratica con forma a C più o meno chiusa, cioà ̈ con due sedi di scorrimento contrapposte, aperte l'una di fronte all'altra e separate da un'apertura sufficiente al passaggio di una cima. Questo tipo di passacavo à ̈ generalmente applicato sul bordo o sulla coperta, con la struttura a C aperta verso l'alto. La cima viene quindi inserita dall'alto nella C del passacavo e quindi lo strisciamento della cima avviene su una delle due sedi di scorrimento contrapposte. Un simile passacavo à ̈ estremamente versatile, in grado di gestire in pratica moltissime condizioni di ormeggio, con la cima che può assumere di fatto qualunque angolazione, purché non verso l'alto.
Un altro tipo di passacavo di conformazione ancora più semplice à ̈ formato da un piolo con testa ingrossata, che viene fissato verticalmente sul bordo o sulla coperta. Un simile passacavo à ̈ in grado di gestire situazioni di ormeggio specifiche, in cui risulta ben definita una angolazione della cima che permetta il passaggio della cima attorno al piolo ed al di sotto della testa ingrossata. Passacavo di questo tipo possono essere facilmente dimensionati per sopportare sforzi molto elevati.
Un altro tipo di passacavo molto diffuso à ̈ formato da un'apertura praticata nella murata, il cui bordo anulare à ̈ opportunamente rinforzato ed arrotondato. Anche questo tipo di passacavo trova impiego su imbarcazioni di grandi dimensioni, dove permette di avere il passaggio della cima ad un'altezza conveniente, più bassa rispetto al bordo. Passacavo chiusi ad anello esistono anche come strutture a sé stanti, da applicare sul bordo o sul ponte dell'imbarcazione.
Sono anche noti passacavo con rulli o simili elementi girevoli, in modo da ridurre l'attrito nello scorrimento della cima.
In ogni caso, durante una manovra di accostamento ed ormeggio di un'imbarcazione non di piccole dimensioni, un marinaio deve -in sequenza- prima guidare la cima nel (o attorno al) passacavo, poi dare volta alla cima sul verricello, quindi tendere la cima con il verricello; quando l'imbarcazione ha raggiunto la posizione voluta, il marinaio deve poi disimpegnare la cima dal verricello ed infine fissarla alla bitta. Questa sequenza di manovre à ̈ eseguita dai marinai da sempre, e l'unico progresso tecnico che gli à ̈ stato messo a disposizione sono i verricelli motorizzati.
Talvolta, specialmente con cime di grosse dimensioni, i marinai si aiutano con una cima ausiliaria.
La cima ausiliaria viene fissata alla cima di ormeggio mediante un cosiddetto nodo di bozza e quindi viene fissata ad un apposito ancoraggio, ad esempio una bitta. In questo modo, la cima di ormeggio risulta trattenuta anche quando viene meno il trattenimento del verricello; Ã ̈ quindi possibile fissare la cima alla bitta dopo averla disimpegnata dal verricello, senza che la cima stessa perda tensione in modo sostanziale.
La richiedente si à ̈ resa conto che la sequenza di operazioni suddetta à ̈ piuttosto complessa ed espone il marinaio ad un rischio di infortunio, nel momento in cui disimpegna la cima dal verricello e la fissa alla bitta. In questa fase, infatti, la cima à ̈ in tensione e un movimento imprevisto dell'imbarcazione, ad esempio a causa del moto ondoso o di una raffica di vento, può provocare strattoni sulla cima. In un caso simile, il marinaio rischia di rimanere ferito alle mani o di perdere l'equilibrio e cadere. Il rischio à ̈ tanto più grave quanto maggiori sono gli sforzi in gioco.
Scopo della presente invenzione à ̈ quello di evitare il suddetto rischio.
La richiedente ha intuito che questo scopo à ̈ raggiungibile modificando opportunamente il passacavo.
Pertanto, la presente invenzione riguarda un passacavo secondo la rivendicazione 1; caratteristiche preferite sono riportate nelle rivendicazioni dipendenti. Più in particolare, il passacavo comprende una parte statica, destinata ad essere fissata stabilmente su un'imbarcazione, ed à ̈ caratterizzato dal fatto di comprendere una parte mobile, mobilmente guidata rispetto alla parte statica fra almeno due posizioni operative, una prima posizione in cui à ̈ consentito il libero scorrimento di una cima nel passacavo ed una seconda posizione in cui una cima nel passacavo viene trattenuta.
Grazie a questo passacavo, la manovra con la quale la cima viene disimpegnata dal verricello e fissata alla bitta può essere svolta in tutta tranquillità, dopo aver portato la parte mobile del passacavo nella sua seconda posizione operativa; la cima rimane infatti trattenuta dal passacavo, e la sua parte avvolta sul verricello, che quindi non à ̈ più sotto tensione, può agevolmente essere disimpegnata e fissata alla bitta. Tutta la tensione, compresi eventuali strattoni, viene sopportata dal passacavo.
Il passacavo può avere un azionamento manuale o motorizzato per lo spostamento della parte mobile rispetto alla parte statica.
Preferibilmente, il passacavo comprende mezzi motore per lo spostamento della parte mobile rispetto alla parte statica. In questo modo, si consente al marinaio che à ̈ impegnato a spostare la cima dal verricello alla bitta di poter facilmente ottenere il trattenimento della cima nel passacavo.
Preferibilmente, i mezzi motore comprendono un azionamento idropneumatico. È così possibile applicare facilmente forze molto elevate alla parte mobile del passacavo, garantendo così il trattenimento sicuro della cima anche se questa à ̈ di grandi dimensioni e sotto sforzi di trazione molto elevati.
Preferibilmente, la parte statica comprende una piastra destinata al fissaggio su una parete (coperta, bordo, ponte, murata o simile) dell'imbarcazione e la parte mobile comprende almeno una colonna scorrevolmente guidata attraverso la piastra e provvista di una rispettiva testa sporgente lateralmente, in cui la cima à ̈ trattenuta fra la testa e la piastra. Questa configurazione à ̈ apprezzata per la notevole semplicità, che significa basso costo di costruzione e installazione, affidabilità elevate e facilità d'azionamento. La colonna può essere sostanzialmente verticale oppure inclinata, preferibilmente verso l’esterno dell’imbarcazione in modo da favorire il disimpegno della cima.
In una forma di esecuzione preferita, la testa à ̈ formata da un bordo periferico sporgente, esteso tutto intorno alla colonna. In una forma di esecuzione alternativa, la testa à ̈ formata da un braccio che sporge lateralmente dalla colonna, determinando una conformazione ad L del complesso formato da colonna e testa.
Preferibilmente, detta almeno una colonna comprende due colonne affiancate, mobili insieme fra le rispettive posizioni operative, con i rispettivi bracci rivolti l'uno verso l'altro in dette due posizioni operative. Questa configurazione riprende sostanzialmente la classica conformazione a C dei passacavo tradizionali, con la massima versatilità in relazione alle direzioni della cima.
In una forma di esecuzione preferita, nelle due posizioni operative i due bracci sono distanziati l'uno dall'altro, in modo da lasciare libera fra loro una luce di ampiezza sufficiente al passaggio della cima. In un'altra forma di esecuzione, i due bracci sono attestati l'uno all'altro, in modo da lasciare fra loro al massimo una luce di ampiezza insufficiente al passaggio della cima. In ancora un'altra forma di esecuzione, i due bracci sono solidali l'uno all'altro e -per il loro tramite- sono solidali anche le rispettive colonne, con formazione di una struttura a portale.
Preferibilmente, la parte mobile può assumere anche una posizione di riposo, in cui la testa à ̈ rientrata almeno parzialmente in una sede incavata formata nella piastra. In questo modo, quando il passacavo non à ̈ in uso (come ad esempio durante la navigazione) il suo ingombro à ̈ minimo o nullo, in modo da non costituire intralcio per i marinai ed i passeggeri.
Preferibilmente, la parte mobile può assumere anche una terza posizione operativa di disimpegno facilitato, in cui i due bracci sono ruotati l'uno via dall'altro. Questa terza posizione operativa si rivela comoda quando una cima deve essere disimpegnata dal passacavo: la rotazione dei bracci determina una luce estremamente ampia e sostanzialmente priva di ostacoli per il passaggio della cima nel disimpegno dal passacavo.
Preferibilmente, il passacavo comprende almeno un rullo folle, posizionato in modo che su di esso scorra la cima durante il suo movimento nel passacavo. Ancor più preferibilmente, il rullo à ̈ montato folle su detta almeno una colonna. Il rullo folle riduce in modo sostanziale l'attrito fra la cima ed il passacavo durante lo scorrimento della cima, riducendo quindi l'usura sia del passacavo sia soprattutto della cima.
In una forma di esecuzione preferita, la parte statica comprende un occhiello per il passaggio della cima. In tal caso, la parte mobile può comprendere una barra o uno spintore, mobile trasversalmente attraverso l'occhiello, oppure un anello, mobile trasversalmente attraverso l'occhiello, in cui la cima attraversa l'anello. Queste forme di esecuzione mostrano che l'invenzione può essere vantaggiosamente applicata anche a passacavo ad anello chiuso.
Preferibilmente, le due colonne sono portate da una medesima piastra ausiliaria, un martinetto idropneumatico essendo attivo fra la piastra e la piastra ausiliaria. In questo modo à ̈ garantito l'azionamento simultaneo delle due colonne con un solo martinetto.
Preferibilmente, il passacavo comprende due manicotti montati solidalmente al di sotto della piastra, in cui le colonne sono girevolmente associate alla piastra ausiliaria e sono mobilmente guidate nei manicotti.
In una forma di esecuzione preferita, fra le colonne ed i manicotti à ̈ previsto un accoppiamento a camma, per orientare i bracci diversamente a seconda che la parte mobile sia nella prima o nella seconda posizione operativa oppure nella terza posizione operativa.
In un’altra forma di esecuzione preferita, fra le colonne ed i manicotti à ̈ previsto un accoppiamento a camma, per orientare i bracci in modo prefissato quando la parte mobile à ̈ nella prima o nella seconda posizione operativa, e per lasciare i bracci liberi di ruotare quando la parte mobile à ̈ nella terza posizione operativa.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell'invenzione risulteranno meglio dalla seguente descrizione di alcune sue forme di esecuzione preferite, fatte con riferimento ai disegni allegati. In tali disegni:
- la fig. 1 à ̈ una vista schematica di una porzione di imbarcazione con un passacavo secondo una prima forma di esecuzione preferita dell’invenzione;
- la fig. 2 Ã ̈ una vista del passacavo di fig.
1, isolato dall’imbarcazione, in una sua posizione di riposo;
- la fig. 3 Ã ̈ una vista del passacavo di fig.
2, in una sua prima posizione operativa;
- la fig. 4 Ã ̈ una vista del passacavo di fig.
2, in una sua seconda posizione operativa;
- la fig. 5 Ã ̈ una vista del passacavo di fig.
2, in una sua terza posizione operativa;
- la fig. 6 à ̈ una vista schematica in sezione di un passacavo secondo una seconda forma di esecuzione preferita dell’invenzione;
- la fig. 7 à ̈ una vista schematica in sezione di un passacavo secondo una terza forma di esecuzione preferita dell’invenzione;
- la fig. 8 à ̈ una vista schematica in sezione di un passacavo secondo una quarta forma di esecuzione preferita dell’invenzione;
- la fig. 9 à ̈ una vista schematica in sezione di un passacavo secondo una quinta forma di esecuzione preferita dell’invenzione;
- la fig. 10 à ̈ una vista schematica in sezione di un passacavo secondo una sesta forma di esecuzione preferita dell’invenzione, in una prima posizione operativa;
- la fig. 11 Ã ̈ una vista schematica in sezione del passacavo di fig. 10, in una seconda posizione operativa;
- la fig. 12 à ̈ una vista schematica in sezione di un passacavo secondo una settima forma di esecuzione preferita dell’invenzione, in una prima posizione operativa;
- la fig. 13 Ã ̈ una vista schematica in sezione del passacavo di fig. 12, in una seconda posizione operativa;
- la fig. 14 à ̈ una vista schematica in sezione di un passacavo secondo una ottava forma di esecuzione preferita dell’invenzione;
- la fig. 15 à ̈ una vista schematica in sezione di un passacavo secondo una nona forma di esecuzione preferita dell’invenzione;
- la fig. 16 à ̈ una vista di un passacavo secondo una decima forma di esecuzione preferita dell’invenzione, in una sua prima posizione operativa;
- la fig. 17 Ã ̈ una vista del passacavo di fig.
16, in una sua seconda posizione operativa.
Nella figura 1 à ̈ mostrata schematicamente una parte di un'imbarcazione 1 in fase di ormeggio, con un verricello 2 ed una bitta 3 montati su una parete dell'imbarcazione 1, ad esempio una coperta 4. Una cima 5 à ̈ tesa fra il verricello 2 ed una bitta a terra (non illustrata), passando in un passacavo 10 secondo una prima forma di esecuzione preferita dell’invenzione.
Il passacavo 10 comprende una parte statica 20, fissata stabilmente sulla coperta 4 dell'imbarcazione 1, ed una parte mobile 30, mobilmente guidata rispetto alla parte statica 20 fra almeno due posizioni operative: una prima posizione, mostrata nella figura 3, in cui à ̈ consentito il libero scorrimento della cima 5 nel passacavo 10, ed una seconda posizione, mostrata nella figura 4, in cui la cima 5 à ̈ trattenuta nel passacavo 10.
Il passacavo 10 comprende mezzi motore per lo spostamento della parte mobile 30 rispetto alla parte statica 20, ad esempio un martinetto idropneumatico 40.
La parte statica 20 comprende una piastra 21 fissata sostanzialmente a filo sulla coperta 4 dell'imbarcazione 1; la piastra 21 Ã ̈ provvista di due manicotti 24 e 25 montati solidalmente al di sotto della piastra 21. Al di sotto della piastra 21, nella coperta 4 Ã ̈ praticata un'apertura (non visibile nei disegni), per permettere l'alloggiamento dei manicotti 24 e 25.
La parte mobile 30 comprende una piastra ausiliaria 31 e due colonne 32 e 33, girevolmente portate dalla piastra ausiliaria 31 e scorrevolmente guidate nei manicotti 24 e 25 ed attraverso la piastra 21. Il martinetto idropneumatico 40 di azionamento à ̈ montato fra la piastra 21 e la piastra ausiliaria 31, attivo per lo spostamento di entrambe le colonne 32, 33 nei rispettivi manicotti 24, 25. A tal fine, il martinetto 40 prevede un corpo cilindro 41 montato al di sotto della piastra 21 ed un pistone 42 vincolato alla piastra ausiliaria 31. Le colonne 32, 33 sono provviste ciascuna di una rispettiva testa sporgente lateralmente, formata da un rispettivo braccio 36, 37 che sporge lateralmente dalla colonna 32, 33, determinando una conformazione ad L del complesso formato da ciascuna colonna con la rispettiva testa.
Nelle due posizioni operative, i due bracci 36, 37 sono rivolti l'uno verso l'altro, distanziati l'uno dall'altro in modo da lasciare libera fra loro una luce di ampiezza sufficiente al passaggio della cima 5. Alternativamente, i due bracci 36, 37 possono essere attestati l'uno all'altro, in modo da lasciare fra loro al massimo una luce di ampiezza insufficiente al passaggio della cima 5.
Fra ciascuna colonna 32, 33 ed il rispettivo manicotto 24, 25 à ̈ previsto un accoppiamento a camma, per guidare l'orientamento dei bracci 36, 37 a seconda della posizione assiale delle colonne 32, 33 nei manicotti 24, 25. In particolare, l'accoppiamento a camma à ̈ realizzato con rispettivi pioli 28, 29, sporgenti internamente nei manicotti 24, 25 ed in impegno di guida in rispettivi solchi 38, 39 formati lateralmente nelle colonne 32, 33.
La conformazione dei solchi 38, 39 determina la possibilità di rotazione delle colonne 32, 33 attorno al proprio asse longitudinale, durante lo spostamento assiale delle colonne stesse ad opera del martinetto idropneumatico 40, eventualmente in contrasto a mezzi a molla (non illustrati).
In particolare la parte mobile 30 (e quindi le colonne 32, 33) può assumere –oltre alle dette prima e seconda posizione operativa- anche una posizione di riposo, mostrata nella figura 2, in cui ciascuna testa formata dal braccio 36, 37 à ̈ rientrata almeno parzialmente in una rispettiva sede incavata 26, 27 formata nella piastra 21 ed aperta sul fondo per il passaggio della colonna 32, 33. Ancora, la parte mobile 30 (e quindi le colonne 32, 33) può assumere anche una terza posizione operativa, mostrata nella fig. 5, in cui le colonne 32, 33 sono sollevate oltre la prima posizione operativa. In questa terza posizione sollevata, le colonne 32, 33 sono libere di ruotare di un certo angolo, come visibile nella fig. 5; risulta così facilitato il disimpegno della cima 5 dal passacavo 10.
Il funzionamento del passacavo 10 avviene nel modo seguente.
In posizione di riposo (fig. 2), il passacavo 10 ha un minimo ingombro sulla coperta 4, dal momento che i bracci 36, 37 della parte mobile 30 risultano abbassati al massimo nelle rispettive sedi 26, 27 formate nella piastra 21 della parte statica 20. In questa posizione, il passacavo 10 Ã ̈ chiaramente non operativo e disturba in modo minimo sulla coperta 4.
Quando si rende necessario usare il passacavo 10, tipicamente durante una manovra di accostamento dell’imbarcazione ad un molo, la parte mobile 30 viene sollevata e portata nella sua prima posizione operativa (fig. 3) agendo sul martinetto idropneumatico 40 ed i due bracci 36 e 37 si presentano in posizione adatta all’impegno di scorrimento con la cima 5. La cima 5 viene quindi avvolta sul verricello 2, guidata dal passacavo 10, e con l’aiuto del verricello 2 (come mostrato in fig. 1) viene posta in trazione in modo da ottenere il voluto accostamento dell’imbarcazione 1 al molo.
Una volta raggiunta la posizione e la trazione voluta, la cima 5 deve essere disimpegnata dal verricello 2 e bloccata sulla bitta 3, in modo da liberare il verricello 2 per eventuali altri usi. Questa fase, che secondo la tecnica nota doveva necessariamente prevedere che un marinaio in qualche modo mantenesse manualmente la trazione sulla cima 5 durante il suo trasferimento dal verricello 2 alla bitta 3, grazie all’invenzione può essere eseguita nel modo seguente.
Prima di tutto, viene azionato il martinetto idropneumatico 40 e con la sua azione viene abbassata la parte mobile 30 del passacavo 10 sulla parte statica 20, fino a raggiungere la seconda posizione operativa (fig.
4). Si ottiene quindi che uno dei due bracci 36, 37 prema sulla cima 5. La cima 5 risulta così bloccata, afferrata fra la parte mobile 30 (il braccio 36 o 37) e la parte statica 20 (la piastra 21) del passacavo 10.
A questo punto, la cima 5 può essere tranquillamente disimpegnata dal verricello 2 e bloccata sulla bitta 3: la sua trazione (verso terra) viene infatti mantenuta dal passacavo 10, senza che il marinaio sia esposto a sforzi o peggio rischi. Una volta che la cima 5 à ̈ stata bloccata sulla bitta 3, il passacavo 10 può essere riportato nella sua prima posizione operativa (fig. 3) e così lasciato durante l’ormeggio.
Un’eventuale altra cima può essere fatta passare nello stesso passacavo 10, impegnandola con l’altro dei bracci 36, 37. Anche per quest’altra cima il passacavo potrà essere utilizzato per le operazioni appena descritte. La presenza infatti della cima 5 non à ̈ di alcun ostacolo alle suddette operazioni.
Al termine dell’ormeggio, quando l’imbarcazione 1 deve allontanarsi, la cima 5 sarà disimpegnata dalla bitta 3 e dal passacavo 10. In questa fase, quindi, à ̈ vantaggioso che il passacavo 10 -sempre agendo sul martinetto idropneumatico 40- sia portato nella sua terza posizione operativa (fig. 5), nella quale i bracci 36, 37 possono ruotare sul proprio asse, facilitando il disimpegno della cima 5.
Completato infine il disimpegno della cima 5, il passacavo 10 può essere riportato nella sua posizione di riposo (fig. 2).
Un passacavo secondo l’invenzione può essere realizzato secondo molte altre forme di realizzazione. Nelle figure da 6 a 13 sono mostrate alcune forme di realizzazione, con alcune caratteristiche in comune con il passacavo 10 della prima forma di esecuzione di cui alle figure da 1 a 5 ed altre caratteristiche diverse. Esse saranno descritte nel seguito, con particolare riferimento alle caratteristiche diverse rispetto al passacavo 10. Resta inteso che altre forme di esecuzione potranno essere realizzate, che combinino caratteristiche di una o più delle forme di esecuzione mostrate.
Nella figura 6 à ̈ mostrato un passacavo 110 secondo una seconda forma di esecuzione dell'invenzione. Il passacavo 110 comprende una parte statica 120 destinata al montaggio su una coperta 104, in corrispondenza di un'apertura 106, ed una parte mobile 130, mobilmente guidata rispetto alla parte statica 120 fra almeno due posizioni operative: una prima posizione, in cui à ̈ consentito il libero scorrimento di una cima nel passacavo 110, ed una seconda posizione, in cui la cima à ̈ trattenuta nel passacavo 110.
Il passacavo 110 comprende mezzi motore per lo spostamento della parte mobile 130 rispetto alla parte statica 120, ad esempio un martinetto idropneumatico 140.
La parte statica 120 comprende una piastra 121 provvista di un solo manicotto 124. La parte mobile 130 comprende una piastra ausiliaria 131 ed una sola colonna 132, girevolmente portata dalla piastra ausiliaria 131 e scorrevolmente guidata nel manicotto 124 ed attraverso la piastra 121. Il martinetto idropneumatico 140 Ã ̈ montato fra la piastra 121 e la piastra ausiliaria 131, attivo per lo spostamento della colonna 132 nel manicotto 124. La colonna 132 Ã ̈ provvista di una testa sporgente lateralmente, formata da un braccio 136 che sporge lateralmente dalla colonna 132, determinando una conformazione ad L del complesso formato dalla colonna con la rispettiva testa.
Il bloccaggio della cima avviene azionando il martinetto idropneumatico 140 che con la sua azione abbassa la parte mobile 130 del passacavo 110 sulla parte statica 120. Si ottiene quindi che il braccio 136 prema sulla cima, che risulta così bloccata, afferrata fra la parte mobile 130 (il braccio 136) e la parte statica 120 (la piastra 121) del passacavo 110.
In pratica, il passacavo 110 risulta una versione semplificata del passacavo 10, dotato di una sola colonna 132 invece che di due colonne 32, 33.
Nella figura 7 à ̈ mostrato un passacavo 210 secondo una terza forma di esecuzione dell'invenzione. Il passacavo 210 comprende una parte statica 220 destinata al montaggio su una coperta 204, in corrispondenza di un'apertura 206, ed una parte mobile 230, mobilmente guidata rispetto alla parte statica 220 fra almeno due posizioni operative: una prima posizione, in cui à ̈ consentito il libero scorrimento di una cima nel passacavo 210, ed una seconda posizione, in cui la cima à ̈ trattenuta nel passacavo 210.
Il passacavo 210 comprende mezzi motore per lo spostamento della parte mobile 230 rispetto alla parte statica 220, ad esempio un martinetto idropneumatico 240.
La parte statica 220 comprende una piastra 221 provvista di due colonne verticali 222 e 223 fisse parallele, sulle quali sono montati due rispettivi rulli folli 224 e 225. La parte mobile 230 comprende una barra 231 imperniata ad un'estremità ad un occhiello 226 solidale alla piastra 221. Il martinetto idropneumatico 240 à ̈ montato con il suo corpo cilindro 241 al di sotto della piastra 221 ed il suo pistone 242 sporgente verso l'alto, attraverso la piastra 221, imperniato all'altra estremità della barra 231. La barra 231 risulta così mobile angolarmente -attorno all'occhiello 226- in un piano parallelo ma distinto dal piano delle due colonne 222 e 223.
Il bloccaggio della cima avviene azionando il martinetto idropneumatico 240 che con la sua azione abbassa la barra 231 del passacavo 210 sulla parte statica 220. Si ottiene quindi che la barra 231 prema sulla cima, che risulta così bloccata, afferrata fra la parte mobile 230 (la barra 231) e la parte statica 220 (la piastra 221) del passacavo 210.
Nella figura 8 à ̈ mostrato un passacavo 310 secondo una quarta forma di esecuzione dell'invenzione. Il passacavo 310 comprende una parte statica 320 destinata al montaggio su una coperta 304, in corrispondenza di un'apertura 306, ed una parte mobile 330, mobilmente guidata rispetto alla parte statica 320 fra almeno due posizioni operative: una prima posizione, in cui à ̈ consentito il libero scorrimento di una cima nel passacavo 310, ed una seconda posizione, in cui la cima à ̈ trattenuta nel passacavo 310.
Il passacavo 310 comprende mezzi motore per lo spostamento della parte mobile 330 rispetto alla parte statica 320, ad esempio un martinetto idropneumatico 340.
La parte statica 320 comprende una piastra 321 provvista di due manicotti 324, 325. La parte mobile 130 comprende una piastra ausiliaria 331 e due colonne 332, 333, portate dalla piastra ausiliaria 331 e scorrevolmente guidate nei manicotti 324, 325 ed attraverso la piastra 321. Il martinetto idropneumatico 340 Ã ̈ montato fra la piastra 321 e la piastra ausiliaria 331, attivo per lo spostamento delle colonne 332, 333 nei manicotti 324, 325. Le colonne 332, 333 sono provviste di una testa sporgente lateralmente, formata da un unico braccio 336 che collega fra loro le due colonne 332, 333, determinando una conformazione a portale del complesso formato dalle colonne con la rispettiva testa.
Il bloccaggio della cima avviene azionando il martinetto idropneumatico 340 che con la sua azione abbassa la parte mobile 330 del passacavo 310 sulla parte statica 320. Si ottiene quindi che il braccio 336 prema sulla cima, che risulta così bloccata, afferrata fra la parte mobile 330 (il braccio 336) e la parte statica 320 (la piastra 321) del passacavo 310.
In pratica, il passacavo 310 risulta una versione semplificata del passacavo 10, dotato di due colonne 332, 333 collegate da un unico braccio 336 invece che di due colonne 32, 33 indipendenti.
Nella figura 9 à ̈ mostrato un passacavo 410 secondo una quinta forma di esecuzione dell'invenzione. Il passacavo 410 comprende una parte statica 420 destinata al montaggio su una coperta 404, in corrispondenza di un'apertura 406, ed una parte mobile 430, mobilmente guidata rispetto alla parte statica 420 fra almeno due posizioni operative: una prima posizione, in cui à ̈ consentito il libero scorrimento di una cima nel passacavo 410, ed una seconda posizione, in cui la cima à ̈ trattenuta nel passacavo 410.
Il passacavo 410 comprende mezzi motore per lo spostamento della parte mobile 430 rispetto alla parte statica 420, ad esempio un martinetto idropneumatico 440.
La parte statica 420 comprende una piastra 421 provvista di due manicotti 424, 425. La parte mobile 430 comprende una piastra ausiliaria 431 e due colonne 432, 433 portate dalla piastra ausiliaria 431 e scorrevolmente guidate nei manicotti 424, 425 ed attraverso la piastra 421. Ciascuna colonna 432, 433 Ã ̈ provvista di un rispettivo rullo folle 434, 435. Il martinetto idropneumatico 440 Ã ̈ montato fra la piastra 421 e la piastra ausiliaria 431, attivo per lo spostamento delle colonne 432, 433 nei manicotti 424, 425. Le colonne 432, 433 sono provviste di una testa comune, formata da un unico braccio 436 che collega fra loro le due colonne 432, 433, determinando una conformazione a portale del complesso formato dalle colonne con la rispettiva testa.
Il bloccaggio della cima avviene azionando il martinetto idropneumatico 440 che con la sua azione abbassa la parte mobile 430 del passacavo 410 sulla parte statica 420. Si ottiene quindi che il braccio 436 prema sulla cima, che risulta così bloccata, afferrata fra la parte mobile 430 (il braccio 436) e la parte statica 420 (la piastra 421) del passacavo 410.
In pratica, il passacavo 410 risulta analogo al passacavo 310, con in più i due rulli folli 434, 435, che favoriscono lo scorrimento della cima durante la sua trazione.
Nelle figure 10 ed 11 à ̈ mostrato un passacavo 510 secondo una sesta forma di esecuzione dell'invenzione. Il passacavo 510 comprende una parte statica 520 destinata al montaggio in una murata 504, attraverso un'apertura 506, ed una parte mobile 530, mobilmente guidata rispetto alla parte statica 520 fra almeno due posizioni operative: una prima posizione, in cui à ̈ consentito il libero scorrimento di una cima nel passacavo 510, ed una seconda posizione, in cui la cima à ̈ trattenuta nel passacavo 510.
Il passacavo 510 comprende mezzi motore per lo spostamento della parte mobile 530 rispetto alla parte statica 520, ad esempio un martinetto idropneumatico 540.
La parte statica 520 comprende un occhiello 521 fissato lungo la periferia dell'apertura 506 nella murata 504. La parte mobile 530 comprende uno spintore 531 scorrevolmente guidato attraverso l'occhiello 521. Il martinetto idropneumatico 540 Ã ̈ montato nella murata 504, con il suo corpo cilindro 541 fisso rispetto alla murata 504 e il suo pistone 542 che porta lo spintore 531.
Il bloccaggio della cima (fig. 10) avviene azionando il martinetto idropneumatico 540 che con la sua azione sposta la parte mobile 530 del passacavo 510 sulla parte statica 520. Si ottiene quindi che lo spintore 531 prema sulla cima, che risulta così bloccata, afferrata fra la parte mobile 530 (lo spintore 531) e la parte statica 520 (l'occhiello 521) del passacavo 510.
Nelle figure 12 ed 13 à ̈ mostrato un passacavo 610 secondo una settima forma di esecuzione dell'invenzione. Il passacavo 610 comprende una parte statica 620 destinata al montaggio in una murata 604, attraverso un'apertura 606, ed una parte mobile 630, mobilmente guidata rispetto alla parte statica 620 fra almeno due posizioni operative: una prima posizione, in cui à ̈ consentito il libero scorrimento di una cima nel passacavo 610, ed una seconda posizione, in cui la cima à ̈ trattenuta nel passacavo 610.
Il passacavo 610 comprende mezzi motore per lo spostamento della parte mobile 630 rispetto alla parte statica 620, ad esempio un martinetto idropneumatico 640.
La parte statica 620 comprende un occhiello 621 fissato lungo la periferia dell'apertura 606 nella murata 604. La parte mobile 630 comprende un anello mobile 631 scorrevolmente guidato attraverso l'occhiello 621. Il martinetto idropneumatico 640 Ã ̈ montato nella murata 604, con il suo corpo cilindro 641 fisso rispetto alla murata 604 e il suo pistone 642 che porta l'anello mobile 631.
Il bloccaggio della cima (fig. 12) avviene azionando il martinetto idropneumatico 640 che con la sua azione sposta la parte mobile 630 del passacavo 610 sulla parte statica 620. Si ottiene quindi che l'anello mobile 631 prema sulla cima, che risulta così bloccata, afferrata fra la parte mobile 630 (l'anello mobile 631) e la parte statica 620 (l'occhiello 621) del passacavo 610.
Nella figura 14 à ̈ mostrato un passacavo 710 secondo una ottava forma di esecuzione dell'invenzione. Il passacavo 710 comprende una parte statica 720 destinata al montaggio in una murata, attraverso un'apertura 706, ed una parte mobile 730, mobilmente guidata rispetto alla parte statica 720 fra almeno due posizioni operative: una prima posizione, in cui à ̈ consentito il libero scorrimento di una cima nel passacavo 710, ed una seconda posizione, in cui la cima à ̈ trattenuta nel passacavo 710.
Il passacavo 710 comprende mezzi motore per lo spostamento della parte mobile 730 rispetto alla parte statica 720, ad esempio una coppia di martinetti idropneumatici 740.
La parte statica 720 comprende un occhiello 721 fissato lungo la periferia dell'apertura 706 nella murata. La parte mobile 730 comprende una barra 731 guidata attraverso l'occhiello 721. I martinetti idropneumatici 740 sono montati nella murata, con il corpo cilindro 741 fisso rispetto alla murata ed i pistoni 742 che portano la barra 731.
Il bloccaggio della cima avviene azionando i martinetti idropneumatici 740 che con la loro azione spostano la parte mobile 730 del passacavo 710 sulla parte statica 720. Si ottiene quindi che la barra 731 prema sulla cima, che risulta così bloccata, afferrata fra la parte mobile 730 (la barra 731) e la parte statica 720 (l'occhiello 721) del passacavo 710.
Nella figura 15 à ̈ mostrato un passacavo 810 secondo una nona forma di esecuzione dell'invenzione. Il passacavo 810 comprende una parte statica 820 destinata al montaggio su una coperta 804, in corrispondenza di un'apertura 806, ed una parte mobile 830, mobilmente guidata rispetto alla parte statica 820 fra almeno due posizioni operative: una prima posizione, in cui à ̈ consentito il libero scorrimento di una cima nel passacavo 810, ed una seconda posizione, in cui la cima à ̈ trattenuta nel passacavo 810.
Il passacavo 810 comprende mezzi motore per lo spostamento della parte mobile 830 rispetto alla parte statica 820, ad esempio un martinetto idropneumatico 840.
La parte statica 820 comprende una piastra 821. La parte mobile 830 comprende una colonna 832, scorrevolmente guidata attraverso la piastra 821. Il martinetto idropneumatico 840 ha il suo corpo cilindro 841 montato al disotto della piastra 821 ed il suo pistone 842 che porta la colonna 832. La colonna 832 Ã ̈ provvista di una testa sporgente lateralmente, formata da un bordo 836 periferico sporgente, esteso tutto intorno alla colonna 832.
Il bloccaggio della cima avviene azionando il martinetto idropneumatico 840 che con la sua azione abbassa la parte mobile 830 del passacavo 810 sulla parte statica 820. Si ottiene quindi che il bordo 836 prema sulla cima, che risulta così bloccata, afferrata fra la parte mobile 830 (il bordo 836) e la parte statica 820 (la piastra 821) del passacavo 810.
Nelle figure 16 e 17 à ̈ mostrato un passacavo 910 secondo una decima forma di esecuzione dell’invenzione. Il passacavo 910 à ̈ molto simile al passacavo 10; le sue parti corrispondenti alle parti analoghe del passacavo 10 sono contrassegnate nelle figure da uno stesso numero di riferimento, aumentato di 900, e non sono descritte nel seguito. La differenza fra il passacavo 910 ed il passacavo 10 à ̈ nei bracci 936 e 937, che sono più lunghi dei bracci 36 e 37 e sono diversamente orientati. Come visibile nelle figure, i due bracci 936 e 937 sono orientati paralleli l’uno all’altro, distanziati di una distanza sufficiente al passaggio della cima. Anche in questo passacavo 910 potranno essere previste una posizione di riposo, con i bracci 936 e 937 parzialmente o completamente incassati, così come una terza posizione operativa di disimpegno, con i bracci 936 e 937 completamente sollevati e orientati in modo da facilitare il disimpegno della cima, oppure liberi di ruotare.
Naturalmente, un tecnico del ramo potrà apportare modifiche o miglioramenti ad un passacavo secondo quanto descritto. Ad esempio, potrà prevedere che le superfici delle parti mobile e statica che entrano in contatto con la cima per il suo trattenimento siano realizzate con un materiale avente durezza ed abrasività simile a quella delle cime cui il passacavo à ̈ destinato, in modo da limitare fenomeni di usura delle cime stesse.
Ancora, le soluzioni descritte con riferimento ad una delle varianti possono essere adottate anche su altre varianti. Ad esempio, rulli quali i rulli 224, 225 del passacavo 210 e 434, 435 del passacavo 410 potranno essere facilmente adottati nei passacavi 10, 110, 310, 810, 910.

Claims (22)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Passacavo per uso nautico, comprendente una parte statica (20; 120; 220; 320; 420; 520; 620; 720; 820; 920), destinata ad essere fissata stabilmente su un'imbarcazione (1), caratterizzato dal fatto di comprendere una parte mobile (30; 130; 230; 330; 430; 530; 630; 730; 830; 930), mobilmente guidata rispetto alla parte statica (20; 120; 220; 320; 420; 520; 620; 720; 820; 920) fra almeno due posizioni operative, una prima posizione in cui à ̈ consentito il libero scorrimento di una cima (5) nel passacavo (10; 110; 210; 310; 410; 510; 610; 710; 810; 910) ed una seconda posizione in cui una cima (5) nel passacavo (10; 110; 210; 310; 410; 510; 610; 710; 810; 910) viene trattenuta.
  2. 2. Passacavo secondo la rivendicazione 1, comprendente mezzi motore (40; 140; 240; 340; 440; 540; 640; 740; 840; 940) per lo spostamento della parte mobile (30; 130; 230; 330; 430; 530; 630; 730; 830; 930) rispetto alla parte statica (20; 120; 220; 320; 420; 520; 620; 720; 820; 920).
  3. 3. Passacavo secondo la rivendicazione 2, in cui i mezzi motore comprendono un martinetto idropneumatico (40; 140; 240; 340; 440; 540; 640; 740; 840; 940).
  4. 4. Passacavo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 3, in cui la parte statica (20; 120; 320; 420; 820; 920) comprende una piastra (21; 121; 321; 421; 821; 921) destinata al fissaggio su una parete (4; 104; 304; 404; 804; 904) dell'imbarcazione (1) e la parte mobile (30; 130; 330; 430; 830; 930) comprende almeno una colonna (32, 33; 132; 332, 333; 432, 433; 832; 932, 933) scorrevolmente guidata attraverso la piastra (21; 121; 321; 421; 821; 921) e provvista di una rispettiva testa (36, 37; 136; 336; 436; 836; 936, 937) sporgente lateralmente, in cui la cima (5) Ã ̈ trattenuta fra la testa (36, 37; 136; 336; 436; 836; 936, 937) e la piastra (21; 121; 321; 421; 821; 921).
  5. 5. Passacavo secondo la rivendicazione 4, in cui la testa à ̈ formata da un bordo (836) periferico sporgente, esteso tutto intorno alla colonna (832).
  6. 6. Passacavo secondo la rivendicazione 4, in cui la testa à ̈ formata da un braccio (36, 37; 136; 336; 436; 936, 937) che sporge lateralmente dalla colonna (32, 33; 132; 332, 333; 432, 433; 932, 933), determinando una conformazione ad L del complesso formato da colonna e testa.
  7. 7. Passacavo secondo la rivendicazione 6, in cui detta almeno una colonna comprende due colonne (32, 33; 932, 933) affiancate, mobili insieme fra le rispettive posizioni operative, con i rispettivi bracci (36, 37; 936, 937) rivolti l'uno verso l'altro in dette due posizioni operative.
  8. 8. Passacavo secondo la rivendicazione 7, in cui -nelle due posizioni operative- i due bracci (36, 37; 936, 937) sono distanziati l'uno dall'altro, in modo da lasciare libera fra loro una luce di ampiezza sufficiente al passaggio della cima (5).
  9. 9. Passacavo secondo la rivendicazione 7, in cui -nelle due posizioni operative- i due bracci (36, 37; 336; 436; 936, 937) sono attestati l'uno all'altro, in modo da lasciare fra loro al massimo una luce di ampiezza insufficiente al passaggio della cima (5).
  10. 10. Passacavo secondo la rivendicazione 9, in cui i due bracci (336; 436) sono solidali l'uno all'altro e -per il loro tramite- sono solidali anche le rispettive colonne (332, 333; 432, 433), con formazione di una struttura a portale.
  11. 11. Passacavo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 4 a 10, in cui la parte mobile (30) può assumere anche una posizione di riposo, in cui la testa (36, 37; 936, 937) à ̈ rientrata almeno parzialmente in una sede (26, 27; 926, 927) incavata formata nella piastra (21; 921).
  12. 12. Passacavo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 7 a 9, in cui la parte mobile (30; 930) può assumere anche una terza posizione operativa di disimpegno facilitato, in cui i due bracci (36, 37; 936, 937) sono ruotati l'uno via dall'altro.
  13. 13. Passacavo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 12, comprendente almeno un rullo (224, 225; 434, 435) folle, posizionato in modo che su di esso scorra la cima (5) durante il suo movimento nel passacavo (210; 410).
  14. 14. Passacavo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 4 a 12, comprendente almeno un rullo (424, 425), montato folle su detta almeno una colonna (432, 433) in modo che su di esso scorra la cima (5) durante il suo movimento rispetto al passacavo (410).
  15. 15. Passacavo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 3, in cui la parte statica (520; 620; 720) comprende un occhiello (521; 621; 721) per il passaggio della cima (5).
  16. 16. Passacavo secondo la rivendicazione 15, in cui la parte mobile (730) comprende una barra (731), mobile trasversalmente rispetto all'occhiello (721).
  17. 17. Passacavo secondo la rivendicazione 15, in cui la parte mobile (530) comprende uno spintore (531), mobile trasversalmente rispetto all'occhiello (521).
  18. 18. Passacavo secondo la rivendicazione 15, in cui la parte mobile (630) comprende un anello (631), mobile trasversalmente rispetto all'occhiello (621), in cui la cima (5) attraversa l'anello (631).
  19. 19. Passacavo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 7 a 9, in cui le due colonne (32, 33; 332, 333; 432, 433; 932, 933) sono portate da una medesima piastra ausiliaria (31; 331; 431; 931), un martinetto idropneumatico (40; 340; 440; 940) essendo attivo fra la piastra (21; 321; 421; 921) e la piastra ausiliaria (31; 331; 431; 931).
  20. 20. Passacavo secondo la rivendicazione 19, comprendente due manicotti (24, 25; 324, 325; 424, 425; 924, 925) montati solidalmente al di sotto della piastra (21; 321; 421; 921), in cui le colonne (32, 33; 332, 333; 432, 433; 932, 933) sono girevolmente associate alla piastra ausiliaria (31; 331; 431; 931) e sono mobilmente guidate nei manicotti (24, 25; 324, 325; 424, 425; 924, 925).
  21. 21. Passacavo secondo le rivendicazioni 12 e 19, in cui fra le colonne (32, 33; 932, 933) ed i manicotti (24, 25; 924, 925) Ã ̈ previsto un accoppiamento a camma, per orientare i bracci (36, 37; 936, 937) diversamente a seconda che la parte mobile (30; 930) sia nella prima o nella seconda posizione operativa oppure nella terza posizione operativa.
  22. 22. Passacavo secondo le rivendicazioni 12 e 19, in cui fra le colonne (32, 33; 932, 933) ed i manicotti (24, 25; 924, 925) Ã ̈ previsto un accoppiamento a camma, per orientare i bracci (36, 37; 936, 937) in modo prefissato quando la parte mobile (30; 930) Ã ̈ nella prima o nella seconda posizione operativa, e per lasciare i bracci (36, 37; 936, 937) liberi di ruotare quando la parte mobile (30; 930) Ã ̈ nella terza posizione operativa.
ITMI2010A002470A 2010-12-30 2010-12-30 Passacavo per uso nautico IT1403897B1 (it)

Priority Applications (3)

Application Number Priority Date Filing Date Title
ITMI2010A002470A IT1403897B1 (it) 2010-12-30 2010-12-30 Passacavo per uso nautico
EP11820798.4A EP2658770A1 (en) 2010-12-30 2011-12-30 Fairlead for nautical use
PCT/IB2011/003179 WO2012090063A1 (en) 2010-12-30 2011-12-30 Fairlead for nautical use

Applications Claiming Priority (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
ITMI2010A002470A IT1403897B1 (it) 2010-12-30 2010-12-30 Passacavo per uso nautico

Publications (2)

Publication Number Publication Date
ITMI20102470A1 true ITMI20102470A1 (it) 2012-07-01
IT1403897B1 IT1403897B1 (it) 2013-11-08

Family

ID=43737122

Family Applications (1)

Application Number Title Priority Date Filing Date
ITMI2010A002470A IT1403897B1 (it) 2010-12-30 2010-12-30 Passacavo per uso nautico

Country Status (3)

Country Link
EP (1) EP2658770A1 (it)
IT (1) IT1403897B1 (it)
WO (1) WO2012090063A1 (it)

Families Citing this family (3)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
KR101466972B1 (ko) 2013-05-24 2014-11-28 김무광 예인장치용 예인삭 안내 장치
CN103466489B (zh) * 2013-09-24 2015-11-11 捷胜海洋装备股份有限公司 一种送绳装置
NL2022439B1 (en) * 2019-01-24 2020-08-18 Thr Marine B V Mooring line positioning head for placing a mooring line around a bollard and method therefor

Citations (6)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
US3859947A (en) * 1973-08-23 1975-01-14 Andrew C Vavolotis Locking chock
US5467726A (en) * 1994-12-16 1995-11-21 Hutchins; William L. Furling line tension control for roller-reefing drum
DE29819313U1 (de) * 1998-10-29 1999-02-25 Kruse, Lothar, Dipl.-Päd., 13351 Berlin Überlappende Lippe
US20040035348A1 (en) * 2002-08-20 2004-02-26 Harken, Inc. Fairlead and cam assembly
EP1783091A2 (en) * 2005-11-02 2007-05-09 Balfour Beatty plc Device operating on ropes for use in lowering loads
US7302901B1 (en) * 2006-07-28 2007-12-04 Brendan Gerald Meyer Self-tacking swivel base

Family Cites Families (1)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
ITLU20050025A1 (it) 2005-10-26 2006-01-25 Luca Romani Sistema di automazione pneumatica che facilita l'ormeggio di un'imbarcazione.

Patent Citations (6)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
US3859947A (en) * 1973-08-23 1975-01-14 Andrew C Vavolotis Locking chock
US5467726A (en) * 1994-12-16 1995-11-21 Hutchins; William L. Furling line tension control for roller-reefing drum
DE29819313U1 (de) * 1998-10-29 1999-02-25 Kruse, Lothar, Dipl.-Päd., 13351 Berlin Überlappende Lippe
US20040035348A1 (en) * 2002-08-20 2004-02-26 Harken, Inc. Fairlead and cam assembly
EP1783091A2 (en) * 2005-11-02 2007-05-09 Balfour Beatty plc Device operating on ropes for use in lowering loads
US7302901B1 (en) * 2006-07-28 2007-12-04 Brendan Gerald Meyer Self-tacking swivel base

Also Published As

Publication number Publication date
IT1403897B1 (it) 2013-11-08
EP2658770A1 (en) 2013-11-06
WO2012090063A1 (en) 2012-07-05

Similar Documents

Publication Publication Date Title
KR100643808B1 (ko) 데비트장치
EP2812238B1 (en) Vessel with and method for a traction system for operating lines
CN205044917U (zh) 艉滑道式工作艇收放装置
CN105857519A (zh) 一种工程船的四锚定位系统
US11325686B2 (en) Auxiliary sail system for ships and safety systems for same
CN105857520A (zh) 一种船舶的锚泊定位结构
ITMI20102470A1 (it) Passacavo per uso nautico
US8936498B1 (en) Telescoping trolling motor
CN106395658A (zh) 一种绞车排绳装置及绞车
KR102111988B1 (ko) 이동식 계류 장치 및 이를 구비한 선박
US20190276123A1 (en) Watercraft lift system and method
CN102037188A (zh) 用于固定船的隐式拴绳装置
JP7272654B2 (ja) 船用の補助帆システムおよび船用の安全システム
US9694876B1 (en) Pivoting mast device and method
JP3148744U (ja) 係船装置
GB2534963A (en) Improvements in sailing boats
KR101781205B1 (ko) 리그선 무어링 체인 탑재 방법
EP3210873A1 (en) Line tensioner
KR101625381B1 (ko) 해상 구조물 계류 장치
JPS5985015A (ja) 牽引索のアイ・スプライス掛け外し装置
WO2003059729A1 (en) A method of mooring a boat and a mooring device
SU1344725A1 (ru) Самомонтируемый башенный кран
CN114408102A (zh) 一种船舶跳板
JP3167642U (ja) ロープガイド装置
CN114475916A (zh) 一种船只停靠用的快速固定泊缆绳的装置