ITMI20061226A1 - Dispositivo per il bloccaggio e-o la centragtuira di pezzi da lavorare con posizioni operative settabili manualmente - Google Patents

Dispositivo per il bloccaggio e-o la centragtuira di pezzi da lavorare con posizioni operative settabili manualmente Download PDF

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ITMI20061226A1
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optical
sensors
box
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locking
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Luciano Migliori
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Description

DESCRIZIONE dell'invenzione avente per TITOLO:
"DISPOSITIVO PER IL BLOCCAGGIO E/0 LA CENTRATURA DI PEZZI DA LAVORARE, CON POSIZIONI OPERATIVE SETTABILI MANUALMENTE'
RIASSUNTO
Un dispositivo per il bloccaggio e/o la centratura di pezzi da lavorare, particolarmente adatto per il settore automobilistico. Il dispositivo comprende un corpo scatolare di supporto per un organo di bloccaggio e/o centratura mobile; l'organo di bloccaggio e/o centratura è operativamente collegato ad un attuatore per essere mosso tra una pluralità di posizioni operative lungo una corsa di lavoro. Un gruppo ottico di scansione e di rilevamento delle posizioni operative dell'organo di bloccaggio è incorporato nel corpo scatolare, ed è inseribile dal lato dell'attuatore, per semplice scorrimento, parallelamente alla corsa di lavoro. Una unità elettronica di controllo, e rilevamento, settabile manualmente, consente di attivare i sensori ottici in modo selettivo.
SFONDO DELL'INVENZIONE
La presente invenzione si riferisce a dispositivi di bloccaggio e/o centratura per lamiere o pezzi da lavorare usati nel settore automobilistico per bloccare e/o centrare varie parti che compongono il corpo di un autoveicolo, lungo una linea di assemblaggio, e per altri simili impieghi.
In particolare l'invenzione è diretta ad un dispositivo di bloccaggio e/o centratura del genere citato, provvisto di un gruppo di sensori ottici di scansione e rilevamento delle varie posizioni operative di un organo mobile lungo una corsa di lavoro, che possono essere selettivamente attivati in modo programmabile da un operatore, senza dover rimuovere o intervenire sul gruppo di sensori del dispositivo di bloccaggio.
Un dispositivo di bloccaggio per pezzi da lavora-re, o del genere sopra menzionato, in generale comprende un corpo scatolare di supporto per un organo di bloccaggio mobile angolarmente, operativamente collegato, tramite un dispositivo a ginocchiera, ad un or-gano mobile linearmente di un atturatore che viene co-mandato per far ruotare angolarmente l'organo dei bloccaggio tra una posizione di lavoro in cui blocca il pezzo o i pezzi da lavorare, ed una posizione di riposo o di disimpegno selezionabile tra una pluralità di posizioni operative.
Diversamente, un dispositivo di centratura comprende nuovamente un corpo scatolare di supporto per un organo mobile linearmente, operativamente collegato ad un attuatore per essere mosso tra una posizione arretrata o di riposo, in cui disimpegna il pezzo da lavorare, ed una posizione avanzata o di lavoro, in cui l'organo mobile si impegna in un foro di un pezzo da lavorare che deve essere mantenuto in una posizione prefissata.
Dispositivi di bloccaggio si ritrovano ad esempio in DE-U-29719644, EP-A-1426143 ed EP-A-1524081, mentre dispositivi di centratura si ritrovano ad esempio in DE-U-20303751 ed ΕΡ-Ά-1123779.
Nell'ambito di tali dispositivi esiste l'esigenza di prevedere un idoneo sistema di sensori per il rilevamento delle posizioni operative dell'organo di bloccaggio o centratura, in grado di consentire sia una scelta selettiva tra una pluralità di differenti posi-zioni operative, lungo una prefissata corsa di lavoro, sia un funzionamento affidabile e sicuro nel tempo, non influenzato e non influenzabile da fattori esterni o da varie cause di mal funzionamento.
Esiste altresì il problema di ricercare una soluzione in cui i sensori siano totalmente incorporati nel dispositivo, in una condizione protetta contro eventuali manomissioni e interventi di operatori non autorizzati, comunque tale da non richiedere operazioni o interventi particolarmente complessi per l'attivazione dei sensori in posizioni di lavoro prefissate .
La possibilità dì fissare il dispositivo ad una struttura di supporto, su una qualsiasi delle sue pareti laterali, costituisce un'altra esigenza complementare.
Occorre altresì tener presente la possibilità per gli utilizzatori dì disporre di dispositivi di bloccaggio e/o centratura opportunamente prodotti, che dopo l'installazione non debbano subire interventi di manutenzione e/o di riparazione per una lunga vita utile di lavoro.
Nessuno dei dispositivi di bloccaggio e/o di cen-tratura attualmente noti risulta idoneo a soddisfare pienamente tali esigenze, ed a risolvere adeguatamente i problemi sopra riferiti.
In particolare DE-U-29718644, in un dispositivo di bloccaggio di tipo noto, suggerisce l'uso di un gruppo di sensori, comprendente un supporto costituito da un profilato avente in pianta la forma di un T, comprendente una rotaia longitudinale a cui i sensori sono fissati in modo regolabile, in funzione delle posizioni operative da rilevare. Il supporto dei sensori è sottoforma di una cartuccia inseribile e disinseribile liberamente attraverso una stretta feritoia laterale del corpo scatolare, senza dover dìsassemblare il dispositivo; la feritoia è chiusa dal profilato di supporto dei sensori e da una flangia provvista di un connettore di collegamento ad un circuito elettrico esterno .
Una simile soluzione non soddisfa completamente le esigenze precedentemente riferite. Infatti, il supporto dei sensori non chiude completamente a tenuta la feritoia di introduzione della cassetta, per cui sussiste il rischio che sporcizia, polvere, acqua e/o corpi estranei possano entrare nel dispositivo, compromettendo il corretto funzionamento dei sensori.
Inoltre, nel caso in cui esista la necessità di variare la posizione angolare di apertura e/o di chiusura dell'organo di bloccaggio, il supporto a cassetta deve essere estratto dopo l'estrazione del supporto a cassetta, un operatore deve provvedere a riposizionare i sensori. In questo caso i tempi di intervento sono ritenuti comparativamente elevati in quanto si deve procedere ad arrestare la linea di lavoro; inoltre tale soluzione non fornisce una sufficiente garanzia contro manomissioni o interventi da parte di operatori non abilitati.
EP-A-1 426 143 ed EP-A-1 524 081, a loro volta propongono due differenti soluzioni in cui l'intero gruppo dei sensori con il rispettivo supporto, o la parte di collegamento ad un circuito elettrico esterno, può essere inserito e rimosso attraverso una apertura laterale del corpo scatolare del dispositivo.
Nuovamente, la tenuta contro l'entrata di acqua e/o di corpi estranei non è affatto garantita; inoltre, la rilevazione dell/organo di bloccaggio in posizioni operative intermedie della sua corsa di lavoro, non è consentita affatto, ovvero viene consentiva solo in alcune posizioni predefinite attraverso una soluzione complessa che richiede lo smontaggio e l'apertura dell'intero dispositivo, senza alcuna possibilità di discriminazione e/o integrazione delle po-sizioni intermedie.
SCOPI DELL'INVENZIONE
Scopo principale della presente invenzione è di fornire un dispositivo di bloccaggio e/o di centratura per pezzi da lavorare, come precedentemente riferito, mediante il quale si renda possibile ovviare agli in-convenienti dei dispositivi precedentemente noti.
In particolare, uno scopo dell'invenzione è di fornire un dispositivo di bloccaggio e/o di centratura per pezzi da lavorare, in cui si fa uso di un particolare gruppo di sensori per una rilevazione selettiva delle posizioni operative di un organo di bloccaggio o di centratura, ed in cui ì sensori sono totalmente incorporati e protetti nel corpo scatolare del dispositivo, senza alcuna possibilità di rimozione se non dissassemblando parzialmente il dispositivo stesso, pur consentendo una attuazione e messa a punto selettiva dei sensori nelle posizione operative desiderate, semplicemente agendo dall'esterno senza dover rimuovere o sostituire l'intero gruppo dei sensori, o intervenire direttamente sui sensori stessi.
Un ulteriore scopo ancora dell'invenzione è di fornire un dispositivo di bloccaggio e/o di centratura, come riferito, mediante il quale si renda possibi-le effettuare una scansione sostanzialmente continua delle posizioni operative lungo un intera corsa di la-voro, con differenti gradi di risoluzione; in questo modo si rende possibile identificare e/o discriminare eventuali errori di posizione dell'organo di bloccag-gio, causata ad esempio da spessori di lamiera o di pezzi da lavorare non conformi agli standard programmati.
BREVE DESCRIZIONE DELL'INVENZIONE
Questi ed ulteriori scopi dell'invenzione sono conseguibile mediante un dispositivo di bloccaggio e/o centratura per pezzi da lavorare, secondo la rivendicazione 1.
In particolare, secondo l'invenzione si è fornito un dispositivo per il bloccaggio e/o la centratura di pezzi da lavorare comprendente:
un corpo scatolare avente pareti periferiche che si estendono nella direzione di un asse longitudinale;
un organo di bloccaggio e/o centratura, mobile rispetto a detto corpo scatolare tra una pluralità di posizioni operativa selezionabili lungo una corsa di lavoro;
un attuatore avente un organo di comando mobile linearmente in direzione di detto asse longitudinale, operativamente collegato all'organo di bloccaggio e/o centratura per muovere quest'ultimo tra una prima ed una seconda posizione, selezionabili tra una pluralità di posizioni operative, lungo detta corsa di lavoro; un gruppo di sensori incorporato nel corpo scato-lare, i sensori essendo attivabili in relazione al movimento lineare dell'organo mobile dell'attuatore;
in cui i sensori sono allineati su un elemento di supporto allungato che si protende da una base di fis saggio provvista di un connettore di collegamento ad un circuito elettrico esterno;
caratterizzato dal fatto che il corpo scatolare è aperto sul lato dell'attuatore e conformato per consentire l'introduzione del gruppo sensori parallelamente detto asse longitudinalmente;
il corpo scatolare, in corrispondenza di una parete periferica presenta una cava interna di alloggiamento di un supporto scatolare di contenimento per un gruppo ottico di sensori, la quale cava si estende da detto lato aperto parallelamente all'asse longitudinale del corpo scatolare;
nonché presenta una sede conformata per alloggiare la base di fissaggio del gruppo sensori al corpo scatolare, e per consentire l'introduzione del gruppo ottico di sensori a seguito di una parziale rimozione e/o rotazione dell'attuatore rispetto al corpo scato-lare.
Il dispositivo comprende altresì un'unità elet-tronica dì controllo e rilevamento settabìle manualmente per attivare selettivamente i sensori ottici in almeno una delle posizioni operative lungo la corsa di lavoro.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
Il dispositivo di bloccaggio e/o centratura secondo l'invenzione, verrà maggiormente descrìtto qui di seguito, con riferimento all'esempio dei disegni allegati, in cui:
Fig. 1 è una vista prospettica di un dispositivo di bloccaggio secondo l'invenzione;
Fig, 2 è una sezione longitudinale ingrandita del dispositivo di figura 1;
Fig. 3 è una sezione trasversale ingrandita, secondo la linea 3-3 di figura 2;
Figg. 4 a 6 mostrano varie fasi di assemblaggio del gruppo ottico di sensori;
Fig. 7 mostra una vista prospettica del gruppo ottico di sensori, con connettore orientabile di collegamento ad un circuito elettrico esterno;
Fig. 8 è un particolare ingrandito, secondo la linea di sezione 8-8 di figura 7;
Figg. 9 a 11 mostrano varie fasi di orientamento del connettore elettrico;
Fig. 12 è una sezione longitudinale del gruppo di sensori;
Fig. 13 è una vista dal basso di figura 12
Fig. 14 è uno schema a blocchi del circuito di controllo.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELL'INVENZIONE
Con riferimento ai disegni descrìveremo qui dì seguito un dispositivo di bloccaggio comprendente un gruppo ottico ed un circuito di controllo secondo l'invenzione; tuttavia il gruppo ottico di rilevazione delle posizioni operative dell'organo di bloccaggio, ed il circuito di controllo potranno essere similmente adatti per una analoga applicazione anche su un usuale dispositivo di centraggio
Nelle varie figure è mostrato un esempio di un dispositivo per il bloccaggio di lamiere e/o di pezzi da lavorare, particolarmente adatto per il settore automobilistico.
Il dispositivo, complessivamente indicato con 10, comprende un braccio di bloccaggio 11 fissato alle estremità di un asse 12 supportato per ruotare da un corpo scatolare 13 costituito da due semi-gusci 13A 13B.
Come mostrato in figura 2, il braccio di bloccag-gio 11 è operativamente collegato ad un organo di comando 14 mobile linearmente, costituito nel caso specifico della stelo del pistone 15 di un cilindro pneutico 16 del tipo a doppio effetto, mediante un dispositivo di collegamento a ginocchiera; il dispositivo a ginocchiera, come mostrato, comprende una biella intermedia 17 articolata in 18 ad una manovella 19 solidale all'asse 12 del braccio 11, nonché è articolata in 20 ad un elemento a forcella 21 fissato alle estremità superiore dello stelo 14 dell'attuatore pneutico 16.
Come noto, il braccio di bloccaggio 11 deve essere mosso e fatto ruotare lungo una corsa di lavoro, tra una prima posizione angolare di bloccaggio, rappresentata con linee a tratto contìnuo in figura 2, in cui blocca un pezzo da lavorare (non mostrato) contro una superficie di riscontro, ed una posizione angolare di sbloccaggio, mostrata a con linee a tratti, che può essere selettivamente scelta e prefissata in un ampio intervallo angolare compreso, ad esempio tra 0 e 135°, in funzione di esigenze e di specifiche necessità.
Il controllo del braccio 11 nelle varie posizioni operative di impegno e disimpegno di un pezzo da lavo-rare, viene eseguito mediante un gruppo di sensori ot-tici complessivamente indicato con 22; il gruppo di sensori ottici 22 è conformato ed incorporato nel cor-po scatolare 13 in modo che i sensori ottici siano totalmente protetti, senza alcuna possibilità di essere rimossi, a meno di non rimuovere parzialmente o totalmente l'attuatore 16, come più avanti spiegato.
Più precisamente, come mostrato nelle varie figu-re, in particolare nelle figure 7, 12, e 13, il gruppo di sensori ottici 22 comprende un elemento scatolare 23 di forma allungata, che sì protende da una base 24 di fissaggio al corpo scatolare 13 del dispositivo. Internamente all'elemento scatolare 23 ed alla base 24 è disposta una scheda elettronica 25 costituente parte di un circuito elettrico di controllo del dispositivo; in posizione sottostante alla scheda elettronica 25, vale a dire sul lato aperto dell'elemento scatolare 23 rivolto verso lo stelo 14 dell'attuatore, è fissata una pluralità di sensori ottici allineati lungo una zona di scansione, parallelamente su un lato dello stelo 14 dell'attuatore, come mostrato in figura 2.
Ciascun sensore ottico, come mostrato nelle figure 12 e 13, comprende un trasmettitore ottico T ed un ricevitore ottico R posti di fronte in posizioni distanziate. Più precisamente, a partire dalla base 24 il gruppo di sensori ottici comprende un trasmettitore TS ed un ricevitore RS dì selezione e programmazione delle posizioni operative del braccio 11, nonché comprende una pluralità di trasmettitori Tl, Tn e di ri-cevitori RI, Rn, strettamente ravvicinati che si estendono sui due lati dell'elemento scatolare 23. Alla estremità dell'elemento scatolare 23 apposto alla base 24, è previsto un trasmettitore ottico TL ed un rice-vitore ottico RL costituenti parte del gruppo ottico di sensori.
Come verrà maggiormente chiarito con riferimento al circuito di controllo di figura 14, il sensore ottico TS, RS serve per settare la posizione o le posizioni operative selezionate per il braccio d bloccaggio 11; la pluralità di sensori ottici Tl, Rl/Tn, Rn serve per selezionare una qualsiasi posizione operativa del braccio 11 in una condizione di disimpegno del pezzo da lavorare, che di volta in volta potrà essere definita e selezionata da un operatore, mentre il sensore ottico TL, RL definisce la posizione di lavoro finale o di bloccaggio del braccio 11.
Il sensore di settaggio TS, RS viene attivato da un operatore abilitato, agendo manualmente su un tasto 26 soggetto all'azione di una molla di richiamo 27; il tasto 26 presenta un gambo 26A che nella posizione avanzata intercetta il raggio di luce emesso dal trasmettitore ottico TS verso il ricevitore ottico RS, fornendo in questo modo un segnale di settaggio operativo al circuito elettrico di controllo.
Diversamente, i sensori ottici Tl, Rl/Tn, Rn e TL, RL, vengono attivati sequenzialmente da un otturatore 28, figure 2 e 3, collegato direttamente o indirettamente allo stelo 14 dell'attuatore, o altro orga-no di comando mobile linearmente.
Le figure da 4 a 6 mostrano un'ulteriore caratte ristica del dispositivo di bloccaggio 10 e le modalità di assemblaggio del gruppo ottico di sensori 22 nel corpo scatolare 13.
Come mostrato nella figura 4, il corpo scatolare 13, sul lato posteriore o opposto a quello di imperniamento del braccio di bloccaggio 11, in corrispondenza dell'attuatore 16, presenta una sede 30 di alloggiamento della base 24 del gruppo ottico di sensori 22. La sede 30 si apre sia sul lato posteriore del corpo scatolare 13, sia verso l'attuatore 16; in questo modo il gruppo ottico 22 può essere semplicemente infilato dal lato dello stesso attuatore, facendo scorrere l'elemento scatolare 23 di contenimento e protezione dei sensori ottici, in una apposita cava di alloggiamento 31, vedere figure 2 e 3, definita da bordi contrapposti dei due semigusci 13A, 13B; la cava 31 si estende internamente al corpo scatolare 13 dalla sede 30, parallelamente allo stelo 14. Come mostrato in figura 9, l'elemento scatolare 23 di contenimento dei sensori ottici, alla sua estremità libera, opposta alla base 24, presenta una feritoia 32 per il passaggio dell'otturatore 28, nonché presenta due perni la-terali 33 che si impegnano in modo scorrevole in ri-spettive guide, non mostrate, per trattenere il gruppo ottico in posizione durante lo scorrimento lungo la cava 31 .
La base 24 del gruppo ottico di sensori, dopo che l'elemento scatolare 23 è stato infilato nel modo illustrato in figura 5, viene bloccata a tenuta nella propria sede 30 mediante un'apposita vite. Terminato l'inserimento e l'assemblaggio del gruppo ottico 22, l'attuatore 26 che in precedenza era stato parzialmente disassemblato e ruotato di 90° come mosrato in figura 4, rispetto alla condizione di figura 1, viene nuovamente ruotato di 90° e riallineato al corpo scatolare 13 fissandolo a quest'ultimo mediante i tiranti 34, come mostrato in figura 6.
In queste condizioni, i sensori T, R del gruppo ottico 22 risultano totalmente incorporati e protetti nel corpo scatolare 13 del dispositivo, senza alcuna possibilità di essere rimossi, se non rimuovendo e ruotando nuovamente l'attuatore 16 nella posizione di figura 5; tuttavia questa operazione, tranne nel caso in cui si renda necessario per un guasto o un difettoso funzionamento del gruppo di sensori ottici, una volta che il gruppo ottico 22 è stato assemblato non risulta più necessaria in quanto il gruppo di sensori ed il relativo circuito di controllo sono predisposti per rilevare qualsiasi posizione angolare del braccio 11, e per il settaggio delle posizioni di lavoro in qualsiasi momento della vita utile dello stesso dispositivo, come più avanti spiegato.
Pertanto, oltre al vantaggio di avere il gruppo ottico di sensori 22 interamente protetto ed incorporato nel corpo scatolare 13, impedendo l'entrata di sporco e qualsiasi manomissione dall'esterno, si consente altresì un fissaggio del dispositivo di bloccaggio 10 su un qualsiasi dei suoi lati predisposti con fori per le viti di fissaggio.
Con riferimento ora alle figure da 7 a 11 si descriverà un'ulteriore caratteristica del gruppo ottico 22 secondo la presente invenzione.
Come inizialmente riferito, il gruppo ottico 22 ed il suo circuito di controllo mostrato in figura 14 sono collegati ad un circuito esterno di un'unità centrale che normalmente gestisce una pluralità dì dispositivi di bloccaggio appartenenti ad una stessa linea di lavoro; pertanto il gruppo ottico 22 comprende un connettore elettrico 35 del tipo a spina, conformato per essere collegato al circuito esterno tramite apposito cavo conduttore.
Nell'ambito di tali applicazioni, esiste l'esigenza di avere il connettore 35 diversamente orientato. Allo stato attuale non si conosce alcuna soluzione idonea a soddisfare tale esigenza, se non ricorrendo a gruppi ottici già predisposti con il connettore elettrico diversamente orientato.
Un ulteriore scopo dell'invenzione è dunque di fornire un dispositivo di bloccaggio e/o di centratura, come inizialmente riferito, provvisto di un gruppo ottico conformato per consentire un differente orientamento del connettore elettrico, sia al momento dell'assemblaggio, ovvero successivamente senza dover sostituire o rimuovere il gruppo ottico stesso.
Δ questo proposito, come mostrato nelle figure da 7 a 11, il connettore elettrico 35 è fissato in modo angolarmente orientabile alla base 24 di supporto dell'elemento scatolare 23 di alloggiamento del circuito elettronico di controllo 23 e del gruppo di sensori. In particolare, il connettore elettrico 35 presenta una base sagomata 36 collegata alla base 24 del gruppo ottico tramite un perno cavo 37, figura 8, il cui asse di rotazione è ortogonale all'asse longitudinale dell'elemento scatolare 23, corrispondente alla direzione di allineamento dei sensori ottici.
Mediante tale disposizione, il connettore elettrico 35 può essere orientato angolarmente tra la posizione di figure 8 e 9 in cui il connettore si dispone ortogonalmente all'asse longitudinale del corpo scatolare 23, vedere anche figure 1, 2 e 6, ovvero parallelamente a tale asse longitudinale, come mostrato in figura 11.
La base 36 del connettore 35 può essere bloccata in entrambe le posizioni angolari di figura 9 e di figura 11, tramite un elemento di bloccaggio 38 opportunamente conformato per adattarsi contro superfici e/o elementi di spallamento previsti sulle due basi 24 e 36.
Più precisamente, l'elemento di bloccaggio 38 presenta una superficie dì fondo piana 39 che si adatta contro superfici di spallamento piane 40 e 41 sulla base 24 rispettivamente della base 36 nella condizione di figura 9 in cui il connettore 35 è orientato ortogonalmente alla direzione dell' asse dell'elemento scatolare 23.
L'elemento di bloccaggio 38, sul lato posteriore della superficie di fondo piana 39 è altresì provvisto di una cava trasversale 42 in cui si impegna un dente trasversale 43 della base 36 del connettore elettrico 35, nella condizione di figura 11 in cui il connettore elettrico 35 è orientato parallelamente all'asse longitudinale del corpo scatolare 23 di alloggiamento dei sensori ottici; la base 36 del connettore elettrico è altresì provvista posteriormente di una superficie arcuata 44 avente il centro di curvatura sull'asse del perno 37 di figura 8; la superficie 44 si conforma ad un'analoga superficie arcuata 45 sul lato posteriore della base 24.
La rotazione della base 36 per orientare il connettore elettrico 35, come mostrato in figura 10 può essere fatta allentando dapprima la vite 46, sollevando e ruotando leggermente l'elemento dì bloccaggio 38, per poi ruotare la base 36 con il connettore elettrico 35 orientato in una delle due posizioni mostrate in figura 9 e figura 11; l'elemento di bloccaggio 38 può quindi essere riposizionato e la vite 46 nuovamente serrata.
Con riferimento allo schema a blocchi di figura 14 si descriverà ora un'ulteriore caratteristica del dispositivo di bloccaggio e/o centratura secondo l'invenzione concernente il circuito elettrico dì controllo dei sensori ottici e di collegamento con un circuito esterno, ad esempio un'unità di controllo centrale di una linea di assemblaggio automobilistica, o per altre applicazioni.
In figura 14, con 50 è stata schematicamente indicata la pluralità di trasmettitori T del gruppo di sensori ottici 22, mentre con 51 è stata indicata la pluralità dei corrispondenti ricevitori R. La figura 14 rappresenta sia una versione autoalimentata, o a due fili, dei sensori ottici T, R, sia una versione con alimentazione ausiliaria, o a tre fili, come di seguito spiegato. I sensori ottici potranno essere indifferentemente sia del tipo a segnale sìngolo, in cui ciascun trasmettitore T invia un segnale ottico unicamente verso il solo ricevitore R che gli sta di fronte, sia del tipo a segnale doppio in cui ciascun trasmettitore T invia segnali contemporaneamente a più ricevitori R che gli stanno di fronte, come schematicamente mostrato.
Un vantaggio della versione autoalimentata consiste nel fatto che ciascun sensore ottico, composto dal trasmettitore T e dal ricevitore R, adotta un sistema di rilevamento a bassissimo consumo, di circa 3 mW in condizioni di risposo o di "standby", rispetto alla versione con alimentazione ausiliaria; diversamente l'uso di sensori ottici a segnale doppio consente una discriminazione selettiva a differenti livelli, delle posizioni rilevate.
Nel caso della soluzione autoalimentata del tipo a due fili, il circuito di controllo dei sensori T,R schematicamente rappresentati dai blocchi 50 e 51 in figura 14, comprende un gruppo raddrizzatore AC/CC, indicato dal blocco 52, avente un primo ingresso di alimentazione II la cui uscita è collegata ad un generatore di corrente 53 che provvede a limitare la massima corrente richiesta per caricare il condensatore di un accumulatore di energia 54. L'accumulatore di energia 54 a sua volta è collegato al gruppo 50 di trasmettitori ottici, tramite un interruttore elettronico 55 controllato da una CPU 56, che abilita l'alimentazione dei trasmettitori ottici 50 con modalità impulsiva (PWM) allo scopo di ridurre il consumo di energia necessario al rilevamento delle posizioni operative del dispositivo di bloccaggio e/o di centratura secondo l'invenzione.
Il segnale rilevato dai ricevitori R del gruppo di sensori ottici, viene inviato ad una unità di controllo 56 del tipo a microprocessore, la quale è programmata per sovrintendere alla gestione dell'intero ciclo di rilevazione; in particolare l'unità di controllo 56 provvede ad abilitare selettivamente, un secondo interruttore elettronico 57 ed un terzo interruttore elettronico 58; l'interruttore elettronico 57 emette all'uscita U1 un segnale relativo alla posizione di lavoro, mentre l'interruttore elettronico 52 emette all'uscita U2 un segnale relativo ad una delle numerose posizioni operative o di riposto precedentemente selezionate agendo manualmente su un dispositivo interruttore 59 collegato ad un ingresso dell'unità di controllo 56, che di fatto rappresenta il sensore ottico TS, RS del gruppo ottico 22, azionato dal tasto destro 26. In figura 11, con linea a tratti è stato indicato una seconda alimentazione 12, del gruppo raddrizzatore, ed un collegamento tra quest'ultimo e l'interruttore elettronico 55; in questo caso il generatore a pompa di corrente 53 e 1'accumulatore dì energia 54 vengono eliminati.
Il sistema di rilevamento lungo la corsa di lavoro del dispositivo può essere sia a interpolazione diretta, per sistemi a bassa risoluzione, o a interpolazione incrociata a seconda del tipo di sensore ottico impiegato, come precedentemente riferito.
Il settaggio del dispositivo e la selezione della posizione o delle posizioni di riposo e/o di lavoro desiderate, avviene nel seguente modo: una volta identificata la posizione richiesta per il braccio di bloccaggio 11, od organo corrispondente, per la quale sì richiede di effettuare un rilevamento automatico, basta premere il tasto 26 di figura 12, corrispondente all'interruttore 52 in figura 14, per memorizzare in maniera univoca la rispettiva condizione nell'unità elettronica di controllo 56.
La soluzione proposta, grazie alla particolare conformazione e disposizione del gruppo ottico di rilevamento, non solo consente di conseguire i vantaggi e gli scopi precedentemente riferiti ma, grazie all'elevata risoluzione conseguente alla trasduzione digitale del segnale analogico relativo alla posizione rilevata dall'otturatore 28, durante il suo movimento lungo la corsa di lavoro del dispositivo, quando risulta posizionato o attraversa la zona di scansione, si ottiene la possibilità di identificare e/o discriminare errori di posizione causati, ad esempio, da spessori di lamiera o dei pezzi da lavorare non conformi a standard programmati in fase di messa in funzione del dispositivo di bloccaggio e/o di centratura.
Si intende comunque che quanto è stato detto e mostrato con riferimento ai disegni allegati, è stato dato a pieno titolo illustrativo delle caratteristiche generali e di una forma di realizzazione preferenziale dell'invenzione.
Pertanto altre modifiche e/o varianti potranno essere apportate al dispositivo in se, al gruppo ottico di rilevamento e/o al circuito elettronico di controllo, senza con ciò allontanarsi delle rivendicazioni.

Claims (13)

  1. Rivendicazioni 1, Un dispositivo per il bloccaggio e/o la centratura di pezzi da lavorare comprendente: un corpo scatolare avente pareti periferiche che si estendono nella direzione di un asse longitudinale; un organo di bloccaggio e/o centratura, mobile rispetto a detto corpo scatolare tra una pluralità di posizioni operative selezionabili lungo una corsa di lavoro; un attuatore avente un organo di comando mobile linearmente in direzione di detto asse longitudinale, operativamente collegato all'organo di bloccaggio e/o centratura per muovere quest'ultimo tra una prima ed una seconda posizione selezionabili tra una pluralità di posizioni operative, lungo detta corsa di lavoro; un gruppo di sensori incorporato nel corpo scatolare, i sensori essendo attivabili in relazione al movimento lineare dell'organo mobile dell'attuatore; in cui sensori sono allineati su un elemento di supporto allungato che si protende da una base dì fissaggio provvista di un connettore di collegamento ad un circuito elettrico esterno; caratterizzato dal fatto che il corpo scatolare è aperto sul lato dell'attuatore e conformato per con-sentire l'introduzione del gruppo sensori parallela mente detto asse longitudinalmente; il corpo scatolare, in corrispondenza di una parete periferica presenta una cava interna di alloggiamento di un supporto scatolare di contenimento per un gruppo ottico di sensori, la quale cava si estende da detto lato aperto parallelamente all'asse longitudinale del corpo scatolare; nonché presenta una sede conformata per alloggiare la base di fissaggio del gruppo sensori al corpo scatolare, e per consentire l'introduzione del gruppo ottico di sensori a seguito di una parziale rimozione, e/o disassemblaggio dell'attuatore.
  2. 2. Il dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto di comprendere un circuito elettronico di controllo del gruppo ottico di sensori, detto circuito elettronico dì controllo comprendendo una unità a microprocessore programmabile per attivare selettivamente detti sensori ottici in almeno una delle posizioni operative, lungo detta corsa di lavoro.
  3. 3. Il dispositivo secondo la rivendicazione 2 caratterizzato dal fatto che detta unità elettronica di controllo è provvista di un dispositivo interruttore azionabile manualmente per settare il rilevamento di almeno una posizione operativa dell'organo di bloccaggio e/o centratura, mediante il gruppo di sensori ottici .
  4. 4. Il dispositivo secondo la rivendicazione 3 caratterizzato dal fatto che detto dispositivo interruttore comprende un sensore ottico e mezzi azionabili manualmente per l'attivazione del sensore.
  5. 5. Il dispositivo secondo la rivendicazione 2 caratterizzato dal fatto che il gruppo ottico di sensori comprende una pluralità di trasmettitori ottici, ed una corrispondente pluralità di ricevitori ottici, in cui i trasmettitori ottici sono collegati ad una sorgente di alimentazione mediante un primo interruttore elettronico controllato da una unità a microprocessore, ed un sistema raddrizzatore, ed in cui la pluralità di ricevitori ottici è operativamente collegata a detta unità di controllo; una prima uscita dell'unità di controllo essendo collegata ad un rispettivo interruttore elettronico per l'emissione di un primo segnale di rilevamento di posizione, una seconda uscita dell'unità dì controllo essendo collegata ad un rispettivo interruttore elettronico per l'emissione di un secondo segnale di rilevamento dì posizione.
  6. 6. Il dispositivo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detta pluralità di tra-smettitori ottici e l'interruttore elettrico di con-trollo sono collegati al sistema raddrizzatore mediante un accumulatore di energia ed un generatore o pompa di corrente, costituenti parte di un sistema a due fili di alimentazione del gruppo di sensori.
  7. 7. Il dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che il gruppo di sensori ottici comprende un sistema di rilevamento ad interpolazione diretta
  8. 8. Il dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che il gruppo di sensori ottici comprende un sistema di interpolazione incrociata.
  9. 9. Il dispositivo secondo la rivendicazione 8 caratterizzato dal fatto che i trasmettitori ottici del gruppo di sensori, sono eccitati in modalità impulsiva.
  10. 10. Il dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che detto connettore elettrico è collegato alla base di fissaggio del gruppo di sensori ottici, in modo angolarmente orientabile e dal fatto di comprendere mezzi, disimpegnabili per il fissaggio del connettore in posizioni angolari prefissate.
  11. 11. Il dispositivo secondo la rivendicazione 10 caratterizzato dal fatto che il connettore elettrico presenta una base di supporto, imperniata alla base di fissaggio del gruppo ottico di sensori, dette basi essendo provviste di reciproche superfici di spallamento, e dal fatto di comprendere un elemento di bloccaggio disimpegnabile, conformato per venire a contatto di dette superfici di spallamento in posizioni angolari prefissate della base di supporto del connettore, rispetto alla base di fissaggio del gruppo ottico al corpo scatolare,
  12. 12. Il dispositivo secondo la rivendicazione 10 caratterizzato dal fatto che il connettore elettrico è orientabile in una direzione ortogonale all'asse longitudinale del corpo scatolare.
  13. 13. Il dispositivo secondo la rivendicazione 10 caratterizzato dal fatto che il connettore elettrico è orientabile in una direzione parallela all'asse longitudinale del corpo scatolare.
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