ITMI20062200A1 - Struttura d'arredo per l'appoggio di almeno una persona in posizione assisa e-o sdraiata e procedimento per la modifica della sua configurazione - Google Patents

Struttura d'arredo per l'appoggio di almeno una persona in posizione assisa e-o sdraiata e procedimento per la modifica della sua configurazione Download PDF

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ITMI20062200A1
ITMI20062200A1 IT002200A ITMI20062200A ITMI20062200A1 IT MI20062200 A1 ITMI20062200 A1 IT MI20062200A1 IT 002200 A IT002200 A IT 002200A IT MI20062200 A ITMI20062200 A IT MI20062200A IT MI20062200 A1 ITMI20062200 A1 IT MI20062200A1
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IT
Italy
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seat
lever
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furniture structure
configuration
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Dionisio Baldassarra
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Comodo Italia S R L
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Description

Descrizione di una domanda di brevetto per invenzione industriale a nome COMODO ITALIA S.r.l.
l’appoggio di almeno una persona in posizione assisa e/o sdraiata, quale un divano letto, un divano, un letto, o una poltrona, o una chaise longue, e ad un procedimento per la modifica della sua configurazione.
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X Lo stato della tecnica annovera strutture di arredo presentanti O C-S
cz
- Lr i una seduta supportata da una intelaiatura scatolare delimitante al li
S>
U di sotto della seduta un vano in cui riporre oggetti, ad esempio 3 * guanciali, coperte e altro. ;b <j ;5« C .-3⁄4 ;a -r Tali strutture di arredo sono azionate da meccanismi che ra ;3 tL i 2 3⁄4l permettono di portarle da una configurazione chiusa in cui la g ≤ ;a seduta svolge la sua normale funzione ad una configurazione 8 ;aperta in cui la seduta è sollevata per creare un accesso al vano sottostante. ;Altre strutture di arredo note presentano un telaio scatolare in cui si raccoglie un meccanismo di movimentazione della seduta. Tali strutture presentano oltre alla configurazione chiusa in cui la seduta e la spalliera eseguono la loro normale funzione anche una configurazione distesa in cui la spalliera si allinea alla seduta per creare un esteso piano di giacitura. ;In alcune di tali strutture di arredo note, durante il cambio di configurazione la seduta interferisce con la parete posteriore rendendo necessario spostare in avanti l’intera struttura prima di poter effettuare l’apertura. ;In altre di tali strutture di arredo note durante il cambio di configurazione si assiste ad un reciproco schiacciamento, tra la seduta e la spalliera, che ha alla lunga un effetto progressivamente usurante tra le parti. ;In certi casi per evitare tale schiacciamento le estremità adiacenti della spalliera e della seduta presentano una opportuna sagomatura che, se da un lato evita lo schiacciamento, dall’altro crea un vuoto nel piano di giacitura che si ottiene nella configurazione distesa. ;Tali strutture di arredo note in molti casi non consentono neanche un perfetto allineamento tra la seduta e la spalliera nella configurazione distesa, essendo la spalliera reclinabile fino ad un angolo massimo non sufficiente a creare l’allineamento. ;Per lo più in questo caso, se si desidera un piano di giacitura allineato, è necessario aumentare lo spessore dell’ imbottitura di spalliera e/o seduta con un aggravio dei costi di produzione. Tali strutture di arredo note mantengono in ogni loro configurazione la seduta ad una altezza fissa e non sono pertanto versatilmente adattabili a generare un piano di giacitura ad una altezza differente. ;Compito tecnico che si propone la presente invenzione è, pertanto, quello di realizzare una struttura d’arredo per l’appoggio di almeno una persona in posizione assisa e/o sdraiata e un procedimento per la modifica della sua configurazione che consentano di eliminare gli inconvenienti tecnici lamentati della tecnica nota. ;Nell’ambito di questo compito tecnico uno scopo dell’invenzione è quello di realizzare una struttura d’arredo ad elevata flessibilità di impiego per l’appoggio di almeno una persona in posizione assisa e/o sdraiata, che consenta da un lato l’accesso al vano posto al di sotto della seduta ; perfetto allineamento della seduta alla spalliera nella configurazione distesa. ;Altro scopo dell’invenzione è quello di realizzare una struttura d’arredo ad elevata flessibilità di impiego per l’appoggio di almeno una persona in posizione assisa e/o sdraiata, che risulti motorizzabile per modificare la sua configurazione. ;Un altro scopo dell’invenzione è quello di realizzare una struttura d’arredo per l’appoggio di almeno una persona in posizione assisa e/o sdraiata che risulti di uso estremamente confortevole in ogni sua configurazione. ;Un altro scopo dell’invenzione è quello di realizzare una struttura d’arredo per l’appoggio di almeno una persona in posizione assisa e/o sdraiata che risulti durevole nel tempo. ;Altro scopo del l’invenzione è quello di realizzare una struttura d’arredo per l’appoggio di almeno una persona in posizione assisa e/o sdraiata che risulti affidabile, efficiente, sicura ed economica. ;Non ultimo scopo dell’invenzione è quello di realizzare una struttura d’arredo per l’appoggio di almeno una persona in posizione assisa e/o sdraiata che possa essere combinata modularmente con un’altra struttura di arredo dello stesso tipo o di tipo differente. ;Il compito tecnico, nonché questi ed altri scopi, secondo la presente invenzione vengono raggiunti realizzando una struttura d’arredo per l’appoggio di almeno una persona in posizione assisa e/o sdraiata secondo la rivendicazione 1. ;La presente invenzione si riferisce anche ad un procedimento per modificare la configurazione di una struttura d’arredo per l’appoggio di almeno una persona in posizione assisa e/o sdraiata secondo la rivendicazione 18. ;Altre caratteristiche della presente invenzione sono definite, inoltre, nelle rivendicazioni successive. ;Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita ma non esclusiva della struttura di arredo secondo il trovato, illustrata a titolo indicativo e non limitativo nei disegni allegati, in cui: ;- la figura 1 mostra una vista prospettica del meccanismo secondo il trovato inserito in una chaise longue senza imbottitura, in configurazione chiusa; ;- la figura 2 mostra una vista prospettica del meccanismo secondo il trovato inserito in una chaise longue senza imbottitura, in configurazione aperta in cui l’utilizzatore può riporre gli oggetti nel vano deH’intelaiatura scatolare; - la figura 3 mostra una vista prospettica del meccanismo secondo il trovato inserito in una chaise longue senza imbottitura, in configurazione intermedia tra quella aperta e quella distesa; ;- la figura 4 mostra una vista prospettica del meccanismo secondo il trovato inserito in una chaise longue senza imbottitura, in configurazione distesa; ;- la figura 5 mostra una vista laterale del meccanismo secondo il trovato in una posizione intermedia; ;- la figura 6 mostra una vista prospettica del meccanismo secondo il trovato in una posizione intermedia; ;- la figura 7 mostra una vista laterale del meccanismo secondo il trovato inserito in una chaise longue senza imbottitura in configurazione chiusa; ;- la figura 8 mostra una vista laterale del meccanismo secondo il trovato inserito in una chaise longue senza imbottitura in configurazione aperta; ;- la figura 9 mostra una vista laterale del meccanismo secondo il trovato inserito in una chaise longue senza imbottitura in configurazione intermedia tra quella aperta e quella distesa; e ;- la figura 10 mostra una vista laterale del meccanismo secondo il trovato inserito in una chaise longue senza imbottitura in configurazione distesa. ;Nelle figure è rappresentato un meccanismo inserito in una chaise longue ma tale meccanismo in sé può essere utilizzato per movimentare un letto o un divano o un qualsiasi altro elemento d’arredo che richieda tale movimento. ;Quindi con particolare riferimento alle figure sopra descritte, la chaise longue indicata genericamente con il numero 1 comprende una intelaiatura scatolare fissa 2 che funge da base e delimita un vano 3 di contenimento di oggetti avente una sommità apribile per l’accesso al suo interno. ;All’intelaiatura scatolare 2 sono ancorati una seduta 4, preferibilmente a struttura planare, e una spalliera 5, preferibilmente a struttura scatolare, mediante almeno uno ed in particolare due meccanismi 6, 6 di movimentazione comprendenti ciascuno primi mezzi cinematici 7 di azionamento in roto traslazione della seduta 4, secondi mezzi cinematici 8 di azionamento in roto traslazione della spalliera 5, e mezzi 9 di sincronizzazione del movimento relativo tra la seduta ; spalliera 5. ;La chaise longue 1 presenta una configurazione chiusa in cui la seduta 4 è disposta orizzontalmente a chiusura della sommità del vano 3 mentre la spalliera 5 è in posizione laterale e distanziata al di sopra della seduta 4, una configurazione aperta in cui la seduta 4 è sollevata al di sopra della sommità del vano 3 per consentire l’accesso al suo interno, ed una configurazione distesa in cui la seduta 4 è disposta orizzontalmente e la spalliera 5 è disposta sul prolungamento della seduta 4 per la creazione di un esteso piano di appoggio orizzontale che vantaggiosamente è distanziato al di sopra della sommità del vano 3. ;La chaise longue 1 comprende inoltre mezzi 10 di assenso al conseguimento della configurazione distesa comprendenti almeno un piede 11 di appoggio incernierato in 12 ad una estremità della seduta 4 per l’appoggio al suolo della seduta 4 in corrispondenza della configurazione distesa della chaise longue 1. ;In particolare il piede di appoggio 11 è in una posizione di diniego del conseguimento della configurazione distesa della chaise longue 1 quando è ribaltato contro la superficie inferiore della seduta 4. Il piede 11 funge pertanto anche da sgancio per passare dalla configurazione aperta a quella distesa. ;Ciascun meccanismo 6 (rappresentato nel dettaglio nella figura 5 e 6), che aziona mediante una leva di rinvio 13 il piede di appoggio 11 a cui è incernierato in 45, presenta una piastra 14 di ancoraggio all’intelaiatura scatolare 2 alla quale è rigidamente connessa una prima estensione 15. ;RA Ito* Alla piastra 14 è incernierata in 16 una prima leva 17 ricurva e in 19 una seconda leva 20.
All’estremità della seconda leva 20 è incernierata in un punto intermedio 21 una staffa 22 di supporto della seduta 4 alla quale è rigidamente connessa una seconda estensione 23 all ‘estremità della quale è incernierata in 24 la prima leva 17.
Questa prima parte del meccanismo è un quadrilatero che vincola il movimento della seduta 4 permettendo di sollevare la sua estremità e successivamente di riporsi orizzontalmente.
Sempre alla piastra 14 è incernierata in 25 l’estremità di una terza leva 26 a forma di S e all’estensione 15 è incernierata in 41 una quarta leva 27 ricurva. All’ estremità opposta della terza e quarta leva 26 e 27 è incernierata una staffa 28 di supporto della spalliera 5 in due punti opportunamente distanziati 29 e 30. Questo secondo quadrilatero vincola il movimento della spalliera 5 permettendo di portarla da una posizione sostanzialmente verticale a una sostanzialmente orizzontale senza però sporgere dall’ ingombro iniziale durante il suo movimento.
I mezzi di sincronizzazione 9 che collegano i due meccanismi 6, 6 comprendono una leva di sincronismo 31.
La leva di sincronismo 31 collega l’altra estremità 42 della prima leva 17 con un punto intermedio 32 della terza leva 26. In questo modo i movimenti della seduta 4 e della spalliera 5 sono collegati tra loro.
In una porzione intermedia 33 dell’estensione 23 è inoltre incernierata una quinta leva 34 ricurva che porta ad una sua estremità una boccola 35 per l’ancoraggio della leva di rinvio 13. All’estremità opposta della quinta leva 34 è incernierata in
43 una sesta leva 36 incernierata a sua volta in una porzione L·/<·>
intermedia 37 della prima leva 17.
Ciascun meccanismo 6 presenta una traiettoria di movimentazione in un piano verticale.
Per ridurre la forza necessaria per sollevare la seduta 4, ma sopratutto per tenerla sospesa in posizione aperta, è inserita tra le estremità della seconda leva 20 e della staffa 22 una molla a gas 38 sostituibile con un qualunque altro elemento elastico. Applicando quindi all’estremità della seduta 4 una forza FI mediante la maniglia 39, il primo quadrilatero fa compiere alla seduta 4 stessa un movimento di sostanziale rotazione.
Questo movimento è agevolato dalla presenza della molla a gas 38 che tende ad allungarsi e fa ruotare la seconda leva 20 rispetto alla staffa 22.
In questa prima fase la quinta leva 34 ha una rotazione minima rispetto all’ insieme staffa 22 ed estensione 23 e quindi il piede 11 rimane fermo e ripiegato sotto la seduta 4 trattenuto anche dall’elemento elastico di trazione 40.
Il movimento termina proprio quando la quinta leva 34 comincia a ruotare. In questo punto illustrato nelle figure 2 e 8 la quinta leva 34 comprime la leva di rinvio 13 che a causa del sostanziale allineamento tra gli incemieramenti 35, 45 e 12 e della forza applicata dall’elemento elastico 40 tende a far ruotare il piede 11 verso la seduta 4 che non può essere oltrepassata e quindi blocca il movimento.
In questa posizione la molla a gas 38 sostiene la seduta 4 sollevata e l’utilizzatore può accedere al vano 3.
La spalliera 5 durante questa prima fase si sposta di poco dalla sua posizione iniziale, solo l’escursione necessaria a non
1!?· comprimere Γ imbottitura che si trova tra la seduta 4 e spalliera 5 stessa.
L’ utilizzatore può ora abbassare nuovamente la seduta
applicando una forza F2 rivolta verso il basso.
Se invece l’utilizzatore volesse distendere il meccanismo 6 deve tirare verso di sè l’estremità del piede 11 applicando una forza F3.
Infatti il meccanismo ha un unico grado di libertà ma ha un punto singolare in cui tre incemieramenti 35, 45 e 12 sono allineati e quindi richiede l’intervento dell’utilizzatore che sganciando il piede 11 continua il movimento di apertura o che riabbassando l’estremità toma al punto di partenza.
Essendo infatti i punti 35, 45 e 12 sostanzialmente allineati, la forza F3 consente di superare il punto morto vincendo la forza opposta dall’ elemento elastico 40.
Superato il punto morto il meccanismo 6 può continuare la sua corsa in quanto la leva di rinvio 13 tende ora a far ruotare il piede 1 1 nella direzione opposta ovvero verso l’esterno.
L’elemento elastico 40 si allunga in quanto l’angolo tra piede 11 e seduta 4 aumenta sempre più aiutando a ridurre la forza necessaria per sostenere l’estremità della seduta 4 durante la discesa. L’elemento elastico 38 invece rimane pressoché immobile in quanto in questa fase la rotazione tra la seconda leva 20 e la staffa 22 è minima.
Il movimento termina quando il piede 1 1 si dispone a circa 90° rispetto alla seduta 4 e tocca il pavimento.
In questa posizione la seduta 4 e la spalliera 5 sono allineate creando un piano di riposo.
Per riportare il meccanismo 6 nella posizione di partenza
I’utilizzatore deve applicare una forza F4 per sollevare nuovamente la seduta 4.
Tale forza risulta ridotta in quanto l’elemento elastico 40 tende a ridurre l’angolo tra piede 11 e seduta 4 mentre, una volta raggiunta la posizione massima (posizione in cui gli incemieramenti 35, 45 e 12 sono nuovamente allineati e il meccanismo 6 non può proseguire) l’elemento elastico 40 trattiene il piede 11 contro la seduta 1 1 bloccando nuovamente il meccanismo 6.
Da questo punto come già detto basta applicare una forza F2 per vincere la forza opposta dagli elementi elastici 38 e portare il meccanismo nella configurazione chiusa.
La struttura di arredo della presente invenzione ha una elevata flessibilità di impiego in quanto consente di ottenere ben tre distinte configurazioni (chiusa, aperta e distesa) mantenendo la disponibilità di un vano sottostante la seduta 4 per riporre oggetti.
La struttura di arredo della presente invenzione consente di evitare l’interferenza tra la seduta 4 e la spalliera 5 durante la movimentazione del meccanismo 6, essendo nella configurazione chiusa la spalliera 5 sollevata dalla seduta 4. Con ciò si evita un contatto usurante tra le parti e si ottiene una più lunga durata della struttura di arredo. Con questa soluzione inoltre è possibile conferire alla seduta 4 ed alla spalliera 5 la conformazione idonea a creare un piano di giacitura continuo e senza vuoti o interruzioni nella configurazione distesa.
La spalliera 5, dato che è sollevata dalla seduta 4 nella configurazione chiusa, può presentare forma scatolare che
consente inoltre un notevole risparmio di imbottitura per conferirle lo spessore desiderato.
La spalliera 5 non solo è in grado di allinearsi perfettamente alla seduta 4, ma il piano di giacitura da esse formato nella configurazione distesa è rialzato rispetto al piano della seduta 4 nella configurazione chiusa. Ciò consente di combinare modularmente la struttura di arredo con strutture di arredo dello stesso tipo o di tipo diverso: ad esempio è possibile affiancare un divano letto alla struttura di arredo della presente invenzione ed ottenere un piano di giacitura comune alla stessa altezza nella configurazione distesa delle due strutture. Inoltre lo spessore della seduta 4 e della spalliera 5 della struttura di arredo della presente invenzione in questo caso è svincolato dalla altezza del piano di giacitura della struttura di arredo con cui si combina in quanto un eventuale dislivello tra i piani di giacitura nella configurazione distesa può essere compensato modificando l’altezza di progetto del piano di giacitura nella configurazione distesa della struttura di arredo della presente invenzione.
La previsione di un unico grado di libertà del meccanismo di movimentazione 6 consente la motorizzazione dello stesso tramite un motore applicato ad una delle leve che costituiscono il meccanismo 6 stesso. In questo caso tuttavia occorre che sia evitato l’allineamento tra gli incemieramenti 35, 45 e 12.
La struttura è assolutamente stabile nelle sue tre configurazioni ed in particolare nella configurazione distesa in cui il piede di appoggio 11 conferisce la dovuta stabilità oltre a fungere da sblocco dalla configurazione aperta a quella distesa.
Vantaggiosamente poi in una struttura di arredo che presenta una certa larghezza della seduta l’utilizzatore può riposare con disposizione sia parallela sia trasversale alla larghezza della seduta nella configurazione distesa.
La struttura d’arredo così concepita è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti neH’ambito del concetto inventivo; inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da elementi tecnicamente equivalenti.
In pratica i materiali utilizzati, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi a secondo delle esigenze e dello stato della tecnica.

Claims (19)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Struttura d’arredo per l’appoggio di almeno una persona in posizione assisa e/o sdraiata, presentante una intelaiatura scatolare fissa delimitante un vano di contenimento di oggetti avente una sommità apribile per l’accesso al suo interno, detta intelaiatura supportando almeno una seduta ed almeno una spalliera, caratterizzata dal fatto di comprendere almeno un meccanismo di movimentazione comprendente primi mezzi cinematici di azionamento in rototraslazione di detta seduta, secondi mezzi cinematici di azionamento in rototraslazione di detta spalliera, e mezzi di sincronizzazione del movimento relativo tra detta seduta e detta spalliera.
  2. 2. Struttura d’arredo secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detta seduta presenta una struttura planare mentre detta spalliera presenta una struttura scatolare.
  3. 3. Struttura di arredo secondo una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di presentare una configurazione chiusa in cui detta seduta è disposta orizzontalmente a chiusura di detta sommità di detto vano mentre detta spalliera è in posizione laterale e distanziata al di sopra di detta seduta.
  4. 4. Struttura di arredo secondo una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di presentare una configurazione aperta in cui detta seduta è sollevata al di sopra di detta sommità di detto vano per consentire l’accesso al suo interno, ed una configurazione distesa in cui detta seduta è disposta orizzontalmente e detta spalliera è disposta sul prolungamento di detta seduta per la creazione di un esteso piano di appoggio orizzontale.
  5. 5. Struttura di arredo secondo una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto esteso piano di appoggio orizzontale è distanziato al di sopra della detta sommità di detto vano.
  6. 6. Struttura d’arredo secondo una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto meccanismo presenta un solo grado di libertà.
  7. 7. Struttura di arredo secondo una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di presentare mezzi di assenso al conseguimento di detta configurazione distesa comprendenti almeno un piede di appoggio incernierato a detta seduta per l’appoggio al suolo di detta seduta in corrispondenza di detta configurazione distesa.
  8. 8. Struttura di arredo secondo una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto piede di appoggio è in una posizione di diniego del conseguimento di detta configurazione distesa quando è ribaltato contro la superficie inferiore di detta seduta.
  9. 9. Struttura di arredo secondo una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto meccanismo presenta un motore di azionamento.
  10. 10. Struttura di arredo secondo una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto meccanismo aziona mediante una leva di rinvio detto piede di appoggio e comprende una piastra di ancoraggio a detta intelaiatura scatolare alla quale è rigidamente connessa una prima estensione.
  11. 1 1. Struttura di arredo secondo una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti primi mezzi cinematici comprendono almeno un primo quadrilatero articolato costituito da una prima leva e una seconda leva incernierate a detta piastra, all<*>estremità di detta seconda leva essendo incernierata una staffa di supporto di detta seduta alla quale è rigidamente connessa una seconda estensione all’ estremità della quale è incernierata detta prima leva.
  12. 12. Struttura di arredo secondo una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti secondi mezzi cinematici comprendono almeno un secondo quadrilatero articolato costituito da una terza leva incernierata a detta piastra e da una quarta leva incernierata a detta prima estensione, aH’estremità opposta di detta terza e quarta leva essendo incernierata una staffa di supporto di detta spalliera.
  13. 13. Struttura di arredo secondo una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto detto primo e secondo quadrilatero presentano una traiettoria di movimentazione in un piano verticale.
  14. 14. Struttura di arredo secondo una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di sincronizzazione comprendono una leva di sincronismo che collega detta prima leva a detta terza leva.
  15. 15. Struttura di arredo secondo una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che a detta seconda estensione è incernierata una quinta leva che porta ad una sua estremità una boccola per l’ancoraggio di detta leva di S.r.C. rinvio, all’estremità opposta di detta quinta leva essendo incernierata una sesta leva incernierata a sua volta a detta prima leva.
  16. 16. Struttura di arredo secondo una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di presentare un elemento elastico per il mantenimento di detta configurazione aperta, inserito tra detta seconda leva e detta staffa di supporto di detta seduta.
  17. 17. Struttura di arredo secondo una o più rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto di consistere in un divano, o un letto, o un divano letto, o una poltrona o una chaise longue.
  18. 18. Procedimento per modificare la configurazione di una struttura d’arredo per l’appoggio di almeno una persona in posizione assisa e/o sdraiata, presentante una intelaiatura scatolare fissa delimitante un vano di contenimento di oggetti avente una sommità apribile per l’accesso al suo interno e supportante almeno una seduta ed almeno una spalliera, caratterizzata dal fatto di azionare in rototraslazione sincronizzata detta seduta e detta spalliera per passare reversibilmente tra una configurazione chiusa in cui detta seduta è disposta orizzontalmente a chiusura di detta sommità di detto vano mentre detta spalliera è in posizione laterale e distanziata al di sopra di detta seduta, una configurazione aperta in cui detta seduta è sollevata al di sopra di detta sommità di detto vano per consentire l’accesso al suo interno, ed una configurazione distesa in cui detta seduta è disposta orizzontalmente e detta spalliera è disposta sul prolungamento di detta seduta per :ftl RAPISAF r.f. la creazione di un esteso piano di appoggio orizzontale distanziato al di sopra di detta sommità di detto vano.
  19. 19. Struttura d’arredo per l’appoggio di almeno una persona in posizione assisa e/o sdraiata come descritta e rivendicata. Milano, lì
IT002200A 2006-11-15 2006-11-15 Struttura d'arredo per l'appoggio di almeno una persona in posizione assisa e-o sdraiata e procedimento per la modifica della sua configurazione ITMI20062200A1 (it)

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