MECCANISMO PER LA MOVIMENTAZIONE DI ANTE COMPLANARI DI UN MOBILE.
* ;CAMPO DELL'INVENZIONE ;La presente invenzione rientra nel campo dei meccanismi per la movimentazione di ante di articoli di arredamento quali possono essere mobili, scaffali o simili. In particolare la presente invenzione à ̈ relativa ad un meccanismo per la movimentazione di almeno due ante complanari di un mobile. L'invenzione à ̈ altresì relativa ad un mobile comprendente un meccanismo per la loro movimentazione secondo la presente invenzione. ;STATO DELLA TECNICA ;Nel corso degli ultimi anni il mercato ha visto un aumento della richiesta di mobili con ante complanari in cui l’apertura delle ante avviene per scorrimento anziché attraverso la classica rotazione intorno a cardini ad assi verticali. Nella maggior parte dei casi le ante sono movimentate attraverso meccanismi di movimentazione che consentono alle due ante di muoversi reciprocamente da una posizione di chiusura ad una posizione di apertura in corrispondenza della quale un’anta assume una posizione frontale all’altra anta. ;Un esempio di tali meccanismi di movimentazione à ̈ descritto nella domanda di brevetto FR2603939. In dettaglio in questa soluzione il meccanismo comprende una coppia di guide inferiori e una coppia di guide superiori collegate al fondo e al soffitto del vano interno di un mobile chiudibile/apribile dalle ante. Il meccanismo comprende delle staffe scorrevoli sulle guide attraverso opportuni elementi di scorrimento. Le coppie di guide sopra indicate comprendono ciascuna una prima guida anteriore rettilinea e una seconda guida posteriore definita da un tratto rettilineo, parallelo alla guida anteriore, terminante con una estremità incurvata divergente rispetto alla guida anteriore. Il meccanismo comprende inoltre elementi di guida trasversali i quali hanno la funzione di spostare trasversalmente le staffe di collegamento durante lo scorrimento delle medesime lungo le guide. ;Questa soluzione, come altre concettualmente simili, richiede svantaggiosamente un elevato numero di elementi per la realizzazione del meccanismo. Tale aspetto risulta molto critico sia in termini di costi che in termini di affidabilità in quanto l’elevato numero di componenti incrementa notevolmente il rischio di possibili rotture complicando considerevolmente eventuali operazioni di manutenzione. Inoltre l’impiego di un gruppo di guida superiore e di un gruppo di guida inferiore aumenta svantaggiosamente anche i tempi di installazione del meccanismo e quindi di realizzazione del mobile. ;Pertanto esiste la necessità di disporre di nuovi meccanismi di movimentazione che consentano di superare i limiti e gli inconvenienti che accompagnano le soluzioni tecniche attuali. In particolare risulta evidente la necessità di disporre di meccanismi di movimentazione formati da un numero contenuto di elementi che siano affidabili e di facile realizzazione a costi relativamente competitivi. ;SOMMARIO ;Oggetto della presente invenzione à ̈ quello di fornire un meccanismo per la movimentazione di ante di un mobile o di un simile articolo che consenta di superare gli inconvenienti della tecnica nota. In particolare compito della presente invenzione à ̈ quello di fornire un meccanismo di movimentazione che sia formato da un numero relativamente ridotto di componenti e che sia affidabile, di facile realizzazione a costi competitivi. ;Il meccanismo secondo la presente invenzione comprende un primo e un secondo pattino di movimentazione operativamente collegati rispettivamente ad una prima anta e ad una seconda anta di detto mobile. Almeno uno di detti pattini, preferibilmente entrambi, comprende un carro principale provvisto di un primo assale e di un secondo assale collegati rigidamente ad un telaio. Tale carro principale comprende mezzi di movimentazione in forma di ruote che ne consentono una movimentazione lungo una direzione longitudinale definita da una prima e una seconda guida longitudinali collegabili ad una superficie di collegamento di un mobile. ;Detto almeno un pattino di movimentazione comprende una staffa di aggancio destinata ad essere collegata ad una corrispondente anta. La staffa à ̈ collegata al primo assale e al secondo assale del carro principale rispettivamente attraverso un primo e un secondo cursore i quali consentono una traslazione e una rotazione della staffa stessa rispetto al carro principale. Il meccanismo di movimentazione comprende altresì mezzi di guida operativamente collegati alla staffa per determinare detta traslazione e detta rotazione durante il movimento del carro principale. ;Secondo la presente invenzione il movimento della staffa di aggancio e dunque dell’anta ad essa collegata à ̈ determinato dalla combinazione dei movimenti del carro principale lungo le guide e dal movimento della staffa di aggancio, rispetto al carro stesso, consentito dai due cursori e governato dai mezzi di guida collegati operativamente alla staffa stessa. E’ evidente che il meccanismo realizza la movimentazione delle ante attraverso un numero considerevolmente limitato di componenti con ovvi vantaggi in termini di affidabilità di funzionamento e di costi finali di realizzazione. ;Secondo un primo aspetto della presenta invenzione, i mezzi di guida della staffa di aggancio comprendono un elemento di guida collocato fra le due guide longitudinali e comprendente una prima e una seconda scanalatura sagomata. I mezzi di guida comprendono un primo e un secondo rullo di guida collegati rispettivamente al primo cursore e al secondo cursore della staffa di aggancio. Il primo rullo di guida à ̈ inserito in modo girevole nella prima scanalatura di guida, mentre il secondo rullo à ̈ inserito in modo girevole nella seconda scanalatura. Attraverso questa soluzione, l’interazione fra i rulli di guida e le corrispondenti cavità determinano il movimento della staffa di aggancio rispetto al carro principale. A sua volta il movimento della staffa si traduce nel movimento dell’anta ad essa collegata. ;Secondo un altro aspetto della presente invenzione il meccanismo di movimentazione comprende mezzi elastici operativamente interposti fra il carro principale e la staffa di aggancio in modo da esercitare una forza di contrasto che si oppone allo spostamento della staffa rispetto al carro. Questa soluzione consente vantaggiosamente di stabilizzare il movimento della staffa stessa con ovvi vantaggi in termini di praticità d’uso del meccanismo. ;Secondo una forma di realizzazione preferita dell’invenzione, il meccanismo comprende un primo profilo di supporto che definisce detta prima guida longitudinale ed un secondo profilo di supporto che definisce la seconda guida longitudinale. Tali profili di supporto sono collegabili alla superficie di collegamento del mobile in modo che detta prima guida longitudinale risulti speculare a detta seconda guida longitudinale. ;Sempre secondo una forma di realizzazione preferita, i mezzi di movimentazione in forma di ruota comprendono una prima coppia di ruote principali ciascuna delle quali imperniata su uno dei lati longitudinali del telaio del carro in posizione vicinale al primo assale. I mezzi di movimentazione comprendono altresì una seconda coppia di ruote principali ciascuna imperniata su un lato longitudinale del carro in posizione vicinale al secondo assale. Le ruote principali sono imperniate ai relativi fianchi del telaio in modo da ruotare intorno ad un asse sostanzialmente parallelo a quello degli assali del carro. La prima guida longitudinale comprende una prima superficie di appoggio sulla quale appoggiano le ruote principali del carro imperniate su un primo fianco longitudinale. Analogamente la seconda guida longitudinale comprende una seconda superficie di appoggio sulla quale appoggiano le ruote principali del carro imperniate sul secondo fianco longitudinale del carro. ;I mezzi di movimentazione in forma di ruote comprendono una prima coppia di ruote di contrasto ciascuna delle quali imperniate su un relativo fianco longitudinale in posizione vicinale al primo assale. I mezzi di movimentazione comprendono altresì una seconda coppia di ruote di contrasto ciascuna delle quali imperniata ad un fianco longitudinale del carro in posizione vicinale al secondo assale. Ciascuna delle ruote di contrasto à ̈ imperniata al relativo fianco in modo da presentare un asse di rotazione ortogonale all’asse di rotazione delle ruote principali del carro. La prima guida longitudinale comprende una prima superficie di contrasto (sostanzialmente ortogonale alla prima superficie di appoggio) sulla quale appoggiano in rotolamento le ruote di contrasto imperniate su detto primo fianco longitudinale del carro, mentre la seconda guida longitudinale comprende una seconda superficie di contrasto (ortogonale alla seconda superficie di appoggio) sulla quale appoggiano in rotolamento le ruote di contrasto imperniate su detto secondo fianco longitudinale del carro. ;Secondo un altro aspetto della presente invenzione, la staffa di aggancio à ̈ formata da un profilo sostanzialmente a L comprendente un primo lato destinato ad essere collegato ad una corrispondente anta da movimentare e da un secondo lato sostanzialmente ortogonale al primo lato. Il primo e il secondo cursore della staffa sono rigidamente collegati ad una superficie del secondo lato in modo da assumere una posizione affacciata al primo lato. ;Secondo un ulteriore aspetto della presente invenzione, il carro principale comprende un primo e un secondo elemento trasversale che si sviluppano parallelamente al primo e al secondo assale in modo da collegare un primo fianco longitudinale del telaio del carro ad un secondo fianco longitudinale ad esso opposto. I mezzi elastici del meccanismo comprendono una prima molla elicoidale disposta intorno al primo elemento trasversale e una seconda molla elicoidale disposta intorno al secondo elemento trasversale. Più precisamente una prima estremità di tali molle appoggia contro un lato longitudinale del telaio del carro principale, mentre una seconda estremità delle molle, opposta alla prima, appoggia contro una barra di appoggio collegata alla staffa di aggancio. In dettaglio tale barra di appoggio si sviluppa longitudinalmente in posizione affacciata al primo lato della staffa stessa. ;Il primo e il secondo cursore comprendono preferibilmente una prima porzione e una seconda porzione reciprocamente adiacenti. Il primo e il secondo cursore comprendono ciascuno una prima bussola orientabile alloggiata in detta prima porzione ed una seconda bussola orientabile alloggiata in detta seconda porzione. Le bussole del primo cursore sono scorrevoli lungo il primo assale e consentono una rotazione del primo cursore rispetto allo stesso primo assale. Analogamente le bussole del secondo cursore sono scorrevoli lungo il secondo assale e consentono la rotazione del secondo cursore rispetto allo stesso secondo assale. In altre parole le bussole orientabili formano l'interfaccia cinematica fra gli assali e la staffa di aggancio in modo da consentire un movimento in rotazione della staffa di aggancio. ;La presente invenzione à ̈ anche relativa ad un mobile ad ante complanari volendo indicare con questa espressione un qualsiasi articolo per arredamento civile o industriale normalmente impiegabile in ambito domestico o lavorativo. Il mobile secondo l’invenzione comprende una struttura che definisce un vano di contenimento accessibile attraverso una apertura chiudibile/apribile per mezzo di almeno una prima e una seconda anta. Il mobile comprende vantaggiosamente un meccanismo di movimentazione secondo la presente invenzione per movimentare almeno detta prima e detta seconda anta fra una posizione caratteristica di una configurazione di chiusura ed una posizione caratteristica di una configurazione di apertura. ;Il meccanismo di movimentazione secondo l’invenzione può essere fissato ad una superficie di collegamento del mobile coincidente, ad esempio, con la porzione di mobile che delimita superiormente il vano (come schematizzato in figura 5) o in alternativa con quella che definisce il fondo del vano stesso. In entrambi i casi il meccanismo consente la movimentazione stabile di entrambe le ante per mezzo delle staffe di aggancio alle quali sono collegate. La struttura del meccanismo rendere vantaggiosamente inutile l’impiego di due gruppi di movimentazione (uno inferiore e uno superiore) come invece previsto nella maggior parte delle soluzione conosciute. ;ELENCO DELLE FIGURE ;Ulteriori caratteristiche e vantaggi saranno evidenti dalla seguente descrizione dettagliata di forme realizzati preferite del meccanismo di movimentazione secondo la presente invenzione illustrate a titolo esemplificativo e non limitativo negli uniti disegni in cui: ;- la figura 1 à ̈ una prima vista prospettica di un meccanismo di movimentazione secondo la presente invenzione in una prima configurazione operativa; ;- la figura 2 à ̈ una seconda vista prospettica del meccanismo di figura 1 in una seconda configurazione operativa; ;- la figura 3 à ̈ una vista in prospettiva di un carro del meccanismo di figura 1 ; - la figura 4 à ̈ una vista in pianta del carro di figura 3; ;- la figura 5 à ̈ una vista laterale del carro di figura 3; ;- la figura 6 à ̈ una vista in pianta del meccanismo in figura 1 ; ;- la figura 7 à ̈ una vista in pianta del meccanismo in figura 2; ;- la figura 8 à ̈ una vista in sezione secondo la linea VIII-VIII di figura 6; ;- la figura 9 à ̈ una vista prospettica di una staffa di aggancio del meccanismo in figura 1 ; ;- la figura 10 à ̈ una vista in pianta della staffa di figura 9; ;- la figura 11 à ̈ una vista laterale della staffa di figura 9; ;- la figura 12 à ̈ una prima vista in prospettiva di un pattino di movimentazione del meccanismo di figura 1 ; ;- la figura 13 à ̈ una vista in pianta del pattino di figura 12; ;- la figura 14 à ̈ una vista laterale del pattino di figura 12; ;- la figura 15 à ̈ una seconda vista in prospettiva de pattino di figura 12; ;- la figura 16 à ̈ una vista in pianta del pattino di figura 15; ;- la figura 17 à ̈ una prima vista in prospettiva relativa ad una seconda forma di realizzazione di un meccanismo di movimentazione secondo la presente invenzione; ;- la figura 18 à ̈ una prima vista in pianta del meccanismo di figura 17; ;- la figura 19 à ̈ una seconda vista in pianta del meccanismo di figura 17 in una diversa configurazione operativa; ;- la figura 20 à ̈ una vista in sezione secondo la linea XX-XX di figura 18. ;DESCRIZIONE DETTAGLIATA ;Con riferimento alle citate figure, il meccanismo di movimentazione 1 secondo l’invenzione può essere impiegato per la movimentazione di almeno due ante di un mobile o di un altro simile articolo di arredamento provvisto di ante. Il meccanismo 1 comprende un primo pattino di movimentazione 10 e un secondo pattino di movimentazione 20 per la movimentazione rispettivamente di una prima anta 201 e di una seconda anta 202 (vedi figura 6). Nella soluzione illustrata ciascun pattino di movimentazione 10,20 comprende un carro principale 11 formato da un telaio 13 provvisto di un primo assale (di seguito indicato anche come “assale anteriore 11 A") e di un secondo assale 11 B (di seguito indicato anche come “assale posteriore 11 B†) i cui assi 103 sono fra loro paralleli. Il telaio 13 comprende anche una coppia di fianchi longitudinali 13A.13B i quali collegano rigidamente gli assali 11 A,11 B. ;Il carro principale 11 à ̈ fornito di mezzi di movimentazione in forma di ruote che ne consentono la movimentazione lungo una prima 5A e una seconda guida longitudinale 5B che definiscono una direzione di movimentazione longitudinale 101. Le due guide longitudinali 5A,5B si sviluppano entrambe parallelamente a tale direzione longitudinale 101 e sono collegabili ad una superficie di collegamento 300 di un mobile (vedi figura 8). Tale superficie può coincidere, ad esempio, con la parte superiore (detta anche cappello) di un vano di un mobile destinato ad essere aperto/chiuso attraverso dette ante. ;Come più avanti meglio specificato, secondo l’invenzione le due guide longitudinali 5A,5B sono conformate in modo tale da impedire rotazioni del carro principale 11 intorno ad un asse ortogonale al piano individuato dalle due direzioni parallele lungo le quali si sviluppano le guide stesse. In altre parole le due guide 5A,5B interagendo con le ruote del carro 11 consentono a questo ultimo un solo grado di libertà di movimento in traslazione lungo la direzione longitudinale 101. ;Ciascuno dei due pattini 10,20 comprende una staffa di aggancio 40 destinata ad essere collegata ad una delle ante da movimentare 201 ,202. Più precisamente la staffa 40 del primo pattino 10 à ̈ collegabile ad una prima anta 201 del mobile, mentre la staffa 40 del secondo pattino 20 à ̈ collegabile ad una seconda anta 202 (vedi figura 6). Per tale collegamento possono essere impiegati vantaggiosamente tradizionali mezzi di fissaggio a vite o comunque altri mezzi funzionalmente equivalenti. ;La staffa di aggancio 40 à ̈ collegata al primo 11A e al secondo assale 11 B del relativo carro principale 11 attraverso un primo cursore 51 e un secondo cursore 52 che ne consentono una traslazione e una contestuale rotazione rispetto al carro stesso 11. In pratica i due cursori 51 ,52 sono configurati in modo tale da consentire due gradi di libertà di movimento alla staffa di aggancio 40 rispetto al carro 11. In dettaglio i due cursori 51 ,52 consentono uno scorrimento della staffa 40 lungo una direzione trasversale 102 (vedi figura 2) parallela agli assi dei due assali 11A.11 B. Allo stesso tempo essi sono configurati in modo tale da consentire una rotazione relativa della staffa 40 rispetto al carro 11 intorno ad un asse sostanzialmente ortogonale ad un piano definito dagli stessi assi 103 dei due assali 11A.11B. ;Il meccanismo di movimentazione 1 secondo l’invenzione comprende mezzi di guida 9,81 ,82 i quali agiscono sulla staffa di aggancio 40 per comandarne la traslazione e la rotazione durante il movimento del carro principale 11 lungo la direzione longitudinale 101. Nella fattispecie illustrata nelle figure, i mezzi di guida comprendono un corpo principale di guida 9 il quale si colloca operativamente fra la prima 5A e la seconda guida 5B. il corpo di guida 9 comprende una prima 61 e una seconda scanalatura 62 in ciascuna delle quali à ̈ inserito un rullo di guida 81,82 collegato ad uno dei due cursori 51,52 della staffa di aggancio 40. Più precisamente un primo rullo di guida 81 à ̈ collegato al primo cursore 51 e inserito in modo girevole nella prima scanalatura sagomata 61, mentre un secondo rullo di guida 82 à ̈ collegato al secondo cursore 52 e inserito in modo girevole nella seconda scanalatura sagomata 62. ;La posizione assunta dai rulli di guida 81,82 all’interno nelle corrispondenti scanalature sagomate 61,62 determina la posizione della staffa di aggancio 40 rispetto al relativo carro principale 11. In altre parole l’interazione fra i rulli 81,82 e le corrispondenti scanalature 61,62 determinano una roto-traslazione della staffa di aggancio 40 rispetto al carro principale 11 durante lo spostamento del carro stesso lungo la direzione longitudinale 101. A sua volta la combinazione fra il movimento longitudinale del carro 11 e la roto-traslazione della staffa di aggancio 40 determina lo spostamento dell’anta 201 ,202 collegata alla staffa stessa. ;Le figure 1 e 2 sono viste prospettiche di un meccanismo di movimentazione 1 secondo la presente invenzione. Più precisamente la figura 1 illustra il meccanismo 1 in una configurazione tale per cui le due ante 201,202 risultano complanari ossia in posizione tale da chiudere il vano del mobile per il quale sono previste. La figura 2 illustra invece il meccanismo 1 durante uno spostamento del primo pattino 10 finalizzato a spostare la prima anta 201 in posizione affacciata alla seconda anta come più avanti descritto. Per descrivere la struttura e il funzionamento del meccanismo 1, in seguito verrà fatto riferimento unicamente per semplicità solo al primo pattino 10, ma le soluzioni tecniche e le considerazioni di seguito descritte sono da considerarsi valide anche per il secondo pattino 20. In pratica i due pattini 10,20 risultano strutturalmente e funzionalmente equivalenti. Le figure da 3 a 5 sono viste, secondo diversi punti di osservazione, di un carro principale 11 di un pattino di movimentazione 10,20 secondo la presente invenzione. Come illustrato il carro 11 comprende una prima coppia di ruote principali 31 (di seguito indicate anche come ruote principali anteriori 31) e una seconda coppia di ruote principali 32 (di seguito indicate anche come ruote principali posteriori 32). Le due ruote principali anteriori 31 sono imperniate ciascuna su un fianco longitudinale 13A,13B del telaio 13 in posizione vicinale al primo assale 11 A, mentre quelle posteriori 32 sono imperniate in posizione vicinale al secondo assale 1 1 B. Le ruote principali sia anteriori 31 che posteriori 32 sono imperniate ai fianchi 13A.13B del telaio 13 in modo da presentare un asse di rotazione T1 sostanzialmente parallelo all’asse 103 degli assali 11A.11B. ;Con riferimento alle figure 3 e 4, il carro principale 11 comprende anche prima coppia di ruote di contrasto 35 (di seguito indicate anche come ruote anteriori di contrasto 35) e una seconda coppia di ruote di contrasto 36 (di seguito indicate anche come ruote posteriori di contrasto 36). Sia le ruote di contrasto anteriori 35 che quelle posteriori 36 sono imperniate ciascuna su un fianco longitudinale 13A.13B del telaio 13 in modo da presentare un asse di rotazione T2 sostanzialmente ortogonale al piano definito dagli assi dei due assali 11A.11B ossia ortogonale all’asse delle ruote principali 31,32. Come evidente dalla vista in pianta di figura 4, le ruote anteriori di spinta 35 sono imperniate ai fianchi 13A.13B del telaio 13 in posizione vicinale all’assale anteriore 11 A, mentre quelle posteriori 36 sono imperniate in posizione vicinale all’assale posteriore 11 B. ;Con riferimento ancora alle figure 3 e 4, il carro principale 11 comprende due elementi trasversali 16A.16B che si sviluppano parallelamente al primo assale 11A e al secondo assale 11 B. Tali elementi trasversali 16A.16B, ad esempio in forma di perno, collegano i due fianchi longitudinali 13A.13B del telaio 13 e definiscono al contempo una sede per una molla elicoidale 98A.98B la cui funzione à ̈ più avanti descritta in dettaglio. ;Con riferimento alla vista laterale di figura 5, le ruote principali anteriori 31 e le ruote principali posteriori 32 sono imperniate ai fianchi longitudinali 13A.13B del telaio 13 ad una certa distanza da un piano di riferimento R1 (in linea tratteggiata) individuato dagli assi 103 dei due assali 1 1 A,11 B. In questo modo il telaio 13 (e quindi i due assali 11A.11B) risulta distanziato dal piano di movimentazione su cui appoggiano le ruote principali 31 ,32. Le ruote di contrasto anteriori 35 e quelle di contrasto posteriori 36 sono invece disposte in modo da emergere lateralmente rispetto ai fianchi longitudinali 13A.13B del telaio 13. Più precisamente le ruote di contrasto 35,36 risultano in posizione sollevata rispetto al piano di riferimento R2 (in linea tratteggiata) su cui sono destinate ad appoggiare le ruote principali anteriori 31 e quelle posteriori 32. ;Le figure 6 e 7 sono viste in pianta del meccanismo di movimentazione 1 rispettivamente nella configurazione operativa illustrata in figura 1 e nella configurazione operativa illustrata in figura 2. In particolare le figure 6 e 7 consentono di osservare la conformazione del corpo principale di guida 9 ossia la conformazione delle scanalature 61,62 all’interno dei quali sono inseriti i rulli di guida 81,82 collegati ai due cursori 51,52 della staffa di aggancio 40. Il corpo di guida 9 presenta una struttura prismatica che si sviluppa longitudinalmente e che risulta definita da una superficie di base 9A, una coppia di superfici laterali 9B e una superficie scanalata 9C dalla quale si sviluppano, verso la superficie di base 9A, le due scanalature 61 ,62 (vedi figura 8). ;Come illustrato, la prima scanalatura 61 presenta un tratto centrale 61 A sostanzialmente parallelo alla direzione longitudinale 101 e due tratti terminali 61 B sagomati i quali risultano simmetrici rispetto al tratto centrale 61 A. Analogamente la seconda scanalatura 62 presenta anch’essa un tratto centrale 62A rettilineo e parallelo a quello della prima scanalatura 61 A nonché due tratti inclinati 62B simmetrici rispetto a quello centrale 62A. ;Con riferimento al primo pattino 10, la forma e lunghezza dei tratti sagomati della prima scanalatura 61 B e l'inclinazione e la lunghezza dei tratti inclinati 62B della seconda scanalatura 62 sono definiti in modo tale che al movimento del carro principale 11 del primo pattino 10 corrisponda una roto-traslazione della relativa staffa di aggancio 40 tale da spostare la prima anta 201. Più precisamente lo spostamento della prima anta 201 avviene da una prima posizione (figura 6) per la quale le due ante 201,202 sono complanari, ad una seconda posizione (non illustrata) per la quale le due ante 201,202 risultano parallele, ma non complanari. Una volta raggiunta questa seconda posizione, i tratti centrali 61A,62A delle due scanalature 61,62 consentono una ulteriore traslazione longitudinale (secondo la direzione con riferimento 101) della staffa di aggancio 40 che si traduce in un movimento della prima anta 201 dalla seconda posizione fino ad una terza posizione (non illustrata) al raggiungimento della quale le due ante 201,202 risulteranno affacciate. ;Con riferimento alla vista in sezione di figura 8, il meccanismo di movimentazione 1 comprende un primo profilo di supporto 71 e un secondo profilo di supporto 72 i quali configurano rispettivamente la prima 5A e la seconda guida di movimentazione 5B. I due profili 71 ,72 sono forniti di una superficie di appoggio 55 destinata ad essere collegata alla superficie di collegamento 300 (indicata in figura 5 con linea tratteggiata) del mobile, ad esempio al di sopra del cappello che delimita superiormente il vano chiudibile dalle due ante 201 ,202. I profili 71 ,72 possono essere collegati alla superficie di appoggio 300 attraverso dei mezzi di collegamento 70 ad esempio a vite o con altri mezzi funzionalmente equivalenti. Come visibile chiaramente da figura 8, la prima guida 5A comprende una prima superficie di appoggio 6A sulla quale appoggiano le ruote principali 31 ,32 imperniate su un primo fianco longitudinale 13A del telaio 13 del carro 11 , mentre la seconda guida 5B comprende una seconda superficie di appoggio 6B sul quale appoggiano le ruote di movimentazione 31 ,32 imperniate sull’altro fianco longitudinale 13B. La prima guida 5A comprende anche una prima superficie di contrasto 17A su cui appoggiano in rotolamento le ruote di spinta 35,36 imperniate sul primo fianco longitudinale 13A del carro 11 , mentre la seconda guida 5B comprende una seconda superficie di contrasto 17B su cui appoggiano in rotolamento le ruote di spinta 35,36 del secondo fianco longitudinale 13B. La prima superficie di contrasto 17A risulta sostanzialmente ortogonale alla prima superficie di appoggio 6A, così come la seconda superficie di contrasto 17B risulta sostanzialmente ortogonale alla seconda superficie di appoggio 6B. ;Secondo la soluzione appena sopra descritta, le ruote principali 31 ,32 rotolando sulle superfici di appoggio 6A,6B delle rispettive guide 5A,5B supportano il peso del pattino di movimentazione 10, delle ante 201 ,202 ad esso collegate nonché gli sforzi verticali applicati sulle stesse. Le ruote di spinta 35,36 rotolando sulle superfici di contrasto 17A.17B, contrastano invece gli sforzi trasversali a cui il carro 11 à ̈ sottoposto rendendone particolarmente stabile la movimentazione. In altre parole le ruote di spinta 35,36 mantengono il carro principale stabilmente orientato secondo la direzione longitudinale 101 impedendone la rotazione. ;Sempre con riferimento a figura 8, i profili di supporto 71 ,72 sono configurati in modo tale che le guide longitudinali 5A,5B presentino una sezione traversale (cioà ̈ ortogonale alla direzione longitudinale 101 ) di forma sostanzialmente a C. In pratica ciascuna guida 5A,5B oltre a comprendere una superficie di appoggio 6A.6B e una superficie di contrasto 17A.17B (ortogonale a quella di appoggio) comprende anche una superficie di vincolo 18 la quale risulta sostanzialmente ortogonale alla relativa superficie contrasto 17A.17B e sostanzialmente affacciata alla relativa superficie di appoggio 6A,6B. La superficie di vincolo 18 costringe le ruote di movimentazione 31 ,32 a restare costantemente in contatto con le relative superfici di appoggio 17B in modo da contrastando quelle sollecitazioni che tendono a sollevare il carro 11 dalle stesse superfici di appoggio. ;Con riferimento ancora a figura 5, i due profili di supporto 71,72 comprendono preferibilmente una prima porzione 77, che configura la relativa guida longitudinale 5A,5B e una seconda porzione 78 che configura una sede di alloggiamento per una porzione laterale del corpo di guida 9 del meccanismo di movimentazione 1. Come illustrato, tale sede presenta una struttura sostanzialmente a C e comprende almeno una superficie di battuta 44 per una superficie laterale 9B del corpo di guida 9. In pratica i due profili di supporto 71,72 vengono fissati alla superficie di collegamento 300 del mobile in modo da sostenere e vincolare longitudinalmente, attraverso le sedi di alloggiamento, il corpo di guida 9. Attraverso questa soluzione l’elemento di guida 9 mantiene stabilmente la sua posizione operativa in quanto vincolato per tutta la sua lunghezza. ;Come evidente dalle figure, i due profili di supporto 71,72 presentano una sezione traversale sostanzialmente identica e vengono operativamente collegati al mobile in modo da assumere una posizione operativa speculare. In pratica essi possono vantaggiosamente essere ottenuti attraverso un taglio traversale a partire da uno stesso profilo. Questo ovviamente risulta essere estremamente vantaggioso in termini di costi finali di realizzazione. ;Le figure da 9 a 11 illustrano una possibile forma di realizzazione della staffa di bloccaggio 40 e dei due cursori 51,52 che collegano la stessa agli assali 11A.11B del carro principale 11. La staffa di bloccaggio 40 à ̈ formata da un profilo sostanzialmente ad L definito da un primo lato 41 destinato ad essere collegato ad una corrispondente anta 201,202 attraverso l'impiego di mezzi di collegamento. Anche in questo caso per tale collegamento potrebbero essere utilizzate viti di fissaggio awitabili sull'anta attraverso opportuni fori 41 B predefiniti sull'anta stessa. Il profilo ad L che definisce la staffa di aggancio 40 comprende altresì un secondo lato 42 sostanzialmente ortogonale al primo lato 41. Come illustrato, il primo cursore 51 e il secondo cursore 52 sono rigidamente collegati ad una superficie 42B del secondo lato 42 in modo da assumere una posizione affacciata al primo lato 41. La staffa di aggancio 40 comprende anche una barra longitudinale di appoggio 43 che si affaccia al primo lato 41 nel tratto longitudinale fra compreso fra i due cursori 51,52. Come più avanti specificato, tale barra longitudinale di appoggio 43 ha la funzione di fornire una superficie di appoggio per i mezzi elastici interposti fra il carro 11 e la staffa di aggancio 40 per stabilizzarne lo spostamento relativo. ;Con riferimento alla vista in pianta di figura 10, i due cursori 51,52 sono collegati al secondo lato 42 ciascuno in prossimità di una porzione d’angolo 49 del secondo lato 42. Tale collegamento può essere realizzato attraverso l'impiego di mezzi di collegamento a vite o in alternativa potrebbe essere realizzato anche attraverso saldatura o altra tecnologia funzionalmente equivalente. ;Con riferimento ancora alle figure da 9 a 11, il primo cursore 51 e il secondo cursore 52 comprendono ciascuno una prima porzione 51A.52A e una seconda porzione 51B.52B che nella fattispecie illustrata sono separate dalla barra di appoggio 43. Il primo cursore 51 e il secondo cursore 52 comprendono ciascuno una prima bussola orientabile 91 alloggiata in detta prima porzione 51A.52A e una seconda bussola orientabile 92 alloggiata in detta seconda porzione 51B.52B. Le due bussole 91,92 del primo cursore 51 sono libere di scorrere lungo il primo assale 11 B e consentono la rotazione dello stesso cursore 51 rispetto allo stesso primo assale 11 A. Analogamente le due bussole 91,92 del secondo cursore 52 sono libere di scorrere lungo il secondo assale 11 B consentendo la traslazione e la rotazione dello stesso secondo cursore 52 rispetto allo stesso secondo assale 11B. Lo scorrimento e la rotazione dei due cursori 51,52 si traduce nello scorrimento e nella rotazione della staffa di aggancio 40 a cui i cursori risultano rigidamente collegati. ;Con riferimento a figura 10, il primo rullo di guida 81 di detti mezzi di guida à ̈ collegato alla prima porzione 51 A del primo cursore 51 ed à ̈ inserito in modo girevole nella prima scanalatura 61 del corpo di guida 9 (figura 2). Il secondo rullo di guida 82 à ̈ invece collegata alla seconda porzione 51 B del secondo cursore 52 ed à ̈ inserito in modo girevole nella seconda scanalatura 62 dell'elemento di guida 9. I due rulli di guida 81 ,82 sono liberamente girevoli intorno ad un asse sostanzialmente ortogonale ad un piano definito dalla direzione longitudinale 101 e da quella traversale 102. ;Le figure 12 e 16 illustrano la posizione relativa assunta dalla staffa di aggancio 40 rispetto al carro principale 11 rispettivamente nella configurazione operativa di figura 1 e nella configurazione di figura 2. Come evidente il meccanismo 1 comprende, per ciascuno di dei due pattino 10,20, mezzi elastici operativamente interposti fra la staffa di aggancio 40 e il carro principale 11. 1 mezzi elastici hanno la funzione di contrastare il movimento della staffa di aggancio 40 in modo da rendere stabile il movimento della stessa ossia il funzionamento del meccanismo 1. Nella fattispecie illustrata i mezzi elastici comprendono una prima 98A e una seconda molla elicoidale 98B disposte rispettivamente intorno al primo elemento trasversale 16A e al secondo elemento traversale 16B del carro principale 11 . Con riferimento in particolare alla vista di figura 13, una prima estremità delle molle elicoidale 98A.98B appoggia in contrasto contro la superficie interna del primo fianco longitudinale 13A del carro 11 , mentre l’estremità opposta appoggia contro la superficie interna della barra di appoggio 43 della staffa di aggancio 40. A tal proposito la barra 43 comprende delle aperture che definiscono un passaggio rispettivamente per il primo 16A e per il secondo elemento traversale 16B del carro 11 . ;Dal confronto fra la figura 13 e la figura 16 si osserva come durante la rototraslazione della staffa di aggancio 40 le molle elicoidali 98A,98B lavorino in compressione esercitando una forza di spinta sulla staffa di aggancio 40 in un verso che tende a riportare la stessa nella posizione di figura 13. Ovviamente à ̈ da intendersi che le molle elicoidali potrebbero assumere una posizione operativa differente da quella illustrata nelle figure in modo da lavorare, ad esempio, in trazione. ;Viene di seguito descritto il funzionamento del meccanismo di movimentazione 1 illustrato nelle figure citate partendo dalla condizione illustrata in figura 6 in cui le due ante del mobile 201 ,202 risultano in posizione complanare. Con riferimento al primo pattino 10, un’azione (indicata con la freccia F) in direzione longitudinale 101 portata sulla prima anta 201 determina un movimento longitudinale del carro principale 11 che conseguentemente provoca uno spostamento dei due rulli di guida 81 ,82 inseriti nelle due scanalature 61 ,62 dell’elemento di guida 9. L'interazione fra i rulli 81 ,82 e le scanalature 61 ,62 determina una traslazione e una rotazione della staffa di aggancio 40 rispetto al carro 11 come evidente dalle figure 7 e 16. In particolare tale roto-traslazione si esaurisce quando i rulli di guida 81 ,82 raggiungono i tratti centrali 61A.62A delle due scanalature 61 ,62. In questa condizione (non illustrata) le due ante 201 ,202 risultano parallele ma non complanari. Il successivo spostamento longitudinale del carro principale 11 determina la sovrapposizione della prima anta 201 alla seconda 202. Infatti quando i rulli di guida 81 ,82 si muovono nei tratti centrali 61A.62A, la staffa di aggancio 40 mantiene una posizione fissa rispetto al carro principale 11. ;Le figure da 17 a 20 sono relative ad una seconda possibile forma di realizzazione del meccanismo di movimentazione 1 secondo l’invenzione. In tali figure sono indicati gli stessi riferimenti per indicare componenti comuni o funzionalmente equivalenti alle due forme di realizzazione illustrate. In questa seconda soluzione à ̈ prevista una diversa configurazione delle guide di movimentazione 5A,5B le quali sono definite in forma di rotaie. Il carro principale 11 à ̈ provvisto di ruote di appoggio e movimentazione 31 ,32 che in questo caso sono della tipologia "a gola†al fine di rotolare correttamente e stabilmente lungo le rotaie. Più precisamente in questa seconda forma di realizzazione, il meccanismo 1 comprende un corpo profilato 5 che configura una prima coppia di rotaie parallele e contrapposte 55A.55C e una seconda coppia di rotaie contrapposte parallele e contrapposte 55B.55D. La prima coppia di rotaie 55A,55C guida le ruote di appoggio e movimentazione 31 imperniate su un primo fianco longitudinale 13A del carro 13, mentre la seconda coppia di rotaie 55C.55D guidano le ruote 31 ,32 imperniate sul secondo fianco longitudinale 13B. ;Il corpo profilato 5 à ̈ realizzato in corpo unico con le rotaie 55A,55B,55C,55D ed à ̈ inoltre provvisto di una superficie 155 destinata ad appoggiarsi e collegarsi ad una superficie di collegamento 300 di un mobile (vedi figura 20) e definisce una sede piana di alloggiamento nella quale à ̈ alloggiato l’elemento di guida 9 simile a quello descritto a commento della prima soluzione. Tale sede à ̈ lateralmente delimitata da due superfici 57 di contenimento dalle quali si sviluppa un bordo di contenimento 58 per mantenere il corpo di guida 9 di mantenere in una posizione fissa rispetto al corpo profilato 5. ;Con riferimento ancora alla vista in sezione in figura 20, anche per questa seconda soluzione il primo cursore 51 e il secondo cursore 52 comprendono ciascuno una prima porzione 51A.52A e una seconda porzione 51 B.52B le quali sono collegate da parti opposte rispetto alla barra di appoggio 43 che in questo caso à ̈ realizzata in un pezzo unico con la staffa di aggancio 40. La prima porzione 51A.52A dei due cursori 51 ,52 viene collegata, ad esempio per saldatura, in posizione esterna alla barra di appoggio 43, mentre la seconda porzione 51 B,52B viene collegata in posizione interna intendendo indicare una posizione interposta fra la barra di appoggio 43 e il primo lato della staffa 41. Anche per questa seconda soluzione tecnica, i due cursori 51 ,52 alloggiano internamente bussole orientabili 91 ,92 per consentire lo scorrimento e la rotazione della staffa 40 rispetto al carro principale 10. ;La presente invenzione à ̈ anche relativa ad un mobile da impiegarsi in ambito domestico, commerciale o industriale. Il mobile comprende una struttura che definisce un vano di contenimento accessibile attraverso un’apertura. Il mobile comprende almeno una prima e una seconda anta destinate a chiudere tale apertura. Il mobile secondo l’invenzione à ̈ caratterizzato dal fatto di comprendere un meccanismo di movimentazione secondo quanto sopra descritto. In particolare secondo l’invenzione la guide longitudinali 5A,5B del meccanismo di movimentazione 1 possono essere fissate al di sopra della porzione di mobile che delimita superiormente il vano (come schematizzato in figura 5) o in alternativa sul fondo del vano stesso. ;Le soluzioni tecniche descritte consentono di assolvere pienamente il compito e gli scopi prefissati. In particolare il meccanismo di movimentazione secondo l’invenzione consente un’efficace movimentazione delle ante attraverso un numero estremamente contenuto di componenti. Inoltre il principio di funzionamento del meccanismo ne consente un’affidabilità e una durata superiore a quella dei meccanismi di movimentazione tradizionalmente impiegati. ;Il meccanismo di movimentazione così concepito à ̈ suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo; inoltre tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri tecnicamente equivalenti. ;In pratica, i materiali impiegati nonché le dimensioni e le forme contingenti, potranno essere qualsiasi secondo le esigenze e lo stato della tecnica. *