ITMI20000136A1 - Dispositivo di connessione tra profilati di supporto per scrivanie tavoli articoli di arredamento e simili - Google Patents

Dispositivo di connessione tra profilati di supporto per scrivanie tavoli articoli di arredamento e simili Download PDF

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ITMI20000136A1
ITMI20000136A1 IT2000MI000136A ITMI20000136A ITMI20000136A1 IT MI20000136 A1 ITMI20000136 A1 IT MI20000136A1 IT 2000MI000136 A IT2000MI000136 A IT 2000MI000136A IT MI20000136 A ITMI20000136 A IT MI20000136A IT MI20000136 A1 ITMI20000136 A1 IT MI20000136A1
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Miksza Krzysztof
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Internat Office Concept S R L
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Description

"DISPOSITIVO DI CONNESSIONE TRA PROFILATI DI SUPPORTO PER SCRIVANIE, TAVOLI, ARTICOLI DI ARREDAMENTO E SIMILI"
DESCRIZIONE
La presente invenzione ha per oggetto un dispositivo di connessione tra profilati di supporto per scrivanie, tavoli, articoli di arredamento e simili. Come è noto, alcuni tipi di scrivanie o tavoli nonché vari articoli di arredamento comprendono strutture di supporto a cui sono vincolati piani di appoggio, pannelli, cassettiere ed altri elementi funzionali. Tali strutture di supporto sono tipicamente costituite da profilati metallici uniti tra loro mediante appositi dispositivi di connessione o più semplicemente mediante convenzionali elementi di giunzione, quali bulloni, viti, tiranti, eccetera.
Nel realizzare tali strutture di supporto si ha spesso l’esigenza di rendere solidali trasversalmente tra loro un profilato ad un altro; in particolare in molte strutture è necessario unire un'estremità di un primo profilato ad un tratto intermedio di un secondo profilato: questo si verifica, ad esempio, nella connessione tra profilati che assolvono la funzione di elementi a ponte interposti tra le traverse terminali di un tavolo o di una scrivania, oppure fra gli stessi elementi a ponte per formare tavoli o scrivanie sagomati ad L. Le strutture di connessione attualmente in uso per realizzare i collegamenti tra i vari profilati che definiscono la struttura di supporto presentano numerosi inconvenienti.
Infatti, innanzi tutto, tali soluzioni note non offrono una sufficiente flessibilità di montaggio, cioè non consentono di scegliere liberamente, in fase di montaggio iniziale o in sede di successiva modifica, i punti di ancoraggio dell’estremità di un profilato alla faccia longitudinale di un secondo profilato; questo poiché la connessione fra questi ultimi può essere realizzata, ad esempio, solo in corrispondenza di fori per viti o altri elementi di collegamento predisposti durante la costruzione dei profilati.
(n altri casi, per poter disporre di un'adeguata flessibilità di montaggio, si deve ricorrere a personale specializzato che provvede a realizzare direttamente sul luogo di assemblaggio le connessioni necessarie, anche se ovviamente dò comporta una maggiore complessità operativa, tempi di lavoro più lunghi e necessità di personale specializzato rispetto alle strutture in cui, al contrario, vengono già predisposte dal costruttore le lavorazioni di foratura o altre lavorazioni richieste per il montaggio.
Per eliminare completamente o ridurre almeno parzialmente le operazioni di montaggio, altre tecniche note prevedono di fornire la struttura di supporto già interamente assemblata dal costruttore od assemblata in alcune sue parti. In queste eventualità i trafilati di una struttura di supporto danno luogo ad un maggiore ingombro e richiedono perciò spazi per il trasporto e l'immagazzinaggio superiori rispetto a quelli necessari quando essi siano forniti non assemblati.
Un ulteriore e rilevante inconveniente comune a sostanzialmente tutte le tecniche di connessione e assemblaggio note risiede nel fatto che volendo assicurare una forte e stabile connessione risulta difficile il disassemblaggio e, in ogni caso, le zone dei profilati soggette a collegamento subiscono deformazioni plastiche. Queste, oltre a pregiudicare il rispetto estetico possono, se eccessive, portare alla rottura meccanica di una o più parti della struttura.
In questa situazione, il compito tecnico posto alla base della presente invenzione è ideare un dispositivo di connessione tra profilati di supporto in grado di ovviare sostanzialmente agli inconvenienti citati.
Nell'ambito di detto compito tecnico è importante scopo dell’invenzione ideare un dispositivo di connessione che consenta di assemblare facilmente e rapidamente sul luogo di utilizzo profilati di supporto per tavoli, scrivanie e simili, offrendo la possibilità di scegliere, senza alcuna limitazione, i punti di ancoraggio lungo un profilato a cui impegnare l’estremità di un altro profilato.
Un altro importante scopo dell’invenzione è ideare un dispositivo di connessione che consenta di realizzare giunzioni, tra l’estremità di un primo profilato e la parete longitudinale di un secondo profilato, dì elevata stabilità ed affidabilità.
Un ulteriore scopo è ideare un dispositivo di connessione che permetta non solo di unire tra loro due profilati con elevate forze di accoppiamento, ma anche di consentirne un semplice e veloce disimpegno senza provocare alcun danno nelle zone dei profilati interessate dai collegamenti.
Il compito tecnico precisato e gli scopi specificati sono sostanzialmente raggiunti da un dispositivo di connessione tra profilati di supporto che si caratterizza per il fatto di comprendere una o più delle soluzioni tecniche in seguito rivendicate.
Viene ora riportata, a titolo di esempio indicativo e non limitativo, la descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di un dispositivo secondo l'invenzione, illustrata negli uniti disegni, nei quali: - la Fig. 1 mostra in vista prospettica un esempio di una struttura di supporto formata da profilati uniti da alcuni dispositivi di connessione secondo l'invenzione;
- la Fig. 2 illustra in vista prospettica uno dei dispositivi di connessione di Fig. 1 operativamente impegnato a due profilati;
- la Fig. 3 evidenzia una sezione laterale del dispositivo di Fig. 2 ed una sezione trasversale di un profilato a cui è agganciato;
- la Fig. 4 presenta una vista prospettica di una prima forma di esecuzione di una testa di giunzione facente parte del dispositivo di connessione; - la Fig. 5 è una sezione laterale della testa di giunzione di Fig. 4;
- la Fig. 6 riporta una vista prospettica di una seconda forma di esecuzione di una testa di giunzione;
- la Fig. 7 rappresenta una sezione laterale della testa di giunzione di Fig.
- le Figg. 8 e 9 mostrano viste prospettiche di due ganasce mobili inseribili nelle teste di giunzione di Figg. 4 e 6;
- le Figg. 10 e 11 illustrano viste prospettiche di due tasselli di trazione attivi sulle ganasce mobili delle Figg. 8 e 9;
- la Fig. 12 evidenzia una vista laterale di un organo di manovra a vite impegnabile nei tasselli di trazione di Figg. 10 ed 11;
- la Fig. 13 riporta una vista prospettica di due ganasce mobili durante il loro inserimento nelle sedi incavate di un profilato.
- la Fig. 14 è una vista prospettica e parzialmente in sezione relativa ad uno dei dispositivi di connessione in oggetto interposto tra due profilati. Con riferimento alle figure citate, il dispositivo di connessione tra profilati di supporto secondo l’invenzione è globalmente indicato con il numero 1. Esso è atto ad unire amovibilmente e saldamente un'estremità (2a) di un profilato (2), ad esempio definente un elemento a ponte di una scrivania, ad un tratto qualsiasi di un secondo profilato (3), ad esempio definente un altro elemento a ponte o una trave della stessa scrivania (vedere fig. 2). Il tratto di connessione del primo profilato 2 al secondo profilato 3 è definito tra i bordi terminali di una sua faccia longitudinale (4).
Il dispositivo di connessione (1) comprende una testa di giunzione (5) fissabile, ad esempio mediante viti airtofilettanti, all’estremità (2a) del primo profilato (2) ed almeno una ganascia mobile (6) presentante una porzione terminale di aggancio (7) ed una porzione di base (8) impegnabile scorrevolmente alla testa di giunzione (5).
La porzione terminale di aggancio (7) è atta, a sua volta, ad impegnarsi ad un’aletta di ancoraggio (9) ricavata su detta faccia longitudinale (41) del profilato (3) e sviluppantesi, vantaggiosamente, per l'intera lunghezza dello stesso.
Sulla porzione di base (8) della ganascia mobile (6) sono attivi mezzi di comando (10) accoppiabili alla testa di giunzione (5) ed atti ad esercitare una forza di trazione su detta ganascia diretta verso la stessa testa di giunzione allo scopo di serrare un tratto dell’aletta di ancoraggio (9) tra la porzione terminale di aggancio (7) ed una zona di battuta (5a) della testa di giunzione (5).
Vantaggiosamente sono previste due ganasce mobili (6) in grado di impegnarsi con rispettive alette di ancoraggio (9) disposte parallelamente sulla faccia longitudinale (4) del profilato (3). In tal caso una delle ganasce mobili (6) presenta lateralmente una coppia di appendici parallele (11) atte ad inserirsi in corrispondenti rientranze (11 a) dell’altra ganascia mobile (6). Le appendici e le corrispondenti rientranze sono realizzate in modo che nell’accoppiamento tra le due si eserciti una certa interferenza cosicché le due ganasce rimangano accoppiate tra loro dopo essere state disposte in posizione operativa a contatto con le rispettive alette di ancoraggio (9) (vedere Fig. 13).
I mezzi di comando (10) sono attivi contemporaneamente, come sarà meglio descritto in seguito, sulle porzioni di base (8) di entrambe le ganasce mobili (6).
Preferibilmente in ogni ganascia mobile (6) la porzione di base (8) si sviluppa asimetricamente in un tratto inclinato di supporto (8a) atto a collocare la porzione terminale di aggancio (7) in posizione sfalsata lateralmente dal corpo principale (8b) della stessa porzione di base (8). In tal modo le due ganasce mobili (8), quando si trovano in posiiziione di impegno operativo con la testa di giunzione (5), presentano le rispettive porzioni terminali di aggancio (7) sporgenti lateralmente da parti reciprocamente opposte e possono perciò impegnarsi con alette di ancoraggio disposte distanziate sulla faccia longitudinale (4) del profilato, ovviamente nella misura corrispondente alla distanza tra dette porzioni terminali di aggancio (7). Si sottolinea che l’efficacia del collegamento realizzabile con il dispositivo di connessione secondo l’invenzione, e più in generale con qualsiasi altro dispositivo, risulta tanto più elevata quanto maggiore è la distanza che intercorre tra le zone in cui si esercitano le forze che impegnano un profilato all’altro poiché, in pratica, si allunga il braccio compreso tra quest’ultime e si incrementa la resistenza alle sollecitazioni flessionali che si possono trasmettere tra i profilati. Per tale motivo risulta vantaggioso che le due alette possano operare in posizioni parallelamente distanziate.
Più in dettaglio, la testa di giunzione (5) è conformata secondo una sagoma sostanzialmente scatolare e comprende una parete di attacco (12), in cui sono ricavati alcuni fori passanti (13) per viti autofilettanti atte a fissare la stessa testa di giunzione all'estremità (2a) del profilato (2), e pareti laterali (14 e 15) sviluppantisi ortogonalmente alla parete di attacco (12) e definenti, almeno in parte, guide di scorrimento delle porzioni di base (8) delle ganasce mobili (6). Queste ultime sono inseribili internamente alla testa di giunzione (5) attraverso un’apertura principale (16) opposta alla parete di attacco (12).
In pratica le pareti laterali (14 e 15) obbligano le ganasce mobili a traslare lungo una direzione di scorrimento parallela all’asse longitudinale (2b) del profilato (2).
In una seconda forma di esecuzione, illustrata in Fig. 6, internamente alla testa di giunzione (5) sono predisposti elementi distanziatori (17) atti a separare ed a guidare scorrevolmente le porzioni di base (8) delle ganasce mobili (6) quando sia necessario incrementare la distanza tra le porzioni terminali di attacco (7) poiché il profilato a cui queste ultime si impegnano presenta le alette di ancoraggio (9) corrispondentemente distanziate. Nella testa di giunzione di Fig. 6 è anche visibile una seconda forma di esecuzione della parete di attacco (12) caratterizzata da un’appendice (18) sostanzialmente conformata a T e dotata di asole passanti (19) per l’impegno di un qualsiasi elemento funzionale al dispositivo di connessione
d ).
I mezzi di comando (10) comprendono una coppia di tasselli di trazione, e cioè un primo tassello (20) ed un secondo tassello (21), inseriti scorrevolmente nelle rispettive aperture passanti (22 e 23) ricavate nelle pareti laterali (15) della testa di giunzione (5). I bordi (22a e 23a) delle aperture passanti (22 e 23) definiscono una direzione di traslazione (24) per i tasselli (20 e 21) trasversale a detta direzione di scorrimento delle ganasce (6). Un organo di manovra (25) è attivo sui tasselli di trazione (20 e 21) ed è atto a spostare contemporaneamente gii stessi, avvicinandoli tra loro lungo detta direzione di traslazione (24). U'org^no di manovre (25) è definito da una vite passante attraverso il primo tassello (20) il cui incavo (26) alloggia la sua testa (25a). Il gambo (25b) della vijp (£5) è orientato in detta direzione di traslazione (24) e si accoppia ad un foro filettato(27) del secondo tassello (21).
Ogni tassello di trazione (20 e 21) presenta una coppia di porzioni inclinate (28) rispetto all’asse di sviluppo dell’incavo (26) e del foro filettato (27), ossia inclinale, quando i tasselli sono in posizione operativa, rispetto alla direzione di traslazione (24). Le porzioni inclinate (28) sono atte ad attestarsi contro una rispettiva estremità a gancio (29) delle porzioni di base (8) della ganascia mobile (6) ed esercitano su quest’ultima una forza di contatto avente una componente diretta Ipngo detta direzione di scorrimento verso l’estremità (2a) del profilato (2). Affinché si verifichi quest’ultima condizione è necessario che i tasselli di trazione (20 e 21) siano inseriti nelle aperture passanti (22 e 23) in modo da presentare le rispettive porzioni inclinate (28) orientate verso la parete di attacco (12) della testa di giunzione (5). Per evitare montaggi errati sulle facce laterali dei tasselli (20 e 21) possono essere disposti appositi segni di riferimento costituiti da lievi risalti o marcature grafiche.
Inoltre i tasselli di trazione (20 e 21) presentano dentini di arresto sporgenti lateralmente (30) incisi alla base e destinati ad essere tranciati dall’azionamento dell’organo di manovra (25). I dentini di arresto (30) sono atti a bloccare gli stessi tasselli di trazione (20 e 21) parzialmente al di fuori delle rispettive aperture passanti (22 e 23) in cui questi ultimi possono essere inseriti in posizione di premontaggio, accoppiati all’organo di manovra (25).
Per poter inserire a fondo le ganasce mobili ne!l^ †e^ta di giunzione (5) in modo che le loro estremità a gancio (29) possanp yeriire correttamente a contatto con le porzioni inclinate (28) dei tasselli di trazione (20 e 21) disposti nella posizione di premontaggio sopra citata, le porzioni di base (8) delle ganasce mobili (6) presentano un sagoma aperta sostanzialmente ad U, i cui bracci sono distanziati in misura ad essere disposti a cavallo del gambo (25b) della vite di manovra (25). Inoltre le porzioni di base (8) delle ganasce mobili (6) presentano tra i bracci di detta U un incavo (31) atto a contenere le estremità a gancio (29) disposte terminalmente a questi ultimi e ad alloggiare parzialmente un rispettivo tassello di trazione (20 o 21) durante lo spostamento dello stesso nella direzione di traslazione (24). Le estremità a gancio (29) presentano bordi di contatto (29a) obliqui e sostanzialmente paralleli, in posizione operativa, alle porzioni inclinate (28) dei tasselli di trazione (20 e 21).
Queste ultime sono preferibilmente costituite da scanalature entro cui si possono inserire detti bordi di contatto (29a).
Si noti che, rinunciando alla possibilità di preassemblaggio, la porzione di base 8 di ciascuna ganascia 6 potrebbe essere a struttura chiusa con foro passante per ricevere in attraversamento la vite 25. In ogni caso sarebbero comunque necessarie pareti inclinate associate a ciascuna ganascia e coniugate alle porzioni inclinate 28, per ottenere la desiderata azione di trazione sulla ganasce 6.
I profilati (2 e 3) che vantaggiosamente possono essere utilizzati per essere accoppiati ai dispositivi di connessione (1) sopra descritti presentano una conformazione sostanzialmente tubolare e comprendono una prima coppia di facce longitudinali opposte (4), in cui sono ricavate due sedi incavate (32), e una seconda coppia di facce longitudinali opposte (33) sostanzialmente piatte.
Le sedi incavate (32) si sviluppano parallelamente per l’intera lunghezza del profilato e presentano in sezione trasversale un profilo atto ad alloggiare una porzione terminale di aggancio (7) di una ganascia mobile (6). Inoltre le sedi incavate (32) sono parzialmente delimitate esternamente da fasce piatte che definiscono le alette di ancoraggio (9).
Vantaggiosamente le sedi incavate (32) e le relative alette di ancoraggio (9) sono disposte su ogni faccia longitudinale (4) alla massima distanza possibile, ossia sono collocate in prossimità delle facce longitudinali piatte (33).
Per poter fissare facilmente la testa di giunzione (5) all'estremità di un profilato è previsto che quest’ultimo comprenda, internamente alla cavità racchiusa tra le facce longitudinali (4 e 33) una pluralità di nervature longitudinali (34) presentanti in sezione trasversale profili parzialmente arcuati atti a definire sulle facce trasversali terminali del profilato sedi di ancoraggio per viti autofilettanti.
Infine, una delle fasce piatte (33) può essere prevista di maggiore estensione trasversale rispetto all’altra, ossia può svilupparsi a sbalzo planarmente e trasversalmente rispetto alla prima coppia di facce longitudinali (4) in modo da formare una più ampia superficie di appoggio per elementi quali pannelli e simili da associare al profilato.
L’utilizzo operativo del dispositivo di connessione, sopra descritto in termini prevalentemente strutturali, è il seguente.
Innanzi tutto, per ogni dispositivo di connessione, il fissaggio della testa di giunzione (5) all’estremità di un primo profilato ed il premontaggio dei tasselli di trazione (20 e 21) e dell’organo di manovra (25) della stessa testa di giunzione (5) vengono preferibilmente effettuati dal fornitore di tali manufatti prima ancora del loro trasporto nella sede di utilizzo. In quest’ultima è sufficiente perciò accoppiare due ganasce mobili (6) alle sedi incavate (32) di un secondo profilato a cui va associato detto primo profilato (vedere Fig. 13) e successivamente inserire le porzioni di base (8) delle stesse ganasce mobili nella testa di giunzione (5) precedentemente predisposta. Azionando l’organo di manovra (25) si tranciano i dentini di arresto (30) dei tasselli di trazione (20 e 21) che, scorrendo nelle aperture passanti (22 e 23) della testa di giunzione, si avvicinano reciprocamente, si inseriscono negli incavi (31) delle porzioni di base (8) delle ganasce mobili (6) ed esercitano, sulle estremità a gancio (29) di queste ultime, forze di contatto atte ad imporre lo scorrimento delle ganasce verso l’interno della testa di giunzione. In tal modo le porzioni terminali di aggancio (7) delle ganasce vengono a spingere le alette di ancoraggio (9) contro le zone di battuta (5a) che delimitano l'apertura principale (16) della testa di giunzione.
In pratica le alette di ancoraggio (9) si trovano ad essere compresse e serrate da forze di elevatissima entità applicate sulle loro facce opposte disposte internamente ed esternamente rispetto alle sedi incavate (32). Tali forze sono esercitate dalle ganasce bloccate e tirate dai tasselli di trazione a loro volta mantenuti forzatamente nella posizione di massimo avvicinamento possibile dall’organo di manovra (25).
L’invenzione consegue importanti vantaggi.
Infatti, innanzi tutto, il dispositivo in accordo al trovato risulta di notevole flessibilità operativa poiché consente di fissare l’estremità di un profilato ad un qualsiasi tratto della faccia longitudinale di un secondo profilato dal momento die è possibile scegliere direttamente sul luogo di utilizzo, senza alcuna limitazione, il punto dove serrare e bloccare con il dispositivo stesso le alette di ancoraggio previste sull’intero sviluppo longitudinale dei profilati. Si sottolinea che un’eventuale disimpegno del dispositivo per cambiare il tratto di un profilato a cui collegare l'estremità dell’altro profilato non comporta alcun danno nel profilato stesso poiché, nonostante le elevate forze di bloccaggio a cui sono serrate, le alette di ancoraggio non subiscono deformazioni essendo soltanto sottoposte da tali forze ad un’azione di compressione nel senso del loro spessore.
Va rilevato inoltre che le operazioni da svolgere per porre in atto la connessione tra profilati realizzabile con il dispositivo risultano di estrema semplicità e rapidità poiché gli organi di comando delle ganasce possono essere già predisposti in posizione operativa. In pratica, le operazioni necessarie sono limitate alla collocazione delle ganasce su un profilato, al loro inserimento nella testa di giunzione, reso possibile dalla conformazione ad U delle stesse ganasce, ed all’azionamento dell’organo di manovra a vite.
Infine va notato che il dispositivo, permettendo anche a personale non specializzato di assemblare facilmente tra loro due profilati di supporto, ne rende superfluo un preventivo collegamento e quindi limita al massimo gli spazi necessari per il loro trasporto e/o immagazzinaggio

Claims (17)

  1. RIVENDICAZIONI 1 . Dispositivo di connessione tra profilati di supporto per scrivanie, tavoli, articoli di arredamento e simili, del tipo atto ad unire un’estremità (2a) di un primo profilato (2) ad un tratto di un secondo profilato (3) compreso tra i bordi terminali di una faccia longitudinale (4) di quest’ultimo, caratterizzato dal fatto di comprendere: - una testa di giunzione (5) impegnabile a detta estremità (2a) del primo profilato (2); - almeno un ganascia mobile (6) presentante una porzione terminale di aggancio (7) atta ad impegnarsi con un’aletta di ancoraggio (9) ricavata su detta faccia longitudinale (4) del secondo profilato ed una porzione di base (8) impegnabile scorrevolmente a detta testa di giunzione (5); e - mezzi di comando (10) accoppiabili a detta testa di giunzione (5) ed operativamente attivi sulla porzione di base (8) di detta ganascia mobile (6) in modo da attirare la stessa in avvicinamento alla testa di giunzione (5) per serrare detta aletta di ancoraggio (9) tra detta porzione terminale di aggancio (7) ed una zona di battuta (5a) della testa di giunzione (5).
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che sono previste due di dette ganasce mobili (6) presentanti rispettive porzioni terminali di aggancio (7) atte ad impegnarsi con corrispondenti alette di ancoraggio (9) disposte parallelamente su detta faccia longitudinale (4) del secondo profilato e dal fatto che detti mezzi di comando (10) sono attivi contemporaneamente sulle porzioni di base (8) di entrambe dette ganasce mobili (6).
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che dette ganasce mobili (6) in posizione di impegno operativo a detta testa di giunzione (5) presentano le rispettive porzioni terminali di aggancio (7) sporgenti lateralmente da parti reciprocamente opposte in modo da poter impegnarsi con alette di ancoraggio (9) disposte distanziate su detta faccia longitudinale (4) del secondo profilato.
  4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che detta testa di giunzione (5) presenta guide di scorrimento (14, 15), per l’inserimento di detta almeno una ganascia mobile (6), definenti una direzione di inserimento mediante scorrimento parallela all’asse longitudinale (2b) del primo profilato (2) e dal fatto che detti mezzi di comando (10) comprendono: - almeno un tassello di trazione (20) accoppiato scorrevolmente a detta testa di giunzione (5) secondo una direzione di traslazione (24) trasversale a detta direzione di scorrimento della ganascia mobile (6); ed - un organo di manovra (25) attivo su detto tassello di trazione (20) ed atto a spostare io stesso lungo detta direzione di traslazione (24), detto tassello di trazione (20) presentando almeno una porzione inclinata (28) rispetto alla sua direzione di traslazione atta ad attestarsi contro una rispettiva porzione attiva (29) di detta porzione di base (8) della ganascia mobile (6) e ad esercitare su quest’ultima una forza di contatto avente una componente diretta lungo detta direzione di scorrimento verso l'estremità (2a) del primo profilato (2).
  5. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detto organo di manovra (25) è definito da una vite passant attraverso detto tassello di trazione (20) e presentante un asse longitudinale orientato in detta direzione di traslazione (24).
  6. 6. Dispositivo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detta porzione di base (8) della ganascia mobile (6) presenta una sagoma sostanzialmente ad U atta ad essere posta a cavallo del gambo (25b) di detto organo di manovra a vite (25), detta porzione attiva comprendendo due estremità a gancio (29) disposte terminalmente ai bracci di detta U, detto tassello di trazione (20) presentando una coppia di dette porzioni inclinate (28) predisposte per attestarsi ciascuna contro una rispettiva estremità a gancio (29).
  7. 7. Dispositivo secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che ciascuna di dette estremità a gancio (29) presenta un bordo di contatto (29a) obliquo e sostanzialmente parallelo, in posizione operativa, a detta porzione inclinata (28) del tassello di trazione (20).
  8. 8. Dispositivo secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detta porzione di base (8) con sagoma ad U della ganascia mobile (6) presenta, tra i bracci di detta U, un incavo (31) atto a contenere detta estremità a gancio (29) e ad alloggiare almeno parzialmente detto tassello di trazione (20) durante lo spostamento dello stesso in detta direzione di traslazione (24).
  9. 9. Dispositivo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che detta testa di giunzione (5) è conformata secondo una sagoma sostanzialmente scatolare e comprende: - una parete di attacco (12) all’estremità (2a) del primo profilato (2); - un’apertura principale (16) opposta a detta parete di attacco per l'inserimento internamente alia stessa testa di giunzione della porzione di base (8) di detta almeno una ganascia mobile (6); e - pareti laterali (14, 15) sviluppantesi ortogonalmente alla parete di attacco (12) e definenti almeno in parte guide di scorrimento della stessa porzione di base (8).
  10. 10. Dispositivo secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che detta testa di giunzione (5) comprende internamente elementi distanziatori (17) atti a separare e guidare scorrevolmente due di dette ganasce mobili (6) in posizione reciprocamente distanziata.
  11. 11. Dispositivo secondo la rivendicazione 9, caratterizzato da fatto che detti organi di comando (10) comprendono: - almeno un tassello di trazione (20) inserito scorrevolmente in un'apertura passante (22) di una detta parete laterale (15) della testa dì giunzione scatolare (5), i bordi di detta apertura passante (22) definendo una direzione di traslazione (24) del tassello (20) trasversale alla direzione di scorrimento di detta ganascia mobile (6); ed - un organo di manovra (25) attivo su detto tassello di trazione (20) ed atto a spostare lo stesso lungo detta direzione di traslazione (24), detto tassello di trazione (20) presentando almeno una porzione inclinata (28) rispetto alla sua direzione di traslazione (24) atta ad esercitare su una rispettiva estremità a gancio (29) di detta porzione di base (8) della ganascia mobile (6) una forza di contatto avente una componente diretta lungo detta direzione di scorrimento verso l'estremità (2a) del primo profilato (2).
  12. 12. Dispositivo secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che detto almeno un tassello di trazione (20) presenta spòrgenti lateralmente dentini di arresto (30) tranciabili daH’azionamento di detto organo di manovra (25) ed atti a bloccare, in posizione di premontaggio alla testa di giunzione (5), lo stesso tassello (20) accoppiato all'organo di manovra (25) e parzialmente al di fuori di detta apertura passante (22).
  13. 13. Struttura di supporto per scrivanie, tavoli, articoli di arredamento e simili comprendente un prefissato numero di profilati (2, 3) impegnabili trasversalmente tra loro ed almeno un dispositivo di connessione (1) in accordo ad una o più delle rivendicazioni precedenti per realizzare l'impegno tra coppie di profilati (2, 3) detti profilati (2, 3) essendo caratterizzati dal fatto di presentare su ciascuna di due facce longitudinali opposte (4) almeno una sede incavata (32) sviluppantesi per l'intera lunghezza dello stesso profilato e conformata in sezione trasversale secondo un profilo atto ad alloggiare detta porzione terminale di aggancio (7) di una ganascia mobile (6), detta sede incavata (32) essendo parzialmente delimitata esternamente da una fascia piatta definente detta aletta di ancoraggio (9)·
  14. 14. Struttura secondo la rivendicazione 13, caratterizzata dal fatto che ciascun detto profilato (2, 3) comprende una pluralità di nervature longitudinali (34) presentanti in sezione trasversale profili almeno parzialmente arcuati atti a definire sulle facce trasversali terminali dello stesso profilato sedi di ancoraggio per viti autofilettanti o altri organi di impegno destinati al fissaggio di detta testa di giunzione (5) a detta faccia trasversale terminale.
  15. 15. Struttura secondo la rivendicazione 13, caratterizzata dal fatto che detti profilati presentano una conformazione sostanzialmente tubolare sono delimitati da una prima coppia di facce longitudinali opposte presentanti ciascuna detta almeno una sede incavata (32) e da una seconda coppia di facce longitudinali opposte (33) sostanzialmente piatte.
  16. 16. Struttura secondo la rivendicazione 15, caratterizzata dal fatto che su ciascuna faccia longitudinale di detta prima coppia di facce dei profilati sono previste due sedi incavate (32) sviluppantesi parallelamente e disposte distanziate in prossimità di detta seconda coppia di facce longitudinali piatte (33).
  17. 17. Struttura secondo la rivendicazione 13, caratterizzata dal fatto che detto profilato comprende almeno una faccia longitudinale di appoggio (33) sviluppantesi a sbalzo planarmente e trasversalmente rispetto a dette due facce longitudinali opposte (4) dotate di detta almeno una sede incavata (32).
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