ITMI20071767A1 - Macchina per disimpilare contenitori, in particolare contenitori per pasticceria - Google Patents

Macchina per disimpilare contenitori, in particolare contenitori per pasticceria Download PDF

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ITMI20071767A1
ITMI20071767A1 IT001767A ITMI20071767A ITMI20071767A1 IT MI20071767 A1 ITMI20071767 A1 IT MI20071767A1 IT 001767 A IT001767 A IT 001767A IT MI20071767 A ITMI20071767 A IT MI20071767A IT MI20071767 A1 ITMI20071767 A1 IT MI20071767A1
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Emanuele Barosio
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C M S Costruzione Macchine Spe
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Description

DESCRIZIONE
"MACCHINA PER DISIMPILARE CONTENITORI, IN PARTICOLARE CONTENITORI PER PASTICCERIA"
La presente invenzione ha per oggetto una macchina per disimpilare contenitori, ed in particolare contenitori per prodotti alimentari quali prodotti di pasticceria.
Com'è noto, nel settore alimentare e soprattutto nell'industria dolciaria, vengono utilizzati contenitori, noti ai tecnici del settore con il nome di "pirottini", realizzati in carta tesa od ondulata od in cartoncino, entro cui viene versato un materiale pastoso da cuocere al forno.
Tali contenitori vengono forniti in pacchetti in cui i contenitori sono impilati a stretto contatto tra loro. E' perciò sviluppata l'esigenza non solo di alimentare e trasferire automaticamente i pirottini in zone operative dove vengono utilizzati, ma soprattutto di provvedere alla separazione automatica di ciascun pirottino dagli altri pirottini impilati che compongono un determinato pacchetto.
Le macchine preposte a disimpilare singoli pirottini dai rispettivi pacchetti di pirottini impilati sono denominate macchine spirottinatrici, ed un esempio di macchina spirottinatrice attualmente nota è descritto nel brevetto europeo EP 506629. Tale macchina spirottinatrice opera su pile di pirottini in cui questi ultimi sono collocati al di sopra di un piano di supporto orizzontale e sono disposti su guide lungo un piano inclinato ed orientati con concavità rivolta sostanzialmente verso l'alto. La macchina comprende uno sportello mobile che lascia cadere in modo regolato un predeterminato numero di pirottini sul piano di supporto sottostante, mentre trattiene i rimanenti pirottini sulle guide inclinate mediante un elemento a spillo. I pirottini caduti sul piano di supporto, ancora impilati tra loro, risultano ancora disposti con concavità verso l'alto, e vengono prelevati da un corpo estrattore il quale presenta un'estremità controsagomata alla concavità dei pirottini. L'estremità del corpo estrattore si accoppia con il pirottino di sommità ed è atto ad accoppiarsi stabilmente allo stesso mediante azione di depressione pneumatica esercitata da fori realizzati sull'estremità stessa, mentre gli altri pirottini sottostanti sono trattenuti sul piano di supporto mediante un'azione di depressione pneumatica ausiliaria. Il corpo estrattore, supportante un singolo pirottino, può quindi traslare orizzontalmente e verticalmente mediante un sistema di movimentazione a cinghie o catene per depositare il pirottino in una stazione di deposito. Durante il trasferimento del singolo pirottino ad opera del corpo estrattore, il pirottino viene sempre mantenuto con concavità rivolta verso l'alto, e nel momento del rilascio l'azione di depressione viene sostituita da un getto di aria in pressione che impone il distacco del pirottino dall'estremità del corpo estrattore .
Svantaggiosamente, la citata macchina spirottinatrice risulta essere molto complessa a causa della presenza dei mezzi di movimentazione a cinghia o catena, che richiedono numerosi alberi di rinvio ed impongono percorsi tortuosi alla cinghia o catena stessa, nonché risulta essere ingombrante per via della presenza del corpo estrattore e degli spazi necessari al trasferimento del pirottino tra il piano di supporto e la stazione di deposito del pirottino stesso.
Inoltre, una macchina spirottinatrice così come sopra descritta consente la deposizione di un pirottino alla volta, e per aumentare la produttività della macchina è necessario replicare tale macchina, vale a dire affiancare più macchine identiche, in ragione di quanti sono i pirottini da depositare contemporaneamente, con conseguente ulteriore complicazione costruttiva ed aumento degli ingombri complessivi legati alla presenza di una pluralità di corpi estrattori, di piani di supporto, di cinghie/catene di movimentazione e così via.
Compito tecnico della presente invenzione è mettere a disposizione una macchina per disimpilare contenitori, in particolare contenitori per pasticceria, che sia esente dagli inconvenienti sopra citati.
Nell'ambito di tale compito tecnico, è scopo dell'invenzione mettere a disposizione una macchina per disimpilare contenitori, in particolare contenitori per pasticceria, che consenta un'elevata produttività mantenendo allo stesso tempo ingombri complessivi ridotti. E' anche un obiettivo del trovato quello di mettere a disposizione un sistema di movimentazione che consenta con semplicità ed affidabilità di movimentare l'intero dispositivo in maniera rapida e sempre coordinata, Ulteriore scopo dell'invenzione è mettere a disposizione una macchina per disimpilare contenitori, in particolare contenitori per pasticceria, che sia costruttivamente e funzionalmente semplice.
Questi scopi ed altri ancora, come emergerà nel seguito della presente descrizione, sono sostanzialmente raggiunti da una macchina per disimpilare contenitori, in particolare contenitori per pasticceria, avente le caratteristiche rispettivamente espresse nella rivendicazione 1 e/o in una o più delle rivendicazioni da essa dipendenti.
Secondo un ulteriore aspetto dell'invenzione, gli scopi citati ed altri ancora sono sostanzialmente raggiunti da una macchina per disimpilare contenitori, in particolare contenitori per pasticceria, avente le caratteristiche rispettivamente espresse nella rivendicazione 18.
Viene ora illustrata, a titolo esemplificativo ma non limitativo, una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva di una macchina per disimpilare contenitori, in particolare contenitori per pasticceria, in accordo con la presente invenzione e con le figure allegate, in cui:
la figura 1 mostra un impianto per la produzione dolciaria in cui è utilizzata una macchina per disimpilare contenitori in accordo con la presente invenzione;
- la figura 2 mostra una vista prospettica di una parte di una macchina per disimpilare contenitori in accordo con la presente invenzione;
le figure 3a-3e illustrano una vista laterale della porzione di figura 2 secondo una sequenza operativa di funzionamento;
- la figura 4 mostra una vista in sezione della porzione illustrata nelle figure da 3a a 3e secondo la direttrice IV-IV di figura 3e, con alcune parti asportate per meglio evidenziarne altre;
- la figura 5 mostra una vista in sezione della porzione illustrata in figura 4 secondo la direttrice V-V di figura 4, con alcune parti asportate per meglio evidenziarne altre.
Una macchina disimpilatrice in accordo con la presente invenzione è complessivamente indicata con 1 nelle figure annesse. Preferibilmente, ma non esclusivamente, la macchina disimpilatrice 1 è impiegabile in impianti per la produzione di prodotti alimentari e particolarmente di dolci quali biscotti, muffin, plum-cake e simili.
La figura 1 mostra un impianto per l'industria dolciaria, indicato con il numero di riferimento 100 e del tutto esemplificativo, utilizzato per la preparazione dei suddetti dolci. In particolare, l'impianto 100 comprende una stazione di disimpilatura 101, una stazione di riempimento 102 ed una stazione di cottura o forno 103, disposte secondo l'ordine indicato. L'impianto comprende un convogliatore 104, del tipo a nastro o a rulli, il quale attraversa le citate stazioni 101, 102, 103 e determinare un vettore di collegamento tra le stesse.
La stazione di disimpilatura 101 comprende una macchina disimpilatrice 1 secondo la presente invenzione, la quale sarà descritta in dettaglio nel seguito.
L'impianto è atto a movimentare una pluralità di vassoi "V", secondo una sequenza cadenzata, tra una stazione di ingresso non illustrata, e posizionata a monte della stazione di disimpilatura 101, ed una stazione di uscita, disposta a valle della stazione di cottura 103 ed anch'essa non illustrata. Il convogliatore 104 movimenta i vassoi "V" tra le citate stazioni 101, 102, 103 secondo una direzione di avanzamento indicata dal riferimento "A" nella figura 1 nel senso indicato dalla corrispondente freccia.
La stazione di disimpilatura 101 è atta a ricevere in ingresso una pila di contenitori "P", tra loro sovrapposti e sostenuti da guide 105 preferibilmente verticali, ed a disporli in modo ordinato sui citati vassoi "V" o più in generale su di una superficie di deposito, per esempio secondo una disposizione a matrice. I contenitori "P", nella rappresentazione di figura 1 e delle altre figure annesse, sono preferibilmente dei pirottini e sono del tipo destinato a contenere ed avvolgere parzialmente un rispettivo prodotto dolciario "D" prima, durante e dopo l'operazione di cottura. Ciò non costituisce tuttavia una limitazione d'uso della macchina 1 secondo la presente invenzione, la quale può trovare impiego per disimpilare anche altri differenti tipi di contenitori.
La stazione di riempimento 102 provvede a versare una predeterminata quantità di prodotto dolciario "D" in fase semiliquida o pastosa, mentre la stazione di cottura 103 perfeziona la realizzazione del prodotto dolciario "D" mediante riscaldamento dello stesso. A valle della stazione di cottura 103 possono essere previste ulteriori stazioni, non illustrate, per esempio una stazione per l'aggiunta di farcitura o stazioni per la guarnizione superficiale dei prodotti dolciari "D".
Va notato in ogni caso che la macchina "spirottinatrice" potrà essere utilizzata su linee di produzione completamente differenti ed in diversa relazione agli altri dispositivi di figura 1 senza uscire dall'ambito inventivo del presente trovato.
La macchina disimpilatrice 1 in accordo con la presente invenzione, ed impiegata nella sopra descritta stazione di disimpilatura 101, è illustrata in dettaglio nelle figure 2 e successive.
La macchina disimpilatrice 1 comprende una giostra, complessivamente indicata con il riferimento 2 in figura 2, la quale è atta a ruotare attorno ad un primo asse "XI" preferibilmente fisso ed ancor più preferibilmente orizzontale. La giostra 2 è sostenuta, in corrispondenza di proprie estremità opposte preferibilmente per mezzo di cuscinetti volventi, ad una struttura di supporto della macchina 1 non illustrata, per esempio un carter esterno della macchina 1.
Più in dettaglio, la giostra 2 comprende due scatole di comando 3 tra loro rigidamente collegate mediante un'asta centrale 4 parallela al citato primo asse "XI", in modo tale che le due scatole di comando 3 risultino rotazionalmente solidali tra loro. La macchina disimpilatrice 1 comprende inoltre mezzi motori attivi tra la struttura portante della macchina 1 e la giostra 2 per porre in rotazione la giostra attorno al citato primo asse "X1". Almeno una delle scatole di comando 3, preferibilmente entrambe, è collegata rigidamente ad un albero di estremità 5 supportatile da uno dei citati cuscinetti volventi, o più in generale ad un sostegno "S", ed accoppiabile ai citati mezzi motori. Più in dettaglio, i citati mezzi motori comprendono un motore elettrico non illustrato od un qualsiasi altro dispositivo atto a trasmettere alle scatole di comando 3 un movimento di rotazione attorno al primo asse "X1".
In accordo con la forma realizzativa illustrata nelle figure annesse, ciascuna scatola di comando 3 presenta una coppia di porzioni flangiate 3a, 3b opposte stabilmente accoppiabili, mediante collegamenti filettati, da un lato ad una flangia di estremità 5a di un rispettivo albero di estremità 5 e dall'altro lato ad una flangia di estremità 4a dell'asta centrale 4.
La giostra 2 comprende una coppia di elementi di supporto 6 allineati parallelamente al citato primo asse "X1" e disposti in posizione contrapposta al primo asse "X1". Ciascun elemento di supporto 6 supporta una pluralità di organi di presa 7 aventi conformazione esterna controsagomata ai contenitori "P" da disimpilare, ed in particolare aventi sezione a trapezio nella forma realizzativa illustrata.
E' importante tuttavia notare che la sagoma degli organi di presa 7 potrà essere completamente differente in funzione del contenitore da prelevare (tondo, quadrato, rettangolare, etc).
Ciascun organo di presa 7 presenta una pluralità di aperture 8 collegate a mezzi pneumatici non illustrati ed atti a generare un'azione di depressione pneumatica in modo che, attraverso la depressione esercitata attraverso le aperture, l'organo di presa 7 riesca a trattenere su di sé un rispettivo contenitore "P" fino all'interruzione della citata azione pneumatica. Preferibilmente, i mezzi pneumatici preposti a generare la depressione sono montati sulla giostra 2 ed anch'essi pertanto girevoli attorno al primo asse "X1".
Mediante la rotazione della giostra 2 attorno al citato primo asse "X1, la giostra 2 è in grado di prelevare un contenitore "P" da una stazione di prelievo 9 disposta al di sopra della giostra 2 e quindi depositare il contenitore "P" in corrispondenza di una stazione di deposito 10 disposta al di sotto della giostra 2 stessa, per esempio su di uno dei citati vassoi "V". La giostra 2 definisce pertanto primi mezzi di movimentazione "MI" attivi sugli organi di presa 7, attraverso gli elementi di supporto 6, per movimentare gli organi di presa 7 tra la stazione di prelievo 9 e la stazione di deposito 10.
La posizione delle stazioni di prelievo e di deposito 9, 10 è meglio visibile nella sequenza operativa illustrata nelle figure da 3a a 3e. In tali figure si nota come, dovendo la giostra 2 percorrere un angolo pari a mezzo giro per portarsi dalla stazione di prelievo 9 alla stazione di deposito 10, i contenitori "P" sono superiormente disposti in posizione impilata con concavità rivolta verso il basso, in modo tale che a deposito sul vassoio "V" avvenuto i contenitori "P" si trovino orientati con concavità verso l'alto e siano quindi atti a ricevere una dose di prodotto "D" semiliquido o pastoso. Anche in questo caso va notato che la rotazione tra le due stazioni potrebbe essere pari ad un angolo diverso da 180° laddove le stazioni 9, 10 stesse fossero disposte in posizioni differenti (ad esempio a 90° una dall'altra). I contenitori "P" impilati in corrispondenza della stazione di prelievo 9 sono sostenuti mediante mezzi di trattenimento sostanzialmente noti e non illustrati, i quali consentono il prelievo del contenitore "P" disposto nella posizione inferiore mentre trattengono stabilmente tra le citate guide 105 gli altri contenitori "P" soprastanti. A titolo di esempio, i mezzi di trattenimento possono essere del tipo equipaggiato con un elemento a spillo come descritto nel brevetto europeo EP 506 629 od anche sfruttare le forze di attrito.
Ciascun elemento di supporto 6 presenta una dimensione prevalente di sviluppo parallela al citato primo asse "X1" attorno al quale ruota la giostra 2. Vantaggiosamente, inoltre, ciascun elemento di supporto 6 è mobile in avvicinamento ed in allontanamento rispetto al primo asse "X1", ovvero rispetto all'asta centrale 4, per avvicinare ed allontanare gli organi di presa 7 rispetto al citato primo asse "X1". Vantaggiosamente, gli elementi di supporto 6 si muovono in un medesimo piano il quale passa per il citato primo asse "X1". In tal modo non vi è alcuna eccentricità tra gli organi di presa 7 ed il primo asse "X1" durante il moto di avvicinamento ed allontanamento degli organi di presa 7 rispetto al primo asse "X1".
In accordo con quanto sopra, la macchina disimpilatrice 1 comprende secondi mezzi di movimentazione "M2" attivi tra la giostra 2 e gli organi di presa 7 per movimentare gli organi di presa 7 in avvicinamento ed in allontanamento rispetto al primo asse "X1". In dettaglio, i secondi mezzi di movimentazione "M2" sono montati sulla giostra 2, ed in particolare sulle scatole di comando 3, e sono attivi tra ciascuna scatola di comando 3 e gli elementi di supporto 6. Più preferibilmente, i secondi mezzi di movimentazione "M2" sono attivi tra ciascuna scatola di comando 3 e corrispondenti estremità degli elementi di supporto 6.
Entrando maggiormente nel dettaglio, i secondi mezzi di movimentazione "M2" comprendono una coppia di manovellismi ad eccentrico 11 per ognuna scatola di comando 3. Ciascun manovellismo ad eccentrico 11 comprende una manovella eccentrica 12 girevole rispetto ad un secondo asse "X2" perpendicolare al citato primo asse "X1", ed una biella 13 avente una prima estremità 13a incernierata eccentricamente alla manovella 12 ed una seconda estremità 13b incernierata all'elemento di supporto 6, preferibilmente ad un'estremità dell'elemento di supporto 6. I citati primo "X1" e secondo "X2" asse individuano un piano il quale è rotante durante un funzionamento della macchina disimpilatrice 1. Ciascuna scatola di comando 3 supporta due manovellismi ad eccentrico 11 del tipo sopra descritto, i quali sono posizionati da parti opposte rispetto al primo asse "X1" e si dispongono in corrispondenza di lati opposti di un quadrato, in cui gli altri due lati sono occupati dalle già citate porzioni flangiate 3a, 3b. Preferibilmente, i manovellismi ad eccentrico 11 associati ad un medesimo elemento di supporto 6 presentano rispettive manovelle,eccentriche 12 ruotanti in fase tra loro, vale a dire atte ad assumere posizioni omologhe in un determinato istante. In tal modo, l'elemento di supporto 6 trasla in avvicinamento ed in allontanamento rispetto al primo asse "X1" mantenendosi sempre parallelo al primo asse "X1" stesso. Più preferibilmente, i manovellismi ad eccentrico 11 associati ad un medesimo elemento di supporto 6 presentano rispettive manovelle eccentriche 12 ruotanti attorno a secondi assi "X2" tra loro paralleli.
Vantaggiosamente, ciascuna scatola di comando 3 porta una coppia di manovelle eccentriche 12 le quali sono girevoli attorno al medesimo secondo asse "X2".
Ciascun manovellismo eccentrico 11 consente, mediante il movimento rotatorio della manovella 12 e traslatorio della biella 13, un movimento alternato del rispettivo elemento di supporto 6 a cui è associato, e quindi un movimento alternato degli organi di presa 7 portati dall'elemento di supporto 6. Tale movimento alternato, che avviene ciclicamente in avvicinamento ed in allontanamento dal primo asse "X1", assume le sembianze di un movimento di uno stantuffo azionato da un manovellismo ordinario centrato. Pertanto, ciascun elemento di supporto 6, e quindi ciascun corrispondente organo di presa 7, è mobile tra un punto morto superiore, corrispondente ad una massima distanza dal primo asse "XI", ed un punto morto inferiore, corrispondente ad una minima distanza dal primo asse "X1".
I secondi mezzi di movimentazione "M2" comprendono inoltre una coppia di rinvìi angolari 14, ciascuno dei quali portato da una rispettiva scatola di comando 3 e preferibilmente racchiuso entro la scatola di comando 3 stessa. Ciascun rinvio angolare, come mostrato nelle viste delle figure 4 e 5, presenta un albero di ingresso 14a ed una coppia di alberi di uscita 14b, 14c. L'albero di ingresso 14a è disposto in allineamento al primo asse "X1" della macchina 1, ed è girevole attorno al citato primo asse "X1", mentre gli alberi di uscita 14b, 14c sono allineati ad un medesimo secondo asse "X2" e girevoli attorno al citato secondo asse "X2". Ciascun rinvio angolare 14 è rigidamente supportato dalla rispettiva scatola di comando 3 ed i tre alberi 14a, 14b, 14c del rinvio angolare 14 sono tra loro meccanicamente connessi per mezzo di ingranaggi conici non illustrati in quanto facenti parte di rinvìi conici di tipo sostanzialmente noto. In accordo con una prima forma realizzativa, gli alberi di uscita 14b, 14c fanno parte di un unico albero girevole attorno al citato secondo asse "X2" ed accoppiato all'albero di ingresso 14a mediante un accoppiamento conico, pertanto gli alberi di uscita 14b, 14c ruotano sempre in senso concorde tra loro. In accordo con una seconda forma realizzativa, l'albero di ingresso 14a è collegato in modo separato ai due alberi di uscita 14b, 14c i quali quindi possono ruotare solamente in senso inverso tra loro. Ciascun albero di uscita 14b, 14c è collegato stabilmente ad una rispettiva manovella eccentrica 12, preferibilmente mediante collegamento a linguetta, per ruotare attorno al medesimo secondo asse "X2". Pertanto, le manovelle eccentriche 12 di ciascuna coppia di manovellismi ad eccentrico 11 attivi su estremità omologhe degli elementi di supporto 6, ovvero su estremità rivolte verso la medesima scatola di comando 3, sono girevoli attorno ad un medesimo secondo asse "X2".
Ulteriormente, i secondi mezzi di movimentazione "M2" comprendono almeno una guida lineare 15 associata a ciascun manovellismo ad eccentrico 11. Ciascuna guida lineare 15 si sviluppa lungo un terzo asse "X3" definente una terna cartesiana rispetto ai citati primo "X1" e secondo "X2" asse. In altre parole, ciascun terzo asse "X3" è orientato in direzione perpendicolare al piano rotante definito dal primo asse "X1" e dal secondo asse "X2" ed è quindi anch'esso girevole rispetto al primo asse "X1". Le guide lineari 15 comprendono uno stantuffo 15a scorrevole in una rispettiva scanalatura 15b realizzata in ciascuna scatola di comando 3. Lo stantuffo 15a è quindi mobile, sotto l'azione di un rispettivo manovellismo ad eccentrico 11, lungo il citato terzo asse "X3" per avvicinare e/o abbassare il rispettivo elemento di supporto 6 rispetto al primo asse "X1". In accordo con la forma realizzativa preferita ed illustrata dell'invenzione, i secondi mezzi di movimentazione "M2" comprendono, per ciascun manovellismo ad eccentrico 11, due guide lineari 15 parallele tra loro e parallele al citato terzo asse "X3".
Le figure 4 e 5 mostrano nel dettaglio una delle due scatole di comando 3. In particolare, ciascuna scatola di comando 3 comprende un singolo motore elettrico 16 facente parte dei citati secondi mezzi di movimentazione "M2" atti a movimentare gli organi di presa 7 in avvicinamento ed in allontanamento rispetto al primo asse "X1". Il motore elettrico 16 è accoppiato ad un attuatore rotativo 17 il quale riceve il moto dal motore elettrico 16 e lo traduce in un moto di rotazione attorno ad un asse diverso dall'asse di rotazione del motore elettrico 16. In particolare, 1'attuatore rotativo comprende una tavola fissa 17a, rigidamente connessa al motore elettrico 16, ed una tavola rotante 17b di forma anulare mossa in rotazione dal motore elettrico 16 rispetto alla tavola fissa 17a. L'attuatore rotativo 17 è disposto sulla scatola di comando 3 in modo tale che la tavola rotante 17b sia girevole attorno ad un asse coincidente con il citato primo asse "X1". Le caratteristiche tecniche dell'attuatore rotativo 17, del tipo cosiddetto "a tavola rotante", non verranno discusse nel dettaglio in quanto sostanzialmente di tipo noto nell'ambito degli attuatori a tavola rotante.
Il motore elettrico 16 e l'attuatore rotativo 17 sono vantaggiosamente collegati al rinvio angolare 14 della medesima scatola di comando 3, ed a tale scopo ciascuna scatola di comando 3 comprende appositi mezzi di trasmissione 18 atti a trasmettere in moto dal motore elettrico 16 al rinvio angolare 14, in particolare all'albero di ingresso 14a di quest'ultimo.
I mezzi di trasmissione 18 comprendono un disco 19 ed un manicotto 20. Il disco 19 è stabilmente collegato alla tavola rotante 17b ed è anch'esso girevole attorno al primo asse "X1", in particolare è trascinato in rotazione dalla tavola rotante 17b attorno al citato primo asse "X1". In corrispondenza di una propria porzione centrale, il disco 19 presenta un foro passante entro cui viene inserito il manicotto 20. Il manicotto 20 è stabilmente collegato al disco 19 ed è trascinato in rotazione dal disco 19 attorno al citato primo asse "X1". Il manicotto 20 presenta una prima porzione 20a inserita entro il citato foro passante del disco 19, ed una seconda porzione 20b avente diametro superiore alla prima porzione 20a per definire una battuta contro il disco 19.
Preferibilmente, sono previsti primi collegamenti a vite 21 per collegare stabilmente il disco 19 alla tavola rotante 17b, e secondi collegamenti a vite 22 per collegare la seconda porzione 20b del manicotto 20 con il disco 19. In tal modo, il manicotto 20 risulta essere trascinato in rotazione dal disco 19 e, quindi, dal motore elettrico 16.
Il manicotto 20 presente inoltre una terza porzione 20c, collocata da banda opposta della prima porzione 20b rispetto alla seconda porzione 20a, vale a dire la seconda porzione 20b del manicotto 20 si colloca tra la prima 20a e la terza 20c porzione del manicotto 20. La citata terza porzione 20c è accoppiata ad un cuscinetto 23 e supportata da quest'ultimo durante la rotazione attorno al primo asse "X1". La prima porzione 20a del manicotto 20, preferibilmente l'intero manicotto 20, presenta una sede 24 interna concentrica al primo asse "X1" ed entro la quale è inseribile, mediante accoppiamento scanalato od a linguetta, l'albero di ingresso 14a del rinvio angolare 14. In tal modo, il motore elettrico 16 può trascinare in rotazione l'albero di ingresso 14a del rinvio angolare 14 attraverso la tàvola rotante 17b, il disco 19 ed il manicotto 20. Durante la rotazione del motore elettrico 16, la tavola rotante 17b, il disco 19, il manicotto 20 e l'albero di ingresso 14a del rinvio angolare 14 ruotano ad una medesima velocità angolare.
Complessivamente, il disco 19, il manicotto 20 ed il rinvio angolare 14 presenti su ciascuna scatola di comando 3 definiscono un primo cinematismo atto a trasformare il moto rotatorio del motore 16, che si sviluppa attorno ad un asse parallelo al primo asse "XI" in un moto rotatorio degli alberi di uscita 14b, 14c del rinvio angolare 14 attorno al secondo asse "X2". I manovellismi ad eccentrico 11, del resto, definiscono secondi cinematismi atti a trasformare il moto di rotazione dei citati alberi di uscita 14b, 14c attorno al secondo asse "X2" in un moto rettilineo degli organi di presa 7 lungo i citati terzi assi "X3".
La scatola di comando 3 comprende inoltre un carter esterno 25 atto a definire, in cooperazione con il motore elettrico 16 e 1'attuatore rotativo 17, uno spazio interno 26 entro cui è alloggiato il rinvio angolare 14.
Il carter esterno 25 comprende una prima porzione 25a collocata da un lato della tavola fissa 17a dell'attuatore rotativo 17, ed una seconda porzione 25b collocata dalla parte opposta della citata tavola fissa 17a. La prima porzione 25a del carter esterno 25 è rivolta verso l'albero d'estremità 5 e presenta apposite aperture per consentire la fuoriuscita dal carter esterno 25 dei secondi alberi 14b, 14c del rinvio angolare 14. La prima porzione 25a del carter esterno 25 presenta inoltre una delle citate porzioni flangiate 3a, 3b per la connessione all'albero di estremità 5. La seconda porzione 25b del carter esterno 25 si estende invece in allontanamento dalla tavola fissa 17a dell'attuatore rotativo 17 e supporta l'altra porzione flangiata 3a, 3b la quale è collegata alla flangia d'estremità 4a dell'asta centrale 4, non illustrata nelle figure 4 e 5 per semplicità espositiva. La seconda porzione 25b del carter esterno 25 presenta inoltre un alloggiamento 27 concentrico al citato primo asse "Xl" e destinato a contenere l'anello esterno del citato cuscinetto 23.
Il carter esterno 25 presenta inoltre le citate scanalature 15b delle guide lineari 15, entro cui scorrono i rispettivi stantuffi 15.
Il funzionamento della macchina disimpilatrice 1 descritta viene ora descritto con l'ausilio della sequenza operativa illustrata nelle figure dalla 3a alla 3e.
La posizione iniziale illustrata in figura 3a mostra che gli organi di presa 7 inferiori si trovano in corrispondenza della stazione di deposito 10 ed hanno appena depositato i rispettivi contenitori "P" sul vassoio "V", mentre gli organi di presa 7 superiori si trovano in corrispondenza della stazione di prelievo 9 e sono in accoppiamento con il contenitore "P" inferiore di ciascuna pila di contenitori "P" da disimpilare. In questa posizione, gli organi di presa 7 inferiori sono soggetti ad un'interruzione dell'azione di depressione pneumatica così da potersi disimpegnare dai contenitori "P" depositati sul vassoio, mentre gli organi di presa 7 superiori sono soggetti a tale azione pneumatica per poter trattenere i rispettivi contenitori "P". Nella posizione di figura 3a, inoltre, tutti gli organi di presa 7 si trovano in corrispondenza del proprio punto morto superiore, vale a dire nella posizione più lontana dal primo asse "X1" consentita dai manovellismi ad eccentrico 11.
Nella fase successiva, illustrata in figura 3b, i secondi mezzi di movimentazione "M2" vengono attivati per portare gli organi di presa 7 in corrispondenza del proprio punto morto inferiore, vale a dire nella posizione più vicina al primo asse "X1" consentita dai manovellismi ad eccentrico 11. Conseguentemente, gli organi di presa 7 si sono allontanati dai contenitori "P" inferiori depositati e dai contenitori "P" superiori da disimpilare. E' quindi possibile imprimere una rotazione alla giostra 2 per invertire la posizione degli organi di presa 7 superiori con quelli inferiori, e viceversa. In altre parole, mediante i primi mezzi di movimentazione "M1" viene impartita alla giostra 2 una rotazione pari a mezzo giro, corrispondente all'angolo necessario per portare in corrispondenza della stazione di deposito 10 gli organi di presa 7 che si trovavano presso la stazione di prelievo 9. La configurazione assunta dalla macchina disimpilatrice 1 durante la rotazione della giostra 2 è illustrata in figura 3c .
La figura 3b mostra il raggiungimento della posizione finale della giostra 2 a rotazione ultimata, in cui la posizione degli organi di presa 7 è ribaltata rispetto a prima della rotazione della giostra 2. In questa posizione, gli organi di presa 7 si trovano ancora in corrispondenza del proprio punto morto inferiore.
A questo punto, i secondi mezzi di movimentazione "M2" vengono attivati di nuovo per riportare gli organi di presa 7 in corrispondenza del proprio punto morto superiore, in modo tale che gli organi di presa 7 inferiori depositino i contenitori "P" precedentemente prelevati, mentre gli organi di presa 7 superiori possano prelevare nuovi contenitori "P" dalle pile da disimpilare, raggiungendo così la posizione di partenza. Risulta completato quindi un intero ciclo di funzionamento della macchina disimpilatrice 1.
La rotazione della giostra 2 attorno al primo asse "XI" può avvenire sempre in una medesima direzione oppure può avvenire in una direzione durante un primo ciclo, e nella direzione opposta nel ciclo successivo.
In accordo con una forma realizzativa altrettanto vantaggiosa ma non illustrata, è possibile prevedere un unico elemento di supporto 6, e quindi un'unica fila di organi di presa 7. In questo caso, un ciclo di funzionamento richiederebbe una sequenza di fasi del tipo prelievo-deposito-prelievo, anziché le fasi di prelievo e deposito contemporaneo, realizzate dalle due diverse file di organi di supporto 7 come descritto in precedenza.
In accordo con un'ulteriore forma realizzativa altrettanto vantaggiosa ma non illustrata, è possibile anche prevedere un solo manovellismo ad eccentrico 11 per ciascun elemento di supporto 6. Tale manovellismo ad eccentrico 11 sarebbe attivo su di un'estremità del rispettivo elemento di supporto 6, mentre in corrispondenza dell'altra estremità dell'elemento di supporto 6 sarebbero solamente presenti le guide lineari 15 od, alternativamente, tale estremità sarebbe sprovvista sia del manovellismo ad eccentrico 11 che delle guide lineari 15.
La presente invenzione raggiunge gli scopi proposti, superando gli inconvenienti lamentati nella tecnica nota. L'impiego di una giostra rotante consente di operare simultaneamente il prelievo di una pluralità di contenitori o pirottini con un'unica macchina.
Inoltre, la possibilità di montare due file contrapposte di organi di presa consente di raddoppiare la produttività consentendo simultaneamente di caricare da un lato gli organi di presa con i contenitori e di depositare dall'altro lato i contenitori precedentemente disimpilati. Infatti, quando un gruppo di organi di presa, portati da un elemento di supporto, si trova in corrispondenza della stazione di prelievo, un altro gruppo di organi di presa, portati dall'altro elemento di supporto, si trova in corrispondenza della stazione di deposito, in modo tale che i due diversi gruppi di organi di presa operino contemporaneamente, ciascuno su una rispettiva stazione. L'impiego di manovellismi ad eccentrico, con motore direttamente montato sulla giostra realizza un'elevata semplicità costruttiva nonché la possibilità di regolare la posizione degli organi di presa rispetto all'asse di rotazione della giostra indipendentemente dalla posizione assunta dalla giostra.
La possibilità di avvicinare ed allontanare gli organi di presa rispetto al primo asse, e quindi anche rispetto alle stazioni di prelievo e di deposito, consente di prelevare e depositare correttamente i contenitori e di ruotare la giostra evitando pericolose interferenze tra gli organi di presa e le citate stazioni di prelievo e deposito.

Claims (22)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina per disimpilare contenitori, in particolare contenitori per alimenti, comprendente: - una struttura portante; - una pluralità di organi di presa (7), associabili ad almeno una pila di contenitori (P) disposti uno sopra l'altro, detti organi di -presa (7) essendo mobili tra una stazione di prelievo (9), in cui ciascuno di detti organi di presa (7) afferra stabilmente un contenitore (P) di detta pila, ed una stazione di deposito (10), in cui ciascun organo di presa (7) deposita detto contenitore (P) su di una superficie di deposito; primi mezzi di movimentazione (MI), attivi tra la struttura portante e gli organi di presa (7) per movimentare gli organi di presa (7) tra la stazione di prelievo (9) e la stazione di deposito (10) e viceversa; caratterizzato dal fatto che detti primi mezzi di movimentazione (MI) comprendono una giostra (2) girevole attorno ad un primo asse (XI) per trasferire ciascun organo di presa (7) tra la stazione di prelievo (9) e la stazione di deposito (10) mediante rotazione di detta giostra (2) attorno a detto primo asse (XI).
  2. 2. Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto di comprendere secondi mezzi di movimentazione (M2) portati da detta giostra (2) ed attivi tra la giostra (2) e detti organi di presa (7) per allontanare ed avvicinare ciascun organo di presa (7) rispetto a detto primo asse (X1).
  3. 3. Macchina secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detti secondi mezzi di movimentazione (M2) comprendono almeno un manovellismo ad eccentrico (11) atto a movimentare ciascun organo di presa (7) tra un punto morto superiore, corrispondente ad una massima distanza dell'organo di presa (7) da detto primo asse (X1), ed un punto morto inferiore, corrispondente ad una minima distanza dell'organo di presa (7) da detto primo asse (X1) .
  4. 4. Macchina secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che detto manovellismo ad eccentrico (11) comprende una manovella eccentrica (12) girevole rispetto ad un secondo asse (X2) perpendicolare a detto primo asse (X1), ed una biella (13) avente una prima estremità (13a) incernierata eccentricamente a detta manovella (12) ed una seconda estremità (13b) associata all'organo di presa (7).
  5. 5. Macchina secondo la rivendicazione 3 o 4, caratterizzata dal fatto che ciascun organo di presa (7) si posiziona in corrispondenza del proprio punto morto superiore al raggiungimento della stazione di prelievo (9) e della stazione di deposito (10), e si posiziona in corrispondenza del proprio punto morto inferiore durante un trasferimento tra dette posizioni di prelievo (9) e deposito (10).
  6. 6. Macchina secondo una o più delle rivendicazioni da 3 a 5, caratterizzata dal fatto che detti secondi mezzi di movimentazione (M2) comprendono inoltre un motore elettrico (16) attivo su ciascun manovellismo ad eccentrico (11) per determinare una movimentazione degli organi di presa (7) tra detto punto morto superiore ed inferiore e viceversa.
  7. 7. Macchina secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che detti secondi mezzi di movimentazione (M2) comprendono almeno due manovellismi ad eccentrico (11), ciascuno dei quali associato ad un rispettivo organo di presa (7).
  8. 8. Macchina secondo le rivendicazioni 4 e 6, caratterizzata dal fatto che detto motore elettrico (16) è attivo su almeno due manovellismi ad eccentrico (11), le manovelle eccentriche (12) dei manovellismi ad eccentrico (11) collegati al medesimo motore elettrico (16) essendo girevoli attorno ad un medesimo secondo asse (X2).
  9. 9. Macchina secondo una o più delle rivendicazioni da 3 a 8, caratterizzata dal fatto di comprendere almeno un rinvio angolare (14) portato da detta giostra (2) ed associato ad una coppia di manovellismi ad eccentrico (11), detto rinvio angolare (14) avendo un albero di ingresso (14a), atto a ricevere un'azione motrice da un rispettivo motore elettrico (16), ed una coppia di alberi di uscita (14b, 14c) allineati sul medesimo secondo asse (X2) e riceventi un'azione motrice da detto albero di ingresso (14a), preferibilmente mediante ingranaggi a ruote coniche, ciascuno di detti alberi di uscita (14b, 14c) essendo connesso alla manovella eccentrica (12) di uno di detti manovellismi ad eccentrico (11) per porre detta manovella (12) in rotazione attorno a detto secondo asse (X2).
  10. 10. Macchina secondo la rivendicazione 9, caratterizzata dal fatto che detto motore elettrico (16) determina una rotazione relativa di detto albero di ingresso (14a) rispetto alla giostra (2), preferibilmente detto albero di ingresso (14a) essendo girevole in modo concentrico a detto primo asse (X1).
  11. 11. Macchina secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto di comprendere almeno un elemento di supporto (6) sul quale è fissata una pluralità di organi di presa (7) allineati lungo detto primo asse (X1), detti secondi mezzi di movimentazione (M2) essendo attivi tra la giostra (2) e l'elemento di supporto (6) per movimentare l'elemento di supporto (6) in avvicinamento ed in allontanamento rispetto a detto primo asse (X1).
  12. 12. Macchina secondo la rivendicazione 11, caratterizzata dal fatto di comprendere due elementi di supporto (6), disposti sulla giostra (2) in modo tale che quando uno di detti elementi di supporto (6) è affacciato alla stazione di prelievo (9) l'altro elemento di supporto (6) è affacciato alla stazione di deposito (10), preferibilmente detti elementi di supporto (6) essendo disposti in posizione diametralmente opposta rispetto a detto primo asse (X1).
  13. 13. Macchina secondo le rivendicazioni 7 e 12, caratterizzata dal fatto che ciascun manovellismo ad eccentrico (11) è associato ad un differente elemento di supporto (6) ed è attivo su un'estremità del rispettivo elemento di supporto (6).
  14. 14. Macchina secondo la rivendicazione 12 o 13, caratterizzata dal fatto che detti secondi mezzi di movimentazione (M2) comprendono, per ciascun elemento di supporto (6), due manovellismi ad eccentrico (11) attivi su estremità opposte dell'elemento di supporto (6).
  15. 15. Macchina secondo le rivendicazioni 4 e 13, caratterizzata dal fatto che la manovella eccentrica (12) di ciascun manovellismo ad eccentrico (11) attivo su un elemento di supporto (6) è in fase con la manovella eccentrica (12) dell'altro manovellismo ad eccentrico (11) attivo sul medesimo elemento di supporto (11), preferibilmente le manovelle eccentriche (12) dei manovellismi ad eccentrico (11) associati ad un medesimo elemento di supporto (6) ruotando attorno a rispettivi secondi assi (X2) tra loro paralleli.
  16. 16. Macchina secondo le rivendicazioni 9 e 12, caratterizzata dal fatto di comprendere due rinvìi angolari (14), ciascuno dei quali associato ad una coppia di manovellismi ad eccentrico (11) attivi su rispettivi elementi di supporto (6), ciascun rinvio angolare (14) avendo un albero di ingresso (14a), atto a ricevere un'azione motrice da un rispettivo motore elettrico (16), ed una coppia di alberi di uscita (14b, 14c) allineati sul medesimo secondo asse (X2) e riceventi un'azione motrice da detto albero di ingresso (14a), preferibilmente mediante ingranaggi a ruote coniche, ciascuno di detti alberi di uscita (14b, 14c) essendo connesso alla manovella eccentrica (12) di uno di detti manovellismi ad eccentrico (11) per porre detta manovella (12) in rotazione attorno a detto secondo asse (X2).
  17. 17. Macchina secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti organi di presa (7) sono disposti sulla giostra (7) in modo tale che quando un primo gruppo di organi di presa (7) è posizionato in corrispondenza della stazione di prelievo (9), un secondo gruppo di organi di presa (7) è posizionato in corrispondenza della stazione di deposito (10).
  18. 18. Macchina secondo la rivendicazione 17, caratterizzata dal fatto che detto primo gruppo e detto secondo gruppo di organi di presa (7) sono portati da due differenti elementi di supporto (7), preferibilmente detto primo gruppo e detto secondo gruppo essendo disposti in posizione diametralmente opposta rispetto a detto primo asse (X1).
  19. 19. Macchina secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che detto primo asse (X1) è fisso.
  20. 20. Macchina secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che detto primo asse (X1) è orizzontale.
  21. 21. Macchina per disimpilare contenitori, in particolare contenitori per pasticceria, caratterizzata dal fatto di comprendere: - una struttura portante; - una pluralità di organi di presa (7), associabili ad almeno una pila di contenitori (P) disposti uno sopra l'altro, detti organi di presa (7) essendo mobili tra una stazione di prelievo (9), in cui ciascuno di detti organi di presa (7) afferra stabilmente un contenitore (P) di detta pila, ed una stazione di deposito (10), in cui ciascun organo di presa (7) deposita detto contenitore (P) su di una superficie di deposito; primi mezzi di movimentazione (Mi), attivi tra la struttura portante e gli organi di presa (7) per movimentare gli organi di presa (7) tra la stazione di prelievo (9) e la stazione di deposito (10) e viceversa, detti primi mezzi di movimentazione (M1) comprendendo una giostra (2) girevole attorno ad un primo asse (X1) per trasferire ciascun organo di presa (7) tra la stazione di prelievo (9) e la stazione di deposito (10) mediante rotazione di detta giostra (2) attorno a detto primo asse (X1); - secondi mezzi di movimentazione (M2) portati da detta giostra (2) ed attivi tra la giostra (2) e detti organi di presa (7) per allontanare ed avvicinare ciascun organo di presa (7) rispetto a detto primo asse (X1), detti secondi mezzi di movimentazione (M2) essendo atti a movimentare ciascun organo di presa (7) tra una prima posizione corrispondente ad una massima distanza dell'organo di presa (7) da detto primo asse (X1), ed una seconda posizione corrispondente ad una minima distanza dell'organo di presa (7) da detto primo asse (X1).
  22. 22. Macchina per disimpilare contenitori, in particolare contenitori per pasticceria, caratterizzata dal fatto di comprendere: - una struttura portante; - una pluralità di organi di presa (7), associabili ad almeno una pila di contenitori (P) disposti uno sopra l'altro, detti organi di presa (7) essendo mobili tra una stazione di prelievo (9), in cui ciascuno di detti organi di presa (7) afferra stabilmente un contenitore (P) di detta pila, ed una stazione di deposito (10), in cui ciascun organo di presa (7) deposita detto contenitore (P) su di una superficie di deposito; - una giostra (2) montata su detta struttura portante e girevole attorno ad un primo asse (XI) per trasferire ciascun organo di presa (7) tra la stazione di prelievo (9) e la stazione di deposito (10); almeno un motore elettrico (16), portato da detta giostra (2); - un primo cinematismo portato dalla giostra (2) ed atto a trasformare un moto rotatorio del motore (16), preferibilmente sviluppantesi attorno ad un asse parallelo al primo asse (X1 ) in un moto rotatorio di almeno un albero rotante (14b, 14c) attorno ad un secondo asse (X2) preferibilmente trasversale al primo asse (X1) ed ancor più preferibilmente perpendicolare al primo asse (X1); - almeno un secondo cinematismo portato dalla giostra (2) ed atto a trasformare il citato moto di rotazione dell'albero rotante (14b, 14c) attorno al secondo asse (X2) in un moto rettilineo degli organi di presa (7) lungo rispettivi terzi assi (X3), preferibilmente detti terzi assi (X3) definendo una terna cartesiana con i citati primo asse (X1) e secondo asse (X2).
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