ITMI20100981A1 - Pressa da legatoria con dispositivo di trattamento dei dorsi - Google Patents

Pressa da legatoria con dispositivo di trattamento dei dorsi Download PDF

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ITMI20100981A1
ITMI20100981A1 IT000981A ITMI20100981A ITMI20100981A1 IT MI20100981 A1 ITMI20100981 A1 IT MI20100981A1 IT 000981 A IT000981 A IT 000981A IT MI20100981 A ITMI20100981 A IT MI20100981A IT MI20100981 A1 ITMI20100981 A1 IT MI20100981A1
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Italy
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pressed
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IT000981A
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Giuseppe Andreoni
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Meccanotecnica Spa
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    • B42BOOKBINDING; ALBUMS; FILES; SPECIAL PRINTED MATTER
    • B42CBOOKBINDING
    • B42C9/00Applying glue or adhesive peculiar to bookbinding
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    • B42BOOKBINDING; ALBUMS; FILES; SPECIAL PRINTED MATTER
    • B42CBOOKBINDING
    • B42C5/00Preparing the edges or backs of leaves or signatures for binding

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  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Mechanical Engineering (AREA)
  • Basic Packing Technique (AREA)

Description

DESCRIZIONE
La soluzione in accordo con una o più forme di realizzazione della presente invenzione riguarda il settore della legatoria. Più specificamente, tale soluzione riguarda le presse da legatoria.
I libri cuciti sono in genere ottenuti cucendo tra loro blocchi di segnature (in modo da ottenere corrispondenti blocchi libro); ogni libro è quindi completato incollando, ad un dorso del blocco libro, una garza di tenuta ed una copertina rigida (in una macchina incolla-dorsi, o back-gluing, ed in una macchina incassatrice, o case-in, rispettivamente), oppure incollando direttamente una copertina morbida (in una macchina brossuratrice, o perfect-binding).
Un problema dei libri noti è costituto dal fatto che i blocchi libro hanno uno spessore non uniforme. Ciò è dovuto al fatto che le segnature sono normalmente più gonfie in corrispondenza di loro dorsi (con una tipica forma a goccia); pertanto, le varie segnature affiancate tra loro in ogni blocco libro cumulano tale effetto, rendendo il blocco libro notevolmente più largo in corrispondenza del suo dorso. Tale problema è particolarmente sentito nel caso di libri di grandi dimensioni (in cui ogni blocco libro è formato da un numero elevato di segnature), in quanto Γ allargamento dei blocchi libro aumenta con il numero di segnature che li compongono. Il difetto sopra menzionato non può essere corretto in modo soddisfacente durante l’applicazione della garza e/o della copertina al blocco libro. Di conseguenza, ciò causa la produzione di libri meno compatti, i quali comportano una maggiore occupazione di spazio e presentano un aspetto estetico poco piacevole.
Una tecnica nota per limitare questo problema consiste nell’ aggiungere una fase di pressatura del blocco libro immediatamente dopo la sua cucitura. Tale risultato è ottenuto tramite una pressa da legatoria, la quale pressa il blocco libro in corrispondenza del suo dorso. Ciò consente di completare una piegatura delle segnature, rimovendo il rigonfiamento dei loro dorsi (e quindi la non-uniformità del blocco libro).
Tuttavia, tale tecnica non è del tutto soddisfacente. Infatti, anche se la pressatura del blocco libro consente di ottenere una sua conformazione molto simile ad una situazione ideale (in cui esso presenta uno spessore sostanzialmente uniforme), il blocco libro tende comunque ad allargarsi una volta lasciata la pressa; ciò è dovuto ad una elasticità delle segnature, le quali riprendono in parte la loro forma a goccia originale (seppure in misura minore) in assenza dell’ azione di pressatura. Di conseguenza, quando successivamente è applicata la garza e/o la copertina, il blocco libro non avrà più la sua forma ideale. Tale inconveniente non consente di ottenere libri con uno spessore del tutto uniforme (con gli inconvenienti sopra menzionati).
In termini generali, una soluzione in accordo con una o più forme di realizzazione della presente invenzione è basata sull’idea di trattare il blocco libro quando si trova nella pressa.
In particolare, uno o più aspetti di una soluzione in accordo con specifiche forme di realizzazione dell’invenzione sono indicati nelle rivendicazioni indipendenti, con caratteristiche vantaggiose della stessa soluzione che sono indicate nelle rivendicazioni dipendenti (il cui testo è incorporato nella presente alla lettera per riferimento).
Più specificamente, un aspetto di una soluzione in accordo con una forma di realizzazione dell’invenzione fornisce una pressa da legatoria. La pressa è usata per pressare un blocco libro, il quale ha un primo fianco, un secondo fianco, ed un dorso fra il primo fianco ed il secondo fianco. La pressa comprende mezzi di pressione (ad esempio, una coppia di piatti prementi) per pressare il blocco libro sul primo fianco e sul secondo fianco. Nella soluzione in accordo con una forma di realizzazione dell’invenzione, la pressa ulteriormente comprende mezzi di trattamento (ad esempio, un applicatore di colla o uno spruzzatore d’acqua) per trattare il dorso mentre il blocco libro è pressato nei mezzi di pressione (ad esempio, applicando al dorso un velo di colla almeno parzialmente indurito, o bagnando il dorso con acqua fatta quindi almeno in parte evaporare); il dorso trattato ostacola un allargamento del blocco libro dopo avere lasciato i mezzi di pressione.
Un altro aspetto di una soluzione in accordo con una forma di realizzazione dell’invenzione fornisce una impianto da legatoria comprendente una o più di tali presse.
Un ulteriore aspetto di una soluzione in accordo con una forma di realizzazione dell’invenzione fornisce un corrispondente metodo per pressare articoli da legatoria (con le stesse caratteristiche vantaggiose recitate nelle rivendicazioni dipendenti per la pressa che si applicano mutatis mutandis al metodo).
Una soluzione in accordo con una o più forme di realizzazione dell'invenzione, come pure ulteriori caratteristiche ed i relativi vantaggi, sarà meglio compresa con riferimento alla seguente descrizione dettagliata, data puramente a titolo indicativo e non limitativo, da leggersi congiuntamente alle figure allegate (in cui elementi corrispondenti sono indicati con riferimenti uguali o simili e la loro spiegazione non è ripetuta per brevità). A tale riguardo, è espressamente inteso che le figure non sono necessariamente in scala (con alcuni particolari che possono essere esagerati e/o semplificati) e che, a meno di indicazione contraria, esse sono semplicemente utilizzate per illustrare concettualmente le strutture e le procedure descritte. In particolare:
FIG.1A-FIG.1C mostrano in forma schematica il funzionamento di una pressa da legatoria in accordo con una forma di realizzazione dell’ invenzione,
FIG.2A-FIG.2D mostrano le fasi principali di funzionamento di una pressa da legatoria in accordo con una forma di realizzazione dell’ invenzione,
FIG.3 mostra in maggior dettaglio un dispositivo di trattamento della pressa basato su un applicatore di colla ed un applicatore di garze in accordo con una forma di realizzazione dell’invenzione,
FIG.4A-FIG.4C mostrano le fasi principali di funzionamento di tale dispositivo di trattamento in accordo con una forma di realizzazione dell’invenzione, FIG.5 mostra in maggior dettaglio un alimentatore di garze della pressa in accordo con una forma di realizzazione dell’invenzione, e
FIG.6 mostra un dispositivo di trattamento della pressa basato su uno spruzzatore d’acqua in accordo con un’altra forma di realizzazione dell’invenzione.
Con riferimento in particolare a FIG.1A-FIG. 1 C, è mostrato in forma schematica il funzionamento di una pressa da legatoria in accordo con una forma di realizzazione dell’invenzione.
Partendo da FIG.1A, un blocco libro 105 è formato da un blocco di segnature cucite tra loro in corrispondenza di relativi dorsi (con ogni segnatura che è a sua volta formata da un foglio di carta piegato una o più volte). Come mostrato in modo esagerato in figura, il blocco libro 105 è più largo in corrispondenza di un suo dorso 110 (a causa di un rigonfiamento delle segnature).
Con riferimento ora a FIG.1B, il blocco libro è pressato (tramite una corrispondente pressa da legatoria, non mostrata in figura); in particolare, la pressa applica una pressione (rappresentata schematicamente in figura tramite una freccia) su ciascun fianco 115a e 115b del blocco libro 105, in corrispondenza del suo dorso 110. In questo modo, i rigonfiamenti delle segnature sono rimossi, in modo da ottenere uno spessore sostanzialmente uniforme del blocco libro 105.
Nella soluzione in accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione (come descritto in dettaglio nel seguito), il dorso 110 è trattato mentre il blocco libro 105 è pressato nella pressa. A tale scopo, come mostrato in figura, un materiale di tenuta (ad esempio, un velo di colla 120 almeno parzialmente indurito) è applicato al dorso 110; in alternativa, è possibile inumidire il dorso 110 e quindi farlo almeno in parte asciugare. In questo modo, il velo di colla 120 (o la carta asciugata) fissa il blocco di segnature 105 nella sua forma definita dalla pressa.
Di conseguenza, come mostrato in FIG.1C, quando il blocco libro 105 lascia la pressa (per cui nessuna pressione è più esercitata sui suoi fianchi 115a,115b), il velo di colla 120 (o la carta asciugata) mantiene la stessa forma del blocco libro 105.
La soluzione sopra descritta impedisce (o perlomeno ostacola) un allargamento del blocco libro 105 una volta lasciata la pressa (a causa dell’elasticità delle segnature che tendono a riprendere, almeno in parte, la loro forma originale in assenza dell’azione di pressatura). In questo modo, è possibile assicurare che il blocco libro 105 mantenga una conformazione molto simile ad una situazione ideale (come nella pressa), in cui esso presenta uno spessore sostanzialmente uniforme. Ciò consente di ottenere un corrispondente libro compatto, il quale comporta una minore occupazione di spazio e presenta un aspetto estetico di notevole pregio.
Passando ora a FIG.2A-FIG.2D, sono mostrate le fasi principali di funzionamento di una pressa da legatoria 200 in accordo con una forma di realizzazione dell’invenzione.
Con riferimento in particolare a FIG.2A, la pressa 200 include un telaio portante 205. La pressa 200 è dotata di due piatti prementi 210a e 210b (per pressare il blocco libro 105); in particolare, il piatto 210a è fissato al telaio 205, mentre il piatto 210b è montato sul telaio 205 tramite un sistema di regolazione lineare (in modo da variare la sua distanza dal piatto 210a secondo uno spessore del blocco libro 105). Un nastro trasportatore 215 trasporta il blocco libro 105 (disposto in verticale, con il suo dorso rivolto verso il basso) attraverso i piatti 210a,210b. Il blocco libro 105 da pressare è caricato nella pressa 200 (da una macchina cucitrice, non mostrata in figura) tramite un nastro trasportatore di ingresso 220, il quale è attestato ad una estremità del nastro trasportatore 215; il blocco libro 105 pressato è quindi scaricato dalla pressa 200 su un nastro trasportatore d’uscita 225, il quale è attestato ad un’altra estremità del nastro trasportatore 215 (con il nastro trasportatore 225 che trasporta il blocco libro 105 ad altre macchine, non mostrate in figura, le quali completano il corrispondente libro).
Nella soluzione in accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, la pressa 200 è anche dotata di un carrello 230 mobile rispetto al telaio 205; un azionatore 235 (ad esempio, di tipo pneumatico) muove il carrello 230 trasversalmente ad una direzione di trasporto 240 del blocco libro 105 (lungo un asse longitudinale dei piatti 210a,210b e del nastro trasportatore 215). Il nastro trasportatore 215 è montato sul carrello 230 (in modo da muoversi solidalmente ad esso). Il carrello 230 è dotato di una rotaia 245, la quale si estende in parallelo al nastro trasportatore 215. Un dispositivo di trattamento dei dorsi basato su un applicatore di colla 250 ed un applicatore di garze 255 (per applicare il velo di colla ed una garza di tenuta 270, rispettivamente, al blocco libro 105, come descritto in dettaglio nel seguito) sono montati sulla rotaia 245 (solidalmente tra loro); in particolare, l’applicatore di garze 255 è disposto a valle dell’ applicatore di colla 250 rispetto alla direzione di trasporto 240. Un altro azionatore 260 (ad esempio, di tipo pneumatico) fa scorrere il dispositivo di trattamento 250,255 lungo la rotaia 245. La pressa 200 comprende anche un alimentatore di garze 265 (usato per alimentare la garza 270 all’ applicatore di garze 255, come descritto in dettaglio nel seguito), il quale è montato in posizione fissa sul telaio 205 di fianco al carrello 230.
In una condizione di riposo (come mostrato in figura), il dispositivo di trattamento 250,255 è parcheggiato ad una estremità della rotaia 245, a valle dei piatti 210a,210b rispetto alla direzione di trasporto 240. Allo stesso tempo, il carrello 230 è in una posizione in cui il nastro trasportatore 215 si trova sotto i piatti 210a,210b (allineato con i nastri trasportatori 220 e 225), per cui la rotaia 245 si trova a fianco dei piatti 210a,210b (davanti nella figura). In tale condizione, l’applicatore di garze 255 è affacciato all’ alimentatore di garze 265.
Prima dell’esecuzione di un lavoro che comporta il processamento di un lotto di blocchi libro dello stesso tipo, la posizione del piatto 210b è regolata in modo che la sua distanza dal piatto 210a sia appena maggiore dello spessore dei blocchi libro da processare. Durante l’esecuzione effettiva del lavoro, i blocchi libro sono quindi caricanti in successione nella pressa 200 dalla macchina cucitrice; in particolare, ogni blocco libro 105 è fornito dal nastro trasportatore 220 al nastro trasportatore 215, il quale lo trasporta verso i piatti 210a,210b; quando è determinato che il blocco libro 105 ha raggiunto il centro dei piatti 210a,210b (ad esempio, tramite una fotocellula che rileva Γ arrivo del blocco libro ed un encoder che misura la sua posizione, non mostrati in figura), il nastro trasportatore 215 è fermato. A questo punto, i piatti 210a,210b sono attuati, in modo da pressare il blocco libro 105. Allo stesso tempo, la garza 270 è fornita dall’alimentatore di garze 265 all’applicatore di garze 255 (come descritto in dettaglio nel seguito).
Passando a FIG.2B, l’azionatore 235 muove il carrello 230 (indietro in figura), in modo che il nastro trasportatore 215 liberi il dorso del blocco libro 105 (trattenuto dai piatti 210a,210b), e porti quindi la rotaia 245 (con il dispositivo di trattamento 250,255) sotto il blocco libro 105; in tale condizione, il dispositivo di trattamento 250,255 si trova immediatamente a valle del blocco libro 105 rispetto alla direzione di trasporto 240.
Con riferimento ora a FIG.2C, l’azionatore 260 fa scorrere il dispositivo di trattamento 250,255 (di cui solo l’applicatore di colla 250 visibile in figura), verso un’altra estremità della rotaia 245 (a monte dei piatti 210a,210b rispetto alla direzione di trasporto 240). Di conseguenza, il dispositivo di trattamento 250,255 attraversa l’intero dorso del blocco libro 105. In questo modo (come descritto in dettaglio nel seguito), l’applicatore di colla 250 applica il velo di colla e quindi l’applicatore di garze applica la garza al dorso del blocco libro 105.
Continuando a FIG.2D, l’azionatore 235 muove il carrello 230 (avanti in figura), in modo che il nastro trasportatore 215 ritorni sotto il blocco libro 105 (con la rotaia 245 a fianco dei piatti 210a,210b). A questo punto, i piatti 210a,210b sono disattivati; il blocco libro 105 è così liberato appoggiandosi sul nastro trasportatore 215 (con il peso del blocco libro 105 che facilitata l’adesione della garza sul suo dorso). Il nastro trasportatore 215 è quindi fatto ripartire per scaricare il blocco libro 105 (pressato e fissato tramite il velo di colla e la garza) sul nastro trasportatore 225 (per fornirlo alle altre macchine, non mostrate in figura, le quali completano il corrispondente libro). Allo stesso tempo, l’azionatore 260 fa scorrere il dispositivo di trattamento 250,255 verso la sua posizione originale (a valle dei piatti 210a,210b rispetto alla direzione di trasporto 240), in modo da ritornare alla condizione di FIG.2A.
L’ implementazione della soluzione in accordo con una forma di realizzazione basata sull’uso della colla è molto efficace nell’impedire l’allargamento del blocco libro 105 una volta lasciata la pressa 200. Allo stesso tempo, la colla applicata al dorso del blocco libro 105 assicura anche la sua integrità (impedendo qualsiasi allentamento di una sua cucitura). Inoltre, poiché la colla è applicata al dorso del blocco libro 105 mentre esso è pressato, non esiste sostanzialmente alcun rischio che la colla possa penetrare tra le segnature (con ciò incollando pagine affacciate delle segnature con un danneggiamento del corrispondente libro).
In particolare, la struttura sopra descritta consente di applicare il velo di colla al blocco libro 105 mentre esso è fermo tra i piatti 210a,210b (a differenza delle macchine incolla-dorsi e delle macchine brossuratrici note, in cui il blocco libro è trasportato attraverso l’applicatore di colla). In questo modo, è possibile ottenere il risultato desiderato senza muovere i piatti 210a,210b (complessi e pesanti). Inoltre, ciò consente di applicare anche la garza 270 al dorso del blocco libro 105 (sostanzialmente senza alcuna ulteriore perdita di tempo); di conseguenza, è possibile evitare tale operazione successivamente, così da rimuovere le macchine incolla-dorsi o semplificare le macchine brossuratrici.
II dispositivo di trattamento 250,255 in accordo con una forma di realizzazione dell’invenzione è mostrato in maggior dettaglio in FIG.3.
In particolare, l’applicatore di colla 250 comprende una vasca di raccolta colla 305. Un rullo spalmatore 310 ed una spazzola uniformatrice 315 sono montati tra fianchi opposti della vasca 305. A tale scopo, il rullo 310 e la spazzola 315 sono dotati di corrispondenti alberi, i cui perni (sporgenti assialmente dal rullo 310 e dalla spazzola 315) sono ricevuti in rispettive boccole previste nei fianchi della vasca 305. In tale modo, il rullo 310 e la spazzola 315 si estendono trasversalmente ad un asse longitudinale della vasca (parallelo alla direzione di trasporto dei blocchi libro nella pressa), con la spazzola 315 a valle del rullo 310 rispetto alla stessa direzione di trasporto. Il rullo 310 e la spazzola 315 sono comandati da un motore elettrico 320 tramite un sistema ad ingranaggi (non mostrato in figura); in particolare, il motore 320 ruota il rullo 310 e la spazzola 315 verso l’interno della vasca 305 (ossia, in senso orario per il rullo 310 ed in senso anti-orario per la spazzola 315). Il rullo 310 e la spazzola 315 sono disposti ad un’altezza tale per cui una loro porzione inferiore è contenuta all’interno della vasca 305 ed una loro porzione superiore sporge sopra la vasca 305. La vasca 305 è riempita con colla allo stato liquido. Preferibilmente, la colla è a base di acqua (ad esempio, di tipo vinilico), in modo da evitare qualsiasi problema nelle fasi successive di lavorazione dei blocchi libro; inoltre, la colla ha un tempo aperto, od opening time (necessario per iniziare il suo indurimento) molto breve - ad esempio, di alcuni secondi (tipicamente definito da un tempo pelle, o skin time - necessario per ottenere una pellicola superficiale asciutta, o pelle). La colla nella vasca 305 è ad un livello tale per cui una porzione inferiore del rullo 310 e della spazzola 315 sia sempre immersa in essa. Preferibilmente, il rullo 310 e la spazzola 315 sono mantenuti continuamente in rotazione dal motore 320, in modo da movimentare la colla nella vasca 305 (così da impedire il suo indurimento).
Passando ora all’applicatore di garze 255, esso comprende un sistema di trasporto formato da un nastro trasportatore 325 (comandato direttamente dal motore 320) ed una serie di rulli di contrasto folli 330. Il nastro trasportatore 325 si estende lungo un percorso ad angolo retto, con i rulli di contrasto 330 che sono disposti aH’interno di tale percorso ad angolo retto. In particolare, il sistema di trasporto 325,330 comprende un segmento verticale che è appoggiato contro una parete frontale della vasca 305 dell’applicatore di colla 250 (rispetto alla direzione di trasporto); il segmento verticale del sistema di trasporto 325,330 termina con una bocca d’uscita (per fornire la garza 270 al blocco libro, non mostrato in figura), la quale è disposta alla stessa altezza del rullo 310 e della spazzola 315. Il sistema di trasporto 325,330 comprende quindi un segmento orizzontale che si estende a sbalzo dalla parete frontale della vasca 305, in corrispondenza di un suo fondo (in avanti rispetto alla direzione di trasporto); il segmento orizzontale del sistema di trasporto 325,330 termina con una bocca d’ingresso (per ricevere la garza 270 dall’ alimentatore di garze, non mostrato in figura). Il motore 320 ruota il nastro trasportatore 325 in senso anti-orario (con i rulli di riscontro 330 che sono trascinati in rotazione in senso orario), in modo da trasportare la garza 270 dalla bocca d’ingresso alla bocca d’uscita del sistema di trasporto 325,330.
Le fasi principali di funzionamento del dispositivo di trattamento 250,255 in accordo con una forma di realizzazione dell’invenzione sono mostrate in FIG.4A-FIG.4C.
Partendo da FIG.4A, è mostrata la condizione (corrispondente alla FIG.2B) in cui la rotaia 245 si trova sotto il blocco libro 105 (trattenuto tra i piatti 210a,210b), con il dispositivo di trattamento 250,255 immediatamente a valle del blocco libro 105 rispetto alla direzione di trasporto 240. In tale condizione, la garza 270 sporge leggermente sopra la bocca d’uscita del sistema di trasporto 325,330. In una forma di realizzazione dell’invenzione, la pressa è anche dotata di una lampada 460 (ad esempio, a raggi infrarossi o IR), la quale è disposta sotto i piatti 210a,210b, ad una distanza tale da non interferire con il movimento del carrello 230.
Con riferimento ora a FIG.4B, il dispositivo di trattamento 250,255 scorre all’indietro (rispetto alla direzione di trasporto 240), in modo da attraversare il dorso del blocco libro 105. Di conseguenza, il dorso del blocco libro 105 è attraverso prima dall’applicatore di colla 250 e quindi dall’applicatore di garze 255. In particolare, il rullo 310 raggiunge per primo il dorso del blocco libro 115; pertanto, il rullo 310 applica la colla pescata nella vasca 305 (durante la sua rotazione) su una corrispondente porzione del dorso del blocco libro 105, in modo da contribuire alla formazione del velo di colla desiderato (con ogni eventuale goccia di colla che dovesse staccarsi dal rullo 310 che cade nella vasca 305 grazie al suo senso di rotazione orario). Il dorso del blocco libro 105 è quindi raggiunto dalla spazzola 315; in questo modo, la spazzola 315 uniforma il velo di colla sulla stessa porzione del dorso del blocco libro 105 (come sopra, con ogni eventuale goccia di colla che dovesse staccarsi dalla spazzola 315 che cade nella vasca 305 grazie al suo senso di rotazione anti-orario). A questo punto, il dorso del blocco libro 105 è raggiunto dalla garza 270 che sporge sopra la bocca d’uscita del sistema di trasporto 325,330 (mantenuto folle); tale parte sporgente della garza 270 è quindi piegata in orizzontale, in modo da attaccarsi sotto la stessa porzione del dorso del blocco libro 105 (tramite il velo di colla già depositato ed uniformato).
Le stesse operazioni continuano sino a quando il dispositivo di trattamento 250,255 ha attraversato finterò dorso del blocco libro 105 portandosi a monte dello stesso rispetto alla direzione di trasporto 240, come mostrato in FIG.4C. In questo modo, il velo di colla (non visibile in figura) è applicato su tutto il dorso del blocco libro 105; allo stesso tempo, la garza 270 è attaccata su tutto il dorso del blocco libro 105, sfilandosi dal sistema di trasporto 325,330.
A questo punto, la lampada 460 è accesa per un breve periodo di tempo (ad esempio, 2-5s). La lampada 460 riscalda il velo di colla attraverso la garza 270, in modo da facilitare Levaporazione dell’acqua, e quindi la sua essiccazione. Ciò consente di ottenere un parziale indurimento del velo di colla, il quale è sufficiente per impedire al blocco libro 105 di allargarsi una volta liberato dai piatti 210a,210b, ed a mantenere la garza attaccata ad esso (con l’indurimento completo del velo di colla che avviene quindi successivamente - ad esempio, dopo 2-3 h). Tale caratteristica aggiuntiva consente di ottenere il risultato desiderato molto velocemente, riducendo al minimo il tempo di fermo del blocco libro 105 nella pressa.
L’alimentatore di garze 265 in accordo con una forma di realizzazione dell’invenzione è mostrato in maggior dettaglio in FIG.5. In particolare, l’alimentatore di garze 265 comprende una base 505. Un porta-rotolo 510 è fissato a sbalzo su un fianco della base 505, ad una sua estremità esterna (opposta all’applicatore di garze, non mostrato in figura). La base 505 presenta una feritoia orizzontale 515 (con una larghezza uguale a quella del porta-rotolo 510), la quale attraversa tutta la base 505 trasversalmente sopra il porta-rotolo 510. Una coppia di rulli motorizzati 520a e 520b affiancati tra loro (con una lunghezza uguale a quella del porta-rotolo 510) sono disposti su un altro fianco della base 505 opposto al portarotolo 510 sopra la feritoia 515, in modo che una loro linea di contatto si trovi all’altezza di una superficie superiore della base 505. Una lama lineare 525 (con una lunghezza uguale a quella del porta rotolo 510) è montata sulla superficie superiore della base 505, di fianco ai rulli 520a,525b. La base 505 è inoltre dotata di un nastro trasportatore 530, il quale si estende longitudinalmente per tutta la sua lunghezza al centro della base 505, di fianco alla lama 525. Una serie di rulli di contrasto folli 535 sono disposti sopra una porzione interna del nastro trasportatore 530 (affacciata all’applicatore di garze), in modo da lasciare libera una porzione esterna del nastro trasportatore 530 di fianco alla lama 525.
In funzionamento, un rotolo di garza 540 con una larghezza uguale ad una lunghezza dei blocchi libro del lavoro corrente è montato sul porta-rotolo 510. Un’estremità libera del rotolo di garza 540 è quindi fatto passare dall’altra parte della base 505 attraverso la feritoia 515, ed è quindi inserita tra i rulli motorizzati 520a,520b sino a raggiungere la lama 525. Per ogni blocco libro da pressare (non mostrato in figura), la lama 525 è alzata, ed i rulli motorizzati 520a,520b sono fatti ruotare (in senso anti-orario ed in senso orario, rispettivamente, guardando verso l’interno dell’alimentatore di garze 265), in modo da svolgere il rullo di garza 540 di una quantità uguale allo spessore del blocco libro, la quale è appoggiata sul nastro trasportatore 530. La lama 525 è quindi abbassata, in modo da tagliare una porzione del rullo di garza 540 che definisce la garza 270 desiderata (con una lunghezza ed uno spessore uguali a quelle del blocco libro). A questo punto, il nastro trasportatore 530 è attivato (movendosi in senso anti-orario). Di conseguenza, la garza 270 è trasportata verso l’interno sino a quando si inserisce sotto i rulli di contrasto 535; il nastro trasportatore 530 ed i rulli di contrasto 535 (trascinati in rotazione in senso orario) forniscono quindi la garza 270 all’applicatore di garze ad essi affacciato (il quale trasporta la garza 270 sino a sporgere sopra la sua bocca d’uscita).
La struttura sopra descritta consente di fornire la garza 270 già tagliata all’applicatore di garze, in modo da evitare di muovere il rullo di garza 540 avanti e indietro dal blocco libro (a differenza di quanto avviene nelle macchine incolla-dorsi e nelle macchine brossuratrici note, in cui il blocco libro è trasportato attraverso l’applicatore di garze che incolla la garza direttamente dal rullo di garza tagliandola successivamente).
Con riferimento ora a FIG.6, è mostrato un diverso dispositivo di trattamento dei dorsi basato su uno spruzzatore d’acqua 650 in accordo con un’altra forma di realizzazione dell’invenzione.
In particolare, lo spruzzatore d’acqua 650 è fissato al telaio 205 della pressa, direttamente sotto il nastro trasportatore 215, al centro dei piatti 210a,210b; ad esempio, lo spruzzatore d’acqua 650 è formato da una doccia a pressione rivolta verso l’alto, la quale è collegata tramite un tubo ad un serbatoio d’acqua sottostante. Una coppia di lampade 660 (ad esempio, a raggi infrarossi o IR) è disposta da parti opposte dello spruzzatore 650 lungo il nastro trasportatore 215. In tale caso, il nastro trasportatore 215 ha una struttura a rete, in modo da consentire il passaggio sia dell’acqua fornita dallo spruzzatore 650 sia del calore fornito dalle lampade 660.
In funzionamento, quando il blocco libro 105 è pressato tra i piatti 210a,210b lo spruzzatore 650 è attivato. Lo spruzzatore 650 spruzza gocce d’acqua verso l’alto, le quali attraversano la rete del nastro trasportatore 215 in modo da inumidire il dorso del blocco libro 105 appoggiato sullo stesso. Di conseguenza, la carta che forma le segnature del blocco libro 105 si rammollisce.
A questo punto, le lampade 660 sono accese per un breve periodo di tempo (ad esempio, 2-5s). Le lampade 660 riscaldano il dorso del blocco libro 105, in modo da facilitare l’evaporazione dell’acqua, e quindi l’asciugatura almeno parziale del dorso del blocco libro 105 (con tale asciugatura che può anche completarsi successivamente). Ciò consente di ottenere un indurimento della carta che assume in modo definitivo la sua nuova forma, limitando la tendenza del dorso del blocco libro 105 a riprendere la sua forma originaria (allargandosi) una volta liberato dai piatti 210a,210b. Tale caratteristica aggiuntiva consente di ottenere il risultato desiderato molto velocemente, riducendo al minimo il tempo di fermo del blocco libro 105 nella pressa.
L’ implementazione della soluzione in accordo con una forma di realizzazione basata sull’uso dell’acqua è molto semplice (anche se leggermente meno efficace nell’impedire l’allargamento del blocco libro 105 una volta lasciata la pressa). In particolare, in questo modo è possibile evitare qualsiasi carrello mobile per liberare il dorso del blocco libro 105; inoltre, l’uso dell’acqua non presenta alcun problema di sporcamente degli organi della pressa e/o di incollaggio delle pagine affacciate delle segnature del blocco libro 105.
Naturalmente, al fine di soddisfare esigenze contingenti e specifiche, un tecnico del ramo potrà apportare alla soluzione sopra descritta numerose modifiche e varianti logiche e/o fisiche. Più specificamente, sebbene tale soluzione sia stata descritta con un certo livello di dettaglio con riferimento ad una o più sue forme di realizzazione, è chiaro che varie omissioni, sostituzioni e cambiamenti nella forma e nei dettagli così come altre forme di realizzazione sono possibili. In particolare, diverse forme di realizzazione dell’invenzione possono essere messe in pratica anche senza gli specifici dettagli (come gli esempi numerici) esposti nella precedente descrizione per fornire una loro più completa comprensione; al contrario, caratteristiche ben note possono essere state omesse o semplificate al fine di non oscurare la descrizione con particolari non necessari. Inoltre, è espressamente inteso che specifici elementi e/o passi di metodo descritti in relazione ad ogni forma di realizzazione della soluzione esposta possono essere incorporati in qualsiasi altra forma di realizzazione come una normale scelta di disegno.
In particolare, considerazioni analoghe si applicano se la pressa ha una diversa struttura o include componenti equivalenti (sia separati tra loro sia combinati insieme, in tutto o in parte) - ad esempio, con i piatti dotati di serpentine di riscaldamento, ganasce di bloccaggio (per evitare che le segnature interne del blocco libro si alzino durante la sua pressatura), e simili. Inoltre, la pressa può essere utilizzata anche fuori linea (con carico/scarico dei blocchi libro ed attuazione dei piatti manuale, senza alcun sistema di trasporto dei blocchi libro).
La soluzione proposta non è limitata all’uso della colla e dell’acqua; più in generale, è possibile sottoporre il dorso del blocco libro (mentre è pressato) a qualsiasi altro trattamento in grado di modificare la struttura chimico e/o fisica della carta, in modo da ostacolare l’allargamento del blocco libro una volta lasciata la pressa (ad esempio, applicando una piastra riscaldata sul dorso del blocco libro).
Inoltre, è possibile usare un qualsiasi altro materiale di tenuta (in grado di evitare che il blocco libro si allarghi una volta lasciata la pressa) - ad esempio, una fascia auto-adesiva.
La soluzione sopra descritta può essere messa in pratica con qualsiasi altro tipo di colla (o adesivo). Ad esempio, è possibile usare colle ad evaporazione di qualsiasi altro solvente (ad esempio, Polivinil Acetato, o PVA), colle a caldo o hotmelt (ad esempio, a base di Etilene Vinil Acetato, o ÈVA, Poliolefine, o Poliuretano), colle termo-indurenti o thermo-setting, e simili. Inoltre, l’applicatore di colla può avere una qualsiasi altra struttura (ad esempio, senza spazzola, a spruzzo, e simili).
La lampada per facilitare l’essiccamento della colla può essere di altro tipo (ad esempio, a raggi ultra-violetti, o UV); lo stesso risultato può essere ottenuto con altri mezzi di riscaldamento (ad esempio, un numero diverso di lampade, un getto di aria calda in aggiunta o in alternativa alle lampade). Al contrario, nel caso di colle a caldo è possibile prevedere mezzi di raffreddamento per facilitare la sua polimerizzazione (ad esempio, un getto di aria fredda). Più in generale, altri mezzi equivalenti possono essere utilizzati per facilitare l’indurimento della colla sul dorso del blocco libro (ad esempio, applicando un corrispondente catalizzatore). In ogni caso, tale caratteristica è meramente opzionale (e può essere omessa quando è utilizzata una colla con un tempo aperto molto basso, oppure è accettabile un maggiore tempo di permanenza dei blocchi libro nella pressa).
Considerazioni analoghe si applicano se la pressa è dotata di un piano di appoggio per i blocchi libro stazionario, con pioli di spinta o cinghie di trasporto laterali. In ogni caso, non è esclusa la possibilità di trasportare i blocchi libro ai piatti tramite pinze sospese (nel qual caso i loro dorsi sono sempre liberi per l’applicazione della colla, per cui l’applicatore di colla può anche essere mantenuto fisso sotto i piatti).
In alternativa, l’applicatore di colla può essere fisso sul carrello, in modo da essere portato direttamente sotto il blocco libro (ad esempio, quando implementato tramite una pistola a spruzzo); in ogni caso, il carrello può essere azionato tramite un sistema a cinghia, a vite, a catena, o più in generale può essere sostituito da meccanismi equivalenti per liberare il dorso del blocco libro nella pressa per consentire l’applicazione della colla (ad esempio, con un movimento longitudinale o basculante). Analogamente, la rotaia può essere sostituita da un canale per un pattino, o da una qualsiasi altra guida per far scorrere l’applicatore di colla e l’applicatore di garze (anche indipendentemente tra loro). In ogni caso, nulla vieta di muovere solamente il nastro trasportatore, con l’applicatore di colla (ad esempio, a spruzzo) fissato al telaio della pressa sotto i piatti.
Considerazioni analoghe si applicano se la garza è sostituita da una striscia di tessuto, di carta, o da un qualsiasi altro elemento a fascia. Inoltre, la garza può avere una dimensione maggiore del dorso del blocco libro (in modo da sporgere ai suoi lati), oppure può essere sostituita da una copertina morbida che è incollata sul dorso del blocco libro per essere successivamente piegata sui suoi fianchi. L’applicatore di garze è comunque meramente opzionale, e può essere omesso in una implementazione semplificata della pressa.
L’alimentatore di garze può avere una qualsiasi altra struttura; ad esempio, l’alimentatore di garze può essere dotato di una lama circolare, oppure può avere il porta-rotolo montato di fronte al nastro trasportatore per montare un rotolo di garza con larghezza uguale allo spessore del blocco libro, il quale è tagliato secondo la lunghezza del blocco libro in modo da alimentare le garze longitudinalmente al nastro trasportatore. In alternativa, è anche possibile utilizzare un serbatoio di garze già tagliate per la loro alimentazione diretta all’applicatore di garze.
Nulla vieta di prevedere l’applicatore di garze separato ed indipendente dall’applicatore di colla (ad esempio, per applicare la garza già disposta in orizzontale sul dorso del blocco libro una volta formato l’intero velo di colla).
In ogni caso, anche l’applicatore di garze può avere una qualsiasi altra struttura (ad esempio, con un sistema di trasporto che si estende solo in verticale per ricevere le garze dal basso).
La soluzione proposta si presta ad essere implementata con un diverso dispositivo per inumidire il dorso del blocco libro (ad esempio, a spugna). In ogni caso, è espressamente inteso che l’inumidimento può avvenire anche prima che il blocco libro sia pressato (ad esempio, disponendo lo spruzzatore d’acqua sotto il nastro trasportatore alla sua estremità iniziale); in questo modo, è possibile assicurare che la carta sia correttamente rammollita quando il blocco libro raggiunge i piatti (ovviamente, con il suo indurimento almeno parziale che deve invece sempre avvenire mentre il blocco libro è pressato). Inoltre, nulla vieta di utilizzare anche in questo caso un nastro trasportatore standard, montando lo spruzzatore d’acqua su un carrello come sopra.
Inoltre, lo stesso risultato può essere ottenuto inumidendo il dorso del blocco libro con un qualsiasi altro liquido (ad esempio, alcol).
Mezzi equivalenti possono essere utilizzati per facilitare l’asciugatura del dorso del blocco libro - ad esempio, un numero diverso di lampade (anche di altro tipo), un getto di aria calda in aggiunta o in alternativa alle lampade (con tale caratteristica che può comunque essere omessa quando le condizioni ambientali di temperatura/umidità favoriscono l’asciugatura, oppure è accettabile un maggiore tempo di permanenza dei blocchi libro nella pressa).
La pressa sopra descritta si presta ad essere utilizzata in un qualsiasi altro impianto da legatoria (ad esempio, per la produzione di libri incollati).
Considerazioni analoghe si applicano se la soluzione proposta è implementa con un metodo equivalente (usando passi simili, rimovendo alcuni passi non essenziali, o aggiungendo ulteriori passi opzionali); inoltre, i passi possono essere eseguiti in ordine diverso, in parallelo o sovrapposti (almeno in parte).

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Una pressa da legatoria (200) per pressare un blocco libro (105) avente un primo fianco (115a), un secondo fianco (11 5b), ed un dorso (110) fra il primo fianco ed il secondo fianco, la pressa comprendendo: mezzi di pressione (210a,210b) per pressare il blocco libro sul primo fianco e sul secondo fianco, caratterizzata da mezzi di trattamento (250,255;650) per trattare il dorso mentre il blocco libro è pressato nei mezzi di pressione, il dorso trattato ostacolando un allargamento del blocco libro dopo avere lasciato i mezzi di pressione.
  2. 2. La pressa (200) secondo la rivendicazione 1, in cui i mezzi di trattamento (250,255;650) comprendono mezzi di applicazione (250) per applicare un materiale di tenuta (120) al dorso (110) mentre il blocco libro (105) è pressato nei mezzi di pressione (210a, 210b).
  3. 3. La pressa (200) secondo la rivendicazione 2, in cui i mezzi di applicazione (250) comprendono mezzi per applicare colla (120) al dorso (110) mentre il blocco libro (105) è pressato nei mezzi di pressione (210a, 210b), la colla essendo almeno parzialmente indurita quando il blocco libro lascia i mezzi di pressione.
  4. 4. La pressa (200) secondo la rivendicazione 3, ulteriore comprendente mezzi di indurimento (405) per facilitare un indurimento della colla (120) mentre il blocco libro (105) è pressato nei mezzi di pressione (210a, 210b).
  5. 5. La pressa (200) secondo la rivendicazione 3 o 4, ulteriormente comprendente mezzi di sostegno (215) per sostenere il dorso (110) quando il blocco libro (105) attraversa i mezzi di pressione (210a, 210b), e mezzi di liberazione (230,235) per liberare il dorso (110) dai mezzi di sostegno quando il blocco libro è pressato nei mezzi di pressione per consentire l'applicazione della colla (120).
  6. 6. La pressa (200) secondo la rivendicazione 5, in cui i mezzi di liberazione (230,235) comprendono un carrello (230) avente una guida (245) che si estende in parallelo ai mezzi di pressione (210a,210b), i mezzi di applicazione (250) essendo montati in modo scorrevole sulla guida ed i mezzi di supporto (215) essendo fissati sul carrello in parallelo alla guida, mezzi (235) per muovere il carrello fra una posizione di sostegno ed una posizione di applicazione in cui i mezzi di sostegno e la guida, rispettivamente, sono disposti in corrispondenza dei mezzi di pressione, e mezzi (260) per far scorrere i mezzi di applicazione lungo la guida quando il carrello è nella posizione di applicazione per far sì che i mezzi di applicazione attraversino il dorso (110) lungo una direzione di attraversamento mentre il blocco libro (105) è pressato nei mezzi di pressione, i mezzi di applicazione applicando la colla (120) mentre attraversano il dorso.
  7. 7. La pressa (200) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 6, in cui i mezzi di trattamento (250,255;650) comprendono mezzi di attacco (255) per attaccare un elemento a fascia (270) al dorso (110) mentre il blocco libro (105) è pressato nei mezzi di pressione (210a, 210b).
  8. 8. La pressa (200) secondo la rivendicazione 7, in cui la pressa ulteriormente comprende mezzi di alimentazione (265) per alimentare l'elemento a fascia (270) tagliato secondo una dimensione del dorso (110), i mezzi di attacco (255) comprendendo un trasportatore (325,330) avente un ingresso per ricevere l'elemento a fascia (270) dai mezzi di alimentazione ed un’uscita per fornire l'elemento a fascia al dorso (110).
  9. 9. La pressa (200) secondo la rivendicazione 8 quando dipendente direttamente o indirettamente dalla rivendicazione 6, in cui i mezzi di attacco (255) sono montati in modo scorrevole sulla guida (245) solidalmente ai mezzi di applicazione (250) a valle degli stessi lungo la direzione di attraversamento per applicare l'elemento a fascia (270) sulla colla (120) mentre attraversano il dorso (110), i mezzi di attacco essendo affacciati ai mezzi di alimentazione (265) quando il carrello è nella posizione di sostegno per ricevere l'elemento a fascia.
  10. 10. La pressa (200) secondo la rivendicazione 9, in cui il trasportatore (325,330) si estende lungo un percorso che forma un angolo retto fra l’ingresso e l’uscita, il trasportatore comprendendo un segmento di ingresso terminante con l’ingresso che si estende in orizzontale in funzionamento ed un segmento di uscita terminante con l’uscita che si estende in verticale verso l’alto in funzionamento.
  11. 11. La pressa (200) secondo la rivendicazione 1, in cui i mezzi di trattamento (250,255;650) comprendono mezzi di inumidimento (650) per inumidire il dorso (110), il dorso essendo almeno parzialmente asciugato quando il blocco libro (105) lascia i mezzi di pressione (210a,210b).
  12. 12. La pressa (200) secondo la rivendicazione 11, in cui i mezzi di inumidimento (650) includono mezzi (650) per applicare acqua al dorso (110).
  13. 13. La pressa (200) secondo la rivendicazione 11 o 12, ulteriormente comprendente mezzi di asciugatura (660) per facilitare un’asciugatura del dorso 5 (HO) mentre il blocco libro (105) è pressato nei mezzi di pressione (210a,210b).
  14. 14. Un metodo per pressare un blocco libro (105) avente un primo fianco (115a), un secondo fianco (115b), ed un dorso (110) fra il primo fianco ed il secondo fianco, il metodo comprendendo i passi di: pressare il blocco libro sul primo fianco e sul secondo fianco tramite mezzi di 0 pressione, caratterizzato da trattare il dorso mentre il blocco libro è pressato nei mezzi di pressione, il dorso trattato ostacolando un allargamento del blocco libro dopo avere lasciato i mezzi di pressione. c
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