ITMI20070306A1 - Macchina per la lavorazione di prodotti cosmetici semilavorati in particolare per la formatura superficiale di cotti - Google Patents
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Description
DESCRIZIONE
Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per
titolo
"MACCHINA PER LA PREPARAZIONE DI PRODOTTI COSMETICI
SEMILAVORATI, IN PARTICOLARE PER LA FORMATURA DI COTTI”
La presente invenzione ha per oggetto una macchina per la preparazione di prodotti cosmetici semilavorati e nel dettaglio riguarda una macchina per la formatura di cotti.
Come è noto i procedimenti di produzione per realizzare i cotti, owero prodotti cosmetici semilavorati costituiti da una sostanza cosmetica deposta su un fondello di supporto opportunamente sagomata e cotta in forno di essiccazione, prevedono una fase iniziale in cui la sostanza cosmetica allo stato pastoso viene posta in una tramoggia dì alimentazione.
Mediante un opportuno meccanismo di prelievo, ad esempio dì natura pneumatica o altro, viene prelevato dalla tramoggia il necessario quantitativo di materiale che viene quindi deposto sul fondello di supporto plastico o di ceramica o di altro materiale.
La fase di prelievo del materiale comporta tuttavia alcuni inconvenienti legati principalmente alla natura assai viscosa del materiale cosmetico che fa si che spesso non si riesca a prelevare il corretto quantitativo da deporre sul fondello che pertanto potrà dare origine ad un prodotto con cavità, forature o incompletezze causate dalla carenza dì materiale. Ciò inevitabilmente determina lo scarto del prodotto in sede di verifica di qualità.
Inoltre parecchio del materiale contenuto nella tramoggia resta saldamente vincolato alle pareti laterali di quest'ultima senza poter venire più prelevato per alimentare nuovi supporti comportando pertanto un elevato ulteriore spreco di materia prima o comportando l'intervento continuo da parte di un operatore per obbligare la discesa verso il dosatore.
Al fine di owiare almeno parzialmente agli inconvenienti di cui sopra si è tentata una soluzione tecnica che prevede di inserire internamente alla tramoggia una coclea che favorisce l’avanzamento del materiale nelle fasi di erogazione.
Tuttavia questa soluzione si è rivelata inconclusiva in quanto la coclea tende a spingere il solo materiale al centro della tramoggia mentre quello che si trova lateralmente tende ad aggrapparsi alle pareti. Il buco centrale che si crea nell’alimentatore genera corrispondenti mancanze di materiale in fase di erogazione, ovvero buchi o irregolarità di distribuzione del cosmetico sul fondello.
Successivamente alla fase di dosatura, la tecnica nota prevede una successiva fase di pressatura/formatura del materiale in corrispondenza di un opportuno stampo. Per evitare che il materiale cosmetico resti attaccato alle superfici sagomanti dello stampo impedendo la buona sagomatura dei prodotti è previsto l’utilizzo di una tela interposta con funzioni anti-aderenti.
Ovviamente la superficie della tela si sporca a seguito di utilizzo e pertanto la superficie di contatto con la pasta cosmetica deve essere automaticamente sostituita.
Tuttavia non esistono oggi sistemi che consentano un’ottimale gestione di tale operazione e in particolare che consentano un utilizzo intensivo della tela.
Infine va notato che ì prodotti in uscita dal forno devono subire ulteriori lavorazioni di finitura quali la pulizia laterale del fondello che prevede la rimozione del materiale spesso presente in eccesso in fase di dosatura per garantire la riuscita della corretta sagomatura in fase di stampaggio.
Questa operazione viene tìpicamente svolta a mano da operatori addetti che, oltre a non poter garantire la perfetta ripetibilità dell’operazione dando origine a prodotti difformi tra loro, ovviamente contaminano il materiale cosmetico e possono provocare danneggiamenti al semilavorato tali da dover scartare il prodotto.
Scopo della presente invenzione è pertanto quello di owiare a tutti gli inconvenienti sopra esposti.
Un primo scopo del trovato è quello di consentire un migliorato prelievo del cosmetico allo stato pastoso dal serbatoio ed un corretto riempimento del fondello in fase di dosatura.
E' poi un obiettivo quello di consentire il massimo utilizzo possibile del materiale stoccato nel serbatoio, ed anche quello di realizzare una macchina che consenta un facile caricamento del serbatoio ed una sua semplice pulizia.
Anche la precisione e la ripetibilità della dosatura con riduzione del materiale scartato sono obiettivi raggiunti dal trovato
Ulteriori scopi sono poi quelli di consentire un ottimale utilizzo della tela nella stazione di stampaggio e di automatizzare le operazioni di rimozione dell’eccesso di materiale e di pulizia del fondello.
Quanto sopra anche al fine dì poter disporre di una macchina che consenta di aumentare notevolmente i ratei produttivi ottenendo una serie di semilavorati identici tra loro e conformi alle richieste qualitative dell'industria della cosmesi pertanto diminuendo drasticamente i prodotti di scarto.
Questi ed altri scopi ancora che meglio appariranno nel corso della seguente descrizione sono sostanzialmente raggiunti da una macchina per la preparazione di prodotti cosmetici semilavorati in accordo con le unite rivendicazioni.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi appariranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di una forma realizzativa preferita, ma non esclusiva, di una macchina per la preparazione di prodotti cosmetici semilavorati in accordo con l'invenzione.
La macchina verrà qui di seguito illustrata con riferimento agli uniti disegni fomiti a solo scopo indicativo, e pertanto non limitativo, in cui:
la fig. 1 mostra una vista dall’alto di una macchina per la lavorazione dì prodotti cosmetici semilavorati in accordo con il trovato;
- la fig.2 mostra la stazione di dosatura della macchina di figura 1 ;
le figg. 3 e 4 mostrano una vista laterale ed una vista dall'alto della stazione di pressatura della macchina di figura 1;
le figure 5, 6 e 7 mostrano ulteriori viste prospettiche della stazione di figura 3; e
le figg. 8 e 9 mostrano una vista laterale ed una vista da sotto della stazione di pulizia fondello e scarico della macchina di figura 1.
Con riferimento alle figure citate con 1 è stata complessivamente indicata una macchina per la preparazione di prodotti cosmetici semilavorati. Più in dettaglio la macchina è adatta alla formatura di cotti, ovvero prodotti cosmetici costituiti da un fondello di supporto al di sopra del quale si trova un prefissato quantitativo di una pasta cosmetica opportunamente sagomata e che ha subito un'operazione di cottura, ad esempio in forno di essiccazione.
Come visìbile in figura 1, la macchina prevede l'impiego di un primo nastro trasportatore 31 adatto a movimentare un prefissato numero di fondelli 7 lungo la direzione evidenziata dalla freccia e verso una stazione di carico 15.
Qui i fondelli, definiti da supporti atti a ricevere un prodotto cosmetico allo stato pastoso (ad esempio, ma non necessariamente, realizzati in materiale plastico o ceramico e di sagoma in pianta circolare, quadrata o altra ancora), vengono caricati su un dispositivo di presa 32 (portapezzo) a sua volta montato su un disco di una tavola rotante 33. Quest'ultima è mobile in rotazione secondo un verso R (ad esempio orario) rispetto al basamento fisso 34 della macchina. Grazie a tale rotazione il dispositivo di presa 32 movimenta il fondello 7 verso ciascuna delle stazioni operative per consentire la preparazione del prodotto cosmetico.
Subito a valle della stazione di carico 15 è presente una stazione di controllo 16 in grado, mediante un tastatore meccanico, di rilevare l'effettiva presenza del fondello 7.
Quindi il fondello 7 viene portato in corrispondenza della stazione di dosatura 17 ove l'opportuno quantitativo di pasta cosmetica 3 viene deposto sul fondello stesso.
Osservando la figura 2 si nota innanzitutto la presenza di almeno un serbatoio 2 contenente il prodotto cosmetico allo stato pastoso.
Il serbatoio sarà in generale di sezione circolare prevedendo un'uscita di scarico 2a del materiale posta inferiormente ed a conclusione di un fondo 10 di andamento rastremato.
Mezzi di dosatura 5 sono attivi sul materiale cosmetico 3 per consentirne il prelievo di un corretto quantitativo che sarà regolabile in funzione delle varie esigenze produttive; in particolare gli stessi sono costituiti da un dispositivo pneumatico presentante un cilindro 11 fisso ed un pistone 12 scorrevole in quest’ultimo. La depressione generata dall'arretramento del pistone crea una forza di risucchio sul materiale cosmetico 3 che viene forzato in uscita dal serbatoio 2 verso una camera di dosatura 4.
Durante la fase di prelievo del cosmetico 3 dal serbatoio un pistone di spinta 8 genera sul materiale 3, da parte opposta all'uscita di scarico 2a, una pressione aggiuntiva che favorisce la fuoriuscita del giusto quantitativo di materiale e la discesa uniforme dello stesso verso la camera di dosatura,
Va notato che la sovrapressione viene generata esclusivamente in fase di prelievo; infatti si è notato che la presenza di una pressione costante da parie del pistone di spinta 8 provoca talvolta una separazione di acqua e corpuscoli del cosmetico all'interno della tramoggia 2.
Il pistone di spinta 8 è almeno parzialmente controsagomato alla parete interna 2a del serbatoio 2 cosi da effettuare una 'rasatura' delle pareti in fase di erogazione favorendo una spinta omogenea sul materiale ed il suo più completo utilizzo.
A tal proposito la porzione inferiore 8a appare anch'essa rastremata esattamente come il fondo del serbatoio 2 sempre in un’ottica di ottimale uso di tutto il materiale 3 caricato.
Il pistone di spinta è anche dotato di mezzi di sfiato 9 dell’aria in eccesso che si dovesse trovare intrappolata nel serbatoio 2 una volta inserito il pistone stesso. Tali mezzi 9 consentono la fuoriuscita da una zona superiore di tale eccesso d’aria evitando il formarsi di cavità, bolle o carenze di materiale nella pasta deposta sul fondello 7.
Gli stessi appaiono vieppiù vantaggiosi in fase di caricamento del serbatoio, fase che risulta assai semplice grazie alla configurazione adottata.
Infatti è presente un telaio di supporto 35 fissato al basamento 34 della macchina che supporta il serbatoio 2 ed anche un pistone pneumatico verticale 36 atto a movimentare a va e vieni il pistone di spinta 8. Quest'ultimo viene completamente estratto in fase di caricamento del serbatoio (condizione di figura 1) e quindi reinserito sino a contatto con il cosmetico 3. durante la fase di reintroduzione del pistone 8 in camera, i mezzi per lo sfiato 9 permettono la fuoriuscita dell'aria in eccesso, ma non del materiale viscoso 3.
Nell’esempio illustrato tali mezzi 9 sono costituiti da un opportuno condotto passante.
Al fine di consentire il caricamento del fondello 7, tra l’uscita di scarico 2a e la camera di dosatura 4 è presente un primo valvolismo 13, mentre tra la medesima camera 4 ed un erogatore 6 posto superiormente al fondello 7 in condizioni di caricamento è presente un ulteriore valvolismo 14.
Ovviamente quando i mezzi di dosatura 5 lavorano in depressione il valvolismo 13 è aperto consentendo il riempimento della camera di dosatura 4 (il valvolismo 14 chiuso interdice invece il passaggio verso l’erogatore 6).
Nella fase successiva di spinta dei mezzi di dosatura, il primo valvolismo 13 viene chiuso mentre l’ulteriore valvolismo 14 rimane aperto e la sostanza cosmetica 3 è pertanto forzata in attraversamento all’erogatore 6 verso il fondello 7.
Una volta completata la dosatura del materiale cosmetico 3 sul fondello, il dispositivo di presa 32 viene movimentato dalla tavola rotante 33 verso una stazione di pressatura 18 ove la sostanza 3 depositata sul fondello 7 viene opportunamente sagomata.
La forma realizzativa illustrata in figura 1 prevede tuttavia, prima della stazione dì pressatura 18, la presenza di due successive stazioni attualmente vuote e destinabili ad eventuali lavorazioni dedicate che dovessero essere richieste dal cliente finale o successivamente implementate.
In corrispondenza della stazione di pressatura 18, la macchina è dotata di un primo rullo o bobina di alimentazione 28 che porta avvolto un materiale in foglio 21, e nel caso specifico una tela, il quale, tramite ulteriori rulli di rinvio 36 obbliga la tela a passare al di sopra del dispositivo di presa 32 portante il fondello 7 con deposta la sostanza cosmetica 3 (fig. 3).
Quindi mediante altri rinvìi la tela 21 viene diretta verso una seconda bobina 29 di riavvolgimento della tela esausta.
In altri termini grazie a mezzi di avanzamento 20 (ovvero un opportuno motore) del materiale in foglio 21, quest’ultimo viene svolto dalla stazione di alimentazione 22 (bobina 28) verso la zona di pressatura e da qui sulla seconda bobina 29.
Centralmente tra i due rulli 28, 29 è presente poi uno stampo di sagomatura 19 preposto a conferire la configurazione geometrica desiderata alla sostanza cosmetica 3.
Durante il funzionamento della macchina, il fondello 7 portante il cosmetico 3 si trova vincolato al dispositivo di presa 32 che viene portato dalla tavola rotante 33 sotto lo stampo 19 e sotto la tela 21 (si veda la figura 3 in cui è stata esclusivamente rappresentata la traccia della tela 21 sopra il fondello 7).
A questo punto lo stampo 19 scende verticalmente (lo stampo 19 è mobile secondo la direzione 20 indicata) sino a comprimere la tela 21 sul materiale cosmetico 3 conferendo a quest’ultimo la geometria desiderata e riportata dallo stampo di pressione.
Il materiale in foglio 21 ha lo scopo di evitare l’adesione del cosmetico 3 allo stampo 19 garantendo la perfetta riuscita della sagomatura.
Durante la pressatura il fondello 7 che sì trova inserito in una cavità controsagomata del portapezzo 32 è tenuto da) basso mediante un’opportuna depressione per ovviare la possibilità che nella fase di risalita della tela dopo la pressatura il pezzo lavorato possa fuoriuscire dalla sede del portapezzo sulla tavola.
Ovviamente la zona di contatto tra tela e cosmetico sì sporca deteriorandosi e pertanto potrà essere utilizzata una o due volte al massimo senza rischiare di compromettere la qualità del pezzo in lavorazione. A questo punto la tela viene fatta avanzare lungo una prima direzione 37 dalla prima bobina 28 verso la seconda bobina 29.
Vantaggiosamente, al fine di garantire l'ottimale sfruttamento della tela 21 , sono previsti anche mezzi di movimentazione laterale 23 del materiale in foglio 21 per consentire spostamenti relativi della tela 21 rispetto allo stampo 19 anche in direzione trasversale 38 (si vedano le figg. 3 e 5) tramite asse elettrico gestito dal pannello operatore che imposta automaticamente, una volta scelto il formato da lavorare, gli spostamenti trasversali della tela,
In generale i mezzi di movimentazione laterale 23 sono costituiti dall’asse elettrico precedentemente citato od anche da uno o più attuatori pneumatici adatti a movimentare a va e vieni il telaio 40 portante i rulli principali 28, 29 e di rinvio 36 che guidano la tela 21, il tutto guidato da opportune guide di scorrimento 41 atte a garantire la precisione delle traslazioni (si veda la figura 7).
La figura 6 evidenzia peraltro bene questa ulteriore facoltà di movimentazione mostrando la tela 21 diretta verso il rullo di 29 utilizzata non solo lungo la direzione di avanzamento 36 ma anche lateralmente (sono infatti presenti due file di impronte 39).
Si noti peraltro che la possibilità di controllare entrambe le movimentazioni consente di gestire al meglio l’uso della tela 21; infatti mediante una semplice e nota unità di gestione (PLC) è possibile coordinare elettronicamente ed automaticamente a seguito di programmazione il movimento di avanzamento e laterale della tela e l'azione di sagomatura dello stampo 19 sfruttando appieno il materiale in foglio 21.
Una volta formato il semilavorato viene fatto avanzare verso una stazione di pulizia e scarico 24,
Qui il fondello 7 portante il cosmetico 3 viene fatto passare forzatamente attraverso almeno un elemento 26 attivo sulla superficie laterale del fondello 7 per rimuovere eventuali eccessi di materiale che dovessero essersi depositati in tale zona.
Va infatti notato che solitamente, al fine di evitare inestetismi superficiali o incompletezze in fase di formatura, il cosmetico è deposto in eccesso durante la dosatura. Questo comporta che parte del materiale possa sbordare e sporcare lateralmente il fondello.
Il passaggio di quest’ultimo attraverso un’area di passaggio che è sostanzialmente controsagomata alla sua superficie laterale rimuove il cosmetico in eccesso ancor prima della cottura in forno del prodotto.
Si noti peraltro che per adattarsi a tolleranze realizzative del fondello (particolarmente alte se il fondello 7 è di ceramica), nel caso in cui l'elemento 26 sia formato da un solo pezzo, lo stesso sarà elasticamente deformabile in modo da poter variare l’area di passaggio almeno tra i valori dimensionali dei fondelli; nella forma realizzativa sono stati utilizzati invece almeno due elementi 26 (per la precisione tre) spinti l’uno verso l'altro da mezzi elastici 30 quali molle di riscontro. In questo modo un eventuale passaggio forzato del pezzo comporta l'allontanamento degli elementi raschianti 26 per consentire l'attraversamento ed il contemporaneo incremento della pressione sulla superficie da pulire.
Gli elementi 26 sono montati pertanto su sistemi elastici che consentono un movimento orizzontale atto a mantenerli sempre a contatto con la superficie laterale del fondello vincendo le tolleranze di questo.
L’esempio realizzativo adottato nella macchina prevede l’uso di elementi 26 definenti in cooperazione tra loro un andamento circolare per lavorare su fondelli 7 tondi.
La macchina prevede poi l'impiego di convenzionali dispositivi di presa per prelevare il prodotto semilavorato e porlo su un nastro trasportatore 42 allo scopo di portarlo automaticamente verso un magazzino di raccolta.
Infine la macchina potrà essere opzionalmente dotata di una stazione di pulizia del porta-fondello 25 mediante opportuni soffiatori e spazzole adatti a rimuovere la polvere ed il materiale cosmetico depositato e palette di raschiatura attive sulla superficie della piattaforma girevole 33.
L’invenzione consegue importanti vantaggi.
Innanzitutto la macchina in accordo con il trovato consente di ottimizzare il materiale cosmetico, riducendone notevolmente gli sprechi.
Il materiale depositato, oltre ad essere nel quantitativo richiesto, risulta privo di difettosità (bolle o mancanze) cosi da ridurre drasticamente gli scarti per problemi qualitativi.
In fase di formatura l'uso della tela è ottimizzato riducendo ulteriormente i costi di produzione.
La manipolazione del prodotto in lavorazione è completamente automatizzata e ciò elimina qualsiasi problema di contaminazione del cosmetico permettendo altresì la produzione di semilavorati qualitativamente uniformi e sostanzialmente privi di difetti con ratei produttivi estremamente elevati.
Il prodotto inoltre viene parzialmente ripulito prima della cottura in forno eliminando la necessità di una pulizia manuale da parte di addetti specializzati. I costi di impianto sono rapidamente bilanciati dai risparmi notevoli di costi in tutte le fasi di lavorazione della macchina che è altresì adatta a lavorare con materiali diversi tra loro e con fondelli di sagoma e natura differente con semplici modifiche.
Claims (17)
- RIVENDICAZIONI 1. Macchina per la preparazione di prodotti cosmetici semilavorati comprendente: almeno un serbatoio (2) atto a contenere una sostanza cosmetica (3) allo stato pastoso; detto serbatoio presentando un'uscita di scarico (2a) per la sostanza; una camera di dosatura (4) selettivamente in collegamento di fluido con detta uscita di scarico (2a) del serbatoio (2); mezzi di dosatura (5) attivi sulla sostanza pastosa (3) ed atti a consentire il prelievo di un prefissato quantitativo della sostanza stessa dal serbatoio (2) ed il suo invio alla camera di dosatura (4); un erogatore (6) selettivamente in collegamento di fluido con la camera di dosatura (4) per consentire la fuoriuscita di detto prefissato quantitativo di sostanza e la sua deposizione su un fondello di supporto (7), caratterizzato dal fatto che la macchina comprende inoltre un pistone di spinta (8) attivo internamente al serbatoio (2) e cooperante con i mezzi di dosatura (5), detto pistone di spinta (8) generando, almeno durante la fase dì prelievo della sostanza dal serbatoio (2) e di invio della stessa verso la camera di dosatura (4), una pressione sulla sostanza (3) stessa atta a favorire l'ottimale fuoriuscita della sostanza pastosa dall’uscita di scarico (2a).
- 2. Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto pistone di spinta (8) è almeno parzialmente controsagomato ad una superficie interna (2b) del serbatoio (2) ed è attivo sulla sostanza pastosa (3) preferibilmente da parte opposta all'uscita di scarico (2a).
- 3. Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che comprende inoltre mezzi per lo sfiato (9) dell’aria inclusa tra pistone (8) e sostanza pastosa (3) attivi almeno durante la fase di caricamento del serbatoio e/o durante la fase di erogazione della sostanza cosmetica (3), detti mezzi per 10 sfiato (9) dell'aria in eccesso essendo ad esempio definiti da un condotto passante presente sul pistone di spinta (8).
- 4. Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che il serbatoio (2) presenta un fondo (10) di andamento rastremato dotato dell’uscita di scarico (2a), il pistone di spinta (8) presentando anch’esso una corrispondente zona inferiore (8a) rastremata e controsagomata al fondo (10).
- 5. Macchina secondo la rivendicazione 1 , caratterizzata dal fatto che i mezzi di dosatura (5) sono attivi per depressione sulla sostanza pastosa (3) per forzarne 11 prelievo verso la camera di dosatura (4), i mezzi di dosatura (5) essendo preferibilmente costituiti da un dispositivo pneumatico ad esempio presentante un cilindro (11) fisso ed un pistone (12) scorrevole in quest'ultimo.
- 6. Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che comprende almeno un valvolismo (13) interposto tra l'uscita di scarico (2a) e la camera di dosatura (4) ed un ulteriore valvolismo (14) interposto tra la camera di dosatura (4) e l’erogatore (6) per consentire l’aspirazione della sostanza cosmetica (3) dal serbatoio (2) alla camera di dosatura (4) e l’invio della sostanza (3) da quest’ultima verso l'erogatore (6) ed il fondello (7).
- 7. Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che comprende almeno una stazione di carico (15) per l’alimentazione in automatico dei fondelli (7) ed almeno una stazione di controllo (16) posta a valle della stazione di carico (15) lungo il percorso di avanzamento dei fondelli (7) sulla macchina; nella stazione di controllo essendo verificata la presenza del fondello (7).
- 8. Macchina secondo la rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che il serbatoio (2) si trova in corrispondenza di una stazione di dosatura (17) posta a valle della stazione di carico (15) lungo il percorso di avanzamento dei fondelli (7) sulla macchina.
- 9. Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che comprende inoltre una stazione di pressatura (18) ove la sostanza pastosa (3) depositata sul fondello (2) viene pressata.
- 10. Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che comprende inoltre almeno uno stampo (19) preposto ad essere operativamente attivo sulla sostanza cosmetica (3) deposta sul fondello di supporto (7) in una zona di pressatura per sagomare, nella configurazione desiderata, la sostanza pastosa (3), un materiale in foglio (21), ad esempio una tela, essendo interposta tra lo stampo (19) e la sostanza cosmetica (3) per impedire che la sostanza pastosa (3) si attacchi alle superfìci sagomanti dello stampo.
- 11. Macchina secondo la rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che comprende inoltre mezzi di avanzamento (20) del materiale in foglio (21) per consentire lo svolgimento dello stesso lungo una prima direzione (37) da una stazione di alimentazione (22) verso la zona di pressatura, la macchina comprendendo inoltre mezzi di movimentazione laterale (23) del materiale in foglio per consentire spostamenti relativi del materiale (21) rispetto allo stampo (19) anche in direzione trasversale (38) a detta prima direzione per permettere un ottimale utilizzo della superficie del materiale in foglio (21).
- 12. Macchina secondo la rivendicazione 11 , caratterizzata dal fatto che comprende un'unità di gestione della stazione di pressatura (18) capace di coordinare automaticamente, a seguito di programmazione, le movimentazioni dello stampo (19), gli avanzamenti lungo la prima direzione (37) e le traslazioni laterali del materiale in foglio (21).
- 13. Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che comprende inoltre una stazione di pulizia e scarico (24) del cosmetico semilavorato e preferibilmente una stazione di pulizia del portafondello (25) a valle della stazione di pressatura (18) lungo la direzione di avanzamento dei fondelli (7) sulla macchina.
- 14. Macchina secondo la rivendicazione 1 , caratterizzata dal fatto che comprende inoltre un dispositivo di presa (27) per prelevare un cosmetico semilavorato dalla macchina e deporlo in una zona di prelievo ed almeno elemento (26) attivo sulla superficie laterale del fondello (7) e della sostanza pastosa pressata posta sul fondello (7) per rimuovere eccessi di materiale, detto elemento definendo in esercizio un'area di passaggio sostanzialmente controsagomata alla superficie laterale del fondello (7).
- 15. Macchina secondo la rivendicazione 14 caratterizzata dal fatto che comprende almeno due elementi (26) definenti in cooperazione l'area di passaggio, detti elementi (26) essendo mantenuti in posizione avvicinata tra loro mediante mezzi elastici (30), ad esempio molle di riscontro, per adattarsi a tolleranze realizzative delle dimensioni laterali dei fondelli (7).
- 16. Macchina per la preparazione di prodotti cosmetici semilavorati comprendente: - almeno uno stampo (19) preposto ad essere operativamente attivo su una sostanza cosmetica (3) allo stato pastoso deposta su un fondello di supporto (7) in una zona di pressatura per sagomare, nella configurazione desiderata, la sostanza pastosa (3); - un materiale in foglio (21), ad esempio una tela, interposto tra lo stampo (19) e la sostanza cosmetica (3) per impedire che la sostanza pastosa (3) si attacchi alle superfici sagomanti di stampo attive sulla sostanza cosmetica (3); - mezzi di avanzamento (20) del materiale in foglio (21) per consentire lo svolgimento dello stesso lungo una prima direzione (37) da una stazione di alimentazione (22) verso la zona di pressatura, caratterizzata dal fatto che la macchina comprende inoltre mezzi di movimentazione laterale (23) del materiale in foglio per consentire spostamenti relativi del materiale (21) rispetto allo stampo (19) anche in direzione trasversale (38) a detta prima direzione per permettere un ottimale utilizzo della superficie del materiale in foglio (21 ). 17. Macchina secondo la rivendicazione 16, caratterizzata dal fatto che comprende un'unità di gestione della stazione di pressatura (18) capace di coordinare automaticamente, a seguito di programmazione, le movimentazioni di stampo (19), gli avanzamenti lungo la prima direzione (37) e le traslazioni laterali del materiale in foglio (21). 18. Macchina secondo la rivendicazione 11 o 16, caratterizzata dal fatto che comprende una prima bobina (28) da cui il materiale in foglio (21) viene svolto ed una seconda bobina (29) su cui il materiale esausto (21) viene , il materiale in foglio (21) passando tra stampo (19) e fondello (7) ed essendo interposto ed a contatto con la superficie superiore della sostanza cosmetica (3) durante lo stampaggio della stessa. 19. Macchina secondo la rivendicazione 11 o 16, caratterizzata dal fatto che i mezzi di avanzamento (20) ed i mezzi di movimentazione laterale (23) agiscono sul materiale in foglio (21) per definire zone di contatto del materiale in foglio con la sostanza pastosa (3) in posizioni avanzate lungo la prima direzione (37) di avanzamento e/o in posizioni lateralmente spostate rispetto a zone di contatto già avvenuto in cui il materiale in foglio (21) non risulta più utilizzabile. 20. Macchina per la preparazione di prodotti cosmetici semilavorati caratterizzata dal fatto di comprendere: - preferibilmente un dispositivo di presa (27) per prelevare un cosmetico semilavorato dalla macchina e deporlo in una zona di prelievo; ed - almeno un elemento (26) attivo sulla superficie laterale del fondello (7) e della sostanza pastosa pressata posta sul fondello (7) per rimuovere eccessi di materiale, detto elemento definendo in esercizio un'area di passaggio sostanzialmente controsagomata alla superfìcie laterale del fondello (7), la rimozione del materiale in eccesso avvenendo a seguito del passaggio del fondello (7) attraverso detta area di passaggio. 21 . Macchina secondo la rivendicazione 20 caratterizzata dal fatto che comprende almeno due elementi (26) definenti in cooperazione l'area di passaggio, detti elementi (26) essendo mantenuti in posizione avvicinata tra loro mediante mezzi elastici (30), ad esempio molle di riscontro, per adattarsi a tolleranze realizzative delle dimensioni laterali dei fondelli (7). 22. Macchina secondo la rivendicazione 21 , caratterizzata dal fatto che l'area di passaggio assume conformazione sostanzialmente circolare, gli elementi (26) essendo spinti contro la parete laterale del fondello dai mezzi elastici (30).
- 17. Macchina secondo la rivendicazione 16, caratterizzata dal fatto che gli elementi (26) sono dei raschiatori di materiale.
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