ITMI20090783A1 - Apparecchiatura e procedimento per determinare la composizione granulometrica di una sostanza solida - Google Patents

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ITMI20090783A1
ITMI20090783A1 IT000783A ITMI20090783A ITMI20090783A1 IT MI20090783 A1 ITMI20090783 A1 IT MI20090783A1 IT 000783 A IT000783 A IT 000783A IT MI20090783 A ITMI20090783 A IT MI20090783A IT MI20090783 A1 ITMI20090783 A1 IT MI20090783A1
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Paolo Gibertini
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Description

DESCRIZIONE
Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo:
“APPARECCHIATURA E PROCEDIMENTO PER DETERMINARE LA COMPOSIZIONE GRANULOMETRICA DI UNA SOSTANZA SOLIDA”
La presente invenzione si riferisce ad un’apparecchiatura ed un procedimento per determinare la composizione granulometrica di una sostanza solida.
La granulometria è la scienza che si occupa di caratterizzare la distribuzione dei diametri delle particelle che compongono una sostanza solida granulare, come per esempio il terreno.
Con particolare riferimento al terreno, la classificazione comunemente utilizzata divide le particelle in tre categorie: sabbia (diametro da 2mm a 50μιη), limo (diametro da 50 μιη a 2pm), e argilla (diametro minore di 2μηι).
Attualmente, le misurazioni sono effettuate con diverse metodologie: a mano per tastazione, con strumenti laser, con strumenti a raggi X, o con misure basate sulla sedimentazione.
In particolare, le misurazioni effettuate sfruttando la sedimentazione, si basano sul fatto che le particelle di terreno precipitano nella matrice liquida con una velocità che varia in funzione del loro diametro. La relazione che lega il diametro alla velocità di caduta è la nota Legge di Stokes, Nonostante tale formula introduca notevoli semplificazioni sul modello (ad esempio, particelle considerate come sfere perfette), tutte le normative che regolano questo tipo di misure si basano su di essa.
Le normative prevedono due metodi ufficiali di misura di granulometria: misura con pipetta, e misura con densimetro.
Il metodo in cui viene utilizzata la pipetta, impiega la citata Legge di Stokes, e parte dal presupposto che ad un certo istante t, tenendo costanti le condizioni al contorno (densità delle particelle, temperatura, densità e viscosità del liquido) ad una determinata profondità si troveranno le particelle con un diametro definito. Si effettua un prelievo (con la pipetta, appunto) e si essicca il campione. Il peso poi viene rapportato al totale.
Il densimetro si basa sul fatto che particelle di dimensioni molto ridotte, quali quelle che formano in terreno, modificano realmente la densità della matrice liquida in cui sono sospese. Man mano che le particelle sedimentano, poi, la densità del liquido tende a tornare sostanzialmente pari a quella del liquido puro. Sempre a partire dalla Legge di Stokes, si sviluppano delle equazioni (anch'esse codificate nelle norme) che legano la densità al diametro delle particelle in sospensione, e al loro contenuto percentuale sul totale.
I densimetri oggi disponibili sono costituiti da un recipiente sostanzialmente cilindrico, contenente della soluzione acquosa in cui è sospesa una certa quantità di terreno,
II recipiente viene scosso manualmente, in modo che le particelle di terreno si distribuiscano all’interno della matrice acquosa.
Viene quindi inserito nella sospensione un galleggiante, opportunamente tarato, sul quale è solidalmente montata un’asta graduata; man mano che le particelle di terreno precipitano verso il fondo, la densità della matrice, in prossimità della superficie, varia, avvicinandosi progressivamente al valore caratteristico della densità del liquido puro (cioè privo di terreno in sospensione),
Il galleggiante tende quindi a spostarsi progressivamente verso il basso, e tale movimento può essere rilevato annotando il livello al quale la superficie della soluzione acquosa si trova sulla scala graduata.
Svolgendo opportuni calcoli, e sfruttando la Legge di Stokes come sopra indicato, è possibile infine correlare i rilevamenti effettuati alla variazione nel tempo della densità, e quindi alla composizione granulometrica del terreno. Le metodologie oggi impiegate presentano sicuramente diversi inconvenienti. Innanzitutto, con particolare riferimento all’impiego del citato densimetro, va notato che i vari rilevamenti, effettuati successivamente nel tempo, vengono svolti da un operatore, che a intervalli prefissati osserva il galleggiante ed annota il livello definito dalla superfìcie della soluzione acquosa sulla scala graduata. È evidente quanto sia facile commettere errori, sia in fase di lettura, sia in fase di annotazione dei dati, sia relativamente al momento in cui il dato viene rilevato. Inoltre, è inevitabile che la precisione del rilevamento sia decisamente approssimativa, proprio in virtù della modalità sostanzialmente "manuale" con cui la lettura è effettuata.
Bisogna inoltre sottolineare come i sistemi oggi impiegati prevedano tipicamente l’utilizzo di un recipiente di dimensioni non trascurabili (contenitori da 1 litro), che quindi sono assai proco pratici da maneggiare, da agitare all’inizio del processo, e che in generale presentano sconvenientemente un ingombro notevole.
Scopo della presente invenzione è mettere a disposizione un’apparecchiatura ed un procedimento per determinare la composizione granulometrica di una sostanzia solida, che consentano di giungere in maniera sostanzialmente automatica al risultato desiderato.
Un altro scopo dell’invenzione è fornire un’apparecchiatura ed un procedimento che consentano di determinare in maniera precisa ed affidabile la struttura granulometrica di una sostanza solida.
Un ulteriore scopo del trovato è mettere a disposizione un’apparecchiatura ed un procedimento che consentano l’impiego di recipienti di dimensioni minori rispetto alle tecniche oggi utilizzate, riducendo così l’ingombro complessivo della strattura per mezzo della quale il processo viene svolto.
Questi ed altri scopi ancora sono sostanzialmente raggiunti da un’apparecchiatura e da un procedimento per determinare la composizione granulometrica di una sostanza solida secondo quanto descritto nelle unite rivendicazioni.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi appariranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva dell’invenzione.
Tale descrizione è fornita qui di seguito con riferimento alle unite figure, aneli’ esse aventi scopo puramente esemplificativo e pertanto non limitativo, in cui:
- la figura 1 mostra schematicamente una vista laterale di un’apparecchiatura in accordo con l’invenzione, in cui alcune parti non sono mostrate per meglio evidenziarne altre;
- la figura 2 mostra uno schema a blocchi dell’apparecchiatura secondo l’invenzione;
- la figura 3 mostra una tabella esemplificativa dei risultati che possono essere ottenuti tramite l’apparecchiatura ed il procedimento in accordo con il trovato. Con riferimento alle unite figure, con 1 è stata complessivamente indicata un’apparecchiatura per determinare la composizione granulometrica di una sostanza solida, in accordo con il presente trovato.
Come sopra accennato, l’apparecchiatura 1 ed il procedimento secondo l’invenzione trovano vantaggiosa applicazione nella determinazione della composizione granulometrica di sostanze solide, ed in particolare di terreni. Nel settore particolare delle misurazioni granulometriche del terreno, il dato che gli operatori necessitano è la composizione in percentuale del terreno descrivendo la frazione di particelle aventi diametro minore di 2pm, (argilla), di particelle aventi diametro compreso tra 2pm e 50pm (limo), e di particelle aventi diametro compreso tra 50pm e 2mm (sabbia).
Ovviamente le particelle non hanno una forma perfettamente sferica, ed il termine “diametro” non va inteso in senso strettamente geometrico; ci si riferisce, invece, ad una dimensione media delle particelle stesse.
Oltre a classificare il terreno in esame come argilla, limo o sabbia, come sarà più chiaro in seguito, l’invenzione consente di fornire informazioni più dettagliate sulla composizione della sostanza esaminata; si potrà infatti conoscere la composizione percentuale del terreno, in funzione delle dimensioni delle particelle che lo costituiscono.
L’apparecchiatura 1, ed il procedimento attuato dalla stessa, operano su una sospensione S formata da una sostanza solida granulare e da una matrice liquida. La sostanza solida granulare può essere, per esempio, un campione di terreno; la matrice liquida può essere, per esempio, costituita da acqua.
Come schematicamente mostrato in figura 1, la sospensione S è contenuta in un recipiente R, che può avere per esempio conformazione sostanzialmente cilindrica.
Il recipiente R può avere una capacità compresa tra 40cl e 60cl, e per esempio sostanzialmente pari a 50cl.
Per iniziare il procedimento, preferibilmente la sospensione S viene mescolata, in modo che la sostanza solida granulare si distribuisca aH’intemo della stessa e non rimanga depositata sul fondo del recipiente R.
Vantaggiosamente, l’apparecchiatura 1 può essere provvista di opportuni mezzi agitatori, schematicamente rappresentati in figura 1 ed indicati con il riferimento numerico 40.
Nella foima di realizzazione preferita, i mezzi agitatori 40 sono attivi sul recipiente R e/o sulla sospensione S in modo da movimentare detto recipiente R e/o detta sospensione S secondo un moto sostanzialmente rotatorio intorno all'asse di sviluppo longitudinale del recipiente R; in condizioni di utilizzo, tale asse longitudinale è sostanzialmente verticale rispetto al suolo.
I mezzi agitatori 40 comprendono una struttura motorizzata provvista di un rispettivo attuatore ed i necessari cinematismi o rimandi per trasmettere il moto dì tale attuatore alla sospensione S e/o al recipiente R.
L’apparecchiatura 1 comprende un organo operativo 10, configurato per determinare un parametro principale MP, rappresentativo di una densità della sospensione S.
L’organo operativo 10 è adatto a generare segnali principali MS rappresentativi dei parametro principale MP determinato in differenti istanti temporali.
In altre parole, l’organo operativo 10 è predisposto a determinare la densità della sospensione S in diversi istanti temporali, mentre la sostanza solida granulare progressivamente si deposita sul fondo del recipiente R.
In questo modo, come sarà più chiaro in seguito, partendo dall’andamento temporale della densità della sospensione, può essere determinata la composizione granulometrica della sostanza solida granulare tramite la Legge di Stokes.
Va notato che la densità della sospensione viene rilevata in una zona sufficientemente vicina alla superficie superiore della massa definita dalla sospensione S; in questo modo, col passare del tempo, durante il progressivo deposito della sostanza granulare verso il fondo, può essere rilevata la graduale variazione di densità.
Scendendo in maggiore dettaglio, all’interno della sospensione S viene immerso un corpo 12, avente caratteristiche fisiche prefissate.
Per esempio, il corpo 12, nella forma di realizzazione preferita, presenta una forma sostanzialmente cilindrica, con un apposito sistema di fissaggio al corpo dell’organo operativo 10. Il volume e la massa del corpo 12 sono calibrati e registrati preventivamente.
L’organo operativo 10 comprende quindi mezzi di rilevamento 11 per determinare un parametro operativo OP rappresentativo del peso del corpo 12. Tali mezzi di rilevamento 11 comprendono un dispositivo di pesatura I la, preferìbilmente includente una cella a compensazione magnetica.
La cella a compensazione magnetica è preferibilmente provvista di un elemento mobile, realizzato in materiale metallico o ferromagnetico, e scorrevole all’interno di un avvolgimento; tale elemento mobile è vincolato ad un’estremità di una leva, all’estremità opposta della quale è impegnato il citato corpo 12, Il peso del corpo 12 provoca una movimentazione assiale dell’elemento mobile, che viene opportunamente rilevata tramite lettura della corrente generata per riportare in equilibrio il sistema.
Un circuito di controllo provvede a generare una corrente, che viene fatta scorrere nell’ avvolgimento, tale da creare un campo magnetico in grado di agire sull’elemento mobile e contrastarne la movimentazione, fino a raggiungere una condizione di equilibrio con il peso del corpo 12.
In funzione dell’intensità della corrente generata, viene quindi determinato il parametro operativo OP rappresentativo del peso del corpo 12 quando immerso nella sospensione S.
L’organo operativo 10 comprende inoltre un primo registro di memoria 13, contenente dati rappresentativi del peso del corpo 12 quando non è immerso nella sospensione S.
In altri termini, il primo registro di memoria 13 contiene uno o più valori relativi al peso del corpo 12 “in aria”, cioè quando non è sottoposto alla spinta verso l’alto dovuta all’immersione nella sospensione S.
L’organo operativo 10 è altresì provvisto di un modulo di calcolo 14 operativamente associato ai mezzi di rilevamento 11 ed al primo registro di memoria 13; il modulo di calcolo 14 ha il compito di determinare il parametro principale MP (cioè il parametro rappresentativo della densità della sospensione S) in funzione di un confronto tra il parametro operativo OP ed i dati contenuti nel primo registro di memoria 13.
In pratica, il modulo di calcolo 14 effettua una differenza tra il parametro operativo OP ed il valore definito dai dati contenuti nel primo registro di memoria 13; in funzione di tale differenza, e della conoscenza delle caratteristiche fisico-strutturali del corpo 12, il modulo di calcolo 14 determina la densità istantanea della sospensione S nella zona in cui il colpo 12 si trova, Preferibilmente, i dati rappresentativi delle caratteristiche fisico-strutturali del colpo 12 sono anch'essi memorizzati nel primo registro di memoria 13.
Va notato che il corpo 12, quando è immerso nella sospensione S, si trova sostanzialmente ad una profondità costante, diversamente da quanto accade nei densimetri tradizionali, in cui il galleggiante varia la profondità alla quale si trova al variare della densità della sospensione che lo circonda.
La densità istantanea della sospensione S è quindi espressa dal parametro principale MP.
L'apparecchiatura 1 comprende inoltre un'unità di elaborazione 20, operativamente associata all'organo operativo 10.
L'organo operativo 10 è adatto ad inviare alfunità di elaborazione 20 una pluralità di segnali principali MS.
Ciascun segnale principale MS incorpora un parametro principale MP, determinato in un rispettivo istante temporale.
Tramite i segnali principali MS, quindi, l'unità di elaborazione 20 riceve i dati che descrivono l'andamento temporale della densità della sospensione S nella zona in cui si trova il corpo 12.
Vantaggiosamente, l’unità di elaborazione 20 può essere provvista di un secondo registro di memoria 21 , per archiviare i vari parametri principali MP. L'unità di elaborazione 20 è configurata per generare, in funzione dei segnali principali MS, un segnale ausiliario AS, incorporante un parametro ausiliario AP rappresentativo di una composizione granulometrica della sostanza solida granulare.
In maggiore dettaglio, il parametro ausiliario AP comprende preferibilmente una pluralità di dati, rappresentativi di dimensioni dei colpi granulari facenti parte della sostanza solida granulare, e delle rispettive abbondanze percentuali di tali corpi granulari nella composizione di detta sostanza solida.
In altre parole, per ciascuna dimensione (o range di dimensioni) di interesse, viene fornita una percentuale di “abbondanza” nella composizione della sostanza granulare presente nella sospensione S.
La figura 3 mostra, a titolo esemplificativo, una tabella di risultati fornita tramite il segnale ausiliario AS.
Nella prima colonna, è indicato il diametro preso in considerazione, nella colonna di destra la relativa percentuale di composizione nella sostanza in sospensione.
Si noti che i valori percentuali vanno intesi come percentuale di presenza o abbondanza di particelle granulari aventi diametro minore di quello indicato sulla medesima riga. Per esempio, la prima riga della tabella significa che il 94.1% delle particelle in sospensione ha diametro minore di 0.061 Imm, mentre l’ultima riga significa che il 14,6% delle particelle in sospensione ha diametro minore di 0.0009mm.
L’unità di elaborazione 20 genera il citato segnale ausiliario AS dopo aver processato i dati di ingresso secondo la Legge di Stokes:
in cui
- v è la velocità di sedimentazione, cioè la velocità con cui le particelle granulari si muovono verso il fondo del recipiente R;
- R è il raggio delle particelle granulari;
- di è la densità della sospensione S nella zona in cui si trova il corpo 12 almeno parzialmente immerso;
- d} è la densità della matrice liquida che fa parte della sospensione S;
- g è l’accelerazione di gravità;
- η è la viscosità della matrice liquida della sospensione S.
Vantaggiosamente, la funzione f impiegata è memorizzata nel secondo registro di memoria 21.
Inoltre, il secondo registro di memoria 21 può contenere anche i dati necessari alla generazione del segnale ausiliario AS e non fomiti tramite i segnali principali MS: le due densità d; e £3⁄4, che sono note a priori; il valore dell’accelerazione di gravità g; la viscosità η.
Il calcolo del diametro e della distribuzione percentuale di particelle si basa sulle equazioni codificate dalla normativa ASTM D422 (normativa Americana) e CEN ISO/TS 17892-4 (normativa Europea), che costituiscono i regolamenti ufficiali del metodo. Le equazioni possono essere ottimizzate per poter essere adattate al nuovo metodo di misura e per poter garantire una precisione maggiore nella letura e nel risultato,
Preferibilmente, l’apparecchiatura 1 comprende inoltre un sensore di temperatura 31, predisposto a rilevare un parametro rappresentativo della temperatura della sospensione S, ed a generare un corrispondente segnale di temperatura T.
Preferibilmente, il sensore di temperatura 31 può essere immerso nella sospensione S, ed in particolare all’interno del recipiente R; vantaggiosamente il sensore 31 può essere montato sul e/o vincolato al recipiente R stesso.
Vantaggiosamente, tale segnale di temperatura T viene fornito al modulo di calcolo 14 e/o all’unità di elaborazione 20, così che la temperatura della sospensione possa essere presa in considerazione nella valutazione della densità della stessa, e quindi nel calcolo complessivo che porta alla generazione del segnale ausiliario AS,
In questo modo, si evita la necessità di termostatare il campione ad una temperatura prefissata, introducendo un ulteriore vantaggio rispetto alle metodologie tradizionali.
Più in particolare, nel primo registro di memoria 13 può essere memorizzata una funzione ausiliaria, che esprime la dipendenza della densità della matrice liquida della sospensione S dalla temperatura.
Applicando tale funzione ausiliaria, il modulo di calcolo 14 è in grado di determinale con maggiore precisione la densità (nel tempo) della sospensione S, e può quindi fornire dati opportuni all’unità di elaborazione 20 per la determinazione della composizione granulometrica della sostanza solida di interesse.
In particolare è stata ricavata una funzione che lega linearmente la densità della matrice liquida in cui il campione è in sospensione, alla temperatura. Le normative citate prevedono inoltre un legame tra viscosità della matrice liquida in cui il campione è sospeso e temperatura. L’acquisizione del dato di temperatura permette di introdurre maggiore precisione nella misura eseguita. Tale funzione di correlazione è memorizzato nel medesimo registro di memoria 13.
Uno o più dei dati memorizzati nel secondo registro di memoria 21 possono essere inseriti tramite un’opportuna interfaccia utente 35, operativamente associata all’unità di elaborazione 20; tale interfaccia utente può altresì essere impiegata per inserire i dati presenti nel primo registro di memoria 13, relativi al peso del corpo 12 quando lo stesso si trova al di fuori della sospensione S.
In una forma di realizzazione, l’apparecchiatura 1 può essere provvista di un telaio 2 all 'interno del quale sono alloggiati almeno in parte l’organo operativo 10, l’unità di elaborazione 20, e Tinterfaccia utente 35; in questo caso, l’apparecchiatura 1 potrà comprendere anche mezzi 36 di visualizzazione e/o di stampa, tramite cui vengono rappresentati i risultati forniti tramite il segnale ausiliario AS, e di una tastiera o analogo mezzo di inserimento dati, così da costituire la citata interfaccia utente 35.
In una forma di realizzazione alternativa, l’apparecchiatura 1 può comprendere un elaboratore esterno 38, quale per esempio un comune PC, a cui sono demandate le funzioni di calcolo e di fornitura dei risultati sopra descritte; in particolare, i mezzi 36 di visualizzazione e/o stampa potranno essere parte di detto elaboratore esterno 38.
Va sottolineato che il modulo di calcolo 14, il primo registro di memoria 13, l’unità di elaborazione 20, ed il secondo registro di memoria 21 possono essere vantaggiosamente realizzati con un unico dispositivo elettronico, quale ad esempio un microprocessore.
Come sopra accennato, tale microprocessore può essere montato all’interno del telaio 2 dell’ apparecchiatura 1, oppure può essere incluso in un elaboratore esterno.
Alla luce di quanto sopra, nell’ambito dell’invenzione vengono svolte le seguenti fasi.
La sospensione S, fonnata da una matrice liquida e da una sostanza solida granulale, viene inserita in un recipiente R.
La sospensione S viene agitata, così che la sostanza solida non rimanga depositata sul fondo del recipiente R.
Viene quindi immerso nella sospensione S, almeno parzialmente, il corpo 12, avente caratteristiche fisiche e strutturali note a priori.
I dati rappresentativi del peso del corpo 12, quando non è immerso nella sospensione S, sono memorizzati nel primo registro di memoria 13.
Tramite il citato organo operativo 10, viene determinato il peso del corpo 12 quando immerso nella sospensione S agitata; una pluralità di tali rilevamenti è svolta progressivamente nel tempo.
Confrontando i segnali operativi OP, rappresentativi del peso “corrente” del corpo 12, con i dati prememorizzati nel primo registro di memoria 13, viene determinata la densità “istantanea” della sospensione S, cioè la densità della porzione di sospensione S che si trova a circondare il colpo 12 (non va dimenticato che la sospensione S è stata agitata, e che la sostanza granulare si sta progressivamente depositando sul fondo del recipiente R; pertanto la densità della sospensione S stessa, nella zona in cui il coipo 12 si trova, subisce una progressiva variazione nel tempo).
Vantaggiosamente, nella determinazione della densità della sospensione S possono essere utilizzate anche le citate funzioni ausiliarie, che permette di tenere in considerazione la dipendenza della densità e della viscosità dalla temperatura della matrice liquida della sospensione S stessa.
A tale scopo, viene rilevata, in continuità nel tempo, o ad intervalli temporali determinati, la temperatura della sospensione S, tramite il citato sensore 31; quest’ultimo provvede a generare opportuni segnali di temperatura T, destinati al modulo di calcolo 14.
Dopo aver determinato diverse densità istantanee nel tempo, Punità di elaborazione 20 è in grado, impiegando la funzione f, di calcolare la composizione granulometrica della sostanza granulare contenuta nella sospensione S.
L’unità di elaborazione 20 può quindi generare il citato segnale ausiliario AS, in cui sono contenuti gli esiti dell’elaborazione.
Tali esiti, che possono avere la forma rappresentata esemplificativamente in figura 3, possono essere forniti all’utente tramite il citato display, e/o tramite i citati mezzi di stampa.
L’invenzione consegue importanti vantaggi.
Innanzitutto l’apparecchiatura ed il procedimento secondo il trovato consentono di giungere in maniera sostanzialmente automatica al risultato desiderato.
Inoltre, l’apparecchiatura ed il procedimento secondo l’invenzione consentono di determinare in maniera precisa ed affidabile la struttura granulometrica di una sostanza solida, limitando in maniera sostanziale eventuali imprecisioni dovute ad attività manuali svolte dall’operatore.
Un altro vantaggio risiede nella possibilità di monitorare le variazioni di temperatura nel tempo, correggendo di conseguenza i parametri che da essa dipendono, e non richiedendo quindi là termostatazione della sospensione per tutta la durata della prova.
Un ulteriore vantaggio emerge considerando che Γ apparecchiatura ed il procedimento secondo il trovato consentono l’impiego di recipienti di dimensioni minori rispetto alle tecniche oggi utilizzate, riducendo così ringómbro complessivo della struttura per mezzo della quale il processo viene svolto.
Inoltre, la dimensione del colpo galleggiante 12, inferiore rispetto a quella codificata del metodo densimetrico tradizionale, permette di ridurre i tempi di analisi.

Claims (18)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparecchiatura per determinare la composizione granulometrica di una sostanza solida comprendente: - un organo operativo (10) configurato per determinare un parametro principale (MP) rappresentativo di una densità di una sospensione (S) formata da una sostanza solida granulare e da una matrice liquida, detto organo operativo (10) essendo adatto a generare segnali principali (MS) rappresentativi di detto parametro principale (MP) determinato in differenti istanti temporali; - un’unità di elaborazione (20) collegata a detto organo operativo (10) per ricevere una pluralità di segnali principali (MS), ciascuno rappresentativo di detto parametro principale (MP) determinato in un rispettivo istante temporale, detta unità di elaborazione (20) essendo inoltre configurata per generare, in funzione di detti segnali principali (MS), un segnale ausiliario (AS) incorporante un parametro ausiliario (AP) rappresentativo di una composizione granulometrica di detta sostanza solida granulare.
  2. 2. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 1 in cui detto organo operativo (10) comprende: - mezzi di rilevamento (11) per determinare un parametro operativo (OP) rappresentativo del peso di un colpo (12) immerso in detta sospensione (S); - un primo registro di memoria (13), contenente dati rappresentativi del peso di detto corpo (12) quando non è immerso in detta sospensione (S); - un modulo di calcolo (14) operativamente associato a detti mezzi di rilevamento (11) ed a detto primo registro di memoria (13) per determinare detto parametro principale (MP) in funzione di un confronto tra detto parametro operativo (OP) ed i dati contenuti in detto primo registro di memoria (13).
  3. 3. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 2 in cui detto organo operativo (10) è operativamente collegato a detto corpo (12) in modo che quest’ultimo rimanga immerso almeno parzialmente in detta sospensione (S) ad una profondità sostanzialmente costante.
  4. 4. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 2 o 3 in cui detti mezzi di rilevamento (11) comprendono un dispositivo di pesatura (Ila), preferibilmente includente una cella a compensazione magnetica, adatto a determinare detto parametro operativo (OP).
  5. 5. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti in cui detta unità di elaborazione (20) comprende un secondo registro di memoria (21) per archiviare detti parametri principali (MP).
  6. 6. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti in cui detto parametro ausiliario (AP) comprende una pluralità di dati, rappresentativi di dimensioni di corpi granulali facenti parte di detta sostanza solida granulare, e di rispettive abbondanze percentuali di detti corpi granulari nella composizione di detta sostanza solida.
  7. 7. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti comprendente inoltre un sensore (31) adatto a rilevare un parametro rappresentativo di una temperatura di detta sospensione (S), ed a generare un corrispondente segnale di temperatura (T) incorporante detto parametro.
  8. 8. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 7 in cui detto organo operativo è operativamente associato a detto sensore (31) per ricevere detto segnale di temperatura (T) e per generare detti segnali principali (MP) in funzione di detto segnale di temperatura (T).
  9. 9. Procedimento per determinare la composizione granulometrica di una sostanza solida, comprendente le seguenti fasi: - determinare, tramite un organo operativo (10), un parametro principale (MP) rappresentativo di una densità di una sospensione (S) foimata da una sostanza solida granulare e da una matrice liquida; - generare, tramite detto organo operativo (10), segnali principali (MS) rappresentativi di detto parametro principale (MP) deteiminato in differenti istanti temporali; - ricevere, tramite un’unità di elaborazione (20) collegata a detto organo operativo (10), una pluralità di segnali principali (MS), ciascuno rappresentativo di detto parametro principale (MP) determinato in un rispettivo istante temporale; - generare, tramite detta unità di elaborazione (20), in funzione di detti segnali principali (MS), un segnale ausiliario (AS) incorp orante un parametro ausiliario (AP) rappresentativo di una composizione granulometrica di detta sostanza solida granulare.
  10. 10. Procedimento secondo la rivendicazione 9 comprendente inoltre una fase di agitare, preferibilmente tramite mezzi agitatori (40) motorizzati, detta sospensione (S) prima di iniziare a determinare detto parametro principale (MP).
  11. 11. Procedimento secondo la rivendicazione 9 o 10 in cui detto parametro principale (MP) è deteiminato mentre la sostanza solida granulare si deposita sul fondo di un recipiente (R) in cui si trova la sospensione (S).
  12. 12. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 9 a 11 comprendente inoltre una fase di determinare, tramite mezzi di rilevamento (11), un parametro operativo (OP) rappresentativo del peso di un coipo (12) immerso in detta sospensione (S).
  13. 13. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 9 a 12 comprendente inoltre una fase di memorizzare, in un primo registro di memoria (13), dati rappresentativi del peso di detto corpo (12) quando non è immerso in detta sospensione (S).
  14. 14. Procedimento secondo le rivendicazioni 12 e 13 comprendente inoltre: - confrontare, tramite un modulo di calcolo (14), detto parametro operativo (OP) ed i dati contenuti in detto primo registro di memoria (13); - determinare, tramite detto modulo di calcolo (14), detto parametro principale (MP) in funzione di detto confronto.
  15. 15. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 9 a 14 comprendente una fase di mantenere detto corpo (12) immerso almeno parzialmente in detta sospensione (S) ad una profondità sostanzialmente costante,
  16. 16. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 9 a 15 in cui detto parametro ausiliario (AP) comprende una pluralità di dati, rappresentativi di dimensioni di corpi granulari facenti parte di detta sostanza solida granulare, e di rispettive abbondanze percentuali di detti corpi granulari nella composizione di detta sostanza solida.
  17. 17. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 9 a 16 comprendente inoltre: - rilevare, tramite un sensore (31), un parametro rappresentativo di una temperatura di detta sospensione (S); - generare, tramite detto sensore (31), un corrispondente segnale di temperatura (T) incorporante detto parametro.
  18. 18. Procedimento secondo la rivendicazione 17 in cui detti segnali principali (MP) sono generati in funzione di detto segnale di temperatura (T).
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