ITMI20020610U1 - Tappo antimanomissione per contenitori associati a pompe dosatrici - Google Patents

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ITMI20020610U1
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Description

MI 2002 U 0 0 (> 6 1 0
Descrizione di una domanda di brevetto per modello di utilità dal titolo:
Il presente trovato si riferisce a un tappo antimanomissione per contenitóri
associati a pompe dosatrici.
Più in particolare, il presente trovato si riferisce a un tappo
antimanomissione specialmente adatto a essere applicato a contenitori o
taniche dalle quali il prelievo di fluido necessita di una precisa misurazione
del quantitativo, che dovrebbe essere effettuata per mezzo di pompe
dosatrici ad attivazione manuale che vengono applicate e collegate al tappo
medesimo.
Come è noto, alcuni prodotti allo stato liquido sono confezionati in
contenitori o taniche, generalmente in materiale plastico, dai quali vengono
prelevati con dosaggio approssimativo in quanto non sono in genere usate,
come sarebbe auspicabile, le apposite pompe dosatrici; il quantitativo di
prodotto asportato di volta in volta dal contenitore può essere fisso o
variabile, cioè regolabile, in funzione del tipo di pompa usata.
Quest’ ultima è costituita da un dispositivo a stantuffo, che comprende una
canna o corpo tubolare innestato nel contenitore a partire dal tappo che ne
chiude rimboccatura. Prodotti del genere di cui si tratta sono ad esempio
costituiti da detergenti, utilizzati specialmente in ambito professionale, per
la pulizia di pavimenti e superfìci di ambienti di rilevante dimensione, quali
locali pubblici, comunità e simili nonché per il lavaggio manuale di
pentolame e stoviglie. Altri prodotti, come ad esempio solventi e lubrificanti, richiedono un prelievo controllato dai rispettivi contenitori e, allo scopo, sono utilizzate le stesse pompe associate ai tappi in questione. L’esigenza fondamentale che si riscontra in questi casi è quella di calibrare con precisione il quantitativo di fluido prelevato dal contenitore per miscelarlo in modo ottimale, nel caso di detergenti, all’acqua, e ottenere quindi una miscela in grado di svolgere senza sprechi inutili l’intervento preordinato; i prodotti utilizzati sono, in effetti, concepiti per risultare attivi secondo percentuali di miscelazione piuttosto rigorose, se non critiche, cosicché il loro prelievo approssimativo dal contenitore può risultare penalizzante al fine del risultato da conseguire.
I convenzionali tappi utilizzati per i contenitori o taniche comprendono elementi di tendenziale sigillatura, costituiti da risalti interni a sottosquadro che si impegnano con complementari appendici solidali all’imboccatura del contenitore o tanica.
Detti risalti sono ottenuti lungo una fàscia del tappo fessurata e quindi atta a rottura nel caso in cui il tappo viene svitato per asportare il prodotto. La fàscia del tappo di questi contenitori e taniche costituisce, infàtti, un sigillo di garanzia che dimostra al cliente l’integrità della confezione al momento del ricevimento.
II travaso del prodotto avviene, nella quasi totalità dei casi, inclinando la tanica per versare attraverso la bocca il prodotto stesse e miscelarlo nei recipienti predisposti; il quantitativo di prodotto prelevato è quindi approssimativo, solitamente in eccesso.
Secondo un’ulteriore nota soluzione, la funzione di sigillo di sicurezza è affidata a un filo in metallo o in altro materiale che collega il tappo alla tanica; il filo è inserito nel foro di un occhiello solidale al tappo ed è fissato con un sigillo, in modo noto, dopo aver attraversato un ulteriore occhiello ottenuto sulla tanica o su un anello sottostante e collegato a detto tappo. Entrambe dette note soluzioni, peraltro, presentano un inconveniente di rilievo, nel senso che non garantiscono l’assoluta certezza di prelievo con pompa dosatrice del prodotto contenuto nelle taniche. Può accadere, infetti, che nel caso di tappo con fascia fessurata a rottura per l’asportazione del tappo stesso e la sua sostituzione con la pompa dosatrice l’operatore riversi direttamente il prodotto dalla tanica, cioè eviti di applicare a essa detta pompa in corrispondenza dell’imboccatura. Il quantitativo di prodotto prelevato per l’uso risulta inevitabilmente approssimativo.
Anche con la soluzione che prevede la chiusura di sicurezza attraverso un filo che attraversa uno o più occhielli, il prelievo di prodotto dalla tanica risulta possibile a partire dal cappuccio asportabile a strappo del tappo; la rimozione di tale cappuccio dà luogo alla creazione di un’apertura in cui dovrebbe essere innestato il corpo tubolare della pompa, ma la stessa apertura può comunque costituire un orifizio dal quale riversare, con approssimazione, quantità di fluido senza utilizzare detta pompa.
Scopo del presente trovato è quello di ovviare agli inconvenienti sopra lamentati.
Più in particolare, lo scopo del presente trovato è quello di provvedere un tappo antimanomissione, utilizzabile specialmente per contenitori associati a pompe dosatrici, atto a consentire l’erogazione del prodotto contenuto nella tanica solo in presenza di una pompa dosatrice associata al tappo stesso.
Ulteriore scopo del trovato è quello di provvedere un tappo antimanomissione atto a impedire che il fluido presente nel contenitore possa essere prelevato, senza preventivo dosaggio, direttamente attraverso l’apertura che si crea a seguito della rimozione del tappo della tanica o del cappuccio asportabile a strappo.
Ulteriore scopo del trovato è quello di provvedere un tappo antimanomissione in grado di garantire un elevato livello di resistenza e affidabilità nel tempo, tale inoltre da poter essere facilmente ed economicamente realizzato.
Questi e altri scopi ancora vengono raggiunti dal tappo antimanomissione del presente trovato che, applicabile a contenitori da associare a pompe dosatrici, comprende un corpo a forma sostanzialmente cilindrica, aperto sul fronte inferiore e provvisto internamente di filettatura per il collegamento al bocchettone di detti contenitori, nonché un coassiale e solidale prolungamento sviluppato a partire dal fronte interno della fàccia superiore del corpo stesso, e si caratterizza fondamentalmente per il fatto di comprendere, in corrispondenza di detto fronte inferiore aperto, una pluralità di dentelli sbalzati o risalti elastici, ottenuti all’interno di una fàscia anulare interamente solidale al corpo, destinati a impegnarsi con corrispondenti appendici ottenute sul bocchettone di contenitori, a detto prolungamento essendo fissata almeno una valvola strozza-flusso.
Le caratteristiche costruttive e funzionali del tappo antimanomissione del presente trovato potranno essere meglio comprese dalla descrizione che segue, in cui si fà riferimento alle allegate tavole di disegni che ne rappresentano una forma di esecuzione preferita e non limitativa e in cui: la figura 1 rappresenta una vista schematica prospettica, secondo diverse angolazioni, del tappo antimanomissione del presente trovato, nonché di una convenzionale pompa dosatrice ad attivazione manuale da associare al tappo stesso;
la figura 2 rappresenta una vista schematica e ingrandita, in prospettiva dal basso, dello stesso tappo;
la figura 3 rappresenta una vista schematica e ingrandita, in prospettiva dall’alto, dello stesso tappo;
la figura 4 rappresenta ima vista schematica in pianta dal fronte inferiore di detto tappo antimanomissione;
la figura 5 rappresenta una vista schematica in prospettiva del dispositivo accoppiato al tappo del presente trovato e atto a costituire una valvola strozza-flusso;
la figura 6 rappresenta una vista schematica in sezione trasversale del dispositivo di cui alla precedente figura.
Con riferimento alle citate figure, il tappo antimanomissione del presente trovato, indicato nel complesso con 10 alle figure da 1 a 3, comprende un corpo 12 a pianta vantaggiosamente circolare, in forma di cilindro aperto sul fronte inferiore e provvisto, lungo la superficie laterale interna, di convenzionale filettatura 14 per il collegamento alla bocca o bocchettone della tanica (non rappresentata) contenente il prodotto da erogare. Il tappo 10, ottenuto ad esempio in materiale termoplastico quale politene ad alta densità, comprende un coassiale e solidale prolungamento 16 che si sviluppa dal fronte interno della sua feccia superiore esposta e costituisce un condotto filettato internamente di innesto e centratura per la nota pompa dosatrice e per un dispositivo o valvola strozza-flusso di cui si dirà in seguito. Lo stesso tappo 10 presenta centralmente, su detta faccia superiore esposta, un cappuccio o sigillo 18 asportabile a strappo, che una volta rimosso definisce un’apertura circolare 20 comunicante con detto condotto di innesto per la pompa dosatrice; quest’ultima è schematizzata nel complesso con 22 alla figura 1 e comprende un corpo tubolare o canna 24 destinato a essere innestato nell’apertura 20 del tappo 10 che chiude rimboccatura della tanica o contenitore. Detto tappo 10 è provvisto, in corrispondenza della base o fronte inferiore aperto, di una fàscia anulare 26 completamente solidale al resto del corpo e di preferenza leggermente sporgente verso l’estemo; lungo la superficie laterale interna di detta fascia 26 è ottenuta una pluralità di risalti elastici o dentelli sbalzati 28, orientati nella stessa direzione, che costituiscono altrettanti agganci o punti di impegno stabile con corrispondenti appendici formate alla base dell’imboccatura del contenitore o tanica dal quale il prodotto allo stato fluido viene prelevato. Nella forma di realizzazione esemplificativa di cui alle figure i risalti 28 sono otto, ma si intende che il loro numero può essere diverso, maggiore o minore.
Detti risalti sono di preferenza costituiti da appendici a pianta quadrangolare., orientate angolarmente in direzione della filettatura 14 del corpo 12; l’altezza dei risalti 28 è vantaggiosamente pari a quella della fàscia 26, mentre la loro larghezza o estensione longitudinale è esemplificativamente compresa tra 4 e 8 mm.
Nella pompa dosatrice 22, in sé nota, il citato corpo tubolare o canna 24 è innestato a pressione in un condotto centrale 30, provvisto di filettatura esterna 32; parallelamente, il coassiale prolungamento 16 del tappo 10 è provvisto internamente dei complementare filettatura 34, in modo che la pompa 22 possa essere stabilizzata sul tappo stesso una volta rimosso a strappo il cappuccio 18 che costituisce un sigillo di garanzia.
Secondo un’ulteriore vantaggiosa caratteristica del trovato, il tappo 10 comprende una valvola strozza-flusso 36, la cui funzione è quella di evitare la possibilità di traversare il prodotto dalla tanica attraverso l’apertura 20 del tappo 10, avendo preventivamente asportato la pompa dosatrice 22. Detta valvola 36, rappresentata in dettaglio alle figure 5 e 6, è vantaggiosamente costituita da un corpo a bicchierino, ottenuto in materiale termoplastico come ad esempio santoprene, il cui fondo o base è almeno in parte formato da una pluralità di ravvicinate lamelle o petali 40 a pianta sostanzialmente triangolare; dette lamelle 40 sono separate tra loro lungo due lati, in particolare lungo i lati che convergono verso il centro del fondo del corpo a bicchierino formante la valvola 36 e sono invece solidali al fondo stesso lungo il restante lato. Stante questa conformazione strutturale, le lamelle o petali 40 sono elasticamente divaricabili per consentire il passaggio del corpo tubolare o canna 24 della pompa dosatrice 22.
In modo vantaggioso, il corpo a bicchierino della valvola 36 comprende un coassiale e solidale prolungamento interno 42, che in abbinamento con la superficie laterale esterna 44 definisce una sede anulare cieca 46; la dimensione in larghezza di detta sede è tale da corrispondere sostanzialmente, salve le tolleranze di accoppiamento, con il diametro esterno del prolungamento 16 del tappo 10, costituente il condotto di innesto e centratura del corpo tubolare o canna 24 della pompa dosatrice 22. La valvola strozza-flusso 36, infetti, è innestata a pressione sul prolungamento 16 e per garantire il posizionamento stabile può essere prevista ima o più sporgenze anulari sagomate, ad esempio a profilo arcuato, ottenuta sulla parete interna della superficie 44 e/o del prolungamento 42; nella forma di esecuzione preferita di cui alla figura 6 in particolare, dette sporgenze sono due, indicate con 48 e 50, realizzate rispettivamente sulla superficie 44 e sul prolungamento 42 della valvola 36. Detta ultima potrà comunque essere vincolata al prolungamento 16 con qualsiasi mezzo, ad esempio con filettatura, adesivi o equivalenti.
In fase di utilizzo, il tappo 10 viene avvitato in chiusura sull’imboccatura del contenitore o tanica e i risalti o dentelli 28 formati all’interno della fascia 26 si impegnano con i corrispondenti risalti creati lungo l’imboccatura stessa, scavalcandoli inizialmente; ciò è reso possibile dalla tendenziale elasticità degli stessi dentelli 28, orientati angolarmente. Un successivo svitamento del tappo 10 non è possibile, in quanto i citati dentelli 28 riscontrano frontalmente quelli formati lungo detta imboccatura; l’utilizzo di attrezzi quali pinze per rimuovere il tappo 10 determinerebbe la rottura del tappo stesso e/o dell’imboccatura della tanica.
Il tappo 10 risulta quindi definitivamente stabilizzato e l’utilizzatore può soltanto asportare a strappo il cappuccio o sigillo 18, per applicare la pompa dosatrice 22.
Se l’utilizzatore cercasse in questa fase di riversare all’esterno parte del prodotto attraverso l’apertura 20 creata con la rimozione del sigillo 18, interverrebbe la valvola 36, preventivamente accoppiata al prolungamento 16; le lamelle elastiche o petali 40, infetti impedirebbero l’uscita del fluido o la consentirebbero solo in quantità estremamente esigue, tali da scoraggiare il tentativo. L’utilizzatore può solo applicare la pompa (tosatrice 22, avvitandola a partire dalla sua parte filettata 32 nella corrispondente filettatura 34 del tappo 10, e utilizzarla come richiesto per erogare il prodotto in quantità precisa e controllata. Anche nel caso in cui detta pompa fosse asportata in tempi successivi, le lamelle elastiche o petali 40 tornerebbero in breve nella posizione iniziale di sbarramento una volta sfilato il corpo tubolare o canna 24, evitando quindi qualsiasi possibilità di estrarre il prodotto in modo non calibrato.
Il trovato, così come sopra descritto e più avanti rivendicato, è stato tuttavia proposto a puro titolo esemplificativo e non limitativo, intendendosi che lo stesso potrà essere suscettibile di modifiche e varianti, tutte peraltro rientranti nell’ambito del concetto innovativo.
Ad esempio, il tappo potrà essere provvisto di due sequenziali valvole strozza-flusso 36, ovvero di ulteriori lamelle elastiche 40 solidali al prolungamento interno 42.

Claims (7)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Un tappo antimanomissione (10) per taniche o contenitori associati a pompe dosatrici (22), ottenuto in materiale termoplastico o altro idoneo materiale, comprendente un corpo (12) a forma sostanzialmente cilindrica, aperto sul fronte inferiore e provvisto internamente di filettatura (14) per il collegamento al bocchettone di detti contenitori, nonché un coassiale e solidale prolungamento (16) sviluppato a partire dal fronte interno della faccia superiore del corpo stesso, caratterizzato dal fatto di comprendere, in corrispondenza di detto fronte inferiore aperto, una pluralità di dentelli sbalzati o risalti elastici (28), ottenuti alTintemo di una fascia anulare (26) interamente solidale al corpo (12), destinati a impegnarsi con corrispondenti appendici ottenute sul bocchettone di contenitori, a detto prolungamento (16) essendo fissata almeno una valvola strozza-flusso (36).
  2. 2. Il tappo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta fascia anulare (26) interamente solidale al corpo (12) sporge leggermente dal corpo stesso e i risalti elastici (28) su di essa formati sono orientati angolarmente in direzione di detta filettatura (14).
  3. 3. Il tappo secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere, sulla feccia superiore esposta, un cappuccio o sigillo (18) asportabile a strappo, che delimita un’apertura circolare (20) di inserimento di una pompa dosatrice (22) a partire dal rispettivo corpo tubolare o canna (24), detta apertura costituendo rimboccatura superiore del prolungamento (16) che è provvisto di filettatura (34) lungo la propria superficie laterale interna.
  4. 4. Il tappo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta almeno una valvola strozza-flusso (36) è costituita da un corpo conformato sostanzialmente a bicchiere, il cui fondo o base è almeno in parte formato da due o più ravvicinate lamelle (40) elasticamente divaricabili.
  5. 5. Il tappo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che dette lamelle (40) sono a pianta sostanzialmente triangolare e sono separate tra loro lungo i due lati convergenti verso il centro del corpo a bicchiere costituente la valvola (36).
  6. 6. Il tappo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il corpo a bicchiere formante detta valvola (36) comprende un coassiale e solidale prolungamento interno (42) che definisce, con la superficie laterale esterna (44) del corpo stesso, una sede anulare cieca (46), la cui dimensione in larghezza corrisponde sostanzialmente al diametro esterno di detto prolungamento (16).
  7. 7. Il tappo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti,
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