ITMI20011680A1 - Dispositivo per il caricamento e/o scaricamento di materiali in lastre - Google Patents

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ITMI20011680A1
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Italy
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sliding
beams
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fixed
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Application number
IT2001MI001680A
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English (en)
Inventor
Bruno Mistrello
Marco Mistrello
Original Assignee
Mistrello S R L Off
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Description

Descrizione dell’invenzione industriale dal titolo:
"Dispositivo per il caricamento e/o scaricamento di materiali in lastre”
Campo dell’invenzione.
Il presente trovato riguarda un dispositivo per il caricamento e/o scaricamento di materiali in lastre da magazzini o telai di immagazzinamento, in particolare lastre di grandi dimensioni.
Tecnica anteriore
Materiali in lastre di grandi dimensioni, quali per esempio lastre di vetro, laminati plastici o derivati dal legno, e altri ancora, vengono talvolta immagazzinati in cosiddetti depositi detti “a classificatore” o a “classificatore ortogonale”, quali per esempio quelli descritti nella domanda di brevetto tedesca DE 38 31 772, dove ogni telaio di supporto sostiene una o più lastre addossate in posizione quasi verticale, a meno di una leggera inclinazione.
Sono attualmente noti vari dispositivi per introdursi nello spazio che viene creato tra due classificatori contigui e prelevare da uno di essi, o riporvi, le lastre del tipo desiderato.
La domanda di brevetto europea EP 675 060 riguarda un dispositivo per il carico e scarico di oggetti in forma di lastra utilizzando una trave scorrevole orizzontalmente e fissata su un telaio di appoggio ribaltabile; la trave scorrevole, estendendosi lateralmente ed appoggiandovisi contro, afferra con ventose una lastra -addossata in posizione quasi verticale su un telaio di un magazzino a classificatore- in prossimità del suo bordo superiore; ruotando all’indietro il telaio ribaltabile fino a una posizione circa verticale la lastra, grazie allo spostamento orizzontale tra la superficie di appoggio del telaio ribaltabile e il suo asse di rotazione, viene leggermente sollevata, e quindi, facendo rientrare la trave scorrevole, la lastra di vetro viene fatta scorrere, appesa per la sua parte superiore, sulla superficie di appoggio del telaio ribaltabile finché la lastra di vetro non si trova completamente sulla superficie di supporto del telaio ribaltabile. A seconda che a questo punto si debba continuare a trasportare la lastra di vetro in posizione circa verticale o adagiata orizzontalmente di piatto, la superficie di supporto viene ruotata o in una posizione ruotata all’indietro di circa 6°-8° o completamente in posizione orizzontale, il telaio basculante viene avvicinato ad altri mezzi di trasporto o a una stazione di movimentazione, e la lastra di vetro viene trasferita su di essa.
Tuttavia, con questo sistema le lastre possono essere afferrate con ventose solo nella parte superiore di esse, e questo in alcuni casi può limitare la presa di lastre particolarmente pesanti.
Inoltre, a causa della libertà di oscillazione della lastra appesa per la sua parte superiore la movimentazione della lastra deve essere eseguita con particolari cautele per evitare urti o eccessive flessioni, in particolare quando, mentre la trave scorrevole sta rientrando, il bordo verticale della lastra si avvicina al bordo della tavola ribaltabile per sovrapporvisi, e nel caso di lastre di vetro di spessori ridotti (attorno ai 3 mm, mentre bisogna tener presente che le dimensioni delle lastre di vetro possono anche essere di 6000 X 3210 mm).
Per il prelievo e la movimentazione di lastre di peso elevato (indicativamente sopra i 600-700 kg di peso) vengono attualmente usati dei dispositivi simili a dei carriponte; tali dispositivi sono generalmente molto costosi e relativamente lenti nelle operazioni.
E’ scopo del presente trovato definire un dispositivo per prelevare materiale in lastre da un magazzino di telai a classificatori, o riporle nel medesimo, che risolva i problemi dei dispositivi dello stato dell’arte, in particolare quelli sopra menzionati.
Inoltre è scopo della presente invenzione fornire un dispositivo con prestazioni migliorate rispetto ai dispositivi dello stato dell’arte.
Essenzialmente il dispositivo per prelevare e/o riporre materiali in lastre addossate su telai di appoggio, secondo un aspetto della presente invenzione, comprende un carro scorrevole, mezzi di afferraggio atti ad afferrare una lastra, ed è caratterizzato dal fatto che i mezzi di afferraggio sono fissati su più montanti, disposti in fila e fissati come travi a sbalzo su un elemento di collegamento atto a traslare almeno orizzontalmente e nel senso della propria lunghezza, e a ruotare almeno attorno ad un asse parallelo alla propria lunghezza in modo da abbattere e/o erigere la detta fila di montanti.
Abbattendosi i montanti possono passare negli spazi di un piano a rulli o di un'altra opportuna superficie di appoggio in modo da deporvi sopra la lastra, oppure prelevarla da essa per riporla su un telaio di appoggio con movimento inverso.
In questo modo è possibile disporre i mezzi di afferraggio sui montanti in modo da afferrare la lastra da movimentare in ogni sua parte senza limitazioni, potendo quindi movimentare lastre di notevole peso; l’afferraggio risulta inoltre più saldo, e sicuro da urti, dondolamenti o flessioni, in particolare per lastre di vetro di piccolo spessore; risulta anche più facile conseguire tempi di carico/scarico ridotti rispetto alle macchine dello stato della tecnica.
Alcune forme di realizzazione particolari comprendenti una o più travi mobili scorrevoli, nel senso della loro lunghezza, rispetto al telaio scorrevole, e sulla quale o sulle quali può scorrere longitudinalmente l’elemento di collegamento, possono essere costruite con una struttura traslante di notevole solidità alia flessione e alla torsione, e in grado di movimentare velocemente lastre anche di peso notevole, pur essendo un impianto di costo relativamente contenuto.
Secondo un’altra forma particolare di realizzazione, la lastra prelevata da delle ventose di aspirazione o altri mezzi di afferraggio viene lasciata scivolare contro delle battute di riferimento in modo che, alla fine del ribaltamento della struttura abbattibile, la lastra abbia già i bordi correttamente allineati, e non sia necessaria una successiva operazione di allineamento (messa in quadro).
Secondo alcune forme di realizzazione ancora, l’azionamento dei mezzi di presa (p.es. ventose) può essere parzializzato, in modo da azionarne solo alcuni e non altri: in questo modo è possibile afferrare e movimentare agevolmente anche le cosiddette “mezze lastre", (ovvero lastre di dimensioni tali -in genere inferiori al massimo formato standardda poter essere addossate l’uria di fianco all’altra su uno stesso telaio scorrevole di un magazzino a classificatore).
Elenco delle figure
Ulteriori vantaggi conseguibili con il presente trovato risulteranno più evidenti, al tecnico del settore, dalla seguente descrizione dettagliata di un esempio di realizzazione particolare a carattere non limitativo, con riferimento alle seguenti figure, di cui
Figura 1 mostra schematicamente una vista frontale di un dispositivo secondo il presente trovato;
Figura 2 mostra schematicamente una vista laterale del dispositivo di figura 1 , davanti a un magazzino a classificatore;
Figura 3 mostra schematicamente un sistema di bloccaggio delle travi durante la loro rotazione;
Figura 4 mostra schematicamente una vista laterale delle travi scorrevoli e del dispositivo di abbattimento/innalzamento dei montanti del dispositivo di Figura 2;
Figura 5 mostra schematicamente un dettaglio della parte superiore di un montante del dispositivo di Figura 2;
Figura 6 mostra un dettaglio della guida di scorrimento delle travi scorrevoli.
Descrizione dettagliata
Con riferimento alle Figure 1 e 2, il materiale in lastre L, per esempio lastre di vetro, giace addossato e leggermente inclinato rispetto alla verticale sui telai mobili 1 di un cosiddetto magazzino a telai mobili di tipo noto, detto anche magazzino “a classificatore” o “a classificatore ortogonale”. In questo tipo di magazzini i vari telai 1 possono scorrere trasversalmente lungo guide di scorrimento o binari 2 in modo da creare uno spazio maggiore tra due telai 1 e permettere a un dispositivo di movimentazione di introdursi in tale spazio per prelevare o deporre una lastra L.
Secondo un esempio preferito di realizzazione del presente trovato, il dispositivo per il caricamento e/o scaricamento delle lastre, per esempio di vetro -ma anche di lamiera, derivati del legno, laminati plastici o lastre di altro tipo- comprende una pluralità di mezzi di afferraggio 3 -nell’esempio particolare dispositivi a ventosa 3- fissati su una pluralità di strutture verticalmente allungate o montanti 4 che verranno descritte più dettagliatamente in seguito. Preferibilmente le ventose 3 sono disposte in modo da formare tre file ravvicinate sulla parte superiore dei montanti 4, e una fila sulla parte inferiore.
I montanti 4 sono fissati su un elemento di collegamento 5 come travi incastrate a sbalzo con le estremità libere verso l’alto e trasversali all’elemento di collegamento stesso, e tra loro allineati in modo da definire una sorta di struttura a pettine rovesciato o rastrelliera, o comunque disposte in modo che tutte le ventose 3 siano tra loro sostanzialmente complanari.
L’elemento di collegamento 5 consiste sostanzialmente di una trave orizzontale sulla quale sono fissati i montanti 4. La trave orizzontale 5 può scorrere orizzontalmente e nel senso della sua lunghezza su una seconda trave 6 (Figura 4), la quale a sua volta può scorrere orizzontalmente e nel senso della sua lunghezza su una terza trave 7 la quale, come si vedrà meglio in seguito, può ruotare attorno ad un proprio asse longitudinale e orizzontale ma senza scorrere, nel senso della sua lunghezza, rispetto al telaio di un carro scorrevole indicato nel suo complesso con 8 (Figure 1 e 2). Il carro scorrevole scorre per esempio lungo delle rotaie, o guide di scorrimento a pavimento 10.
Ruotando la trave 7, i montanti possono essere abbattuti oppure sollevati.
Le travi 5, 6 e 7 formano un sistema allungabile nella direzione trasversale del carro 8 scorrendo sulle guide a rulli 60, 61 , 70, 71 : le guide a rulli 60, 61 consistono di una coppia di guide di scorrimento a “C” fissate all’interno di un profilato 62 a “C” più grosso solidale con la seconda trave scorrevole 6. Un dettaglio della sezione trasversale delle guide di scorrimento 60, 61 è mostrato in Figura 6. La prima trave scorrevole 5 scorre all’interno delle guide 60, 61 su due serie di rulli 63, 64; in maniera analoga la seconda trave scorrevole 6 scorre sui rulli 73, 74 all’interno delle guide a “C” 70, 71 , analoghe alle guide 60, 61 e anch’esse fissate all’interno di un secondo profilato 72 a “C”, analogo al profilato 62 e solidale con la terza trave 7 (alternativamente i rulli 63, 64 possono essere fissati sul profilato a “C” 62, e le guide 60, 61 fissate sulla trave 5; idem dicasi per le guide di scorrimento tra le travi 6 e 7).
Preferibilmente ma non necessariamente le travi 5, 6 e 7 hanno sezione trasversale quadrata .
Le travi 5,6 sono azionate rispettivamente dai due sistemi rocchetto/cremagliera (non rappresentato) e pertanto possono far traslare la sovrastante struttura a pettine indifferentemente da entrambi i lati del carro scorrevole 8.
Come visibile dalla Figura 1, per poter prelevare una lastra dal magazzino a classificatori la trave scorrevole superiore 5 deve allungarsi in modo da sporgere completamente al di fuori della pianta del carro scorrevole 8, lasciando una distanza predeterminata D tra le estremità più vicine della trave fissa 7 e dell’elemento di collegamento 5. Vantaggiosamente le travi 5, 6 e 7 hanno lunghezze sostanzialmente uguali e prossime, o comunque non maggiori, alla larghezza del carro scorrevole 8, mentre la distanza D viene mantenuta il più ridotta possibile, compatibilmente con le esigenze di manovra e di manipolazione della lastra; in questo modo, la lunghezza L2 della parte della trave 6 ancora impegnata nella guida della trave fissa 7, e la lunghezza L4 della parte della trave 5 ancora impegnata nella guida della trave mobile 6 sono una frazione rilevante -per esempio non inferiore al 30% della lunghezza della trave- delle lunghezze totali delle travi, in modo da vincolarle tra loro in modo notevolmente robusto; ciò aumenta la rigidezza sia a flessione che a torsione del sistema di travi esteso. Nell’esempio di realizzazione non limitativo illustrato in Figura 1 , L1, L3 e la lunghezza della trave 6 erano di circa 6000 mm, i tratti di vincolo a sbalzo L4 ed L2 erano rispettivamente di circa 3000mm e 2800 mm mentre la distanza D era di circa 200 mm.
Ciascuno dei montanti 4 è così costituito (Figure 4, 5): una prima trave 40 è rigidamente fissata perpendicolarmente sulla prima trave scorrevole 5, mentre una seconda trave 41 è fissata ai due perni 43 e 44, dei quali il primo è fissato su una manica inferiore 44, scorrevole (per esempio per mezzo dell’asola 48) attorno alla prima trave 40, mentre il secondo perno 44 è fissato (per esempio per mezzo dell’asola 47) sulla manica superiore 46 (Figura 5), anch’essa scorrevole attorno alla prima trave 40: pertanto, azionando il cilindro pneumatico 42 (oppure alternativamente un sistema a cremagliera, o a cilindri idraulici o altri tipi di azionamenti ancora) l’intera trave 41 può scorrere sulla trave 40 longitudinalmente ad essa. La manica superiore 46 sporge, in direzione trasversale alla trave 40, maggiormente rispetto alla manica inferiore 44: questo permettere di ricavare sulla manica superiore un’asola trasversale 45 sufficientemente lunga per permettere di regolare l’inclinazione tra le due travi 40 e 41 : questo perché con alcuni telai a classificatore è preferibile che le travi 41 (o il piano definito dalle ventose) possano accostarsi alla lastra da prelevare con un’inclinazione massima per esempio di 4° rispetto alla verticale, mentre con altri classificatori tale inclinazione massima deve essere di 6°. La registrazione dell’inclinazione viene fatta per esempio manualmente, a impianto fermo durante la sua installazione.
Vantaggiosamente il gruppo delle tre ventose superiori è fissato su un supporto liberamente basculante 31 (Figura 5) attorno a un punto di incernieramento 32; la ventosa inferiore 33 invece, per esempio ma non necessariamente, ha inclinazione fissa rispetto alla trave 41 ; le ventose inferiori 33 possono eventualmente essere montate su un supporto a molla con movimento normale alla lastra.
L’insieme delle travi 5, 6, 7 e della rastrelliera di montanti 4 può essere ruotato rigidamente attorno ad un asse orizzontale e longitudinale a dette travi, in modo da abbatterlo sul retrostante carro scorrevole 8 (Figura 2); l’abbattimento e il sollevamento sono azionati da uno o più cilindri a fluido 81, preferibilmente idraulici in quanto permettono una migliore precisione di posizionamento nella rotazione; alternativamente il sollevamento e l’abbattimento possono essere azionati con un sistema a catena, a cremagliera, a cinghie o a leve.
In Figura 3 è mostrato schematicamente il dispositivo di bloccaggio per ridurre le sollecitazioni sui rulli delle guide quando queste vengono ruotate per abbattere e/o innalzare i montanti 4: il dispositivo comprende due montanti 100, 100A montati per esempio sulla trave fissa 7.
Su ciascun montante sono ricavati due fori 101 e 102, nei quali si vanno a inserire i corrispondenti perni 103, 104, 103A, 104A fissati sulle estremità dell’elemento di collegamento 5 e della trave scorrevole 6, in modo da infilarsi nei corrispondenti fori 101, 102 dei due montanti quando l’elemento di collegamento 5 e la trave scorrevole 6 vengono fatte rientrare in modo da mantenerli rigidamente impaccati assieme tra loro e rispetto alla trave fissa 7: per esempio i perni 103, 104, posizionati sull’estremità delle travi mobili che si estende verso l’esterno, vengono rivolti verso l'interno delle travi stesse, mentre i perni 103A, 104A, posizionati sull’estremità delle travi mobili rivolta verso il telaio 8 durante l’estensione delle travi, vengono rivolti verso l’esterno delle travi mobili. I due dispositivi di bloccaggio, funzionando come tiranti, contrastano la tendenza ad aprirsi a libro delle travi 6, 7 e dell’elemento di collegamento a causa del peso dei montanti 4 e della lastra L -se afferrata- durante le operazioni per abbatterli o innalzarli, rendendo più solido tutto l’assieme. Chiaramente tale sistema di bloccaggio meccanico può essere variato in numerosi modi tra loro equivalenti, comunque in modo da mantenere rigidamente bloccate o impaccate fra loro almeno due tra l’elemento di collegamento 5, la o le travi mobili 6 e la trave fissa 7 durante la rotazione di abbattimento e/o innalzamento dei montanti 4.
Vantaggiosamente sulla trave fissa 7 o comunque fissati su una parte fissa del telaio del carro 8, sono presenti due o più appoggi fissi, o battute di riferimento 9, orizzontalmente allineati tra loro, per la messa in quadro della lastra L scaricata, come verrà spiegato più chiaramente in seguito.
Il carro scorrevole 8 comprende un telaio 80 in scatolati di acciaio scorrevole lungo dei binari trasversalmente alla direzione di scorrimento delle travi 5, 6, 7. Il telaio supporta un piano a rulli 82, preferibilmente ma non necessariamente orizzontali, sufficientemente distanziati tra loro ed orientati circa parallelamente alla direzione dei montanti 4 in posizione abbattuta, e/o comunque in modo che questi ruotando possano passare negli spazi tra rullo e rullo attraverso e al di sotto del piano a rulli 82.
I rulli 83 possono essere folli e/o motorizzati.
Preferibilmente ma non necessariamente il piano a rulli 82 è in posizione fissa rispetto al telaio traslante 8.
II carro scorrevole 8 può scorrere lungo delle guide o binari di scorrimento 10 (Figura 1 ), trasversalmente alle travi scorrevoli 5 e 6, lungo una fila o in mezzo a due file di telai a classificatore 1 -in quest’ultimo caso estendendo l’insieme delle travi scorrevoli 5, 6 da entrambi i lati del carro scorrevole 8 anziché da uno solo.
Il funzionamento del dispositivo di caricamento/scaricamento di materiali in lastre sopra descritto awiene nel seguente modo.
Il carro scorrevole 8 si posiziona davanti a un telaio 1 predeterminato di un magazzino a classificatore -i telai 1 davanti al carro 8 si sono preventivamente distanziati tra loro in modo da lasciare uno spazio sufficiente perché la rastrelliera dei montanti 4 vi si possa introdurre, facendo scorrere l’una sull’altra le due travi scorrevoli 5 e 6. I montanti 4 sono introdotti tra i due telai a classificatore 1 con le ventose 3 inclinate secondo un piano parallelo alla lastra L da prelevare; nell’esempio qui descritto, le travi 41 si accostano alla lastra con un’inclinazione di circa 4°. Una volta portate a contatto -facendo traslare in avanti il telaio scorrevole 8- con la lastra da prelevare, nelle ventose prima superiori 30 e poi inferiori 33 viene prodotta una depressione pneumatica e la lastra viene afferrata e bloccata con una inclinazione rigida evitandone anche oscillazioni, vibrazioni, flessioni o urti durante le manovre, quindi sollevata azionando i cilindri pneumatici 42. Grazie all’angolo formato tra le travi 41 e le asole 47,48 (Figure 4,5), la lastra viene sollevata circa verticalmente traslando parallelamente a se stessa ma in direzione non parallela alle sue facce maggiori, e ciò facilita l’ingresso d’aria tra la lastra afferrata e quella adiacente facilitandone il distacco ed evitando strisciamenti del suo bordo inferiore durante la movimentazione (che costituiscono molto dannosi, per esempio nel caso dei cosiddetti “vetri basso-emissivi”, ovvero schermanti rispetto all’infrarosso lungo; inoltre, può risultare danneggiata non solo la lastra sollevata ma anche per la lastra adiacente ad essa sul telaio 1 ).
Il distacco può essere eventualmente facilitato da dispositivi soffiatori, in se noti, installati sui montanti 4 e che soffiano getti di aria compressa tra le due lastre da distaccare.
Successivamente il carro 8 si sposta aH’indietro di circa 50-100 mm, allontanando la lastra afferrata dalle altre per evitare possibili urti durante le manovre; quindi la lastra di vetro L viene estratta dai classificatori 1 ritirando le travi scorrevoli 5, 6; quando la lastra si trova completamente sovrapposta al carro scorrevole 8, azionando nuovamente i cilindri a fluido 81 i montanti 4 vengono ruotati ed abbattuti sopra il piano a rulli 82, anch’esso montato sul carro scorrevole 8. Come si è già detto, i rulli e i montanti 4 sono disposti in modo tale che -per esempio, ma non necessariamente, i montanti 4 in posizione orizzontale sono perpendicolari alla trave 5 e paralleli ai rulli -, ruotando, possano passare attraverso gli spazi tra un rullo e l’altro e scendere sotto il livello del piano a rulli, in modo da deporre su di esso la lastra di vetro L. La lastra può quindi essere allontanata dalla rulliera motorizzata 82 su altri trasportatori o prelevata da altri manipolatori per successive lavorazioni. Vantaggiosamente, prima del completo abbattimento della rastrelliera di montanti 4 -per esempio con un’inclinazione dei montanti 4 di circa 20°-, la lastra di vetro L viene deposta sugli appoggi 9 abbassando i cilindri pneumatici 42 e rilasciandola dalle ventose 30,33: la lastra L scivola andando a battuta in posizione molto precisa contro gli appoggi 9 e il bordo inferiore della lastra L si dispone per caduta lungo l’orizzontale, evitando così successive operazioni di messa in quadro della lastra stessa.
Inoltre, potendo afferrare con ventose la lastra senza limitazioni o difficoltà realizzative in ogni zona della sua superficie, è possibile movimentare lastre anche di notevole peso: a titolo puramente indicativo, con la macchina oggetto della presente descrizione dettagliata, è stato possibile movimentare lastre di dimensioni 6000 X 3210 X 19 mm, ovvero di circa 970 kg di peso; rispetto ai dispositivi di movimentazione a carroponte la movimentazione risulta generalmente più veloce e l’impianto ha un costo iniziale più contenuto.
Vantaggiosamente il circuito a vuoto delle ventose può essere parzializzato in almeno due gruppi di ventose, per esempio permettendo l’azionamento indipendente delle ventose dei primi tre montanti di destra e degli altri tre di sinistra: questo permette il carico/scarico singolarmente anche delle cosiddette “mezze lastre”, ovvero di lastre di vetro di dimensioni tali -in genere inferiori al massimo formato standard- da poter essere addossate l'una di fianco all’altra -per esempio appoggiate con i lati minori orizzontali, nel caso di mezze lastre rettangolari- su uno stesso telaio scorrevole 1 di un magazzino a classificatore.
L’esempio di realizzazione particolare sopra descritto può essere variamente modificato pur senza fuoriuscire dall’ambito del presente trovato e comprendendo tutte le realizzazioni equivalenti per un tecnico del settore: per esempio i movimenti e i gradi di libertà controllati e quelli di registrazione possono essere variati, aumentati o diminuiti; le sezioni delle travi scorrevoli 5, 6 e della trave fissa 7 possono essere variate, e non essere necessariamente quadrate, oppure il numero di travi scorrevoli 5, 6 può essere variato; il sistema rocchetto/cremagliera per l’azionamento delle travi scorrevoli 5, 6 può essere alternativamente per esempio un sistema a catena, oppure a cilindri pneumatici o idraulici; il piano a rulli 82 può non essere presente, essere sostituito da un piano di supporto di diverso tipo, purché opportuno, o ancora essere montato su un carro scorrevole diverso e non necessariamente solidale al carro 8 su cui sono montate le travi scorrevoli 5, 6; il dispositivo può essere adattato per il carico/scarico di diversi tipi di materiali in lastre non necessariamente piane, e il tipo e posizionamento dei mezzi di atterraggio 3 essere conseguentemente e variamente modificato: per esempio per ottenere dispositivi per il carico/scarico di grandi fogli di laminati di legno, lastre di materiali plastici, lamiere metalliche; i mezzi di atterraggio 3 possono essere sostituiti per esempio con pinze in genere, magneti, con pioli o ganci atti ad afferrare fori o asole eventualmente ricavati o riportati sulle lastre L; la lastra può essere adagiata sul supporto a rulli trattenendola con i mezzi di atterraggio dall'alto sulla sua faccia superiore anziché appoggiata sui mezzi di afferraggio sulla sua faccia inferiore eccetera.

Claims (18)

  1. RIVENDICAZIONI 1 ) Dispositivo per prelevare e/o riporre materiali in lastre addossate su telai di appoggio, comprendente un carro scorrevole e mezzi di afferraggio (3, 33), atti ad afferrare una lastra (L), caratterizzato dal fatto che i mezzi di afferraggio (3, 30, 33) sono fissati su più montanti (4), disposti in fila e fissati come travi a sbalzo su un elemento di collegamento (5) atto a traslare almeno orizzontalmente e nel senso della propria lunghezza, e a ruotare almeno attorno ad un asse parallelo alla propria lunghezza in modo da abbattere e/o erigere la detta fila di montanti (4).
  2. 2) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre una pluralità di elementi di appoggio (83) disposti in modo da definire una superficie di appoggio (82), e in modo tale che i montanti (4) abbattendosi possono attraversare gli spazi tra i vari elementi di appoggio deponendovi sopra la lastra (L).
  3. 3) Dispositivo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che gli elementi di appoggio (83) sono costituiti da rulli e sono disposti in modo da definire un piano a rulli (82).
  4. 4) Dispositivo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che la superficie di appoggio (82) si muove solidalmente con il telaio scorrevole (8) ed è fissa rispetto ad esso.
  5. 5) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto di comprendere una o più travi mobili scorrevoli (6), nel senso della loro lunghezza, rispetto al telaio scorrevole (8), e sulla quale/rispettivamente sulle quali può scorrere longitudinalmente l’elemento di collegamento (5).
  6. 6) Dispositivo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto di comprendere una guida fissa (7), la quale non può scorrere longitudinalmente rispetto al carro scorrevole (8) e sulla quale scorrono una o più travi mobili (6), e la guida fissa (7) può ruotare attorno ad un asse longitudinale orizzontale.
  7. 7) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che i mezzi di afferraggio (3, 30, 33) sono scelti da almeno una delle seguenti alternative: ventose pneumatiche, magneti, ganci, pioli di aggancio, pinze.
  8. 8) Dispositivo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che l’elemento di collegamento (5) e la una o più travi mobili longitudinalmente scorrevoli (6) hanno lunghezza sostanzialmente uguale.
  9. 9) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che l’elemento di collegamento (5) ha lunghezza sostanzialmente non maggiore della larghezza del carro scorrevole (8).
  10. 10) Dispositivo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che l'elemento di collegamento (5) e ciascuna delle travi mobili (6) longitudinalmente scorrevoli possono sporgere a sbalzo rispetto alla trave mobile (6) o fissa (7) sulla quale scorre, per non più del 70% della propria lunghezza.
  11. 11 ) Dispositivo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che l’elemento di collegamento (5) e l’una o più travi mobili (6) possono scorrere l’una rispetto alle altre su guide a rullini o rotelle di scorrimento (63, 64, 73, 74).
  12. 12) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che su ogni montante (4) è fissato un supporto basculante (31 ) sui quale sono montati più mezzi di afferraggio (30).
  13. 13) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di afferraggio (33) atti ad afferrare e bloccare la parte inferiore della lastra (L) da movimentare.
  14. 14) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che i mezzi di afferraggio (3, 30, 33) sono montati su un supporto a posizione registrabile (41 ) atto a registrare l’inclinazione della superficie definita dai mezzi di afferraggio (3, 30, 33) almeno nella direzione di accostamento alla lastra (L) da movimentare.
  15. 15) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di azionamento (42) atti a far translare i mezzi di afferraggio (3, 30, 33) lungo ogni montante (4).
  16. 16) Dispositivo secondo la rivendicazione 15, caratterizzato dal fatto che la superficie definita dai mezzi di afferraggio (3, 30, 33) può traslare lungo ogni montante in direzione non parallela alla superficie stessa dei mezzi di afferraggio (3, 30, 33).
  17. 17) Dispositivo secondo una delle rivendicazioni 1 o 6, caratterizzato dal fatto che sulla trave fissa (7) o sul telaio scorrevole (8) sono disposte inoltre una o più battute di riferimento (9) per il posizionamento del bordo inferiore della lastra (L).
  18. 18) Dispositivo secondo la rivendicazionel , caratterizzato dal fatto che i mezzi di afferraggio (3, 30, 33) possono essere suddivisi in almeno due gruppi, dove in ogni gruppo la presa dei mezzi di afferraggio può essere comandata indipendentemente dagli altri gruppi. 19)Dispositivo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di bloccaggio atti a mantenere rigidamente bloccate tra loro almeno due tra l’elemento di collegamento (5), la o le travi mobili (6) e la trave fissa (7) durante la rotazione di abbattimento e/o innalzamento dei montanti (4). 20) Dispositivo secondo la rivendicazione 19, caratterizzato dal fatto che i mezzi di bloccaggio comprendono uno o più montanti (100, 100A) atti a impegnarsi con parti (103, 103A, 104, 104A) dell’elemento di collegamento (5) e/o delle travi scorrevoli (6) e/o della trave fissa (7). 21) Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 2 a 4, caratterizzato dal fatto che la superficie di appoggio è sostanzialmente orizzontale.
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