ITMI20060393A1 - Zoccolo per piede di appoggio ad elevata rsistenza per supportare corpi pesanti - Google Patents

Zoccolo per piede di appoggio ad elevata rsistenza per supportare corpi pesanti Download PDF

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    • F16M7/00Details of attaching or adjusting engine beds, frames, or supporting-legs on foundation or base; Attaching non-moving engine parts, e.g. cylinder blocks

Description

DESCRIZIONE
dell' invenzione industriale dal titolo :
"ZOCCOLO PER PIEDE DI APPOGGIO AD ELEVATA RESISTENZA PER
SUPPORTARE CORPI PESANTI"
La presente invenzione concerne uno zoccolo per un piede di appoggio ad elevata resistenza, del tipo usato per sostenere , appoggiati al suolo, o in generale ad una superficie di appoggio, corpi molto pesanti, particolarmente macchine operatrici per impianti industriali di varia natura, ad esempio, ma non limitativamente, del tipo usato nell'industria della produzione e del confezionamento di alimenti.
Piedi di appoggio noti del tipo suddetto sono generalmente costituiti da uno stelo, accoppiato, ad una sua estremità, ad uno zoccolo, destinato a poggiare su una superficie di appoggio, ad esempio il suolo, o il di un capannone industriale, e, all'altra estremità, al corpo pesante che deve essere sorretto, L' accoppiamento dello stelo al corpo da sorreggere è solitimente per avvitamento, in modo da consentire la regolazione in altezza del piede. L'accoppiamento fra lo stelo e lo zoccolo può essere di tipo rigido, ed in questo caso si parla di piedi di appoggio fissi, oppure tale la consentire l'orientamento relativo fra lo stelo e lo zoccolo medesimi, in modo da adattarsi a superfici di appoggio non piane; in questo caso si parla di piedi di appoggio articolati
Uno dei principali parametri che caratterizzano i piedi di appoggio per corpi pesanti è il carico massimo da essi sopportabile, inteso come il valore del carico applicato allo stelo del piede che corrisponde al limite di deformabilità elastica del piede stesso (superato tale lo zoccolo rischia di deformarsi in modo plastico, irreversibile, e addirittura di rompersi, con tutte le conseguenze negative che ciò implica se la cosa si verifica nell'impiego). In commercio sono disponibili piedi di appoggio con steli in plastica o in acciaio, di vario diametro, in funzione del carico massimo sopportabile . Anche gli zoccoli possono essere in plastica o in acciaio, sempre in funzione del carico massimo desiderato. I piedi di appoggio con stelo e zoccolo in acciaio sono in grado di sopportare carichi massimo in generale più elevati di quelli sopportabili dai piedi con stelo e zoccolo in plastica, e dai piedi con stelo in acciaio e zoccolo in plastica.
Fra i piedi di appoggio con zoccolo in acciaio disponibili in commercio ve ne sono alcuni in cui lo zoccolo è costituito da una calotta, genericamente sferica, in acciaio, particolarmente acciaio inossidabile (per meglio resistere agli agenti aggressivi che si possono incontrare in molti ambiente in cui i piedi di supporto sono utilizzati), di vario diametro; la calotta è ottenuta per stampaggio con stampo imbutitore di una lastra di acciaio di spessore opportuno, ed ha sovrastampato, dal lato concavo (che nell'impiego è rivolto verso la superficie di appoggio), materiale sintetico, ad esempio gomma; un foro di sommità nella calotta consente il passaggio di una vite per l'accoppiamento rigido (non articolato) con lo stelo.
La Richiedente ha osservato che tali piedi di appoggio, per quanto soddisfacenti, hanno comunque capacità di sopportare carichi limitata essenzialmente dallo spessore della lastra di acciaio da cui è ricavatala calotta: per poter sostenere carichi maggiori, sarebbe necessario in particolare aumentare lo spessore di acciaio, ma ciò non è fattibile oltre un certo limite, poiché non sarebbe più possibile ottenere la calotta mediante stampaggio, imbutitura e tranciatura, e si dovrebbe ricorrere a tecniche di produzione più costose.
In vista dello stato della tecnica descritto, la Richiedente ha affrontato il problema di migliorare le caratteristiche di resistenza dei piedi di appoggio noti, In accordo con un aspetto della presente invenzione, è fornito uno zoccolo per un piede di appoggio per sorreggere corpi pesanti su una superficie d'appoggio come definito nell'annessa rivendicazione 1, comprendente una calotta destinata nell'impiego ad essere meccanicamente accoppiata a mezzi di accoppiamento dello zoccolo con un corpo da sorreggere, ove detta calotta è realizzata in un primo materiale di proprietà meccaniche tali da garantire che essa sia in grado di sopportare una prima frazione significativa di un carico ricevuto da detti mezzi di accoppiamento al corpo da sorreggere; per "essere in grado di sopportare" un certo carico si intende essere in grado di reggere tale carico rimanendo sostanzialmente entro il limite di deformabilità elastica, e quindi senza deformarsi significativamente in modo plastico, permanente, ed in particolare senza rompersi.
ha calotta ha una concavità dalla parte che, nell'impiego, è rivolta verso la superficie di appoggio, ed una massa di materiale sintetico è disposta in aderenza alla calotta ed è atta a sostanzialmente riempire la concavità della calotta.
E' inoltre previsto uno scheletro di rinforzo annegato all'interno di detta massa di materiale sintetico, detto scheletro di rinforzo essendo in un secondo materiale avente proprietà meccaniche paragonabili a quelle della calotta, tali da garantire che lo scheletro di rinforzo possa sopportare una seconda frazione significativa di detto carico, che, unitamente alla prima frazione, costituisce la sostanziale totalità del carico che nell'impiego lo zoccolo è destinato a sopportare,
Caratteristiche preferite dello zoccolo sono definite nelle rivendicazioni da 2 a 11.
In accordo con un secondo aspetto dell'invenzione, è un piede di appoggio per corpi pesanti come definito in rivendicazione 14, comprendente uno zoccolo accordo al primo aspetto dell'invenzione.
In accordo con un terzo aspetto dell'invenzione, è fornito un metodo di fabbricazione di uno zoccolo per un piede di appoggio per corpi pesanti come definito nella rivendicazione 16.
Le caratteristiche ed i vantaggi della presente invenzione saranno resi maggiormente evidenti dalla seguente descrizione dettagliata di una sua forma di realizzazione pratica, fornita a puro titolo esemplificativo e non limitativo e che verrà condotta riferimento ai disegni annessi, nei quali:
la Figura 1 è una vista assonometrica di un piede d'appoggio secondo una forma di realizzazione della presente invenzione;
la Figura 2 è una vista assonometrica in sezione diametrale di uno zoccolo del piede d'appoggio di Figura 1, in accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione;
a Figura 3 è una vista in sezione del piede di appoggio di Figura 1 secondo un piano diametrale allo zoccolo, in accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione; e
a Figura 4 mostra, schematicamente ed in assonometria, uno stampo per il sovrastampaggio di materiale sintetico sullo zoccolo, in accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione.
Con riferimento ai disegni, ed in particolare alle Figure da 1 a 3, un piede di appoggio per corpi pesanti secondo una forma di realizzazione della presente invenzione, globalmente indicato con 100, comprende uno stelo 105 ed uno zoccolo 110.
Lo stelo 105, nell'esempio qui considerato, comprende un gambo genericamente cilindrico in acciaio, preferibilmente ma non limitativamente acciaio inossidabile, oppure acciaio zincato e, ad una sua estremità destinata all'accoppiamento con lo zoccolo 110, e (come visibile in Figura 3) di un foro filettato 305. All'estremità opposta (non mostrata nei disegni), destinata all'accoppiamento col corpo da sorreggere, lo stelo 105 può ad esempio essere provvisto di una filettatura esterna, per accoppiarsi mediante avvitamento con il corpo da sorreggere, in modo tale da consentire la regolazione in altezza del piede 100.
Lo zoccolo 110 comprende una calotta esterna 115, portante, ovverosia destinata a sopportare una frazione significativa (a puro titolo di esempio, il 50% o più) del carico complessivo allo zoccolo 110 dal corpo da sorreggere e trasmesso attraverso lo stelo 105. In particolare, la calotta esterna 115 è a foggia genericamente di calotta sferica (ma altre forme sono peraltro possibili, la presente invenzione non trovando una limitazione nella specifica forma della calotta esterna 115), ed è realizzata in un materiale avente caratteristiche meccaniche, in particolare rigidezza, tali da garantire che la calotta esterna 115 possa sopportare, rimanendo sostartizialmente entro il limite di deformabilità elastica, e quindi senza deformarsi plasticamente o addirittura rompersi, detta frazione significativa del carico complessivo, preferibilmente, la calotta esterna è realizzata in acciaio, ancor più preferibilmente acciaio inossidabile o acciaio nichelato, per poter meglio resistere agli attacchi da parte di agenti aggressivi che possono essere presenti negli ambienti in cui il piede di appoggio 100 è destinato ad essere impiegato. In particolare, la calotta esterna 115 è ad esempio ottenuta a partire da una lastra genericamente piana di acciaio di spessore, ad esempio 3 mm, mediante stampaggio con stampo imbutitore e tranciatore. Sostanzialmente alla sua sommità, nella calotta esterna 115 è formato un foro 205 utile per l'accoppiamento con lo stelo 105, come verrà meglio descritto nel prosieguo.
Dal lato della concavità, che nell'impiego è rivolto verso la superficie di appoggio, sulla calotta esterna 115 è sovrastampata una massa 210 di opportuno materiale sintetico, ad esempio gomma nitrilica - NBR - o poliuretanica, avente adeguate caratteristiche di durezza, per poter resistere senza espandersi eccessivamente ai carichi che il piede d'appoggio è destinato a sostenere (ad esempio, una durezza di circa 70 100 ShA). La massa 210 riempie sostanzialmente la concavità della calotta esterna 115. Una superficie esposta 215 della massa 210 costituisce una superficie di contatto antiscivolo del piede 100 alla superficie .
La massa 210 sporge parzialmente dal foro di sommità 205 della calotta esterna 115, e forma un codolo 220 sporgente dalla parte della convessità della calotta esterna 115. Nella massa 210, centralmente, è previsto un foro passante 225, avente una porzione allargata 230 verso la superficie 215 della massa 210, che forma uno spallamento 235.
In accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, lo zoccolo 110 comprende inoltre un'anima, uno scheletro di rinforzo 240, immersa, annegata all'interno della massa 210 di materiale sintetico; l'anima di rinforzo è realizzata in un materiale avente caratteristiche meccaniche paragonabili a quelle del materiale in cui è realizzata la calotta esterna 115, cosicché l'anima di rinforzo possa garantire di sopportare rimanendo sostanzialmente entro il limite di deformabilità elastica, e quindi in particolare senza deformarsi plasticamente o rompersi, una seconda frazione significativa (ad esempio, approssimativamente il rimanente 50%) del carico complessivo, che, unitamente alla prima frazione, costituisce la sostanziale totalità del carico che sopportato nell'impiego il piede di appoggio è destinato a sopportare. In particolare, l'anima di rinforzo è realizzata in un materiale con rigidezza paragonabile a quella del materiale in cui è realizzata la calotta esterna, di durezza superiore a quella del materiale sintetico costituente la massa 210. In particolare, in una forma di realizzazione della presente invenzione, lo scheletro di rinforzo 240 comprende almeno una, nell'esempio qui considerato due, e piu in generale una pluralità di calotte interne 240a e 240b, ad esempio genericamente sferiche, coassiali e di diametro progressivamente ridotto rispetto al diametro della calotta esterna 115. Ad esempio, nel caso in cui la calotta esterna 115 abbia diametro di 120 mm, la prima calotta interna 240a può avere diametro di circa 100 irai, e la seconda calotta interna 240b può avere diametro di circa 80 mm.
Ad esempio, lo scheletro di rinforzo 220, e quindi, nell' esempio considerato, le calotte 240a e 240b, sono realizzate in acciaio. Essendo le calotte 240a e 240b interne, annegate nella massa 210 di materiale sintetico, esse non hanno superfici esposte, e dunque non sono soggette, nell'impiego, agli attacchi degli agenti presenti nell'ambiente di utilizzo del piede, né devono soddisfare particolari esigenze estetiche, a differenza della calotta esterna 115. Grazie a ciò, le calotte interne 240a e 240b possono essere realizzate in materiale che, benché resistente, è meno nobile di quello usato per realizzare la calotta esterna 115. Ad esempio, nel caso le calotte 240a e 240b siano realizzate in acciaio, è possibile utilizzare semplice acciaio al carbonio, non necessariamente inossidabile; in altre parole, poiché la scelta del materiale da utilizzare per lo 240 non è vincolata da considerazioni circa la resistenza agli agenti aggressivi presenti nell'ambiente o all'aspetto estetico, è possibile utilizzare un materiale che, benché meno nobile, sia più prestante, dal punto di vista della resistenza, rispetto a usato per la calotta esterna 115.
Vantaggiosamente, nel caso di una produzione di una intera gamma di piedi di appoggio e relativi zoccoli simili ma di varie dimensioni, ad esempio del diametro di 120 mm, 100 mm, 80 mm, eccetera, le calotte 240a e 240b utilizzate per realizzare lo scheletro di rinforzo 240 dello zoccolo 110 possono essere calotte destinate ad essere usate come calotte esterne 115 per zoccoli di dimensioni più piccole.
Per l'assemblaggio dello stelo 105 allo zoccolo 110, come visibile in Figura 3, può essere utilizzata una vite 310, che viene infilata nel foro 225 dal di sotto dello zoccolo 110. L'estremità dello stelo 105 provvista del foro filettato 305 viene appoggia sul codolo 220 della massa di materiale sintetico 210 interponendo una rondella 315 leggermente convessa. La vite 310 viene nel foro 305 dello stelo; stringendo la vite 310, la sua testa 320 va in battuta contro lo spallamento 235. Il piede d'appoggio 100 è così pronto ad essere montato sul corpo che è destinato a sorreggere. Tramite la 315, che funge da menisco il carico complessivo che nell'impiego è trasmesso dallo stelo 105 viene scaricato sulla calotta esterna 115 portante. Da qui , il carico è trasmesso alla massa di materiale sintetico 210, che in parte lo scarica immediatamente al suolo o alla superficie di appoggio, ed in parte lo trasmette alle calotte 240a e 240b che formano lo di rinforzo; in particolare, la frazione di carico non scaricata immediatamente al suolo è trasmessa alla calotta interna 240a; da qui, la parte di carico sopportato dalla calotta interna 240a è parzialmente scaricata al suolo o alla superficie di appoggio, attraverso la massa di materiale sintetico 210, ed in parte trasmessa, dalla massa di materiale sintetico 210, all'altra calotta interna 240b; finalmente, il carico che grava su quest'ultima è scaricato a terra, o alla di appoggio, dalla massa di materiale sintetico 210. Pertanto, la calotta esterna sopporta in realtà soltanto una prima frazione, benché Significativa, del carico complessivo, una seconda frazione significativa di tale caricò essendo sopportata dall'armatura di rinforzo; la prima e la seconda frazione di carico costituiscono nel complesso la sostanziale totalità, o comunque una parte prevalente del carico complessivo offerto al piede di appoggio.
Si sottolinea peraltro che altre tipologie di accoppiamento meccanico fra stelo e calotta esterna 115 sono possibili, ad esempio la calotta esterna 115 potrebbe, invece del foro 205, comprendere un avvallamento per accogliere l'estremità dello stelo, con un foro centrale per il passaggio della vite.
Inoltre, nella forma di realizzazione esemplificativa mostrata, la trasmissione del carico dallo stelo 105 alle calotte interne avviene non soltanto per mezzo della calotta esterna 115 e della massa di materiale sintetico 210, ma in parte non trascurabile anche direttamente dalla calotta esterna 115, poiché, in corrispondenza del foro 205, una fascia di bordo della calotta interna 240a è in contatto con la calotta esterna 115, fed una fascia di bordo della calotta interna 240b è a sua volta in contatto con la calotta interna 240a.
Per la fabbricazione dello zoccolo 110, la calotta esterna 115 e le calotte interne 240a e 240b possono vantaggiosamente essere ottenute per stampaggio con trancia imbutitrice a partire da una lastra o da lastre di opportuno materiale, ad esempio metallo, in particolare acciaio.
Le calotte interne 240a e 240b vengono poi collocate una all'interno dell'altra, ed all'interno della calotta esterna 115, e tutte vengono poste in uno stampo per stampaggio ad iniezione di materiale sintetico, rappresentato schematicamente in Figura 4 ed ivi indicato con 405. Lo stampo viene chiuso, ed all'interno di esso viene fatto affluire materiale sintetico attraverso un condotto di alimentazione 410. Il materiale sintetico riempie così tutti gli interstizi fra le calotte interne 240a e 240b e la calotta esterna 115, sostanzialmente annegando le calotte interne 240a e 240b nella massa di materiale sintetico 210 solidificata.
Grazie alla presente invenzione, è possibile produrre uno zoccolo per piede d'appoggio particolarmente resisiente, adatto a sostenere corpi molto pesanti quali ad esempio macchine operatrici. In particolare, la migliorata resistenza del piede d'appoggio è conseguita grazie alla presenza dello scheletro di rinforzo 220, che costituisce una vera e propria armatura annegata all'interno della massa 210 di materiale sintetico.
Lo zoccolo per piede d'appoggio secondo la presente invenzione garantisce una resistenza a compressione assiale molto superiore rispetto a quella che sarebbe ottenibile senza la previsione dell'anima di rinforzo, e che é paragonabile a quella che si potrebbe ottenere ricorrendo a soluzioni molto più dispendiose quali la lavorazione con utensile di barre di acciaio piene o la forgiatura, che implicherebbero grande sfrido di materiale, peso notevole dello zoccolo e quindi scarsa maneggevolezza, e simili.
La presente invenzione è stata qui descritta in relazione ad una sua possibile forma di realizzazione esemplificativa, peraltro i tecnici del ramo potranno apportare numerose varianti così come trovare forme di realizzazione alternative, ad esempio per soddisfare esigenze contingenti, senza per questo fuoriuscire dall'ambito di tutela definito nelle seguenti rivendicazioni.
Ad esempio, sebbene nella presente descrizione si sia fatto riferimento ad un piede di appoggio con accoppiamento zoccolo-stelo di tipo semi-rigido, nulla vieta di applicare l'invenzione alla realizzazione di piedi di appoggio con accoppiamento zoccolo-stelo di tipo articolato .
Inoltre, sebbene l'impiego di acciaio per realizzare la calotta esterna e lo scheletro di rinforzo sia preferibile per garantire la resistenza del piede di appoggio a carichi elevati, nulla vieta che si possano utilizzare altri materiali, particolarmente ma non esclusivamente altri metalli.
Variando il materiale in cui sono realizzate la calotta esterna e l'armatura di rinforzo, e quindi la loro rigidezza, è possibile variare la rispettiva percentuale di carico complessivo che viene da esse sopportata.
Inoltre, nulla vieta di realizzare anche la calotta esterna in un materiale non di particolare pregio in termini di finitura superficiale, né particolarmente resistente agli attacchi degli agenti presenti nell'ambiente in cui lo zoccolo è destinato ad essere utilizzato, prevedendo ad esempio un rivestimento (senza funzioni portanti) per la calotta esterna che abbia i requisiti necessari.

Claims (18)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Zoccolo (110) per piede d'appoggio (100) per sorreggere corpi pesanti su una superficie d'appoggio, comprendente: una calotta (115) destinata nell'impiego ad essere meccanicamente accoppiata a mezzi di accoppiamento (105) dello zoccolo con un corpo da sorreggere, detta calotta essendo realizzata in un primo materiale di proprietà meccaniche tali da garantire che la calotta sia in grado di sopportare una prima frazione significativa di un carico ricevuto da detti mezzi di accoppiamento al corpo da sorreggere, detta calotta avendo una concavità dalla parte che, nell'impiego, è rivolta verso la superficie di appoggio, - una massa (210) di materiale sintetico disposta in aderenza alla calotta ed atta a sostanzialmente riempire la concavità della calotta, caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre uno scheletro di rinforzo (240) annegato all'interno di detta massa di materiale sintetico, detto scheletro di rinforzo essendo in un secondo materiale avente proprietà meccaniche paragonabili a quelle della calotta, tali da garantire che lo scheletro di rinforzo possa sopportare una seconda frazione significativa di detto carico, detta prima e seconda frazione di carico costituendo nel complesso la sostanziale totalità del carico.
  2. 2. Lo zoccolo secondo la rivendicazione 1, in cui detta massa di materiale sintetico forma una superficie di contatto (215) con la superficie di appoggio.
  3. 3. Lo zoccolo secondo la rivendicazione l o 2, in cui detto scheletro di rinforzo comprende almeno un'ulteriore calotta (240a,240b) di dimensioni ridotte rispetto a detta calotta ed atta ad essere alloggiata entro detta concavità.
  4. 4. Lo zoccolo secondo la rivendicazione 3, in cui detta almeno un'ulteriore calotta comprende almeno una prima ed una seconda ulteriori calotte, in cui la prima ulteriore calotta ha dimensioni ridotte rispetto alle dimensioni della calotta esterna, e la seconda ulteriore calotta ha dimensioni ridotte rispetto alle dimensioni della prima ulteriore calotta.
  5. 5. Lo zoccolo secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui detto primo materiale comprende un metallo o una lega metallica.
  6. 6. Lo zoccolo secondo la rivendicazione 5, in cui detto primo materiale comprende acciaio, particolarmente acciaio inossidabile o acciaio nichelato.
  7. 7. Lo zoccolo secondo una qualunque delle precedenti rivendicazioni, in cui detto materiale sintetico ha durezza compresa fra approssimativamente 70 ShA e 100 ShA.
  8. Lo zoccolo secondo una qualunque delle precedenti rivendicazioni, in cui detto materiale sintetico comprende gomma nitrilica o poliuretanica.
  9. 9. Lo zoccolo secondo una qualunque delle precedenti rivendicazioni, in cui detto secondo materiale è un metallo o una lega metallica.
  10. 10. Lo zoccolo secondo la rivendicazione 9, in cui detto secondo materiale è acciaio.
  11. 11. Lo zoccolo secondo una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 9, in cui detto secondo materiale è ferro
  12. 12. Lo zoccolo secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, comprendente un rivestimento per detta calotta.
  13. 13. Lo zoccolo secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui detto scheletro di rinforzo è disposto in modo da ricevere almeno in parte detta seconda frazione di carico direttamente dalla calotta o da detti mezzi di accoppiamento dello zoccolo con un corpo da sorreggere.
  14. 14. Piede d'appoggio (100) per sorreggere corpi pesanti su una superficie d'appoggio, comprendente: - uno zoccolo (110) destinato all'appoggio sulla superficie di appoggio; e - mezzi di accoppiamento (105) dello zoccolo con un corpo da sorreggere, caratterizzato dal fatto che lo zoccolo è realizzato in accordo con una qualunque delle rivendicazioni precedenti.
  15. 15 . Il piede di appoggio secondo la rivendicazione 14 , in cui detti mezzi di accoppiamento comprendono uno stelo
  16. 16. Metodo di fabbricazione di uno zoccolo per piede di appoggio per corpi pesanti, comprendente: - formare una calotta (115) destinata nell'impiego ad essere meccanicamente accoppiata a mezzi di accoppiamento (105) dello zoccolo con un corpo da sorreggere, detta calotta essendo realizzata in un primo matertale di proprietà meccaniche tali da garantire che la calotta sia in grado di sopportare una prima frazione significativa di un carico ricevuto da detti mezzi di accoppiamento al corpo da sorreggere, detta calotta avendo una concavità dalla parte che, nell'impiego, è rivolta verso la superficie di appoggio, - disporre una massa (210) di materiale sintetico disposta in aderenza alla calotta, in modo da sostanzialmente riempire la concavità della calotta, caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre annegare uno scheletro di rinforzo (240) all'interno di detta massa di materiale sintetico, detto scheletro di rinforzo essendo in un secondo materiale avente proprietà meccaniche paragonabili a quelle della calotta, tali da garantire che lo scheletro di rinforzo possa sopportare una seconda frazione significativa di detto carico, detta prima e seconda frazione di carico costituendo nel complesso la sostanziale totalità del carico.
  17. 17. Il metodo secondo la rivendicazione 16, in cui detto disporre detta massa di materiale sintetico comprende sovrastampare per iniezione la massa di materiale sintetico sulla calotta.
  18. 18. Il metodo secondo la rivendicazione 17, in cui detto annegare lo scheletro di rinforzo comprende posizionare lo scheletro di rinforzo nella concavità della calotta prima di sovrastampare la massa di materiale sintetico.
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