ITMI20100185U1 - Indumento accoppiabile ad un sistema di sicurezza gonfiabile - Google Patents

Indumento accoppiabile ad un sistema di sicurezza gonfiabile

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ITMI20100185U1
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Claudia Bertolotti
Francesco Colombo
Nicolo Lurani
Original Assignee
Tucano Urbano S R L
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Description

DESCRIZIONE
Il presente trovato riguarda un indumento, in particolare per utenti di mezzi di trasporto privi di abitacolo, il quale è conformato per essere vincolato in modo amovibile ad un sistema di sicurezza personale gonfiabile.
Più in dettaglio, il presente trovato riguarda una giacca, ed indumenti simili per motociclisti, sui quali è possibile vincolare in modo amovibile un airbag atto a proteggere il motociclista in caso di caduta.
Si noti che, anche se nel seguito verrà fatto esplicito riferimento ad una giacca, rientrano nell’ambito di protezione del presente trovato altri indumenti quali ad esempio giacconi, gilet, tute, ecc., realizzati con materiali adatti alla specifica tipologia di utilizzo.
Inoltre, pur avendo fatto esplicito riferimento al settore del motociclismo, l’indumento secondo il presente trovato è diretto all’uso con dispositivi di sicurezza personale gonfiabili per utenti di mezzi di trasporto, a motore e non, sprovvisti di un abitacolo atto a proteggere l’occupante, e quindi tutti quei mezzi di trasporto in cui il corpo dell’utilizzatore è esposto al rischio di subire danni, anche gravi, in caso di caduta e di contatto con il suolo, o con un ostacolo. Si noti che l’indumento secondo il presente trovato può anche essere utilizzato per garantire la sicurezza di chi pratica sport equestri.
I sistemi di sicurezza gonfiabili per gli utilizzatori di veicoli a motore a due ruote hanno conosciuto un repentino sviluppo negli ultimi anni.
Nel settore del motociclismo, attualmente, sono disponibili sul mercato airbag alloggiati all’interno di zaini, o involucri, che contengono la porzione gonfiabile del dispositivo di sicurezza, inizialmente in posizione ripiegata, insieme ai componenti necessari al suo funzionamento, come ad esempio un generatore di gas in pressione, che in caso di necessità consente il gonfiaggio dell’airbag.
Questi dispositivi di sicurezza, che vengono indossati dall’utilizzatore come uno zaino mediante cinghie e spallacci, o mezzi simili, sono sagomati in modo tale da possedere una forma adatta a proteggere la schiena, e l’intera colonna vertebrale, dalla nuca alla zona sacrale dell’utilizzatore. Essi sono dotati di sistemi di azionamento e sensori che in condizione di pericolo per l’utilizzatore, ed in particolare in caso di caduta e/o di disarcionamento dal veicolo, si attivano determinando il gonfiaggio dell’airbag.
Un sistema molto semplice per rilevare la caduta del motociclista è costituito da un cavo che viene collegato alla carena della moto e al generatore dei gas di gonfiaggio dell’airbag, in modo tale che in caso di caduta e di perdita di contatto con la moto, la forza di trazione a cui è sottoposto il cavo consenta di azionare il dispositivo di sicurezza che viene gonfiato al fine di proteggere il corpo dell’utilizzatore dall’impatto con il suolo o con un ostacolo, e/o da possibili abrasioni.
Più recentemente sono stati sviluppati dei sistemi che non necessitano un collegamento fisico tra l’airbag ed il veicolo, ma che comandano il gonfiaggio dell’airbag rilevando condizioni di pericolo, ed in particolare la caduta dell’utilizzatore, per mezzo di accelerometri e giroscopi.
Come detto, gli airbag per motociclisti utilizzati attualmente sono alloggiati all’interno di un involucro, generalmente uno zaino, dotato di cinghie, spallacci, bretelle, e mezzi simili che consentono all’utilizzatore di indossarlo sulla schiena.
Questo tipo di dispositivi di sicurezza, pur essendo utilizzabile solo quando il motociclista lo desidera e con qualsiasi indumento, presenta alcuni inconvenienti causati principalmente dalla presenza di cinghie per bloccare il dispositivo all’utilizzatore che rimangono all’esterno e che vengono strette sull’indumento del motociclista.
Infatti, questo tipo di airbag non è molto semplice da indossare, in particolare tali difficoltà sono accentuate se il motociclista indossa una giacca specifica dotata di spalline e parti protettive rigide o semirigide. Indossare un airbag contenuto in uno zaino e far passare le cinghie sopra le spalline rigide della giacca può essere difficoltoso e durante la marcia può limitare i movimenti del motociclista.
Va inoltre notato che i mezzi di vincolo dell’airbag all’utilizzatore, quali ad esempio le cinghie e gli spallacci, devono essere regolati e bloccati con molta cura evitando di lasciare libere le loro estremità.
Infatti, essendo indossato al di sopra della giacca o della tuta, le cinghie e gli spallacci di questo tipo di airbag rimangono all’esterno dell’indumento e durante la marcia sono sottoposti al fenomeno dello sventolio.
Inoltre, le estremità libere di cinghie e spallacci possono costituire un serio pericolo per il motociclista, infatti, esse possono rimanere impigliate accidentalmente ad ostacoli o altri veicoli.
Sono inoltre attualmente disponibili airbag per motociclisti che sono vincolati agli indumenti e non sono removibili da essi, ad esempio esistono in commercio giacche per motociclisti dotate di un sistema airbag cucito all’interno di esse.
Inoltre, sono disponibili in commercio giacche gonfiabili in cui dispositivo di sicurezza e l’indumento sono integrati, e il dispositivo di sicurezza costituisce la porzione dorsale della giacca.
Questo tipo di indumenti è molto scomodo da utilizzare, infatti, la giacca o la tuta con il dispositivo di sicurezza risulta molto appesantita, oltre che ingombrante, a discapito del confort, della facilità di utilizzo e della libertà di movimento dell’utilizzatore.
In particolare, va notato che l’utilizzatore non può rimuovere l’airbag dall’indumento, con il notevole svantaggio di non poter decidere di utilizzare soltanto la giacca e di non indossare il dispositivo di sicurezza, soprattutto nei mesi estivi quando l’ingombro ed il peso dell’indumento sono maggiormente avvertiti.
Inoltre, va notato che in questo caso l’utilizzo del dispositivo di sicurezza è limitato all’indumento sul quale esso è vincolato e non può essere utilizzato con altri indumenti.
Scopo del presente trovato è quello di mettere a disposizione un indumento, in particolare per la protezione di motociclisti, che superi i problemi della tecnica anteriore nota e che consenta di vincolare in modo amovibile un dispositivo di sicurezza gonfiabile.
Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione un indumento che consenta di evitare che le cinghie o i mezzi atti a vincolare il dispositivo di sicurezza gonfiabile all’utilizzatore rimangano all’esterno dell’indumento durante l’utilizzo.
Ulteriore scopo del presente trovato è quello di realizzare un indumento che consenta all’utilizzatore di rimuovere in modo rapido e semplice il dispositivo di sicurezza dall’indumento e che al contempo garantisca elevati livelli di impermeabilizzazione al passaggio di liquidi e di aria durante l’utilizzo, soprattutto quando il dispositivo di sicurezza viene rimosso dall’indumento.
Questi ed altri scopi vengono raggiunti mediante l’indumento secondo la rivendicazione indipendente 1 e le successive rivendicazioni indipendenti. L’indumento per utenti di mezzi di trasporto privi di abitacolo secondo il presente trovato comprende almeno una superficie di copertura dell’utente e mezzi di accoppiamento ad essa di un dispositivo di sicurezza gonfiabile amovibile che è dotato di una o più porzioni gonfiabili e di elementi sostanzialmente nastriformi di vincolo.
L’indumento è caratterizzato dal fatto che i suddetti mezzi di accoppiamento comprendono una o più aperture passanti realizzate in corrispondenza della superficie di copertura per l’inserimento reversibile degli elementi sostanzialmente nastriformi di vincolo del dispositivo di sicurezza.
Tali aperture consentono il passaggio dall’esterno all’interno dell’indumento, o viceversa, degli elementi sostanzialmente nastriformi di vincolo del dispositivo di sicurezza, i quali comprendono ad esempio cinghie, spallacci, cordini, fettucce, lembi sovrapponibili, e mezzi simili.
Così facendo, l’utilizzatore può facilmente, quando lo desidera, installare e rimuovere il dispositivo di sicurezza dall’indumento che, quindi, può essere utilizzato anche quando il dispositivo di sicurezza è stato rimosso.
L’indumento secondo il presente trovato è altresì dotato di mezzi di protezione dalle intemperie della/delle aperture passanti per l’inserimento del/degli elementi nastriformi attraverso la superficie dell’indumento, che sono preferibilmente realizzati in materiale impermeabile e flessibile e comprendono uno o più elementi sostanzialmente tubolari vincolati in corrispondenza di ciascuna apertura.
Gli elementi sostanzialmente tubolari di protezione sono protesi esternamente dalla superficie di copertura dell’indumento e consentono l’inserimento temporaneo attraverso di essi degli elementi sostanzialmente nastriformi di vincolo del dispositivo di sicurezza.
Secondo una forma di realizzazione preferita, ciascun elemento tubolare è vincolato in corrispondenza della superficie interna dell’indumento e si estende all’esterno di essa passando attraverso la/le aperture di passaggio.
Vantaggiosamente, la presenza di tali elementi tubolari all’interno dei quali vengono fatti passare gli elementi di vincolo del dispositivo di sicurezza quando questo viene agganciato all’indumento, consente di evitare il passaggio indesiderato di liquidi e di aria all’interno dell’indumento garantendone la perfetta impermeabilizzazione.
Inoltre, tali elementi tubolari possono essere ripiegati all’interno della superficie di copertura dell’indumento, in modo tale che quando il dispositivo di sicurezza viene rimosso, essi possano essere nascosti al suo interno migliorandone l’estetica ma soprattutto la funzionalità, evitando di ostacolare i movimenti dell’utilizzatore.
L’indumento secondo il presente trovato è dotato, inoltre, di mezzi di chiusura temporanea della/delle aperture passanti che garantiscono la perfetta impermeabilità, in particolare ai liquidi e all’aria, anche quando il dispositivo di sicurezza non è vincolato all’indumento e gli elementi tubolari sono ripiegati al suo interno.
Preferibilmente, tali mezzi di chiusura sono del tipo reversibile come ad esempio elementi magnetici, a pressione, oppure di velcro, disposti in corrispondenza di ciascuna apertura, oppure sugli elementi tubolari.
Questi ed altri vantaggi del presente trovato saranno evidenti dalla seguente descrizione e dai disegni allegati a titolo illustrativo e non limitativo, in cui:
• la Figura 1 mostra una vista dell’indumento secondo il presente trovato;
• le Figure 2 e 2A mostrano rispettivamente la parte anteriore e posteriore di una possibile forma di realizzazione del dispositivo di sicurezza gonfiabile utilizzabile con l’indumento secondo il presente trovato;
• la Figura 3 mostra la modalità di vincolo del dispositivo di sicurezza sull’indumento secondo il presente trovato;
• la Figura 4 è una vista in dettaglio dei mezzi di protezione dalle intemperie delle aperture di cui è dotato l’indumento secondo il presente trovato;
• la Figura 5 mostra l’indumento secondo il presente trovato in cui i mezzi di protezione dalle intemperie delle aperture sono ripiegati al suo interno.
La figura 1 mostra una forma di realizzazione preferita dell’indumento 1 secondo il presente trovato, in particolare in essa viene illustrata una giacca, preferibilmente per l’uso in ambito motociclistico.
Come detto, anche se qui e nel seguito verrà fatto esplicito riferimento ad una giacca, rientrano nell’ambito di protezione del presente trovato altri indumenti dotati di almeno una superficie di copertura dell’utente quali ad esempio giacconi, gilet, tute, ecc.
Ovviamente, il campo di utilizzo dell’indumento secondo il presente trovato non è limitato ai capi di abbigliamento per motociclisti ma è esteso ad altri campi in cui, come detto in precedenza, si renda necessario proteggere il corpo umano da cadute o impatti con il suolo, o con eventuali ostacoli.
Come visibile dalle figure 1 e 3, la giacca 1 secondo il presente trovato comprende almeno una superficie di copertura dell’utente alla quale viene vincolato, o comunque accoppiato, in modo amovibile un sistema di sicurezza gonfiabile 20, o airbag, del tipo dotato di almeno una porzione gonfiabile e di elementi sostanzialmente nastriformi di vincolo 22. Come verrà descritto meglio nel seguito, l’indumento comprende, inoltre, una o più aperture passanti 3, 4, 5 e 6 ricavate nella superficie di copertura per consentire l’inserimento reversibile di almeno uno degli elementi sostanzialmente nastriformi di vincolo 22. Tali aperture passanti 3, 4, 5 e 6 costituiscono dei mezzi per accoppiare alla superficie di copertura dell’indumento il suddetto sistema di sicurezza gonfiabile, o airbag, 20. Con il termine elementi sostanzialmente nastriformi si vuole intendere che gli elementi di vincolo del dispositivo di sicurezza possiedono una forma tale, con una dimensione sensibilmente inferiore alle altre due, da consentire agevolmente il passaggio attraverso la/le aperture di cui è dotato l’indumento secondo il presente trovato.
Le figure 2 e 2A mostrano una possibile forma di realizzazione di un sistema di sicurezza gonfiabile 20 che può essere utilizzato con l’indumento 1 secondo il presente trovato.
Tale dispositivo di sicurezza 20, costituito sostanzialmente da un airbag comprende un involucro esterno 21 all’interno del quale è alloggiata almeno una porzione gonfiabile e mezzi per immettere il fluido all’interno di tale porzione per effettuarne il gonfiaggio, entrambi non mostrati nelle figure allegate.
Come detto, il sistema di sicurezza è dotato di elementi sostanzialmente nastriformi 22 di vincolo che comprendono, secondo la forma di realizzazione qui illustrata, una coppia di cinghie ventrali 23 e 24 e una coppia di spallacci 25 e 26 (si veda in particolare la figura 2A).
Come illustrato nelle figure 2 e 2A, gli elementi sostanzialmente nastriformi di vincolo 22 comprendono almeno una porzione realizzata in materiale elastico, e quindi estensibile, in modo tale da potersi facilmente adattare all’utente evitando di ostacolare i suoi movimenti una volta che l’indumento è stato indossato e gli elementi di vincolo 22 sono stati inseriti all’interno delle aperture passanti 3, 4, 5 e 6.
Ovviamente, possono essere utilizzati altri tipi di dispositivi di sicurezza aventi conformazione e dimensioni diverse rispetto alla forma di realizzazione illustrata nelle figure 2 e 2A.
Inoltre, va notato che gli elementi di vincolo 22 del dispositivo di sicurezza 20 possono presentare diversa conformazione e tipologia rispetto agli spallacci e alle cinghie ventrali descritti con riferimento alle figure 2 e 2A e possono comprendere ad esempio lacci, fettucce, nastri, lembi sovrapponibili, ecc., eventualmente dotati di mezzi per la loro connessione quali ad esempio clip, bottoni, chiusure a scatto, ecc..
Come visibile nelle figure 1, 3, 4 e 5, l’indumento 1 secondo il presente trovato comprende una o più aperture passanti 3, 4, 5 e 6 mediante le quali è possibile far passare, in modo reversibile, gli elementi sostanzialmente nastriformi 22 di vincolo del dispositivo di sicurezza 20 attraverso la superficie della giacca, dall’esterno al suo interno, o viceversa.
Ovviamente, secondo ulteriori possibili forme di realizzazione le aperture passanti dell’indumento possono essere sostituite da fessure, fori, asole, ecc.
Più in dettaglio, le aperture 3, 4, 5 e 6 per l’inserimento reversibile degli elementi di vincolo 22 del dispositivo di sicurezza 20, consentono il passaggio delle cinghie 23 e 24 e degli spallacci 25 e 26 del dispositivo di sicurezza 20 dall’esterno all’interno della giacca attraverso la sua superficie. Le aperture 3, 4, 5 e 6 sono realizzate sulla superficie di copertura dell’indumento in posizioni tali da consentire il corretto passaggio dei mezzi di vincolo 22 del dispositivo di sicurezza 20, così che quest’ultimo possa essere indossato correttamente senza costituire impedimento ai movimenti dell’utilizzatore.
Nella forma di realizzazione illustrata nelle figure allegate, la giacca 1 comprende quattro aperture 3, 4, 5 e 6 realizzate in corrispondenza della superficie della propria porzione posteriore 7, o anteriore, o ai lati dell’indumento.
Più in dettaglio, le aperture superiori 3 e 4 sono realizzate ai lati della zona superiore della porzione anteriore della giacca, mentre le aperture inferiori 5 e 6 sono realizzate nella zona inferiore della porzione posteriore 7, ai lati di essa.
Nella forma di realizzazione illustrata nelle figure allegate, le aperture superiori 3 e 4 sono realizzate in corrispondenza della zona sommitale dell’indumento, ai lati di essa.
Come verrà meglio descritto nel seguito con riferimento alla figura 3, che illustra in modo schematico la modalità di vincolo del dispositivo di sicurezza 20 all’indumento 1 secondo il presente trovato, le aperture superiori 3 e 4 consentono il passaggio attraverso la superficie della giacca 1 degli spallacci 25 e 26 del dispositivo di sicurezza gonfiabile, o airbag, 20.
Le aperture inferiori 5 e 6, invece, consento il passaggio attraverso la superficie della giacca 1 delle cinture ventrali 23 e 24 del dispositivo di sicurezza gonfiabile 20.
Così facendo, contrariamente a quanto avviene negli airbag attualmente in commercio che vengono indossati sopra l’indumento, come uno zaino, a seguito del passaggio delle cinghie 23 e 24 e degli spallacci 25 e 26 attraverso la superficie della giacca, l’utilizzatore vincola a sé il dispositivo di sicurezza all’interno dell’indumento, evitando la presenza degli elementi di vincolo sostanzialmente nastriformi 22 al suo esterno.
Come già detto in precedenza, è possibile utilizzare un sistema di sicurezza conformato in modo diverso rispetto a quello illustrato nelle figure 2 e 2A, e dotato di elementi di vincolo aventi forma, dimensioni o posizione diversa rispetto a quelli fin qui illustrati.
Ovviamente, in questo caso, l’indumento secondo il presente trovato sarà dotato di aperture realizzate e disposte sulla sua superficie in modo corrispondente alle cinghie, o più in generale agli elementi di vincolo del sistema di sicurezza, così da consentirne il corretto passaggio attraverso la superficie dell’indumento.
Pur non essendo mostrate nelle figure allegate, va notato che la superficie dell’indumento secondo il presente trovato può essere dotata di alcune porzioni realizzate in materiale elastico, e quindi estensibili che, in caso di gonfiaggio del dispositivo di sicurezza consentono di compensare lo spostamento e la forza di trazione esercitata dalle cinghie e dagli spallacci determinati dell’aumento di volume del dispositivo di sicurezza.
Inoltre, va notato che l’indumento secondo il presente trovato può altresì essere dotato di mezzi addizionali 30 di vincolo al dispositivo di sicurezza gonfiabile 20, ad esempio costituiti da elementi di connessione magnetici, a scatto, di velcro, bottoni, e simili.
Come mostrato in figura 1, secondo una possibile forma di realizzazione, tali mezzi di vincolo addizionali 30 sono costituiti da porzioni di velcro disposte ai lati e nella parte superiore dell’indumento che forniscono ulteriori punti di vincolo dell’indumento con il dispositivo di sicurezza 20, evitando possibili spostamenti di quest’ultimo durante l’utilizzo.
L’indumento 1 secondo il presente trovato comprende, inoltre, mezzi 11 di protezione dalle intemperie per la/le aperture passanti dell’indumento, al fine di consentirne la corretta impermeabilizzazione, impedendo l’ingresso di liquidi e di aria attraverso di esse.
Come visibile in figura 4, tali mezzi di protezione dalle intemperie comprendono almeno un elemento sostanzialmente tubolare 11 proteso all’esterno della superficie di copertura dell’indumento 1, il quale consente l’inserimento temporaneo (ovvero non irreversibile), attraverso di esso, di almeno uno degli elementi sostanzialmente nastriformi di vincolo 22 del dispositivo di sicurezza 20.
Secondo una forma di realizzazione preferita, la sezione trasversale degli elementi tubolari 11 possiede forma sostanzialmente complementare a quella delle aperture 3, 4, 5 e 6.
Più in dettaglio, gli elementi sostanzialmente tubolari 11, ad esempio costituiti da manicotti in tessuto impermeabile, sono vincolati secondo mezzi noti, ad esempio mediante cucitura, incollaggio, saldatura a caldo, ad ultrasuoni ecc. in corrispondenza del perimetro di ciascuna apertura passante 3, 4, 5 e 6.
Secondo una forma di realizzazione preferita, ciascun manicotto è realizzato mediante stampaggio di materiale termoplastico ed è dotato di una flangia in corrispondenza di una sua estremità, al fine di facilitare il suo fissaggio in corrispondenza della relativa apertura passante 3, 4, 5, 6, mediante cucitura, incollaggio o saldatura.
Ciascun elemento tubolare 11 può essere montato sia all’esterno che all’interno della giacca in corrispondenza del perimetro dell’apertura per il passaggio attraverso la superficie, o in prossimità di esso.
Inoltre, gli elementi tubolari 11 sono realizzati in materiale impermeabile e flessibile per evitare il passaggio di acqua e di aria all’interno della giacca e per essere ripiegati al suo interno quando il dispositivo di sicurezza non è installato.
La possibilità di poter ripiegare tali elementi tubolari 11, all’interno della giacca, oltre ad una necessità puramente estetica che permette di nasconderli all’interno della superficie di copertura rendendoli invisibili dall’esterno, evita che essi possano ostruire i movimenti dell’utilizzatore. Inoltre, la lunghezza di tali elementi sostanzialmente tubolari 11 è scelta, unitamente alla relativa flessibilità e impermeabilità, in modo tale che durante l’uso, ovvero quando gli elementi nastriformi 22 di vincolo del dispositivo di sicurezza 20 sono inseriti entro tali elementi tubolari 11, opportunamente protesi esternamente dall’indumento 10, ciascun elemento tubolare 11 possa ripiegarsi, seguendo il relativo elemento nastriforme 11. Così facendo, grazie alle anse che si formano, ciascun elemento tubolare 11 costituisce una sorta di labirinto per l’acqua o l’aria che eventualmente potrebbero infilarsi nella estremità libera di ciascun elemento tubolare 11.
Ciò rende non necessario prevedere una chiusura a tenuta delle aperture passanti 3, 4, 5, 6 quando il relativo elemento nastriforme di vincolo 22 viene inserito attraverso di esse.
Secondo una forma di realizzazione preferita del presente trovato, gli elementi sostanzialmente tubolari 11 sono realizzati con materiali sintetici quali ad esempio materiali plastici, polimerici quali ad esempio PVC, PET, poliuretano (PU, TPU), gomma siliconica, e simili, che consento di ottenere allo stesso tempo le caratteristiche di impermeabilità, leggerezza e flessibilità.
Secondo una forma di realizzazione preferita gli elementi sostanzialmente tubolari 11 sono vincolati in corrispondenza del perimetro di ciascuna apertura 3, 4, 5 e 6 in corrispondenza della superficie interna della giacca e si estendono all’esterno di essa.
In condizione operativa, vale a dire quando l’utilizzatore decide di usare l’indumento 1 insieme al dispositivo di sicurezza 20 gli elementi tubolari 11 sono estesi all’esterno della giacca e consentono il passaggio attraverso di essi, e quindi attraverso la corrispondente apertura 3, 4, 5 e 6, degli elementi di vincolo 22 del dispositivo di sicurezza 20.
Come visibile in figura 3, gli spallacci 25 e 26 sono inseriti all’interno degli elementi tubolari 11 e passano attraverso la superficie della giacca mediante le corrispondenti aperture superiori 3 e 4.
In modo analogo, le cinghie ventrali 23 e 24 sono inserite all’interno degli elementi tubolari 11 e passano attraverso la superficie della giacca mediante le corrispondenti aperture inferiori 5 e 6.
Si osservi che la lunghezza, la flessibilità e l’impermeabilità degli elementi tubolari 11, come già accennato, fanno si che tali elementi tubolari 11, arcuandosi durante l’uso a seguire le curve dei relativi elementi nastriformi 22, costituiscono una sorta di labirinto per l’acqua e l’aria che eventualmente penetrassero dalla estremità libera, ovvero quella non vincolata all’indumento 1, di tali elementi tubolari 11.
La figura 4 mostra in dettaglio l’inserimento della cinghia 24 all’interno dell’elemento tubolare 11 posto in corrispondenza dell’apertura 6.
Quando l’utilizzatore ritiene non necessario l’utilizzo del dispositivo di sicurezza 20, egli procede alla sua rimozione sfilando le cinghie 23 e 24 e gli spallacci 25 e 26 all’esterno della giacca e porta gli elementi tubolari 11 in una posizione non operativa in cui sono ripiegati all’interno della giacca, come illustrato in figura 5.
Così facendo, gli elementi tubolari non sporgono dalla superficie della giacca evitando di costituire impedimento ai movimenti dell’utilizzatore ed evitando il fastidioso quanto pericoloso effetto sventolio, soprattutto alle alte velocità.
L’indumento secondo il presente trovato comprende, inoltre, mezzi di chiusura temporanea delle aperture passanti 3, 4, 5 e 6 atti ad impedire l’ingresso indesiderato, in particolare di liquidi e di aria, all’interno dell’indumento, quando gli elementi tubolari 11 sono ripiegati internamente. Infatti, soprattutto quando il dispositivo di sicurezza non è vincolato all’indumento e gli elementi tubolari 11 possono quindi essere ripiegati al suo interno, come illustrato in figura 5, è possibile che avvenga il passaggio di liquidi e di aria attraverso le aperture 3, 4, 5 e 6 dall’esterno all’interno della giacca.
Per questo motivo, l’indumento secondo il presente trovato è dotato di mezzi in grado di chiudere temporaneamente il passaggio attraverso la superficie dell’indumento, non mostrati nelle figure allegate, assicurando la perfetta impermeabilizzazione sia ai liquidi che all’aria.
Tali mezzi di chiusura temporanea sono atti a determinare un vincolo di tipo reversibile, quali ad esempio bottoni a pressione o magnetici, lembi di velcro, e simili, e sono disposti in corrispondenza di ciascuna apertura 3, 4, 5 e 6 per inibire il passaggio attraverso di esse. Secondo una forma di realizzazione alternativa, i mezzi di chiusura del passaggio attraverso la superficie dell’indumento sono disposti sugli elementi tubolari 11, al fine di impedire il passaggio al proprio interno.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Indumento (1) per utenti di mezzi di trasporto privi di abitacolo, comprendente almeno una superficie di copertura dell’utente e mezzi per l’accoppiamento a detta almeno una superficie di copertura di almeno un dispositivo di sicurezza amovibile (20) del tipo dotato di una porzione gonfiabile e di elementi sostanzialmente nastriformi di vincolo (22), caratterizzato dal fatto che detti mezzi per l’accoppiamento comprendono almeno un’apertura passante (3, 4, 5, 6), ricavata in detta superficie di copertura, per l’inserimento reversibile di almeno uno di detti elementi sostanzialmente nastriformi di vincolo (22).
  2. 2. Indumento secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti elementi nastriformi (22) di vincolo sono scelti tra cinghie (23, 24), spallacci (25, 26), cordini, fettucce, lembi sovrapponibili.
  3. 3. Indumento secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detti mezzi per l’accoppiamento comprendono almeno due aperture (3, 4, 5, 6) passanti su detta superficie di copertura di detto indumento.
  4. 4. Indumento secondo la rivendicazione 3, in cui dette almeno due aperture (3, 4, 5, 6) sono ricavate nella porzione anteriore, o nella porzione posteriore (7), o ai lati di detto indumento.
  5. 5. Indumento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi (11) di protezione dalle intemperie per detta almeno una apertura passante (3, 4, 5, 6).
  6. 6. Indumento secondo la rivendicazione 5, in cui detti mezzi (11) di protezione dalle intemperie comprendono almeno un elemento sostanzialmente tubolare, proteso esternamente da detta superficie di copertura, per l’inserimento temporaneo di almeno uno di detti elementi nastriformi di vincolo (22).
  7. 7. Indumento secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detto almeno un elemento sostanzialmente tubolare è disposto ad una sua base in corrispondenza del perimetro di detta almeno un’apertura passante (3, 4, 5 e 6), detto almeno un elemento tubolare essendo dotato di sezione trasversale avente forma sostanzialmente uguale a detta almeno un’apertura.
  8. 8. Indumento secondo la rivendicazione 6 o 7, in cui detto almeno un elemento sostanzialmente tubolare è vincolato in corrispondenza della porzione interna di detta superficie di copertura e si estende all’esterno di quest’ultima passando attraverso detta almeno un’apertura passante (3, 4, 5 e 6).
  9. 9. Indumento secondo la rivendicazione 6, 7 o 8 in cui detto almeno un elemento sostanzialmente tubolare è ripiegabile all’interno di detta superficie di copertura.
  10. 10. Indumento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 5 a 9, in cui detti mezzi (11) di protezione dalle intemperie sono realizzati in materiale impermeabile.
  11. 11. Indumento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 5 a 10, in cui detti mezzi (11) di protezione di detti mezzi per il passaggio attraverso la superficie di detto indumento sono realizzati in materiale flessibile.
  12. 12. Indumento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di chiusura temporanea di detta almeno una apertura passante.
  13. 13. Indumento secondo la rivendicazione 12 in cui detti mezzi di chiusura temporanea sono scelti tra elementi magnetici, elementi vincolabili a pressione, elementi di velcro.
  14. 14. Indumento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di vincolo addizionali (30) di detto indumento a detto almeno un dispositivo di sicurezza (20).
  15. 15. Indumento secondo la rivendicazione 14 in cui detti mezzi di vincolo addizionali (30) sono scelti tra elementi magnetici, elementi vincolabili a pressione, bottoni, elementi di velcro.
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