IT201600096402A1 - Interruttore di sicurezza con rilevamento dell’azionamento di un comando ausiliario di sblocco - Google Patents

Interruttore di sicurezza con rilevamento dell’azionamento di un comando ausiliario di sblocco

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IT201600096402A1
IT201600096402A1 IT102016000096402A IT201600096402A IT201600096402A1 IT 201600096402 A1 IT201600096402 A1 IT 201600096402A1 IT 102016000096402 A IT102016000096402 A IT 102016000096402A IT 201600096402 A IT201600096402 A IT 201600096402A IT 201600096402 A1 IT201600096402 A1 IT 201600096402A1
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    • F16ENGINEERING ELEMENTS AND UNITS; GENERAL MEASURES FOR PRODUCING AND MAINTAINING EFFECTIVE FUNCTIONING OF MACHINES OR INSTALLATIONS; THERMAL INSULATION IN GENERAL
    • F16PSAFETY DEVICES IN GENERAL; SAFETY DEVICES FOR PRESSES
    • F16P3/00Safety devices acting in conjunction with the control or operation of a machine; Control arrangements requiring the simultaneous use of two or more parts of the body
    • F16P3/08Safety devices acting in conjunction with the control or operation of a machine; Control arrangements requiring the simultaneous use of two or more parts of the body in connection with the locking of doors, covers, guards, or like members giving access to moving machine parts
    • HELECTRICITY
    • H01ELECTRIC ELEMENTS
    • H01HELECTRIC SWITCHES; RELAYS; SELECTORS; EMERGENCY PROTECTIVE DEVICES
    • H01H27/00Switches operated by a removable member, e.g. key, plug or plate; Switches operated by setting members according to a single predetermined combination out of several possible settings
    • H01H27/002Switches operated by a removable member, e.g. key, plug or plate; Switches operated by setting members according to a single predetermined combination out of several possible settings wherein one single insertion movement of a key comprises an unlocking stroke and a switch actuating stroke, e.g. security switch for safety guards
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    • H03K17/945Proximity switches
    • H03K17/95Proximity switches using a magnetic detector
    • H03K17/9502Measures for increasing reliability
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    • H03K2017/9713Multiposition, e.g. involving comparison with different thresholds

Description

INTERRUTTORE DI SICUREZZA CON RILEVAMENTO DELL’AZIONAMENTO DI UN COMANDO AUSILIARIO DI SBLOCCO Descrizione
Campo di applicazione
La presente invenzione trova applicazione nel settore dei dispositivi elettrici per uso industriale ed ha particolarmente per oggetto un interruttore di sicurezza destinato a presidiare un accesso ad una macchina o impianto industriale e che è atto a rilevare l’attivazione di un comando ausiliari di sblocco quale un pulsante di emergenza o un selettore a chiave.
Stato della tecnica
Come è noto, gli interruttori destinati a presidiare gli accessi a macchine o impianti industriali, quali pannelli di protezione, barriere, perimetri di sicurezza, comprendono un dispositivo di commutazione atto ad essere ancorato alla parte fissa dell’accesso ed un dispositivo attuatore atto ad essere ancorato alla parte mobile.
In maniera nota, all’atto della chiusura della parte mobile si determina l’interazione tra il dispositivo di commutazione ed il dispositivo attuatore, rendendo possibile l’avviamento della macchina o impianto, a meno che non sussistano condizioni che richiedano lo specifico intervento di un operatore.
Al contrario, l’apertura dell’accesso ed il conseguente allontanamento del dispositivo attuatore dal dispositivo di commutazione produce l’arresto immediato della macchina o impianto al fine di consentire l’accesso alla stessa in condizioni sicure.
Il comando dei mezzi di commutazione per l’apertura e la chiusura del circuito di alimentazione della macchina o impianto può essere eseguito sia mediante un attuatore di tipo meccanico che di tipo elettronico.
Gli interruttori del primo tipo, descritti ad esempio in EP2112674, a nome della stessa Richiedente, comprendono un dispositivo mobile provvisto di un azionatore a chiave atto ad inserirsi in una fessura del dispositivo di commutazione fisso, per interagire con un meccanismo di azionamento dei mezzi di commutazione e provocare l’apertura/chiusura del circuito di alimentazione e di eventuali circuiti ausiliari.
Negli interruttori ad azionamento elettronico, un esempio dei quali è riportato nella domanda WO2015083143, anch’essa a nome della stessa Richiedente, i due dispositivi sono provvisti rispettivamente di un’antenna e di un trasmettitore atti a dialogare tra loro mediante l’invio di un segnale di riconoscimento che permette ad una centralina di controllo alloggiata nel dispositivo di commutazione di discriminare la presenza o l’assenza del dispositivo attuatore per provvedere di conseguenza alla chiusura o all’apertura del circuito di alimentazione principale.
Entrambe le tipologie di interruttori prevedono che il dispositivo di commutazione alloggi al suo interno un meccanismo di sblocco avente un perno scorrevole destinato ad interagire con i mezzi di commutazione in modo che alla corsa di discesa del perno corrisponda l’invio di un comando di apertura per i mezzi di commutazione.
In particolare il meccanismo di sblocco è configurato per consentire l’apertura dell’accesso solo nel momento in cui i mezzi di commutazione sono aperti.
Gli interruttori di grado più evoluto prevedono anche la presenza di una centralina di controllo atta a rilevare la corsa del perno di sblocco per inviare ai mezzi di commutazione un opportuno segnale atto a produrre l’apertura dei contatti e l’arresto della macchina o impianto.
In particolare sono previsti dei rilevatori, generalmente di tipo ottico, che rilevano il movimento di discesa del cursore e producono l’immediato arresto del sistema.
Un primo inconveniente di questi interruttori è rappresentato dal fatto che i mezzi di rilevamento sono configurati per rilevare esclusivamente l’inizio della corsa del perno, provvedendo all’arresto della macchina o impianto non appena si ha tale rilevamento. Al contrario, non si effettua alcuna controllo sul finecorsa del perno e quindi sul corretto funzionamento dello stesso.
Tale modalità operativa, oltre a non permettere di verificare che il perno di sblocco abbia correttamente concluso la sua corsa, non consente di discriminare tra una corsa completa del perno, conseguenza di una regolare apertura dell’accesso, ed una corsa solo parziale, dovuta ad esempio a vibrazioni o sollecitazioni di forte intensità trasmesse all’interruttore.
Da WO2015028106 è noto un interruttore di sicurezza con azionatore a chiave provvisto di due sensori di posizione a barriera ottica atti a rilevare due distinte posizioni del perno in conseguenza della sua corsa prodotta dall’azionatore.
Tuttavia, i due sensori hanno lo scopo di generare segnali relativi alla presenza dell’azionatore all’interno della fessura del dispositivo di commutazione e non sono diretti a verificare l’inizio e la fine della corsa del perno durante la fase di sblocco dell’accesso.
Infatti, l’interruttore è configurato in modo che nella fase di estrazione dell’azionatore per l’apertura dell’accesso la barriera ottica superiore risulta già interrotta ed il movimento di sblocco del perno produce unicamente l’interazione con la barriera ottica inferiore al fine di segnalare l’avvenuta estrazione dell’azionatore a chiave. Di conseguenza, tale interruttore non è adatto a rilevare minime corse del perno di sblocco che potrebbero essere causate da urti o vibrazioni esterne.
Un ulteriore limite delle soluzioni note è legato alle modalità di alimentazione dell’elettromagnete normalmente destinato a produrre la corsa del perno all’atto dell’apertura dell’accesso.
Infatti, le soluzioni note prevedono che l’elettromagnete sia costantemente alimentato al fine di mantenere bloccato il perno a fondo corsa.
Tuttavia, al fine di assicurare che il perno rimanga nella posizione di finecorsa la centralina di controllo è configurata per inviare ad intervalli regolari degli impulsi di energia di maggiore intensità, con conseguente incremento del consumo energetico. Non ultimo inconveniente legato alla presenza di un unico rilevatore della corsa del perno di bloccaggio si riscontra negli interruttori provvisti di pulsante di emergenza, quale un fungo di emergenza o comandi similari.
Infatti, in questi interruttori non è possibile discriminare se l’arresto della macchina o impianto sia dovuta all’apertura dell’accesso, con conseguente corsa verso il basso del perno, oppure all’azionamento del pulsante di emergenza.
WO2016/058718 descrive un dispositivo di chiusura di un accesso provvisto di pulsante di emergenza in cui è presente un perno di bloccaggio atto a traslare da una posizione di chiusura ad una di apertura.
Il dispositivo è provvisto di due rilevatori atti a discriminare tra una condizione di sblocco dell’accesso prodotta da un normale funzionamento da una condizione di sblocco prodotta dall’azionamento del pulsante di emergenza.
Tuttavia tale dispositivo non è applicabile ad interruttori con azionatore a chiave o elettronico in cui lo sblocco del perno comporta lo spegnimento della macchina o impianto.
Presentazione dell’invenzione
Scopo della presente invenzione è quello di superare gli inconvenienti sopra indicati, realizzando un interruttore di sicurezza con rilevamento dell’azionamento di un comando di sblocco ausiliario che presenti caratteristiche di elevata efficienza e relativa economicità.
Uno scopo particolare è quello di realizzare un interruttore di sicurezza che oltre a permettere di rilevare l’azionamento del comando di sblocco ausiliario consenta anche di discriminare tra un arresto della macchina o impianto dovuto all’apertura dell’accesso da un arresto dovuto all’azionamento di tale comando.
Ancora altro scopo è quello di realizzare un interruttore di sicurezza che permetta inoltre di rilevare sia l’inizio della corsa del meccanismo di sblocco che il finecorsa dello stesso per il pieno controllo delle cause che hanno determinato l’arresto della macchina o impianto.
Ancora altro scopo è quello di realizzare un interruttore di sicurezza che permetta di verificare il corretto funzionamento del meccanismo di sblocco.
Uno scopo ulteriore è quello di realizzare un interruttore di sicurezza con rilevamento dell’azionamento di un comando di sblocco ausiliario che permetta di ottenere un risparmio in termini di consumo energetico.
Tali scopi, nonché altri che appariranno più chiari in seguito, sono raggiunti da un interruttore di sicurezza con rilevamento dell’azionamento del dispositivo di sblocco che, in accordo alla rivendicazione 1, comprende un dispositivo di commutazione associabile ad una parte fissa dell’accesso da presidiare ed avente una custodia definente un asse longitudinale ed alloggiante mezzi di commutazione atti ad essere operativamente collegati ad uno o più circuiti di comando e/o servizio dell'impianto per il controllo degli stessi, un dispositivo attuatore associabile ad una parte mobile dell’accesso per interagire con detti mezzi di commutazione all'atto della apertura/chiusura dell’accesso per l’apertura/chiusura di uno o più di detti circuiti, un meccanismo di sblocco alloggiato in detta custodia ed avente un perno di sblocco atto a traslare longitudinalmente con corsa massima predeterminata da una posizione di blocco dell’accesso ad una posizione di sblocco per determinare l’apertura di detti mezzi di commutazione, mezzi per il rilevamento della corsa di detto perno di sblocco aventi almeno un primo rilevatore atto a rilevare l’inizio della corsa di detto perno di sblocco, almeno un comando di sblocco ausiliario operativamente collegato a detto meccanismo di sblocco e suscettibile di passare da una posizione di riposo ad una posizione operativa di sblocco dell’accesso e promuovere la traslazione di detto perno di sblocco anche con detto dispositivo attuatore inserito.
I mezzi di rilevamento comprendono almeno un rilevatore ausiliario atto a rilevare l’azionamento di detto almeno un comando di sblocco ausiliario
In questo modo l’interruttore potrà segnalare l’azionamento del comando ausiliario e quindi sarà possibile discriminare tra un fermo macchina determinato dall’azionamento del comando da un fermo macchina provocato dall’apertura dell’accesso.
Preferibilmente, i mezzi di rilevamento potranno comprendere almeno un primo rilevatore atto a rilevare l’inizio della corsa del perno di sblocco ed un secondo rilevatore atto a rilevarne la fine della corsa.
In questo modo sarà possibile essere sicuri che il perno di sblocco abbia completato almeno per la maggior parte la sua corsa, al fine di essere certi del corretto funzionamento dell’interruttore e poter intervenire in maniera opportuna nel caso in cui il perno di sblocco non abbia effettuato una corsa completa.
Allo stesso tempo sarà possibile discriminare tra movimenti del perno di sblocco dovuti a forti vibrazioni o sollecitazioni impartite all’interruttore e che ne hanno determinato una corsa limitata da movimenti dovuti all’apertura dell’accesso o all’azionamento di un pulsante di emergenza o altro comando di sblocco con conseguente corsa completa del perno.
Opportunamente, i mezzi di rilevamento potranno essere del tipo a rilevatore ottico, quali fotoaccoppiatori, barriera ottiche o similari, atti a rilevare il passaggio del cursore e della struttura del pulsante di emergenza o ancora potranno essere rilevatori magnetici, induttivi, capacitivi o similari.
In questo modo sarà possibile utilizzare una tecnologia già ampiamente diffusa in questa tipologia di interruttori e pertanto affidabile, economica e che non richiede la riprogettazione delle componenti elettroniche di gestione.
Forme vantaggiose di esecuzione dell’invenzione sono ottenute in accordo alle rivendicazioni dipendenti.
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno maggiormente evidenti alla luce della descrizione dettagliata di una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva di un interruttore di sicurezza secondo l’invenzione, illustrata a titolo di esempio non limitativo con l’aiuto delle unite tavole di disegno in cui:
la FIG. 1 è una prima vista prospettica esplosa dell’interruttore secondo l’invenzione; la FIG. 2 è una seconda vista prospettica esplosa dell’interruttore della Fig. 1;
la FIG. 3 illustra un diagramma di alimentazione dell’elettromagnete in una prima modalità operativa;
la FIG. 4 illustra un diagramma di alimentazione dell’elettromagnete in una seconda modalità operativa;
la FIG.5 illustra una prima vista del meccanismo di sblocco e dei mezzi di rilevamento in una prima condizione operativa;
la FIG. 6 illustra una seconda vista laterale del meccanismo di sblocco e dei mezzi di rilevamento in una seconda condizione operativa;
la FIG. 7 illustra una vista frontale del meccanismo di sblocco e dei mezzi di rilevamento in una terza condizione operativa;
la FIG. 8 illustra una vista prospettica del meccanismo di sblocco e dei mezzi di rilevamento in una sequenza operativa di azionamento di un pulsante di emergenza.
Descrizione dettagliata di un esempio di realizzazione preferito Con riferimento alle figure allegate è illustrata una configurazione preferita ma non esclusiva di un interruttore di sicurezza per il controllo di accessi a macchine o impianti industriali destinato ad essere applicato, in maniera preferita ma non esclusiva, ad una protezione del tipo a barriera o pannello mobile atta ad impedire l’accesso non sicuro ad una macchina o impianto industriale in azione.
In maniera nota, l’interruttore sarà destinato ad essere applicato alla protezione in corrispondenza di un accesso della stessa per interrompere in maniera immediata o temporizzata il funzionamento della macchina o impianto in caso di una richiesta di apertura di tale accesso.
L’apertura dell’accesso potrà essere di qualsiasi tipo, sia a battente che scorrevole, ed ancora con apertura a destra oppure a sinistra, senza particolari limitazioni.
Nella configurazione illustrata l’interruttore è del tipo ad azionamento elettronico, ossia provvisto di un sistema di comunicazione remota tra la parte di commutazione e l’attuatore, come descritto più chiaramente in seguito.
Tuttavia secondo una configurazione alternativa non illustrata l’interruttore potrà essere anche ad azionamento meccanico o elettromeccanico con attuatore a chiave. Come si osserva da Fig. 1 e Fig. 2 l’interruttore, indicato globalmente con 1, comprende un dispositivo di commutazione 2 atto ad essere ancorato ad una parte fissa dell’accesso da presidiare ed un dispositivo attuatore 3 atto ad essere ancorato alla parte mobile dell’accesso.
Le modalità di ancoraggio del dispositivo di commutazione 2 e del dispositivo attuatore 3 alle rispettive parti dell’accesso sono di tipo noto e non fanno parte della presente invenzione, per cui non saranno descritte più nel dettaglio nel prosieguo. Il dispositivo di commutazione 2 comprende una custodia 4 definente un asse longitudinale L ed alloggiante al suo interno i mezzi di commutazione 5 atti ad essere operativamente collegati ad uno o più circuiti elettrici e/o elettronici per l’alimentazione e/o il comando del circuito principale e/o di circuiti di servizio ed emergenza, non illustrati.
I mezzi di commutazione 5 potranno essere scelti tra quelli comunemente adoperati nel settore e potranno variare anche a seconda delle funzionalità dell’interruttore, senza particolari limitazioni.
Le modalità di collegamento dei mezzi di commutazione 5 saranno scelte tra quelle tipiche per questa tipologia di prodotto ed anch’esse non saranno descritte più in dettaglio nel seguito.
All’interno della custodia 4 sono altresì presenti mezzi attuatori 6 atti ad interagire con i mezzi di commutazione all’apertura/chiusura dell’accesso per l’apertura/chiusura di uno o più circuiti della macchina o impianto in seguito all’interazione tra il dispositivo di commutazione 2 ed il dispositivo attuatore 3, anche in questo caso secondo tecniche note.
Il dispositivo attuatore 3 è configurato per interagire con i mezzi di commutazione 5 attraverso i mezzi attuatori 6 in seguito all’apertura o alla chiusura dell’accesso per determinare l’apertura o la chiusura di uno o più circuiti secondo modalità tipiche di tali interruttori di sicurezza.
L’interruttore 1 illustrato nelle figure è del tipo ad azionamento elettronico, ossia l’interazione tra il dispositivo attuatore 3 ed i mezzi di commutazione 5 sarà comandata da un segnale elettronico trasmesso ai mezzi di commutazione 5 dal dispositivo attuatore 3 quando quest’ultimo è ad una distanza minima predeterminata dal dispositivo di commutazione 2 tale da poter ritenere l’accesso chiuso ed in condizione sicura, come descritto ad esempio nel già citato WO2015083143.
In particolare, il dispositivo di commutazione 2 alloggia un ricevitore 7, ad esempio un’antenna del tipo RFID, inserito all’interno della custodia 4 in un’apposita sede opportunamente predisposta e configurato per ricevere un segnale di comando a distanza, ovvero un segnale di presenza, trasmesso da un trasmettitore o transponder, non visibile, alloggiato a sua volta nel dispositivo attuatore mobile 3, quando quest’ultimo è alla distanza minima rilevabile dal dispositivo di commutazione 2. In particolare, il trasponder sarà provvisto di un tag con codice di identificazione che dovrà essere riconosciuto dal ricevitore 7 al fine di permettere l’avvio della macchina o impianto.
Il riconoscimento del codice potrà essere univoco o generico, a seconda che si desideri realizzare un interruttore ad alto o basso livello di codifica.
L’interruttore 1 è anche provvisto di mezzi di centraggio 8 atti a permettere il recupero almeno parziale dell’allineamento tra il ricevitore 7 ed il trasmettitore o trasponder nel caso in cui in fase di montaggio non sia stato eseguito l’allineamento esatto tra le parti oppure l’allineamento preciso si sia perso durante l’uso.
I mezzi di centraggio 8 comprendono un perno di centraggio 9 sporgente trasversalmente dal dispositivo attuatore 3 ed un foro di centraggio 10 realizzato frontalmente nella custodia 4 ed atto a ricevere il perno di centraggio 9 alla chiusura dell’accesso.
All’interno del foro di centraggio 10 potrà essere previsto anche un meccanismo di trattenimento, non illustrato, atto ad impegnare una corrispondente gola 11 del perno di centraggio 9 ed evitare che lo stesso possa fuoriuscire in seguito a vibrazioni o colpi accidentali subiti dall’accesso, causandone aperture non volute.
Nella configurazione illustrata la custodia 4 si presenta come un corpo monolitico, eventualmente ma non necessariamente provvisto del coperchio rimovibile 12 per l’accesso al suo interno.
Tuttavia, secondo una variante non illustrata, la custodia 4 potrà essere anche modulare e ad esempio avere una testa superiore ancorata al corpo principale in maniera amovibile e/o girevole ed alloggiante sia il ricevitore 7 che il foro di centraggio 10, come descritto sempre in WO2015083143.
Il perno di centraggio 9 è destinato ad essere inserito nel foro di centraggio 10 per interagire con un meccanismo di sblocco 13 collegato ai mezzi di commutazione 5 ed avente un perno di sblocco mobile 14 atto a traslare longitudinalmente, all’atto dell’apertura dell’accesso, con corsa massima predeterminata da una posizione di blocco dell’accesso ad una posizione di sblocco, determinando l’apertura dei mezzi di commutazione 5.
Il perno di sblocco 14 è associato ad un cursore inferiore 15 ed ha un’estremità superiore sagomata 16 che nella posizione di blocco sporgerà all’interno del foro di centraggio 10 per impegnare la gola 11 del perno di centraggio 9 e bloccare lo stesso per interferenza meccanica.
Resta inteso che il movimento del perno di sblocco 14 non sarà necessariamente un movimento di sola traslazione ma potrà essere anche un movimento composto quale un movimento di rototraslazione.
La custodia 4 alloggia anche mezzi 17 per il rilevamento della corsa del perno di sblocco 14 che saranno in grado di rilevare sia l’inizio della corsa del perno di sblocco 14 che l’arrivo dello stesso a fondo corsa.
In particolare, i mezzi di rilevamento 17 comprendono almeno un primo rilevatore 18 atto a rilevare l’inizio della corsa del perno di sblocco 14 ed almeno un secondo rilevatore 19 atto a rilevarne il finecorsa.
Il primo rilevatore 18 ed il secondo rilevatore 19 potranno essere di qualsiasi tipo e preferibilmente saranno di tipo ottico, quale un fotoaccoppiatore, una barriera ottica o similare, oppure un rilevatore magnetico, induttivo, capacitivo o similare.
Opportunamente, i due rilevatori 18, 19 saranno longitudinalmente sfalsati con una distanza inferiore alla corsa massima del perno di sblocco 14 in modo che il secondo rilevatore 19 possa intervenire immediatamente prima che il perno di sblocco 14 giunga a finecorsa.
Preferibilmente i due rilevatori 18, 19 saranno disposti da lati opposti del perno di sblocco 14.
Il cursore inferiore 15, a sua volta, sarà solidale ad una coppia di bracci trasversali 20, 21 posti anch’essi da lati opposti del perno di sblocco 14 e longitudinalmente allineati ad un corrispondente rilevatore 18, 19 per interagire con lo stesso in seguito alla traslazione del perno di sblocco 14.
In particolare i bracci trasversali 20, 21 saranno dimensionati per attraversare senza interferenza il rispettivo rilevatore 18, 19.
Il dispositivo di commutazione 2 comprenderà anche un’unità logica di controllo 22 che, oltre a controllare i mezzi di commutazione 5, sarà anche atta a gestire la comunicazione con il dispositivo attuatore 3 e ad eseguire l’invio di segnali.
Inoltre, l’unità logica di controllo provvederà anche alla movimentazione del meccanismo di sblocco 13 in seguito all’interazione con il dispositivo attuatore 3. In particolare, nella configurazione illustrata il meccanismo di sblocco 13 comprende un elettromagnete 23 alimentabile dall’unità logica 22 all’atto dell’apertura dell’accesso o in caso della ricezione di un comando di emergenza per promuovere la traslazione verso il basso del cursore 14.
In Fig.3 è illustrata una prima modalità operativa dell’unità logica 22, sostanzialmente simile a quanto già avviene in interruttori secondo l’arte nota.
Secondo questa prima modalità operativa, l’unità logica 22 dopo aver rilevato l’apertura dell’accesso in seguito all’interruzione della comunicazione tra il ricevitore 7 ed il trasmettitore, inizierà ad alimentare l’elettromagnete con un’energia di tipo impulsivo, determinando l’abbassamento del cursore 15 e quindi del perno di sblocco 14 ad esso solidale.
L’alimentazione di tipo impulsivo sarà mantenuta sia durante la corsa di sblocco del perno di sblocco 14 che durante la permanenza del perno di sblocco 14 nella posizione di finecorsa.
In Fig. 4 è illustrata una modalità alternativa di alimentazione, innovativa e particolarmente vantaggiosa, che differisce dalla precedente per il fatto che l’unità logica 22 in seguito al segnale ricevuto dal secondo rilevatore 19, che indicherà la presenza del perno di sblocco 14 nella posizione di finecorsa, provvederà ad alimentare l’elettromagnete 23 con un’energia costante di valore minimo.
In maniera esemplificativa, il valore minimo dell’energia di alimentazione potrà corrispondere al 30% del valore di picco degli impulsi.
Il funzionamento dei mezzi di rilevamento 17 è più chiaramente illustrato nelle Figg. dalla 5 alla 7.
In particolare da Fig. 5 si osserva che all’inizio della corsa del cursore 15 solidale al perno di sblocco 14 uno dei due bracci trasversali 20 passerà attraverso il primo elemento di rilevamento 18 dopo una corsa iniziale minima predeterminata.
Nella posizione illustrata non si ha ancora rilevamento da parte del primo rilevatore 18, che invece avverrà quando il braccio 20 sarà in maniera sostanzialmente completa all’interno del primo rilevatore 18.
Il secondo braccio 21 non interagirà con il secondo rilevatore 19, come visibile dall’immagine di destra di Fig. 5.
Opportunamente, l’unità logica 22 potrà essere configurata per aprire i mezzi di commutazione 5 già dopo il solo rilevamento da parte del primo rilevatore 18.
Successivamente, come visibile da Fig. 6, dopo un tratto di corsa aggiuntivo anche il secondo braccio 21 intercetterà il secondo rilevatore 19 producendo un’informazione relativa a tale condizione che potrà prevedere l’invio di un segnale visivo quale l’accensione di una spia di controllo direttamente sulla custodia 4 o in corrispondenza di una centrale o pannello di controllo esterno.
In Fig. 7 è infine illustrata la condizione in cui il cursore 15 è giunto a finecorsa. Secondo la configurazione preferita ma non esclusiva fin qui descritta il dispositivo di commutazione 2 comprende anche un modulo ausiliario 24 montato superiormente alla custodia 4, eventualmente in maniera amovibile e/o orientabile angolarmente, e provvisto di uno o più comandi di sblocco ausiliari operativamente collegati al meccanismo di sblocco 13 per forzare lo scorrimento del perno di sblocco 14 verso la posizione di sblocco anche quando il dispositivo attuatore 3 è inserito e l’accesso è chiuso.
Nella configurazione illustrata sono presenti due diversi comandi ausiliari, rappresentati da un pulsante di emergenza 25 e da un selettore a chiave 26, azionabili manualmente in maniera indipendente tra loro secondo modalità note.
Come si osserva più chiaramente da Fig. 8 i comandi ausiliari 25, 26 sono collegati al cursore 15 attraverso una struttura rigida 27 mobile longitudinalmente nella custodia 4 in seguito all’azionamento di uno dei comandi 25, 26 ed al loro passaggio da una posizione di riposo ad una posizione operativa in cui si determina lo scorrimento del perno di sblocco 14 e l’apertura dei mezzi di commutazione 5.
La struttura mobile 27 comprende all’estremità superiore primi mezzi a piano inclinato 28 atti ad interagire con secondi mezzi a piano inclinato 29 di forma complementare appartenenti al pulsante di emergenza 25 o al selettore 26 in modo che ad una traslazione trasversale del pulsante di emergenza 25 o ad una rotazione del selettore 26 corrisponda una traslazione longitudinale della struttura 27.
Quest’ultima comprende una coppia di secondi bracci longitudinali 30 la cui estremità inferiore risulterà in battuta sui bracci 20, 21 del cursore 15 quando il perno di sblocco 14 è nella posizione iniziale.
In questo modo, l’azionamento del comando ausiliario 25, 26 produrrà la contestuale traslazione verso il basso del perno di sblocco 14 e la conseguente apertura del circuito di alimentazione.
Inoltre, i mezzi di rilevamento 17 comprenderanno un terzo rilevatore 31 posto a monte dei primi due rilevatori 18, 19 rispetto al senso di traslazione del perno di sblocco 14 in fase di sblocco per rilevare la corsa della struttura mobile 27.
In particolare uno o entrambi i bracci longitudinali 30 potranno comprendere una sporgenza 32 atta ad intercettare un corrispondente terzo rilevatore 31 in seguito alla corsa di discesa della struttura 27.
Il rilevamento effettuato dal terzo rilevatore 31 permetterà di trasmettere un opportuno segnale all’unità logica 22 al fine di comunicare che lo sblocco dell’interruttore 1 è stato causato dall’azionamento del comando ausiliario 25, 26 e non dall’apertura dell’accesso o da altre cause.
Da quanto descritto appare evidente che l'interruttore secondo l’invenzione raggiunge gli scopi prefissati ed in particolare quello di rilevare che lo sblocco dell’accesso è stato eseguito mediante un comando ausiliario.
L'interruttore secondo l’invenzione è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nel concetto inventivo espresso nelle rivendicazioni allegate. Tutti i particolari potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti, ed i materiali potranno essere diversi a seconda delle esigenze, senza uscire dall'ambito di tutela della presente invenzione.
Anche se l'interruttore è stato descritto con particolare riferimento alle figure allegate, i numeri di riferimento usati nella descrizione e nelle rivendicazioni sono utilizzati per migliorare l'intelligenza dell’invenzione e non costituiscono alcuna limitazione all'ambito di tutela rivendicato.

Claims (10)

  1. Rivendicazioni 1. Un interruttore di sicurezza con rilevamento dell’azionamento di un comando di sblocco ausiliario atto a presidiare un accesso di sicurezza ad una macchina o impianto industriale, comprendente: - un dispositivo di commutazione (2) associabile ad una parte fissa dell’accesso da presidiare ed avente una custodia (4) definente un asse longitudinale (X) ed alloggiante mezzi di commutazione (5) atti ad essere operativamente collegati ad uno o più circuiti di comando e/o servizio dell'impianto per il controllo degli stessi; - un dispositivo attuatore (3) associabile ad una parte mobile dell’accesso per interagire con detti mezzi di commutazione (5) all'atto della apertura/chiusura dell’accesso per l’apertura/chiusura di uno o più di detti circuiti; - un meccanismo di sblocco (13) alloggiato in detta custodia (4) ed avente un perno di sblocco (14) atto a traslare longitudinalmente con corsa massima predeterminata da una posizione di blocco dell’accesso ad una posizione di sblocco per determinare l’apertura di detti mezzi di commutazione (5); - mezzi (17) per il rilevamento della corsa di detto perno di sblocco (14) aventi almeno un primo rilevatore (18) atto a rilevare l’inizio della corsa di detto perno di sblocco (14); - almeno un comando di sblocco ausiliario (25, 26) operativamente collegato a detto meccanismo di sblocco (13) e suscettibile di passare da una posizione di riposo ad una posizione operativa di sblocco dell’accesso e promuovere la traslazione di detto perno di sblocco (14) anche con detto dispositivo attuatore (3) inserito; caratterizzato dal fatto che detti mezzi di rilevamento (17) comprendono almeno un rilevatore ausiliario (31) atto a rilevare l’azionamento di detto almeno un comando di sblocco ausiliario (25, 26).
  2. 2. Interruttore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di rilevamento (17) comprendono almeno un secondo rilevatore (19) atto a rilevare la fine della corsa di detto perno di sblocco (14).
  3. 3. Interruttore secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detto rilevatore ausiliario (31) è posto a monte di detto primo (18) e/o detto secondo rilevatore (19) rispetto alla direzione di traslazione di detto perno di sblocco (14) nella corsa di sblocco dell’accesso.
  4. 4. Interruttore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto almeno un comando di sblocco ausiliario (25, 26) è operativamente collegato a detto perno di sblocco (14) attraverso una struttura rigida (27) mobile longitudinalmente in seguito all’azionamento di detto comando ausiliario (25, 26) ed al suo passaggio da detta posizione di riposo a detta posizione operativa.
  5. 5. Interruttore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto perno di sblocco (14) comprende un cursore inferiore (15) solidale ad uno o una coppia di bracci trasversali (20, 21) atti ad interagire con rispettivi rilevatori (18, 19).
  6. 6. Interruttore secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detta struttura mobile (27) comprende uno o più bracci longitudinali (30) in battuta su corrispondenti bracci trasversali (21, 22) di detto perno di sblocco (14) quando quest’ultimo è in detta posizione di blocco per causarne la traslazione verso detta posizione di sblocco in maniera sostanzialmente simultanea all’azionamento di detto comando ausiliario (25, 26).
  7. 7. Interruttore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di rilevamento (17) sono del tipo a rilevamento ottico, quali fotoaccoppiatori, barriere ottiche o similare, o quali rilevatori magnetici, induttivi, capacitivi o similari.
  8. 8. Interruttore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 2 alla 6, caratterizzato dal fatto che detto primo rilevatore (18) e detto secondo rilevatore (19) sono longitudinalmente sfalsati con una distanza inferiore alla corsa massima di detto perno di sblocco (14).
  9. 9. Interruttore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto dispositivo di commutazione (2) comprende un’unità logica di controllo (22) atta ad azionare detti mezzi di commutazione (5) e detto meccanismo di sblocco (13) in seguito all’interazione con detto dispositivo attuatore (3).
  10. 10. Interruttore secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che detto meccanismo di sblocco (13) comprende un elettromagnete (23) alimentabile da detta unità logica (22) per promuovere la traslazione di detto perno di sblocco (14), detta unità logica (22) essendo ad alimentare detto elettromagnete (23) con impulsi di energia aventi un valore minimo ed un valore massimo nella fase di traslazione di detto perno di sblocco (14) e con un’energia costante di valore minimo quando detto perno di sblocco (14) è in detta posizione di sblocco.
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