ITMI20091253A1 - Dispositivo per la marcatura di superfici - Google Patents

Description

Descrizione

Dispositivo per la marcatura di superfici

La presente invenzione ha per oggetto un dispositivo per marcare superfici di pezzi con caratteri e linee.

È noto dallo stato anteriore deila tecnica di marcare con lettere, simboli o numeri, ad esempio grandi profilati tagliati su misura, allo scopo di riconoscere così i pezzi tagliati e per facilitare il montaggio di questi pezzi in strutture portanti che sono composte da numerosi profilati d’acciaio,

È noto dallo stato anteriore della tecnica di usare per le procedure di marcatura ad esempio dei dispositivi di punzonatura, nei quali i caratteri di marcatura predefiniti vengono spinti con notevole energia contro la superfìcie da marcare.

In molti settori della tecnica à ̈ però indesiderato applicare i caratteri di marcatura con sistemi di punzonatura.

Utilizzando invece la testa dì una foratrice, rispettivamente di una fresatrice, movibile lungo due assi cartesiani X e Y, allo scopo di generare così le operazioni di marcatura con sagoma desiderata, sarà indispensabile far traslare masse notevoli lungo i due assi cartesiani X, Y e, tenendo presente le notevoli inerzie, le sagome da realizzare che possono comprendere anche le immagini di marchi figurati, non risultano sempre ben definite.

È pertanto scopo della presente invenzione di proporre un dispositivo di marcatura con il quale sia possibile ovviare agli inconvenienti appartenenti allo stato anteriore della tecnica, permettendo di utilizzare un dispositivo molto leggero traslabile in modo comandato lungo due assi, cioà ̈ un asse Y e un asse rotatorio, per realizzare sul pezzo delle sagome desiderate, sotto forma di lettere, cifre o marchi.

Tale scopo viene raggiunto con un dispositivo per la marcatura di superfici, comprendente un cono da introdurre nella sede di un mandrino, traslabile in modo comandato lungo guide parallele della macchina utensile e azionabile con movimento rotatorio controllato, prevedendo che il cono sia solidale con una flangia munita di asole attraversate da viti e collegate con un involucro posizionarle che accoglie i mezzi di azionamento di un utensile, che la flangia accoglie una scala millimetrica di precisione e che il corpo della scatola presenta varie tacche che non coincidono con l’asse di mezzeria (X) della scatola, rispettivamente dell'utensile.

Ulteriori vantaggi e caratteristiche risultano dalla seguente descrizione, dalle sottorivendicazioni nonché dai disegni allegati.

L’oggetto, concepito secondo la presente invenzione, sarà ora descritto più dettagliatamente e illustrato tramite una forma di esecuzione data solo a titolo d'esempio nei disegni allegati, nei quali:

la figura 1 mostra in vista frontale il dispositivo di marcatura secondo la presente invenzione;

la figura 2 mostra in sezione longitudinale il dispositivo secondo la figura 1 ;

la figura 3 mostra una vista dall'alto sul dispositivo illustrato nelle figure 1 e 2;

la figura 4 mostra schematicamente la turbina dì azionamento dell'utensile nonché le condotte per l’alimentazione di aria compressa; e

la figura 5 mostra un’ulteriore forma di esecuzione del dispositivo realizzato secondo l'invenzione.

Come si può rilevare dalla figura 1, un tradizionale cono 1 à ̈ supportato da un tradizionale mandrino 2 di una macchina utensile, ed à ̈ traslabile in modo comandato nel senso indicato in figura 1 dalla doppia freccia (f), lungo guide parallele 3, note in macchine utensili.

Il cono 1 à ̈ solidale con una flangia 4 che presenta una scala 5 millimetrica dì precisione.

Ovviamente, la scala millimetrica potrà essere sostituita anche con una scala in pollici.

Con la flangia 4 risulta collegata una scatola 6 che presenta una tacca 7 di riferimento che definisce il punto 7, il quale non coincide con l’asse longitudinale X della scatola 6 nonché dell<’>utensile 8, costituito ad esempio da uno stelo di fresatura o di foratura.

Dalla figura 1 sì può chiaramente rilevare che l’asse longitudinale X’ del cono 1 non coincide con l’asse X della flangia 4 e della scatola 6 nonché dell’utensile 8.

Questo disassamento (a) diventa possibile grazie al fatto che la scatola 6 e pertanto l’utensile 8 siano fatti traslare rispetto alla flangia 4 e rispetto al cono 1 .

Per poter eseguire questa traslazione degli assi Χ', X basta allentare le viti 9 che attraversano asole 14 praticate nella flangia 4 per ottenere lo spostamento degli assi X, X’ come indicato in figura 1 con (a).

Grazie alla possibilità di conferire all’utensile 8 un movimento rotatorio intorno all’asse X’ e grazie allo sfasamento (a), l’utensile 8 potrà eseguire anche un movimento rotatorio intorno aìl’asse X’.

Dalla figura 2 si può rilevare il mandrino 2 della macchina utensile, mandrino che à ̈ traslabile in modo comandato anche nel senso indicato dalla freccia (f).

Inoltre, si può rilevare in sezione il cono 1, inserito in una nota sede di un mandrino 2 e si nota anche la flangia 4.

Per motivi di chiarezza, in figura 2 non sono state illustrate le viti 9.

La scatola 6 presenta all'interno una camera 10, nella quale sbocca una condotta 11 che si prolunga nel cono 1 e che serve per alimentare alla camera 10 del lubrificante o un fluido di raffreddamento.

Attraverso la condotta 11, oltre al lubrificante può essere alimentata anche aria compressa, idonea per attivare una turbina pneumatica, indicata con il riferimento 12 in figura 2 e prevista per la messa in rotazione dell'utensile 8.

L’aria compressa alimentata fuoriesce dall’interno della scatola 6 in prossimità di un morsetto 13 previsto per accogliere l’utensile 8. La corrente di aria compressa fuoriuscente viene sfruttata in modo originale per liberare l’utensile 8 da eventuali depositi di trucioli.

Dalla figura 3 si può rilevare il dispositivo 6 a forma di scatola in vista dall’alto. Chiaramente, si può rilevare il cono 1 collegato con la flangia 4, la quale con l’ausilio delle viti 9 risulta collegata con il corpo della scatola 6.

La flangia 4 presenta asole 14 che accolgono le viti 9. Grazie alla previsione di queste asole diventa possibile effettuare uno spostamento del corpo della scatola 6 rispetto alla flangia 4. Grazie alla possibilità di conferire all’utensile 8 un movimento rettilineo, come indicato con (f) nelle figure e grazie alla possibilità di conferire all’utensile un movimento rotatorio comandato intorno all’asse X’ à ̈ possibile realizzare sul pezzo incisioni di qualsiasi tipo che caratterizzano il pezzo.

Considerando che in certi casi non à ̈ permessa una lavorazione dei pezzo ad asportazione di trucioli al posto della turbina 12 si potrebbe anche prevedere un dispositivo a martellamento che potrebbe conferire all’utensile 8 un movimento alternativo in su e in giù, realizzando così scritte alfanumeriche sul pezzo senza alcuna asportazione di trucioli. Dalla figura 4 si può rilevare in dettaglio la parte anteriore del dispositivo, rispettivamente della scatola 6.

È chiaramente rilevabile la turbina 12 prevista per azionare il morsetto 13 che accoglie l’utensile 8.

La turbina viene azionata con aria compressa alimentata lungo la condotta 11.

Attraverso una condotta 25 l’aria compressa fuoriesce dalla turbina 12 come indicato mediante la freccia (f) in figura 4 e lungo la condotta 21 raggiunge la camera 26 formata all’interno della guaina 20 raffreddando così il morsetto 13 nonché l’utensile 8 e asportando contemporaneamente i trucioli che durante la lavorazione si formano sulla superfìcie del pezzo P.

Dalle figure allegate si può inoltre rilevare che il morsetto 13 nonché l’utensile 8 sono parzialmente alloggiati in una camera 26 delimitata dalla guaina 20 esterna. Alla camera 26, con l’ausilio di una condotta 21 viene alimentata l’aria compressa di scarico della turbina che funge sia da fluido di raffreddamento per l’utensile come pure anche come corrente di pulizia della zona trovantesi sul pezzo P in prossimità dell’utensile 8.

Vantaggiosamente, l’utensile 8 segue anche una superficie deformata o bombata di un pezzo P, grazie al molleggio garantito da un gas, ad esempio azoto precompresso, contenuto in una camera 27 del dispositivo (figura 5).

Quindi si crea un molleggio, atto a seguire perfettamente la deformazione del pezzo da marcare mediante una molla di azoto sotto pressione, indicato nella posizione 27 della figura 5 che tiene il dispositivo a costante contatto con il pezzo tramite il collare 20 (figura 4), permettendo anche di eseguire la marcatura a profondità costante.

Claims (5)

1. Rivendicazioni 1 . Dispositivo per la marcatura di superfici, comprendente un cono da introdurre nella sede di un mandrino traslabile in modo comandato lungo guide parallele della macchina utensile e azionabile con movimento rotatorio controllato, caraterizzato dal fatto che il cono à ̈ solidale con una flangia (4) munita di asole, attraversate da viti e collegate con un involucro posizionabile che accoglie i mezzi di azionamento di un utensile e che la flangia (4) accoglie una scala millimetrica di precisione e che il corpo della scatola presenta una tacca che non coincide con l’asse di mezzeria (X) della scatola, rispettivamente dell’utensile.
2. 2. Dispositivo per la marcatura di superfici, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la scatola (6) presenta all’interno una camera (10) alla quale attraverso una condotta (11) viene alimentata aria compressa, destinata ad attivare una turbina pneumatica (12) per la messa in rotazione dell’utensile (8).
3. 3. Dispositivo per la marcatura di superfici, secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che nella camera (10) della scatola (6) sbocca una condotta (11) per l'alimentazione di un lubrificante, rispettivamente di aria compressa.
4. 4. Dispositivo per la marcatura di superfici, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la scatola (6) presenta all'interno una camera (10) che accoglie un dispositivo ad impatto per realizzare un movimento ad impatto per l’utensile.
5. 5. Dispositivo per la marcatura di superfici, secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che presenta un sistema di molleggio, atto a seguire deformazioni del pezzo da marcare, formato da una molla costituita da gas compresso, contenuto in una camera (27), in modo da tenere l’utensile a costante contatto con il pezzo tramite un collare (20), permettendo di eseguire una marcatura sul pezzo a profondità costante.